Molise

Sabato, 19 Novembre 2022 12:20

Quattro Spicchi Pizzeria. Tufino (Na)

Siamo a Tufino, a pochi km da Nola. Dallo scorso mese di Ottobre proprio qui, Giuseppe Caputo, giovane e talentuoso pizzaiolo, ha realizzato il suo sogno: aprire una pizzeria tutta sua. E’ nata così Quattro Spicchi Pizzeria. Il locale si trova in Via Roma. All’interno l’arredo è minimal e direi essenziale, la scelta dei colori è netta, il bianco, il grigio ed il nero, il locale ha una quarantina di coperti. All’ingresso in fondo spicca il forno con il banco di lavoro di Giuseppe e del suo Team. Siamo davvero curiosi di provare le loro pizze.

Quattro Spicchi Pizzeria Tufino Insegna Esterna
Quattro Spicchi Pizzeria. Tufino - Insegna Esterna

Ci accomodiamo e come sempre diamo un’occhiata al menù. Nel frattempo ci vengono serviti due calici di prosecco per ingannare l’attesa (davvero un gesto gradito). Il menù è essenziale come il locale ma ben concepito e studiato e semplicissimo da consultare. Ci sono le pizze definite “tradizionali”, quelle “speciali”, con abbinamenti e farciture calibrate ed interessanti, i saltimbocca e le montanare. In tutto oltre quaranta proposte, per cui c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Poi i fritti dai crocchè, agli arancini, dalle frittatine, ai simpatici Passatempo, ossia degli straccetti di pizza conditi con datterino rosso, rucola, scaglie di parmigiano e olio Evo, i Passatempo ci sono anche nella versione dolce (con nutella granella di nocciola avellana e zucchero a velo). Noi cominciamo gustando un tris di frittatine. C’è la classica con bucatini, emmenthal, prosciutto cotto e besciamella, la frittatina di pasta e patate e una meravigliosa frittatina broccoli e salsiccia in pastella.

Tris di frittatine
Tris di frittatine

Le frittatine sono di ottima fattura, il fritto leggero, asciutto, non unto, ci ha colpito in particolare la frittatina broccoli e salsiccia, che è presente in questo periodo in carta. Una frittatina goduriosa, saporita e ben condita. Poi si sa bene che quello tra broccoli e salsiccia è un matrimonio felice… Da provare senza esitazioni..

Frittatina con salsiccia e friarielli Dettaglio ripieno
Frittatina con salsiccia e friarielli - Dettaglio ripieno

E’ il momento di gustare le pizze. Cominciamo con la regina, la Margherita di  Giuseppe Caputo con pomodoro San Marzano DOP, fior di latte, formaggio, Olio Evo e basilico. Davvero una “signora” margherita. Complimenti..

La Margherita di Quattro Spicchi Pizzeria
La Margherita di Quattro Spicchi Pizzeria

Poi un altro classico, una pizza che a Napoli è una tradizione la Cosacca con pomodoro San Marzano DOP, pecorino romano grattugiato, olio Evo, basilico e pepe. Se potessimo trasferirti oltre alla foto anche il profumo …. Che bontà…

La Cosacca
La Cosacca

Dopo le pizze tradizionali, gustiamo anche una pizza fuori menù, una pizza stagionale proposta di Giuseppe Caputo in questo periodo: la Carrettiera 2.0. In pratica è una rivisitazione della classica carrettiera con salsiccia e friarielli, in questo caso la Carrettiera 2.0 di Quattro Spicchi Pizzeria è fatta con salsiccia a punta di coltello, crema di friarielli, provola di Agerola, ‘Nduja di Spilinga e all’uscita scaglie di provolone del Monaco. Una pizza fantastica, dal sapore deciso, ma equilibrato. Interessante l’abbinamento della crema di friarielli con la piccantezza della ‘Nduja di Spilinga, la nota sapida del provolone del Monaco e la gustosa provola di Agerola. Una pizza che riprenderei senza dubbio..

Carrettiera 2.0
La Carrettiera 2.0

Chiudiamo con una delle pizze definite Speciali, la Ariccia DOP, con provola di Agerola, porchetta di Ariccia, patate al forno, funghi porcini, crema di parmigiano, olio Evo e basilico.

La Ariccia DOP
La Ariccia DOP

Da Quattro Spicchi Pizzeria abbiamo trovato una pizza davvero degna di nota, realizzata con un bell’ impasto diretto ottenuto con farine in grado di assicurare stabilità in fase di lavorazione. L’impasto è fatto a regola d’arte e presenta una lievimaturazione che supera le 36 ore. L’idratazione è intorno al 70 %, il peso dei panetti è di 285 gr. Quindi una pizza assolutamente appagante e generosa anche nelle dimensioni. Il cornicione è di media grandezza e l’alveolatura è buona. La pizza di Quattro Spicchi Pizzeria è davvero leggera, soffice, profumata, fragrante. Buone le materie prime e i prodotti usati per topping e farciture. Il servizio è informale e veloce. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo con la Marinara e la Margherita a 4 euro e 50 e la Cosacca a 4 euro. Complimenti!

Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Buoni i fritti, da non perdere le frittatine (su tutte quella broccoli e salsiccia)
- Servizio informale e veloce
- Ottimo il rapporto qualità – prezzo


Quattro Spicchi Pizzeria è stata una bella scoperta. Giuseppe Caputo dallo scorso Ottobre ha aperto a Tufino la sua Pizzeria realizzando un sogno che custodiva da tempo. Il locale ha una quarantina di coperti, è piccolo ma ben organizzato, molto luminoso e con arredo minimal. La pizza qui sorprende grazie ad un impasto realizzato con grande abilità: un bel diretto lavorato a regola d’arte e con una importante lievimaturazione. Grande attenzione anche all’idratazione che non scende mai sotto il 70%. Il risultato è una pizza leggera (nonostante le dimensioni decisamente generose dei panetti), profumata, fragrante. La margherita merita una lode speciale perché è davvero ottima. La Carrettiera 2.0 con crema di friarielli, salsiccia, ‘nduja e scaglie di provolone del Monaco proposta in questo periodo come “fuori menù” conquista grazie al suo sapore deciso ma perfettamente equilibrato. Di ottima fattura i fritti artigianali, nota di merito per le frittatine davvero super. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo. Il servizio è puntuale, veloce ed informale, (bravissima Rossella in sala). Vale assolutamente la pena fare una tappa qui. Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino è stata una bellissima scoperta, ed entra di diritto nella nostra guida sul web tra quelli che sono gli indirizzi pizza da non perdere. Rivelazione.

 


Quattro Spicchi Pizzeria
Via Roma n.8
Tufino (Na)
Tel. 081 3595529
Visita la pagina Fb di Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino

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Mercoledì, 16 Novembre 2022 19:10

La Corte dei Filangieri. Candida (Av)

E’ una serata autunnale di quelle che invitano alla convivialità. Abbiamo deciso per cena di tornare dopo qualche tempo alla Corte dei Filangieri. Siamo a Candida, borgo che dista una decina di Km da Avellino. Ci si arriva facilmente anche via Autostrada sia da Avellino Est che Avellino Ovest con uscita sull’Ofantina.

La Corte dei Filangieri Candida Insegna esterna
La Corte dei Filangieri - Insegna esterna

Candida oggi si presenta al visitatore come un borgo interessante e tranquillo, qui la storia racconta di fatti e vicende che hanno visto questo luogo per molti anni fu feudo dei Filangieri. Al tempo di Federico II, Candida divenne universitas e visse anni di grande splendore e crescita anche demografica. Anche il nome del ristorante richiama la nobile famiglia dei Filangieri. Siamo non lontani dalla piazza principale di Candida, proprio all’inizio del centro storico. Dopo aver parcheggiato l’auto a pochi metri dal locale, entriamo. All’interno il locale è come lo ricordavamo, ricavato in un’antica cantina del ‘700. Belle pareti in pietra viva, un riuscito mash up di rustico con oggetti antichi e di vita contadina alle pareti e di antico. Bella anche la scelta delle luci calde e soffuse, e della gradevole musica di sottofondo. Bisogna dire che l’atmosfera è davvero piacevole e invita alla calda convivialità. Ci accomodiamo e come sempre diamo uno sguardo al menù. Per una precisa scelta, ci sono poche portate in cui si evince la “tradizione irpina”. Pochi piatti ma strettamente legati al territorio. Ovviamente c’è sua maestà il baccalà, ma ci sono anche le carni, i formaggi locali, i salumi, la pasta tirata a mano. Insomma qui trovi la vera cucina del territorio irpino, senza fronzoli ma con tanta sostanza e qualità.

La Corte dei Filangieri Candida Particolare della sala
La Corte dei Filangieri - Particolare della sala

Da bere ordiniamo una minerale e come vino facciamo una deviazione fuori dall’Irpinia e prendiamo una bottiglia di Otto Uve Gragnano della Penisola Sorrentina di Salvatore Martusciello, un rosso vivace, con piacevoli note fruttate, e al naso sentori di frutti rossi, ma anche floreali. Davvero una bella scelta.

Otto Uve Granano della Penisola Sorrentina
Otto Uve Granano della Penisola Sorrentina

Cominciamo con l’antipasto. Optiamo per l’Antipasto Conviviale che comprende una serie di pietanze irpine, tutte legate alla stagionalità, si comincia con un must: rape e patate. Piatto iconico della tradizione contadina irpina eseguito alla perfezione.

Rape e patate
Rape e patate

L’atmosfera è davvero piacevole, e apprezziamo anche il sottofondo musicale. Intanto ecco sua maestà il baccalà con insalata di rinforzo. Godimento allo stato puro…

Baccalà e insalata di rinforzo
Baccalà e insalata di rinforzo

La nostra soddisfazione aumenta con l’arrivo della papaccella napoletana ripiena di baccalà e mosto cotto, meraviglioso l’equilibrio tra la nota leggermente sapida del baccalà con il dolce del mosto cotto, il tutto all’interno di questo magico scrigno che è la gustosa papaccella che da queste parti chiamano "pepaina".

Papaccella Napoletana ripiena di baccalà e mosto cotto
Papaccella Napoletana ripiena di baccalà e mosto cotto

Buonissima la “focaccia impiccata” con mortadella Igp, provolone e zest di limone sfusato amalfitano.

Focaccia impiccata con mortadella Igp provolone e sfusato amalfitano
Focaccia impiccata con mortadella Igp provolone e sfusato amalfitano

Gustiamo anche dei porcini alla griglia, degna chiusura di un antipasto che ci ha pienamente soddisfatto. Di tanto in tanto il patron della Corte dei Filangieri, Antonio Petrillo passa a sincerarsi che tutto stia procedendo per il meglio.

Funghi porcini alla griglia
Funghi porcini alla griglia

Abbiamo ordinato anche il primo, dei commoventi tagliolini al tartufo nero di Bagnoli irpino. Delicati, con il burro che avvolge ed esalta il sapore deciso e suadente del nero di Bagnoli. Davvero un gran piatto.

Tagliolini al tartufo nero di Bagnoli Irpino
Tagliolini al tartufo nero di Bagnoli Irpino

Ci intriga la zuppa di fagioli quarantini di Volturara Irpina e castagne. E optiamo per questo piatto. I fagioli quarantini (nome che richiama la durata del loro ciclo di maturazione) sono un presidio Slow Food. L’abbinamento con le castagne è vincente e regala emozioni…

Zuppa di fagioli quarantini di Volturara irpina e castagne
Zuppa di fagioli quarantini di Volturara irpina e castagne

Non possiamo chiudere la nostra bella cena senza un dessert e allora optiamo per un delizioso rotolo di castagne con crema casalinga. Dolce stagionale che più stagionale non si può…E che bontà ! 

Rotolo di castagne e crema casalinga
Rotolo di castagne e crema casalinga

Sublime la caprese con crema al limoncello, per non parlare della ricotta di pecora mantecata con mosto cotto e nocciola avellana.

Caprese con crema al limoncello
Caprese con crema al limoncello

Con gli amari accompagniamo dei cantuccini di ottima fattura.

Cantuccini
Cantuccini

Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena 40 euro a persona. Direi un ottimo rapporto qualità – prezzo.

La Corte dei Filangieri è una vera garanzia. Chi viene qui sa bene cosa troverà: i piatti del territorio, quelli della tradizione contadina locale, fatti con materie prime fresche e selezionate. La creatura di Antonio Pertillo si conferma alla grande perché non cambia quelli che sono i suoi cardini: qualità, tradizione e attenzione totale nella selezione delle materie prime. Rape e patate è una poesia, il baccalà alla Corte dei Filangieri trasmette emozioni, il tagliolino al tartufo nero di Bagnoli è il piatto che resta nella memoria, ma tutto qui racconta una bella storia “irpina” dai formaggi ai salumi, dalle zuppe di stagione alle paste. Torneremo per gustare anche la carne. Il servizio è preciso e informale. Antonio Petrillo è un perfetto padrone di casa, pronto a consigliare e proporre abbinamenti. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. La Corte dei Filangieri a Candida si conferma nella nostra guida sul web tra quelli che sono secondo noi, gli indirizzi da non perdere. Certezza.

 



La Corte dei Filangieri
Via Fontanelle n.4
Candida (Av)
Tel. 0825 986414
Visita il sito web della Corte dei Filangieri

Pubblicato in Campania

Il consueto appuntamento settimanale con la Pizza Templare stavolta ci porta in Irpinia e precisamente a Grottaminarda. Qui sul Corso principale, il Corso Vittorio Veneto c'è la Pizzeria Giovanni Grimaldi, il regno di Giovanni Grimaldi, napoletano DOC (originario del quartiere Sanità) ma irpino d'adozione, visto che da diversi anni vive e ha messo radici qui. La pizza di Giovanni è un riuscitissimo mix tra quella che la tradizione napoletana grazie ad un impasto meraviglioso e l'Irpinia, presente in molte pizze per l'uso di ingredienti e prodotti tipici di questa meravigliosa terra (tra i tanti il caciocavallo podolico, il pecorino di Carmasciano, l'olio evo di Ravece). Noi di recente abbiamo gustato tra le tante, una pizza che ci è rimasta nella memoria: la Mia Marinara.

La Mia Marinara
Pizzeria Giovanni Grimaldi - La Mia Marinara

Il locale dentro è accogliente e dall'aria familiare, l'arredo è curato con colori chiari, tavoli in legno, design curato ma minimal. Considerata l’origine partenopea di Giovanni, non possono mancare alle pareti immagini e richiami a Napoli. Belli i forni a vista in fondo alla sala, c'è anche un terzo forno in un ambiente separato ma sempre a vista, per le pizze senza glutine. Il menù è vario e capace di accontentare tutti: stuzzicherie, affettati, i fritti dagli immancabili (e meravigliosi) crocchè napoletani fatti come tradizione vuole, alle frittatine e alle montanarine (da provare quella con la genovese). Altra chicca è la lasagna proposta impanata e fritta, assolutamente goduriosa. Poi un trionfo di pizze suddivise in pizze classiche, i calzoni, le pizze che non dimentichi, le pizze che ti lasciano il segno. La Pizza Templare della settimana che ti consigliamo di provare è la Mia Marinara con pomodoro San Marzano DOP dell'agro nocerino-sarnese, piennolo giallo, piennolo rosso, pepe cuvée, parmigiano reggiano 24 mesi, origano di montagna e olio Evo Ravece in uscita.

La Mia Marinara Dettaglio
La Mia Marinara Dettaglio

La Mia Marinara di Giovanni Grimaldi è una pizza meravilgiosa, profumata grazie al mix di pomodori usati per il topping. Sul disco un sugo realizzato con un pelato San Marzano DOP dell'Agro nocerino-sarnese che viene schiacciato a mano, cotto in padella con olio e aglio e usato come base sul disco pizza, poi si aggiungono piennolo rosso e giallo, pepe cuvée, abbondante parmigiano grattugiato 24 mesi e origano. A chiudere il tutto il fantastico Olio di Ravece irpino. Una pizza che nella sua semplicità esalta l'impasto di Giovanni Grimaldi, un bel diretto realizzato come tradizione vuole con lievimaturazione di 32/36 ore. Il cornicione si presenta di media grandezza, buona l'alveolatura. Il peso dei panetti si mantiene dui 270 gr. La Mia Marinara è un concetto di pizza semplice e tradizionale che ha nella scelta degli ingredienti e nell'impasto i suoi punti di forza. Mi hanno conquistato il suo profumo, il suo delicato equilibrio e la sua sublime bontà. Una pizza che riprenderei e gusterei volentieri di nuovo. Per questo te la consiglio. Provare per credere.

Dettaglio alveolatura
Dettaglio alveolatura

La Mia Marinara è la Pizza Templare della settimana. La Pizzeria Giovanni Grimaldi si conferma senza se e senza ma, tra le pizzerie da non perdere. Il locale è centrale e gradevole, moderno ma senza eccessi. La pizza conquista con un impasto realizzato a regola d'arte e con una grande attenzione alla scelta di ingredienti e prodotti per topping e farciture, molti i prodotti che raccontano questa meravigliosa terra: l'Irpinia. Fantastici i fritti, da non perdere i crocchè napoletani, le frittatine e la lasagna fritta. Garanzia...

La Mia Marinara dallalto
La Mia Marinara dall'alto

 

 

 

Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della Pizzeria Giovanni Grimaldi

Pubblicato in Le Pizze Templari
Mercoledì, 09 Novembre 2022 20:48

Amaranto Agriturismo. Sant'Agata de'Goti (Bn)

Siamo tornati a Sant’Agata de’ Goti. Questo borgo è tra i più belli della Campania, la sua origine si perde nel tempo e conserva tutto il fascino di un paese medievale incastonato in una natura rigogliosa. Il suo centro storico si trova infatti in bella e scenografica posizione su una sorta di terrazza tufacea, quasi un’isola tra due affluenti del fiume Isclero, il Martorano e il Riello i quali formano una specie di incrocio di profondissimi valloni. Tantissimi i monumenti e le opere d’arte presenti in questo luogo.

SantAgata deGoti Il centro storico dal ponte sul Martorano
Sant'Agata de'Goti - Il centro storico dal ponte sul Martorano

Sant’Agata dè Goti è un borgo da visitare anche per le bontà enogastronomiche, in primis le mele annurche, ma anche l’olio, i vini (famosa la falanghina del Taburno), il miele, i formaggi ovini, caprini. Noi dopo una bella passeggiata nel centro storico ci siamo spostati poco contano dal centro e ci siamo fermati per pranzo da Amaranto Agriturismo. Ci troviamo in contrada San Paolo. La struttura è molto bella, in stile liberty immersa in un piccolo borgo e nel verde della campagna. Una campagna che accoglie l’ospite con generosità e calore: grandi spazi, alberi di ulivo, alberi da frutto, piccoli terrazzamenti con muri a secco, ci sono anche spazi di svago e sentieri per passeggiare.

Amaranto Agriturismo SantAgata de Goti Insegna Esterna
Amaranto Agriturismo. Sant'Agata de' Goti - Insegna Esterna

Sistemata l’auto nel comodo parcheggio della struttura all’ombra degli ulivi, ci accomodiamo. Abbiamo prenotato il nostro tavolo per tempo. Veniamo accolti con grande garbo e gentilezza da Angela Ascierto, vera anima insieme alla sua famiglia di questo luogo. Questa era la proprietà dei nonni: un casale con annessa campagna che è rinato grazie alla lungimiranza, alla passione e all’impegno di chi ha creduto in questo progetto che fa della genuina accoglienza e della buona cucina locale un vero e proprio mantra. All’interno ci sono 3 ambienti, due sale. L’arredo è curato, ci sono qua e là oggetti che richiamano al mondo contadino di un tempo. In particolare all'ingresso ho notato una bella madia antica che un tempo veniva usata come supporto per impastare il pane ma anche per conservare farina ed altri prodotti. Noi ci accomodiamo nella sala con il camino. Siamo convinti che d’Inverno, con il fuoco acceso, pranzare qui sia davvero bello. Da sottolineare come Amaranto Agriturismo disponga anche di camere per gli ospiti per un totale di 14 posti letto.

Amaranto Agriturismo Particolare della sala con camino
Amaranto Agriturismo - Particolare della sala con camino

Il menù varia ogni settimana sulla base della disponibilità dei prodotti e della stagionalità. Si comincia… Arriva il pane e ci portano da bere minerale e un generoso aglianico locale. Ecco un piatto con salumi e formaggi del Sannio, prosciutto di cantina, pancetta arrotolata e capocollo. Buonissimo il prosciutto, sapido il giusto, davvero di alto livello. Nota di merito anche per il capocollo. Poi un formaggio semistagionato con miele e chicchi di melograno. Una bruschetta con formaggio di pecora e pomodori secchi e un tocchetto di rustico alle verdure.

Antipasto Amaranto
Antipasto Amaranto

Si continua con delle ottime mozzarelline. Che personalmente ho con grande piacere accompagnato al fantastico prosciutto di cui sopra….

Mozzarelline
Mozzarelline

Ci servono poi delle deliziose melanzane sott’olio homemade, fatte come si deve. Gustandole e chiudendo gli occhi, ho ricordato quando mamma e nonna le facevano a casa. Fantastiche…

Melanzane sottolio
Melanzane sott'olio

Se le melanzane ci sono piaciute con i bocconcini di maialino al forno con le patate raggiungiamo livelli siderali. Di un buono inaudito, veri sapori contadini, sapori rustici.

Bocconcini di maialino al forno con patate
Bocconcini di maialino al forno con patate

Gradito omaggio, ci vene servita una ciotolina con l’olio nuovo, prodotto in Agriturismo, dove sono presenti numerose piante di ulivo. L’olio prodotto da Amaranto Agriturismo è di pregevole fattura, profumato, con piacevoli note erbacee e fruttate. Confesso che ne ho provato un bel po’ con il buon pane locale che ci hanno portato. Non potevo esimermi....

Lolio nuovo bio
L'olio nuovo bio di Amaranto Agriturismo

L’antipasto di Amaranto Agriturismo è un piccolo compendio di sapori e genuini prodotti e piatti della cucina contadina locale. In attesa dei primi, ci alziamo a fare due passi e dalla finestra della sala, ammiriamo il centro storico di Sant’Agata de' Goti che in lontananza fa bella mostra di sé come in una meravigliosa cartolina che cambia colore e sfumature con il passare del tempo e delle stagioni. Si torna a tavola, perché sono arrivati i fusilli freschi arrotolati al ferretto con i funghi porcini. Piatto delizioso, la pasta è tenace e rustica, ben condita con un sughetto ai porcini a cui mancava solo la parola…

Fusilli freschi arrotolati al ferretto con funghi porcini
Fusilli freschi arrotolati al ferretto con funghi porcini

Ci intratteniamo a parlare piacevolmente con altri ospiti vicini al nostro tavolo che come noi stanno apprezzando il pranzo. Ecco che ci servono gli gnocchi al forno con formaggio filante e pomodoro. Piatto che è una garanzia, cucinato come si deve, buonissimi gli gnocchi handmade, per non parlare della passata di pomodoro prodotta in Agrtiturismo, profumatissima.

Gnocchi al forno con formaggio filante e pomodoro
Gnocchi al forno con formaggio filante e pomodoro

Anche il secondo piatto non delude le attese, anzi mi conquista. Morbida e profumata la spalla di maiale ai sapori dell’orto con patate al forno.

Spalla di maiale ai sapori dellorto con patate al forno
Spalla di maiale ai sapori dell'orto con patate al forno

"Dulcis in fundo", ecco la sbriciolata ricotta e cioccolato ovviamente handmade, talmente buona che avrei fatto volentieri il bis.

Sbriciolata con cioccolato e ricotta
Sbriciolata con cioccolato e ricotta

Altra chicca sono le caldarroste che ci vengono servite, le castagne che provengono dalle tenuta di famiglia, scaldano il cuore e mettono sempre di buonumore.

Caldarroste
Caldarroste

Chiudiamo il nostro pranzo con caffè e amaro. Chiediamo il conto e paghiamo 30 euro a persona. Questo è il costo del menù fisso per adulti, 20 euro invece per il menù bimbi. Un rapporto qualità prezzo davvero favoloso. Complimenti. 

Amaranto Agriturismo è stata una meravigliosa scoperta. Bella la location, un villino di campagna in stile liberty con tre ambienti e una bellissima sala con camino. C’è anche gradevole un patio esterno in legno dove durante la bella stagione si può pranzare o cenare all’aperto. La cucina sorprende con piatti e pietanze legati alla tradizione contadina e con prodotti provenienti in buona parte dall’Agriturismo, come l’olio Evo, le passate di pomodoro, le conserve (tanto per citarne qualcuno). Buoni i salumi, meraviglioso il prosciutto di cantina, i bocconcini di maiale al forno con patate conquistano. Di buona fattura i primi realizzati sempre con pasta fatta a mano. Di qualità la carne. Nota di merito per i dolci, quella sbriciolata mi è rimasta nella memoria. Il servizio in sala è preciso, veloce e informale. Perfetta l’accoglienza. Oserei dire sbalorditivo il rapporto qualità- prezzo. Angela Ascierto è una perfetta padrona di casa, discreta ma sempre presente nel consigliare gli ospiti. In cucina ci sono Giusy che è una certezza, Salvatore simpatico e innovativo, è l’esperto di prodotti del territorio e materie prime e poi Antonella che con sapienza e amore prepara i dolci. Amaranto Agriturismo a Sant’Agata de’ Goti è davvero una bella storia che merita di essere raccontata. Ci fa piacere essere noi i primi a cominciare a raccontarla. Amaranto Agriturismo entra di diritto nella nostra guida sul web tra quelli che sono a parer nostro gli Agriturismi da non perdere. Rivelazione.

 

 

Amaranto Agriturismo
Contrada San Paolo
Sant’Agata de’Goti (Bn)
Tel. 327 452 4981
Visita il sito web di Amaranto Agriturismo

Pubblicato in Campania
Sabato, 05 Novembre 2022 13:42

Evù ristorante. Vietri sul Mare (Sa)

Ci sono dei luoghi dove torniamo sempre volentieri, uno di questi senza dubbio è il Ristorante Evù. La magia della Costiera Amalfitana rapisce i turisti e i visitatori in ogni periodo dell’anno, declinando profumi e colori unici. Ci siamo concessi una bella passeggiata a Vietri sul Mare uno dei gioielli della Costiera Amalfitana, località nota anche per la famosa “ceramica vietrese”. Evù si trova proprio al centro in un caratteristico e pittoresco vicoletto che conduce al Duomo. Arriviamo all’orario previsto, dopo aver prenotato il nostro tavolo. Rispetto all’ultima volta in cui siamo stati qui, il locale ha subito un bel restyling, ma l’atmosfera è sempre molto particolare e regala un senso di accoglienza e familiarità. Bella e sobria mise en place con piatti molto caratteristici e con i bicchieri da acqua colorati, così come i vasi ad ogni tavolo. Pochi quadri alle pareti. All’interno il Ristorante Evù conquista con uno stile sobrio ma moderno e di design, ma ci sono anche dei tavoli all’esterno nel vicoletto. Visto che è una bella giornata di sole e la temperatura è mite, ci accomodiamo all’esterno. Fantastica l’accoglienza della signora Anna, sempre presente e prodiga di consigli. Diamo un’occhiata al menù, con proposte prevalentemente di mare, c’è però anche qualche piatto per chi gradisce la cucina di terra, ci sono i crudi tra cui spiccano la tartare di tonno, il carpaccio di dentice e la tartare di gambero rosso, ben nove proposte di antipasti di mare, quattro antipasti di terra, sei i primi di mare, quattro di terra, i secondi di mare (ben otto) e quelli di terra, e poi i contorni e i dessert. Da sottolineare l’ottima e curata carta dei vini. Noi cominciamo ordinando una minerale un rosato Costa d’Amalfi DOC della Tenuta San Francesco, un’azienda agricola di Tramonti, nel cuore della Costiera Amalfitana. Questo rosato ottenuto da uve tintore, piedirosso e aglianico provenienti da vigneti presenti in Costiero ci ha sorpreso. Di un bel colore rosa vivo, è fruttato, floreale con note di frutti rossi e anche di spezie. E’ elegante e delicato e si presenta con un buon equilibrio.
Cominciamo con due antipasti, in primis ordiniamo il Gran Crudo Evù, ben 7 pezzi del miglior pescato accompagnati con varie salsine e maionese handmade. Il crudo di Evù è un piatto fantastico: uno scampo, ostrica, la tartare di tonno con la salicornia, tre gamberi (di cui uno rosso) e il tartare di dentice con sesamo bianco, salsa pontzu e maionese alla colatura. Il Gran Crudo Evù è perfetto per gli amanti del crudo, tutto ottimo e freschissimo. In particolare abbiamo trovato meravigliosa la tartare di tonno con la salicornia, il carpaccio di dentice e il gambero rosso.

Gran crudo Evù
Gran crudo Evù

Abbiamo ordinato poi due antipasti, denominati “Antipasto Evù”, si tratta di sei portate che cambiano spesso in base alla disponibilità del pescato e alla stagionalità che mettono insieme il mare e la terra, nel nostro caso ci vengono serviti: calamaretti alla luciana con crostini di pane, parmigiana di pesce bandiera, carpaccio di pesce spada con rucola, capasanta con salsa guacamole, arancino di mare e la tagliata di tonno al sesamo. Anche in questo caso l’antipasto ci ha convinto, davvero di ottima fattura, lodevole la volontà dello chef di unire sempre il pesce alle verdure. Tutto gustoso ed equilibrato, tre menzioni speciali per l’arancino di mare, per la parmigiana (divina), e per calamaretti alla luciana, ma ripeto davvero tutto ben cucinato e prodotti freschissimi.

Antipasto Evù
Antipasto Evù

Si passa ai primi, abbiamo ordinato due piatti di mare, gli spaghettoni cacio e pepe con tartare di gambero rosso e zest di limone, davvero ottimi. Perfetta la cottura della pasta, cremosi il giusto, divina la tartare di gamberi e (cosa non secondaria) porzione abbondante capace di soddisfare i palati più esigenti.

Spaghetti cacio e pepe con tartare di gambero rosso e zest di limone
Spaghetti cacio e pepe con tartare di gambero rosso e zest di limone

L’altro primo è un “must” di Evù: le candele alla genovese di tonno. Profumatissima e goduriosa questa versione di mare della genovese..

Candele alla Genovese di tonno
Candele alla Genovese di tonno

 Saremmo sazi, ma visto che c’è ancora un po’ di rosè, ordiniamo per accompagnare il vino dei deliziosi crostini con burro e alici. C’è spazio anche per il dolce, alla fine decidiamo di prendere una delizia al limone nella versione Evù, delicatissima e profumata.

Delizia al limone di Evù
Delizia al limone di Evù

E poi una sempre gradita caprese al limone. Accompagniamo il dolce con due bicchierini di limoncello (del resto siamo in costiera Amalfitana, non potevamo scegliere altro).

Caprese al limone
Caprese al limone

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo da Evù Ristorante 80 euro a persona, costo assolutamente corretto e adeguato al contesto (consideriamo che solo il crudo che abbiamo preso in carta costava 40 euro, ed il vino sui 20 euro).

Evù Ristorante a Vietri sul Mare è uno dei nostri posti del cuore. E’ sempre un piacere venire qui. Sarà per l’atmosfera che c’è in questo posto, sarà per l’accoglienza sempre cordiale, sarà per la loro cucina di mare che non delude mai, ma per noi rappresenta una certezza. Locale molto carino posto nel cuore dei vicoletti di Vietri sul Mare dove trovi una cucina all’altezza, con prodotti e materie prime di qualità e pescato freschissimo. Ben studiata e ampia la carta dei vini.
Il Crudo di Evù è una fantastica esperienza, meravigliosa la tartare di tonno, ottimo l’antipasto Evù, buona la parmigiana, e notevole la tagliata di tonno. Divini gli spaghettoni con tartare di gambero rosso e zest di limone. La genovese di tonno è uno dei must di Evù ed è una certezza. Ottima l’accoglienza della signora Anna, il personale è veloce e puntuale, il conto è corretto e comunque adeguato al contesto. Complimenti a tutto il team e al titolare Riccardo. Ci si rivede presto. Evù Ristorante a Vietri sul Mare si conferma nella nostra guida sul web di quelli che a parer nostro sono gli indirizzi da non perdere. Garanzia.

 

 

Ristorante Evu'
Via Diego Taiani, n.1
Vietri sul Mare (Sa)
Tel. 089 210237
Visita la pagina FB di Evù Ristorante

Pubblicato in Campania
Domenica, 06 Novembre 2022 17:55

Porta Riva Ristorante. Avella (Av)

Siamo nel baianese, per la precisione ad Avella, paese inserito in un contesto naturalistico interessante e ricco di storia con alcuni monumenti di grande importanza, su tutti lo splendido Anfiteatro di età romana, qui un tempo sorgeva la antica “Abella” che era uno dei centri più vivaci e importanti dell’antica Campania Felix. Qui ad Avella c’è un indirizzo a noi molto caro: Porta Riva Ristorante. Infatti spesso veniamo qui e più volte ti abbiamo raccontato di questo luogo e della sua cucina. Mancavamo da un po’, ci siamo tornati a pranzo di Domenica. Porta Riva Ristorante si trova dove un tempo sorgeva la antica porta Riva nei pressi del fiume Clanio, da qui si passava di qui per andare verso il Castello di Avella che ancora oggi placido e fiero, osserva tutti dall’alto su di una collina. Sistemata l’auto nel comodo parcheggio del ristorante entriamo. Veniamo accolti con garbo e gentilezza e ci accompagnano al nostro tavolo. La sala è bella grande e luminosa grazie alle tante vetrate da cui entra tanta luce, dominano i colori chiari, c’è un arredo curato e sobrio, belli i lampadari, e belli i quadri alle pareti con riferimenti al mondo delle fiabe. L’atmosfera qui da Porta Riva Ristorante è sempre gradevole. Solito sguardo di ordinanza al menù, che presenta due sezioni, una per le proposte di ristorante, l’altra per le pizze, si, perché di sera da Porta Riva si possono gustare anche le pizze realizzate da uno dei decani tra i pizzaioli del territorio: Mario Spoletta, che è insieme alla sua famiglia, alla moglie Annamaria, Angela e in particolare alla gentile e bravissima Michela portano avanti questo progetto. Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Trespadini Irpinia Campi Taurasini DOC dell’Azienda Boccella Rosa, un rosso poderoso, ottenuto da uve di aglianico in purezza, con un colore rosso rubino intenso, sentori di amarene e frutti rossi, pepe e spezie. Un vino con un bel tannino e una grande personalità.

Trespadini Aglianico Irpinia Campi Taurasini Bio di Boccella Rosa
Trespadini Aglianico Irpinia Campi Taurasini Bio di Boccella Rosa

Intanto arriva il buon pane locale....

Il buon pane locale
Il buon pane locale

Ed ecco le pagnottelle handmade di Porta Riva davvero deliziose…..

Pagnottelle handmade
Pagnottelle handmade

Prima degli antipasti un graditissimo entrée, una mitica montanarina, fragrante e profumata…

Montanarina
Montanarina

E poi un trancio di panino napoletano, che definire buono è riduttivo….

Trancio di panino napoletano
Trancio di panino napoletano

Come antipasti abbiamo scelto, sfogliato di baccalà con crema di scarola e polvere di olive nere. Delicato il baccalà, esaltato dalla crema di scarola e dalla polvere di olive nere. Poi si sa che scarola e baccalà è un matrimonio felice…

Sfogliato di baccalà con crema di scarola e polvere di olive nere
Sfogliato di baccalà con crema di scarola e polvere di olive nere

L’altro antipasto è sorprendente, in carta si chiama Tondo e Croccante, in pratica è un uovo sodo impanato e fritto con fonduta al tartufo e scaglie di tartufo nero. Piatto davvero fantastico, paradisiaca la fonduta al tartufo che valorizzava alla grande l’uovo.

Uovo impanato e fritto con fonduta al tartufo
Uovo impanato e fritto con fonduta al tartufo

Siamo partiti davvero alla grande, per questo l’attesa e la curiosità per i primi piatti aumenta.. Si comincia con uno dei must di Porta Riva Ristorante e presente da sempre in carta: la genovese irpina. Sono gli eliconi con cipolla ramata di Montoro, spalla di maialino e funghi porcini del Partenio. Piatto che pur avendo ingredienti decisi, risulta equilibrato, davvero felice l’abbinamento della cipolla ramata con i porcini, per non parlare della carne gustosa e tenera, si scioglieva in bocca.

La Genovese Irpina
La Genovese Irpina

L’altro primo è un piatto di mare, in carta si chiama “Dal Vesuvio con Amore”, sono i mezzi paccheri con pomodorini del piennolo del Vesuvio, calamarelle e olive caiazzane. Se potessi trasferirti il profumo di questo piatto lo farei volentieri. Inebriante, davvero un soffio di piacere, meravigliosi i pomodorini del piennolo, gustose le calamarelle, a completare il piatto le olive caiazzane che personalmente adoro.

Mezzi paccheri con pomodorini del piennolo calamarelle e olive caiazzane
Mezzi paccheri con pomodorini del piennolo, calamarelle e olive caiazzane

Saremmo sazi, ma troviamo lo spazio anche per un secondo. Memori di quanto ci sia piaciuto in passato l’hamburger, prendiamo un burger di marchigiana con chips di patate, caciocavallo e cipolle caramellate. Inutile dire che la carne era super, gustosa, succosa. 

Burger di marchigiana con caciocavallo podolico chips di patate e cipolla caramellata
Burger di marchigiana con caciocavallo podolico, chips di patate e cipolla caramellata

Come contorno ordino delle patate e porcini. Quando vengo da Porta Riva nella stagione fredda, questo è uno dei miei contorni preferiti insieme agli immancabili friarielli in saltati in padella.

Patate al forno e porcini
Patate al forno e porcini

Nostro malgrado saltiamo il dolce. Chiudiamo il nostro pranzo con caffè e un amaro Jefferson, servito con fetta di arancia caramellata.

Amaro Jefferson con fetta di arancia caramellata
Amaro Jefferson con fetta di arancia caramellata

Eravamo in quattro e paghiamo per il nostro pranzo da Porta Riva Ristorante 40 euro a persona per 4 antipasti, 4 primi, due secondi e due contorni. Decisamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Porta Riva Ristorante rappresenta una piacevole certezza per noi. Il locale è gradevole, luminoso e spazioso. Il menù cambia in base alla stagionalità e disponibilità di prodotti e materie prime. Le proposte di cucina sono convincenti, l’uovo sodo impanato e fritto con fonduta al tartufo e scaglie di tartufo nero lo sogno anche di notte. La genovese irpina è il piatto che resta nella memoria, non a caso è da sempre presente in carta. Ottima la carne. Complimenti alla brigata di cucina e alla signora Annamaria che hanno raggiunto un ottimo standard grazie alla consulenza e ai consigli dello chef Andrea Pagano. Il personale è garbato e gentile, il servizio veloce e informale. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Porta Riva Ristorante ad Avella si conferma indirizzo da segnare in agenda. Merita assolutamente la visita. Garantiamo noi…

 

 

Porta Riva Ristorante
Via dei Mulini n.47
Avella (Av)
Tel. 081 510 38 03
Visita la pagina Fb di Porta Riva Ristorante

Pubblicato in Campania
Lunedì, 31 Ottobre 2022 19:41

7 Brothers Restaurant. Frattamaggiore (Na)

Frattamaggiore da qualche anno rappresenta una meta ambita per i “food lovers”. Qui infatti ci sono diversi indirizzi degni di nota e la proposta gastronomica è variegata e interessante. Ennesima conferma di ciò è 7 Brothers Restaurant, un locale concepito per regalare agli ospiti un’esperienza di assoluto livello. Il locale è carino, arredato con gusto, pareti chiare e sedute comode, molto particolare è il soffitto con un quadto luminoso di un viaggio parigino, pochi posti a sedere e tanta attenzione alla qualità dei prodotti e della materia prima che segue rigorosamente la stagionalità. Il must di 7 Brothers Resaurant è sicuramente la carne, con i migliori tagli italiani ed esteri, scelti e selezionati con cura e con diversi gradi di frollature, tutte provenienti dalle macellerie dei fratelli del titolare. Ah dimenticavo, Seven in inglese è 7, in pratica il numero magico di Valentino Orefice, ultimo di sette figli maschi, che ha deciso di chiamare così il suo ristorante proprio per questo. Dopo tantissime e valide e formative esperienze sul campo (Australia, Spagna, Toscana, Capri, tra le altre), ha deciso di investire in questo progetto coadiuvato dalla sua compagna di vita Fabiana Virenti, talento nel settore dell’ospitalità. Noi ci accomodiamo e diamo un’aocchiata al menù. Ci sono due percorsi degustazione e poi le proposte in carta: sette antipasti, sette primi, sette secondi. Noi ci lasciamo guidare da Valentino e cominciamo la nostra cena. Da bere prendiamo una minerale e una bottiglia di Bolgheri rosso di Michele Satta un buonissimo rosso di media struttura ottenuto da un blend di uve (Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Merlot, Syrah e Teroldego), che matura ben 12 mesi in barrique. Un rosso con ottima struttura, note di spezie, cuoio e frutti rossi. Al palato vellutato e pieno. Davvero un’ottima scelta. Cominciamo con due antipasti, l’antipasto denominato Miche’ ossia scrigno di polenta con stracotto di genovese napoletana. Decisamente azzeccato l’abbinamento della polenta con la genovese, profumata e invitante..

Scrigno di polenta con stracotto di genovese napoletana 2
Scrigno di polenta con stracotto di genovese napoletana 

E l’antipasto denominato Luisanto’, polpette ripiene di ragù napoletano con spuma di datterino giallo e fonduta di grana padano. Bella rivisitazione di un classico napoletano, o’ rrau’.

Polpetta di ragù napoletano con spuma di datterino giallo e fonduta di grana
Polpetta di ragù napoletano con spuma di datterino giallo e fonduta di grana

Già gustando l’antipasto, abbiamo notato la grande qualità della materia prima, lavorata e cucinata in modo impeccabile. Ecco che arrivano i primi. Su consiglio di Valentino Orefice, gustiamo un piatto di fettuccine con funghi porcini, salsiccia e tartufo bianco. Notevole la fettuccina fatta a mano, con una sfoglia alle uova bio, bella ruvida e porosa. Perfetta la cottura e azzeccato l’abbinamento dei porcini con la salsiccia e la delicatezza del tartufo bianco.

Fettucce handmade con salsiccia funghi porcini e tartufo bianco
Fettucce handmade con salsiccia, funghi porcini e tartufo bianco

L’altro primo ci trasporta in parte nella tradizione, ecco la pasta patate e provola con funghi porcini, piatto fatto a regola d’arte: pasta mista con patata e provola affumicata dei Monti Lattari arricchita con i porcini.

Pasta e patate con funghi porcini
Pasta e patate con funghi porcini

A dare un rocco in più, un po’ di scaglie di tartufo nero grattugiato al momento. Ti assicuro che il profumo era inebriante. Davvero un gran piatto di stagione, una versione della pasta patate e provola convincente.

Pasta e patate con funghi porcini e tartufo nero
Pasta e patate con funghi porcini e tartufo nero

Siamo qui da 7 Brothers Restaurant, non possiamo non gustare un po’ di carne. Optiamo per due bistecche di frisona e accompagniamo il secondo con delle squisite patate al forno.

Bistecca di frisona polacca
Bistecca di frisona 

E anche con un contorno di scarole, olive e capperi.

Scarola olive e capperi
Scarola olive e capperi

Chiudiamo in dolcezza con il dessert, una deliziosa sfoglia con crema pasticcera e amarena. Accompagniamo il dolce con grappa barricata e amaro. Da rimarcare la carta di liquori e distillati di 7 Brothers Restaurant, vasta e studiata con cura e passione al pari di quella dei vini.

Sfoglia con crema pasticcera e amarena
Sfoglia con crema pasticcera e amarena

Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena 55 euro a persona. Decisamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

7 Brothers Restaurant è stata una fantastica scoperta. Carino e accogliente il locale, pochi i posti a sedere e una grande maniacale attenzione alla qualità dei prodotti e delle materie prime. Questi i suoi tratti distintivi: qualità e scelta delle materie prime. A farla da padrona qui è la carne, i migliori tagli italiani ed esteri scelti e selezionati con cura nelle macellerie di famiglia e con diversi gradi di frollatura. Il menù è stagionale e cambia spesso, in base alla stagionalità e disponibilità dei prodotti. Valentino Orefice è un perfetto padrone di casa, pronto a consigliare gli ospiti e proporre idee e abbinamenti. Fantastico lo scrigno di polenta con stracotto di genovese napoletana, memorabile la pasta e patate con provola e porcini arricchita dal tartufo nero, notevole la fettuccina con salsiccia e porcini. Ottima la bistecca di frisona. Il servizio è puntuale, professionale e senza sbavature. La carta dei vini è ampia e studiata con etichette italiane e qualche azienda straniera, super la carta dei liquori e distillati. Corretto il rapporto qualità – prezzo. 7 Brothers Restaurant a Frattamaggiore entra di diritto nella nostra guida sul web di quelli che sono, a parer nostro, gli indirizzi da non perdere. Ad maiora e alla prossima …..

 

 

 

7 Brothers Restaurant
Via Alexander Fleming n.26
Frattamaggiore (Na)
Tel. 334 212 2007
Visita il sito web di 7 Brothers Restaurant

Pubblicato in Campania
Venerdì, 21 Ottobre 2022 19:20

Eccellenze Nolane. Nola (Na)

Il progetto di Eccellenze Nolane è lodevole: valorizzare il territorio partendo da un vero e proprio patto etico, che dia valore primario all’agricoltura. Nasce così la Cooperativa agricola con coltivazioni bio, che ha vinto la sua grande scommessa: far crescere il San Marzano DOP sui terreni dell’agro nolano laddove lo coltivavano i nonni. Così, tanti terreni un tempo incolti sono tornati ad essere vivi e a produrre ortaggi e pomodori assolutamente biologici. Poi è nato anche il punto vendita dove è possibile acquistare prodotti, conserve, marmellate e sughi pronti della linea “InDispensabile” dal laboratorio di Eccellenze Nolane e quello che hanno definito “Agriturismo di città”, dove poter degustare la cucina realizzata in prevalenza con gli ortaggi della cooperativa.
Siamo a Nola nella centralissima Via Mario De Sena, a due passi dalla stazione della Circumvesuviana. Il locale è gradevole, non grandissimo, prevale il legno, che dona un senso di rassicurante familiarità e ospitalità “agreste”, eppure siamo in città.
Ci accomodiamo, da bere una minerale e due calici di rosso, abbiamo scelto un vino siciliano, il Merlot di Cusumano, un bel vino rosso ottenuto da uve merlot in purezza, con bella nota di frutti rossi e gusto pieno, morbido e avvolgente. Diamo un’occhiata al menù dove trionfa quella che definiscono cucina “eubiotica”, ossia del vivere bene, tutte proposte realizzate con i prodotti biologici dei loro campi e senza uso di pesticidi chimici. In carta ci sono otto proposte di antipasto, i cozzetielli di pane casereccio (con polpetta, parmigiana e papaccella e caciocavallo). Poi ci sono tre primi piatti di terra e tre di mare, più un primo fuori menù. Poi tre secondi di terra e tre di mare più un fuori menù di mare/terra e poi contorni e dolci. Intanto arrivano pane e grissini di loro produzione al pomodoro (buonissimi). Ecco un graditissimo entrée, una sfera di patate e zucca con fonduta di bufala.

Entrée
Entrée

Ci servono per accompagnare l'entrée, un singolare spritz al pomodoro. 

Spritz al pomodoro
Spritz al pomodoro

Si comincia con il tagliere Eccellenze Nolane per due presone, con un misto di loro sott’oli, (friarielli, cavoletti di Bruxelles e papaccelle napoletane), ricottina di pecora, mozzarelline di bufala e marmellata di pomodoro. Poi i salumi, salame Napoli, prosciutto e lonzino. Tutto di ottima fattura ma quei sott’oli erano divini….

Il Tagliere Eccellenze Nolane
Il Tagliere Eccellenze Nolane

Poi assaggiamo sua maestà la parmigiana di Melanzane, fatta come tradizione napoletana vuole: melanzane fritte con dite con ragù napoletano, con antico pomodoro di Napoli, pepe, caciocavallo podolico, pecorino e grana. Una parmigiana saporita, goduriosa, a cui mancava solo la parola. Complimenti allo chef Ciro Del Vecchio. Era da tempo che non mangiavo una parmigiana così buona…

Parmigiana di Melanzane
Parmigiana di Melanzane

Come antipasto assaggiamo anche la loro “pizza al ruoto”, con un impasto fatto come tradizione vuole e rigorosamente con lievito madre, gustiamo quella con denominata “scarpariello gialla” con pomodorini datterini gialli, pecorino romano e un po’ di piccante, la classica marinara con antico pomodoro di Napoli, olio Evo, origano e aglio, la mitica genovese e la parmigiana.

La pizza nel ruoto
La pizza al ruoto

L’antipasto ci ha soddisfatto e per questo siamo ancora più curiosi di gustare i primi, la scelta ricade su un primo fuori menù: gli spaghetti con baccalà, fiori di zucca e bottarga. Gli spaghetti sono ben conditi, gustoso il baccalà, e perfetto l’equilibrio tra la delicatezza dei fiori di zucca e la nota sapida e intensa della bottarga.

Spaghetti con baccalà fiori di zucca e bottarga
Spaghetti con baccalà, fiori di zucca e bottarga

Le mezze maniche al ragù di polpo sono rassicuranti come le parole di mammà. Cottura perfetta della pasta, sugo bello tirato e un sapore incredibile grazie al polpo, ai pomodorini datterini, le olive nere itrane e i capperi di Pantelleria. Gran bel piatto.

Mezze maniche al ragù di polpo
Mezze maniche al ragù di polpo

 Siamo sazi ma decidiamo comunque di prendere un secondo in due. Ecco una il baccalà in cassuola, con datterini. olive nere e capperi di Pantelleria. Il baccalà è davvero eccellente, morbido, non eccessivamente sapido, gustoso.

Baccalà in cassuola
Baccalà in cassuola

Saltiamo il dolce, prendiamo però due liquorini a base di ciliegia. E chiediamo il conto…Abbiamo pagato per il nostro pranzo da Eccellenze Nolane, 50 euro a persona. Ah dimenticavo, molto gradita e simpatica l’idea di regalare a tutti gli ospiti una confettura bio di loro produzione.

Confetura di prugne bianche
Confettura di prugne bianche

Eccellenze Nolane è un decisamente un indirizzo interessante. I piatti vengono realizzati con prodotti coltivati in modo biologico nei campi della cooperativa agricola, si tratta quindi di una vera cucina a Km 0. Il menù segue chiaramente la stagionalità e la territorialità. Complimenti allo chef Ciro del Vecchio, capace di proporre una cucina della tradizione ma con una buona spinta. La pizza al ruoto è meravigliosa e ha risvegliato in noi ricordi d’infanzia. Paradisiaca la parmigiana di melanzane, notevole anche le mezze maniche al ragù di polpo. Il baccalà in cassuola è stata una vera carezza. Insomma da Eccellenze Nolane il gusto fa rima con benessere. Qui trovi una cucina eubiotica che strizza l’occhio alla salute. L’ambiente è gradevole, il locale pur non essendo molto grande, è bello e rustico. Bella idea quella di dare la possibilità di acquistare i prodotti della cooperativa e carino anche il gentile omaggio delle confetture bio agli ospiti. Servizio veloce e informale. Eccellenze Nolane a Nola, merita la visita. Facci un salto, è davvero un indirizzo da segnare in agenda.

 

Eccellenze Nolane
Via Mario de Sena n.247
Nola (Na)
Tel. 081 1874 6505
Visita il sito di Eccellenze Nolane

Pubblicato in Campania
Giovedì, 13 Ottobre 2022 08:20

Ristorante Olmicello. Oratino (Cb)

Oratino è sicuramente uno dei borghi più caratteristici e belli del Molise, si trova a pochi Km da Campobasso e accoglie il visitatore dall’alto dei suoi quasi 800 metri sul livello del mare, con il suo suggestivo centro storico di origine medievale dalla caratteristica forma circolare e con la bellezza dei paesaggi e della natura. Infatti grazie alla sua posizione panoramica, dal belvedere di Oratino si può ammirare la Valle del Biferno, e persino i Monti del Matese e la Majella. Se sei da queste parti, non puoi non fare una tappa al Ristorante Olmicello. Il locale si trova proprio nel centro storico, in un antico palazzo datato 1816, dove un tempo c’era un vecchio frantoio (visibile ancora oggi sul terrazzo esterno).
Non è la prima volta che veniamo al Ristorante Olmicello, siamo innamorati dell’atmosfera che si respira in questo luogo, bellissime le sale in pietra con le caratteristiche volte a botte che si alternano a quelle a crociera, ma ci piace anche la genuina accoglienza del padrone di casa Nicola Iafelice e chiaramente la proposta gastronomica. Qui trovi una cucina molisana fatta con amor: paste fatte a mano, verdure fresche e una carne di grande qualità.

Ristorante Olmicello Oratino Particolare di una delle sale interne
Ristorante Olmicello. Oratino - Particolare di una delle sale interne

Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Ramitello dell’azienda Di Majo Norante. Un rosso da uve Montepulciano (80 %) e Aglianico (20%). Di un bel colore rosso rubino intenso, al naso presenta sentori di frutta rossa, con un bel tannino e un corpo equilibrato. Ottimo consiglio quello di Nicola.

Ramitello di Di Majo Norante
Ramitello di Di Majo Norante

Cominciamo con il mitico antipasto del territorio del Ristorante Olmicello. Un trionfo di bontà stagionali, salumi e formaggi: fiori di zucca in pastella, formaggio primo sale panato al forno, pecorino stagionato, prosciutto molisano, capocollo, verdurine grigliate, dei funghi di pioppo al gratin, dei tocchetti di pizza di patate e di rustico. E al centro la tradizione contadina le buonissime pallotte cacio e uova. Sono in pratica delle palline, delle polpettine fatte con mollica di pane, uova formaggio cotte in un bel sugo al pomodoro. Uno dei piatti tipici della cucina contadina abruzzese e molisana.

Antipasto del territorio
Antipasto del territorio

Ecco che arriva un altro must della tradizione contadina: pizza e minestra, ossia verdure di campo con pizza di mais sbriciolata. Semplicemente deliziosa.

Pizza e minestra
Pizza e minestra

Come sempre l’antipasto del Ristorante Olmicello non delude mai. E’ il momento dei primi. Siamo in quattro e prendiamo un piatto di crioli con pomodorini freschi e guanciale. Buonissimi nella loro semplicità, grazie ad una pasta di ottima fattura e ad ingredienti freschissimi, nota di merito per il guanciale davvero spaziale. I crioli sono un formato di pasta tipico della cucina molisana, fatti con uova e farina e simili per certi versi agli spaghetti alla chitarra.

Crioli con pomodorini e guanciale
Crioli con pomodorini e guanciale

L’altro primo è il piatto della Domenica per eccellenza: cavatelli al ragù della tradizione. Il ragù di carne era bello tirato e profumato, davvero fatto come si deve.

Cavatelli al ragù della tradizione
Cavatelli al ragù della tradizione

Poi ordiniamo due primi che hanno con i porcini, i protagonisti della tavola d’Autunno. Precisamente fettuccine con funghi porcini e guanciale. Questo piatto ci ha conquistato, il connubio tra porcini e guanciale è meraviglioso, e la pasta è ben condita e profumata.

Fettuccine con porcini e guanciale
Fettuccine con porcini e guanciale

Il nostro pranzo prosegue alla grande. C’è spazio anche i secondi. Optiamo per il baccalà con pomodorini e olive, cucinato alla perfezione. Il baccalà fa parte della tradizione oratinese, in effetti è quello che molti chiamano il “pesce di montagna”, perché grazie al suo metodo di conservazione, poteva essere consumato senza problemi anche durante la stagione invernale.

Baccalà con pomodorini e olive
Baccalà con pomodorini e olive

E poi delle ottime salsicce con semi di finocchietto alla brace. Spesso quando passiamo di qui al Ristorante Olmicello prendiamo tagliata e appunto salsicce, proprio per la grande qualità della carne.

Salsicce alla brace
Salsicce alla brace

Come contorni ecco un’insalata e delle fantastiche patate fresche tagliate al momento e fritte.

Patate fresche fritte
Patate fresche fritte

Chiudiamo in dolcezza il nostro pranzo. Scegliamo un dolce che quando siamo qui ordiniamo sempre e di cui siamo innamorati. La millefoglie composta al momento con crema chantilly e amarene, della Pasticceria Sorriso di Loretta Fatica, che si trova in Piazza Giordano proprio ad Oratino.

Millefoglie con crema chantilly e amarene della Pasticceria Il Sorriso di Oratino
Millefoglie con crema chantilly e amarene della Pasticceria Il Sorriso di Oratino

Accompagniamo il dessert con due giri di nespolino (un liquorino davvero interessante).

Nespolino
Nespolino

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 38 euro a persona. Davvero un ottimo rapporto qualità – prezzo.

Il Ristorante Olmicello è come un vecchio amico che non ti delude mai. Per questo ci torniamo spesso e volentieri. Il locale si trova nel centro storico di Oratino in un palazzo antico datato 1816. L’atmosfera è suggestiva. Qui trovi una cucina molisana realizzata con passione con prodotti e ingredienti stagionali. Buoni i salumi e i formaggi, meravigliose le paste fatte a mano, i crioli con pomodoro fresco e guanciale sono da applausi, le fettuccine con porcini e guanciale restano nella memoria. La carne è un altro dei must di questo luogo. Altra nota di merito per i dolci a dir poco fantastici e provenienti dalla Pasticceria Sorriso di Oratino. Il resto lo fa la sincera e sobria accoglienza del padrone di casa Nicola Iafelice sempre pronto a guidare gli ospiti nella scelta delle pietanze e negli abbinamenti. Altro particolare non da poco, abbiamo trovato un ottimo rapporto qualità – prezzo. Il Ristorante Olmicello ad Oratino è sicuramente un indirizzo da segnare in agenda. Garantiamo noi…

 

Ristorante Olmicello
Via Regina Margherita n.48
Oratino (Cb)
Tel. 0874 38 285
Visita il sito web del Ristorante Olmicello

Pubblicato in Molise
Venerdì, 07 Ottobre 2022 12:05

Martorano Pizza Experience. Recale (Ce)

Recale dista da Caserta poco più di 4 Km. La città della Reggia per molti “pizzalovers” rappresenta una meta irrinunciabile, qui infatti ci sono “indirizzi pizza” di grande importanza e che offrono un prodotto di alta qualità. Però vale la pena anche fare una deviazione di qualche Km e venire a provare la pizza di Michele Martorano. Una pizza che sorprende solo chi non l’ha ancora provata, per gli altri è una vera garanzia.
Abbiamo il piacere di conoscere Michele da anni, da quando aveva la sua Pizzeria “El Sombrero”, che nel tempo ha cominciato a fare numeri incredibili, grazie ad una ricerca costante e ad una crescita qualitativa dell’impasto e dell’offerta pizza. Il passo era doveroso e in un certo senso obbligato: aprire una nuova pizzeria, più grande, più comoda e dove poter esprimere in pieno il suo concetto di pizza. Unica condizione, farla sempre a Recale, paese con cui Michele Martorano ha stretto un legame fortissimo e viscerale. Prova ne sia il fatto che il suo hashtag è proprio #ilpizzaiolodirecale, questo per sottolineare l’importanza del legame con questo luogo. Nasce così qualche anno fa Martorano Pizza Experience.
Il locale è semplice da raggiungere, così come è comodo trovare posto per l’auto nel parcheggio adiacente alla Pizzeria o nelle stradine vicine. All’interno ci sono due sale, una con veranda. L’arredo è essenziale, l’ambiente moderno ma di tendenza, con tavolini neri e sedute nere con qualche sedia gialla. Nel complesso l’atmosfera è gradevole e invita alla convivialità. Entrando sulla destra c’è il grande banco di lavoro con i due forni. Lì sempre in prima linea Michele Martorano è all’opera, coadiuvato dal suo team di lavoro e dalla compagna Rosaria. Noi ci accomodiamo e come sempre diamo un’occhiata al menù.
Ci sono gli sfizi fritti dal pacchero ripieno di ricotta e provola, al fiore di zucca in pastella ripieno, e poi frittatine, frittelle, patatine, crocchè artigianali, bruschette e polpette. Da evidenziare anche la presenza di fritti gluten free (ottima cosa davvero). Poi ci sono i ripieni fritti e oltre 40 proposte di pizza, suddivise in due sezioni: le pizze comuni (quelle tradizionali) e le pizze fuori dal comune con abbinamenti studiati e interessanti. Noi prima delle pizze ci concediamo qualche coccola fritta, delle frittelline e qualche crocchè artigianale (un bel fritto asciutto, non unto).

Crocchè
Crocchè

Potevamo non prendere anche delle patatine fritte?

Patatine fritte
Patatine fritte

Poi ci “tuffiamo” (è il caso di dirlo) sulle pizze. Decidiamo di gustare una pizza denominata Perle ai Porci con pomodoro San Marzano, fior di latte, peperoni fritti, salsiccia di maialino nero casertano, basilico e olio Evo. Una pizza incredibile per gusto ed equilibrio, con un cornicione importante e ben alveolato.

La pizza Perle ai Porci
La pizza Perle ai Porci

Ecco poi una delle pizze “must” del posto, la Recalese con mousse di ricotta, fiori di zucca, provola, salame napoletano a listelli, scaglie di caciocavallo del Matese, zeste di limone, pepe nero, basilico e olio evo. Spettacolare la mousse di ricotta che fa l’amore con il caciocavallo e la sua nota sapida, il salame napoletano e la provola che abbracciano la dolcezza dei fiori di zucca, intrigante poi la nota fresca del limone. Una pizza di assoluto livello.

La Pizza Recalese
La Pizza Recalese

Non finisce qui. Abbiamo voluto degustare anche una Campania a Tavola con mozzarella di bufala DOP, pomodorini del piennolo, scaglie di caciocavallo del Matese, basilico e olio Evo. Semplice, buona con ingredienti scelti con cura e una meravigliosa mozzarella di bufala.

 La Campania a Tavola
La Campania a Tavola

Poi ecco un’altra pizza da non perdere: la Parmigiana 3.0 con crema di melanzane homemade, fior di latte, leggermente “sporcata” con riduzione di pomodoro San Marzano Dop, scaglie di parmigiano reggiano DOP, basilico e olio Evo. Questa versione della parmigiana è davvero “pop” per usare una metafora musicale, come uno di quei dischi che piace e poi resta nella memoria. Nota di merito per la crema di melanzane che crea dipendenza.

La Parmigiana 3.0
La Parmigiana 3.0

Con la Sasicc' e Patan' siamo nella tradizione contadina più pura. La pizza è fatta con patate al forno aromatizzate homemade, mozzarella di bufala DOP, salsiccia di maialino nero casertano, basilico e olio Evo. La scelta del nome di questa pizza non vincerà l’Oscar dell’originalità ma qui la sostanza supera la forma. La scelta del nome tradisce la volontà di proporre una pizza dal sapore contadino. Risultato riuscito alla perfezione. Infatti è super! Anche in questa pizza abbiamo trovato un ottimo impasto (te ne parliamo tra poco), e poi di grande qualità sono gli ingredienti usati. Le patate al forno aromatizzate homemade sono da sballo per non parlare della salsiccia di maialino nero che abbiamo già apprezzato sulla Perle ai Porci.

La pizza Sasicce patan
La pizza Sasicc e Patan

Chiudiamo la nostra degustazione con una pizza denominata Michele con fior di latte, rucola cotta a bassa temperatura, salame dolce, prosciutto cotto, scaglie di caciocavallo del Matese, basilico e olio Evo. Abbiamo chiuso in bellezza con una pizza ben concepita e opulenta.

La Michele
La Michele

Da Martorano Pizza Experience abbiamo trovato una “Signora pizza”, realizzata con un impasto diretto ottenuto con farine che garantiscono una perfetta stabilità in fase di lavorazione. L’impasto è fatto a regola d’arte con una lievimaturazione di 24 ore. L’idratazione è abbastanza spinta (siamo intorno al 75%), il peso dei panetti si aggira sui 260 gr. Il cornicione è di media grandezza e ben alveolato. Il risultato è una pizza leggera, profumata e fragrante. C’è poi una grande attenzione alla qualità delle materie prime e dei prodotti usati per topping e farciture, e alla stagionalità. Il servizio è informale e abbastanza veloce (nonostante la pizzeria fosse strapiena). Corretto il rapporto qualità – prezzo con la Marinara a 4 euro e la Margherita a 4 euro e 50. Complimenti !

Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Grande attenzione alla scelta dei prodotti e delle materie prime
- Servizio veloce e informale
- Corretto il rapporto qualità – prezzo

Martorano Pizza Experience a Recale è una garanzia. Conosciamo da anni Michele Martorano e abbiamo visto nel tempo i suoi grandi progressi. Oggi la sua pizza rappresenta una sintesi perfetta tra tradizione e creatività. Il locale è moderno e gradevole e trasmette una piacevole sensazione di convivialità. La pizza è la assoluta protagonista, realizzata con un bel diretto fatto come si deve. La Perle ai Porci con pomodoro San Marzano, fior di latte, peperoni fritti, salsiccia di maialino nero casertano, basilico e olio Evo ci ha conquistato. La Recalese con mousse di ricotta, fiori di zucca, provola, salame napoletano, caciocavallo del Matese e zeste di limone ti farà innamorare. La Parmigiana 3.0 è una pizza Pop e che crea dipendenza. La Sasicc' e Patan' è come un sincero amico che non tradisce mai. Importante la presenza di pizze gluten free. Buoni i fritti. Il servizio è puntuale e veloce. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo. Martorano Pizza Experience a Recale non può mancare in agenda e si conferma tra quelli che a parer nostro sono gli "indirizzi pizza" da non perdere. Alla prossima Michele..

 

 

Martorano Pizza Experience
Vico Enrico Toti, n.27
Recale (Ce)
Tel. 331 933 06 54
Visita il sito web di Martorano Pizza Experience

Pubblicato in Campania

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