Antipasti

Siamo tornati all’Hosteria Le Gourmet a Sperone, una piccola gemma incastonata al confine tra Irpinia e Nolano, idealmente sospesa tra due territori ricchi di storia e tradizioni. Questo territorio mi ha sempre affascinato: un crocevia millenario di culture e sapori, dove anche la gastronomia racconta un’identità doppia, profondamente legata sia all’entroterra irpino che all’anima autentica del napoletano.

Hosteria Le Gourmet Sperone Insegna esterna
Hosteria Le Gourmet. Sperone - Insegna esterna

 L’Hosteria Le Gourmet è uno di quegli indirizzi che porto nel cuore. Qui il tempo sembra rallentare, e ogni visita si trasforma in un’esperienza di accoglienza e gusto. Il merito è di Peppino Caramiello – oste appassionato, cacciatore instancabile di bontà (come ama definirsi sui social) – che ha costruito, con dedizione e visione, un luogo dove ci si sente davvero a casa. La sua attenzione maniacale per le materie prime, sempre selezionate con cura, è la base di una proposta gastronomica che fonde tradizione e creatività in maniera sorprendentemente armonica. In cucina, lo chef Marco del Giudice – che ho il piacere di seguire da anni – continua ad evolversi con coerenza e passione. I suoi piatti sono un concentrato di tecnica, sensibilità e profondo rispetto per la stagionalità dei prodotti e delle materie prime. Supportato da una brigata affiatata, Marco riesce ogni volta a regalare emozioni autentiche nel piatto. In sala, la presenza elegante e professionale di Felicia De Gennaro aggiunge ulteriore valore all’esperienza: sempre cordiale, attenta, preparata. Anche la location ha il suo fascino. L’Hosteria Le Gourmet si trova infatti in un palazzo dei primi del ’900, sapientemente restaurato con tre sale accoglienti, di cui una dedicata alle degustazioni, due camini che scaldano l’atmosfera nelle stagioni fredde e, nella bella stagione, un piccolo spazio esterno dove poter cenare sotto le stelle. Questo è uno dei miei luoghi dell’anima, un luogo che mette insieme storia, gusto e accoglienza. 
Arriviamo puntuali, accolti dal sorriso di Peppino che ci accompagna al nostro tavolo. Il menù – presentato in sala ma anche condiviso settimanalmente sui canali social – segue una formula vincente: antipasto Le Gourmet di quattro portate, quattro primi, quattro secondi e tre dessert. Una proposta che cambia con regolarità, adattandosi al ritmo della natura e alla disponibilità dei prodotti selezionati. Nulla è lasciato al caso: ogni piatto nasce da un confronto costante tra Peppino e lo chef Marco, un’alchimia che si traduce in una cucina sincera, stagionale, viva. Si comincia – come da tradizione – con l’aperitivo di benvenuto. E che benvenuto! Ad aprire le danze, un calice di bollicine per stuzzicare il palato. Poi tocchetti di pan brioche con burro e alici: un classico intramontabile, qui giocato sulla rotondità del burro e la sapidità viva delle alici, adagiati su un pan brioche soffice e fragrante.

Tocchetti di Pan Brioche con burro e alici
Tocchetti di Pan Brioche con burro e alici

Tartellette con mousse di mortadella e pistacchio: elegante nella presentazione, golosa nell’equilibrio tra la dolcezza della mortadella e la nota tostata del pistacchio.

Tartelletta con mousse di mortadella e pistacchio
Tartelletta con mousse di mortadella e pistacchio

Involtini di pasta brick con cremoso ai funghi: croccante fuori, vellutato dentro, con il gusto deciso dei funghi che avvolge il palato quasi come in un abbraccio.

involtini di pasta brick con cremoso ai funghi
involtini di pasta brick con cremoso ai funghi

Per accompagnare il nostro pranzo, scegliamo due calici di Rosato Riserva IGT “Cerasa” di Michele Calò – un’etichetta salentina davvero interessante. Ottenuto da uve Negroamaro in purezza, questo vino si presenta con un suggestivo colore rosa corallo. Il naso è un invito al viaggio: frutti rossi, erbe aromatiche mediterranee, leggere sfumature speziate. Al sorso è fresco, armonico, con una struttura ben definita che sostiene tutto il pasto.

Cerasa Rosato Salento IGP di Michele Calò figli
Cerasa Rosato Salento IGP di Michele Calò & figli

Entriamo nel vivo con il percorso degli antipasti Le Gourmet: quattro portate che compongono un piccolo itinerario tra ingredienti del territorio, tecnica e memoria. Si comincia con un mantecato di baccalà arricchito da peperoni, aglio orsino e nocciola. La consistenza è setosa, la dolcezza del peperone bilancia la sapidità del pesce, mentre l’aglio orsino dona un tocco erbaceo delicato e la nocciola aggiunge la nota finale croccante.

Baccalà mantecato con peperoni aglio orsino e nocciola avellana
Baccalà mantecato con peperoni, aglio orsino e nocciola avellana

Segue un tortino di patate con alici, salsa al burro e limone su un letto di spinaci: un piatto armonioso, equilibrato, in cui la sapidità delle alici viene magistralmente smorzata dalla cremosità del burro e dalla freschezza agrumata del limone. Il risultato? Il Paradiso in terra….

Tortino di patate con alici spinaci e salsa al burro e limone
Tortino di patate con alici, spinaci e salsa al burro e limone

La terza portata è una rivisitazione raffinata della melanzana a “scarpone”: sulla melanzana ci sono la polpa saporita, spuma leggera di provola e pomodorini infornati. Un gioco di temperature e consistenze, dove ogni elemento ha un ruolo preciso, contribuendo a costruire un gusto pieno e profondo.

Melanzana a scarpone con provola e pomodorini
Melanzana a scarpone con provola e pomodorini

A chiudere questo quartetto di antipasti, arriva un mini bun farcito con girello, salsa tonnata e sedano croccante. Il pane è soffice e leggermente tostato, il girello tenero, la salsa tonnata cremosa e ben equilibrata, mentre il sedano aggiunge quella nota fresca e croccante che rinfresca il palato.

Mini bun con girello salsa tonnata e sedano croccante
Mini bun con girello, salsa tonnata e sedano croccante

Si prosegue con i primi, optiamo per il risotto con pesto biologico, gamberi rossi, limone candito e pistacchi. Questo risotto è un piccolo capolavoro di equilibrio. La mantecatura è impeccabile, la dolcezza del gambero trova contrasto nella sapidità controllata del pesto, mentre il limone candito regala quella nota agrumata e viva che illumina il piatto.

Risotto con pesto bio gamberi rossi limone candito e pistacchi
Risotto con pesto bio, gamberi rossi, limone candito e pistacchi

L’altro primo è un inno alla golosità: spaghetti cacio e pepe con menta e cozze. Cremosi, profumati, avvolgenti, sorprendono per la loro armonia. La base classica viene arricchita dal battuto di cozze, che conferisce sapidità marina senza mai risultare invadente, mentre la menta aggiunge freschezza e profondità. Gran piatto davvero. Chapeu!

Spaghetti cacio pepe menta e cozze
Spaghetti cacio e pepe, menta e cozze

Non resistiamo alla tentazione di assaggiare anche un secondo, da condividere. La scelta cade sul filetto di tonno scottato, accompagnato da cipolle declinate in più consistenze e da una mayo artigianale. Il tonno, dalla cottura precisa, mantiene tutta la sua succosità; le cipolle giocano con le diverse sfumature del dolce e dell’acidulo, mentre la maionese “hand made” lega e valorizza il tutto senza coprire nulla. Un secondo piatto di grande personalità che gioca su un matrimonio ormai consolidato quello tra tonno e cipolla.

Trancio di tonno scottato con cipolla in varie consistenze mayo e fiocchi di sale
Trancio di tonno scottato con cipolla in varie consistenze, mayo e fiocchi di sale

Chiudiamo il nostro pranzo con un buon caffè e un piccolo giro di liquorini alle erbe, perfetti per accompagnare le chiacchiere finali e godersi ancora un po’ l’atmosfera calda e rilassata dell’Hosteria Le Gourmet. Il conto? Poco meno di 50 euro a persona. Un rapporto qualità-prezzo davvero eccellente, soprattutto se si considera la qualità delle materie prime, la tecnica in cucina, l’accoglienza impeccabile e il piacere complessivo dell’esperienza.

Tornare all’Hosteria Le Gourmet per me è sempre un piacere che si rinnova. È uno di quei luoghi dove torno sempre con piacere e dove la cucina racconta storie, dove ci si sente coccolati, dove la tradizione si intreccia con la creatività in modo naturale e mai forzato. Gli antipasti dell’Hosteria sono imbattibili. Il tortino di patate con alici, salsa al burro e limone su un letto di spinaci è paradisiaco, il risotto con pesto, gamberi, limone candito e pistacchi conquista, gli spaghetti cacio e pepe con menta e cozze restano nella memoria. Il servizio è professionale ma informale. Corretto il rapporto qualità-prezzo. Peppino Caramiello e lo chef Marco del Giudice hanno costruito un’identità solida, fatta di passione, competenza e amore per il territorio. L’Hosteria Le Gourmet a Sperone si conferma nella nostra guida sul web quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Complimenti e alla prossima….

 

Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone (Av)
Tel . 338 215 46 56
Visita la pagina Fb dell’Hosteria Le Gourmet

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Siamo tornati nella meravigliosa Irpinia, terra che non smette mai di stupirci con i suoi sapori autentici e una cultura enogastronomica profondamente radicata. Siamo ad Ariano Irpino al Ristorante La Pignata, uno degli indirizzi storici della ristorazione irpina. Noi qui veniamo spesso e volentieri. Questo è un luogo che rappresenta un punto fermo per chi ama la cucina che racconta il territorio ma con una visione contemporanea. Il locale è intimo e gradevole, accoglie l’ospite con un’atmosfera calda e conviviale, un bel gioco di luci e un giusto equilibrio tra stile, raffinatezza e calore rustico. Anche la mise en place è essenziale ma curata. A riceverci con la sua proverbiale gentilezza c’è Ezio Ventre, appassionato e competente padrone di casa, grande conoscitore di vini – con un occhio di riguardo per le etichette bio – e di tutto ciò che il territorio ha da offrire, dalle birre artigianali ai distillati. 

Ristorante La Pignata Ariano Irpino Particolare interno
Ristorante La Pignata. Ariano Irpino - Particolare interno

Nell’attesa di esplorare il menù, abbiamo scelto di iniziare con un elegante vino bianco tedesco che ci ha consigliato Ezio, Weingut Stein – Traubenflusterer, un bianco sorprendente ottenuto in prevalenza da uve Riesling, con una fermentazione spontanea e affinamento in acciaio, il risultato è un vino corposo pur essendo un bianco, con piacevoli note minerali, sentori di frutta ed erbacei. Letteralmente Traubenflusterer tradotto significa "colui che sussurra all’uva" e testimonia il grande rispetto di Ulli Stein nei confronti delle vigne, il suo vino è il frutto di una filosofia tutta naturale. Ottima scelta davvero.

Vino bianco Traubenflüsterer di Ulli Stein
Vino bianco Traubenflüsterer di Ulli Stein

In attesa degli antipasti, arriva in tavola un piccolo rito irpino: pane e olio.

Pane di Ariano e olio Evo di Ravece
Pane di Ariano e olio Evo di Ravece

Il fragrante pane di Ariano Irpino, compagno perfetto per esaltare un eccellente olio extravergine monocultivar di Ravece bio Negutta dell’Azienda Agricola Giacobbe Anna Maria, che si rivela subito un protagonista con la sua intensità equilibrata e i sentori erbacei. E ancora ecco dei tarallini ai cereali ed alla cipolla.

Olio Evo Monocultivar Ravece Negutta dellAzienda Agricola di Giacobbe Anna Maria
Olio Evo Monocultivar Ravece Negutta dell'Azienda Agricola di Giacobbe Anna Maria

E che dire dei tranci di pizza artigianali appena sfornati? Sapori di una volta…..

Tranci di pizza
Tranci di pizza artigianali

Ma è con gli antipasti che La Pignata inizia davvero a raccontarsi. Cominciamo con il baccalà mantecato, gazpacho di pomodorino, sedano, cipolla caramellata, fagiolini, olio Evo, mollica di pane fritto al basilico, polvere di olive nere e chips di pasta fillo. Il baccalà è perfettamente equilibrato, lavorato a regola d’arte servito su un gazpacho di pomodorini che dona freschezza, con sedano croccante, cipolla caramellata, fagiolini freschi, olio extravergine e una polvere di olive nere che aggiunge profondità. A completare la chip sottile di pasta fillo, che crea un contrasto piacevolissimo tra cremosità e croccantezza.

Baccalà mantecato con gazpacho di pomodorino sedano cipolla caramellata fagiolini olio Evo polvere di olive nere e chips di pasta filo
Baccalà mantecato con gazpacho di pomodorino, sedano, cipolla caramellata, fagiolini, olio Evo, polvere di olive nere e chips di pasta fillo

Poi arriva lui: il pancotto all’Arianese fatto con verdure, una versione elevata di un piatto della tradizione contadina, che qui si veste di una golosità quasi ancestrale: aglio, olio, peperoncino, pancetta di lardo e peperoni cruschi disegnano un’armonia intensa, rustica, ma al contempo elegante. Un vero e proprio inno al territorio, potente e sincero. Questo a parer mio è un piatto iconico del Ristorante la Pignata, da non perdere…

Pancotto allarianese di verdure aglio olio e peperoncino con pancetta di lardo e peperoni cruschi
Pancotto all'Arianese di verdure, aglio, olio e peperoncino con pancetta di lardo e peperoni cruschi

Non da meno il terzo antipasto che gustiamo, un piatto che sorprende per tecnica e creatività: un carciofo “al contrario”, che cela un cuore tenerissimo, un soufflè di carciofi in crosa di pane e viene servito su una crema di patate e formaggio completato da sottili listarelle di culatello artigianale, carciofini sfritti e fonduta di parmigiano. Il risultato? Una poesia di sapori, dove gli ingredienti si incontrano in un abbraccio perfetto ed ogni elemento ha il suo perché.

Carciofo al contrario
Carciofo al contrario

Per i primi piatti, la Pignata conferma la sua capacità di fondere tradizione e creatività con eleganza e gusto. La nostra scelta ricade sulle trenette all’uovo alla Nerano, “a modo mio”: una rilettura personale e riuscitissima di un grande classico, qui proposta con crema di zucchine, fiori di zucca, pomodorini dolci e succosi, stracciatella freschissima e una spolverata di pistacchio salato. Ogni forchettata è un crescendo rossiniano: sapori pieni, ma ben calibrati, un equilibrio perfetto tra la dolcezza delle zucchine, la cremosità della stracciatella e la nota croccante e sapida del pistacchio. Un piatto che racconta l’Estate ma lo fa in modo creativo ed originale.

Trenette alluovo alla Nerano a modo mio con crema di zucchine fiori di zucca pomodorini stacciatella e pistacchio salato
Trenette alluovo alla Nerano a modo mio con crema di zucchine, fiori di zucca, pomodorini, stacciatella e pistacchio salato

I fusilli irpini con crema di spinaci, pinoli tostati, zest di limone e bottarga sono sorprendenti, un connubio originale, che gioca su contrasti ben dosati. La delicatezza degli spinaci incontra la nota tostata dei pinoli, la freschezza del limone e l’intensità sapida della bottarga, il tutto legato da una mantecatura perfetta. Un piatto equilibrato e raffinato, che dimostra come anche ingredienti semplici possano dare vita ad una vera sinfonia quando sono trattati con cura, amore e perizia.

Fusilli con crema di spinaci pinoli zeste di limone e bottarga
Fusilli iprini con crema di spinaci, pinoli, zest di limone e bottarga

Per il secondo, abbiamo scelto di condividere una portata: coscetta di faraona cotte a bassa temperatura, servita con patate e peperoni su una crema di peperoni che ne esalta la dolcezza naturale. La carne è tenerissima, succosa e perfettamente insaporita, mentre la base cremosa aggiunge rotondità al piatto senza coprirne le sfumature. I peperoni, protagonisti discreti ma fondamentali, fanno da filo conduttore in un piatto che soddisfa i sensi nel solco della tradizione.

Coscetta di faraona cotta a bassa tempaeratura con peperoni e patate
Coscetta di faraona cotta a bassa temperatura con peperoni e patate

A concludere il nostro pranzo ci servono dei cantuccini artigianali serviti con fonduta di cioccolato, un grande classico rivisitato con eleganza, dove il contrasto tra la croccantezza del biscotto e la cremosità intensità del cioccolato crea un perfetto gioco di consistenze.

Cantuccini artigianali e fonduta di cioccolato fondente
Cantuccini artigianali e fonduta di cioccolato 

Proseguiamo con due piccole millefoglie farcite con crema chantilly e amarene, leggere, fragranti, equilibrate, un dessert che sa di domeniche italiane e di buone mani in cucina.

Mini Millefoglie con crema chantilly e amarene
Mini Millefoglie con crema chantilly e amarene

Infine, chiudiamo con un cannolo di pasta fillo ripieno di crema chantilly, macedonia fresca e servito con un sorbetto al lime: un dolce fresco, estivo, ben costruito, che pulisce il palato e lascia una piacevole sensazione di leggerezza.

Cannolo di pasta filo con crema chantilly macedonia e sorbetto al lime
Cannolo di pasta fillo con crema chantilly, macedonia e sorbetto al lime

Per il nostro pranzo alla Pignata abbiamo pagato 60 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità-prezzo se consideriamo il contesto ed il livello della proposta gastronomica.

Il Ristorante La Pignata è una certezza assoluta, vero baluardo della ristorazione irpina, che nel tempo si è evoluto, senza mai tradire le radici ed il territorio. La Pignata è un viaggio nella memoria gastronomica dell’Irpinia, raccontata con sensibilità contemporanea. L’accoglienza calorosa di Ezio Ventre e di tutto il team, la cura dei dettagli, la qualità degli ingredienti e la capacità di reinterpretare la tradizione senza snaturarla, fanno di questo luogo un punto di riferimento sicuro. Le proposte di cucina sono eccellenti e seguono il ritmo e lo scorrere delle stagioni. Ottimi gli antipasti, il Pancotto all’Arianese è un piatto iconico che non puoi non provare se vieni qui, il "carciofo al contrario" è sorprendente. Tra i primi le trenette all’uovo alla Nerano, “a modo mio” sono una reinterpretazione riuscitissima di un grande classico. Fantastica la coscetta di faraona cotta a bassa temperatura con peperoni e patate. Molto fornita e curata la carta dei vini con etichette bio ed anche vini stranieri. Ho trovato giusto il rapporto qualità - prezzo e comunque coerente con l’ambiente ed il tipo di proposta gastronomica. Nota di merito per il servizio, professionale e veloce. La Pignata ad Ariano Irpino si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori ristoranti. Da provare e riprovare…..



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del Ristorante La Pignata

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Siamo tornati ad Ariano Irpino, la città del Tricolle ci regala sempre indirizzi degni di nota e spunti interessanti. Ci siamo fermati a pranzo alla Trattoria Braceria Due Nani, il regno dell'oste Flavio Rubino ed è stata una piacevole conferma. Il locale si raggiunge facilmente anche per chi proviene via autostrada dal napoletano, infatti si trova in località Santa Barbara, proprio sulla SS90 e a pochi Km dall’Uscita autostradale di Grottaminarda della A-16. La cosa che mi piace molto, Quando entro alla Trattoria Braceria Due Nani, è la sensazione di calore e convivialità che si respira. L'ambiente è rustico, arredato in maniera semplice e sobria, domina il legno. Ci sono due ambienti, anche uno ricavato in una veranda. C’è anche un gradevole spazio esterno dove durante la bella stagione si può pranzare o cenare all'aperto.

Trattoria Braceria Due Nani Ariano Irpino Insegna Esterna
Trattoria Braceria Due Nani. Ariano Irpino - Insegna

Quella della Trattoria Braceria Due Nani è una storia di famiglia che va avanti nel tempo. Flavio Rubino da qualche anno ha ridato vita alla storica attività di suo nonno che aprì un locale anni fa nella parte alta di Ariano Irpino, riprendendo così l'attività di famiglia. Nella saletta interna ci sono ancora le statuette dei due nani che erano nello storico locale del nonno (da qui deriva il nome del locale). Flavio fin da piccolo ha coltivato la passione per la cucina e dopo varie esperienze si è dedicato a questo progetto insieme alla moglie Mariagrazia ed al suo team costruito negli anni. Qui trovi una cucina espressa che esalta le materie prime ed i prodotti di stagione. Fin dal principio Due Nani aveva nella carne il suo punto di forza (e lo è ancora oggi). La carne viene accuratamente selezionata e scelta nelle migliori macellerie del territorio, ma qui puoi gustare anche proposte di pesce. I piatti cambiano quasi ogni settimana in base alla disponibilità di prodotti e materie prime, una cucina quindi che segue la stagionalità. Il menù viene sempre integrato con piatti e proposte che vengono illustrati dall'oste Flavio e dal personale di sala.Ci portano il buon pane di Montecalvo Irpino, realizzato con farina di semola di grano duro e caratterizzato dal profumo e dalla fragranza.

Il pane
Il pane di Montecalvo Irpino

Noi ordiniamo da bere una minerale e un ottimo rosso: l'aglianico dell'azienda agricola Biologica Fontana Falcone di Conca della Campania, vino davvero interessante ottenuto da uve di aglianico in purezza coltivate nel territorio del Parco Regionale di Roccamonfina.

Aglianico bio di Fontana Falcone
Aglianico bio dell'Azienda Agricola Fontana Falcone

Si comincia con gli antipasti. Il pancotto con broccolo Aprilatico di Paternopoli, pane raffermo di Montecalvo Irpino, peperone crusco, stracciatella, olio aromatizzato al peperone crusco e polvere di pane al carbone vegetale è una poesia, meraviglioso il broccolo Aprilatico ed il connubio con il peperone crusco che gli dona croccantezza e carattere. Avrei fatto volentieri il bis.....

Pancotto con broccolo Aprilatico pane di Montecalvo peperone crusco stracciatella con pane al carbone vegetale
Pancotto con broccolo Aprilatico, pane di Montecalvo, peperone crusco, stracciatella con pane al carbone vegetale

Spettacolare nella sua semplicità il formaggio Primo Sale alla brace con pancetta croccante e favette fresche passate in padella. C'è la Primavera in questo piatto, ben concepito e da provare assolutamente....

Primosale arrostito con favette fresche saltate in padella e guanciale croccante
Primo Sale arrostito con favette fresche saltate in padella e guanciale croccante

Il Carciofo ripieno è mitologico: gustoso, appagante ripieno con uova, mollica di pane, parmigiano, gambi di carciofo, sale, pepe e sopressata. Un vero trionfo di sapore contadino.

Carciofo ripieno
Carciofo ripieno

Tra i primi, abbiamo gustato la carbonara agli asparagi selvatici, memori della nostra precedente esperienza qui alla Trattoria Braceria Due Nani dove l'avevamo già provata. Stavolta però al posto degli spaghettoni ci sono le tagliatelle di pasta fresca. Questa carbonara è avvolgente, gustosa, capace di esaltare con la sua cremosità il sapore inconfondibile degli asparagi selvatici.

Tagliatelle fresche alla carbonara di Asparagi
Tagliatelle fresche alla carbonara di Asparagi

Che dire dei ziti spezzati alla Genovese della tradizione? Spettacolari, profumati e per niente stucchevoli. Una delle migliori genovesi gustate nell'ultimo periodo..

Ziti spezzati alla genovese con cacioricotta
Ziti spezzati alla genovese della Tradizione con cacioricotta

Decidiamo di concederci anche un secondo da dividerci. La nostra scelta cade sul filetto di maiale alla brace con asparagi selvatici e guanciale croccante. Ottima davvero la carne, prima della cottura viene fatta una leggera marinatura in sale rosa, olio Evo di varietà ogliarola e pepe macinato fresco. Il risultato è eccezionale...

Filetto di maiale con asparagi selvatici e guanciale croccante
Filetto di maiale con asparagi selvatici e guanciale croccante

Come contorno ecco un classico irpino: patate e porcini al forno. Super buone....

 Patate e porcini al forno
Patate e porcini al forno

Chiudiamo in dolcezza con un gradito omaggio dell'Oste Flavio Rubino, ci coccoliamo con del meraviglioso cioccolato belga fondente.

Cioccolato belga
Cioccolato fondente belga

E dei cantuccini.Ci concediamo un giro di amari e chiediamo il conto.

Cantuccini
Cantuccini artigianali 

Per il nostro pranzo alla Trattoria Braceria Due Nani paghiamo poco più di 50 euro a persona.

La Trattoria Braceria Due Nani è stata una bella conferma. Il locale è conviviale ed accogliente. Qui trovi una cucina del territorio ben eseguita che esalta prodotti e materie prime, un cucina che segue il ritmo delle stagioni. Trovi piatti in prevalenza di carne ma anche proposte di pesce. Fantastici gli antipasti, il pancotto con broccolo Aprilatico di Paternopoli, pane di Montecalvo Irpino, peperone crusco, stracciatella, olio aromatizzato al peperone crusco è poesia e anche da solo vale il viaggio. Il Carciofo ripieno resta nella memoria. Tra i primi, ottima la carbonara di asparagi e merita un applauso convinto la Genovese, tra le migliori gustate nell’ultimo periodo. Di qualità la carne. Buona la carta dei vini. Il servizio è informale e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Il plus del locale è l’oste Flavio Rubino, vulcanico, presente e sempre attento alle esigenze degli ospiti. La Trattoria Braceria Due Nani ad Ariano Irpino si conferma nella nostra guida sul web tra quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Da provare…



Trattoria Braceria Due Nani
Contrada Santa Barbara, n.1
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 185 3895
Visita la pagina Fb della Trattoria Braceria Due Nani

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Siamo tornati in Irpinia nella città del Tricolle: Ariano Irpino. La nostra tappa è il Ristorante La Pignata 2.Zero, il regno del grande chef Guglielmo Ventre. Ci mancavamo da un po’. E’ sempre bello tornare a trovare Guglielmo, restiamo sempre affascinati dalla sua umanità, dai suoi modi gentili (quasi di altri tempi) e chiaramente siamo innamorati della cucina sua e della sua brigata, una cucina irpina come definizione e concetto ma con interessanti spunti creativi.
Guglielmo Ventre è uno dei grandi nomi della ristorazione irpina che resiste al tempo e che con il tempo si è evoluto sempre più. Venire qui per noi è sempre un’immensa gioia. Siamo in Via Cardito, strada centralissima e molto frequentata un po’ come tutta la zona, piena di negozi, attività commerciali ed uffici. Il locale è come lo ricordavamo, spazioso, luminoso, accogliente con due grandi ambienti, l’arredo è moderno e curato. C’è a vista anche il forno ed il banco da lavoro per le pizze, di sera infatti la Pignata 2.Zero propone oltre alla cucina anche le pizze con le creazioni del nuovo pizzaiolo Felice Grieco (torneremo per degustare anche queste). 

La Pignata 2.Zero Ariano Irpino Particolare parete interna
La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino - Particolare di una parete interna

La Pignata 2.Zero all’interno gioca sul contrasto tra due colori: il bianco ed il nero. C’è anche un gradevole spazio esterno che durante la bella stagione consente agli ospiti di poter pranzare o cenare all’aperto. Chi ci segue sa bene che spesso siamo stati anche alla Pignata, l’altra realtà storica della famiglia Ventre dove ci sono Ezio Ventre e la signora Carmela in cucina. Guglielmo invece da un po’ ha sposato questo progetto e guida la Pignata 2.Zero, dove propone una cucina che parte dalla tradizione irpina ma si evolve. Una cucina realizzata con maestria e grande tecnica e con una materia prima di altissima qualità. Ci accoglie la brava e professionale Anna Sebastiano maestra nel gestire la sala e spiegare agli ospiti pietanze e abbinamenti. E' stato bellissimo rivedere anche lei. Da bere ordiniamo una minerale e un vino (su consiglio di Anna) davvero interessante. Cominciamo con un rosato che accompagnerà gli antipasti: il Campania rosato IGP “Macchiarosa” dell’azienda vitivinicola Mièr Vini. Ottenuto da uve di aglianico in purezza, questo vino si presenta di un bel colore rosa tenue, con sentori fruttati e di fragola, al palato si presenta equilibrato e piacevole. Ottima scelta.

Rosato IGP Macchiarosa di MIER Vini
Rosato IGP Macchiarosa di Mièr Vini

Arriva il pane ed il benvenuto dello chef: una rivisitazione della pizza con l’acciuga presentato nelle sembianze di uno stecco gelato, un paninetto alla zucca con formaggio cremoso e capocollo, una meravigliosa soppressata e un tocchetto di classica pizza “chiena” pasquale. Nota di merito per la soppressata ovviamente irpina di Salumi Guglielmo di Andretta, gustosa, profumata, bella umida all’interno e goduriosa, la pizza “chiena” pasqualina è uno spettacolo e racconta la tradizione: uova, formaggio, salumi a creare una vera poesia della tradizione.

Entreé dello chef
Entreé dello chef

Il menù del Ristorante La Pignata 2.Zero cambia spesso in base alla stagionalità dei prodotti, delle materie prime e anche degli spunti creativi dello chef. Noi cominciamo con gli antipasti.
Ecco il tortino di patate e baccalà su gazpacho, fiore di zucca ripieno e provola affumicata. Il tortino è fantastico, quello tra patate e baccalà è un matrimonio d’amore e la loro delicata unione viene bilanciata dal sapore deciso del gazpacho che dona al piatto carattere e spinta. Davvero ottimo.

Tortino di patate e baccalà su gazpacho con fiore di zucca ripieno e provola affumicata
Tortino di patate e baccalà su gazpacho con fiore di zucca ripieno e provola affumicata

Continuiamo con una quenelle impanata e fritta di patate baccalà e caciocavallo, su broccoli e peperone crusco. Un piatto dal sapore rustico e avvolgente, un vero inno alla tradizione, gradevole la nota croccante donata al piatto dal peperone crusco.

Quenelle di patate baccalà e caciocavallo servita su broccoli e peperone crusco
Quenelle di patate baccalà e caciocavallo servita su broccoli e peperone crusco

Non è da meno il carciofo all’incontrario con fonduta di pecorino di Carmasciano e perle di pomodoro. In pratica il pane viene modellato a mo’ di cestino, al suo interno viene farcito con un cremoso di carciofi, viene poi ripassato al forno servito su crema di patate, fonduta di pecorino e perle di pomodoro. Spettacolo puro…

Carciofo allincontrario con fonduta di pecorino e perle di pomodoro
Carciofo all'incontrario con fonduta di pecorino e perle di pomodoro

Gugliemo Ventre decide di faci fare giusto un assaggio anche di un altro antipasto: tartare di marchigiana con patata, su un letto di carciofi, asparagi e fave e sopra un uovo di quaglia in camicia. Altra proposta eccellente….

Tartare di marchigiana e patate con uovo di quaglia su letto di carciofi asparagi e fave
Tartare di marchigiana e patate con uovo di quaglia su letto di carciofi asparagi e fave

Ecco l’altra bottiglia di vino che scegliamo per accompagnare le pietanze che completeranno il nostro pranzo. Stavolta si tratta di un rosso imponente: Valeria, Irpinia DOC Campi Taurasini della Cantina La Molara di LuogosanoUn vino ottenuto da uve 100% aglianico, di un bel colore rosso rubino intenso, con sentori di spezie e frutti rossi, al palato è avvolgente e deciso.

Irpinia Campi Taurasini DOC Valeria di La Molara
Irpinia Campi Taurasini DOC Valeria della cantina La Molara

L’antipasto ci ha davvero soddisfatto, un vero trionfo di sapori e prodotti (soprattutto del territorio). Abbiamo ordinato anche due primi. Davvero eccellente il risotto con lupini, gamberi, zucchine e chips di zucchine e fiore di zucca. Un intrigante e delicato connubio di mare e terra in questo risotto mantecato alla perfezione.

Il risotto con lupini gamberi chips di zucchine e fiori di zucca
Il risotto con lupini, gamberi, chips di zucchine e fiori di zucca

Sublimi i carbonari con asparagi e fonduta di pecorino carmasciano. La particolarità di questo piatto sta nel fatto che la classica carbonara è all’interno di questi voluttuosi ravioli, esaltati dagli asparagi e nobilitati dalla fonduta di pecorino di Carmasciano e guanciale croccante. Un piatto paradisiaco che anche da solo vale il viaggio.

Carbonari con asparagi e fonduta di pecorino Carmasciano
Carbonari con asparagi, guanciale croccante e fonduta di pecorino Carmasciano

Prendiamo anche un secondo. La nostra scelta cade sul brasato di guancia di vitellino bianco cotta a bassa temperatura con riduzione di vino Taurasi, cremoso di patate,  zucca in agrodolce, cipolline caramellate e frutti rossi. La carne era morbidissima, si tagliava con la forchetta e si scioglieva in bocca. Ottima davvero.

Brasato di guancia di manzo di vitellino bianco con risuzione di vino Taurasi con cremoso di patate e frutti rossi
Brasato di guancia di manzo di vitellino bianco con riduzione di vino Taurasi con cremoso di patate e frutti rossi

Ci viene servito poi un bel sorbetto al lime con riduzione di fragole. Beh ci voleva proprio per rinfrescare il palato.

Sorbetto al lime e riduzione di fragola
Sorbetto al lime e riduzione di fragola

Facciamo un paio di giri di amari e caffè e chiediamo il conto. Per il nostro pranzo al Ristorante La Pignata 2.Zero paghiamo poco più di 55 euro a persona. Rapporto qualità prezzo assolutamente corretto, soprattutto se consideriamo la qualità della proposta gastronomica. Complimenti.

La Pignata 2.Zero è un indirizzo imperdibile. Ottima la proposta gastronomica dello chef Guglielmo Ventre e della sua brigata di cucina. Una cucina che parte dalla tradizione ma si evolve con spunti originali e intriganti. Il menù segue la stagionalità di prodotti e materie prime tutte di altissima qualità. Gli antipasti sono un inno al territorio ma in chiave moderna, tra questi il tortino di patate e baccalà su gazpacho, fiore di zucca ripieno e provola affumicata è fantastico così come il carciofo all’incontrario con fonduta di parmigiano e caviale di pomodoro. I carbonari con asparagi, guanciale croccante e fonduta di caciocavallo sono spaziali ed anche da soli valgono il viaggio. Ottima la carne. Il personale è gentile, informale ma preciso e professionale. Semplicemente eccezionale poi Anna Sebastiano in sala. Il rapporto qualità - prezzo è corretto. “Repetita iuvant” recitava un detto latino, ci ripetiamo volentieri. Qui alla Pignata 2.Zero ad Ariano Irpino bisogna venire assolutamente. Garantiamo noi Templari del Gusto.. Alla prossima….

 

La Pignata 2.Zero
Via Cardito n.51
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 872433
Visita la pagina Fb del Ristorante La Pignata 2.Zero

Visita il sito web del Ristorante La Pignata

 

 

 

 

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Taurasi è uno dei borghi irpini più suggestivi che sorge nella zona della Valle del Calore. Il suo centro antico è di notevole interesse, con numerosi edifici storici, palazzi nobiliari, ma su tutto domina il Castello Marchionale le cui origini risalgono probabilmente al tempo dei Longobardi. Taurasi è famosa in Italia e nel mondo soprattutto per la produzione del Taurasi DOCG uno dei vini più importanti e pregiati d’Italia.

Sella Bistrot Taurasi Insegna esterna
Sella Bistrot. Taurasi - Insegna esterna

A pochi passi dal centro storico di Taurasi si trova Sella Bistrot, un vero gioiello, luogo di eccellenza dove poter gustare una cucina irpina che segue rigorosamente la stagionalità di prodotti e materie prime, una cucina che parte dalla tradizione ma viene presentata in chiave contemporanea. Le proposte sono accompagnate dai meravigliosi vini dell’azienda Sella delle Spine, espressione piena del territorio taurasino e di cui Sella Bistrot rappresenta la naturale evoluzione: luogo dove concedersi un'esperienza enogastronomica di assoluto livello. Il locale è davvero bello, c’è un piccolo dehors esterno, due sale su un livello, di cui una luminosissima, uno spazio esterno ben attrezzato dove poter pranzare o cenare durante la bella stagione ma la chicca sono le sale in pietra con soffitti a volta, uno spettacolo. L’arredo è raffinato ma sobrio, semplice e curata la mise en place.

Sella Bistrot Taurasi Av Un angolo della suggestiva sala Cantina in pietra
Sella Bistrot. Taurasi - Un angolo di una delle suggestive sale in pietra con soffitto a volta

Come sempre diamo uno sguardo al menù. Le proposte in carta sono legate al territorio e variano stagionalmente in base alla disponibilità di prodotti e materie prime. C'è la possibilità di optare per un menù degustazione, noi invece ordiniamo “a la carte”. Da bere prendiamo una minerale e due calici di Irpinia Campi Taurasini DOC “Sella” annata 2019 di Sella delle Spine. Un rosso poderoso, ottenuto da uve di aglianico in purezza, di un bel colore rosso rubino intenso, sentori di frutti di bosco, spezie e liquirizia. Al palato i tannini sono equilibrati. Un Rosso meraviglioso che accompagnerà il nostro pranzo. Facciamo anche la conoscenza di Luigi Caggiano che ci spiega la filosofia della sua azienda e noto nelle sue parole la passione ed il legame fortissimo con la terra e con il nobile mestiere del fare vino. Complimenti davvero. Intanto arrivano i pani, i grissini, i tarallini e i cracker con i semi di finocchietto, meravigliosi......

Pane grissini cracker e tarallini
Pane, grissini, cracker e tarallini

Come stuzzicanti e morbidissimi sono i tocchetti di focaccia.....

Tocchetti di focaccia
Tocchetti di focaccia

Ecco un entreé dello chef, degli invitanti bignè ripieni con crema di parmigiana di melanzane. Davvero un ottimo inizio......

Bignè ripieno di parmigiana di melanzane
Bignè ripieno di parmigiana di melanzane

Come antipasti optiamo per baccalà marinato, uvetta al fiano e friarielli, un meraviglioso gioco di sapori e consistenze. Ho trovato eccezionale il giusto equilibrio tra la nota sapida del baccalà lavorato alla perfezione ed il sentore dolce dell'uvetta al fiano.

Baccalà marinato con uvetta al fiano friarielli e polvere di olive nere
Baccalà marinato con uvetta al fiano, friarielli e polvere di olive nere

L'uovo poche con spuma di patate, tartufo irpino e caciocavallo è una poesia. Un inno al territorio irpino. Delicato, morbido, avvolgente l'uovo poche che si lascia avvolgere dalla delicata spuma di patate, tartufo e caciocavallo sono il segno irpino distintivo che dona al piatto carattere e spinta. Spettacolo....

Uovo poche con spuma di patate tartufo irpino e caciocavallo
Uovo poche con spuma di patate, tartufo irpino e caciocavallo

Non da meno i primi che degustiamo. Gli spaghetti con aglione irpino, funghi di stagione e polvere di alloro sono particolari e gustosi, con questa cremina all'aglio particolarissima che conquista.

Spaghetti allaglione irpino funghi di stagione e alloro
Spaghetti allaglione irpino con funghi di stagione e polvere di alloro 

Ma il piatto che mi ha fatto innamorare sono i paccheri con il ragù irpino e scaglie di caciocavallo. Un ragù eccezionale, tra i migliori gustati negli ultimi anni, fatto con amore e cura a partire dai tagli di carne scelti: costine di maiale, muscolo di manzo e di vitello. Cottura sapiente e lenta, un pomodoro di qualità eccezionale. Il risultato è un sugo bello tirato, nobilitato dalle scaglie di caciocavallo irpino. Chapeau!

Paccheri con ragù irpino e scaglie di caciocavallo
Paccheri con ragù irpino e scaglie di caciocavallo

Prendiamo anche un secondo in due, e optiamo per il brasato al Taurasi, pomodoro fondente e pomme mature. La carne era eccezionale, morbida e gustosa, esaltata dalla cottura con il vino Taurasi e accompagnato alla grande dalle patate e dal pomodoro fondente con la sua nota dolce e delicata.

Brasato al Taurasi con pomodoro fondente e pomme nature
Brasato al Taurasi con pomodoro fondente e pomme nature

Che pranzo sarebbe senza il dolce? Dulcis in fundo prendiamo due bei tiramisù, anche questi fatti a regola d'arte e golosissimi. Accompagniamo il dolce con un caffè e due giri di grappa monovitigno di Greco di Tufo di Sella delle Spine.

Tiramisù
Tiramisù

Per il nostro pranzo da Sella Bistrot, paghiamo 50 euro a persona. Davvero ottimo il rapporto qualità – prezzo.

Sella Bistrot è un gioiello situato a pochi passi dal centro storico di Taurasi. La location è suggestiva e curata, qui puoi compiere un viaggio tra i sapori dell'Irpinia presentati in chiave contemporanea. Dai salumi ai formaggi irpini, dall'olio Evo al tartufo, e le pregiate carni del territorio. Il menù segue il ritmo delle stagioni, le materie prime sono tutte di assoluta qualità, le proposte in carta sono abbinate ai vini dell'azienda vitivinicola Sella delle Spine, altra eccellenza del territorio. Il Deus Ex Machina di Sella delle Spine è Luigi Caggiano, preparato, appassionato, cultore di tutto ciò che significa “fare vino” e raccontare il territorio. Tra i piatti che abbiamo degustato l'uovo poche con spuma di patate, tartufo irpino e caciocavallo è poesia del territorio e da solo vale la visita, insieme ai paccheri con il ragù irpino tra i migliori mai gustati. Ottima la carne, quel brasato al Taurasi lo porterò con me a lungo. Il servizio è impeccabile e professionale, abbiamo trovato corretto il rapporto qualità – prezzo. Sella Bistrot a Taurasi merita assolutamente la visita ed entra di diritto nella nostra guida sul web tra gli indirizzi da non perdere. Emozioni vere....



Sella Bistrot
Via Municipio n.28
Taurasi (Av)
Tel. 339 8718734
Visita il sito web di Sella Bistrot

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Siamo tornati in Irpinia, a Serino. Proprio qui nel centro del paese in Via Salvatore Pescatore, da pochi mesi, ha inaugurato Fusione Bistrot, la “casa” dello chef Maurizio Landolfi. Possiamo a giusta ragione parlare di “casa” perché Maurizio è originario proprio di Serino e ha deciso, dopo essersi formato e dopo numerose esperienze lavorative anche in ristoranti stellati, di realizzare il suo sogno, aprendo il suo ristorante proprio a Serino. Il nome già dice tutto “Fusione Bistrot”, fusione nel senso di incontro, di legame tra quella che è la cucina tradizionale irpina e la creatività e la tecnica dello chef Maurizio Landolfi, capace così di nobilitare i meravigliosi prodotti del territorio creando un mash-up di sicuro impatto. Il risultato è una cucina sorprendente che seduce ma che non perde mai di vista le "radici".

Fusione Bistrot Serino Insegna esterna
Fusione Bistrot. Serino - Insegna esterna

Cominciamo dalla location, raffinata ma al contempo intima e raccolta, una sorta di salotto di buon gusto dove potersi rilassare e gustare le proposte in carta: tavoli scuri, comode sedute colorate, un riuscitissimo gioco di luci, inserti in legno, dal bancone all’ingresso si intravede la cucina a vista dove lo chef Landolfi e la sua brigata sono all’opera. L’accoglienza è cordiale. Ci accomodiamo al nostro tavolo prenotato per tempo. Come al solito diamo un’occhiata alle proposte in carta. Il menù segue ovviamente il ritmo delle stagioni. C’è la possibilità di optare per tre menù degustazione (Armonia Irpina di quattro portate, Menù Le Cinque Vette di cinque portate e Menù Fusione a libera interpretazione dello Chef). Noi scegliamo di ordinare “a la carte”. Per il vino restiamo in Irpinia e scegliamo un interessante aglianico. Il Ventisali Irpinia Aglianico DOC di Cantine Buonanno, un rosso dal colore rubino, con sentori di frutti rossi, delicate spezie, con un bel tannino morbido ma presente e una persistenza intrigante. Davvero un’ottima scelta….

Ventisali Irpinia aglianico Doc di Cantine Buonanno
Ventisali Irpinia aglianico Doc di Cantine Buonanno

Arrivano i grissini, una pagnottella al lievito madre (eccezionale) da accompagnare con burro salato centrifugato….Che bontà...

Pagnottella fatta con il lievito madre burro salato centrifugato e grissini
Pagnottella fatta con il lievito madre, burro salato centrifugato e grissini

Poi ci viene servito l’entreé dello chef, 3 proposte di finger food davvero interessanti. Il mini bun, panino cotto al vapore al nero di seppia con mousse di baccalà e papaccelle è spaziale, delicato ma saporito grazie alla mousse di baccalà con la sua nota sapida.

Panino al nero di seppia cotto a vapore con mousse di baccalà e papaccelle
Panino al nero di seppia cotto a vapore con mousse di baccalà e papaccelle

Le tartellette con eborinato e polvere di olive sono una lieve e colorata carezza.

Tartellette con erborinato e polvere di olive
Tartellette con erborinato e polvere di olive

Più deciso il sapore della pallina di caciocavallo fritta con mayo al tartufo e tartufo. Un piccolo omaggio ai sapori irpini da gustare in un boccone.

Pallina di caciocavallo fritta con maionese al tratufo e tartufo
Pallina di caciocavallo fritta con maionese al tratufo e tartufo

Dopo il graditissimo benvenuto dello chef, arrivano gli antipasti che abbiamo ordinato. La pancia di maialino CBT con salsa agrodolce di papaccelle e patate all’olio di oliva è un inno alla tradizione. Il maialino è delicato grazie alla cottura a bassa temperatura che ne esalta il sapore, la salsa alle papaccelle ci sta divinamente così come la morbida crema di patate all’olio Evo irpino.

Pancia di maialino cotta a bassa temperatura con salsa agrodolce di papaccelle e patate allolio doliva
Pancia di maialino cotta a bassa temperatura con salsa agrodolce di papaccelle e patate all'olio d'oliva

Non da meno il polpo con salsa alla Luciana, servito con capperi fritti, polvere di olive e chips di aglio. Da rimarcare la eccezionale morbidezza del polpo.

Polpo con salsa alla Luciana capperi fritti polvere di olice e chips di aglio
Polpo con salsa alla Luciana, capperi fritti, polvere di olive e chips di aglio

Bella da vedere e delicatissima è la nuvola di ricotta irpina cotta a vapore con borragine e brodo di funghi e tartufo.

Nuvola di ricotta cotta a vapore con crema di borragine brodo di funghi e tartufo
Nuvola di ricotta cotta a vapore con crema di borragine brodo di funghi e tartufo

Gli antipasti hanno confermato le aspettative che avevamo e non hanno fatto altro che far crescere l’attesa di provare i primi piatti. Anche con questi ultimi si conferma la chiara intenzione dello chef Maurizio Landolfi di creare una “fusione” tra quella che è la tradizione irpina e la sua vena creativa, prova ne sia un piatto “solido” che identifica il territorio irpino. Il tagliolino all’uovo mantecato al burro con salsa di porcini e tartufo nero è pura poesia.

Tagliolini alluovo mantecati al burro con salsa di porcini e tartufo nero
Tagliolini alluovo mantecati al burro con salsa di porcini e tartufo nero

Il raviolo come una lasagna è invece una interessante rivisitazione proposta dallo chef del piatto principe della Domenica. I ravioli sono ripieni di braciola, conditi con il ragù napoletano e resi più delicati dalla spuma di ricotta. Nel complesso una piatto da favola. Chapeau!

Raviolo come una lasagna ripieno di braciola ragù napolentano e spuma di ricotta
Raviolo come una lasagna, ripieno di braciola, ragù napolentano e spuma di ricotta

Anche le pappardelle al rosmarino con ragù bianco di lepre e timo sono espressione della tradizione, bella l’idea di proporre un “ragù bianco”, per valorizzare il gusto della carne e delle erbe aromatiche presenti.

Pappardelle al rosmarino con ragù bianco di lepre e timo
Pappardelle al rosmarino con ragù bianco di lepre e timo

Lo spaghettone alle vongole con purea di prezzemolo e nage di vongole e limone convincono per il loro fantastico equilibrio, il gusto deciso e persistente. Questo è un altro piatto da ricordare….

 Spaghettoni alle vongole con purea di prezzemolo e nage di vongole e limone
Spaghettoni alle vongole con purea di prezzemolo e nage di vongole e limone

Il nostro pranzo da Fusione Buistrot procede alla grande, decidiamo di gustare anche tre secondi. Optiamo per un petto d’anatra scottato con gel di mandarino, mandorle e bietola. Ottimo davvero e sorprendente l’abbinamento con il gel di mandarino.

Petto danatra scottato con gel di mandarino mandorle e bietola
Petto d'anatra scottato con gel di mandarino mandorle e bietola

E poi due filetti di maiale scottati in padella con frutti rossi e indivia brasata. Che meraviglia quella salsina ai frutti rossi che accompagnava alla grande il godurioso filetto di maiale…..

Filetto di maiale scottato in padella con fondo ai frutti rossi e indivia brasata
Filetto di maiale scottato in padella con fondo ai frutti rossi e indivia brasata

Chiudiamo in dolcezza con il predessert di Fusione Bistrot, la loro piccola pasticceria: bignè al cioccolato, sempre graditi...

Bignè al cioccolato
Bignè al cioccolato

Dei colorati e golosi macarons al lampone con mousse di lamponi.........

Macaron al lampone con mousse al lampone
Macaron al lampone con mousse al lampone

Infine dei tartufini al cioccolato.....

Tartufini al cioccolato
Tartufini al cioccolato

Decidiamo di gustare anche il dolce. Scegliamo tutte e tre le proposte di dessert in carta. Il tronchetto al cioccolato fondente con caramello salato, spugne al latte e lamponi è godurioso.

Tronchetto al cioccolato fondente caramello salato spugne di latte e lamponi
Tronchetto al cioccolato fondente, caramello salato, spugne di latte e lamponi

Fresco e aromatico il babà al mandarino con spuma al mascarpone e zafferano con la granita al mandarino.

Babà al mandarino con spuma al mascarpone e zafferano e granita al mandarino
Babà al mandarino con spuma al mascarpone e zafferano e granita al mandarino

Rassicurante richiamo al territorio è il lingotto al latte con la crema di castagne di Serino al liquore Strega, con cremoso al mandarino e meringa.

Accompagniamo il dolce con due giri di limoncello dell’azienda agricola Il Convento, fatto con il limone Ovale di Sorrento. 
Lingotto al latte con crema di castagne di Serino allo Strega, cremoso al mandarino e meringa

Accompagniamo il dolce con due giri di limoncello dell’azienda agricola Il Convento, fatto con il limone Ovale di Sorrento. Per il nostro pranzo da Fusione Bistrot a Serino paghiamo 75 euro a persona. Abbiamo trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo, se consideriamo il tipo di locale e la proposta gastronomica offerta.

Fusione Bistrot è la “casa” dello chef Maurizio Landolfi. Il locale è moderno, raffinato e curatissimo, un vero salotto dove poter vivere un’esperienza gastronomica di assoluto livello e si trova al centro di Serino. La proposta di cucina rappresenta un mix perfetto tra creatività, tecnica e tradizione irpina. Il menù cambia ad ogni stagione, le materie prime utilizzate e i prodotti sono eccellenti. Una vera “fusione” tra i sapori tradizionali dell’Irpinia e la cucina contemporanea. Il benvenuto dello chef è una raffinata carezza, il panino cotto al vapore al nero di seppia con mousse di baccalà e papaccelle è fantastico, tra gli antipasti, la pancia di maialino CBT con salsa agrodolce di papaccelle e patate all’olio di oliva è un inno alla tradizione, tra i primi i tagliolini all’uovo mantecato al burro con salsa di porcini e tartufo nero sono pura poesia, i ravioli come una lasagna, ripieni di braciola con il ragù napoletano e la spuma di ricotta anche da soli valgono il viaggio. Ottime le carni e buoni i dolci. Interessante e ben studiata la carta dei vini. Nota di merito per il servizio, Matteo Saporito in sala è pressoché perfetto e sempre presente e pronto a consigliare gli ospiti, così come Gerardina Follo. Abbiamo trovato corretto il rapporto qualità- prezzo adeguato al tipo di proposta gastronomica e di servizio. Fusione Bistrot a Serino entra di diritto nella nostra guida sul web tra i ristoranti da non perdere. Complimenti, “ad maiora” ed alla prossima …..

 

 

Fusione Bistrot
Via Salvatore Pescatore n.22
Serino (Av)
Tel. 351 023 9272
Visita la pagina Fb di Fusione Bistrot

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Siamo nella nostra amata Irpinia, territorio capace sempre di emozionarci e regalarci spunti di riflessione interessanti e paesaggi meravigliosi in ogni periodo dell'anno. Rocca San Felice è uno dei borghi irpini più belli e caratteristici, pieno di fascino e suggestione con le sue strade lastricate, le casette in pietra, i vicoletti, le scale. In alto c'è la Rocca che domina il paese. Rocca San Felice si trova nella Valle d’Ansanto, famosa percè qui c’è la “mefite”, il laghetto sulfureo citato anche da Virgilio e che secondo gli antichi, era la porta degli inferi. Siamo anche nel territorio di produzione di uno dei miei formaggi preferiti: il pecorino Carmasciano.
Questo è davvero un luogo unico dove natura, storia e gastronomia creano un fantastico unicum. Dopo aver attraversato la piazza dove troneggia un bellissimo tiglio secolare (piantato nel 1799 ai tempi della Rivoluzione Napoletana come simbolo di libertà), ci dirigiamo per pranzo al Ristorante Museo La Ripa, il locale si trova inserito nel suggestivo borgo medievale. Ovviamente abbiamo prenotato il nostro tavolo per tempo.

La Ripa Ristorante Museo Rocca San Felice Insegna esterna
La Ripa Ristorante Museo. Rocca San Felice - Insegna esterna

Se dall'esterno la Ripa Ristorante - Museo è spettacolare, all’interno continua l’effetto “wow”, il locale infatti si sviluppa su due livelli, l’atmosfera è piacevole, intima, familiare, domina la pietra viva, l’arredo è sobrio e adeguato al contesto. La mise en place è semplice ma al contempo curata. All’esterno c’è anche una sorta di terrazzino panoramico dove durante la bella stagione si può pranzare o cenare con vista sulle verdi colline irpine. Noi ci accomodiamo, e come al solito diamo uno sguardo alle proposte in carta: un vero trionfo di prodotti irpini e di piatti della tradizione. Mentre decidiamo il da farsi ci viene servito un graditissimo entreé: mini bun con impasto alla rapa rossa ripieno di mortadella, melanzane e provola con balsamico. Ottimo inizio...

Entreé
La Ripa. Rocca San Felice - Entreé

Per il vino restiamo in Irpinia e optiamo per uno tra i miei preferiti: il Rasott Irpinia Campi Taurasini DOC dell’azienda agricola Boccella di Castelfranci. Un aglianico poderoso e intenso, con sentori di frutta rossa e un lungo e bel finale speziato. Vino perfetto da abbinare ad una cucina generosa come quella irpina, a carni e formaggi stagionati.

Rasott Irpinia Campi Taurasini dellazienda Agricola Boccella
Rasott - Irpinia Campi Taurasini DOC dell'azienda Agricola Boccella

Tra gli antipasti, lo sformato di patate di montagna con crema di patate, funghi porcini e mortadella convince e rassicura grazie ad un perfetto equilibrio di sapori e profumi.

Sformato di patate di montagna con crema di patate funghi porcini e mortadella classica
Sformato di patate di montagna con crema di patate, funghi porcini e mortadella classica

Il timballino di pancotto e baccalà con peperone crusco accompagnato da una zuppetta di fagioli quarantini, origano e crostini di pane ci regala gioia. Ottimo il timballo con il baccalà (da queste parti cucinato davvero in modo egregio), interessante lanota croccante del peperone crusco, ma il plus di questo piatto è la zuppetta di fagioli quarantini di Volturara irpina. Questi fagioli (presidio Slow food) sono particolari e si chiamano così perché impiegano proprio quaranta giorni per portare a compimento il loro processo di maturazione. Sono piccoli, dalla forma quasi tonda e hanno una buccia quasi impercettibile, oltre ad essere buonissimi. Fatti così a mo’ di zuppa con i crostini e l’origano di montagna sono un piatto da favola.

Timballino di pancotto e baccalà con zuppetta di fagioli quarantini origano peperone crusco e crostini di pane
Timballino di pancotto e baccalà con zuppetta di fagioli quarantini, origano, peperone crusco e crostini di pane

Interessante anche il tortino di melanzane servito con una polpetta di melanzane e un sughetto di pomodorini rossi di collina che mi ha obbligato alla scarpetta. E chissenefrega del bon ton…! Questo piatto è stato un modo incredibile per gustare le ultime melanzane di stagione….

Tortino di melanzane e polpette di melanzane con pomodorini rossi
Tortino di melanzane e polpette di melanzane con pomodorini rossi di collina

Come primi degustiamo dei commoventi ravioli di ricotta di Carmasciano con pomodorini datterini gialli e pesto di basilico bio. Fantastici i ravioli di loro produzione ripieni di una ricotta di Carmasciano che è a dir poco spettacolare. Perfetto l’abbinamento con i pomodorini gialli che esaltano il delicato sapore dei ravioli.

Ravioli di ricotta di Carmasciano con pomodorini gialli e pesto di basilico
Ravioli di ricotta di Carmasciano con pomodorini gialli e pesto di basilico bio

Con gli ziti spezzati con il ragù di salsiccia secca e pecorino di Carmasciano facciamo un viaggio nella più pura tradizione irpina. Il ragù è sublime e il pecorino di Carmasciano dona al piatto una bella nota sapida e un spunto in più.

Ziti spezzati con il ragù di salsiccia secca di loro produzione e scaglie di pecorino Carmasciano
Ziti spezzati con il ragù di salsiccia secca e scaglie di pecorino Carmasciano

Altro alfiere della tradizione è il ragù di agnello, protagonista di un altro piatto: le tagliatelle all’uovo tirate a mano con il ragù di agnello appunto e l’immancabile pecorino di Carmasciano. Poesia del territorio.

Tagliatelle alluovo tirate a mano con ragù di agnello e Carmasciano
Tagliatelle all'uovo tirate a mano con ragù di agnello e Carmasciano

Le orecchiette con torzella, burrata e alici di ciaciolo del Cilento sono sorprendenti e goduriose. Anche qui la cosa che colpisce è l’equilibrio perfetto tra i vari sapori, la nota forte della torzella, la morbida burrata e il sapido delle alici. Davvero un gran piatto.

Orecchiette con torzella burrata e alici di cianciolo
Orecchiette con torzella, burrata e alici di cianciolo del Cilento

Gustiamo un solo secondo. La scelta ricade sulla costoletta di agnello con granella di nocciole e verdure di campo (scarola e cicorie). L’agnello era morbido e saporito e l’abbinamento con le verdurine appena ripassate in padella ci stava alla grande.

Costoletta di agnello con granella di nocciole e verdure di campo
Costoletta di agnello con granella di nocciole e verdure di campo

Siamo a Rocca San Felice, come si fa ad andar via senza gustare un po’ di Carmasciano? Detto…fatto. Prendiamo due degustazioni di Carmasciano, uno più giovane l’altro semistagionato. A dir poco sublime…
Il pecorino di Carmasciano presidio Slow Food, è un vanto dell’Irpinia, un formaggio dalle caratteristiche uniche e preziose in grado di donare al palato sensazioni senza eguali. Per me il Carmasciano è uno dei migliori formaggi in assoluto, lo adoro.

Degustazione di Pecorino Carmasciano
Degustazione di Pecorino Carmasciano

Chiudiamo in dolcezza con due dessert. Ecco il caldofreddo di pera abate con ricotta di Carmasciano mantecata e pasta frolla sbriciolata.

Caldofreddo di pera abate con ricotta di Carmasciano mantecata e pasta frolla sbriciolata
Caldofreddo di pera abate con ricotta di Carmasciano mantecata e pasta frolla sbriciolata

E il pasticcio di millefoglie con crema chantilly e salsa di amarene sciroppate. Dessert davvero notevole…

Pasticcio di millefoglie con crema chantilly e salsa di amarena sciroppata
Pasticcio di millefoglie con crema chantilly e salsa di amarene sciroppate

Ci concediamo un paio di giri di amari e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo alla Ripa Ristorante Museo 45 euro a persona.

La Ripa Ristorante - Museo è un piccolo gioiello incastonato in uno scenario da sogno: il borgo medievale di Rocca San Felice. La location è suggestiva e particolare. Qui troverai una cucina saldamente legata al territorio, piatti della tradizione e materie prime di eccellenza. Tutto ovviamente segue il ritmo delle stagioni. Tra gli antipasti il timballino di pancotto e baccalà con zuppetta di fagioli quarantini, origano e crostini di pane regala emozione. I ravioli di ricotta di Carmasciano con pomodorini datterini gialli anche da soli valgono il viaggio, le orecchiette con torzella, burrata e alici di cianciolo sono sorprendenti, gli ziti al ragù di salsiccia secca sono deliziosi. Per chi ama la tradizione più pura il ragù di agnello è imperdibile. A proposito di agnello, le costolette le abbiamo trovate morbide e saporite. Tra i dolci non perderti il pasticcio di millefoglie con crema chantilly e salsa di amarene sciroppate. Il servizio è veloce ed informale. La carta dei vini è curata e ben calibrata. Corretto il rapporto qualità - prezzo. La Ripa Ristorante - Museo a Rocca San Felice si conferma nella nostra guida sul web tra gli indirizzi da non perdere. Da provare e riprovare….

 

 

 

La Ripa Ristorante – Museo
Via Ospedale n.1
Rocca San Felice (Av)
Tel. 0827 215023
Visita il sito web della Ripa Ristorante - Museo

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Rieccoci in Irpinia a Grottaminarda. Siamo tornati da N’ata Luna Restaurant. Sono anni che veniamo qui, e nel tempo abbiamo avuto modo di vivere e seguire l'evoluzione e la crescita di questo vero e proprio “tempio del gusto”. Siamo tornati per gustare le proposte dello chef Vincenzo Vazza, talentuoso, appassionato, capace di regalare emozioni con la sua cucina caratterizzata da passione per il territorio, studio, conoscenza e quel pizzico di creatività che la rendono unica. Un mix di tradizione irpina e modernità. Il resto lo fanno il servizio e la location, “good vibes” direbbe qualcuno ed in effetti è così. Da N'Ata Luna si respira un'atmosfera davvero piacevole. Per noi questo posto è una certezza, un riferimento. Questo è un locale “globale”, dove puoi fare colazione, concederti una pausa caffè, incontrare amici, coccolarti con i dolcetti, pranzare, cenare o concederti un fantastico aperi-food con stuzzicanti proposte di cucina e materie prime eccellenti. “Deus ex machina” di N'ata Luna è Vincenzo Panico, persona a modo, nella vita consulente aziendale ma “gourmet” nell’animo e con una smodata passione per il “bon vivre” e la convivialità. Con lui la moglie Antonella Tocco, instancabile, precisa, un vero vulcano di energia. 

Nataluna. Grottaminarda particolare interno
N'ataluna. Grottaminarda - Particolare interno

Arrivare da N'ata Luna è semplicissimo, siamo in Contrada Ruvitiello a pochissimi Km dal casello di Grottaminarda della A-16. C’è un ampio e comodo parcheggio gratuito (cosa non trascurabile). All’interno il locale è come lo ricordavo, un vero spettacolo: ampio, luminoso, arredato con gusto e cura. Dominano il legno ed i colori chiari. Bellissimi i tavoli, le sedie e gli arredi dallo stile volutamente un po’ industrial e un po’ retrò. Tutto è curato nei dettagli e trasmette una sensazione di familiarità, ci si sente a casa, quasi coccolati e in un ambiente raffinato, elegante ma al contempo rassicurante e accogliente come l’abbraccio di una mamma. Suggestiva poi la sala con l’angolo cantina. Ma andiamo alla proposta gastronomica. In cucina a comandare le operazioni c'è Vincenzo Vazza, talentuoso chef originario di Bonito, con la sua brigata. Ma andiamo alla proposta gastronomica. Diamo un'occhiata alla carta, ci sono 2 menù degustazione (di cui uno della tradizione irpina). Cinque proposte di antipasti, cinque primi (più un fuori menù), cinque secondi e i dessert. La cosa che colpisce è come tutto parta dalla tradizione, e parli di territorio. In questo periodo spicca anche la presenza tra le altre cose del tartufo e dei porcini. Noi ordiniamo a la carte.
Intanto ci servono i loro pani: cracker artigianale realizzato dallo chef con semi di sesamo e sale maldon, tarallo napoletano realizzato come da tradizione con sugna, pepe e mandorle, grissini tirati a mano e una pagnotella di pane casereccio cotta nel forno a legna. Che spettacolo.....

I Pani artigianali
I Pani artigianali

Da bere oltre ad una minerale prendiamo due calici di Lacrimarosa Irpinia rosato DOC di Mastroberardino, ottenuto da uve di aglianico in purezza questo rosato è davvero gradevole, di un colore rosa tenue e intense note fruttate. In attesa degli antipasti arriva il loro entreé di benvenuto: cannolino croccante ripieno di ricotta di Carmasciano mantecata al Pulieio irpino (un tipo di mentuccia selvatica diffusa in alcune zone dell'Irpinia caratterizzato da un profumo intenso e un sapore particolare). Tartelletta realizzata dallo chef, scarola riccia, goccia di pecorino e polvere di acciughe, e chiudiamo con il sapore intenso e il contrato di sapore della pallotta di "cacio e ova" (formaggio e uova) con mostarda di pera e germogli colorati.

Entreé dello chef Vincenzo Vazza
Entreé dello chef Vincenzo Vazza

Il cannolino è davvero squisito con un morbido e profumato ripieno di ricotta di Carmasciano con la nota aromatica del pulieio irpino.

Cannolo croccante ripieno di ricotta di Carmasciano mantecata con Pulieio
Cannolo croccante ripieno di ricotta di Carmasciano mantecata con Pulieio

La tartelletta è sorprendente, in pratica un ricordo di pizza chiena della tradizione ma in chiave moderna e creativa.

Tartelletta con scarola riccia goccia di pecorino e polvere di acciughe
Tartelletta con scarola riccia goccia di pecorino e polvere di acciughe

La pallotta cacio e ova è un tripudio di sapore in un gioco riuscitissimo di contrasti, la nota pungente del formaggio incontra il dolce della mostrada di pera.

Pallotta cacio e ova con mostarda di pera e germogli colorati
Pallotta cacio e ova con mostarda di pera e germogli colorati

Ecco gli antipasti che abbiamo scelto: fiore di zucca nel suo giardino, ossia fiore di zucca croccante, ripieno di ricotta e menta, pesto di zucchine alla menta, zucchine, ravanelli e pomodorini confit. Proposta fresca e colorata.

Fiore di zucca nel suo Giardino
Fiore di zucca nel suo Giardino

Il baccalà all'insalata con fagiolini, ciuffetti di scarolina, gel di papaccelle, polvere di olive nere è una poesia.

Baccalà allinsalata con fagiolini e scarola
Baccalà all'insalata con fagiolini e scarola

Meraviglioso lo spaghettone alla chitarra, coulis di pomodori rossi e gialli, pomodorini infornati, stracciatella e clorofilla di basilico. Lo spaghettone mantiene la cottura in modo mirale ed esalta un tripudio di pomodori: coulis di pomodorini gialli e rossi, pomodorini pachino scottati in forno e a chiudere il piatto la stracciata irpina con fogliolina di basilico nano e clorofilla di basilico con il suo profumo inebriante. Davvero un gran piatto.

Spaghettone ai pomodori con stracciatella e clorofilla di basilico
Spaghettone ai pomodori con stracciatella e clorofilla di basilico

Ecco l'omaggio alla tradizione irpina con i taglierini tirati a mano con burro e pulieio irpino. Normalmente e per tradizione il pulieio lo troviamo nel ragù per aromatizzare in modo mirabile il sugo, qui invece viene proposto dallo chef Vincenzo Vazza in bianco, abbinato al burro artigianale aromatizzato al limone, in modo da esaltarne il sapore aromatico, a chiudere il piatto la polvere di acciughe con la sua nota sapida. Un piatto che è una vera e propria poesia del territorio.

I taglierini con burro limone pulieio irpino e polvere di acciughe
I taglierini con burro, limone, pulieio irpino e polvere di acciughe

Come poesia sono anche i taglierini al tartufo irpino. Primo piatto fuori menù che ho voluto degustare.  Li ho trovati semplicemente perfetti. Uno dei tagliolini al tartufo migliori mai mangiati.

Taglierini al tartufo
Taglierini al tartufo

Decidiamo di degustare anche un secondo in due e la scelta cade sul maialino in porchetta ossia maialino da latte porchettato, mayo di peperone arrosto, morbido di patata irpina al Ravece e aglio orsino. Fantastico il maialino che si scioglieva letteralmente in bocca, azzeccato l’abbinamento con la maionese di peperone arrosto e ovviamente con il morbido di patata. Delizioso....

Maialino in porchetta con maionese di peperone arrosto morbido di patata irpina e aglio orsino
Maialino in porchetta

Chiudiamo in dolcezza con un dessert da dividere, optiamo per la Namelaka fragole e limone. Squisito… 

Namelaka fragole e limone
Namelaka fragole e limone

Accompagniamo il dolce con due bicchierini di Don Fà, sublime un vino rosso fortificato, ottenuto da uve rosse e foglie di amarena da un’ antica ricetta dei Baroni de Beaumont. Fiore all’occhiello dell’ Azienda Agricola Fabio de Beaumont di Castelvetere sul Calore. 

Don Fà
Don Fà dell'Azienda Agricola Fabio de Beaumont

Paghiamo per il nostro pranzo 55 euro a persona. Decisamente corretto il rapporto qualità - prezzo. 

N’ata Luna si conferma alla grande. Questo è a parer nostro un luogo d’eccellenza. Qui trovi davvero tutto, si può venire in ogni momento della giornata. Bellissima la struttura, arredi stupendi, altrettanto bella l’atmosfera che si respira. N’ata Luna è un locale raffinato ma senza eccessi, qui ti senti davvero a casa. La cucina poi è convincente, lo chef Vincenzo Vazza è un vero talento, legatissimo alla sua terra, ovvio che ci sia una grande attenzione alla scelta dei prodotti e della materia prima. Tutto parte dalla tradizione irpina che viene reinterpretata ed in parte rivisitata. Tra gli antipasti il baccalà ha il suo perché, i taglierini (o tagliolini) tirati a mano sono poetici sia nella versione con burro e Pulieio irpino, sia nella versione al tartufo (tra i migliori mai gustati), tra i secondi il maialino porchettato era morbido e gustoso. La carta dei vini è studiata e curata. Il servizio in sala è pressoché perfetto. Complimenti al Deus ex machina di questo luogo del buon vivere e del gusto: Vincenzo Panico, un visionario, un uomo di ingegno e cultura che ha deciso di creare qualche anno fa un progetto davvero bello, con lui la moglie Antonella Tocco ed un team preparato ed in continua evoluzione. N’ata Luna a Grottaminarda si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi. Da non perdere. Eccellenza…..



N’ata Luna
Contrada Ruvitiello
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 188 0611
Visita la pagina Fb di N'ata Luna

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Siamo ritornati all’Hosteria Le Gourmet a Sperone. Siamo nel territorio del baianese, di fatto in provincia di Avellino ma proprio al confine con il nolano. Questa è una zona che mi ha sempre affascinato, per la sua storia antica, da sempre crocevia di popoli, concentrato di cultura e tradizioni gastronomiche che un po’ come la sua posizione, abbracciano un po’ l’Irpinia e un po’ il napoletano. L’Hosteria Le Gourmet è uno dei miei indirizzi preferiti, perché qui mi sento a casa e adoro le loro proposte di cucina, un mix riuscitissimo di tradizione e creatività. Peppino Caramiello (oste e cacciatore di bontà, come ama definirsi sui suoi profili social) è senza eguali, perfetto padrone di casa, in questo progetto ci ha messo impegno e passione da anni. Peppino va sempre alla ricerca di particolarità, materie prime e prodotti sapientemente scelti e selezionati per offrire agli ospiti un’esperienza da ricordare. All’Hosteria Le Gourmet si respira un’atmosfera familiare, puoi rilassarti dimenticando l’orologio e gustare le proposte di cucina del talentuoso chef Marco del Giudice (davvero bravo), coadiuvato da Michele Malinconico. Lo chef Marco del Giudice lo conosco da anni e da sempre seguo il suo percorso che lo ha portato oggi a presentare piatti che sono a dir poco esaltanti, concentrato di tecnica, preparazione e amore. In sala Peppino si avvale della presenza preziosa di Felicia De Gennaro sempre gentile, affabile e preparata.

Hosteria Le Gourmet Sperone Insegna esterna
Hosteria Le Gourmet. Sperone - Insegna esterna

Anche la location dell’Hosteria Le Gourmet ha il suo perché ed è particolare, siamo infatti in un palazzo antico di inizi 900, ci sono tre sale (di cui una per la degustazione), addirittura due bei camini (uno per sala), c’è anche un piccolo spazio esterno che durante la bella stagione viene arredato e illuminato con gusto e dove si può pranzare o cenare. Arriviamo in perfetto orario, ci accoglie Peppino Caramiello e ci accompagna al nostro tavolo.
Come sempre diamo uno sguardo al menù che viene presentato al tavolo ma anche ogni settimana sui canali social dell’Osteria. C’è l’antipasto Le Gourmet di quattro portate, poi quattro primi, quattro secondi e tre dessert (formula vincente non si cambia). Il menù cambia spesso (a volte anche settimanalmente quando subentra un piatto al posto di un altro), questo perché si segue rigorosamente la stagionalità dei prodotti, lo chef Marco del Giudice lavora i prodotti di stagione e le materie prime scelte e selezionate insieme a Peppino Caramiello. Prima dell’antipasto c’è l’aperitivo di benvenuto in Hosteria e che benvenuto! Si comincia con polpettine di caciocavallo e bollicina. Le polpettine sono stuzzicanti e goduriose…

Polpette di caciocavallo e bollicine
Polpettine di caciocavallo e bollicine

Poi un interessante pan brioche con mantecato di baccalà (delicatissimo) e polvere di alghe

Pan brioche con mantecato di baccalà e polvere di alghe
Pan brioche con mantecato di baccalà e polvere di alghe

E tartelletta con pollo mantecato. Anche questa interessante….

Tartelletta con pollo
Tartelletta con pollo

Da bere Peppino ci serve un bel Rosso Piceno DOC “bio” della cantina Velenosi, un rosso biologico ottenuto da un blendi di uve, montepulciano per il 70% e sangiovese per il 30%. Questo vino è gradevole, profumato, equilibrato, morbido, con intensi sentori di frutti rossi. Abbiamo ordinato due antipasti dell’Hosteria. Sono quattro portate (due di mare e due di terra). Ecco la seppia all’amatriciana, davvero qualcosa di eccezionale, la seppia alla julienne, accompagnata con il guangiale bello croccante e un concentrato di sugo all’amatriciana. Questa è una proposta creativa ed intrigante (avrei fatto volentieri il bis).

Seppia allamatriciana
Seppia all'amatriciana 

Non da meno il crocchè ripieno di alici, patate e provola con burro al limone e spinaci. Mai avrei immaginato di trovare le alici dentro un crocchè. Il risultato è eccezionale… .

Crocchè ripieno di alici con patate e provola burro al limone e spinaci
Crocchè ripieno di alici con patate e provola, burro al limone e spinaci

Si continua con il mini cannolo di pasta brick con tartare di vitello, perlage di tartufo e uovo marinato.

Cannolo di pasta brick rpieno di tartare di vitello perlage di tartufo e tuorlo duovo marinato
Cannolo di pasta brick ripieno di tartare di vitello con perlage di tartufo e tuorlo d'uovo marinato

E chiudiamo l’antipasto con sua maestà il carciofo ripieno con pane croccante e cacio.

Carciofo ripieno con pane croccante e cacio
Carciofo ripieno con pane croccante e cacio

L’antipasto dell’Hosteria è strepitoso, un tripudio di sapori e profumi con proposte creative ed anche belle da vedere. Ci godiamo il nostro pranzo sorseggiando un calice mentre aspettiamo i primi. Abbiamo preso un piatto di mezzi paccheri con pomodorino del piennolo e scorfano. I mezzi paccheri sono paradisiaci, perfetta la cottura della pasta, equilibrati e gustosi..

Mezzi paccheri con pomodorino del piennolo e scorfano
Mezzi paccheri con pomodorino del piennolo e scorfano

Con il risotto con piselli novelli, stracciatella di bufala e gamberi rossi siamo a livelli siderali. Un risotto che è poesia, mantecato alla perfezione, delicato, meraviglioso l’abbinamento di terra e mare con i piselli novelli e la stracciatella di bufala che facevano l’amore con il crudo di gamberi rossi. Chepeau…

Risotto con piselli novelli stracciatella di bufala e gamberi rossi
Risotto con piselli novelli, stracciatella di bufala e gamberi rossi

Ordiniamo anche un secondo in due e la scelta cade sulla faraona suprema con maionese al tartufo e asparagi. La faraona era meravigliosa, esaltata dalla mayo con il suo leggero e inconfondibile sentore di tartufo, accompagnata egregiamente dagli asparagi. Grande secondo piatto. Complimenti….

Faraona suprema con asparagi e maionese al tartufo
Faraona suprema con asparagi e maionese al tartufo

Chiudiamo il nostro pranzo con un dessert: la tartelletta con pistacchio e amarene, accompagniamo il dolce con un liquorino alle amarene.

Tartelletta pistacchio e amarena
Tartelletta pistacchio e amarena

Paghiamo per il nostro pranzo 80 euro in due. Rapporto qualità - prezzo davvero ottimo.

L’Hosteria le Gourmet è sempre una garanzia. Ritorno sempre volentieri da Peppino Caramiello e ogni volta è sempre un’emozione, a cominciare dalla location: un edificio dei primi del 900, le sale sono tre. Quella più piccola nasce come sala per la degustazione e qui l’oste Peppino ha il suo “caveau” e conserva salumi, formaggi, vini e distillati. Le altre due sale comunicanti sono gradevoli, ogni sala ha un camino. L’arredo è sobrio ed essenziale ma raffinato, bella e semplice la mise en place, particolari i pavimenti originali in graniglia, imponenti e meravigliose le travi in legno al soffitto che è altissimo. In definitiva qui si respira un’atmosfera di convivialità e calore. Chiaramente il plus sono le proposte di cucina dello Chef Marco del Giudice, un concentrato di talento, preparazione e passione. La sua cucina conquista grazie a piatti che esaltano i prodotti e le materie prime e che sono un mix di tradizione e originalità. Fantastico l’antipasto dell’Hosteria, divina la seppia all’amatriciana, rassicurante e godurioso il carciofo ripieno, la crocchè di alici, patate e provole conquista. Tra i primi il risotto con piselli novelli, stracciatella di bufala e gamberi rossi anche da solo vale la visita. Ottimi i mezzi paccheri con pomodorini del piennolo e scorfano. Ho trovato notevole anche la faraona con mayo al tartufo e asparagi. La carta dei vini è studiata e ben calibrata. Il servizio con la presenza in sala di Felicia de Gennaro è professionale e veloce. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Ma la garanzia è Peppino, l’oste cacciatore di bontà che non delude mai le nostre attese. L’Hosteria le Gourmet a Sperone si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi in Campania. Imperdibile.

 

Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone (Av)
Tel . 338 215 46 56
Visita la pagina Fb dell'Hosteria Le Gourmet 

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Rieccoci nella meravigliosa Irpinia, territorio che adoro, ricco di storia, cultura e radicate tradizioni enogastronomiche. Per il nostro pranzo siamo tornati al Ristorante La Pignata ad Ariano Irpino. La Pignata è una garanzia, un indirizzo storico della ristorazione irpina, uno di quei posti che non puoi non tenere in agenda e visitare, una storia che va avanti dal 1980 con grande successo e che continua a crescere grazie a proposte di cucina eccellenti, ad un'attenta selezione di prodotti e materie prime, e alla cura dei dettagli, ma a parer mio la cosa più importante che rende La Pignata unica è il suo legame con la tradizione, qui infatti, non si perde mai di vista il legame con le radici. In carta trovi anche piatti del territorio irpino ed arianese (come il mitico pancotto all'arianese) e questo è decisamente un plus. Noi siamo in due, veniamo accolti con garbo e gentilezza da Ezio Ventre, perfetto padrone di casa. Ezio è un vulcano, appassionato di vini (in particolare quelli bio), birre, distillati e prodotti del territorio, ed è sempre pronto a spiegare agli ospiti le proposte di cucina e i migliori abbinamenti. Mentre diamo un'occhiata al menù e decidiamo il da farsi, arriva un gradito entreé, qualche tocchetto di pizza in teglia appena sfornata. Che meraviglia...

Tranci di pizza in teglia appena sfornata
Tranci di pizza in teglia appena sfornata

Ed ecco i loro pani, (bianco, integrale e alla curcuma) ....

I Pani
I Pani

Da abbinare ad un meraviglioso olio Evo Ravece, quello dell'azienda Agricola Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino. Un olio poderoso, aromatico, profumato con sentori erbacei e una personalità incredibile. Poi bisogna dire che personalmente ho un debole per l'olio Ravece irpino, quindi...Mi sono dovuto contenere per evitare di finire tutto il pane con questa meraviglia...

Olio Evo Ravece dellazienda agricola Pizzillo Emanuele
Olio Evo Ravece dell'azienda agricola Pizzillo Emanuele

Intanto ordiniamo il vino, la scelta cade su un rosso incredibile, prendiamo una bottiglia di Costa delle Viole, Barbera Beneventano IGP della cantina Giovanni Iannucci di Guardia Sanframondi, un rosso ottenuto da uve Barbera del Sannio in purezza, di un bel rosso vivace e piacevoli note fruttate. Davvero un ottimo compagno di viaggio per accompagnare il nostro pranzo.

Costa delle Viole Barbera Beneventano IGP di Giovanni Iannucci
Costa delle Viole, Barbera Beneventano IGP di Giovanni Iannucci

In carta alla Pignata c'è la possibilità di optare per due menù Degustazione (Menù degustazione La Tradizione di 4 portate più dessert e Menù degustazione La Pignata di 6 portate più dessert), ideali se si vuole assaporare la loro cucina e i piatti del territorio. Noi ordianiamo a la carte. Cominciamo con gli antipasti, ecco il baccalà mantecato con acciughe del Cantabrico e zeste di limone. Una proposta interessante, fresca. Meraviglioso il mantecato di baccalà reso aromatico dalla zest di limone, bella la nota sapida delle acciughe e l'amarognolo delle puntarelle che donano anche croccantezza a piatto. 

Baccalà mantecato con puntarelle acciughe del Cantabrico e zeste di limone
Baccalà mantecato con puntarelle, acciughe del Cantabrico e zeste di limone

Poi un tuffo nella tradizione con il pancotto all'arianese: fatto con verdure miste, una soave e aromatica sfoglia di lardo di razza Mangalica e il meraviglioso peperone crusco. Poesia pura.

Pancotto allarianese
Pancotto all'arianese

Chiudiamo gli antipasti con la parmigiana al contario: mozzarella in carrozza alla prmigiana, stracciatella, alici del Cantabrico, pane fritto aromatizzato al basilico il tutto servito su una crema di pomodoro e melanzane. Davvero fantastica questa rivisitazione della parmigiana, un riuscitissimo gioco di consistenze e sapori.

Parmigiana al contrario
Parmigiana al contrario

Il nostro pranzo procede alla grande, in un clima di assoluto relax e in attesa dei primi, Ezio Ventre ci fa degustare un altro grande olio del territorio, Hirpinia, Colline dell'Ufita D.O.P di San Comaio di Zungoli. Un fantastico olio Evo ottenuto dalle varietà Ravece e Ogliarola. 

Hirpinia Olio Colline dellUfita DOP di San Comaio
Hirpinia Olio Colline dell'Ufita DOP di San Comaio

Semplicemente deliziosi i ravioli alla carbonara con asparagi, gunaciale croccante e fonduta di pecorino. Il ripieno di carbonare è godurioso e sorprendente. Sembra davvero di mangiare una carbonara, il piatto è nobilitato dalla presenza degli asparagi con il loro sapore inconfondibile.

Ravioli alla carbonara con asparagi guanciale croccante e fonduta di pecorino
Ravioli alla carbonara con asparagi, guanciale croccante e fonduta di pecorino

L'altro primo che gustiamo è uno dei must del Ristorante La Pignata: tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero Irpino. Spettacolari, peccato davvero non poterti trasmettere attraverso lo schermo il profumo paradisiaco di questo piatto. Un meraviglioso inno alla gioia in “salsa irpina”.

Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero irpino
Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero irpino

Prendiamo anche un secondo in due, la mia scelta cade sul brasato di maialino nero con mele annurche, funghi porcini e cremoso di patate. La carne è eccellente, morbida e si sposa a meraviglia sia con la mela che con i porcini.

Brasato di maialino nero con mele annurche porcini e cremoso di patate
Brasato di maialino nero con mele annurche, porcini e cremoso di patate

Dulcis in fundo ecco una bella zeppola (oversize) in doppia cottura (fritta e al forno) con crema e amarene. Abbiniamo al dolce un liquorino fatto con aglianico e amarene.

Zeppola in doppia cottura con crema e amarene
Zeppola in doppia cottura con crema e amarene

Per il nostro pranzo alla Pignata paghiamo 60 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo per un’esperienza enogastronomica da non perdere.

Il nostro viaggio in Irpinia ci regala un'assoluta certezza. Il Ristorante La Pignata è un'eccellenza della ristorazione irpina, capace nel tempo di evolversi, senza mai venir meno al legame con le radici ed il territorio. La Pignata è il regno della famiglia Ventre, qui torniamo spesso proprio perché ci si sente coccolati, si possono gustare proposte di cucina eccellenti e si va via sempre con la voglia di ritornare.
Il pancotto all’arianese è poesia del territorio, i tagliolini alle ortiche con i porcini e tartufo nero irpino è un piatto che resta nella memoria, i ravioli alla carbonara con asparagi, guanciale e fonduta di pecorino sono a dir poco sorprendenti. Fantastico il brasato di maiale e la carne in genere qui alla Pignata. Fornita e curatissima la carta dei vini, delle birre e dei distillati. Ho trovato corretto il rapporto qualità prezzo e comunque adeguato al tipo di proposta e di esperienza gastronomica. Il servizio è informale, professionale e veloce. La Pignata ad Ariano Irpino si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra gli indirizzi da non perdere. Che tu voglia gustare meravigliose proposte di cucina o la sera anche una “signora pizza”, qui non sbagli mai. Consigliatissimo.



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

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