Molise

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Venerdì, 17 Settembre 2021 18:57

La Pignata in Bellavista. Ariano Irpino (Av)

Siamo tornati in Irpinia nella città del Tricolle: Ariano Irpino. La nostra tappa è il Ristorante La Pignata in Bellavista, il regno del grande chef Guglielmo Ventre. Ci mancavamo da un po’, è sempre bello tornare a trovare Guglielmo, restiamo sempre affascinati dalla sua umanità, dai suoi modi gentili (quasi di altri tempi) e chiaramente siamo innamorati della sua cucina, una cucina irpina come definizione e concetto. Qui la tradizione trova la sua sublimazione.
Guglielmo Ventre è uno dei grandi nomi della ristorazione irpina. Venire qui per noi è sempre un’immensa gioia. La location della Pignata in Bellavista poi è come la ricordavamo, siamo praticamente in cima ad un colle, da qui il panorama è magnifico. Da un lato c’è la città di Ariano con il suo centro storico e in lontananza lo sguardo va verso il Sannio, che non è poi molto lontano da qui.
Chi ci segue sa che spesso siamo stati qui o anche alla Pignata, l’altra realtà storica della famiglia Ventre dove ci sono Ezio Ventre e la signora Carmela in cucina. Guglielmo invece da un po’ di anni ha sposato questo progetto e guida la Pignata in Bellavista, dove ad una location notevole si accompagna una cucina che parte dalla tradizione irpina ma si evolve. Una cucina realizzata con maestria e grande tecnica e con una materia prima di altissima qualità.
Ma andiamo per gradi. Dopo aver parcheggiato la nostra auto nel comodo parcheggio del locale, ci accomodiamo al nostro tavolo. Il locale ha due sale, di cui una più grande, l’atmosfera è piacevole e invita alla convivialità. Ci accoglie la bravissima e professionale Anna Sebastiano, è stato bellissimo rivedere anche lei.
Da bere ordiniamo una minerale e un vino (su consiglio di Anna) davvero interessante: Barbera d'Asti DOCG "Rosso Fuoco" di Vite Colte. Un rosso di un bel colore rubino intenso da uve Barbera in purezza. Uve che arrivano dalle colline dell’astigiano dove la cantina Vite Colte utilizza solo sistemi di coltivazione da agricoltura biologica. Il risultato è notevole, un vino fruttato con note di frutti rossi, di buon corpo e una bella personalità.

Il Barbera dAsti Rosso Fuoco di Vite Colte
Il Barbera d'Asti RossoFuoco di Vite Colte

Arriva il pane e il meraviglioso Olio di Ravece del frantoio Contedoro. Frantoio di Ariano Irpino che produce un olio eccellente da oltre 4 generazioni.

Il mitico olio Ravece di Conte Doro
Il mitico olio Ravece di ConteDoro

Non possiamo resistere e ci concediamo un assaggio. Pane e olio Evo, cosa c’è di più buono?

Pane e olio
Pane e olio

Intanto diamo uno sguardo al menù, che cambia spesso in base alla stagionalità dei prodotti, delle materie prime e anche degli spunti creativi dello chef. Cominciamo con gli antipasti, ordiniamo uno sformatino di patate e baccalà su vellutata di pomodoro multicolor, fiore di zucca ripieno al baccalà e fonduta di provola affumicata. Lo sformatino è delicatissimo, cotto al forno sprigiona appena lo si taglia un profumo inebriante, viene servito su questa meravigliosa vellutata di pomodorino multicolor (datterino bio). Interessante il fiore di zucca farcito con una deliziosa mousse di baccalà, il tutto arricchito con una bella fonduta di provola affumicata. Complimenti, davvero spettacolare.

Sformatino di baccalà su vellutata di pomodoro
Sformatino di baccalà su vellutata di pomodoro

L’incipit è stato fantastico ma non è da meno l’arancino di riso su vellutata di zafferano. L’arancino è condito con funghi porcini e salsiccia (che profumo!). Il piatto viene completato con una salsa di zafferano bio di Ariano Irpino e fonduta di pecorino.

Arancino di riso con salsiccia e porcini su vellutata di zafferano
Arancino di riso con salsiccia e porcini su vellutata di zafferano

L'arancino è spettacolare e ho trovato davvero indovinato l'abbinamento con la salsa di zafferano...

Arancino di riso dettaglio ripieno
Arancino di riso dettaglio ripieno

Poi ordiniamo un piccolo tagliere interessante: pancetta, prosciutto crudo, caciocavallo di media stagionatura, soppressata calabrese al peperone dolce, prosciutto di cinghiale condito con dei carciofini.

Tagliere
Tagliere

La chicca è la coppa di cinghiale (che ci viene servita a parte), detta in gergo anche “soppressata dei poveri”accompagnata con tanto limone, è deliziosa. Bella aromatica, al palato piena e stemperiamo la sua leggera grassezza e pastosità con il nostro meraviglioso vino barbera.

Coppa di cinghiale
Coppa di cinghiale

L’antipasto ci ha davvero soddisfatto, un trionfo di sapori e prodotti (soprattutto del territorio). Abbiamo ordinato anche due primi. Le linguine con baccalà, mollica di pane bruschettato e peperone crusco. Le linguine sono di pasta fresca e il risultato è meraviglioso. Il baccalà è uno dei piatti che nella zona dell’arianese vanno per la maggiore, c’è un'antica tradizione legata al baccalà che viene di norma servito alla “pertecaregna”con il peperone crusco. Qui invece ce lo troviamo a condire una bella linguina, ma il risultato è come sempre super.

Linguine con baccalà mollica di pane bruschettato e peperone crusco
Linguine con baccalà mollica di pane bruschettato e peperone crusco

Se le linguine ci sono piaciute con l’altro primo arriviamo alla vetta. I tagliolini all’ortica con porcini e tartufo sono di un buono incredibile. Suadenti, mantecati al burro con porcini e tartufo a donare loro profumo, sapore in un equilibrio assolutamente perfetto. Un piatto che è un inno all’Autunno ormai alle porte.

I tagliolini allortica con porcini e tartufo
I tagliolini all'ortica con porcini e tartufo

Saremmo sazi ma un secondo (in due) vogliamo provarlo e la nostra scelta cade sui bocconcini di maiale su vellutata di porri, aceto balsamico e spaghetti croccanti di patate. La carne è meravigliosa, morbida, saporita. Bello l’accostamento con la vellutata di porri e originali e divertenti da mangiare gli spaghetti croccanti di patate. Davvero un grande secondo piatto.

Bocconcini di maiale su salsa di porri con spaghetti di patate e glassa di aceto balsamico
Bocconcini di maiale su salsa di porri con spaghetti di patate e glassa di aceto balsamico

Ci servono poi due sorbetti, uno al lime e uno alla mela verde. Beh devo dire che ci volevano proprio.

Sorbetto
Sorbetto

Ma non finisce qui, passa a salutarci Guglielmo Ventre e ci fa gustare due proposte di dessert (chiaramente fatti da loro). Un babà artigianale con crema al tiramisù di ottima fattura (io sono napoletano e per me il babà è un culto) e una scomposta di millefoglie all’amarena (deliziosa).  

Il dessert
Il dessert

Accompagniamo il dessert con due amari (Jefferson) e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena poco più di 40 euro a persona. Rapporto qualità prezzo incredibile se consideriamo la qualità della proposta gastronomica. Complimenti.

La Pignata in Bellavista ad Ariano Irpino è un indirizzo imperdibile. Qui tutto lascia il segno a partire dalla location che è spettacolare. Il panorama da qui è meraviglioso. Il resto lo fa la proposta gastronomica dello chef Guglielmo Ventre e della sua brigata di cucina. Una cucina che parte dalla tradizione ma si evolve con spunti originali e intriganti. Il menù segue la stagionalità di prodotti e materie prime tutte di altissima qualità. Il personale è gentile, preciso e professionale. Semplicemente eccezionale poi Anna Sebastiano in sala. Il rapporto qualità - prezzo è incredibile. “Repetita iuvant” recitava un detto latino, ci ripetiamo volentieri. Qui alla Pignata in Bellavista bisogna venire assolutamente. Garantiamo noi Templari del Gusto. 

 

La Pignata in Bellavista
Contrada Sterda n.19
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 872433
Visita la pagina Fb della Pignata in Bellavista

Martedì, 21 Settembre 2021 20:42

Ristorante Le Terre di Maja. Vasto (Ch)

Siamo a Vasto, perla abruzzese situata nella zona meridionale della costa vicino al confine con il Molise. Vasto è sorprendente, un luogo ricco di storia, chiamata anticamente Histonium. Un luogo con due anime, una legata alla collina, l’altra chiaramente legata al mare, un po’ come le due zone della città, la parte alta con il bellissimo centro storico che lascia il visitatore a bocca aperta. La parte vecchia di Vasto domina dall’alto e si affaccia sulla costa e poi c’è Marina di Vasto rinomata località turistica. Questa doppia anima della città si manifesta anche in cucina, una cucina dove terra e mare vanno a braccetto. Basti pensare che due tra le pietanze tipiche vastesi sono il brodetto di pesce e la ventricina (un salume meraviglioso ottenuto dalle parti nobili del maiale). Dopo un bel giro nel centro storico ci siamo fermati per cena in un locale che avevamo in agenda da un po’, il Ristorante Le Terre di Maja.

Ristorante Le Terre di Maja Insegna Esterna
Ristorante Le Terre di Maja - Insegna Esterna

Siamo in Via Vittorio Veneto a pochi passi da Piazza Gabriele Rossetti e dal centro storico. Il locale è gradevole, all’interno ci cono due ambienti comunicanti con una quarantina di coperti, dato il periodo e la possibilità di cenare ancora fuori, ci sono anche diversi tavoli esterni. L’atmosfera è rilassante, l’arredo semplice, essenziale, lo stile un po’ industrial bene si sposa con l’architettura e con i soffitti a volta con i tipici mattoncini chiari del luogo. Ci accomodiamo al nostro tavolo. Da bere ordiniamo una minerale e seguiamo il consiglio del bravissimo e preparato Denis (il padrone di casa insieme alla moglie Roberta la chef). Prendiamo due calici di Sauvignon Riserva 2010 di Kante, un super bianco friulano che fa ben un anno di affinamento in barrique di rovere francesi e poi affinamento in acciaio. Imbottigliato senza essere filtrato. Un grande vino con sentori fruttati, una evidente nota minerale e una spiccata personalità. Ottima scelta.
Intanto arrivano i pani e ci viene servito l’olio, e che olio ! L’extravergine Colle Sacro di Fattoria Cretarola ottenuto da olive della varietà peranzana. Un olio possente che nasce nel cuore dell’Abruzzo, un olio quasi balsamico con note di carciofo, note erbacee e quasi una punta finale di piccantezza al palato. Sublime.

Olio Evo Colle Sacro Fattoria Cretarola
Olio Evo Colle Sacro Fattoria Cretarola

Non abbiamo resistito e abbiamo degustato l’olio con il buon pane locale. Pane e buon olio, cosa c’è di più buono?

Pane e olio
Pane e olio

Intanto diamo un’occhiata al menù, ci sono poche ma studiate proposte sia di carne che di pesce. Ci sono cinque antipasti, quattro primi, quattro secondi e quattro dessert. Un menù che segue la stagionalità dei prodotti e la disponibilità del pescato. Cominciamo con gli antipasti. Ecco le polpette di ceci con coriandolo e salsa tzatziki, golose, leggere, una interessante alternativa alla carne. Ci stava da Dio l’abbinamento con la profumata salsa tzatziki.

Polpette di ceci coriandolo e salsa tzatziki
Polpette di ceci coriandolo e salsa tzatziki

L’altro antipasto è il calamaro con patate, timo, zucchine marinate e vinaigrette al pomodoro. Semplicemente delizioso il calamaro, gustoso, morbido, con la sinuosa crema di patata all’interno che lo rendeva ancora più delicato, adagiato sulle zucchine marinate. Davvero una proposta interessante.

Calamaro ripieno di patate e timo con zucchine marinate e vinaigrette
Calamaro ripieno di patate e timo con zucchine marinate e vinaigrette

La nostra cena procede serenamente tra una chiacchiera e un sorso di Sauvignon. Intanto arrivano i primi, ecco gli spaghetti quadrati con gamberi rosa, acciughe del Cantabrico, pomodoro secco e mollica tostata alle erbe. Personalmente adoro l’uso del pomodoro secco nei primi piatti. Qui il delicato gambero si sposava alla perfezione con la sapida acciuga del cantabrico. Il pomodoro esalta ancora di più questo abbinamento donando al piatto un bell’equilibrio. Interessante la nota croccante della mollica tostata.

Spaghetti con gamberi rosa acciughe del Cantabrico pomodoro secco e mollica tostata alle erbe
Spaghetti con gamberi rosa acciughe del Cantabrico pomodoro secco e mollica tostata alle erbe

Se gli spaghetti ci sono piaciuti con l’altro primo raggiungiamo la vetta. Il risotto alla rapa rossa, salsiccia e gorgonzola dolce della chef Roberta Di Ginni lo ricorderò a lungo. Perfetta la mantecatura del riso, un bel carnaroli, piacevole la nota “di terra” della rapa rossa che tra le altre cose dona una nota cromatica al piatto incredibile. La salsiccia fritta era deliziosa e poi cosa era quel gorgonzola dolce che si scioglieva sopra. Da applausi.

Risotto alla rapa rossa con salsiccia e gorgonzola dolce DOP
Risotto alla rapa rossa con salsiccia e gorgonzola dolce DOP

Vogliamo assaggiare anche un secondo. Ne prendiamo uno in due e la scelta cade sul branzino con pistacchio di Bronte, capperi, flan di zucchine e crema di melanzana. Eccellente il pesce, intrigante la presenza del pistacchio, deliziosa la crema di melanzana, delicato il flan di zucchine. Ci ha convinto questo piatto.

Branzino pistacchio di Bronte capperi flan di zucchine e crema di melanzana
Branzino pistacchio di Bronte capperi flan di zucchine e crema di melanzana

Chiudiamo in dolcezza con un must del Ristorante le Terre di Maja, la loro cheesecake in questo caso alle more. Che buona! Fresca, delicata, crea davvero dipendenza.

Cheesecake alle more
Cheesecake alle more

Accompagniamo il dessert con un ratafià, del resto siamo o non siamo in Abruzzo? Questo è un fantastico liquore che si fa con amarene e vino Montepulciano d’Abruzzo secondo la tradizione.

Ratafià alle amarene
Ratafià alle amarene

Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena 44 euro a persona. Direi assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Il Ristorante Le Terre di Maja a Vasto è stata una bella scoperta. Cercavamo un ristorante diverso dal solito, cercavamo di evitare posti turistici o che proponessero una cucina locale “basica”e “vintage”. Qui abbiamo trovato quello che cercavamo: ambiente rilassante e informale, personale gentilissimo e garbato, bellissima accoglienza e soprattutto delle proposte di cucina convincenti. Il menù non è vasto ma è ben studiato, ci sono piatti di carne e pesce in modo da poter accontentare tutti ma anche per rispettare la tradizione vastese che come detto in precedenza ha un’anima di terra e una di mare. La chef Roberta di Ginni ha talento e soprattutto fa il suo lavoro con grande passione, suo marito Denis (torinese di nascita vastese d’adozione) in sala è impeccabile, sempre pronto a consigliare e seguire i clienti. Tra le cose che metto nel cassetto dei ricordi soprattutto il calamaro ripieno (buonissimo), il risotto alla rapa rossa, salsiccia e gorgonzola dolce DOP (meraviglioso) e la strepitosa cheesecake. Il Ristorante Le Terre di Maja entra di diritto nella nostra guida on line agli indirizzi che a parer nostro sono da non perdere. Se sei da queste parti provalo, garantiamo noi.

 

Ristorante Le Terre di Maja
Via Vittorio Veneto n. 90
Vasto (Ch)
Tel. 345 511 9066
Visita la pagina Fb del Ristorante Le Terre di Maja

Mercoledì, 08 Settembre 2021 20:44

Bistrò Rei. San Gennaro Vesuviano (Na)

Il nostro viaggio alla scoperta degli indirizzi da non perdere ci porta a San Gennaro Vesuviano. Siamo al confine con l’agro nolano, in una zona che di recente ha mostrato grande fermento e interessanti novità nel settore food. Noi ci siamo fermati a pranzo da Bistrò Rei, la creatura dello chef Gennaro Pagano.

Bistrò Rei San Gennaro Vesuviano Insegna esterna
Bistrò Rei San Gennaro Vesuviano Insegna esterna

Siamo in Via Nuova Saviano, un’arteria stradale importante che collega i paesi dell’area vesuviana con Saviano e Nola. Qui c’è un piccolo gioiello dove abbiamo vissuto una bellissima esperienza gastronomica.
Ma riavvolgiamo il nastro e cominciamo dal principio. Abbiamo prenotato il nostro tavolo da due giusto qualche ora prima di arrivare, e per fortuna abbiamo trovato posto. Parcheggiamo in strada a pochi passi dal locale. Bistrò Rei ha un arredo sobrio, dominano il grigio e i colori scuri, ci sono due ambienti, curati e direi minimal. Ci saranno una quarantina di coperti. Ci accompagnano al nostro tavolo. Diamo come sempre uno sguardo attento al menù. La prima cosa che mi colpisce è la presenza di proposte sia di carne che di pesce (alcune anche fuori menù). Ci sono gli antipasti, le stuzzicanti sfiziosità, dalla bruschetta pomodorini gialli, lardo e polvere di caffè arabica a quella con fonduta di grana e parmigiana, dai crostoni, alla schiacciata di patate sia con cacio, pepe e nocciola sia con cremoso al pistacchio e mortadella, e poi le frittatine e altre chicche (ritornerò di sicuro per gustare alcune di queste meraviglie).
Noi ordiniamo alla carta ma prima prendiamo da bere una minerale e una bottiglia di Gelso Rosa, un vino rosato di Tenuta i Gelsi ottenuto da uve di aglianico del Vulture. Il vino ha un colore bellissimo, presenta sentori di frutti rossi, una piacevolissima nota minerale. Davvero una scelta interessante. Sarà lui il nostro compagno di viaggio per il pranzo.

Rosè Gelso Rosa
Rosè Gelso Rosa

Al tavolo arriva lo chef Gennaro Pagano mentre la brigata di cucina è già in azione. Ci racconta l’origine del suo progetto, un bistrò dove proporre una cucina per certi versi unica dove tradizione e creatività vanno a braccetto. Un luogo dove quando ti siedi devi abbandonarti ai sensi e lasciarti trasportare dalle sensazioni: olfatto, vista, gusto. Per questo Bistrò Rei, prende spunto dall’espressione attribuita ad Eraclito, uno dei maggiori filosofi presocratici. Il suo Panta rei (πάντα ῥεῖ) significa letteralmente “tutto scorre”.
Il concetto del tempo, che qui da Bistrò Rei sembra scorrere più lento.
Devo fare i complimenti a Gennaro Pagano, si percepisce la sua passione, l’amore per il suo lavoro. E complimenti soprattutto per il suo coraggio, infatti Bistrò Rei ha visto la luce nel 2019, poi il 2020 l’annus horribilis della pandemia che avrebbe abbattuto chiunque ma non lui, pronto a ripartire più forte e ottimista che mai. Gennaro Pagano ci illustra il menù con dovizia di particolari e ci spiega anche le proposte (di pesce) fuori carta. Noi partiamo dagli antipasti e siamo curiosi di provare la sua cucina.

Arrivano il pane vesuviano e i grissini fatti da loro (squisiti). Poi un entrée dello chef, una polpettina di melanzane con un Ketchup di pomodorino del piennolo e poi questa pipetta che va estratta e schiacciata sulla polpettina.

Entreè di benvenuto
Entrée di benvenuto

Dentro c’è uno yogurt acido che si sposa alla grande con la deliziosa polpettina e il Ketchup di piennolo che ha comunque una nota dolciastra. Davvero un grande incipit.

Polpettina di melanzane con ketchup di pomodorino del piennolo e yogurt acido
Polpettina di melanzane con ketchup di pomodorino del piennolo e yogurt acido

Si comincia con gli antipasti. Ci servono un carpaccio di manzo affumicato, valeriana, dressing di liquirizia, dressing di blu curaçao, crumble di frutto della passione e mandorla tostata. Qui davvero parte il “wow”. Meraviglioso il carpaccio con la sua nota affumicata, bello il contrasto con il frutto della passione e il dressing soprattutto di liquirizia. Fantastica proposta.

Carpaccio di manzo
Carpaccio di manzo

In un sontuoso crescendo rossiniano ecco la loro versione della parmigiana di melanzane, in questo caso viene prima cotta a vapore e poi fritta con una panatura di cereali e quinoa, poi classico pomodoro e gel di bufala. Una versione della parmigiana originale, creativa. Un meraviglioso gioco di contrasti in un equilibrio perfetto. Tutto partendo dalla tradizione: la parmigiana. Complimenti davvero.

Parmigiana di Bistrò Rei
Parmigiana di Bistrò Rei

E ancora ecco le polpettine cacio e pepe, cacao, cialdina di gyoza, aria di sichuan e fogliolina di portulaca. Che meraviglia queste polpettine. Qui mi è piaciuto il tocco di oriente che arricchisce di profumi e aromi un piatto che ti consiglio di provare.

Polpettine cacio e pepe
Polpettine cacio e pepe

La quarta proposta è una genialata di Gennaro Pagano: "come un tiramisù". A vederlo sembra il famoso dolce ma non è chiaramente un dessert. E’ una schiacciata di patate con un cremoso di genovese mista fatta con manzo e coniglio, cipolla e all’interno un’idea pazzesca, c’è il “brioschi”, si hai capito bene, le famose pastigliette che frizzano e che agevolano la digestione. E ancora mascarpone salato e cacao. Il risultato è sorprendente, un gioco di consistenze, di profumi, di sapori contrastanti ma che magicamente vanno a braccetto.

Il tiramisù salato
Il tiramisù salato

Il nostro pranzo procede alla grande. Come primi scegliamo dei paccheri con crema di carciofi, guanciale, mascarpone e mandorla. Delicatissimi…

Paccheri con crema di carciofi guanciale mascarpone e mandorle
Paccheri con crema di carciofi guanciale mascarpone e mandorle

E una intrigante pasta e patate con fonduta di provolone, lime e caffè. Ho trovato questi tubettini divini. Cremosi, avvolgenti, profumati con la nota del lime e la polvere di caffè che viene tostata al momento sul piatto con un bruciatore da cucina. Proposta interessantissima...

Pasta e patate con fonduta di provolone lime e caffè
Pasta e patate con fonduta di provolone lime e caffè

Siamo sazi ma un secondo in due vogliamo provarlo. Optiamo per i bocconcini di maialino, scarola ripassata, confettura di limoni e alici salate. Ottima la carne, morbidissima e originale la presenza delle alici salate e della confettura a creare un contrasto dolce - salato che crea dipendenza.

Bocconcini di maialino
Bocconcini di maialino

Nostro malgrado saltiamo il dolce. Ci offrono due amari alle erbe e chiediamo il conto. Per questo nostro percorso e questa bella esperienza paghiamo 55 euro a persona. Costo assolutamente corretto se consideriamo la qualità di prodotti e proposte.

Bistrò Rei è stata una meravigliosa scoperta. Entrando ti si schiuderà un mondo fatto di sapori, odori, creatività. Venire qui significa prendersi del tempo e “viaggiare” con i sensi con proposte mai banali.
Qui trovi una cucina sorprendente ed entusiasmante, piatti di carne e di pesce che partono dalla tradizione ma poi si trasformano con una personalità e originalità uniche. Lo chef Gennaro Pagano è a parer nostro un vero fuoriclasse. Ci piace molto poi il fatto che sia sempre presente in sala pronto a spiegare ai clienti e agli ospiti tutto ma proprio tutto su piatti e prodotti. Fantastica la brigata di cucina. Il personale è solerte e gentile. Anche il rapporto qualità prezzo è ottimo se consideriamo la qualità, il livello e il tipo di proposta gastronomica. Torneremo presto a provare anche piatti di mare ma intanto non posso che consigliare questo piccolo gioiello. Mai come questa volta vale l’aggettivo IMPERDIBILE.

 

Bistrò Rei
Via Nuova Saviano n. 19
San Gennaro Vesuviano (Na)
Tel. 334 933 5002
Visita la pagina Fb di Bistrò Rei

Lunedì, 06 Settembre 2021 08:56

Fusilli con pomodorini e salsiccia

A paista cà sasizza (la pasta con la salsiccia) palermitana, è un primo piatto molto ricco di sapori, nasce negli anni ‘60 dalle idee culinarie sicule dell’oste Giuseppe Quattrocchi (conosciuto meglio come Nonno Pippinu) nella sua Taverna di Monreale, cittadina a pochi chilometri da Palermo. Questo primo piatto succulento, oggi è stato rivisitato dal nipote Salvo Terruso (conosciuto meglio su Instagram come il Pastaio Matto) cresciuto nella Taverna di Nonno Pippinu. Qui pomodorini, la mitica salsiccia palermitana e il peperoncino rendono il piatto super. Ecco la ricetta per farla a casa.

Ingredienti per due persone:

- 200 gr. Tortiglioni (pasta Di Martino)
- Olio Evo q.b.
- 1 Cipolla rossa
- 200 gr. Pomodorini Ciliegino o Datterini
- 250 gr. Salsiccia di Maiale con finocchietto
- 125 ml. Vino rosso frizzantino
- Peperoncino q.b.
- 80 gr. Pecorino Siciliano
- 150 gr. Provola dolce
- Basilico q.b.

Procedimento:

Lavare i pomodorini e tagliarli in 2 parti. In una padella aggiungere l’olio extra vergine d’oliva, riscaldare per un minuto, quindi aggiungere la cipolla tagliata precedentemente a pezzettini, e fate rosolare.
Aggiungere i pomodorini e delle foglie di basilico e farli saltare per circa 6 minuti. Privare del budello la salsiccia, quindi sbriciolatela nella padella con i pomodorini e la cipolla, e fate cuocere. Quando la salsiccia sarà abbastanza cotta, aggiungete un pizzico di sale ed il peperoncino, quindi sfumate con il vino rosso, lasciate evaporare a fiamma vivace. Scolate la pasta molto al dente e aggiungete nella padella con dentro il gustosissimo sughetto.
Mantecate aiutandovi con un mestolo di acqua di cottura, quindi aggiungete dapprima il pecorino grattugiato e dopo la provola tagliata a pezzettini. Amalgamate il tutto per qualche minuto a fuoco vivace. Servire il piatto caldo, e buon appetito!


Visita il profilo Instagram di Salvo Terruso – Il Pastaio Matto

Venerdì, 10 Settembre 2021 09:46

Maialumeria. Mugnano del Cardinale (Av)

Siamo tornati nel baianese precisamente a Mugnano del Cardinale, conosciuta tra le altre cose per essere la patria del famoso e buonissimo salame di Mugnano. Qui c’è un indirizzo che abbiamo già in passato recensito e che non ha mai deluso le nostre aspettative: Maialumeria. Questo è un concept che abbiamo trovato interessante sin dal principio, qui puoi acquistare prodotti di qualità, prodotti bio, salumi e formaggi grazie al loro market, puoi concederti un aperitivo con uno stupendo tagliere e un calice, puoi pranzare o cenare perché la cucina è interessante e la carne eccellente. La novità rispetto all’ultima nostra visita è che hanno introdotto anche il forno e la pizzeria. Quindi puoi trovare un’offerta gastronomica a 360 gradi.
Dopo la pandemia si è ripartiti, riorganizzando il tutto ma come sempre al timone c’è Simone Schettino, alfiere di una famiglia che da anni produce salumi. E’ lui l’anima di questo luogo.
Noi siamo in due, arriviamo senza problemi. Infatti raggiungere Mugnano del Cardinale e Maialumeria è davvero semplice. Via autostrada poi è comodissimo farlo, l’uscita di Baiano della Napoli - Bari dista davvero pochi km. Parcheggiamo comodamente in strada a pochi metri dal locale. Entrando l’impatto è notevole, il locale è davvero bello. Entrando a sinistra c’è il forno con l’angolo “Pizzeria”. Per il resto è come lo ricordavamo. Ci sono un centinaio di coperti, spazio a volontà. L’arredo è sobrio e curato, domina il legno che regala al tutto un tocco di rassicurante familiarità. Bellissima la cucina a vista e il maestoso banco con la vetrina dei salumi e dei formaggi. 

La cucina a vista
La cucina a vista

Fortunatamente c'è sempre quella deliziosa stanza che fin dalla prima volta in cui siamo venuti qui, ci ha colpito. Un ambiente unico nel suo genere, con dei mattoncini alle pareti. Qui avviene la stagionatura e l’affinamento di prosciutti e culatelli. Quando entri il profumo è meraviglioso, intenso, paradisiaco. Poi è sempre bello guardare prosciutti, culatelli e salumi appesi in bella mostra. Qui si appaga la vista e l'olfatto in attesa di soddisfare la gola...

Stanza per affinamento e la stagionatura di prosciutti e culatelli
Stanza per affinamento e la stagionatura di prosciutti e culatelli

Ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù. Ci sono chiaramente i salumi e formaggi. Alcuni davvero notevoli e di pregio dal prosciutto di Parma DOP 24 mesi di stagionatura, al culatello di Zibello DOP, con incursioni anche all’estero, su tutti il jambon iberico de Bellota Pata Negra con ben 48 mesi di stagionatura tagliato al coltello, una vera delizia. E poi tre proposte di antipasti, le fritturine, cinque primi in carta e poi la carne, vera grande protagonista. Noi ordiniamo una minerale e una bottiglia di lambrusco e che lambrusco ! Il mitico Otello nerodilambrusco, forse il vino di punta di Cantine Ceci e che porta tra le altre cose il nome del fondatore (Otello appunto). Un super lambrusco di un bel colore rubino, profumo intenso, note di frutti rossi ma con un’importante mineralità. Fantastico soprattutto con salumi e formaggi. Davvero un’ottima scelta...

Otello Ceci Lambrusco Emilia IGT
Otello Ceci Lambrusco Emilia IGT

Noi cominciamo con un gran tagliere Maialumeria: un meraviglioso prosciutto di Parma DOP 24 mesi, coppa artigianale, una commovente e aromatica pancetta in cotenna naturale, un salamino di prosciutto bello saporito e 4 tipologie di formaggi con miele e confettura. Il mio preferito decisamente il Blu di capra, pazzesco, una vera esplosione di profumo e gusto.

Tagliere di salumi e formaggi
Tagliere di salumi e formaggi

Non paghi del tagliere abbiamo voglia di degustare un po’ di mortadella artigianale di Bologna. Una vera poesia, profumata, delicata, si scioglieva in bocca....

Mortadella Bologna IGP
Mortadella Bologna IGP

Devo dire che il tagliere è spettacolare, meravigliosi i salumi, notevoli i formaggi. Ce li siamo gustati accompagnati dal mitico lambrusco Otello Ceci. La serata promette davvero bene…..Si brinda e intanto passa a salutarci Simone Schettino, il padrone di casa. E’ stato un piacere rivederlo bello carico e propositivo, ci parla della nuova organizzazione e dei nuovi progetti di Maialumeria. Personalmente ho grande stima di Simone: tenace, magari all’apparenza schivo, ma lungimirante e visionario. E’ stato lui qualche anno fa a creare questo concept, facendo leva sulla sua passione e sull'esperienza pluriennale della sua famiglia nella produzione di salumi. 
Spazio ai primi. Ecco uno dei piatti simbolo di Maialumeria, confesso che ogni volta che vengo qui non posso non gustarlo. Sono i tagliolini con caciocavallo podolico, pepe, mortadella IGP e granella di pistacchio. Una caciocavallo e pepe che inebria e ammalia. Delicati, equilibrati ma belli saporiti e sapidi grazie alla presenza del caciocavallo e poi che meraviglia quella mortadella IGP Bologna…. A completare il piatto la nota croccante della granella di pistacchio. Un piatto che è entrato nella mia personale “Hall of fame” (qui però fame non è inglese ma sta proprio per fame).

Tagliolini caciocavallo e pepe con mortadella
Tagliolini caciocavallo e pepe con mortadella

L’altro primo è un assaggio di Autunno ormai alle porte. Dei tortelli di patate fatti a mano con i porcini. Che profumo e che bontà ! Anche questo piatto ci ha convinto.

Tortelli artigianali ai porcini
Tortelli artigianali ai porcini

Siamo super sazi ma siamo alla Maialumeria, il regno dei salumi e della carne. Non vuoi gustare un po’ di "ciccia"? Optiamo per una tagliata di Angus argentino con rucola, scaglie di Parmigiano Reggiano 36 mesi e aceto balsamico di Modena IGP. La carne è ottima anche il mio collega e caro amico templare Gianni apprezza.

Tagliata di angus
Tagliata di angus

Accompagniamo la tagliata con delle buonissime patate artigianali con la buccia. Adesso si che siamo pieni !

Patate artigianali con la buccia
Patate artigianali con la buccia

Ahimè non c’è spazio per il dessert ma per due amari (Jefferson) si.

Amaro Jefferson
Amaro Jefferson

Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena alla Maialumeria 50 euro a testa. Rapporto qualità prezzo direi corretto, considerato che alla fine di bottiglie di vino ne abbiamo prese due.

Maialumeria a Mugnano del Cardinale merita la visita. E’ un indirizzo da non perdere per chi ama carni, salumi e formaggi. Il locale poi è davvero bello. Interessante la novità dell’introduzione della pizza (che verremo presto a gustare). Dopo la pandemia la creatura della famiglia Schettino riprende il suo cammino e rappresenta una garanzia grazie ad una proposta convincente e ad una qualità sempre elevata di materie prime e prodotti.
Meraviglioso il loro tagliere, i tagliolini caciocavallo e pepe creano dipendenza, la tagliata di angus è divina. Il servizio è preciso e puntuale. Corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque adeguato al contesto e alla proposta gastronomica. Da segnare in agenda.

 

Maialumeria
Corso Europa n. 4
Mugnano del Cardinale (Av)
Tel. 081 825 7268
Visita la pagina FB di Maialumeria

Sabato, 22 Aprile 2023 11:19

Sedanini con asparagi e vongole

Ecco un piatto che abbiamo gustato al Ristorante Malaga ad Atripalda, sono i sedanini con asparagi e vongole. Un piatto gustoso e semplice da preparare. Grazie all’amico Diego Nigro per averci regalato la ricetta. Prova a farli a casa..

Ingredienti per 4 persone:

- 400 gr. di sedanini
- 320 gr. di asparagi
- 500 gr di vongole
- Sale q.b.
- Olio q.b.
- Aglio q.b.
- Prezzemolo tritato q.b.

Procedimento:

Puliamo bene gli asparagi ed eliminiamo la parte inferiore più dura. Tagliamo le cime e teniamole da parte. Facciamo bollire i gambi, in modo da avere un’acqua di cottura aromatizzata. Le cime degli asparagi (che sono più morbide) invece le facciamo saltare in padella con un po’ di olio e un pizzico di sale così le manteniamo belle croccanti.
Dedichiamoci alle nostre vongole. Prepariamo un bel sughetto con olio, aglio e le vongole. Facciamole aprire a fuoco vivace. Quando saranno aperte, aggiungiamo anche un mestolo di acqua di cottura dei gambi degli asparagi così cominciano ad insaporirsi. A metà cottura delle vongole aggiungiamo le cime di asparagi che avevamo saltato in padella e ancora un mestolo di acqua di cottura.
Intanto cuociamo la pasta in abbondante acqua salata. Quando mancano un paio di minuti al termine della cottura della pasta, trasferiamola nella padella con il sugo di asparagi e vongole e ultimiamo la cottura mantecando per bene. Se serve aggiungiamo ancora un po’ di acqua di cottura della pasta che rilasciando amido ci aiuterà a creare una bella e golosa cremina. Una volta cotta la pasta e mantecata per bene, aggiungiamo abbondante prezzemolo tritato e serviamo.

P.s. Si possono aggiungere (a piacere) durante la cottura delle vongole anche dei pomodorini pachino o datterini belli maturi, per dare un po’ di colore in più al piatto.

Il consiglio:
In abbinamento Diego Nigro consiglia di abbinare un bianco con una bella nota minerale e persistente, magari bel Fiano di Avellino

 

Ristorante Malaga
Via Appia n.95
Atripalda (Av)
Tel. 0825 626045
Visita la pagina Fb del Ristorante Malaga

Venerdì, 27 Agosto 2021 11:55

Spaghetti con le cozze (in bianco)

Ti proponiamo un piatto gustosissimo di Salvo Terruso, il "Pastaio Matto". Sono gli spaghetti con le cozze in bianco, senza pomodorini. (Salvo a dire il vero ha usato i vermicelli).
Questo piatto, la “Cozzata ubriaca”, il Pastaio Matto lo ha dedicato al viaggiatore Paliddu personaggio siculo delle “storie” di Nonno Pippinu con la sua Taverna nella ridente Monreale degli anni ‘60, cittadina poco distante da Palermo.
Potete trovare questa storia e capirne di più, ma anche tanti altri “cunti”(racconti) nelle introduzioni dei suoi piatti sulla pagina Instagram del Pastaio Matto. Ecco la ricetta…..


 Ingredienti per 2 persone:

- 200 gr. Vermicelli (Pasta Di Martino)
- Olio Evo q.b.
- 2 Spicchi di aglio
- Prezzemolo q.b.
- Peperoncino q.b.
- Sale q.b.
- 500 gr. di cozze
- 125 ml. di vino bianco (Inzolia)

Procedimento:

Lavare per bene con acqua fresca le cozze, togliendo l’eventuale barbetta. Le cozze rotte toglietele. In un tegame aggiungete le cozze ed il vino, mettere il coperchio nel tegame, quindi a fiamma vivace lasciare aprire le cozze. Quelle che non si aprono toglietele. Filtrate bene il brodo delle cozze.
In una padella aggiungete l’olio extravergine d’oliva, l’aglio, il peperoncino ed il prezzemolo. Accendete il fuoco a fiamma moderata e quando l’olio ha dorato l’aglio, unite le cozze con il loro brodo filtrato. Lasciare cuocere per 2/3 minuti.
A questo punto sgusciate le cozze tenendone da parte qualcuna col guscio, che serviranno per decorare i piatti.
Portate ad ebollizione l’acqua, salate, quindi calate la pasta, facendo una precottura di circa 5 minuti. Trasferite la pasta nella padella, quindi fate il resto della cottura aiutandovi con mestoli di acqua della pasta, mi raccomando non fate asciugare il tutto.
Nella parte finale, mantecate creando una cremina super gustosa. Dopo aver decorato il piatto con le rimanenti cozze e con il trito di prezzemolo fresco, servite il piatto ben caldo!
Buon appetito, e come dice Salvo, il Pastaio Matto: “Mancìa e liccati u piattu” (Mangia e leccati il piatto).

Visita il profilo Instagram di Salvo Terruso – Il Pastaio Matto

Un fantastico incontro di terra e di mare in questo piatto colorato e buonissimo del nostro caro amico Salvo Terruso, il famoso Pastaio Matto dei social. Sono i tubetti con crema di peperoni, vongole e granella di pistacchio. “A Paista ra Vita” (La Pasta della Vita), è un piatto che il Pastaio Matto ha dedicato a Don Giannuzzo e Don Carmelo, due personaggi siculi delle “storie" di Nonno Pippinu con la sua Taverna nella bella Monreale, cittadina poco distante da Palermo.
Potete trovare questa storia e tante altre storie nelle caption dei suoi piatti sulla pagina Instagram del Pastaio MattoSalvo qui ha usato i mezzi occhi di lupo di Pasta Di Martino. Il risultato è eccezionale, delicati, avvolgenti con la nota dolce della crema di peperoni che si sposa alla perfezione con la sapidità delle vongole e la granella di pistacchi a donare croccantezza. Davvero un gran piatto, ti proponiamo la ricetta per farlo a casa….

Ingredienti per 2 persone:

- 200 gr. di Tubetti o Mezzi Occhi di Lupo (Pasta Di Martino)
- Olio Evo q.b
- Sale q.b.
- 200 gr. Peperoni sott’olio evo
- 100 gr. Pecorino Siciliano
- 300 gr. Vongole
- Granella di Pistacchi q.b.
- Peperoncino q.b.

Procedimento:

Dopo aver fatto spurgare le vongole in abbondante acqua fresca, sciacquatele e lasciatele sgocciolare. Nel bicchiere del minipimer mettete i peperoni sott’olio, il pecorino, una manciata di granella di pistacchi e l’olio evo. Frullate il tutto fino ad ottenere una densa crema senza grumi, quindi regolate di sale. Portate ad ebollizione l’acqua, salate, quindi calate la pasta. Versate la Crema di peperoni in una padella, quindi aggiungete le vongole ed un mezzo mestolo di acqua di cottura della pasta.
Coprite la padella con un coperchio, quindi lasciatele aprire a fiamma moderata. Quando le vongole saranno tutte aperte sgusciatele tenendone da parte qualcuna col guscio, che serviranno per decorare i piatti.
Trasferite la pasta molto al dente nella padella con la crema di peperoni e vongole, quindi amalgamate e mantecate aiutandovi con l’acqua di cottura della pasta.
Dopo aver decorato il piatto con le rimanenti vongole e con la granella di pistacchi, servite il piatto ben caldo, e buon appetito !


Visita il profilo Instagram di Salvo Terruso - Il Pastaio Matto 

Martedì, 24 Agosto 2021 00:02

Peppe Zullo. Orsara di Puglia (Fg)

Per noi è sempre una gioia ritornare ad Orsara di Puglia da Peppe Zullo. La prima cosa che ci piace è Orsara, un delizioso e affascinante borgo della Daunia che ci sorprende ogni volta e ci regala colori, sensazioni, profumi unici. Orsara è il centro del mondo per Peppe Zullo, il maestro qui ha creato qualcosa di unico: c’è il ristorante Nuova sala Paradiso con la cantina (che ti consigliamo di visitare perché è davvero magnifica) e ancora l’orto denominato “dei sapori perduti” che è un trionfo di colori e profumi, con gli odori, le erbe spontanee e le coltivazioni bio. C’è il vigneto (da cui si ottengono i fantastici dell'azienda), con tanto di hotel dove ristorare corpo e mente. Poi a pochi Km di distanza, c'è Villa Jamele, struttura immersa nel verde dedicata ai matrimoni, ai ricevimenti e agli eventi. Pensi sia tutto? No, no. Peppe Zullo è un vulcano in perenne movimento. Se ti dicessi caseificio? Corsi di cucina? Fattoria didattica? Insomma un mondo da scoprire e dinnanzi a cui sorprendersi ogni volta come se fosse la prima volta. Lo specchio della vita e del lavoro di un uomo che ha un rapporto vero, viscerale con il suo territorio, con la sua terra e con i prodotti meravigliosi che essa regala.

Orto dei sapori perduti Ingresso
L' Orto dei sapori perduti - Ingresso

Altra grande caratteristica di Peppe Zullo è la sua contagiosa simpatia, la sua gioia di vivere e la capacità di essere sempre gentile e ospitale. Spesso è ospite in Tv con il suo braccio destro e bravo chef Antonio Robusto, per far scoprire al pubblico piatti e prodotti della bella e misteriosa Daunia. Tutto questo per dire che qui ad Orsara nel “mondo” di Peppe ci torniamo sempre volentieri e già sappiamo che quando andremo via ci verrà nostalgia e voglia di ritornare. Ma andiamo per gradi.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due, per fortuna abbiamo trovato posto pur essendo Domenica. Entriamo nel ristorante.

Ristorante Peppe Zullo Orsara di Puglia
Ristorante Peppe Zullo Orsara di Puglia

L’atmosfera è quella che ricordavamo, bella, intima, raccolta. Un perfetto connubio di antico e moderno, pietra, legno e tavoli in vetro. Tre sale, una più grande, e altre due più piccole, una bella cucina a vista dove si vede la brigata al lavoro e Michele Zullo (il figlio di Peppe) a comandare le operazioni. E anche qui nella Nuova Sala Paradiso una piccola cantina che ha sempre il suo fascino.

La cantina della Sala Paradiso
La cantina della Sala Paradiso

Ci accomodiamo, il personale è garbato, gentile e affabile. Da bere ordiniamo e una bottiglia di Rosato Amarosa, vino prodotto da Peppe Zullo che personalmente adoro: un rosato ottenuto da uve nero di Troia. Ottima personalità, sentori di frutti e spezie, un vino con una peculiare personalità, che si lascia bere, direi perfetto per accompagnare alla grande il nostro pranzo.

Amarosa di Peppe Zullo
Amarosa di Peppe Zullo

Ci servono i loro pani (pane di grano duro, pane di grano Senatore Cappelli e pane di grano arso). Meravigliosi dal sapore unico.

I pani
I pani

Si comincia con il Benvenuto: crackers con caprino e pomodori, fresella con acquasale (meravigliosa e fresca), le famose “ostriche di montagna” ossia foglie di borragine fritta, una fantastica bruschetta con fico, soppressata e scamorza e la strepitosa culaccia della Daunia aromatica, dolce, scioglievole.

Il benvenuto di Peppe Zullo
Il benvenuto di Peppe Zullo

Poi ci servono “Orsara cheese”. Dei nodini di mozzarella fatti con latte vaccino 100% non scremato dei monti Dauni. Che buoni !

Nodini di mozzarella
Nodini di mozzarella

Da accompagnare ad un prosciutto della Daunia bello sapido e gustoso.

Il Prosciutto della Daunia
Il Prosciutto della Daunia

Insomma il benvenuto si è trasformato in una sinfonia del territorio. Ma non finisce qui, l’antipasto continua con la mitica parmigiana di borragine, uno dei “must” di Peppe Zullo, un piatto che riassume in pieno il suo legame con il territorio e con un'erba spontanea che lui usa molto in cucina. La parmigiana è commovente, la accompagniamo con il pane di cui sopra. Che te lo dico a fare. E vogliamo parlare dei fiori di zucca ripieni di caciocavallo? Che buoni! Il dolce dei fiori di zucca ben si sposa con il gusto deciso e sapido del caciocavallo.

Parmigiana di borragine e fiori di zucca ripieni di caciocavallo
Parmigiana di borragine e fiori di zucca ripieni di caciocavallo

Intanto passa a salutarci Peppe Zullo, è sempre bello chiacchierare con lui di territorio, di cucina, di vita e di futuro. Facciamo la conoscenza anche del bravo Michele Zullo (suo figlio), già validissimo e talentuoso chef (buon sangue non mente).
Ecco che arrivano i primi: le orecchiette di grano arso con caponata di verdure, pomodorini e stracciatella. Un piatto che ci ha conquistato, meraviglioso quel sughetto bello tirato con la caponatina di verdure, e poi la stracciatella a donare morbidezza al piatto. Una vera carezza culinaria.

Le orecchiette di grano arso con caponatina di verdure e stracciatella
Le orecchiette di grano arso con caponatina di verdure e stracciatella

L’altro primo è un piatto tipico della Domenica di Ferragosto a Foggia e dintorni: gli schiaffoni con il ragù di Ferragosto, ossia il tipico ragù di galluccio. Quando si dice rispettare le tradizioni…

Schiaffoni con il ragù di Ferragosto
Schiaffoni con il ragù di Ferragosto

Il nostro pranzo procede alla grande. Usciamo giusto il tempo di fare due passi in attesa del secondo, al nostro ritorno ecco che arriva la sella di maialino alle erbe aromatiche con chips di patate e misticanza di verdure. Altra proposta convincente, meravigliosa la carne di maiale, stuzzicanti le chips di patate (fresche tagliate e fritte al momento), perfetto l’abbinamento con la misticanza di verdurine. Gran piatto.

Maialino alle erbe aromatiche con chips di patate e misticanza di verdure
Maialino alle erbe aromatiche con chips di patate e misticanza di verdure

Al secondo abbiniamo due calici di Aliuva, un fantastico rosso prodotto da Peppe Zullo, un blend ottenuto da uve Nero di Troia, Tuccanese e Cabernet. Il risultato è un vino sorprendente, pieno, profumato con sentori di spezie e frutti rossi e che ti lascia al palato una gradevole e intensa persistenza.

Aliuva di Peppe Zullo
Aliuva di Peppe Zullo

Si chiude in dolcezza con una tagliata di frutta fresca e il pasticciotto orsarese fatto con crema e sambuco (semplicemente delizioso).

Pasticciotto orsarese con crema e sambuco e frutta fresca
Pasticciotto orsarese con crema e sambuco e frutta fresca

Accompagniamo il dolce con due caffè e due bicchierini di “Amaribel”, liquore fatto con foglie di amarene. 

Liquore con foglie di amarene
Amaribel - Liquore con foglie di amarene

Costo del pranzo 40 euro a persona (vini esclusi). Fantastico il rapporto qualità-prezzo.

"Repetita Iuvant" recitava un detto latino, qui giova ripeterci. Chi ci segue sa bene che torniamo sempre volentieri da Peppe Zullo e ogni volta è una scoperta, una conferma assoluta. Non puoi non fare tappa qui. Troverai una cucina che esalta i sapori e i prodotti del territorio. La sua è una cucina contadina nell’accezione più bella e nobile, che poi diventa gourmet grazie all’attenzione alla presentazione e alla ricerca di abbinamenti intriganti.
Il motto di Peppe è “dalla terra alla tavola”, ed è quello che Peppe e la sua azienda agricola fanno quotidianamente. Dal pane, ai salumi, ai formaggi, alla pasta, alle verdure: proporre in tavola ciò che la terra offre, anche le erbe spontanee, lavorare i prodotti in modo genuino, trasparente, con processi produttivi tracciabili. A questo aggiungi la bravura di Peppe e della sua brigata, una location da sogno, una cantina (la Cantina del Paradiso) che è un luogo magico, ancestrale, poetico. Il risultato è pura poesia del territorio. Alla prossima maestro.

 

Peppe Zullo – Nuova Sala Paradiso
Via Piano Paradiso
Orsara di Puglia (Fg)
tel. 0881 964763
Visita il sito web di Peppe Zullo

Siamo a Battipaglia, cuore pulsante della Piana del Sele e centro famoso per essere uno dei maggiori produttori di mozzarella di bufala campana DOP. Qui a Battipaglia c’è un indirizzo che non può mancare sulla tua agenda dove gustare una fantastica cucina e un’ottima pizza: Battilapaglia Ristorante e Pizzeria.
La posizione del locale è felice e strategica, si trova infatti nei pressi dell’uscita autostradale di Battipaglia della A2 Salerno – Reggio Calabria, ed è proprio di fronte allo stadio “Luigi Pastena”. Non avrai problemi a parcheggiare l’auto perché proprio davanti al ristorante c’è un comodo parcheggio (altra cosa molto importante). Il locale è davvero bello, luminoso, domina il legno, molto bello il bancone che si intravede entrando. Mi ha colpito in particolare l’idea di creare una sorta di controsoffittature sospese di legno qua e là per creare un gioco visivo di spazi e profondità, così come molto belle sono le luci a sospensione che si trovano in tutto il locale.
Insomma c’è tanta cura anche all’estetica in questo luogo che comunque mantiene un’aria familiare e rassicurante. Particolare è già il suo nome: Battilapaglia, perché pare che anticamente in zona esistessero dei casolari dediti alla trebbiatura del grano. La paglia che derivava da questo processo veniva regalata agli operai che la battevano in cerca di qualche residuo. Da ciò deriverebbe il nome “Batti la paglia” che si è tramandato per anni. 
Questo luogo vede in cucina il bravissimo chef Alessandro Serafino. Imponente e simpatico, napoletano Doc ma da qualche anno trasferitosi con la famiglia qui. Alessandro è uno chef preparato scrupoloso e molto attento alla scelta e alla lavorazione delle materie prime. Carne o pesce per lui non fa differenza purché sia un prodotto di eccellenza. Ci accomodiamo al nostro tavolo. 
E diamo uno sguardo attento al menù, semplicemente favoloso. C’è davvero l’imbarazzo della scelta, antipasti di terra e di mare, i primi di terra, quelli di mare e due primi piatti definiti “caserecci” ossia i ravioli artigianali di ricotta di bufala al sugo e gli gnocchi di patate (rigorosamente fatti a mano) con il sugo di pomodoro. E ancora i secondi, un trionfo di carne con la loro selezione di carni scelte tra i migliori produttori e poi i secondi di mare, poi contorni e insalatone. E per chiudere in dolcezza i dolci (fatti da loro) di cui ti parlerò dopo. Tutto questo per dire che davvero c’è tanto da scegliere. Noi decidiamo di pranzare con pietanze di mare e cominciamo ordinando un piatto della tradizione partenopea: polipetti alla Luciana con crostini di pane.

Polipetti alla Luciana
Polipetti alla Luciana

I polipetti sono strepitosi, serviti in un pentolino con un sugo di pomodoro pazzesco e profumato. Vengono poi adagiati sui crostini di pane aromatizzato. E che te lo dico a fare, un vero spettacolo. Non dovrei dirlo ma oltre ai crostini ci è scappata pure la scarpetta con il loro pane. Non potevamo esimerci…

Polipetti alla Luciana con crostini di pane
Polipetti alla Luciana con crostini di pane

L’altro antipasto è un polpo arrostito con maionese allo zenzero e briciole di pane. Adoro il polpo cucinato così, questo è super, si mantiene abbastanza morbido nonostante sia bello grande e poi la mayo allo zenzero con quella sua nota quasi "limonata" e le briciole di pane completano un piatto che mi ha soddisfatto.

Polpo arrostito maionese allo zenzero e briciole di pane
Polpo arrostito maionese allo zenzero e briciole di pane

Sorseggiamo un bel calice di Falanghina del Beneventano in attesa dei primi. Abbiamo preso delle linguine alle vongole veraci. Meravigliose, fatte davvero a regola d’arte. Ho apprezzato la scelta dello chef Alessandro Serafino di “sporcarle” con qualche datterino che dava ancora più colore e sapore al piatto.

Linguine alle vongole veraci
Linguine alle vongole veraci

L’altro primo ci lascia a bocca aperta, un risotto ai gamberi rossi: riso Carnaroli classico Meracinque, gamberi rossi, pomodoro datterino, prezzemolo, aglio e olio Evo. Et voilà il risultato è un risotto paradisiaco. Mantecatura perfetta e un sapore incredibile, delicato ma deciso allo stesso tempo. Chapeau!

Risotto con gamberi rossi
Risotto con gamberi rossi

Intanto passa a salutarci lo chef Alessandro Serafino con cui parliamo. Noto dalle sue parole e da quello che ci racconta, una smodata passione per le materie prime, per i prodotti del territorio e per il suo lavoro, la passione di una vita. Decidiamo di prendere anche un secondo in due, la scelta cade sul tonno scottato con crema di yogurt greco, menta e limone fermentato. Pregevole il tonno, gradisco la cottura e devo dire che l’abbinamento alla crema di yogurt è meraviglioso.

Tonno scottato con crema allo yogurt greco menta e limone fermentato
Tonno scottato con crema allo yogurt greco menta e limone fermentato

Non possiamo non chiudere in dolcezza anche perché ci avevano incuriosito i dessert che erano in carta anche per i nomi. Prendiamo un “Battimisù”, in pratica un tiramisù in barattolo fatto dallo chef Alessandro Serafino (per questo il nome originale e simpatico), davvero eccellente.

Il Tiramisù di Battilapaglia Battimisù
Il Tiramisù di Battilapaglia Battimisù

Ma il top lo raggiungiamo con il “Batticannolo”, un cannolo scomposto sempre in barattolo con ricotta di bufala, cioccolato fondente e pistacchio. Godimento allo stato puro.

Il cannolo scomposto di Battilapaglia Batticannolo
Il cannolo scomposto di Battilapaglia Batticannolo

Fantastici i dolci degna chiusura di un grande pranzo. Ah dimenticavo, accompagniamo i dolci con un caffè e due limoncelli handmade gentilmente offerti. Costo del nostro pranzo poco meno di 45 euro a persona. Direi assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Battilapaglia Ristorante Pizzeria è stata una fantastica scoperta. Questo è il regno dello chef Alessandro Serafino, la sua cucina si può riassumere in 3 parole: tecnica, passione e selezione. Alessandro ha una tecnica invidiabile (tant'è vero che insegna anche in alcuni istituti), una passione enorme per il suo lavoro e per i prodotti del territorio, e qui a Battipaglia e nella Piana del Sele ce ne sono in quantità invidiabile basti pensare al pesce del vicino mar Tirreno, la carne, gli ortaggi, quello che possiamo chiamare “oro rosso”, i meravigliosi pomodori della piana del Sele e poi l’oro bianco ossia la meravigliosa mozzarella di bufala. La terza parola è selezione perché Alessandro ama scegliere personalmente e selezionare ciò che porta in tavola e offre ai suoi clienti. Complimenti davvero, sentirete parlare di lui. Nota di merito per il servizio, veloce e professionale, simpatico, affabile e sorridente Claudio (il fratello di Alessandro) che ci ha servito. Torneremo di sicuro per provare la carne e qualche proposta di terra ma soprattutto la pizza, altro must del locale. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo. Cosa aspetti? Fai un salto da Battilapaglia Ristorante Pizzeria. Garantiamo noi. Scoperta…..

 

Battilapaglia Ristorante Pizzeria
SS 18 Tirrena Inferiore, n.80
Battipaglia (Sa)
Tel. 340 215 8861
Visita la pagina Fb di Battilapaglia Ristorante Pizzeria

Visita la pagina ufficiale dello chef Alessandro Serafino

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