Puglia

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Lo chef Stefano De Matteo del ristorante il Generale a Caiazzo (Ce), ci propone un primo piatto davvero interessante, in pratica è un aglio olio e peperoncino arricchito con il baccalà, mantecato con la granella di pistacchio, che contribuisce a regalare una nota croccante. Non è un piatto di difficile elaborazione a patto che si seguano alcuni passaggi. Vediamo come si prepara…

Ingredienti per 4 persone:

- 400 gr. di baccalà
- 200 gr.di purea di patate
- 200 gr. di spaghetti
- 1 peperoncino
- Prezzemolo
- granella di pistacchio
- Aglio e olio evo q.b.

 Preparazione:

In una padella porre l’olio e l’aglio e lasciare soffriggere a fiamma bassa, aggiungere il peperoncino mescolando, tenere la fiamma molto bassa in modo da far insaporire l’olio. Questa prima operazione è importante, mi raccomando di tenere la fiamma molto bassa, l’aglio non deve bruciarsi..
Aggiungere il baccalà tagliato a tocchetti ( e già pulito e spinato) e lasciar soffriggere per qualche minuto.

In abbondante acqua bollente far cuocere gli spaghetti, scolarli e riversarli nella padella dove far mantecare bene il tutto, insieme alla purea di patate e del prezzemolo tritato. Servire guarnendo con della granella di pistacchio del prezzemolo ed un peperoncino. Bon appétit

 

Ristorante Il Generale
Largo Plebiscito Veneto n.2
Caiazzo (Ce)
Tel. 0823 862606
Visita il sito web del ristorante Il Generale

Lo chef Antonio Esposito ci propone una ricetta davvero interessante per fare dei meravigliosi carciofi ripieni, con patate, ricotta e pancetta, a dare colore e personalità al piatto anche la vellutata di piselli, su cui il carciofo ripieno viene appoggiato e servito. Vediamo come si prepara…..

Ingredienti per 4 persone:

- 4 carciofi
- 1 patata bollita
- 50 gr. di ricotta
- 50 gr. di pancetta affumicata tagliata a julienne
- 200 gr piselli
- ½ cipolla
- ½ bicchiere di vino bianco
- 300 ml brodo vegetale
- Sale, pepe e grana q.b.

Procedimento:

Puliamo i carciofi, togliamo il gambo e le prime foglie che risultano essere le più dure. Tagliamo la parte superiore e con un cucchiaio o uno scavino eliminiamo anche la parte centrale, immergiamo i carciofi in acqua sale e limone mentre puliamo quello successivo.
Cuociamo i carciofi in abbondante acqua ricca di limone e un goccio di aceto per 10 minuti.
Intanto schiacciamo la patata, aggiungiamo la ricotta la pancetta, il grana, sale e pepe, farciamo i carciofi e cuociamo in forno a 180° C per 10 minuti.
Tritiamo la cipolla, la facciamo soffriggere, aggiungiamo i piselli saltiamo e sfumiamo con il vino bianco, uniamo del brodo vegetale tanto quanto ne servirà a coprire i piselli e lasciamo cuocere a fuoco medio, con coperchio, per 15 minuti circa.

Il tempo di cottura esatto dipenderà dalla grandezza dei piselli e dalla consistenza della loro buccia. Se il fondo di cottura dovesse asciugarsi troppo, aggiungiamo altro brodo a fine cottura passiamo con il frullatore ad immersione. Serviamo i carciofi su vellutata ancora caldi.

 

La Grotta
Corso Umberto I, n. 176
Casalnuovo di Napoli (Na)
Tel. 081 522 4718 – 327 71 99 098

Siamo tornati a San Michele di Serino, siamo in piena Irpinia. Tutto ti aspetteresti di trovare qui ma non una tipica osteria romana. E invece…..
Non è la prima volta che veniamo all’Osteria di Antonio, confessiamo che questo è un posticino dove periodicamente torniamo per tanti motivi. In primis per la cucina, troviamo tante proposte della cucina tradizionale romana correttamente eseguite, un ambiente semplice e sincero e poi per l’accoglienza schietta e sincera di Antonio de Stefano.
Antonio è davvero un vulcano, un vero oste, uno che vive per il suo lavoro, che ha la passione per quello che fa e che ama coccolare i clienti. Li fa sentire a casa deliziandoli con tanti piatti della tradizione romana cucinati come Dio comanda.
Parcheggiamo a pochi metri dal locale. Ci accomodiamo, sembra di stare a casa ed in effetti ormai siamo quasi di casa qui. L’atmosfera invita alla convivialità più pura. Siamo di fronte alla classica osteria di paese, in sala c’è un bel camino acceso, l’ideale in questa fredda serata d’inverno. Antonio de Stefano ci accoglie da par suo: sorriso, gentilezza e voglia di metterci a nostro agio.
Da bere ordiniamo una minerale e un bell’aglianico di Villa Raiano, di un bel colore rosso rubino, giustamente tannico, con una buona e fresca struttura alcolica. Un buon compagno di viaggio per la nostra cena.

Aglianico di Villa RaianoAglianico di Villa Raiano

Diamo il via alle danze. Antonio ci serve qualcuno dei suoi antipasti della casa cominciamo con una superlativa insalata di puntarelle alla romana. Confesso di avere un debole per le puntarelle soprattutto per quelle che prepara e condisce Antonio. Buonissime.

Insalata di puntarelle alla romanaInsalata di puntarelle alla romana

Ci servono delle calde focaccine .....

FocaccineFocaccine

da accompagnare ad un altro grande protagonista: il guanciale di Amatrice, morbido, profumato, delicato. Davvero squisito.

Guanciale di AmatriceGuanciale di Amatrice

Altro must: i carciofi alla romana. Classico antipasto o contorno della cucina romana. Spettacolari.

Carciofi alla romanaCarciofi alla romana

Il clou dell’antipasto sono i mitici carciofi alla Giudia, piatto tipico della cultura giudaico-romanesca. Gustosissimi.

Carciofi alla GiudiaCarciofi alla Giudia

Antonio ci serve un altro must della cucina romana: un assaggio di coratella, le interiora (in questo caso solo di agnello). Per palati forti…

La coratellaLa coratella

Pensavamo fosse finita la carrellata di antipasti ma Antonio de Stefano ha in serbo una piccola sorpresa per noi. Eccola: uovo al tegamino con scaglie di tartufo nero irpino. Con del buon pane da pucciare. Goduria….

Uova al tegamino con tartufo irpinoUova al tegamino con tartufo irpino

Siamo tornati qui per la carbonara di Antonio De Stefano e che carbonara sia ! Spaghetti quadrati alla carbonara con una pioggia di pecorino romano. Un piatto che crea dipendenza. Che bontà!

La mitica carbonara di Antonio de StefanoLa mitica carbonara di Antonio de Stefano

Siamo sazi ma decidiamo di concederci anche un secondo in due e la nostra scelta cade sull’agnello a scottadito. La carne è tenerissima, la cottura perfetta, insomma anche questa scelta azzeccata.

Agnello a scottaditoAgnello a scottadito


Siamo pieni che più pieni non si può. Chiediamo il conto e paghiamo l’incredibile cifra di 50 euro in due. Rapporto qualità prezzo da non credere.

L’Osteria di Antonio è il classico posticino in cui torni sempre con piacere. Non aspettatevi effetti speciali, il locale è semplice, ma invita alla convivialità. E’ il luogo ideale per trascorrere una bella serata con gli amici gustando le prelibatezze della cucina romana. Antonio De Stefano propone piatti ben eseguiti con ingredienti di qualità (su tutti il guanciale di Amatrice e la vera porchetta di Ariccia). Da sottolineare sempre l’uso di verdure e prodotti di stagione. Da non perdere in particolare la gricia e la carbonara. Superlativo il rapporto qualità prezzo. Da provare e riprovare, garantiamo noi….

Osteria di Antonio
Via Viaticale n.19
San Michele di Serino (Av)
Tel.0825 595776

 

Domenica, 23 Dicembre 2018 11:11

Porta Riva Ristorante. Avella (Av)

E’ Domenica, siamo in giro nella zona del baianese. Per il nostro pranzo abbiamo deciso di ritornare in un ristorante già visitato due mesi fa e che ci ha davvero colpito: Porta Riva. Siamo in cerca di conferme, l’occasione è propizia.
Abbiamo prenotato senza problemi il nostro tavolo da due. Arriviamo e parcheggiamo agevolmente l’auto nell'ampio parcheggio privato. E’ una bella giornata di sole, fredda ma il cielo è limpido. Di giorno da qui si può godere di una vista davvero niente male. Siamo nella zona alta di Avella. Ci accoglie la gentilissima padrona di casa Michela che ci accompagna al nostro tavolo, con vista su una graziosa cascatella. Come sempre diamo un’occhiata al menù e ordiniamo. Da bere una minerale e una bottiglia di aglianico irpino delle Cantine Di Marzo. Un buon aglianico irpino.
Ci servono uno stuzziacante entreé : lollipop di salmone e piscacchio da intingere in una fonduta di caciocavallo locale. Proposta originale e riuscitissima. Che profumo quella fonduta di caciocavallo!

Lollipop di salmone e pistacchio in fonduta di caciocavalloLollipop di salmone e pistacchio in fonduta di caciocavallo

Ordiniamo come antipasto quello per noi qui è ormai una piacevole consuetudine: il mallone avellinese. Un mantecato di cime di rapa e patate, servito con pancetta croccante su colatura di caciocavallo irpino con dischi di polenta fritta. Cari amici le immagini amici parlano da sole. Piatto a dir poco meraviglioso, gustoso il mallone, fantastico l’abbinamento con la fonduta e interessante la nota croccante della pancetta. Abbiamo fatto centro. Ottima scelta.

Mallone avellinese con pancetta e colatura di CaciocavalloMallone avellinese con pancetta e colatura di Caciocavallo

Tra una chiacchiera e l’altra arrivano i primi che abbiamo ordinato: tagliolini all’uovo con burro di Normandia, pecorino e tartufo irpino. Delicati, equilibrati. Piatto riuscitissimo.

Tagliolini alluovo con burro di Normandia ecorino e tartufo irpinoTagliolini alluovo con burro di Normandia pecorino e tartufo irpino

L’altro primo è il classico piatto della Domenica, degli scrigni ripieni di cacio e pepe con ragù di salsiccia e scaglie di caciocavallo podolico. Altro piatto goloso, eseguito benissimo e che idea gli scrigni di cacio e pepe.


Scrigno di cacio e pepe con ragù di salsiccia e caciocavalloScrigno di cacio e pepe con ragù di salsiccia e caciocavallo

Prima dei secondi passa a salutarci Michela Spoletta per assicurarsi che tutto stia andando per il meglio. La risposta non può che essere affermativa! 
Ma il ritmo ormai è incalzante...
Ecco una entrecote di scottona Prussiana con porcini del partenio, rucola e scaglie di caciocavallo podolico. Fantastica la carne, cotta perfettamente, commovente il connubio con i porcini.

Entrecote di scottona prussiana con porcini del partenio rucola e scaglie di caciocavalloEntrecote di scottona prussiana con porcini del partenio rucola e scaglie di caciocavallo

L’altro secondo è da applausi un filetto di maialino nero irpino che si scioglieva in bocca servito con la scarola saltata con le noci, purea di mela annurca (con la carne di maiale ci sta da Dio) e polvere di caffè. Secondo piatto eccellente. Chapeau!

Filetto di maialino nero irpino scarola saltata purea di mele annurche e polvere di caffèFiletto di maialino nero irpino, scarola saltata e purea di mele annurche e polvere di caffè

Come contorno abbiamo preso una padella di patate e porcini. Ottimi davvero.

Patate e porciniPatate e porcini

A dire il vero siamo sazi ma lo chef Andrea Pagano ci vizia con un pre-dessert: mousse di castagne e amaretti. Deliziosa. La accompagniamo con due grappe barricate.

Mousse di castagne e amarettiMousse di castagne e amaretti

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 70 euro in due. Un rapporto qualità prezzo corretto.

Siamo tornati con piacere da Porta Riva. La prima volta ci era piaciuto molto adesso se possibile ancora di più. E’ stata una grandissima conferma. Il locale è grande, luminoso, arredato con gusto, ti trasmette una sensazione di familiarità. Ci si sente a casa in pratica. Semplice ma d’effetto la mise en place. Il servizio è puntuale e attento. Fantastica l’accoglienza di Michela, davvero un’ottima padrona di casa che cura la sua “creatura” con passione, amore e grande impegno.
A costo di ripeterci dobbiamo dire che il valore aggiunto di questo ristorante è lo chef Andrea Pagano. Sentirete molto parlare di lui semplicemente perché merita, ha talento e ha dalla sua un'umiltà senza pari. La sua è una cucina di livello che riesce a valorizzare alla perfezione i prodotti del territorio, le sue proposte che possono sembrare semplici denotano invece una spiccata personalità. Direi che la sua cucina è il giusto mix tra tradizione, innovazione e creatività. Il servizio è preciso e professionale. Molto buono poi il rapporto qualità prezzo. Porta Riva ad Avella è un indirizzo da segnare in agenda senza “se” e senza “ma”.. Cosa aspettate? Andateci e ci darete ragione. Parola dei Templari del Gusto.

Porta Riva Ristorante
Via dei Mulini n.47
Avella (Av)
Tel. 081 510 38 03
Visita la pagina Fb di Porta Riva

Lo chef Luca D’Esposito ci propone questo interessante primo piatto facile da preparare che vi regalerà grande soddisfazione, gli spaghetti sono chiamati “midnight” (di mezzanotte) perché l’idea è di riproporre quello “spaghettino” che uno ha voglia di prepararsi la notte con ciò che trova in frigo e in dispensa, pochi e semplici ingredienti. Il risultato è sbalorditivo, ecco come si prepara …

Ingredienti per 4 persone:

- 6 Alici di Cetara dissalate
- 40 di pinoli
- 20 di capperi dissalati
- Gr 40 di uva passa di Pantelleria
- 80 di pomodori secchi

Per il pane saporito:

- Pane vecchio q.b.
- Acciughe q.b.
- Burro q.b.


Procedimento:

Per il pane saporito – Preriscaldare il forno a 160°; tagliare il pane a cubetti di 1 cm di lato, disporli in una teglia con le acciughe a pezzetti, 2 spicchi di aglio in camicia, condire con pezzetti di burro e un filo di olio evo. Cuocere il pane fino a doratura, lasciar raffreddare e frullare il tutto nel blander.

Per il sugo – In una padella far scaldare un filo di olio evo con uno spicchio di aglio in camicia, aggiungere i pinoli e lasciarli tostare leggermente; aggiungere contemporaneamente acciughe, capperi e pomodori secchi il tutto tritato sottile. Sfumare con poca acqua fredda e, una volta evaporata, aggiungere l’uva passa precedentemente ammollata in acqua tiepida. Scolare la pasta al dente e mantecare con il sugo aiutandosi con l’acqua di cottura. Impiattare gli spaghetti e spolverizzare con il pane saporito…. Buon appetito.

 

Don Lisandro Osteria Moderna
Via Verdi n. 86
Caserta
Tel. 0823 44 14 73 
Visita la pagina Fb di Don Lisandro Osteria Moderna

Giovedì, 23 Dicembre 2021 08:27

Le mandorle atterrate pugliesi

Se siete di Foggia e provincia o se siete mai stati in Capitanata sapete bene che non è Natale se a tavola non ci sono le "mandorle atterrate". Uno dei dolci natalizi tipici più amati, (in questo caso nella versione al cioccolato fondente).
Questa è una ricetta molto semplice in cui gli ingredienti fondamentali sono due le mandorle (rigorosamente pugliesi e intere) e un buon cioccolato fondente.
Ringraziamo Patrizio de Michele, bravissimo artista fotografo di Orsara di Puglia per la foto.

Ingredienti per 6 persone:

- 350 gr. di mandorle sgusciate
- 350 gr. di cioccolato fondente (in blocchi o tavolette da sciogliere)

Procedimento:

Prendiamo le nostre belle mandorle intere sgusciate e facciamole tostare in forno per 5/6 minuti a 200°. Una volta trascorso questo tempo possiamo toglierle dal forno e lascarle raffreddare.
Intanto facciamo sciogliere il nostro cioccolato lentamente in un pentolino a bagnomaria. Non va aggiunta acqua o latte, il cioccolato deve sciogliersi delicatamente. Quando il cioccolato sarà sciolto aggiungiamo le mandorle un po’ alla volta e giriamo lentamente. Le mandorle devono essere totalmente immerse e bagnate nel cioccolato. Dopo poco aiutandoci con un mestolo prendiamo piccoli mucchietti di mandorle e cioccolato e appoggiamole su di un piatto ricoperto da carta forno (quest’ultimo servirà per evitare che una volta raffreddate si possano agevolmente staccare dal fondo). Aspettare 4/5 ore in attesa che il cioccolato si raffreddi e diventi solido.
Ci siamo! Le mandorle atterrate sono pronte, pronte a rendere golose le nostre feste.

Giovedì, 13 Dicembre 2018 08:00

Bocca di Bacco. Cimitile (Na)

Facciamo tappa a Cimitile, cittadina dell’agro nolano nota per le Basiliche paleocristiane. Qui c’è il posticino che abbiamo scelto per la nostra cena: Bocca di Bacco. Arrivare qui non è affatto complicato anche se il ristorante si trova in una stradina non visibilissima. Siamo comunque in una zona centrale.
Parcheggiamo l’auto a pochissimi metri dal locale. Entriamo, veniamo accolti con grande garbo, ci accompagnano al nostro tavolo. L’interno è gradevole, curato, volutamente minimal. Sobria la mise en place. Da bere una minerale e due calici di Negroamaro Salento rosso dell’azienda i Buongiorno, un vino persistente, con intriganti sentori di spezie e frutti rossi. Davvero eccellente.

Negramaro dellazienda I BuongiornoNegramaro dell'azienda I Buongiorno


Diamo un’occhiata al menù e decidiamo subito di ordinare un antipasto. Prima ci servono uno stuzzicante benvenuto: bon bon di ricotta con panatura allo zafferano. Deliziosa….

Bon Bon di ricotta con panatura di zafferanoBon Bon di ricotta con panatura di zafferano


Ecco la prima uscita che consiste in tutta una serie di proposte, alcune finger food, ideate dal bravissimo chef Stefano borrelli. Cominciano le danze ci servono uno stracotto di black angus con crema di peperoni, davvero un connubio riuscitissimo, parmigiana all’ortolana con crema di provola (delicatissima), e un commovente gateau di patate con pere e zenzero. Siamo di fronte a proposte originali e ben presentate.

Stracotto di black angus con crema di peperoni parmigiana allortolana con crema di provola e gateau di patate con pere e zenzeroPrima proposta di antipasti 


L’antipasto non finisce certo qui, ci servono un piatto con una frittatina di funghi con emulsione di ortiche, dal sapore deciso e intenso, riso venere con crema di pistacchi (ottimo abbinamento), un morbidissimo flan di carciofi con salvia, e del saporito formaggio in crosta di sesamo e speck. Anche queste proposte ci hanno convinto denotando grande sapienza da parte dello chef. La nostra cena procede alla grande.

Fruttatina di funghi con emulsione di ortiche riso venere con crema di pistacchi flan di carciofi con salvia e formaggio in crosta di sesamo e speckSeconda uscita di antipasti 

Altra sorpresa, arriva un vol-au-vent di polenta bianca dei monti bellunesi macinata a pietra con uno squisito ragù di cinghiale macerato al ginepro. Chapeau!

Vol au vent di polenta con ragù di cinghialeVol au vent di polenta con ragù di cinghiale

Decidiamo di degustare un primo piatto e optiamo per uno dei primi più richiesti: panciotti con melanzane e provola con melanzane e pomodoro San Marzano. Eccellenti…. E che sapore suadente quel sughetto!

Panciotti con provola e melanzana con melanzane e pomodoro San MarzanoPanciotti con provola e melanzana con melanzane e pomodoro San Marzano

Bocca di Bacco è rinomata per la carne, potevamo non assaggiarne un po’? Rimediamo al volo..Decido di gustare un morbidissimo maialino nero casertano aromatizzato alla brace. Da svenimento, la carne era bella compatta, profumata, tenera, con una quantità di grasso un po’ più alta della media ma comunque l’effetto è stato gradevolissimo.

Maialino nero aromatizzato alla braceMaialino nero aromatizzato alla brace

Accompagniamo la carne con delle meravigliose patate al forno.

Patate al fornoPatate al forno

Passa a salutarci al tavolo il padrone di casa Onofrio Dennetta, vero motore della Bocca di Bacco, appassionato, preparato, ci racconta la storia del suo locale che propone una cucina di livello con un’attenzione maniacale in particolare alle carni tutte eccellenti e selezionate. Ci racconta anche del Bed and Breakfast che si trova al primo piano sopra il ristorante.
Chiudiamo in dolcezza e prendiamo un dolce in due. Lo chef Stefano Borrelli ci fa degustare il suo “vulcano buono” nella versione natalizia. Una dolce riproduzione di un alberello di Natale: cono di cioccolato extrafondente con ripieno di stracciatella, sbriciolata di meringa, e cioccolato. Io accompagno il dolce con un bel Rum Don Papa.

Il dessertIl dessert proposto dallo chef Stefano Borrelli 

 

Chiediamo i l conto e paghiamo per la nostra cena 70 euro in due. Rapporto qualità prezzo corretto se consideriamo la qualità delle materie prime utilizzate e il livello delle proposte.

Bocca di Bacco a Cimitile è un ristorante imperdibile. Qui potete gustare una cucina di livello, ottimi antipasti, originali proposte capaci di valorizzare le verdure e i prodotti di stagione, interessanti primi ma il pezzo forte del locale è la carne. Bocca di Bacco è rinomato per l’ottima carne, qui trovate i migliori tagli italiani e stranieri, carni selezionate. Dall’angus argentino al black angus americano, dal Kobe al maialino iberico, dalla manzetta prussiana al maialino nero casertano ma trovate anche carni insolite come il filetto di cammello, di canguro, di renna, di zebra, di struzzo. Il valore aggiunto è lo chef Stefano Borrelli, un vero talento, la sua cucina è senza fronzoli, ottima tecnica di base e la giusta dose di creatività. Il servizio è preciso e professionale. Buona e fornita la carta dei vini, corretto il rapporto qualità prezzo. Cosa aspettate a farci un salto? Garantiamo noi…..


Bocca di Bacco

Via Croce n.15
Cimitile (Na)
Tel.  320 888 1306
Visita il sito web della Bocca di Bacco 

 

 

Lunedì, 21 Ottobre 2019 09:54

Pasta e patate con provola e funghi porcini

Ecco la ricetta di un primo piatto che abbiamo gustato al ristorante La Cantina dei Briganti ad Aterrana di Montoro. Questa pasta e patate realizzata alla maniera irpina con provola e porcini ci ha conquistato. Abbiamo chiesto per i nostri lettori e followers la ricetta ed eccola ! Provate a farla a casa.

Ingredienti per 4 persone:

- 300 gr. di pasta mista
- 2 patate medie
- 1 carota
- 1 cipolla
- 200 gr. di provola affumicata
- Parmigiano grattugiato q.b.
- Sale q.b.
- 1, 5 Lt di brodo vegetale
- 300 gr. di funghi porcini

Procedimento:

Soffriggere in una padella con un filo di olio la carota e la cipolla tritate finemente. Aggiungere le patate tagliate a dadini piccoli, aggiungere i funghi precedentemente saltati in padella con un filo di olio, aglio, e sale (q.b.)
Far cuocere il tutto per 10/12 minuti aggiungendo del brodo vegetale. Unire poi la pasta e far cuocere aggiungendo il brodo vegetale far cuocere per altri 10 minuti. A fine cottura amalgamare con parmigiano e dadini di provola affumicata. Il piatto è pronto !


La cantina dei Briganti
Via Madonna di Montevergine, n.34
Aterrana. Montoro (Av)
Tel. 334 332 1446

Martedì, 10 Dicembre 2019 21:00

Il panettone artigianale di Pietro Macellaro

Ricetta Panettone

Ingredienti:

Primo impasto:
 

– zucchero semolato 175gr.
– acqua non clorata 175 gr.
– tuorlo d’uovo 225 gr.
– lievito madre 200 gr.
– farina di grano “00” w 350 400 gr.
– burro in pomata 250gr.

Secondo impasto:
 
– Farina di grano “00” w 350 100gr.
– burro in pomata 50 gr.
– tuorlo d ‘uovo 45 gr.
– zucchero semolato 35 gr.
– sale 12 gr.
– vaniglia bacche 1,4 gr.
– arancia candita cubetti 9×9 mm 200gr.
– cedro candito cubetti 9×9 mm 100gr.
– uva passa 200 gr.

Procedimento per il primo impasto:

Miscelare una parte di acqua con lo zucchero ottenendo così uno sciroppo, a questo unire la madre, la farina, la rimanente acqua, i tuorli ed impastare fino ad ottenere un impasto liscio e ben incordato( +o- 20 minuti), senza che la pasta superi la temperatura di 24° C.
Mettere a lievitare a 28 °C per 12 ore fino a che la pasta non triplica di volume.

Procedimento per il secondo impasto:

Impastare il primo impasto con la farina per 20/25 minuti circa fino a quando non si è staccato dalle pareti. Aggiungere lo zucchero in 2-3 volte, poi a filo i tuorli, il burro in pomata in 2 volte, ed infine il sale e la polpa della bacca di vaniglia. Tempo di impasto circa 20 minuti. Poi fermare la macchina per 5 minuti, quindi unire la frutta.

Lasciare puntare per 1 ora, pezzare, pirlare, mettere negli stampi e far lievitare a 30°C per 6-7 ore. Tagliare o glassare e cuocere in forno statico 60 minuti a 175°C per pezzature di 750 gr. Sfornare, capovolgere, far raffreddare per 12 ore e confezionare.

 

Pasticceria Azienda Agricola Pietro Macellaro
Via Madonna delle Grazie, n.28
Piaggine (Sa)
Visita il sito web di Pietro Macellaro

Domenica, 03 Maggio 2020 09:00

Paccheri con genovese di polpo

Il nostro amico templare Piero Pezone ormai ai fornelli non si ferma più. Ci propone un bellissimo primo piatto da provare: genovese di polpo

La genovese è una ricetta “tradizionale” napoletana, che si fa con abbondante quantità di cipolle e carne di vitello o manzo, qui vi proponiamo una versione di “mare” con il polpo al posto della carne e il risultato vi sorprenderà, provare per credere. Ecco la ricetta…..

Ingredienti per 4 persone:

- 4/5 Cipolle di Montoro
- Polpo verace almeno 700 gr.
- 2 Gambo di Sedano
- 1 Carota
- Sale e pepe q.b.
- Olio Evo q.b.
- Vino bianco secco, un bicchiere
- 320 gr. di Paccheri di Gragnano
- Prezzemolo tritato q.b.

Procedimento:

La prima cosa da fare è pulire per bene il polpo, laviamolo poi sotto l’acqua e tagliamolo a pezzetti.
Sminuzziamo finemente il sedano e le carote e facciamoli rosolare in padella (l’ideale sarebbe una padella di terracotta) con olio Evo un pizzico di sale e un pizzico di pepe, poi aggiungiamo il polpo a pezzetti. Dopo qualche minuto sfumiamo con il bicchiere di vino. Dopo questa operazione aggiungiamo le cipolle tagliate a lamelle e copriamo la padella con un coperchio. Deve cuocere a fuoco basso per un’oretta e mezza.

Dobbiamo avere cura ogni tanto di girare per far asciugare il nostro sughetto.
Nel frattempo quando la genovese è quasi pronta, cuociamo 320 gr. di paccheri di Gragnano (o di spaghetti) e raggiunta la cottura scoliamo e li facciamo mantecare per 2 min nella pentola con la genovese. Impiattiamo con del prezzemolo tritato e buon appetito!

Articoli di Tendenza

nasce con una finalità ben precisa: proporsi come un nuovo modo di raccontare il food, dinamico, creativo, accattivante, fuori dai soliti schemi.

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