Puglia

Siamo tornati ad Ariano Irpino, la città del Tricolle ci regala sempre indirizzi degni di nota e spunti interessanti. Ci siamo fermati a pranzo alla Trattoria Braceria Due Nani, il regno dell'oste Flavio Rubino ed è stata una piacevole conferma. Il locale si raggiunge facilmente anche per chi proviene via autostrada dal napoletano, infatti si trova in località Santa Barbara, proprio sulla SS90 e a pochi Km dall’Uscita autostradale di Grottaminarda della A-16. La cosa che mi piace molto, Quando entro alla Trattoria Braceria Due Nani, è la sensazione di calore e convivialità che si respira. L'ambiente è rustico, arredato in maniera semplice e sobria, domina il legno. Ci sono due ambienti, anche uno ricavato in una veranda. C’è anche un gradevole spazio esterno dove durante la bella stagione si può pranzare o cenare all'aperto.

Trattoria Braceria Due Nani Ariano Irpino Insegna Esterna
Trattoria Braceria Due Nani. Ariano Irpino - Insegna

Quella della Trattoria Braceria Due Nani è una storia di famiglia che va avanti nel tempo. Flavio Rubino da qualche anno ha ridato vita alla storica attività di suo nonno che aprì un locale anni fa nella parte alta di Ariano Irpino, riprendendo così l'attività di famiglia. Nella saletta interna ci sono ancora le statuette dei due nani che erano nello storico locale del nonno (da qui deriva il nome del locale). Flavio fin da piccolo ha coltivato la passione per la cucina e dopo varie esperienze si è dedicato a questo progetto insieme alla moglie Mariagrazia ed al suo team costruito negli anni. Qui trovi una cucina espressa che esalta le materie prime ed i prodotti di stagione. Fin dal principio Due Nani aveva nella carne il suo punto di forza (e lo è ancora oggi). La carne viene accuratamente selezionata e scelta nelle migliori macellerie del territorio, ma qui puoi gustare anche proposte di pesce. I piatti cambiano quasi ogni settimana in base alla disponibilità di prodotti e materie prime, una cucina quindi che segue la stagionalità. Il menù viene sempre integrato con piatti e proposte che vengono illustrati dall'oste Flavio e dal personale di sala.Ci portano il buon pane di Montecalvo Irpino, realizzato con farina di semola di grano duro e caratterizzato dal profumo e dalla fragranza.

Il pane
Il pane di Montecalvo Irpino

Noi ordiniamo da bere una minerale e un ottimo rosso: l'aglianico dell'azienda agricola Biologica Fontana Falcone di Conca della Campania, vino davvero interessante ottenuto da uve di aglianico in purezza coltivate nel territorio del Parco Regionale di Roccamonfina.

Aglianico bio di Fontana Falcone
Aglianico bio dell'Azienda Agricola Fontana Falcone

Si comincia con gli antipasti. Il pancotto con broccolo Aprilatico di Paternopoli, pane raffermo di Montecalvo Irpino, peperone crusco, stracciatella, olio aromatizzato al peperone crusco e polvere di pane al carbone vegetale è una poesia, meraviglioso il broccolo Aprilatico ed il connubio con il peperone crusco che gli dona croccantezza e carattere. Avrei fatto volentieri il bis.....

Pancotto con broccolo Aprilatico pane di Montecalvo peperone crusco stracciatella con pane al carbone vegetale
Pancotto con broccolo Aprilatico, pane di Montecalvo, peperone crusco, stracciatella con pane al carbone vegetale

Spettacolare nella sua semplicità il formaggio Primo Sale alla brace con pancetta croccante e favette fresche passate in padella. C'è la Primavera in questo piatto, ben concepito e da provare assolutamente....

Primosale arrostito con favette fresche saltate in padella e guanciale croccante
Primo Sale arrostito con favette fresche saltate in padella e guanciale croccante

Il Carciofo ripieno è mitologico: gustoso, appagante ripieno con uova, mollica di pane, parmigiano, gambi di carciofo, sale, pepe e sopressata. Un vero trionfo di sapore contadino.

Carciofo ripieno
Carciofo ripieno

Tra i primi, abbiamo gustato la carbonara agli asparagi selvatici, memori della nostra precedente esperienza qui alla Trattoria Braceria Due Nani dove l'avevamo già provata. Stavolta però al posto degli spaghettoni ci sono le tagliatelle di pasta fresca. Questa carbonara è avvolgente, gustosa, capace di esaltare con la sua cremosità il sapore inconfondibile degli asparagi selvatici.

Tagliatelle fresche alla carbonara di Asparagi
Tagliatelle fresche alla carbonara di Asparagi

Che dire dei ziti spezzati alla Genovese della tradizione? Spettacolari, profumati e per niente stucchevoli. Una delle migliori genovesi gustate nell'ultimo periodo..

Ziti spezzati alla genovese con cacioricotta
Ziti spezzati alla genovese della Tradizione con cacioricotta

Decidiamo di concederci anche un secondo da dividerci. La nostra scelta cade sul filetto di maiale alla brace con asparagi selvatici e guanciale croccante. Ottima davvero la carne, prima della cottura viene fatta una leggera marinatura in sale rosa, olio Evo di varietà ogliarola e pepe macinato fresco. Il risultato è eccezionale...

Filetto di maiale con asparagi selvatici e guanciale croccante
Filetto di maiale con asparagi selvatici e guanciale croccante

Come contorno ecco un classico irpino: patate e porcini al forno. Super buone....

 Patate e porcini al forno
Patate e porcini al forno

Chiudiamo in dolcezza con un gradito omaggio dell'Oste Flavio Rubino, ci coccoliamo con del meraviglioso cioccolato belga fondente.

Cioccolato belga
Cioccolato fondente belga

E dei cantuccini.Ci concediamo un giro di amari e chiediamo il conto.

Cantuccini
Cantuccini artigianali 

Per il nostro pranzo alla Trattoria Braceria Due Nani paghiamo poco più di 50 euro a persona.

La Trattoria Braceria Due Nani è stata una bella conferma. Il locale è conviviale ed accogliente. Qui trovi una cucina del territorio ben eseguita che esalta prodotti e materie prime, un cucina che segue il ritmo delle stagioni. Trovi piatti in prevalenza di carne ma anche proposte di pesce. Fantastici gli antipasti, il pancotto con broccolo Aprilatico di Paternopoli, pane di Montecalvo Irpino, peperone crusco, stracciatella, olio aromatizzato al peperone crusco è poesia e anche da solo vale il viaggio. Il Carciofo ripieno resta nella memoria. Tra i primi, ottima la carbonara di asparagi e merita un applauso convinto la Genovese, tra le migliori gustate nell’ultimo periodo. Di qualità la carne. Buona la carta dei vini. Il servizio è informale e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Il plus del locale è l’oste Flavio Rubino, vulcanico, presente e sempre attento alle esigenze degli ospiti. La Trattoria Braceria Due Nani ad Ariano Irpino si conferma nella nostra guida sul web tra quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Da provare…



Trattoria Braceria Due Nani
Contrada Santa Barbara, n.1
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 185 3895
Visita la pagina Fb della Trattoria Braceria Due Nani

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Siamo tornati in Irpinia nella città del Tricolle: Ariano Irpino. La nostra tappa è il Ristorante La Pignata 2.Zero, il regno del grande chef Guglielmo Ventre. Ci mancavamo da un po’. E’ sempre bello tornare a trovare Guglielmo, restiamo sempre affascinati dalla sua umanità, dai suoi modi gentili (quasi di altri tempi) e chiaramente siamo innamorati della cucina sua e della sua brigata, una cucina irpina come definizione e concetto ma con interessanti spunti creativi.
Guglielmo Ventre è uno dei grandi nomi della ristorazione irpina che resiste al tempo e che con il tempo si è evoluto sempre più. Venire qui per noi è sempre un’immensa gioia. Siamo in Via Cardito, strada centralissima e molto frequentata un po’ come tutta la zona, piena di negozi, attività commerciali ed uffici. Il locale è come lo ricordavamo, spazioso, luminoso, accogliente con due grandi ambienti, l’arredo è moderno e curato. C’è a vista anche il forno ed il banco da lavoro per le pizze, di sera infatti la Pignata 2.Zero propone oltre alla cucina anche le pizze con le creazioni del nuovo pizzaiolo Felice Grieco (torneremo per degustare anche queste). 

La Pignata 2.Zero Ariano Irpino Particolare parete interna
La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino - Particolare di una parete interna

La Pignata 2.Zero all’interno gioca sul contrasto tra due colori: il bianco ed il nero. C’è anche un gradevole spazio esterno che durante la bella stagione consente agli ospiti di poter pranzare o cenare all’aperto. Chi ci segue sa bene che spesso siamo stati anche alla Pignata, l’altra realtà storica della famiglia Ventre dove ci sono Ezio Ventre e la signora Carmela in cucina. Guglielmo invece da un po’ ha sposato questo progetto e guida la Pignata 2.Zero, dove propone una cucina che parte dalla tradizione irpina ma si evolve. Una cucina realizzata con maestria e grande tecnica e con una materia prima di altissima qualità. Ci accoglie la brava e professionale Anna Sebastiano maestra nel gestire la sala e spiegare agli ospiti pietanze e abbinamenti. E' stato bellissimo rivedere anche lei. Da bere ordiniamo una minerale e un vino (su consiglio di Anna) davvero interessante. Cominciamo con un rosato che accompagnerà gli antipasti: il Campania rosato IGP “Macchiarosa” dell’azienda vitivinicola Mièr Vini. Ottenuto da uve di aglianico in purezza, questo vino si presenta di un bel colore rosa tenue, con sentori fruttati e di fragola, al palato si presenta equilibrato e piacevole. Ottima scelta.

Rosato IGP Macchiarosa di MIER Vini
Rosato IGP Macchiarosa di Mièr Vini

Arriva il pane ed il benvenuto dello chef: una rivisitazione della pizza con l’acciuga presentato nelle sembianze di uno stecco gelato, un paninetto alla zucca con formaggio cremoso e capocollo, una meravigliosa soppressata e un tocchetto di classica pizza “chiena” pasquale. Nota di merito per la soppressata ovviamente irpina di Salumi Guglielmo di Andretta, gustosa, profumata, bella umida all’interno e goduriosa, la pizza “chiena” pasqualina è uno spettacolo e racconta la tradizione: uova, formaggio, salumi a creare una vera poesia della tradizione.

Entreé dello chef
Entreé dello chef

Il menù del Ristorante La Pignata 2.Zero cambia spesso in base alla stagionalità dei prodotti, delle materie prime e anche degli spunti creativi dello chef. Noi cominciamo con gli antipasti.
Ecco il tortino di patate e baccalà su gazpacho, fiore di zucca ripieno e provola affumicata. Il tortino è fantastico, quello tra patate e baccalà è un matrimonio d’amore e la loro delicata unione viene bilanciata dal sapore deciso del gazpacho che dona al piatto carattere e spinta. Davvero ottimo.

Tortino di patate e baccalà su gazpacho con fiore di zucca ripieno e provola affumicata
Tortino di patate e baccalà su gazpacho con fiore di zucca ripieno e provola affumicata

Continuiamo con una quenelle impanata e fritta di patate baccalà e caciocavallo, su broccoli e peperone crusco. Un piatto dal sapore rustico e avvolgente, un vero inno alla tradizione, gradevole la nota croccante donata al piatto dal peperone crusco.

Quenelle di patate baccalà e caciocavallo servita su broccoli e peperone crusco
Quenelle di patate baccalà e caciocavallo servita su broccoli e peperone crusco

Non è da meno il carciofo all’incontrario con fonduta di pecorino di Carmasciano e perle di pomodoro. In pratica il pane viene modellato a mo’ di cestino, al suo interno viene farcito con un cremoso di carciofi, viene poi ripassato al forno servito su crema di patate, fonduta di pecorino e perle di pomodoro. Spettacolo puro…

Carciofo allincontrario con fonduta di pecorino e perle di pomodoro
Carciofo all'incontrario con fonduta di pecorino e perle di pomodoro

Gugliemo Ventre decide di faci fare giusto un assaggio anche di un altro antipasto: tartare di marchigiana con patata, su un letto di carciofi, asparagi e fave e sopra un uovo di quaglia in camicia. Altra proposta eccellente….

Tartare di marchigiana e patate con uovo di quaglia su letto di carciofi asparagi e fave
Tartare di marchigiana e patate con uovo di quaglia su letto di carciofi asparagi e fave

Ecco l’altra bottiglia di vino che scegliamo per accompagnare le pietanze che completeranno il nostro pranzo. Stavolta si tratta di un rosso imponente: Valeria, Irpinia DOC Campi Taurasini della Cantina La Molara di LuogosanoUn vino ottenuto da uve 100% aglianico, di un bel colore rosso rubino intenso, con sentori di spezie e frutti rossi, al palato è avvolgente e deciso.

Irpinia Campi Taurasini DOC Valeria di La Molara
Irpinia Campi Taurasini DOC Valeria della cantina La Molara

L’antipasto ci ha davvero soddisfatto, un vero trionfo di sapori e prodotti (soprattutto del territorio). Abbiamo ordinato anche due primi. Davvero eccellente il risotto con lupini, gamberi, zucchine e chips di zucchine e fiore di zucca. Un intrigante e delicato connubio di mare e terra in questo risotto mantecato alla perfezione.

Il risotto con lupini gamberi chips di zucchine e fiori di zucca
Il risotto con lupini, gamberi, chips di zucchine e fiori di zucca

Sublimi i carbonari con asparagi e fonduta di pecorino carmasciano. La particolarità di questo piatto sta nel fatto che la classica carbonara è all’interno di questi voluttuosi ravioli, esaltati dagli asparagi e nobilitati dalla fonduta di pecorino di Carmasciano e guanciale croccante. Un piatto paradisiaco che anche da solo vale il viaggio.

Carbonari con asparagi e fonduta di pecorino Carmasciano
Carbonari con asparagi, guanciale croccante e fonduta di pecorino Carmasciano

Prendiamo anche un secondo. La nostra scelta cade sul brasato di guancia di vitellino bianco cotta a bassa temperatura con riduzione di vino Taurasi, cremoso di patate,  zucca in agrodolce, cipolline caramellate e frutti rossi. La carne era morbidissima, si tagliava con la forchetta e si scioglieva in bocca. Ottima davvero.

Brasato di guancia di manzo di vitellino bianco con risuzione di vino Taurasi con cremoso di patate e frutti rossi
Brasato di guancia di manzo di vitellino bianco con riduzione di vino Taurasi con cremoso di patate e frutti rossi

Ci viene servito poi un bel sorbetto al lime con riduzione di fragole. Beh ci voleva proprio per rinfrescare il palato.

Sorbetto al lime e riduzione di fragola
Sorbetto al lime e riduzione di fragola

Facciamo un paio di giri di amari e caffè e chiediamo il conto. Per il nostro pranzo al Ristorante La Pignata 2.Zero paghiamo poco più di 55 euro a persona. Rapporto qualità prezzo assolutamente corretto, soprattutto se consideriamo la qualità della proposta gastronomica. Complimenti.

La Pignata 2.Zero è un indirizzo imperdibile. Ottima la proposta gastronomica dello chef Guglielmo Ventre e della sua brigata di cucina. Una cucina che parte dalla tradizione ma si evolve con spunti originali e intriganti. Il menù segue la stagionalità di prodotti e materie prime tutte di altissima qualità. Gli antipasti sono un inno al territorio ma in chiave moderna, tra questi il tortino di patate e baccalà su gazpacho, fiore di zucca ripieno e provola affumicata è fantastico così come il carciofo all’incontrario con fonduta di parmigiano e caviale di pomodoro. I carbonari con asparagi, guanciale croccante e fonduta di caciocavallo sono spaziali ed anche da soli valgono il viaggio. Ottima la carne. Il personale è gentile, informale ma preciso e professionale. Semplicemente eccezionale poi Anna Sebastiano in sala. Il rapporto qualità - prezzo è corretto. “Repetita iuvant” recitava un detto latino, ci ripetiamo volentieri. Qui alla Pignata 2.Zero ad Ariano Irpino bisogna venire assolutamente. Garantiamo noi Templari del Gusto.. Alla prossima….

 

La Pignata 2.Zero
Via Cardito n.51
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 872433
Visita la pagina Fb del Ristorante La Pignata 2.Zero

Visita il sito web del Ristorante La Pignata

 

 

 

 

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Giovedì, 03 Aprile 2025 10:49

Cicatielli con broccoli e peperoni cruschi

Ti proponiamo la ricetta di un bel primo piatto che abbiamo gustato alla Trattoria Braceria Due Nani ad Ariano Irpino, si tratta dei cicatielli con broccoli e peperoni cruschi. Un primo piatto dal sapore contadino, robusto, assolutamente irresistibile con i broccoli che si sposano a meraviglia con i peperoni cruschi. Grazie all’amico oste Flavio Rubino per aver condiviso con noi la ricetta. Eccola…...

Ingredienti per 4 persone:
- 440 gr di cicatielli
- 120 ml di olio per i broccoli
- 300 ml di olio per i peperoni cruschi
- 1 spicchio di aglio
- 800 gr. di broccoli
- Peperoni bruschi (8 pezzi)
- 3 o 4 gocce di colatura di alici di Cetara
- Sale q.b.

Procedimento:
Pulire per bene e lessare i broccoli in abbondante acqua con 2 cucchiaini di sale grosso. Una volta cotti (basteranno 8/10 minuti), scolarli e tenere da parte l’acqua di cottura dei broccoli, ci servirà dopo. In una padella mettere un filo di olio Evo e l’aglio e soffriggere i broccoli per farli insaporire.
In un’altra padella friggere nell’olio i peperoni cruschi. L’olio deve essere bollente ad una temperatura di circa 180°. Quando i peperoni cruschi saranno ben fritti, scolarli e farli raffreddare, conservando il loro olio di cottura.
Portare ad ebollizione l’acqua di cottura dei broccoli e calare i cicatielli. Nella padella dei broccoli aggiungiamo 3 o 4 gocce di colatura di alici di Cetara, unire un mestolino di acqua di cottura della pasta e aggiungere i cicatielli dopo averli scolati. Saltare e far insaporire la pasta con i broccoli. Mantecare per bene e aggiungere un cucchiaio o due di olio di cottura dei peperoni cruschi. Impiattare e guarnire con qualche peperone crusco frantumato. Buon appetito.

Cicatielli con broccoli e peperoni cruschi
Cicatielli con broccoli e peperoni cruschi

Trattoria Braceria Due Nani
Contrada Santa Barbara, n.1
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 185 3895
Visita la pagina FB della Trattoria Braceria Due Nani

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Rieccoci nella meravigliosa Irpinia, territorio che adoro, ricco di storia, cultura e radicate tradizioni enogastronomiche. Per il nostro pranzo siamo tornati al Ristorante La Pignata ad Ariano Irpino. La Pignata è una garanzia, un indirizzo storico della ristorazione irpina, uno di quei posti che non puoi non tenere in agenda e visitare, una storia che va avanti dal 1980 con grande successo e che continua a crescere grazie a proposte di cucina eccellenti, ad un'attenta selezione di prodotti e materie prime, e alla cura dei dettagli, ma a parer mio la cosa più importante che rende La Pignata unica è il suo legame con la tradizione, qui infatti, non si perde mai di vista il legame con le radici. In carta trovi anche piatti del territorio irpino ed arianese (come il mitico pancotto all'arianese) e questo è decisamente un plus. Noi siamo in due, veniamo accolti con garbo e gentilezza da Ezio Ventre, perfetto padrone di casa. Ezio è un vulcano, appassionato di vini (in particolare quelli bio), birre, distillati e prodotti del territorio, ed è sempre pronto a spiegare agli ospiti le proposte di cucina e i migliori abbinamenti. Mentre diamo un'occhiata al menù e decidiamo il da farsi, arriva un gradito entreé, qualche tocchetto di pizza in teglia appena sfornata. Che meraviglia...

Tranci di pizza in teglia appena sfornata
Tranci di pizza in teglia appena sfornata

Ed ecco i loro pani, (bianco, integrale e alla curcuma) ....

I Pani
I Pani

Da abbinare ad un meraviglioso olio Evo Ravece, quello dell'azienda Agricola Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino. Un olio poderoso, aromatico, profumato con sentori erbacei e una personalità incredibile. Poi bisogna dire che personalmente ho un debole per l'olio Ravece irpino, quindi...Mi sono dovuto contenere per evitare di finire tutto il pane con questa meraviglia...

Olio Evo Ravece dellazienda agricola Pizzillo Emanuele
Olio Evo Ravece dell'azienda agricola Pizzillo Emanuele

Intanto ordiniamo il vino, la scelta cade su un rosso incredibile, prendiamo una bottiglia di Costa delle Viole, Barbera Beneventano IGP della cantina Giovanni Iannucci di Guardia Sanframondi, un rosso ottenuto da uve Barbera del Sannio in purezza, di un bel rosso vivace e piacevoli note fruttate. Davvero un ottimo compagno di viaggio per accompagnare il nostro pranzo.

Costa delle Viole Barbera Beneventano IGP di Giovanni Iannucci
Costa delle Viole, Barbera Beneventano IGP di Giovanni Iannucci

In carta alla Pignata c'è la possibilità di optare per due menù Degustazione (Menù degustazione La Tradizione di 4 portate più dessert e Menù degustazione La Pignata di 6 portate più dessert), ideali se si vuole assaporare la loro cucina e i piatti del territorio. Noi ordianiamo a la carte. Cominciamo con gli antipasti, ecco il baccalà mantecato con acciughe del Cantabrico e zeste di limone. Una proposta interessante, fresca. Meraviglioso il mantecato di baccalà reso aromatico dalla zest di limone, bella la nota sapida delle acciughe e l'amarognolo delle puntarelle che donano anche croccantezza a piatto. 

Baccalà mantecato con puntarelle acciughe del Cantabrico e zeste di limone
Baccalà mantecato con puntarelle, acciughe del Cantabrico e zeste di limone

Poi un tuffo nella tradizione con il pancotto all'arianese: fatto con verdure miste, una soave e aromatica sfoglia di lardo di razza Mangalica e il meraviglioso peperone crusco. Poesia pura.

Pancotto allarianese
Pancotto all'arianese

Chiudiamo gli antipasti con la parmigiana al contario: mozzarella in carrozza alla prmigiana, stracciatella, alici del Cantabrico, pane fritto aromatizzato al basilico il tutto servito su una crema di pomodoro e melanzane. Davvero fantastica questa rivisitazione della parmigiana, un riuscitissimo gioco di consistenze e sapori.

Parmigiana al contrario
Parmigiana al contrario

Il nostro pranzo procede alla grande, in un clima di assoluto relax e in attesa dei primi, Ezio Ventre ci fa degustare un altro grande olio del territorio, Hirpinia, Colline dell'Ufita D.O.P di San Comaio di Zungoli. Un fantastico olio Evo ottenuto dalle varietà Ravece e Ogliarola. 

Hirpinia Olio Colline dellUfita DOP di San Comaio
Hirpinia Olio Colline dell'Ufita DOP di San Comaio

Semplicemente deliziosi i ravioli alla carbonara con asparagi, gunaciale croccante e fonduta di pecorino. Il ripieno di carbonare è godurioso e sorprendente. Sembra davvero di mangiare una carbonara, il piatto è nobilitato dalla presenza degli asparagi con il loro sapore inconfondibile.

Ravioli alla carbonara con asparagi guanciale croccante e fonduta di pecorino
Ravioli alla carbonara con asparagi, guanciale croccante e fonduta di pecorino

L'altro primo che gustiamo è uno dei must del Ristorante La Pignata: tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero Irpino. Spettacolari, peccato davvero non poterti trasmettere attraverso lo schermo il profumo paradisiaco di questo piatto. Un meraviglioso inno alla gioia in “salsa irpina”.

Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero irpino
Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero irpino

Prendiamo anche un secondo in due, la mia scelta cade sul brasato di maialino nero con mele annurche, funghi porcini e cremoso di patate. La carne è eccellente, morbida e si sposa a meraviglia sia con la mela che con i porcini.

Brasato di maialino nero con mele annurche porcini e cremoso di patate
Brasato di maialino nero con mele annurche, porcini e cremoso di patate

Dulcis in fundo ecco una bella zeppola (oversize) in doppia cottura (fritta e al forno) con crema e amarene. Abbiniamo al dolce un liquorino fatto con aglianico e amarene.

Zeppola in doppia cottura con crema e amarene
Zeppola in doppia cottura con crema e amarene

Per il nostro pranzo alla Pignata paghiamo 60 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo per un’esperienza enogastronomica da non perdere.

Il nostro viaggio in Irpinia ci regala un'assoluta certezza. Il Ristorante La Pignata è un'eccellenza della ristorazione irpina, capace nel tempo di evolversi, senza mai venir meno al legame con le radici ed il territorio. La Pignata è il regno della famiglia Ventre, qui torniamo spesso proprio perché ci si sente coccolati, si possono gustare proposte di cucina eccellenti e si va via sempre con la voglia di ritornare.
Il pancotto all’arianese è poesia del territorio, i tagliolini alle ortiche con i porcini e tartufo nero irpino è un piatto che resta nella memoria, i ravioli alla carbonara con asparagi, guanciale e fonduta di pecorino sono a dir poco sorprendenti. Fantastico il brasato di maiale e la carne in genere qui alla Pignata. Fornita e curatissima la carta dei vini, delle birre e dei distillati. Ho trovato corretto il rapporto qualità prezzo e comunque adeguato al tipo di proposta e di esperienza gastronomica. Il servizio è informale, professionale e veloce. La Pignata ad Ariano Irpino si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra gli indirizzi da non perdere. Che tu voglia gustare meravigliose proposte di cucina o la sera anche una “signora pizza”, qui non sbagli mai. Consigliatissimo.



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

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Domenica, 23 Marzo 2025 12:09

Carbonara di asparagi

Abbiamo gustato la Carbonara di Asparagi alla Trattoria Braceria Due Nani ad Ariano Irpino. Avvolgente, profumata, gustosa, resa ancora più particolare grazie alla presenza degli asparagi. Questa carbonara ci ha fatto davvero innamorare, al punto che abbiamo chiesto la ricetta all’amico, l'oste Flavio Rubino. Eccola per te.

Ingredienti per 4 persone:

- 320 gr di spaghetti alla chitarra (in questo caso di Grano Armando)
- 2 mazzetti di asparagi selvatici
- 200 gr guanciale di maiale
- 120 gr di pecorino di Carmasciano stagionato 30 mesi grattugiato
- 8 uova bio
- Sale (pochissimo)
- Pepe q.b.
- Olio evo q.b.

Procedimento:

In una padella ben calda sul fuoco far sciogliere il guanciale, una volta ben rosolato, togliere il guanciale e nella stessa padella aggiungere giusto un filo di olio Evo e gli asparagi, che avremo precedentemente lavato, pulito e selezionato, (va usata la parte morbida del gambo tagliata a dadini e le cimette). Far cuocere per almeno 8 minuti.
A parte in un boule, sbattere i tuorli delle uova, pecorino, pochissimo sale e pepe, creando una cremina bella compatta.

Intanto calare la pasta in acqua bollente salata. A metà cottura della pasta, prendere un mestolino di acqua di cottura e aggiungerla alla padella degli asparagi ultimando la cottura di questi ultimi. A tre minuti dalla cottura della pasta scolare gli spaghetti e versarli nella padella con gli asparagi, ultimare la cottura della pasta insieme agli asparagi quasi risottandola per qualche minuto. Una volta cotta la pasta, togliere la padella dal fuoco e aggiungere (a fuoco spento) la cremina di tuorli alla pasta e il guanciale rosolato che avevamo tenuto da parte all’inizio. Far amalgamare e mantecare il tutto. Impiattare formando nei una sorta di nido.
P.s. A piacere si può guarnire il piatto con un po’ di mollica di pane tostato.

Carbonara di asparagi selvatici
Carbonara di asparagi

 

 

 

Trattoria Braceria Due Nani
Contrada Santa Barbara, n.1
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 185 3895
Visita la pagina Fb della Trattoria Braceria Due Nani

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Siamo tornati ad Ariano Irpino che da un po’ di tempo ci sta regalando diverse novità e indirizzi degni di nota. La città del Tricolle non ci delude mai e spesso e volentieri torniamo da queste parti. Siamo stati a pranzo alla Trattoria Braceria Due Nani ed è stata una piacevole scoperta. Il locale è semplice da raggiungere, anche per chi proviene dal napoletano. Si trova infatti in località Santa Barbara, proprio sulla SS90 e a pochi Km dall’Uscita autostradale di Grottaminarda della A-16. All’interno la Trattoria Braceria Due Nani, regala una sensazione di calore, il locale è rustico e accogliente con un arredo semplice, predomina il legno. Ci sono due ambienti, anche uno in una sorta di veranda. C’è anche uno spazio esterno, dove immaginiamo sia possibile pranzare o cenare durante la bella stagione.

Trattoria Braceria Due Nani Ariano Irpino Insegna Esterna
Trattoria Braceria Due Nani. Ariano Irpino - Insegna Esterna

Ci accomodiamo al nostro tavolo, prenotato con dovuto anticipo. A fare gli onori di casa c’è Flavio Rubino, instancabile e appassionato. Flavio ha ripreso la storica attività di suo nonno (oste anche lui) che inizialmente era nella parte alta di Ariano. Sin da piccolo Flavio ha coltivato la passione per la cucina e l’ospitalità e dopo un po’ di studio e tanta esperienza ha deciso insieme alla moglie Mariagrazia di prendere in mano l’attività di famiglia, riprendendo anche il nome che deriva dalle statuette di due Nani che erano nel locale del nonno (le statue dei due Nani sono ancora ben visibili nella sala interna). Quindi questa è una bella storia di famiglia che continua nel tempo.
L’Oste Flavio ci illustra le proposte del giorno. Da notare che non c’è un menù scritto, ma i piatti e le proposte cambiano settimanalmente in base alla stagionalità, alla disponibilità di prodotti e materie prime sempre fresche e di qualità. Inizialmente il punto forte dei Due Nani era la carne, e la carne resta il perno di questo locale, selezionata con cura e scelta presso le migliori macellerie del territorio. Da un po’ però, c’è in carta anche la possibilità di mangiare pesce, con piatti e proposte che vedono come protagonista un ottimo pescato sempre fresco, proveniente dai migliori mercati ittici campani e della Puglia. Noi ordiniamo da bere una minerale e un generoso e ottimo aglianico locale. Cominciamo ordinando gli antipasti. 
La millefoglie di maialino con carciofi fritti, erborinato di bufala e pane al grano arso, emoziona e convince grazie ad un equilibrio incredibile di sapori e consistenze.

La Millefoglie di maialino con carciofi fritti ed erborinato di bufala
La Millefoglie di maialino con carciofi fritti ed erborinato di bufala

Il pancotto con colatura di alici, stracciatella e peperone crusco ha un sapore rustico, nobilitato dalla colatura di alici che regala carattere e una certa sapidità, stemperata dalla morbida e delicata stracciatella. Davvero un gran piatto.

Pancotto con colatura di alici stracciatella e peperoni cruschi
Pancotto con colatura di alici stracciatella e peperoni cruschi

A dir poco sorprendente le cicoriette fritte su stracciatella e vellutata di ceci. E’ la prima volta che gusto le cicorie fritte, le ho trovate davvero interessanti, così come ho trovato azzeccato l’abbinamento con la stracciatella e soprattutto con la vellutata di ceci.

Cicoria fritta con stacciatella e vellutata di ceci
Cicoria fritta con stacciatella e vellutata di ceci

Gli antipasti ci hanno sorpreso e convinto con ottime le proposte, abbinamenti studiati e un’attenzione anche all’impiattamento. Dopo questo incipit convincente, le aspettative crescono e devo dire che i primi non deludono assolutamente le attese. I fusilloni all’amatriciana irpina sono una chicca. Una sorta di rivisitazione in chiave irpina del tradizionale piatto laziale, fatta in questo caso con pomodoro bio, guanciale irpino all’aglianico e pecorino di Carmasciano, davvero un inno al territorio.

Gli antipasti ci hanno sorpreso e convinto con ottime le proposte, abbinamenti studiati e un’attenzione anche all’impiattamtento. Dopo questo incipit convincente, le aspettative crescono e devo dire che i primi non deludono assolutamente le attese. I fusilloni all’amatriciana irpina sono una chicca. Una sorta di rivisitazione in chiave irpina del tradizionale piatto laziale fatti in questo caso con pomodoro bio, guanciale irpino all’aglianico e pecorino di Carmasciano, davvero un inno al territorio.
Fusilloni all’amatriciana irpina

Dal sapore contadino e intenso i cicatielli con broccoli e peperoni cruschi. I cicatielli sono un formato di pasta fresca tipica della zona, perfetto il matrimonio di broccoli con i peperoni cruschi (molto usati e presenti nella cucina arianese).

Cicatielli con broccoli e peperoni cruschi
Cicatielli con broccoli e peperoni cruschi

Chiudiamo la carrellata dei primi che abbiamo gustato con una sublime carbonara agli asparagi selvatici. Fatta con gli spaghettoni quadrati, questa carbonara è avvolgente, gustosa e resa ancora più particolare grazie alla presenza degli asparagi selvatici per cui ho un debole. Fantastico piatto.

Carbonara di asparagi selvatici
Carbonara di asparagi selvatici

Siamo sazi ma non possiamo non gustare un secondo. Uno dei must della Trattoria Braceria Due Nani è la carne, e allora optiamo per una bella tagliata di Rib Eye con caciocavallo e peperone crusco. Spettacolo allo stato puro…..

Tagliata di rib eye con caciocavallo e peperone crusco
Tagliata di rib eye con caciocavallo e peperone crusco

Come contorno scegliamo delle buonissime chips di patate fresche. Da notare come il fritto sia asciutto e non unto…

Chips di patatine fritte
Chips di patatine fritte

E degli squisiti lampascioni in agrodolce. I lampascioni sono tipici della cucina pugliese ma si trovano anche da queste parti, non dimentichiamoci che Ariano Irpino non è distante dal confine con la Puglia e in particolare con la Daunia e la provincia di Foggia.

Lampascioni in agrodolce
Lampascioni in agrodolce

Saremmo sazi ma possiamo chiudere il nostro pranzo senza una nota dolce? Certo che no. L’oste Flavio Rubino ci vizia portandoci del meraviglioso cioccolato belga fondente.

Cioccolato belga
Cioccolato belga

Dei cantuccini, da accompagnare ad un amaro Jefferson servito rigorosamente con scorza d’arancia e rosmarino. Ma poi ci fa assaggiare anche un babà e una crema catalana.

Cantuccini
Cantuccini

Per il nostro pranzo alla Trattoria Braceria Due Nani paghiamo sui 50 euro a persona. Rapporto qualità prezzo assolutamente corretto.

La Trattoria Braceria Due Nani ad Ariano Irpino è stata una piacevole scoperta. Il locale è rustico, carino e accogliente e si raggiunge facilmente. Si trova in Contrada Santa Barbara, sulla SS90 a pochi Km dall’uscita dell’A-16 di Grottaminarda. Qui trovi una cucina del territorio ben eseguita, con piatti in prevalenza di carne ma anche di pesce. Ottimi i primi anche con la pasta fresca fatta a mano. La millefoglie di maialino con carciofi fritti, erborinato di bufala e pane al grano arso, mi ha sorpreso per il suo eccezionale equilibrio e per la presenza dell’erborinato di bufala, il pancotto con colatura di alici e peperone crusco crea dipendenza. La carbonara di asparagi selvatici da sola merita il viaggio. I cicatielli con broccoli e peperoni cruschi piaceranno a chi ama i sapori contadini e le tradizioni. La carne poi è eccellente, torneremo a breve per gustare altre proposte.
L’oste Flavio Rubino è appassionato, preparato e sempre attento alle esigente degli ospiti. Il servizio è informale e veloce. Fornita la carta dei vini con oltre 100 etichette. Corretto il rapporto qualità – prezzo. La Trattoria Braceria Due Nani ad Ariano Irpino entra nella nostra guida sul web di quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Rivelazione.

 

 

Trattoria Braceria Due Nani
Contrada Santa Barbara, n.1
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 185 3895
Visita la pagina Fb della Trattoria Braceria Due Nani

Pubblicato in Campania
Giovedì, 09 Febbraio 2023 23:42

La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino (Av)

Per me è sempre un piacere tornare ad Ariano Irpino. Questo angolo di Irpinia trasmette emozioni, vanta antiche e importanti tradizioni gastronomiche e ci regala spesso spunti interessanti. Proprio nella città del Tricolle c’è una bella novità che non potevamo non raccontarti. Siamo stati infatti al Ristorante La Pignata 2.Zero la nuova casa dello chef Guglielmo Ventre. Siamo nella centralissima via Cardito, zona molto frequentata, ricca di negozi, uffici e attività commerciali e facilmente raggiungibile. La Pignata 2.Zero rappresenta una tappa irrinunciabile per chi ama la grande cucina irpina.

La Pignata 2.Zero Ariano Irpino Insegna Esterna
La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino - Insegna Esterna

Chi ci segue e legge, sa bene che spesso siamo stati anche al Ristorante La Pignata, la prima casa della famiglia Ventre, indirizzo storico della ristorazione irpina, dove ci sono Ezio Ventre e la signora Carmela in cucina. Guglielmo Ventre invece, ha deciso in un certo senso di tornare alle origini, rimettendosi in gioco e sposando questo nuovo progetto, caratterizzato dalla sua cucina che è un’assoluta garanzia. Una cucina in cui la sua passione per il territorio si accompagna ad una incredibile maestria, una grande tecnica e una materia prima di altissima qualità. Il locale è gradevole e accogliente, ci sono due sale con arredi curati ma essenziali.
Bene in vista c’è anche il banco da lavoro ed il forno per le pizze. Di sera infatti La Pignata 2.Zero propone oltre alla cucina anche le pizze (che torneremo a degustare). All’interno, tra colore del pavimento, pareti, tavoli e sedute tutto gioca sul contrasto fra due colori: il bianco ed il nero. In totale ci sono un centinaio di coperti all’interno. C’è anche uno spazio esterno che durante la bella stagione viene allestito per accogliere gli ospiti.

La Pignata 2.Zero Ariano Irpino Particolare parete interna
La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino - Particolare parete sala interna 

Noi abbiamo prenotato qualche giorno prima il nostro tavolo. Ci accoglie la brava e professionale Anna Sebastiano, è stato bellissimo ritrovare anche lei. Diamo uno sguardo al menù, ben concepito, chiaro, essenziale, un menù che varia spesso in base alla stagionalità dei prodotti, delle materie prime ma anche di quello che è l’estro e gli spunti creativi dello chef Guglielmo Ventre e della sua brigata di cucina. Intanto arrivano due calici di bollicine e i loro pani (ai cereali e alla curcuma), un pane fragrante, profumato.

I pani
I pani

Ci portano anche il fantastico Olio Evo di Ravece del frantoio Contedoro, un frantoio di Ariano Irpino molto interessante che produce un olio eccellente da oltre 4 generazioni. Degustiamo il pane con questa meraviglia di olio di ravece, un olio possente, profumato con le sue note erbacee inconfondibili. Pane con l’olio, l’antica merenda dell’infanzia e della tradizione contadina. Cosa c’è di più buono?

Olio Evo Di Ravece Contedoro
Olio Evo Di Ravece Contedoro

Da bere ordiniamo una minerale e due calici di aglianico (per restare in Irpinia) di Cantine Sullo, un'interessante realtà di Castelvetere sul Calore. Questo aglianico è avvolgente, di un bel colore rosso rubino, presenta sentori di spezie e frutti rossi e una buona personalità. Ecco che arriva un entrée, un mini bun con la Coppa, detta anche “soppressata dei poveri” accompagnata con olio e limone. Semplicemente deliziosa. Piena al palato, piacevolmente pastosa e aromatica.

Mini Bun con coppa
Mini Bun con la coppa

Si comincia con gli antipasti. Ci affidiamo allo chef Guglielmo Ventre per gli antipasti. Decidiamo di degustare due proposte. Ecco un delizioso sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia consistenza di broccoli e peperoni cruschi. A dir poco meraviglioso, fantastico lo sformatino di patate e baccalà, interessante la presenza dei broccoli in doppia consistenza, il peperone crusco ci sta alla grande e chiude il piatto con una piacevole nota croccante. Piatto da applausi.

Sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia cosistenza di broccoli e peperone crusco
Sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia cosistenza di broccoli e peperone crusco

Non da meno la tartare di Marchigiana con patate e funghi porcini, cipolla caramellata e uovo di quaglia in camicia. Qui si gioca sulle diverse consistenze in un equilibrio oserei dire perfetto.
Un piatto studiato alla perfezione esaltato dalla grande qualità della materia prima. La carne è spaziale, buonissima, adagiata su una morbida crema di patate ai porcini. Le cipolle caramellate regalano una piacevole dolcezza, l’uovo di quaglia in camicia lega il tutto. Ottimo anche il carciofo bio, morbido, gustoso.

Tartare di Marchigiana con patate e funghi porcini cipolla caramellata e uovo in camicia
Tartare di Marchigiana con patate e funghi porcini, cipolla caramellata e uovo in camicia

A proposito di carciofi, ci viene servito il carciofo ripieno con verdure miste. Piatto della tradizione contadina che mi ha fatto tornare alla mente la cucina di nonna. Rassicurante è l’aggettivo giusto, un piatto che scalda il cuore e accende i ricordi.

Carciofo ripieno con verdura mista
Carciofo ripieno con verdura mista

L’altro primo è uno spettacolo: tagliolini all’ortica con datterino giallo, baccalà, puntarelle e olive infornate. Il baccalà è uno dei piatti che nella zona dell’arianese vanno per la maggiore, c’è un'antica tradizione legata al baccalà, qui lo ritroviamo in un primo piatto che esalta la sua sapidità e il suo sapore grazie al dolce datterino giallo, interessante la presenza delle puntarelle e delle deliziose olive infornate.

Tagliolini allortica con datterino giallo baccalà puntarelle e olive infornate
Tagliolini all'ortica con datterino giallo, baccalà, puntarelle e olive infornate

Gustiamo anche un secondo in due. La tacchinella ripiena di castagne con patate e funghi cardoncelli è un piatto che non delude le attese. Davvero ottimo.

Tacchinella ripiena di casagne con contorno di patate e funghi cardoncelli
Tacchinella ripiena di casagne con contorno di patate e funghi cardoncelli

Prima del dolce ecco che ci viene servito un meraviglioso sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli, presidio Slow food. Un mandarino meraviglioso detto anche “marzuddu” perché si raccoglie tra Gennaio e Marzo, proveniente dalle borgate palermitane di Ciaculli e di Croceverde Giardina, coltivate quasi totalmente a mandarini.

Sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli
Sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli

IL momento del dessert è un vero trionfo di dolcezza. Si comincia con la Monachella, fantasia di bignè crema al burro, cioccolato fondente e crema di frutti rossi.

La Monachella fantasia di bignè crema al burro cioccolato fondente e crema di frutti rossi
La Monachella, fantasia di bignè crema al burro, cioccolato fondente e crema di frutti rossi

Una commovente zeppola alla siciliana con crema di ricotta di pecora e pistacchio.

Zeppola alla siciliana con crema di ricotta di pecora e pistacchio
Zeppola alla siciliana con crema di ricotta di pecora e pistacchio

E visto che si avvicina Carnevale non poteva mancare un assaggio di chiacchiere e castagnole.

Castagnole e chiacchiere
Castagnole e chiacchiere

Accompagniamo il dessert con un amaro Valdostano, il mitico amaro Ebo Lebo di Ottoz, realizzato con un sapiente dosaggio di infusi di numerose erbe di montagna. Davvero la degna chiusura del nostro pranzo alla Pignata 2.Zero.

Amaro Ebo Lebo
Amaro Ebo Lebo di Ottoz

Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 60 euro a persona.

La Pignata 2. Zero è la nuova sede dello storico Ristorante La Pignata. Il locale si trova in Via Cardito, in una zona molto frequentata e facilmente raggiungibile. Questa è la nuova casa dello chef Guglielmo Ventre, uno dei grandi nomi della ristorazione irpina, uomo che conquista grazie alla sua umanità, ai suoi modi gentili e chiaramente grazie alle sue proposte di cucina, una cucina irpina della tradizione, che viene esaltata grazie ad una tecnica sopraffina e a materie prime di assoluta qualità. Al Ristorante La Pignata 2.Zero la tradizione irpina trova la sua sublimazione. Fantastici gli antipasti, lo sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia consistenza di broccoli e peperoni cruschi resta nella memoria, fantastica la tartare di marchigiana, il carciofo ripieno della tradizione accende i ricordi d’infanzia. I tagliolini all’ortica con datterino giallo, baccalà, puntarelle e olive infornate meritano una menzione speciale. Ottimi anche i dolci. Interessante la carta dei vini. Il servizio è preciso, professionale e veloce. In sala Anna Sebastiano è il valore aggiunto: preparatissima, sorridente, garbata e sempre pronta a venire incontro alle esigenze degli ospiti. Buon rapporto qualità – prezzo. La Pignata 2.Zero, è un nuovo capitolo della storia della Pignata, altro indirizzo che non può mancare in agenda. Entra di diritto nella nostra guida sul web dei ristoranti da non perdere. Vera eccellenza irpina.

 

 

La Pignata 2.Zero
Via Cardito n.51
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 872433
Visita la pagina Fb della Pignata 2.Zero

Visita il sito web del Ristorante La Pignata

Pubblicato in Campania

La nostra rubrica dedicata alla Pizze Templari stavolta ci porta in Irpinia. Questa settimana ti consigliamo una pizza che abbiamo gustato alla Pignata ad Ariano Irpino. E’ una pizza che ordiniamo spesso quando veniamo qui, è la Diavola al caciocavallo.
L’Irpinia è terra magica, oserei dire ancestrale, terra di antiche e radicate tradizioni, terra di prodotti di eccellenza, terra (tra le tante cose) di olio, di grandi salumi e sublimi formaggi. La Diavola al Caciocavallo della Pignata è un piccolo compendio del territorio irpino, e in più ha quel gusto rustico, marcato, quasi contadino che rende questa pizza davvero unica, ma andiamo per gradi.

La Diavola al Caciocavallo
La Diavola al Caciocavallo della Pignata ad Ariano Irpino

E’ sempre un buona idea venire alla Pignata ad Ariano Irpino, sia che tu abbia voglia di pranzare o cenare sia che tu voglia una bella pizza. Siamo nella parte alta di Ariano, il locale è accogliente, curato, ben arredato. Alla Pignata si sta davvero bene l’atmosfera è piacevole. Le pareti sono di un bel colore chiaro, si nota un’attenta cura dei dettagli, con arredi molto belli e vetrine antiche. La mise en place è raffinata ma al contempo essenziale. Il menù nella sezione dedicata alle pizze è davvero ben strutturato, ci sono una quarantina di proposte tra pizze classiche, quelle della tradizione ed altre più strutturate. Minimo comune denominatore: l’Irpinia. Protagonisti tanti prodotti di eccellenza del territorio, dal caciocavallo podolico, ai peperoni cruschi, dai porcini al meraviglioso olio di Ravece. C’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Diavola al Caciocavallo Dettaglio
Diavola al Caciocavallo - Dettaglio

Tra le tante pizze, noi ti consigliamo la Diavola al caciocavallo, fatta con pomodoro San Marzano bio, fiordilatte, salame piccante, caciocavallo irpino stagionato 5 mesi dal sapore deciso e avvolgente e olio Evo. Questa pizza è meravigliosa, dal gusto deciso, con la nota piccante ben presente ma non predominante, una pizza giustamente sapida grazie al sublime caciocavallo podolico appena stemperato dal gentile fiordilatte.

Diavola al Caciocavallo Dettaglio Alveolatura
Diavola al Caciocavallo - Dettaglio Alveolatura

La Diavola al caciocavallo che abbiamo gustato è fatta con un bell’impasto diretto, lavorato e lievitato a regola d’arte con un processo di lievimaturazione di almeno 36 ore. L’idratazione è abbastanza spinta e arriva al 72%. Il peso del panetto raggiunge i 285 gr, quindi si tratta di una pizza decisamente generosa. Si presenta soffice, morbida ma al contempo fragrante e bella compatta al morso. E’ una pizza che si fa ricordare. Complimenti al patron Ezio Ventre e all’esperto e valido pizzaiolo Antonio di Lauro che ha davvero talento. La Diavola al Caciocavallo della Pignata ad Ariano Irpino è la pizza Templare della settimana. Provala. 

La Diavola al Caciocavallo Vista dallalto
La Diavola al Caciocavallo - Vista dall'alto




Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del Ristorante La Pignata

 

Pubblicato in Le Pizze Templari
Sabato, 26 Novembre 2022 21:28

Ristorante La Pignata. Ariano Irpino (Av)

La Pignata è un indirizzo storico della ristorazione irpina, per noi è un vero “Santuario gastronomico”, non a caso spesso e volentieri torniamo qui, a volte per pranzare o cenare, altre per gustare la loro pizza (di assoluto livello). Siamo nella parte alta, nel cuore di Ariano Irpino, la città del Tricolle. Siamo ritornati al Ristorante La Pignata a cena, desiderosi di gustare le loro proposte di cucina. Dopo aver parcheggiato l’auto a pochi metri dal locale, ci accomodiamo. Abbiamo prenotato il nostro tavolo per tempo. Entrando la sensazione è sempre piacevole, il locale è ampio, gradevole, bel gioco di luci, un mix di calore rustico e stile, atmosfera familiare e raffinatezza. Ci accoglie Ezio Ventre, meraviglioso padrone di casa, sempre pronto a consigliare gli ospiti su abbinamenti e prodotti.
Diamo come sempre uno sguardo al menù, ci sono tre percorsi degustazione (più il menù bimbi), tutti molto interessanti ma noi decidiamo di ordinare “a la carte”. C’è davvero l’imbarazzo della scelta con piatti che sono espressione del territorio e materie prime accuratamente scelte da Ezio con molti presìdi Slow Food.
Intanto da bere ordiniamo una minerale e una nostra vecchia conoscenza, il Rasott dell’Azienda Agricola Boccella di Castelfranci. Un rosso meraviglioso, un aglianico con sentori di frutti rossi, un vino intenso, quasi speziato, gradevole al palato con tannini evidenti e una spiccata personalità. Perfetto compagno di viaggio per la nostra serata.

Rasott Irpinia Campi Taurasini di Boccella
Rasott Irpinia Campi Taurasini dell'azienda agricola Boccella

Arrivano i loro pani, che possiamo gustare per provare alcuni oli Extravergine d'oliva che Ezio Ventre ci fa degustare, su tutti mi ha colpito un olio eccezionale: Erede Olio extravergine di oliva dell’Azienda Agricola Francesco Pepe. Un olio ottenuto dalla molitura di olive Marinese al 100 %, un momocultivar quindi. La sua particolarità è che le olive Marinese hanno poca polpa, tradotto: poca resa ma grandissima qualità. Un olio “possente” caratterizzato da note erbacee e piccanti.

Olio Evo Erede dellAzienda Agricola Francesco Pepe
Olio Evo Erede dell'Azienda Agricola Francesco Pepe

Cominciamo con gli antipasti, la nostra scelta cade su due piatti di filetto di baccalà affumicato con legno di faggio con giardiniera di verdure sott’olio, tartufo nero irpino e pane a bruschetta. Gustosissimo il baccalà con la sua nota affumicata, la giardiniera handmade è paradisiaca, il tartufo ci sta divinamente e gli regala una nota di “terra”, ad accompagnare il tutto il pane bruschettato che dona la nota croccante e rende questo piatto praticamente perfetto.

Carpaccio di baccalà con pane tostato giardiniera sottolio e tartufo nero
Filetto di baccalà con pane tostato, giardiniera sott'olio e tartufo nero

L’altro antipasto che ordiniamo è un piccolo capolavoro. Ecco due piatti di ravioli fritti al baccalà con due consistenze di broccoli, peperone crusco e paprika. Un piatto studiato e concepito alla perfezione, qui tutto gioca un ruolo ben definito: il godurioso ripieno di baccalà, la consistenza tenace del raviolo fritto, il broccolo in duplice consistenza (la crema, quasi una vellutata su cui solo adagiati i ravioli e "nature" semplicemente passato in padella), il “crunch” aromatico del peperone crusco con la nota speziata della paprika. E in più questo piatto ha una bellezza cromatica assurda. Cosa chiedere di più?

I ravioli fritti al baccalà con due consistenze di broccoli peperone crusco e paprika
I ravioli fritti al baccalà con due consistenze di broccoli, peperone crusco e paprika

La nostra cena alla Pignata procede alla grande, il clima è rilassato, l’atmosfera conviviale, molto gradevole anche la musica di sottofondo. E’ il momento dei primi. Ecco i paccheri ai grani antichi al ragù di baccalà con datterino giallo e basilico. Perfetta la cottura della pasta, riuscitissimo l’equilibrio del baccalà con la sua nota lievemente sapida e il sentore dolce dei pomodorini datterini gialli.

Paccheri ai grani antichi al ragù di baccalà datterino giallo e basilico
Paccheri ai grani antichi al ragù di baccalà, datterino giallo e basilico

Poi ordiniamo i panciotti di provola e melanzane con ragù di pomodoro e melanzane, fonduta di caciocavallo affumicato e pane fritto al basilico. Semplicemente buoni.

Ravioli ripieni di parmigiana con provola e melanzane
panciotti ripieni di provola e melanzane

Il top lo raggiungiamo con i due piatti di tagliolini alle ortiche con funghi porcini, tartufo nero, fonduta di pecorino Carmasciano e funghi cardoncelli. Delicati, profumati, inebrianti questi tagliolini, esaltati dai funghi porcini e dai cardoncelli, il potente tartufo nero è presente ma non invadente e a legare il tutto l’avvolgente fonduta di pecorino Carmasciano. Chapeau!

Tagliolini alle ortiche con funghi porcini tartufo nero fonduta di pecorino carmasciano e funghi cardoncelli
Tagliolini alle ortiche con funghi porcini, tartufo nero, fonduta di pecorino Carmasciano e funghi cardoncelli

Decidiamo anche di prendere un secondo e ci dividiamo le costine di maiale alle spezie con patate. La porzione è super abbondante, le costine cotte a bassa temperatura sono morbide e gustosissime. La carne è spettacolare le patate come contorno ci stanno una meraviglia.

Costine di maiale alle spezie con patate
Costine di maiale alle spezie con patate

Che cena sarebbe senza dolce finale? Qui andiamo su due certezze, dei dessert che insieme al mitico “Scazzamariello”, spesso ordiniamo. Ossia due cannoli siciliani con mousse di ricotta, cioccolato, pistacchio e amarene. Nota di merito per la mousse di ricotta, fantastica.

Cannolo siciliano con mousse di ricotta cioccolato pistacchio e amarene
Cannolo siciliano con mousse di ricotta cioccolato, pistacchio e amarene

E la sfera di cioccolato fondente con cuore di pannacotta all’amarena, sbriciolona alle mandorle, slasa al lampone e frutti del melograno. Un dolce che ti assicuro, ti farà l’effetto “wow”, soprattutto quando arriva la colata della salsa calda di lampone che scioglie la sfera. Che bontà…!

Sfera di cioccolato fondente con cuore di panna cotta e amarene
Sfera di cioccolato fondente con cuore di panna cotta e amarene

Accompagniamo il dolce con due caffè e due bicchierini di Nocino E’Curti. Il Nocino della famiglia Ceriello (titolare della storica Osteria E’Curti a Sant’Anastasia) è una vera eccellenza. Siamo arrivati all’epilogo di questa nostra bella serata, per la nostra cena alla Pignata abbiamo pagato 50 euro a persona. Rapporto qualità – prezzo assolutamente corretto.

Il Ristorante La Pignata è un punto di riferimento assoluto. Indirizzo storico della ristorazione irpina. Tappa fondamentale per chi ama la grande cucina irpina. La famiglia Ventre è maestra nella nobile arte dell’accoglienza e nel proporre piatti del territorio presentati con interessanti spunti di originalità. Ezio Ventre è preparato, dinamico e sempre pronto a consigliare gli ospiti su prodotti, piatti e i migliori abbinamenti. In cucina le sapienti mani della signora Carmela danno vita a dei capolavori assoluti, che sono un perfetto mix di tradizione e creatività. Il servizio in sala è preciso ed informale. Interessante e fornitissima la carta dei vini e dei distillati. Il filetto di baccalà affumicato con legno di faggio con giardiniera di verdure sott’olio, tartufo nero irpino e pane a bruschetta, ci ha emozionato, i ravioli fritti al baccalà con due consistenze di broccoli, peperone crusco e paprika restano nella memoria. Ottimi i primi con una menzione speciale per i tagliolini alle ortiche con funghi porcini, tartufo nero, fonduta di pecorino Carmasciano e funghi cardoncelli, davvero super. Altra cosa da rimarcare è l’ottima pizza che si può gustare qui, ve ne abbiamo già parlato in passato e troneremo a farlo, grazie ad Antonio eccellente maestro pizzaiolo. Il conto è adeguato al contesto, alla qualità e al livello delle proposte. La Pignata ad Ariano Irpino è assolutamente imperdibile. Garanzia.

 



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del Ristorante La Pignata

Pubblicato in Campania
Sabato, 10 Luglio 2021 12:48

La Pignata. Ariano Irpino (Av)

E’ sempre un buona idea passare alla Pignata ad Ariano Irpino, sia che si abbia voglia di pranzare o cenare sia che si voglia una bella pizza. Era da un po’ che non gustavamo la loro pizza. L’ultima volta come sempre l’esperienza fu fantastica, visto che eravamo in zona ci siamo tornati. Siamo nella parte alta di Ariano Irpino, ci siamo mossi tardi, sono da poco passate le 22.00, fortunatamente avevamo prenotato il nostro tavolo per essere sicuri di trovare posto anche a quest’ora. Parcheggiamo l'auto a pochi metri dal locale e ci accomodiamo. Da sottolineare sempre la sensazione di assoluta sicurezza che troviamo qui, con tavoli ben distanziati tra loro e il giusto spazio tra sedute e clienti. Ad accoglierci c’è Ezio Ventre sempre gentile e sorridente. E' un piacere rivederlo. Qui alla Pignata si sta davvero bene l’atmosfera è piacevole. Le pareti sono di un bel colore chiaro, molto belli alcuni dettagli e vetrine antiche, raffinata ma al contempo essenziale la mise en place. 
Siamo venuti qui per la pizza e pizza sia.
Diamo un’occhiata al menù (digitale da consultare tramite il proprio smartphone), e nell’attesa ci concediamo uno sfizio fritto, delle buonissime patate speziate. Davvero eccellenti e invitanti ….

Patate speziate
Patate speziate

Il menù pizza ti darà davvero l’imbarazzo della scelta, ci sono una cinquantina di proposte tra pizze classiche, della tradizione ed altre che strizzano l’occhio al gourmet, oltre ai calzoni. Un guaio per gli eterni indecisi, davvero qui si avrebbe voglia di provarle tutte. Quello che ci colpisce è l’uso di materie prime di grande qualità e prodotti del territorio irpino (dal caciocavallo podolico, alla salsiccia Calitrana, dai peperoni cruschi, ai porcini e al tartufo, oltre all’immancabile e meraviglioso olio di Ravece).
Noi optiamo per una Fiorita Fumè con fiordilatte, fiori di zucca, funghi porcini e provola affumicata. Una pizza che ci ha sorpreso per l’equilibrio dei sapori e per la presenza dei porcini che ben si legano alla provola affumicata e ai fiori di zucca con il loro sentore dolciastro.

La Fiorita Fumè
La Fiorita Fumè

Già al morso abbiamo notato una differenza nell’impasto rispetto all’ultima volta che siamo stati qui. E dopo Ezio Ventre e il pizzaiolo Antonio di Lauro ce lo confermeranno. L’alveolatura è notevole, al morso la pizza è morbida, soffice ma si mantiene fragrante.

Dettaglio Alveolatura
Dettaglio Alveolatura

L’altra pizza che abbiamo preso è una Cremosa alla parmigiana con fiordilatte, vellutata di pomodoro e melanzane, melanzane e stracciatella. Una pizza di cui si siamo innamorati. Pronunciato il cornicione, morbida, soffice ma al contempo compatta al morso. Spettacolare e meraviglioso poi il giro di olio di Ravece a crudo messo in uscita.

La cremosa alla parmigiana
La Cremosa alla parmigiana

Abbiamo trovato un impasto diverso rispetto all’ultima volta che siamo stati qui. Quello che abbiamo gustato stavolta è un impasto indiretto realizzato con biga, l’idratazione è al 70 %, la farina usata è di tipo 1.
Il peso dei panetti è sui 280 gr. Il risultato è una pizza che non delude le attese, soffice, morbida ma fragrante. Gli ingredienti utilizzati per topping e farciture sono abbondanti e di grande qualità. Decisamente una pizza appagante…

Cremosa alla parmigiana Dettaglio alveolatura
Cremosa alla parmigiana Dettaglio alveolatura

Il nostro parere:

- Impasto di tipo indiretto con biga
- Menù molto vario con una cinquantina di proposte pizza
- Da lodare l’uso prevalente dei prodotti irpini
- Uso di ingredienti di grande qualità per la farcitura
- Servizio professionale e veloce

Repetita Iuvant dicevano i romani, qui il detto ci sta tutto. Rischiamo di ripeterci ma lo facciamo volentieri. La Pignata ad Ariano Irpino è una certezza assoluta, sia se decidi di provare la loro cucina sia che tu abbia voglia di gustare la pizza. Ezio Ventre ha grande conoscenza e passione per il suo territorio (l’Irpinia) e per i suoi prodotti, oltre ad essere un valido conoscitore di vini e birre. Il pizzaiolo Antonio di Lauro non si smentisce, si conferma davvero alla grande. Ha talento, passione ma fa tutto con una umiltà e una semplicità spiazzanti. Questo lo rende ancora più speciale. Anche la pizza alla Pignata merita un plauso. L’impasto è leggero e i prodotti usati sono super. Servizio professionale e veloce, corretto il rapporto qualità - prezzo, (margherita a 5 euro). Indirizzo da non perdere.



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

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