L’Irpinia ci sta regalando grandi conferme e piacevoli sorprese per quello che riguarda gli indirizzi pizza. C’è fermento, voglia di stupire e di sorprendere. Noi siamo stati a Mercogliano a provare la pizza da Casa Daniele. Siamo davvero vicinissimi all’uscita di Avellino Ovest della A-16, quindi la posizione è davvero comoda anche per chi decide di venire qui, via autostrada anche dal napoletano.
Casa Daniele ha un comodo parcheggio, il locale è gradevole, moderno, quasi in stile industrial, c’è una bella sala con arredo contemporaneo e un grande spazio esterno ideale per le sere durante la bella stagione.
Il padrone di casa è Danilo Maglione, di origini napoletane (precisamente di Poggioreale), con lui la moglie Dalila e poi il suo team volenteroso e dinamico. Daniele è il cognome della nonna materna, custode dell’antica arte del fare la pizza, arte e passione ereditata anche da Danilo che dopo altre esperienze lavorative, da un po’ di anni si è dedicato all’arte bianca. E dopo tanta gavetta nel 2019 ha aperto questo locale in cui ha messo passione e sacrifici.
Casa Daniele. Mercogliano - Insegna Esterna
Noi ci accomodiamo (dopo aver prenotato), siamo in due. Diamo un’occhiata al menù delle pizze. In primis ci sono i fritti: arancini, montanare, i crocchè e i crocchettoni presentati in varie chiavi, con mortadella e pistacchio, con salsiccia e fonduta, con salsiccia e broccoli e ancora le frittatine. Poi patatine, taglieri e le chiaramente le pizze, dalle classiche a quelle “creative”, con ingredienti e abbinamenti studiati.
Ci sono anche le pizze del mese, pizze fuori menù che cambiano sempre in base alla stagionalità dei prodotti. Noi cominciamo con qualche sfizio e ci concediamo una porzione generosa di patate fritte.
Patatine fritte
Le patate sono molto buone, la frittura leggera e non unta. Le accompagniamo con salsine bio.
Mayo e Ketchap handmade
D’ordinanza per noi prendere un crocchè di patate, in questo caso bello sostanzioso, di ben 180 gr con parmigiano e pepe e una frittatina di pasta alla carbonara con guanciale croccante.
Crocchettone e frittatina
Godurioso e appagante il crocchettone con mortadella “Favola”, granella e pesto di pistacchio.
Crocchettone mortadella e pistacchio
Continueremmo volentieri ma vogliamo gustare la pizza. Optiamo per una Nerano con vellutata di zucchine, guanciale croccante, in uscita ciuffetti di stracciatella pugliese, cialda di provolone del Monaco e olio Evo Bio. Una versione tutta personale di Danilo Maglione della classica Nerano che definire sorprendente è poco.
La Nerano
L’altra pizza che gustiamo è la Maialina con melanzane della nonna, salsiccia di maialino nero, provola affumicata e in uscita scaglie di caciocavallo irpino, basilico e olio Evo. Questa Mailaina è deliziosa, equilibrata con la nota saporita e sapida delle scaglie di caciocavallo irpino che stemperano il dolce delle melanzane.
La Maialina
La pizza che abbiamo gustato da Casa Daniele è realizzata con un impasto con la biga, con un processo di lievi-maturazione (tra fermo biga e maturazione) di ben 48 ore. Un impasto a cui Danilo Maglione è arrivato dopo mesi e mesi di studio. L’idratazione è del 74 %, il peso dei panetti di circa 270 gr. Tutto si può dire ma non che la pizza di Danilo Maglione non abbia personalità e carattere. Il risultato è un impasto leggero e profumato. Ci piace poi soprattutto la sua volontà di creare un “mash-up” tra Napoli e l’Irpinia, grazie all’uso di tanti prodotti di eccellenza irpini che si sposano alla perfezione sul disco pizza. Il servizio è informale e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto realizzato con biga
- Uso di ingredienti di grande qualità
- Servizio veloce
- Corretto il rapporto qualità prezzo
Casa Daniele a Mercogliano è sicuramente un indirizzo pizza da segnare in agenda. Il locale è moderno, informale e gradevole. Piacerà soprattutto a chi ama lo stile industrial. Comodo il parcheggio esterno davanti al locale. La pizza di Danilo Maglione ha un suo carattere ben definito, noi abbiamo gustato un impasto realizzato con la biga. Il risultato è una pizza profumata, morbida, digeribile. La Maialina che abbiamo gustato merita l’applauso.
Fritti di buona fattura. Il servizio è veloce e informale. Corretto il rapporto qualità-prezzo. Lodevole la sua intenzione di creare un riuscito mix tra la tradizione partenopea e i meravigliosi prodotti del territorio irpino (come il caciocavallo podolico irpino, il broccolo di Paternopoli tanto per citarne due). Ci si rivede presto per gustare altre pizze e qualche propota di cucina…
Casa Daniele
Via Nicola Santangelo 27
Mercogliano (Av)
Tel. 348 442 1589
Visita la pagina Fb di Casa Daniele
Torniamo sempre volentieri da Giovanni Grimaldi. La sua Pizzeria si trova sul Corso di Grottaminarda ed è un punto di riferimento per chi in questa zona dell’Irpinia vuole mangiare un’ottima pizza con l’anima “napoletana”. Chi ci segue sa bene che sono anni che vi raccontiamo di Giovanni Grimaldi, napoletano Doc ma ormai irpino d’adozione. Lodevole e riuscita la sua “mission” ossia quella di creare un mix fra la tradizione partenopea e i sapori dell’Irpinia con i suoi tesori.
Il locale dentro è gradevole, design sobrio e lineare, tavoli in legno, locale su due livelli (con una saletta la piano inferiore), moderno ma senza eccessi. In fondo il banco da lavoro con due forni (uno per sfornare le pizze gluten free) e la cucina a vista.
Ci accomodiamo e come al solito diamo uno sguardo al menù, troneggiano (tra gli ingredienti per topping e farciture) tanti fantastici prodotti di eccellenza irpini e prodotti slow food dall’olio Evo di Ravece al pecorino di Carmasciano, all’antico aglio dell’Ufita.
Le proposte sono tantissime e ce n’è per tutti i gusti, la stuzzicheria con le frittatine (da rimarcare quella di pasta e patate e la frittatina carbonara), gli arancini, le bruschette, i fritti, gli antipasti di verdure, gli affettati, i formaggi, le montanarine, la parmigiana e gli scagliuozzoli. Insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta così come per le pizze suddivise in diverse categorie: pizze classiche, i calzoni, le pizze che non dimentichi, le pizze che lasciano il segno, c’è anche il menù bimbi.
Cominciamo ordinando una minerale e una birra che adoriamo: la Serrocroce (a proposito di realtà e prodotti irpini di eccellenza), il birrificio gioiello di Monteverde guidato dal bravissimo Vito Pagnotta. Optiamo la ambrata alla Spina, fantastica con quei suoi sentori quasi balsamici, note fruttate e una persistenza incredibile.
Birra Serrocroce ambrata
Abbiamo voglia di qualche “sfizio” fritto. Cominciamo con due crocchè di patate con provola, pepe, pecorino romano e prezzemolo. Chi ben comincia ….
Crocchè
Poi non potevamo non gustare una frittatina di bucatini classica. Fatta proprio a regola d’arte con besciamella, provola, ragù di carne, caciocavallo irpino e piselli.
Frittatina di bucatini classica
La frittatina di pasta qui alla Pizzeria Giovanni Grimaldi è davvero “goduriosa”, condita come si deve, fatta con ingredienti di qualità. Unica controindicazione: crea dipendenza.
Frittatina di bucatini - Dettaglio ripieno
Chiudiamo il nostro giro di coccole fritte con delle ottime patate fritte. Beh direi che siamo pronti per gustare anche la pizza…
Patate fritte
Finalmente ecco le protagoniste della serata. Noi abbiamo gustato una Castelpoto con pomodoro pelato San Marzano, fiordilatte di Agerola, salsiccia secca rossa di Castelpoto, parmigiano reggiano 36 mesi, olio Evo e basilico. Ingrediente principale di questa pizza è la mitica salsiccia secca rossa di Castelpoto (presidio Slow food) con il suo gusto piccante inconfondibile. Una pizza davvero eccellente.
La Castelpoto
L’altra pizza che abbiamo preso è la Carrettiera con provola di Agerola affumicata, salsiccia e friarielli saltati in padella con aglio, olio Evo, peperoncino e poi parmigiano reggiano 36 mesi, olio Evo e basilico.
La Carrettiera
Abbiamo trovato il solito eccellente impasto di Giovanni Grimaldi, un bel diretto con 32/36 tra lievitazione e maturazione. L’idratazione non è eccessivamente spinta, buona l’alveolatura. Il risultato è una pizza leggera, fragrante ma al contempo morbida e assolutamente digeribile, per la serie “posso mangiarne anche due e non mi appesantisco”. Il peso dei panetti si aggira sui 270 gr. Ottimi e di grande qualità i prodotti usati per il topping e le farciture, molti sono prodotti di eccellenza del territorio irpino, alcuni sono presìdi Slow food. Il servizio è stato preciso e veloce (nonostante la pizzeria fosse strapiena).
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Menù ricco e variegato con tante proposte pizza
- Uso di prodotti di qualità per topping e farciture (molti del territorio irpino)
- Corretto il rapporto qualità – prezzo
Torniamo sempre volentieri a Grottaminarda da Giovanni Grimaldi. La sua pizza ci piace perché ha un’anima napoletana ma carattere irpino. Qui si possono gustare i grandi classici (dalla margherita alla cosacca, dalla marinara alla pizza fritta) realizzati come Dio comanda, ma ci si può concedere anche un piacevole percorso con pizze che sono un riuscito matrimonio con l’Irpinia grazie a prodotti di eccellenza. Ad esempio, se ami il baccalà non farti scappare la Pertecaregna con fiordilatte di Agerola, caciocavallo irpino stagionato 3 mesi e baccalà lesso, tanto per menzionarne una, ma anche la Carmasciano valorizza alla grande un altro “monumento irpino“, il pecorino Carmasciano stagionato protagonista di questa pizza insieme alla crema di noci e al fiordilatte di Agerola. Il locale è gradevole, curato, moderno ma senza eccessi. Il servizio è veloce e preciso. Corretto il rapporto qualità prezzo. La Pizzeria Giovanni Grimaldi a Grottaminarda è una certezza. Quando siamo da queste parti non ci facciamo scappare mai l’occasione di venire a gustare una pizza qui. Indirizzo da non perdere. Parola dei Templari del Gusto.
Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della Pizzeria Giovanni Grimaldi
Il nostro viaggio alla scoperta delle pizzerie da non perdere ci porta nel Sannio ad Apice, per la precisione ad Apice Vecchia, nel borgo che rimase quasi del tutto disabitato dopo la violenta scossa di terremoto del 1962 e poi dopo il terremoto del 1980. Da quel momento tutti scesero nella città nuova. Apice Vecchia è un luogo particolarissimo, quasi ancestrale, fatto di vicoletti, case in pietra, stradine. Da un po’ di anni c’è voglia di rinascita e molti sono tornati ad investire in questo luogo che richiama ogni anno tanti turisti e visitatori desiderosi di visitare quello che per anni è stata una vera e propria “città fantasma”. Oggi non è del tutto così, perché ad Apice Vecchia ci sono delle attività commerciali e alcuni locali e indirizzi interessanti. Noi siamo venuti qui da Elìa Ù Mazzamauriello per gustare la loro pizza.
Il locale si trova in un suggestivo palazzo antico, quella che un tempo fu una dimora aristocratica. Particolarmente suggestivo è anche l’ingresso con il bel portale in pietra.
Elìa Ù Mazzamauriello. Apice - Ingresso
Qualcuno si chiederà da dove provenga il nome del locale, ecco la risposta. Si chiama Elìa come il protagonista del film interpretato tra gli altri da Sergio Rubini “Il Bene Mio”. Elìa è l’ultimo abitante di un paesino pugliese Provvidenza rimasto disabitato dopo un tremendo terremoto. Tutti hanno lasciato le loro case tranne Elìa che lotta e resta. Un po’ la metafora di quello che è accaduto ad Apice, Mazzamauriello invece in molte zone del centro Sud, in particolare nel Sannio, in Irpinia ma anche in Molise è secondo la tradizione popolare, un folletto, uno spiritello che fa i dispetti e che si diverte a disturbare di notte il sonno delle persone con rumori, colpi e fischi. Un po’ l’equivalente del munaciello napoletano. Ecco come nasce “Elìa Ù Mazzamauriello”, storia interessante. Il locale è sia pizzeria che ristorante ed è gestito dalla famiglia Frusciante. Noi abbiamo conosciuto il gentilissimo Fedele, il titolare, affabile e garbato.
Al banco pizza c’è il bravo Marco Russolillo. Il locale all’interno è molto caratteristico e domina la pietra (come ovvio). Per fortuna abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo, infatti è Sabato sera ed il locale è strapieno. Ci accomodiamo. E diamo un’occhiata al menù pizza. Ci sono le pizze classiche, le bianche, quelle denominate “speciali”, quelle che si trovano solo nel fine settimana e delle pizze fuori menù che cambiano in base alla stagione e alla reperibilità di ingredienti e prodotti.
Noi siamo davvero curiosi di provare la loro pizza. E che pizza sia. Si comincia subito forte.
Ordiniamo una Paesana con crema di carciofini, capicollo del Sannio, scaglie di provolone del Monaco e filetti di peperoncino. L’abbiamo trovata davvero eccellente, notevole e leggero l’impasto, equilibrata il giusto, bello il contrasto tra il sentore dolciastro della crema di carciofi, il soave capicollo locale e il gusto sapido e forte del provolone del Monaco. Davvero un’ottima pizza.
La Paesana
Poi non poteva mancare una pizza della tradizione. Abbiamo deciso di provare la margherita con fior di latte di Agerola, pomodoro San Marzano DOP, olio Evo e basilco.
Pizza margherita
E ancora la Tirolese con base di provola affumicata, speck, gherigli di noce e la ricottina di bufala con miele d’acacia al centro. Anche questa pizza ci ha colpito per il connubio perfetto tra gli ingredienti e che buona quella ricottina…
La Tirolese
E ancora ecco una pizza che ci ha incuriosito leggendo gli ingredienti e che volevamo provare la Carrettiera ma nella versione di Elìa U’ Mazzamauriello con base di provola affumicata, i friarielli saltati in padella, la salsiccia fresca di Castelpoto e i pomodorini del piennolo gialli. Paradisiaca. Sarà che abbiamo un debole per la meravigliosa salsiccia di Castelpoto, presidio Slow Food, tipica di questo piccolo comune del Sannio situato alle pendici del monte Taburno, Castelpoto appunto. Pare che questa salsiccia abbia origini antichissime e risalga addirittura all’alto Medioevo. Da allora in questo piccolo centro sannita si produce questa salsiccia che ha una particolarità, ossia la presenza nell’impasto di polvere di “papauli” (peperoni che possono essere dolci o piccanti). Che bontà! Inutile dire che questa pizza anche da sola giustifica il viaggio…
La Carrettiera con la salsiccia di Castelpoto
Chiudiamo la nostra degustazione con una delle pizze che si trovano solo nel fine settimana: A Purpetta da’nonna con ragù di plopette, mozzarella di bufala di Paestum in uscita, polpette, scaglie di grana e olio Evo. Una pizza davvero goduriosa, appagante. Fantastico il ragù, deliziose le polpettine sulla pizza, buona anche la mozzarella di Bufala. Anche questa pizza ci ha convinto.
A Purpetta da Nonna
Da Elìa Ù Mazzamauriello abbiamo trovato sicuramente una pizza di livello. L’impasto è un diretto lavorato a regola d’arte con una lievimaturazione importante. I panetti vengono fatti riposare (dalle 24 alle 48 ore) nelle loro cantine sfruttando la temperatura naturale degli ambienti.L'idratazione non è troppo spinta, siamo tra il 66 e il 68 %. Il risultato è una pizza leggera, fragrante e digeribile. I prodotti usati per topping e farciture sono di grande qualità. Buona l'alveolatura, a parer nostro il peso dei panetti si aggira sui 280 gr. Una pizza decisamente da provare. Complimenti davvero al pizzaiolo Marco Russolillo.
Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Ingredienti e prodotti di qualità per topping e farciture
- Servizio veloce e informale
- Buon rapporto qualità – prezzo
Elìa Ù Mazzamauriello ad Apice Vecchia merita la visita. Qui già la location ha il suo perché con il fascino che solo un palazzo antico situato in un borgo incantato e per certi versi misterioso, può regalare. L’altro motivo che giustifica il viaggio è la pizza, realizzata con un bel diretto lavorato a regola d’arte. La lievimaturazione è importante. Il risultato è una pizza leggera, l’impasto è morbido ma fragrante, di qualità i prodotti usati per le farciture. Da rimarcare la gentilezza e la disponibilità di Fedele (il titolare) che ci ha fatto anche visitare le cantine e vedere dove riposano i "preziosi"panetti. Il servizio è veloce e informale. Abbiamo trovato un buon rapporto qualità – prezzo. Sicuramente torneremo per provare altre pizze. Elìa Ù Mazzamauriello ad Apice Vecchia va segnato senza dubbio in agenda tra gli indirizzi pizza da non perdere. Garantiamo noi.
Elìa Ù Mazzamauriello
Via Roma n.10
Apice Vecchio (Bn)
Tel. 0824 181 7017
Visita la pagina Fb di Elia Ù Mazzamauriello
Siamo ad Avellino, nel capoluogo irpino in Via Tagliamento, da non molto c’è la Pizzeria Madremia, pizzeria inizialmente nata ad Aprile 2019 a Sirignano da un’idea del bravissimo Chef Giovanni Arvonio, già in passato alla guida della Taberna del Principe. Giovanni Arvonio nasce come chef, talento e passione sono i suoi tratti distintivi. Ha frequentato in passato anche l’Alma, la scuola internazionale di cucina italiana del grande Gualtiero Marchesi.
Dopo diverse esperienze e riflessioni ha deciso di dar vita a questo progetto ad Avellino, di fatto spostando qui la pizzeria da Sirignano nel baianese e suo luogo di origine.
Attenzione perché laddove c’era la pizzeria a Sirignano presto vedrà la luce un nuovo progetto di chef Arvonio, ma ci sarà tempo per parlarne.
Parcheggiamo l’auto a pochi metri dalla Pizzeria in Via Piave e ci accomodiamo. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Il locale è molto gradevole, tre gli ambienti tutti comunicanti, all’ingresso sulla sinistra c’è un piccolo angolo concepito per le degustazioni (una sorta di privé), di fronte il banco da lavoro e il forno, sulla destra si snodano le altre due sale ben arredate con un tocco di modernità e di praticità con sedie e tavoli scuri e un’illuminazione studiata e accattivante.
Come sempre diamo un’occhiata al menù: ci sono i fritti (interessante soprattutto la proposta di montanarine sia classiche sia a libera interpretazione dello chef). Poi la proposta delle pizze dalle classiche e tradizionali a quelle dal tocco gourmet e poi ancora i ripieni. Insomma c’è di che divertirsi.
Noi da bere ordiniamo una minerale e una birra per cui abbiamo un debole: la Serrocroce il birrificio di Monteverde capitanato dal bravissimo Vito Pagnotta. In questo caso la nostra scelta ricade sulla Ambrata, fantastica con quei suoi sentori quasi balsamici, e una persistenza importante.
Serrocroce Ambrata
Prima delle pizze, ci concediamo delle “coccole fritte", e allora ecco i crocchè, tanto per cominciare.
Crocchè
Ottime poi le due montanarine realizzate con lo stesso impasto delle pizze, fatte con pomodoro San Marzano DOP, parmigiano reggiano del piennolo e olio Evo fruttato leggero. Davvero Buonissime.
Montanare dello chef
E una porzione di patate fritte tagliate a mano. Il fritto è gradevole asciutto e non unto. Nota di merito per le montanarine e fantastico il San Marzano usato per il condimento.
Patate fritte tagliate a mano
Ecco le pizze ! Abbiamo scelto una mortazza con fior di latte di Agerola, parmigiano reggiano DOP e dopo cottura mortadella Bonfatti, pistacchio di Bronte, cacioricotta e olio Evo fruttato Fam. La pizza è eccellente, morbida, leggera, bella compatta al morso e al contempo fragrante, di grande qualità gli ingredienti utilizzati (super la mortadella e il cacioricotta).
La Mortazza
Se la prima pizza ci è piaciuta con la seconda saliamo ancora di livello. Ecco la loro versione della diavola con ragù di pomodoro San Marzano e ‘nduja, provola di Agerola, parmigiano reggiano DOP, basilico, e dopo cottura, salamino di Castelpoto, fili di peperoncino, pecorino laticauda e olio Evo fruttato Fam. La diavola di Pizzeria Madremia è a dir poco spettacolare, con un perfetto gioco di consistenze in un equilibrio riuscitissimo. Piccante il giusto, sapida ma delicata, gustosa e appagante. Una grande pizza davvero.
La Diavola
Alla Pizzeria Madremia a farla da padrona è l’impasto. Come si vede anche dalla foto, il cornicione è alto, l’alveolatura importante e l’idratazione abbastanza spinta. Il risultato è una pizza gustosa e leggera e digeribile. Come si evince anche dal nome della pizzeria l’idea dello chef Giovanni Arvonio e del suo collaboratore e pizzaiolo Mariano (molto bravo) è presentare un impasto realizzato con il lievito madre, con oltre 30 ore di lievi maturazione.
Il lievito madre è protagonista assoluto. Viene curato, coccolato, fatto fermentare e rigenerato in un apposito locale. Considerate che il lievito che usano qui, ha oltre 30 anni e viene rigenerato con passione e pazienza e lavorato con arte ogni giorno. Proprio la presenza del lievito madre regala all’impasto una leggerezza meravigliosa e un profumo unico che sa di “antico” e di tradizione. Da sottolineare l’uso di prodotti selezionati e di grande qualità per topping e farciture.
Mortazza - Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto realizzato con lievito madre
- Uso di ingredienti di grande qualità
- Servizio veloce e professionale
- Corretto il rapporto qualità prezzo
La Pizzeria Madremia ad Avellino è una garanzia. Questo indirizzo non può mancare sulla vostra agenda. La pizza qui ha un’anima da “chef”. L’impasto è realizzato con lievito madre, con 30 ore di lievi-maturazione, il risultato è una pizza morbida, leggera, profumata con un cornicione importante e una buona alveolatura. Passione e creatività sono le parole chiave, di grande qualità gli ingredienti e i prodotti usati per topping e farciture, tutti scelti e selezionati con cura. La firma è quella dello che Giovanni Arvonio che non si smentisce. La sua pizza ha un'inconfondibile personalità. Il servizio è professionale e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo (5 euro per la margherita, 4 euro e 50 per la marinara per poi salire con le pizze più strutturate e quelle gourmet).
Aperto a pranzo e cena tutti i giorni tranne il Martedì (giorno di chiusura). Da notare come Madremia la Domenica proponga il pranzo della Domenica con le proposte di cucina di Chef Arvonio. Torneremo presto a provare anche queste. Complimenti davvero. Alla prossima.
Pizzeria Madremia
Via Tagliamento, 245
Avellino
Tel. 0825 149 9045
Visita la pagina Fb di pizzeria Madremia
Siamo a Pomigliano D’Arco, diventata ormai da qualche tempo un piccolo Paradiso per chi ama il food. Qui infatti ci sono tantissimi indirizzi e locali in grado di soddisfare davvero tutti con proposte gastronomiche interessanti e variegate. Insomma i “food lovers” da queste parti non resteranno (quasi mai) delusi. E' vero che ci sono tante novità e indirizzi nuovi, c’è però un locale che rappresenta una certezza da anni e la tradizione in fatto di pizza, parliamo della Pizzeria Pulcinella.
Pizzeria Pulcinella Pomigliano D'Arco - Insegna Esterna
Siamo a Pomigliano D’Arco in Corso Vittorio Emanuele a pochi passi dal Municipio. La Pizzeria Pulcinella è il regno di Marcello Daffinito che ti accoglie sempre con il sorriso e con il suo inconfondibile cappello da capitano e di suo figlio Roberto, grande talento emergente del mondo pizza. Il locale nasce anni fa come pizzeria da asporto ma nel tempo è cresciuto e oggi dispone anche di una piccola sala interna dove poter gustare la pizza in tutta tranquillità. Appena si entra, sulla sinistra c’è il banco pizza e il forno, l’arredo è semplice, spartano direi, ma gradevole, l’atmosfera che si respira è quella delle pizzerie tradizionali napoletane.
Come sempre diamo uno sguardo al menù, ci sono una trentina di proposte. Le pizze sono divise in 4 categorie: le "tradizionali" (e tra queste naturalmente margherita e marinara), le "più vendute" (le pizze più richieste dai clienti della Pizzeria Pulcinella), le pizze "Al vertice del gusto" (con abbinamenti studiati e prodotti selezionati), le pizze "A modo nostro" (una rivisitazione personale e originale di molte pizze della tradizione), più la pizza del mese.
Noi cominciamo dalla tradizione, con la margherita, fatta con fior di latte dei Monti Lattari, pomodoro San Marzano DOP, basilico fresco, parmigiano reggiano 36 mesi DOP e Olio Evo 100 % italiano.
La Margherita
L’impasto è morbido, profumato, fragrante. L’alveolatura è importante, nota di merito per il fior di latte (buonissimo). Una Signora Margherita, davvero eccezionale, di quelle che si lasciano ricordare.
Margherita Alveolatura
La nostra degustazione prosegue, e su consiglio di Marcello Daffinito optiamo per uan pizza presente nella categoria A Modo nostro ovvero la carrettiera sbagliata con pesto di friarielli homemade, fior di latte di Agerola, salsiccia di suino nero, fonduta di Grana Padano DOP, chips di parmigiano reggiano, basilico fresco e olio Evo bio. Una versione originale e creativa della classica e sempre amata carrettiera.
La carrettiera sbagliata
Anche qui ci colpisce la qualità dell’impasto e l’alveolatura. L’aggettivo esatto per questa pizza è sorprendente. Nota di merito per il pesto di friarielli che regala spinta e carattere a questa carrettiera 2.0.
Carrettiera sbagliata Alveolatura
Chiudiamo in bellezza il nostro giro di pizze con una Escoffier (in onore al grande cuoco francese dei Re, al cui nome è legato un premio che è stato dato a Marcello). La Escoffier è una pizza incredibile. Personalità da vendere grazie alla vellutata di noci artigianale, al fior di latte dei Monti Lattari, alla pancetta coppata di suino nero e al gorgonzola piccante con il suo sapore inconfondibile.
La Escoffier Alveolatura
Abbiamo trovato una pizza che si presenta esteticamente molto bella. Presenta una forma tonda e un cornicione bello soffice e non troppo alto. L’alveolatura è notevole e testimonia la bontà dell’impasto, un bel diretto realizzato con un blend di farine (di tipo 0 e 1). La lievitazione si attesta sulle 36 ore. L’idratazione è intorno al 70%. Il peso dei panetti si aggira sui 280 gr. Nota di merito per la qualità dei condimenti e prodotti usati per la farcitura e il topping. Il risultato è una pizza davvero eccellente realizzata nel solco della tradizione.
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Di grande qualità i prodotti usati per topping e farciture
- Servizio preciso e informale
- Corretto il rapporto qualità-prezzo
La Pizzeria Pulcinella a Pomigliano d’Arco è un indirizzo sicuro. Il locale è spartano ma curato, non eccessivamente grande ma regala una bella atmosfera e dona un senso di genuina convivialità. Inizialmente era una Pizzeria d’asporto che da poco si è dotata di una comoda saletta interna.
Qui trovi una pizza realizzata come tradizione vuole. Al timone c’è Marcello Daffinito (grande esperienza e passione) e suo figlio Roberto (talento assoluto) che impastano e “ammaccano” insieme. L’impasto è un bel diretto che lievita oltre 36 ore, realizzato con un blend studiato di farine. il risultato è una pizza fragrante, gustosa e morbidissima, merito anche dell’idratazione (70%) e della lavorazione. Il servizio è informale ma preciso e puntuale. Corretto il rapporto qualità - prezzo. La Pizzeria Pulcinella è un indirizzo davvero interessante, la pizza qui non delude le attese. Da non perdere, garantiamo noi.
Pizzeria Pulcinella
Corso Vittorio Emanuele n. 27
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 334 538 2020
Siamo tornati a distanza di un paio di mesi da Maialumeria, questo indirizzo non ha mai deluso le nostre aspettative. L’ultima volta che siamo stati qui avevamo notato la novità, ossia l’introduzione del forno e della pizzeria. Ci eravamo ripromessi di passare a provare la loro pizza ed eccoci qui. Siamo a Mugnano del Cardinale nel baianese. Arrivare qui è molto semplice, siamo a pochi Km dall’uscita Baiano della A-16 Napoli – Bari. Maialumeria (il nome dice tutto) è un locale che esalta sua maestà il maiale, nato grazie all’intuizione di Simone Schettino, la sua famiglia da anni produce ottimi salumi, il concept creato da lui è davvero intrigante.
Maialumeria. Mugnano del Cardinale - Ode al maiale
Maialumeria è sia un market dove acquistare prodotti di qualità, prodotti bio, salumi e formaggi, ma qui puoi concederti anche un aperitivo con uno stupendo tagliere e un calice, puoi pranzare o cenare. Le proposte di cucina sono notevoli e la carne è meravigliosa, ma come detto l’offerta gastronomica adesso è davvero completa grazie all’introduzione della pizzeria.
Entrando l’impatto è sempre notevole, a sinistra c’è il forno con l’angolo “Pizzeria”. Ci sono un centinaio di coperti, il locale è spazioso. L’arredo è curato, domina il legno, sempre bella da vedere la cucina a vista per non parlare del bellissimo banco con la vetrina dei salumi e dei formaggi. E’ Sabato sera, il locale è strapieno, arriviamo all’orario previsto e dopo pochissima attesa ci accompagnano al nostro tavolo.
Come sempre diamo uno sguardo al menù, ci concentriamo chiaramente sul menù pizza. Ci sono poco meno di 40 proposte suddivise tra “pizze classiche”, le pizze con i salumi e le pizze contemporanee del pizzaiolo Giuseppe Russo con ingredienti, abbinamenti e farciture davvero ben studiate.
Prima delle pizze ci concediamo qualche peccatuccio. Ma insomma, sei da Maialumeria, non lo gusti un bel tagliere? Noi optiamo per il tagliere Maialumeria con un commovente prosciutto di Parma DOP 24 mesi, una spettacolare pancetta artigianale, coppa artigianale e salame Napoli. Come formaggi il sempre gradito formaggio Brie, la toma, il pecorino sardo sapido e pastoso e sua maestà pecorino bagnolese accompagnati da miele e confettura alla pera. Il tagliere Maialumeria è sempre una garanzia. La qualità dei salumi e formaggi è super.
Tagliere Maialumeria
Prima delle pizze ecco anche delle coccole fritte un “cuoppo fry”, crocchè di patate, una buonissima frittatina cacio e pepe, un delizioso croccante di salsiccia e friarielli e chips di patate tagliate e fritte al momento. Il fritto è asciutto, leggero, non unto. La cosa che ci è piaciuta di più decisamente il croccante di salsiccia e friarielli. Una bomba….
Cuoppo Fry
Ma siamo venuti qui soprattutto per le pizza. E che pizza sia. Prendiamo una marinara con pomodoro San Marzano D.O.P, origano, aglio, olio extravergine di oliva e basilico. Morbidissima, fragrante, con un profumo inebriante.
La Marinara
Ecco un’altra pizza classica, l’ortolana con fior di latte, provola, melanzane a funghetto, peperoni, zucchine, scaglie di cacioricotta, olio extravergine di oliva e basilico. Anche qui ci colpisce l’impasto davvero leggero, e poi ho trovato fantastico l’abbinamento con le scaglie di cacioricotta che donano sapidità e un non so che di rustico a questa pizza tradizionale.
Ortolana
Chiudiamo la nostra degustazione di pizza con la maialina, qui la protagonista è la vera porchetta di Ariccia I.G.P, e poi le patate a fette al forno, provola, fior di latte e basilico. Una vera esplosione di gusto, che cosa era quella porchetta che letteralmente si scioglieva in bocca…
La Maialina
Abbiamo trovato un impasto indiretto realizzato con un prefermento, ossia con un preimpasto che viene preparato in questo caso dalle 16 alle 20 ore prima dell’impasto finale. In questa operazione c’è tutta la maestria e la passione del pizzaiolo Giuseppe Russo. Il risultato è una pizza soffice, leggera, ma al contempo fragrante e saporita. L’idratazione è poco inferiore al 75%, il peso dei panetti arriva a 270/275 gr.
Di grande qualità i prodotti utilizzati per topping e farcitura. Nota di merito per i salumi (ma è ovvio, siamo da Maialumeria). Questa pizza ci ha davvero sorpreso, complimenti.
Il nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto con prefermento
- Grande qualità dei prodotti usati per topping e farciture
- Servizio veloce e professionale
- Corretto rapporto qualità prezzo
Maialumeria a Mugnano del Cardinale si conferma come indirizzo sicuro. Da non perdere se ami la carne, i salumi e i formaggi, ma sorprendente e da provare anche la pizza. Il pizzaiolo Giuseppe Russo è umile e capace, poche chiacchiere e tanto lavoro.
L’intuizione del patron di Simone Schettino, ossia la scelta di introdurre la pizza nella proposta gastronomica di Maialumeria si sta rivelando vincente. Eravamo curiosi si provarla, prova decisamente superata. Buono anche il rapporto qualità – prezzo (marinara a € 5, margherita a € 5,50). Servizio preciso e abbastanza veloce (visto e considerato che siamo stati da loro il Sabato sera con il locale strapieno). Maialumeria a Mugnano del Cardinale si conferma indirizzo da segnare in agenda, anche per la pizza. Garantiamo noi.
Maialumeria
Corso Europa n. 4
Mugnano del Cardinale (Av)
Tel. 081 825 7268
Visita la pagina FB di Maialumeria
Siamo tornati nel centro storico di Nola in Via Flora da Biliardo 65. Ci mancavamo da un po’, ma ci è sempre piaciuta questa pizzeria che non ha mai deluso le nostre aspettative. Qui un tempo c’era una vecchia sala di biliardo, proprio da questa prende il nome questa Pizzeria. Il locale è come lo ricordavamo: ci sono due sale ben organizzate. Il locale è bello, l’arredo essenziale, particolari le pareti in tufo e i tavoli con i piani in marmo come le “storiche pizzerie” di un tempo. Nella prima sala appena si entra, in fondo c’è il forno con il banco di lavoro dove opera il giovane e talentuoso pizzaiolo Michele Castaldo con la sua squadra. Nella seconda sala comunicante e adiacente, in fondo c’è la cucina a vista. Anche qui colpiscono le pareti in tufo e pietra, gli oggetti e la scelta degli arredi regalano un’atmosfera particolare, un bel connubio tra antico e moderno. Di sicuro il tutto crea un bel clima di convivialità.
Come sempre diamo un’occhiata al menù, ci sono i fritti, gli sfizi, e una trentina di proposte pizza tra le intramontabili, le “chicche” e i ripieni. Prima delle pizze ci concediamo delle coccole fritte, cominciamo con delle buonissime chips di patate tagliate e fritte al momento.
Chips di patate
Potevano mancare crocchè e frittatina di pasta? Assolutemente no. Ricordavamo un crocchè fatto a regola d’arte e non sbagliavamo. Davvero buono…
Crocchè e frittatina
Notevole anche la frittatina di pasta con un fritto asciutto, la pasta ben condita e gustosa.
Frittatina di pasta dettaglio ripieno
Passiamo alle pizze di Biliardo 65, decidiamo di gustare una pizza tradizionale: l’antica margherita con pomodoro pelato, fior di latte di Agerola, olio Evo e basilico. Semplice e buona, nota di merito per l’impasto leggero, morbido, profumato e fragrante.
La Margherita
La seconda pizza che gustiamo è una della categoria definita “le chicche”. Ecco la porca ’65, simpatico e un po’ particolare il nome di questa pizza che sorprende non solo per il nome ma anche perché è spettacolare con provola al fumo, crema di patate sotto la cenere, pancia di maialino cotto a bassa temperatura, salsa Teriyaki e basilico. Anche qui l’impasto morbido, profumato e fragrante valorizza alla grande degli ingredienti che conquistano: la delicata crema di patate sotto la cenere, la nota affumicata della provola, la delicatezza della pancia di maialino cotto a bassa temperatura e il sentore dolce della salsa Teriyaki, tipica salsa nipponica fatta con la soia. Davvero questa pizza (una novità nel menù rispetto all’ultima volta che siamo stati qui) ci è piaciuta.
Porca '65
Da Biliardo 65 abbiamo trovato l’impasto che ricordavamo, un bel diretto fatto come si deve che lievita 24/36 ore. Un impasto realizzato con farina di tipo 0 con germe di grano. L’idratazione è abbastanza spinta siamo sul 78 %. L’alveolatura è notevole, quasi una nuvola. I panetti pesano 270 gr. Il risultato è una pizza leggera, fragrante e gustosa. Nota di merito per la scelta degli ingredienti tutti di grande qualità.
Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso dei panetti 270 gr.
- Uso di ingredienti di grande qualità per farciture e topping
- Buon rapporto qualità – prezzo
Biliardo 65 a Nola si conferma alla grande. Siamo stati qui anche in altre occasioni e non siamo mai rimasti delusi. La pizza è davvero di alto livello, l’impasto si muove nel solco della tradizione. Un bel diretto lavorato a regola d’arte di chi sa il fatto suo in fatto di panificazione e impasti. Il pizzaiolo Michele Castaldo è giovane ma già molto bravo, un talento assoluto che non può che crescere ancora. La riprova è un assaggio del suo pane fatto con il lievito madre (che buono). Lo proviamo assoluto e con dell’olio pugliese. Complimenti davvero.
Pane fatto con il lievito madre e olio
Le pizze sono convincenti, gli ingredienti usati per topping e farciture sono di grande qualità. Il locale poi è carino e anche per certi versi “di tendenza”. Qui un tempo c’era una storica sala di Biliardo (da qui il nome della pizzeria). Il servizio poi è senza sbavature e preciso. Il personale gentile e buono il rapporto qualità – prezzo (margherita a € 5,50, marinara a € 4,00). Indirizzo consigliato, parola dei Templari del Gusto.
Biliardo ‘65
Via Flora n. 20
Nola (Na)
Tel. 333 563 2395
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Nel nostro viaggio per segnalarvi degli indirizzi pizza da non perdere, siamo tornati a Nola da Pizza e Babbà per gustare la pizza di Florestano Perrotta. Ci è sempre piaciuta questa pizzeria piccola, ma gestita bene creata con un concept molto interessante, ma andiamo per ordine.
Pizza e Babbà Nola Insegna esterna
Il locale è facilmente raggiungibile si trova sulla Stada Statale 7 bis in posizione comoda e strategica a due passi dall’uscita dell’autostrada di Nola. Si parcheggia facilmente sulla strada nei pressi del locale. Entrando il locale regala una sensazione di piacevole ospitalità, semplice, spartano, si compone di due sale che si sviluppano in lunghezza, nella seconda con bel bancone a vista pieno di babà e fritti (che spettacolo), si ha la sensazione di trovarsi in un bistrot. Pareti chiare, un arredamento sobrio, essenziale. In fondo a sinistra c’è il forno.
Non possiamo esimerci dall’assaggiare prima delle pizze i mitici fiori di zucca ripieni che fanno qui. Semplicemente deliziosa la crema di ricotta freschissima lavorata con maestria e amore.
I fritti di Pizza e Babbà li conosciamo bene li abbiamo gustati spesso. Sono fatti come tradizione napoletana vuole, (fritti artigianali, realizzati con materie prime di qualità, asciutti, non unti, croccanti, insomma ottimi). Nota di merito per i crocchè buonissimi (si sente completamente il sapore delle patate) e per la frittatina di pasta con interno goloso, ben condita, non eccessivamente sapida.
Fiori di zucca ripieni
Il menù presenta le freselle, i fritti, una trentina di proposte pizza e i babà (l’altro must del locale). Noi cominciamo la nostra degustazione su consiglio di Florestano Perrotta con una Super Marinara con pomodori san Marzano, pomodorini datterini, olive nere, origano, aglio rosso e in uscita pecorino romano, olio Evo e basilico. Una pizza fantastica, profumata, fragrante e saporita, dolce grazie ai meravigliosi pomodorini e sapida grazie al pecorino.
La Super Marinara
Questa pizza ci è piaciuta tantissimo. E poi è fragrante e profumata con un’alveolatura importante …..
Super Marinara Dettaglio alveolatura
E poi un classico, perché qualsiasi nostra degustazione prevede quasi sempre anche lei: la margherita con pomodoro San Marzano, fior di latte di Agerola, olio Evo e basilico. Davvero ben fatta e gustosa….
La Margherita
Si presenta bella compatta al morso, fragrante ma morbida, con una bella alveolatura…..
Dettaglio alveolatura
La nostra serata procede alla grande. E’ il momento di una pizza che aveva attirato la nostra curiosità, ecco la Bellaciao con fior di latte di Agerola, pesto di basilico artigianale fatto da loro, pomodorini corbarino cotti a legna, salsiccia di suino artigianale, olio Evo e basilico.
La Bellaciao
Non paghi ci concediamo una quarta pizza, ci andava una pizza bianca e optiamo per la saporita Cacio e Noci con scamorza affumicata, fonduta di pecorino romano DOP, gorgonzola DOP, cialda di grana padano, noci di Sorrento, olio Evo e basilico.
La Cacio e Noci
Abbiamo trovato una pizza anzitutto molto bella da vedere. Presenta una forma tonda e un cornicione soffice e non eccessivamente alto, diremmo medio. All’interno presenta una bella alveolatura.
L’impasto è un indiretto con il 50 % di biga, realizzato con una farina non troppo forte, una farina Tipo 1. E’ un impasto che fa 24/36 ore di lievimaturazione. L’idratazione è intorno al 70 %. I condimenti sono abbondanti e di qualità. Il peso dei panetti si aggira sui 280 gr.
Il nostro parere:
- Impasto indiretto con biga
- Ottimi fritti realizzati secondo la tradizione partenopea (divini i fiori di zucca ripieni)
- Eccellenti i prodotti usati per topping e farciture
- Corretto il rapporto qualità-prezzo
Pizza e Babbà a Nola è come il classico amico che non tradisce mai. Ci è sempre piaciuta questa pizzeria piccola ma gestita bene creata con un concept molto interessante, qui si possono gustare pizze di buon livello, fritti ottimi, e babà strepitosi (l’unico dessert proposto), si possono gustare farciti e nappati in tanti modi (crema chantilly e limone, pistacchio e cioccolato, cioccolato fondente, caramello filante e cioccolato a scaglie, crema al mascarpone, cacao e panna e via dicendo).
Complimenti davvero a Florestano Perrotta che nasce come pasticcere e poi nel tempo si è trasformato anche in un eccellente pizzaiolo. Il personale è cortese, il servizio è puntuale, rapido e professionale. E cosa non trascurabile, quando vieni qui da Pizza e Babbà il portafogli non ne risente. Abbiamo trovato un fantastico rapporto qualità prezzo. Indirizzo pizza consigliato, garantiamo noi.
Pizza e Babbà
Strada Statale 7 Bis n.19
Nola (Na)
Tel. 081 823 15 45
Visita la pagina Fb di Pizza e Babbà
Siamo a Pomigliano D’Arco, che da un po’ di tempo è diventata una sorta di “El Dorado” per gli amanti del food. Infatti come dopo la scoperta dell’America El Dorado era una sorta di luogo mitico, leggendario pieno di oro e preziosi pronti per essere scoperti, Pomigliano presenta tantissimi indirizzi e locali (alcuni davvero notevoli) che fanno la gioia dei food lovers. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Noi eravamo in zona e siamo tornati a distanza di tempo alla pizzeria Fronna D’Està.
Siamo a pochi massi da uno dei luoghi nevralgici della movida pomiglianese Piazza Mercato in pieno centro storico. Abbiamo parcheggiato su Corso Vittorio Emanuele. Siamo arrivati in primissima serata, siamo in due, fortunatamente entriamo quasi subito.
Il locale è come lo ricordavamo, non molto grande, in pratica un unico grande ambiente ma ben arredato, con un bel gioco di luci e regala una piacevole sensazione di convivialità.
C’è anche una sala esterna. Noi ci accomodiamo all’interno. Come sempre diamo uno sguardo al menù delle pizze. Ci sono i fritti, le pizze tradizionali, quelle creative, i calzoni, le pizze di mare, quelle con creme e vellutate, le montanare e i dolci. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Noi ordiniamo una margherita con passata di pomodoro biologico, spolverata di parmigiano reggiano e pecorino romano DOP, fior di latte, basilico e olio Evo. Una margherita che si fa ricordare, morbida, profumata, fragrante, davvero fantastica.
Margherita
Una Porcello con salsiccia di nero casertano, patate speziate cotte al forno, provola di Agerola, scaglie di parmigiano reggiano biologico di Vacca bianca modenese (presidio Slow food), basilico e Olio Evo. Una pizza di cui siamo innamorati e che prendiamo sempre quando veniamo qui. Gustosa, goduriosa, appagante. E poi che meraviglia quelle patate speziate al forno e la soave e profumata salsiccia di nero casertano sbriciolata, una vera poesia….
La Porcello
La terza pizza è una pizza diciamo creativa, chiamata sul menù la Parmigiana (secondo noi) con provola di Agerola, mousse di parmigiana di melanzane, gocce di pesto di basilico artigianale, polvere di buccia di melanzana, chips di parmigiano reggiano 30 mesi e olio Evo. L’aggettivo giusto per questa pizza è sorprendente. Sorprendente infatti è l’equilibrio perfetto che si crea tra i vari ingredienti, la sensazione è quella di addentare una parmigiana che di fatto sulla pizza materialmente non si vede e non c’è. La mousse di parmigiana, le gocce di pesto, la provola e le chips di parmigiano insieme regalano al palato emozioni forti. Complimenti…
La Parmigiana secondo noi
Abbiamo trovato una pizza realizzata con maestria e passione da Vittorio Passeggio, l’impasto è un bel diretto con 24 ore di lievitazione, un’idratazione importante, siamo sul 75%. Il peso dei panetti oscilla tra i 260 gr. e i 270 gr. L’alveolatura è pronunciata e ben visibile. Il risultato è una pizza davvero notevole, leggera e fragrante. Da rimarcare l’uso di prodotti (soprattutto campani) di eccellenza per topping e farciture, e ci sono diversi Presìdi Slow Food. Insomma da Fronna d’Està la pizza si lascia ricordare.
La Porcello Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Grande qualità dei prodotti usati per topping e farciture con tanti presìdi Slow food
- Servizio veloce e professionale
- Corretto rapporto qualità prezzo
Da Fronna D’Està la pizza è davvero ottima. Dobbiamo fare i complimenti a Vittorio Passeggio, talentuoso e capace. La sua pizza è sicuramente di livello, ottimo, leggero e ben lavorato l’impasto, un bel diretto eseguito a regola d’arte. Di grande qualità i prodotti usati per topping e farciture. Fronna D’Està si conferma alla grande tra quelli che a parer nostro sono gli "indirizzi pizza" da segnare in agenda. Il locale è centrale e semplicissimo da raggiungere. Il servizio è informale, veloce e preciso. Decisamente corretto il rapporto qualità – prezzo. Piccola raccomandazione che ti abbiamo già fatto in passato: visto che non è grandissimo ed è sempre molto frequentato ti conviene prenotare per evitare lunghe attese.
Pizzeria consigliatissima. Parola dei Templari del Gusto!
Fronna D’Està
Piazza Mercato, n.7
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 8844173
Visita la pagina Fb di Fronna D’Està
Siamo tornati a distanza di qualche tempo a Marigliano da Bonapasta. Eravamo in zona e avevamo voglia di gustare una bella pizza. La Pizzeria si raggiunge con molta facilità, siamo infatti su Corso Umberto I nel tratto che da Marigliano va verso Mariglianella. Fermiamo l’auto in strada a pochi metri dal locale. L’interno è come lo ricordavamo: quattro ambienti, all’ingresso c’è il forno con il banco del pizzaiolo. Sulla destra si accede alle altre tre sale, non grandissime e comunicanti, le pareti sono chiare, in fondo c’è una parete di mattoncini chiari. Il pavimento con effetto parquet, i tavoli sono in legno chiaro. Nel complesso l’atmosfera è gradevole e invita alla convivialità.
Bonapasta Marigliano Una delle tre sale
Diamo la solita occhiata di ordinanza al menù delle pizze. Ci sono una quarantina di proposte davvero interessanti, le pizze tradizionali, quelle definite “le nostre scelte” con abbinamenti originali e intriganti e poi la particolarità delle pizze “primi piatti”, quattro proposte che richiamano quattro primi piatti della tradizione: la pasta & piselli, la Matriciana Bonapasta, la Carbonara e la aglio & olio. La prossima volta assaggeremo qualcuna di queste pizze “primi piatti” di sicuro. Stavolta però siamo venuti qui presi da una irrefrenabile voglia di pizza, quindi non cediamo alla sensazione di concederci coccole fritte, eppure rammentiamo che qui soprattutto i crocchè sono stratosferici. Sarà per la prossima volta...
Ordiniamo subito le pizze. Prendiamo una bella margherita con pomodori pelati San Marzano, mozzarella, basilico e olio Evo 100% italiano. Normalmente cominciamo quasi sempre le nostre serate degustando la Regina. La margherita di Bonapasta è morbida, profumata, leggera.
La margherita
Poi ecco una pizza Giro d’Italia, una vera poesia con stracciatella di bufala, mortadella di Bologna IGP, granella di pistacchio di Bronte DOP, scaglie di provolone Auricchio stravecchio, basilico, e olio extravergine di oliva 100% italiano. Quando veniamo qui la Giro d’Italia è obbligatoria per noi. Pizza a cui siamo molto affezionati. Gustosa, saporita, un mix di profumi e sapori con un equilibrio perfetto tra il sentore dolce della stracciatella di bufala, la scioglievole e profumata mortadella IGP Bologna e il sapore deciso e sapido dell’Auricchio stravecchio con la nota croccante della granella di pistacchio. Spettacolo…
La Giro d'Italia
La degustazione prosegue con una novità, una pizza introdotta da poco in carta che Carmine Panico ci teneva a farci provare: la Federico Giuliano con crema di zucca, polpettine di bovino, mozzarella, granella di cipolla croccante arrostita, scaglie di cacioricotta del Cilento, pepe e olio Evo 100% italiano. La sensazione al morso è un vero e proprio “boom”. La dolcezza della crema di zucca fa l’amore con la nota sapida del cacioricotta, l’inconfondibile profumo e sentore della granella di cipolle è tenue e non aggressivo e accompagna le voluttuose polpettine di bovino. Una pizza meravigliosa….
La Federico Giuliano
Così come meravigliosa è anche la pizza Lo Gatto, con parmigiana di melanzane, mozzarella, polpettine di bovino, cacioricotta del Cilento, parmigiano reggiano DOP e olio evo 100% italiano. Una sinfonia di sapori incredibile.
La Pizza Lo Gatto
Abbiamo trovato la “solita” pizza di Bonapasta, una pizza generosa, appagante. L’impasto è un bel diretto con una lievitazione naturale di 22/24 ore. L’idratazione è abbastanza spinta siamo sui 74/75 %. Il risultato è una pizza profumata, leggera, morbida e gustosa. Il resto lo fa l’abbondanza e la qualità degli ingredienti usati per topping e farciture. Il peso dei panetti si aggira sui 280 gr. Ci piace il fatto che venga usato solo olio Evo 100% italiano di qualità. Il servizio è veloce e informale, il personale gentile e disponibile. Davvero ottimo il rapporto qualità – prezzo. La margherita a 4 euro ormai è una rarità. Bravi !
Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Uso di prodotti di qualità
- Peso dei panetti sui 280 gr.
- Ottimo rapporto qualità – prezzo
Di strada ne ha fatta Carmine Panico. Dieci anni fa è partito con una pizzeria che faceva esclusivamente l'asporto. Nel tempo la sua creatura è cresciuta ed è diventata una bella pizzeria che offre ai clienti un fantastico prodotto. Le pizze di Bonapasta sono leggere, fragranti, digeribili, grazie ad un impasto a lunga lievitazione (22/24 ore), una idratazione importante e tanta maestria nella lavorazione. Qui trovi una vasta scelta di pizze dalle tradizionali a quelle più creative. Fantastici i fritti (non perderti i loro crocchè). La nota di merito poi per l’uso di prodotti e materie prime selezionate, di qualità e 100% italiani a partire dall’olio Evo. Il servizio è veloce e informale, il personale gentile. Ottimo poi il rapporto qualità – prezzo. Se sei in zona vieni e provare, garantiamo noi Templari del Gusto.
Bonapasta
Corso Umberto I n. 120
Marigliano (Na)
Tel.081 8855039
Visita il sito web di Bonapasta