I taralli dolci napoletani si preparano un po’ in tutta la Campania e sono una vera istituzione. Sono tipici del periodo pasquale ma si trovano anche in altri periodi dell’anno. Sono morbidi, profumati, friabili e molto amati. Mi riportano alla mia mamma e alla nonna che li adoravano e li preparavano spesso. Ideali come merenda, a dire la verità io li mangio spesso a colazione, che bontà! Questa ricetta si tramanda da generazioni. Si possono anche a piacere aromatizzare con il liquore strega.
Ti proponiamo la ricetta del maestro pasticcere di Caffè Intenet a Sant’Anastasia (Na) per farli a casa. Provali te ne innamorerai…
Ingredienti per dieci/docici taralli grandi:
- 500 gr farina 00
- 250 gr di zucchero
- 125 gr di strutto (o di burro)
- 4 uova
- Buccia grattugiata di un limone non trattato
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 bustina di vanillina
- 1 bicchierino di liquore strega (se piace)
Procedimento:
Mescoliamo in un recipiente la farina ben setacciata e lo zucchero, formiamo la nostra bella fontana e poniamo al centro le uova, la vanillina, il lievito, il liquore strega (se piace), la buccia di limone grattugiata e lo strutto. Impastiamo per bene ed energicamente fino ad ottenere un panetto morbido, liscio e omogeneo. Lasciamo riposare ilpanetto per circa 30 minuti coperto da un canovaccio.
Trascorso questo tempo, riprendiamo il nostro impasto e formiamo delle palline, lavoriamole, stendiamole e formiamo dei bastoncini un po’ più larghi. Arrotoliamoli e chiudiamo il cerchio formando i nostri taralli.
Adagiamoli su una taglia ricoperta di carta da forno e cuociamoli a 180° per circa 30 minuti.
Caffè Internet
Cc Le Aquile - Sant’Anastasia (Na)
Pomigliano D’Arco (Na)
Casoria (Na)
Volla (Na)
Info: 081 530 2533
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La pizza dolce napoletana è un dolce tipico del periodo pasquale. È in pratica una sorta di crostata dolce con la crema pasticcera e le amarene sciroppate, ne esistono tante versioni e ogni famiglia custodisce i suoi segreti. Noi ti proponiamo la ricetta della bravissima Tonia Toscano di Pomigliano D'Arco. La sua è una pizza dolce commovente, deliziosa, fatta seguendo una preziosa ricetta tramandata da generazioni. Grazie a Zia Tonia per averla condivisa con noi….
Pizza dolce
Ingredienti:
Base di pasta frolla
Crema pasticcera
Amarene sciroppate
Pasta frolla:
- 500 gr di farina
- 250 gr di zucchero
- 150 gr di burro
- 3 uova + 2 tuorli
- Una buccia (grattugiata) di limone non trattato
- ½ busta di lievito Paneangeli
- 1 bustina di vaniglia
Procedimento:
Disporre la farina e lo zucchero a fontana, mettere nel foro le uova, il burro a temperatura ambiente, la buccia di limone grattugiata, il lievito e la vaniglia.
Impastare per bene, formare un panetto e lasciarlo riposare due ore in frigo.
Crema pasticcera:
- 500 cl di latte
- 250 gr di zucchero
- 4 tuorli di uova
- 65 gr di farina
- Una buccia di limone
Procedimento:
Mescolare in una pentola zucchero, farina, uova, aggiungere il latte caldo. Mettere poi sul fuoco, portare a bollore, togliere dal fuoco e far raffreddare.
Foderare una teglia di 26 cm con la pasta frolla, aggiungere la crema pasticcera, e distribuire a piacere le amarene. Guarnire la teglia con striscioline di pasta frolla. Infornare a 180 ° per 30 minuti in forno statico.
Servire la pizza dolce dopo qualche ora.
La pastiera è senza dubbio il dolce campano per eccellenza di questo periodo. Un dolce amatissimo e legato alle tradizioni. Ti presentiamo la ricetta della pastiera napoletana del bravissimo chef Marco del Giudice dell’Hosteria Le Gourmet a Sperone. Il risultato è garantito, che fai non provi a farla a casa?
Ingredienti per 4 pastiere:
Per la frolla
- 1 kg e 200 gr di farina di tipo 1
- 400 gr di strutto
- 500 gr di zucchero
- 8 uova
- Scorzetta di arancia e limone q.b.
Per il ripieno
- 1 kg di ricotta di pecora romana
- 1 kg di zucchero
- 10 uova
- 200 gr di cedro candito (se piace)
- 1 bacca di vaniglia
- 300 ml (circa) di latte
- 1 kg di grano in barattolo
- 50 gr di burro
- Scorzetta di arancia q.b.
- Olio di Neroli (poche gocce)
Procedimento:
Per la frolla (da fare il giorno prima)
Unire strutto e farina e sabbiare nella planetaria oppure lavorarle a mano sulla spianatoia, aggiungere lo zucchero, la scorzetta di arancia e limone e infine le uova, impastare un po’, l’impasto non deve risultare troppo omogeneo. Fare delle mattonelle di 2 cm di spessore, avvolgere nella pellicola e far “frollare” in frigo per una giornata. La pasta frolla si chiama così perché deve “frollare”, infatti il termine frolla viene da questo verbo, non come molti credono perché l’impasto è friabile. Trascorso questo tempo può essere stesa e utilizzata per le nostre pastiere.
Per il ripieno
Cuocere un po’ il grano nel latte ed il burro, aggiungendo la scorzetta di un’arancia e un limone finché non si amalgama bene il tutto.
Lavorare la ricotta con lo zucchero, aggiungendo le uova, il cedro e la vaniglia. Unire il grano cotto nel latte mescolando bene. In genere si aggiunge l’acqua di millefiori o di fiori di arancia ma io metto l’olio di Neroli che è un estratto di arance amare ma attenzione davvero mettete poche gocce perché è molto concentrato.
Con le quantità che vi ho dato si ottengono 4 pastiere due grandi e due un po’ più piccole. Foderare gli stampi con la frolla, posizionare il ripieno e livellarlo. Poi aggiungere le strisce di frolla.
Infornare per 45/50 minuti a 170 °. Il profumo che verrà fuori durante la cottura ha qualcosa di paradisiaco .. Trascorso questo tempo sfornate e fate riposare. La pastiera va servita dopo alcune ore (8/10 almeno), se viene servita dopo un giorno ancora meglio.
Quattro pastiere
- Chef Marco del Giudice -
Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone (Av)
Tel . 338 215 46 56
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La torta caprese al limone è la versione “bianca” della tradizionale caprese. Morbida, delicata, profumata è davvero buonissima e in più è davvero molto semplice da fare. Ti proponiamo la ricetta del bravo chef Andrea Pagano per farla a casa, anzi ti proponiamo le ricette, perché sono due! Nella prima versione c’è il cioccolato bianco, ma se vuoi una variante più leggera dove si esalti di più la nota e il sentore del limone, c’è anche la ricetta senza cioccolato bianco. Entrambe le versioni comunque sono fantastiche, provale.
Caprese al limone con il cioccolato bianco
Ingredienti:
- 250 gr di zucchero
- 250 gr di burro
- 5 uova
- Maizena 75 gr
- Lievito per dolci 15 gr
- Scorzette di limone non trattato q.b.
- Farina di mandorle 250 gr
- 65 gr di limoncello
- Cioccolato bianco 230 gr
Procedimento:
Prima operazione da fare è lavorare il burro con lo zucchero fino a renderlo cremoso e omogeneo, uniamo poi le uova una alla volta. Aggiungiamo la farina di mandorle, la maizena, il lievito per dolci, e amalgamiamo e incorporiamo bene il tutto. Aggiungiamo poi il cioccolato bianco fuso (che avremo fatto fondere a fuoco lento precedentemente), il limoncello e le scorzette di limone.
Facciamo riposare giusto qualche minuto il composto. Poi mettiamo in uno stampo a cerniera e cuocere in forno preriscaldato per una mezz’oretta a 170 °.
Caprese al limone
Ingredienti:
- 250 gr di zucchero
- 250 gr di burro
- 5 uova
- 40 gr fecola di patate
- 375 gr farina di mandorle
- 75 gr Limoncello
- La scorzetta di 3 limoni non trattati
Procedimento:
La prima operazione da fare è montare le uova con lo zucchero. Poi bisogna aggiungere la farina di mandorle a pioggia, la fecola di patate e amalgamare bene il tutto. Incorporare il burro ammorbidito, il limoncello e le scorzette dei limoni grattugiate. Fare riposare il composto per qualche minuto poi foderare uno stampo con la carta forno, versare il composto al suo interno e cuocere in forno preriscaldato a 170 gradi per una mezz’ora.
- Chef Andrea Pagano -
Le zeppole di San Giuseppe sono un dolce di origine campana tra i più amati e golosi. In questo periodo nelle pasticcerie e nei forni è un vero e proprio tripudio di zeppole ed è una delizia per gli occhi e per il palato.
Le zeppole ci sono sia al forno, sia fritte. Nella preparazione e negli ingredienti dell’impasto tra le due non esiste differenza. Lo stesso vale per la crema pasticcera presente in entrambe.
La differenza sta nel metodo di cottura. Qui trovi la ricetta delle zeppole di San Giuseppe al forno.
Zeppola di San Giuseppe al forno
Ma per tanti la zeppola è solo fritta. Qui trovi la ricetta delle zeppole di San Giuseppe fritte.
Zeppola di San Giuseppe fritta
Noi non prendiamo posizione ma resta l'eterno dilemma tra chi le preferisce al forno o fritte. Tu da che parte stai? Vota!
Le zeppole di san Giuseppe sono un dolce di origine campana amatissimo e che si prepara soprattutto nel periodo che precede la festa del papà. Quelle fritte sono super ma una variante sicuramente interessante di questo dolce sono le zeppole al forno. Ti proponiamo la ricetta del maestro pasticcere Silvano Amen di Rosy Cafè a Cimitile per farle a casa.
Ingredienti per una trentina di Zeppole piccole
Per la pasta bignè:
- 250 ml di acqua
- 200 gr di burro
- 5 gr di sale
- 250 gr di farina 00
- 6/8 uova (dipende dalla loro dimensione)
Per la crema pasticcera:
- 700 ml di latte intero di alta qualità
- 300 ml di panna fresca (35% m.g.)
- 300 gr di zucchero
- 240 gr di tuorli d’uovo (sono 12 tuorli)
- 1 baccello di vaniglia (Bourbon)
- Zest di limone (1 limone)
- 120 gr di amido di riso
Per guarnire:
- Amarene Fabbri
Procedimento:
la prima cosa da fare è preparare con anticipo la crema pasticcera.
Per la crema pasticcera:
Portare ad ebollizione in un pentolino latte e panna, nel frattempo a parte mescolare zucchero, tuorli, amido di riso con il baccello di vaniglia.
Quando il latte ha raggiunto il bollore aggiungere e incorporare un po’ alla volta il composto con la miscela di amido di riso, la scorza grattugiata (zest) di un limone non trattato, baccello di vaniglia e tuorli d’uovo. Continuare a mescolare con una spatola o con una frusta a fiamma bassa finché il composto non raggiunga la temperatura di 82 °.
Va poi subito fatta raffreddare, ponendola in un contenitore cha avremo tenuto in precedenza nel congelatore. E poi messa in frigo al fresco. Consiglio di preparare la crema anche il giorno prima e tenerla in frigo.
Per la pasta bignè:
Sciogliere il burro con il sale nell’acqua, raggiungere il bollore. Far cuocere per 2/3 minuti a fiamma bassa aggiungendo in un sol colpo la farina ben setacciata. Trasferire il tutto nella planetaria da banco e incorporare le uova, una alla volta, facendo in modo di impastare e incorporare.
Lavorare il composto finché non raggiunga la consistenza elastica giusta.
La pasta bignè va dressata con l’aiuto di una sac à poche con bocchetta riccia, ottenendo la classica forma della zeppola e va cotta nel forno ventilato preriscaldato a 180° per 20 minuti.
Formare le nostre zeppole, mettendo sulla pasta bignè cotta in forno la crema pasticcera (aiutandoci sempre con una sac à poche). Decorare le zeppole con le amarene. Et voilà, le zeppole sono pronte.
- Maestro pasticcere Silvano Amen -
Rosy Cafè
Via Alessandro Manzoni, n.1
Cimitile (Na)
Tel. 081 512 4603
Visita la pagina Fb di Rosy Cafè
La Torta Mimosa al cioccolato è una variante golosissima della tradizionale torta mimosa, ed è fatta con pan di spagna al cacao e crema pasticcera al cioccolato. Ti proponiamo la ricetta di Daniela Carissimo bravissima maestra pasticcera di Dolci Tentazioni a Trivento nel Molise. Prova a farla.
Per il Pan di spagna (al cioccolato)
- 5 uova
- 100 gr panna fresca
- 350 gr zucchero
- 250 gr farina debole
- 25 gr cacao amaro
- 150 gr burro fuso
- 5 gr lievito in polvere
Procedimento:
Mescolare uova, zucchero e panna. Aggiungere il burro fuso, la farina unita al cacao e il lievito. Versare nello stampo e cuocere per 30 minuti normalmente a 160° (in base al forno di casa)
- Farcire con crema pasticcera al cioccolato
- Bagna a piacere
(Io ho scelto il liquore Benevento diluito al 50%)
Crema pasticcera al cioccolato:
- 700 gr latte
- 300 gr panna fresca
- 140 gr zucchero
- 40 gr amido di
- 150 gr tuorli
- 200 gr cioccolato
Bagna al liquore (tipo di liquore al 70°alcol)
- 100 gr liquore Benevento (ma si può scegliere altro liquore a piacere)
- 100 gr zucchero
- 140 gr acqua
Farcita la torta, tagliare parte del pan di spagna al cioccolato a striscioline e infine a cubetti...decorare a piacere!
Dolci Tentazioni
C/da Macchierio n.97
Trivento (Cb)
Tel. 0874 871263
Visita la pagina Fb della Pasticceria Dolci Tentazioni Trivento
Cari amici dei Templari del Gusto, in questo articolo desidero parlarvi di un dolce che quasi certamente la maggior parte di voi non conosce. Si tratta della zeppola carinolese di Carnevale, un dolce tradizionale che ogni anno, durante il periodo di Carnevale, viene gustato da tutte le famiglie del paese di origine dei miei genitori, Carinola, in provincia di Caserta.
Carinola è un piccolo borgo feudale situato nel Nord della Campania. Si trova in un territorio le cui tradizioni enogastronomiche sono fortemente influenzate dalla presenza, da tempi remoti, degli antichi romani. Basti pensare al Falerno, un vino derivante da uno dei vitigni più antichi della nostra penisola e tipico di questa zona, menzionato da autori come Plinio il Vecchio e Ovidio. Le origini della zeppola carinolese non sono note ma è probabile che siano anch’esse antichissime, dato anche il sapore speziato che la caratterizza.
La zeppola di Carnevale, nonostante il nome, ha una forma che è molto lontana dalle più note zeppole di San Giuseppe, diffuse in tutta Italia. Quella carinolese, infatti, è più somigliante ad una crepe ma più spessa.
La particolarità di questo dolce tradizionale sta nella cottura, in quanto questa può avvenire solo utilizzando un apposito tegame, detto “ruoto”, che in dialetto campano significa “tegame rotondo”. Il “ruoto” è fatto di terracotta, rigorosamente non smaltato, ed ha la caratteristica di avere dei forellini nella parte centrale. Ciò è indispensabile per la buona riuscita del dolce poiché i buchi centrali servono per far penetrare l’aria nell’impasto, la quale deve diramarsi dal centro verso la periferia.
Il particolare ruoto di terracotta per la cottura della zeppola carinolese
I tegami per la zeppola di Carnevale sono prodotti a Cascano, un borgo vicino Carinola, famoso per la produzione delle terrecotte, che, anche in questo caso, risale ai tempi dei romani.
Le mie nonne erano solite cuocere la zeppola direttamente sul fuoco del camino e questo, credetemi, contribuiva ad emanare in tutta la casa un profumo intenso ed accattivante. Si poneva il “ruoto” su un treppiedi posizionato direttamente sulla fiamma del fuoco e per saggiare la giusta temperatura della terracotta le mie nonne usavano utilizzare un pezzetto di legno o uno stuzzicadenti da porre al centro del tegame, in corrispondenza dei forellini.
Una volta che questo legnetto diventava nero, la terracotta aveva raggiunto la temperatura perfetta per accogliere e quindi cuocere l’impasto. La cottura non deve avvenire direttamente sulla fiamma, infatti il tegame veniva poi spostato sulla brace preparata appositamente, dove il calore era meno aggressivo.
La zeppola carinolese è composta da ingredienti semplici e mi piace definirlo un dolce “conviviale”, in quanto ognuno si serve strappandola con le mani. Inoltre era impossibile pensare che le mie nonne potessero “sfornare” una singola zeppola, infatti è uso comune farne almeno due, utilizzando altrettanti “ruoti”: mentre il primo sta già cuocendo la prima zeppola, lontano dalla fiamma, il secondo è già pronto sul treppiedi per essere scaldato e così via.
Nei paesi del comune di Carinola spesso, durante il Carnevale, si organizzano le “Zeppolate”, occasioni per celebrare quest’antica festa e per raccogliere offerte che verranno utilizzate per le feste patronali che si svolgeranno l’Estate successiva.
La zeppola Carinolese di Carnevale
Parlandovi di questo dolce vi ho portato nei miei ricordi d’infanzia, quando ogni occasione era buona per stare insieme ed onorare le tradizioni. Anche se le cose cambiano, se le nostre vite prendono direzioni diverse e se ci si allontana fisicamente dai luoghi che ci hanno visto crescere, eseguire una ricetta che rimanda alle tradizioni delle nostre famiglie, ci fa tornare in quei luoghi e magari a volte basta un profumo di zucchero e cannella per tornare un po’ bambini e sentirsi coccolati ancora una volta da chi non c’è più.
Qui di seguito trovate la ricetta, rigorosamente tramandata di generazione in generazione, dalle donne della mia famiglia.
Ingredienti:
- 500 gr di farina 00
- 200 gr di zucchero semolato
- 750 ml di latte intero
- 2 uova
- 2 cucchiai di olio evo
- Un pizzico di sale
- Scorza di limone q.b.
- Aroma di vaniglia
Procedimento:
In una ciotola unire le uova alla farina ed allo zucchero, aggiungendo la vaniglia e la scorza di limone. Nel frattempo scaldare il latte, evitando di farlo arrivare ad ebollizione. Una volta caldo aggiungerlo a filo all’impasto, girando con una frusta per evitare la formazione di grumi. Dovrete ottenere una pastella morbida ed omogenea.
Una volta pronta la pastella, posizionare il “ruoto” direttamente sulla fiamma per permettere alla terracotta di raggiungere la temperatura ideale. Quando quest’ultima sarà raggiunta, versare l’impasto, facendo in modo che quest’ultimo raggiunga i bordi del tegame in maniera omogenea. Quando l’impasto avrà ricoperto tutta la superficie del “ruoto”, spegnere la fiamma e coprire con un coperchio. In questo modo la terracotta, ben calda, continuerà a cuocere la zeppola in maniera graduale.
Questo passaggio è fondamentale poiché, in caso contrario, si rischia di bruciare l’impasto.
Il risultato finale sarà un dolce piatto caratterizzato dalla presenza di tanti buchi che conferiscono alla zeppola un tipico aspetto che ricorda il favo d’api.
Se i buchi non si formano vuol dire che il calore non ha raggiunto omogeneamente l’impasto, dunque in alcuni punti risulterà crudo.
Se eseguite questa ricetta sul piano cottura è consigliabile l’utilizzo di uno spargifiamma.
Guarnire con zucchero semolato e polvere di cannella a piacere. In una variante più moderna e golosa si può aggiungere crema di nocciole.
Zeppola Carinolese di Carnevale Dettaglio fette
Sicuramente uno dei nostri dolci preferiti è la torta di mele, forse perché è un dolce semplice da fare ma che regala sempre un sorriso, forse perché ci ricorda la mamma e la nonna, è uno di quei momenti legati ai ricordi di famiglia, forse perché è un dolce “rassicurante” e mentre cuoce in forno sprigiona un profumino irresistibile che ci riconcilia con il mondo.
Di recente abbiamo provato la torta di mele del Bistrot Zì Rosa a Sant’Anastasia e l’abbiamo trovata davvero favolosa. Ecco la ricetta per provare a farla a casa…
Ingredienti per una torta del diametro di circa 18 cm:
- 800 gr di mele
- 2 uova
- 200 gr zucchero
- 50 gr burro
- 180 gr farina
- Un vasetto yogurt
- 1 bustina di lievito per dolci
- Un limone
Due mele per guarnire in superficie
Procedimento:
Sbucciare e tagliare le mele a cubetti tenendole in una terrina e bagnandole con qualche goccia di limone per evitare che diventino scure. Nel frattempo dividere gli albumi dai tuorli. Montare gli albumi a neve. Devono essere montati bene.
Mescolare a parte i tuorli con lo zucchero e versare a filo il burro sciolto, il vasetto di yogurt e lavorare bene il composto. Aggiungere la farina setacciata e la bustina di lievito per dolci. Aggiungere a questo punto gli albumi montati a neve incorporandoli e mescolando dal basso verso l’alto. Dopo aver mescolato bene il composto, incorporiamo le mele tagliate a pezzetti e giriamo bene.
Versare il composto in uno stampo imburrato, guarnire in superficie con 2 mele tagliate a fettine sottili. E qualche sfoglia di burro. Infornare a 175 gradi per 40 minuti.
Il risultato vi sorprenderà. Una torta genuina, semplice e soprattutto super buona.
- Chef Valeria Marfelli -
Bistrot Zì Rosa
Via degli Archi Augustei n.15
Sant’Anastasia (Na)
Tel. 339 342 3954
(Chiuso la Domenica)
Visita la pagina Fb di Bistrot Zì Rosa
A voi capita, terminate le feste di Natale, che avanzino panettoni e pandori ? A me, praticamente sempre! E poiché sono contrarissima a buttare via il cibo, ho pensato ad una idea sfiziosa per riciclare gli avanzi creando un dolcino goloso.
Ecco i biscotti di panettone (o pandoro).
Biscotti - Ricetta per 4 persone
Ingredienti:
- 350 gr di panettone o pandoro
- 110 gr di latte
- 1 uovo
- 50 gr di farina
Per la crema di ricotta
- 250 gr di ricotta
- 2 cucchiai di zucchero a velo
- Cioccolato fondente qb
Preparazione:
Sminuzzate il panettone o pandoro in una ciotola ampia. Aggiungete il latte poco alla volta e amalgamante bene. Quindi incorporate un uovo intero e, infine, la farina. Il composto risulterà appiccicoso (se troppo, aggiungete un po’ di farina) . Fatelo riposare in frigorifero per un’oretta.
Disponete l’impasto su un foglio di carta forno e appiattitelo con le mani, coprite con un altro foglio di carta forno e stendetelo con un mattarello. Dovrà avere uno spessore di circa un centimetro. Formate i biscotti con un coppapasta ( o anche con un bicchiere) e disponeteli su una teglia foderata di carta forno.
Cuocete a 180° (forno ventilato) per circa 20 minuti. Fate raffreddare per bene i biscotti, risulteranno morbidi e profumatissimi.
Preparate la crema mescolando la ricotta con lo zucchero a velo (se vi piace molto dolce potete aumentare le quantità di zucchero) e con una sacca a poche guarnite i biscotti, sovrapponendoli per creare una piccola torretta di dolcezza.
Fate sciogliere a bagnomaria del cioccolato fondente e versatelo su un piattino da portata. Adagiatevi sopra con delicatezza i biscotti guarniti e spolverate con lo zucchero a velo.