Antipasti

Siamo tornati in Irpinia, a Serino. Proprio qui nel centro del paese in Via Salvatore Pescatore, da pochi mesi, ha inaugurato Fusione Bistrot, la “casa” dello chef Maurizio Landolfi. Possiamo a giusta ragione parlare di “casa” perché Maurizio è originario proprio di Serino e ha deciso, dopo essersi formato e dopo numerose esperienze lavorative anche in ristoranti stellati, di realizzare il suo sogno, aprendo il suo ristorante proprio a Serino. Il nome già dice tutto “Fusione Bistrot”, fusione nel senso di incontro, di legame tra quella che è la cucina tradizionale irpina e la creatività e la tecnica dello chef Maurizio Landolfi, capace così di nobilitare i meravigliosi prodotti del territorio creando un mash-up di sicuro impatto. Il risultato è una cucina sorprendente che seduce ma che non perde mai di vista le "radici".

Fusione Bistrot Serino Insegna esterna
Fusione Bistrot. Serino - Insegna esterna

Cominciamo dalla location, raffinata ma al contempo intima e raccolta, una sorta di salotto di buon gusto dove potersi rilassare e gustare le proposte in carta: tavoli scuri, comode sedute colorate, un riuscitissimo gioco di luci, inserti in legno, dal bancone all’ingresso si intravede la cucina a vista dove lo chef Landolfi e la sua brigata sono all’opera. L’accoglienza è cordiale. Ci accomodiamo al nostro tavolo prenotato per tempo. Come al solito diamo un’occhiata alle proposte in carta. Il menù segue ovviamente il ritmo delle stagioni. C’è la possibilità di optare per tre menù degustazione (Armonia Irpina di quattro portate, Menù Le Cinque Vette di cinque portate e Menù Fusione a libera interpretazione dello Chef). Noi scegliamo di ordinare “a la carte”. Per il vino restiamo in Irpinia e scegliamo un interessante aglianico. Il Ventisali Irpinia Aglianico DOC di Cantine Buonanno, un rosso dal colore rubino, con sentori di frutti rossi, delicate spezie, con un bel tannino morbido ma presente e una persistenza intrigante. Davvero un’ottima scelta….

Ventisali Irpinia aglianico Doc di Cantine Buonanno
Ventisali Irpinia aglianico Doc di Cantine Buonanno

Arrivano i grissini, una pagnottella al lievito madre (eccezionale) da accompagnare con burro salato centrifugato….Che bontà...

Pagnottella fatta con il lievito madre burro salato centrifugato e grissini
Pagnottella fatta con il lievito madre, burro salato centrifugato e grissini

Poi ci viene servito l’entreé dello chef, 3 proposte di finger food davvero interessanti. Il mini bun, panino cotto al vapore al nero di seppia con mousse di baccalà e papaccelle è spaziale, delicato ma saporito grazie alla mousse di baccalà con la sua nota sapida.

Panino al nero di seppia cotto a vapore con mousse di baccalà e papaccelle
Panino al nero di seppia cotto a vapore con mousse di baccalà e papaccelle

Le tartellette con eborinato e polvere di olive sono una lieve e colorata carezza.

Tartellette con erborinato e polvere di olive
Tartellette con erborinato e polvere di olive

Più deciso il sapore della pallina di caciocavallo fritta con mayo al tartufo e tartufo. Un piccolo omaggio ai sapori irpini da gustare in un boccone.

Pallina di caciocavallo fritta con maionese al tratufo e tartufo
Pallina di caciocavallo fritta con maionese al tratufo e tartufo

Dopo il graditissimo benvenuto dello chef, arrivano gli antipasti che abbiamo ordinato. La pancia di maialino CBT con salsa agrodolce di papaccelle e patate all’olio di oliva è un inno alla tradizione. Il maialino è delicato grazie alla cottura a bassa temperatura che ne esalta il sapore, la salsa alle papaccelle ci sta divinamente così come la morbida crema di patate all’olio Evo irpino.

Pancia di maialino cotta a bassa temperatura con salsa agrodolce di papaccelle e patate allolio doliva
Pancia di maialino cotta a bassa temperatura con salsa agrodolce di papaccelle e patate all'olio d'oliva

Non da meno il polpo con salsa alla Luciana, servito con capperi fritti, polvere di olive e chips di aglio. Da rimarcare la eccezionale morbidezza del polpo.

Polpo con salsa alla Luciana capperi fritti polvere di olice e chips di aglio
Polpo con salsa alla Luciana, capperi fritti, polvere di olive e chips di aglio

Bella da vedere e delicatissima è la nuvola di ricotta irpina cotta a vapore con borragine e brodo di funghi e tartufo.

Nuvola di ricotta cotta a vapore con crema di borragine brodo di funghi e tartufo
Nuvola di ricotta cotta a vapore con crema di borragine brodo di funghi e tartufo

Gli antipasti hanno confermato le aspettative che avevamo e non hanno fatto altro che far crescere l’attesa di provare i primi piatti. Anche con questi ultimi si conferma la chiara intenzione dello chef Maurizio Landolfi di creare una “fusione” tra quella che è la tradizione irpina e la sua vena creativa, prova ne sia un piatto “solido” che identifica il territorio irpino. Il tagliolino all’uovo mantecato al burro con salsa di porcini e tartufo nero è pura poesia.

Tagliolini alluovo mantecati al burro con salsa di porcini e tartufo nero
Tagliolini alluovo mantecati al burro con salsa di porcini e tartufo nero

Il raviolo come una lasagna è invece una interessante rivisitazione proposta dallo chef del piatto principe della Domenica. I ravioli sono ripieni di braciola, conditi con il ragù napoletano e resi più delicati dalla spuma di ricotta. Nel complesso una piatto da favola. Chapeau!

Raviolo come una lasagna ripieno di braciola ragù napolentano e spuma di ricotta
Raviolo come una lasagna, ripieno di braciola, ragù napolentano e spuma di ricotta

Anche le pappardelle al rosmarino con ragù bianco di lepre e timo sono espressione della tradizione, bella l’idea di proporre un “ragù bianco”, per valorizzare il gusto della carne e delle erbe aromatiche presenti.

Pappardelle al rosmarino con ragù bianco di lepre e timo
Pappardelle al rosmarino con ragù bianco di lepre e timo

Lo spaghettone alle vongole con purea di prezzemolo e nage di vongole e limone convincono per il loro fantastico equilibrio, il gusto deciso e persistente. Questo è un altro piatto da ricordare….

 Spaghettoni alle vongole con purea di prezzemolo e nage di vongole e limone
Spaghettoni alle vongole con purea di prezzemolo e nage di vongole e limone

Il nostro pranzo da Fusione Buistrot procede alla grande, decidiamo di gustare anche tre secondi. Optiamo per un petto d’anatra scottato con gel di mandarino, mandorle e bietola. Ottimo davvero e sorprendente l’abbinamento con il gel di mandarino.

Petto danatra scottato con gel di mandarino mandorle e bietola
Petto d'anatra scottato con gel di mandarino mandorle e bietola

E poi due filetti di maiale scottati in padella con frutti rossi e indivia brasata. Che meraviglia quella salsina ai frutti rossi che accompagnava alla grande il godurioso filetto di maiale…..

Filetto di maiale scottato in padella con fondo ai frutti rossi e indivia brasata
Filetto di maiale scottato in padella con fondo ai frutti rossi e indivia brasata

Chiudiamo in dolcezza con il predessert di Fusione Bistrot, la loro piccola pasticceria: bignè al cioccolato, sempre graditi...

Bignè al cioccolato
Bignè al cioccolato

Dei colorati e golosi macarons al lampone con mousse di lamponi.........

Macaron al lampone con mousse al lampone
Macaron al lampone con mousse al lampone

Infine dei tartufini al cioccolato.....

Tartufini al cioccolato
Tartufini al cioccolato

Decidiamo di gustare anche il dolce. Scegliamo tutte e tre le proposte di dessert in carta. Il tronchetto al cioccolato fondente con caramello salato, spugne al latte e lamponi è godurioso.

Tronchetto al cioccolato fondente caramello salato spugne di latte e lamponi
Tronchetto al cioccolato fondente, caramello salato, spugne di latte e lamponi

Fresco e aromatico il babà al mandarino con spuma al mascarpone e zafferano con la granita al mandarino.

Babà al mandarino con spuma al mascarpone e zafferano e granita al mandarino
Babà al mandarino con spuma al mascarpone e zafferano e granita al mandarino

Rassicurante richiamo al territorio è il lingotto al latte con la crema di castagne di Serino al liquore Strega, con cremoso al mandarino e meringa.

Accompagniamo il dolce con due giri di limoncello dell’azienda agricola Il Convento, fatto con il limone Ovale di Sorrento. 
Lingotto al latte con crema di castagne di Serino allo Strega, cremoso al mandarino e meringa

Accompagniamo il dolce con due giri di limoncello dell’azienda agricola Il Convento, fatto con il limone Ovale di Sorrento. Per il nostro pranzo da Fusione Bistrot a Serino paghiamo 75 euro a persona. Abbiamo trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo, se consideriamo il tipo di locale e la proposta gastronomica offerta.

Fusione Bistrot è la “casa” dello chef Maurizio Landolfi. Il locale è moderno, raffinato e curatissimo, un vero salotto dove poter vivere un’esperienza gastronomica di assoluto livello e si trova al centro di Serino. La proposta di cucina rappresenta un mix perfetto tra creatività, tecnica e tradizione irpina. Il menù cambia ad ogni stagione, le materie prime utilizzate e i prodotti sono eccellenti. Una vera “fusione” tra i sapori tradizionali dell’Irpinia e la cucina contemporanea. Il benvenuto dello chef è una raffinata carezza, il panino cotto al vapore al nero di seppia con mousse di baccalà e papaccelle è fantastico, tra gli antipasti, la pancia di maialino CBT con salsa agrodolce di papaccelle e patate all’olio di oliva è un inno alla tradizione, tra i primi i tagliolini all’uovo mantecato al burro con salsa di porcini e tartufo nero sono pura poesia, i ravioli come una lasagna, ripieni di braciola con il ragù napoletano e la spuma di ricotta anche da soli valgono il viaggio. Ottime le carni e buoni i dolci. Interessante e ben studiata la carta dei vini. Nota di merito per il servizio, Matteo Saporito in sala è pressoché perfetto e sempre presente e pronto a consigliare gli ospiti, così come Gerardina Follo. Abbiamo trovato corretto il rapporto qualità- prezzo adeguato al tipo di proposta gastronomica e di servizio. Fusione Bistrot a Serino entra di diritto nella nostra guida sul web tra i ristoranti da non perdere. Complimenti, “ad maiora” ed alla prossima …..

 

 

Fusione Bistrot
Via Salvatore Pescatore n.22
Serino (Av)
Tel. 351 023 9272
Visita la pagina Fb di Fusione Bistrot

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Torniamo sempre volentieri da Giovanni Grimaldi. La sua Pizzeria si trova sul Corso di Grottaminarda ed è un punto di riferimento per chi in questa zona dell’Irpinia vuole mangiare un’ottima pizza con l’anima “napoletana”. Chi ci segue sa bene che sono anni che vi raccontiamo di Giovanni Grimaldi, napoletano Doc ma ormai irpino d’adozione. Lodevole e riuscita la sua “mission” ossia quella di creare un mix fra la tradizione partenopea e i sapori dell’Irpinia con i suoi tesori e i suoi meravigliosi prodotti.

Pizzeria Giovanni Grimaldi Grottaminarda Insegna
Pizzeria Giovanni Grimaldi. Grottaminarda - Insegna

Il locale all'interno è gradevole, il design sobrio e lineare, tavoli in legno, strutturato su due livelli (con una saletta al piano inferiore), moderno ma senza eccessi. In fondo c’è il banco da lavoro con due forni (più uno per sfornare le pizze gluten free) e la cucina a vista. Ci accomodiamo e come al solito diamo uno sguardo al menù, troneggiano (tra gli ingredienti per topping e farciture) tanti fantastici prodotti di eccellenza irpini e prodotti slow food dall’olio Evo di Ravece al pecorino di Carmasciano.
Le proposte sono tantissime e ce n’è per tutti i gusti, la stuzzicheria con le frittatine (da rimarcare quella di pasta e patate e la frittatina alla carbonara), gli arancini, le bruschette, i fritti, gli antipasti di verdure, gli affettati, i formaggi, le montanarine, la parmigiana e gli scagliuozzoli. Insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta così come per le pizze suddivise in diverse categorie: pizze classiche, i calzoni, le pizze che non dimentichi, le pizze che lasciano il segno, c’è anche il menù bimbi. 
Prima delle pizze a
bbiamo voglia di qualche “sfizio” fritto. Cominciamo con i mitici crocchè di patate fatti con provola, salame napoletano, pepe, pecorino romano e prezzemolo. Chi ben comincia ….

I mitici crocchè di Giovanni Grimaldi
I mitici crocchè di Giovanni Grimaldi

Poi non potevamo non gustare qualche frittatina, optiamo per quella alla carbonara e quella allo scarpariello.

Frittatina classica e frittatina allo scarpariello
Frittatina classica e frittatina allo scarpariello

La frittatina alla carbonara è fatta con pasta, tuorlo d'uovo pastorizzato, pecorino romano DOP, pepe nero, guanciale e besciamella, ottima. Ma l'Oscar va alla novità: la frittatina allo scarpariello, una vera poesia con un ripieno di pasta, provola di Agerola, pomodoro, parmigiano, pecorino, pepe, burro e farina "00".

Frittatina allo Scarpariello Dettaglio ripieno
Frittatina allo Scarpariello Dettaglio ripieno

Le frittatine di pasta qui alla Pizzeria Giovanni Grimaldi sono davvero “goduriose”, condite come si deve, fatte con ingredienti di qualità. Unica controindicazione: creano dipendenza..... Ma in generale sono i fritti uno dei "must" di questo luogo, davvero fantastici, leggeri, con un fritto asciutto e non unto. Finalmente ecco le protagoniste della serata: le pizze di Giovanni Grimaldi. Noi abbiamo gustato una pizza della tradizione ovvero la Cosacca con pomodoro pelato San Marzano, conciato romano, Olio Evo di oliva e basilico. Meravigliosa nella sua semplicità. Davvero una signora pizza….

La Cosacca
La Cosacca

Quattro ingredienti semplici e di qualità per una pizza che è amatissima da molti napoletani e che ha origini antiche.

La Cosacca Vista dallalto
La Cosacca Vista dall'alto

Altra pizza che abbiamo preso è la Carrettiera con provola di Agerola affumicata, salsiccia e friarielli (broccoli), olio Evo, parmigiano reggiano e basilico. Questa è una pizza che adoriamo per il suo gusto rustico e rassicurante....

La Carrettiera
La Carrettiera

La nostra degustazione prosegue con la pizza 'A Parmigiana fatta con pomodoro pelato San Marzano, provola di Agerola affumicata, parmigiana di melanzane, parmigiano reggiano, olio Evo irpino e basilico.

A Parmigiana
'A Parmigiana

Questa pizza è come la ricordavamo: spettacolare, con un perfetto equilibrio di sapori e consistenze e poi è gustosissima con una parmigiana alla napoletana a dir poco perfetta.

A Parmigiana Dettaglio farcitura
A Parmigiana - Dettaglio farcitura

E che dire della Favola Rustica? Una favola….appunto. Sul disco pizza c’è un trionfo di patate al forno, provola affumicata di Agerola, mortadella Favola Palmieri, fonduta di parmigiano, olio Evo e basilico. Che bontà…

La Favola Rustica
La Favola Rustica

Chiudiamo il nostro giro pizza con la tradizione: sua maestà la Margherita. Fatta con pomodoro pelato San Marzano, fior di latte di Agerola, parmigiano reggiano 36 mesi, olio Evo e basilico. Pizza concettualmente perfetta, nobilitata da un bel giro di olio Evo irpino di Ravece, messo a tavola prima dell’assaggio. Chapeau!

La Margherita
La Margherita di Giovanni Grimaldi

Abbiamo trovato il solito eccellente impasto di Giovanni Grimaldi, un bel diretto con 32/36 tra lievitazione e maturazione. La farina usata da Giovanni è del Molino Scoppettuolo (eccellente realtà con sede proprio a Grottaminarda). L’idratazione non è eccessivamente spinta siamo al 65%, buona l’alveolatura. Il risultato è una pizza leggera, fragrante ma al contempo morbida e assolutamente digeribile, per la serie “posso mangiarne anche due e non mi appesantisco”. Il peso dei panetti si aggira sui 270 gr. Ottimi e di grande qualità i prodotti usati per il topping e le farciture, molti sono prodotti di eccellenza del territorio irpino, alcuni sono presìdi Slow food. Il servizio è stato preciso e veloce (nonostante la pizzeria fosse strapiena).

Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Menù ricco e variegato con tante proposte pizza
- Uso di prodotti di qualità per topping e farciture (molti del territorio irpino)
- Corretto il rapporto qualità – prezzo

Torniamo sempre volentieri a Grottaminarda da Giovanni Grimaldi. La sua pizza ci piace perché ha un’anima napoletana ma carattere irpino. Qui si possono gustare i grandi classici (dalla margherita alla cosacca, dalla marinara alla pizza fritta) realizzati come Dio comanda, ma ci si può concedere anche un piacevole percorso con pizze che sono un riuscito matrimonio con l’Irpinia grazie a prodotti di eccellenza. Ad esempio, se ami il baccalà non farti scappare la Pertecaregna con fiordilatte di Agerola, peperone crusco, baccalà lesso e olio Evo Ravece, tanto per menzionarne una. Tra quelle che abbiamo gustato la Cosacca è una certezza. La pizza 'A Parmigiana crea dipendenza. Qui alla Pizzeria Giovanni Grimaldi trovi la vera pizza napoletana in Irpinia, ma c'è di più, infatti si crea un perfetto mash-up tra la tradizione napoletana ed il territorio irpino con prodotti di eccellenza ed alcuni presidi Slow food che spesso troviamo nelle creazioni di Giovanni. Meravigliosi i fritti, asciutti, leggeri e non unti.
Il locale è gradevole, curato, moderno ma senza eccessi. Il servizio è veloce e preciso. Corretto il rapporto qualità prezzo. La Pizzeria Giovanni Grimaldi a Grottaminarda è una certezza e si conferma nella nostra guida sul web tra le migliori pizzerie. Quando siamo da queste parti non ci facciamo scappare mai l’occasione di venire a gustare una pizza qui.

 

Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della Pizzeria Giovanni Grimaldi

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Rieccoci a Sant’Agata de’ Goti, uno dei borghi più belli e suggestivi della Campania. Spesso e volentieri veniamo qui perché amiamo l’atmosfera unica che si respira in questo borgo che sembra sospeso nel tempo. Sant'Agata de' Goti si trova in un contesto naturalistico interessante con il monte Taburno che maestoso e fiero dall’alto la guarda e quasi la protegge, ed ha attraversato i secoli conservando il suo centro storico, di una bellezza sfolgorante. Ammirando il borgo antico dal ponte sul fiume Martorano, si resta senza fiato, sembra di trovarsi quasi di fronte ad un presepe con le case che si abbracciano le une alle altre costruite a strapiombo sul costone tufaceo. Spettacolo puro...

Sant Agata de Goti Centro storico dal ponte sul Martorano
Sant Agata de Goti. Il centro storico dal ponte sul Martorano

Dopo una bella passeggiata ci concediamo un bel pranzo all’Agriturismo Buro. Ovviamente abbiamo prenotato con doveroso anticipo il nostro tavolo (conviene sempre prenotare perchè è quasi sempre sold out). Non è la prima volta che veniamo qui, e memori della nostra ultima fantastica esperienza siamo ritornati. L’Agriturismo Buro a parer nostro è uno dei migliori visitati negli ultimi anni. Siamo nella zona di Sant’Agata denominata Pennino, siamo in collina. Da qui si può ammirare il centro storico di San’Agata de’ Goti da una posizione panoramica. A fare gli onori di casa c’è Mario Buro, un vulcano di energia, instancabile, sempre pronto a venire incontro alle esigenze dei clienti e a guidare gli ospiti dell’Agriturismo con spiegazioni e dettagli. Dietro però c’è la storia di una famiglia, la famiglia Buro che porta avanti con passione, amore e tenacia sia l’azienda agricola (da cui provengono tantissimi dei prodotti e delle materie prime usate in cucina), sia l’Agriturismo, diventato nel tempo una stella polare, un riferimento nella zona e questo spiega il suo grandissimo successo. La struttura è come la ricordavamo: grande, luminosa, spaziosa. Ci sono tre ambienti interni, e una veranda che affaccia sul bel giardino. L’arredo è rustico, essenziale ma curato, come semplice e curata è la mise en place. Il giardino dell’Agriturismo Buro è un altro plus della struttura. Curato, ben tenuto, qui ci si può rilassare tra una portata e l’altra e i bambini possono divertirsi e giocare all’aria aperta.

Agriturismo Buro SantAgata de Goti Insegna Esterna 1
Agriturismo Buro. Sant'Agata de' Goti - Insegna 

Durante la settimana l’Agriturismo Buro propone un menù alla carta, cosa molto gradita, quindi si può scegliere liberamente cosa mangiare. La Domenica e nei giorni festivi l’Agriturismo Buro propone invece un menù fisso (scelta comprensibile e per certi versi obbligata, considerata la grande presenza di ospiti). Da bere ci servono un ottimo aglianico di Taurasi e arriva anche il pane. Intanto nell’attesa ecco le loro ‘nfrennule. Chi ci legge sa bene quanto amiamo questi tarallini tipici di Sant’Agata e dintorni, fatti con olio evo, farina, vino bianco e finocchietto selvatico. Attenzione perché le ‘nfrennule creano dipendenza….

Le nfrennule dellAgriturismo Buro
Le 'nfrennule dell'Agriturismo Buro

Intanto ordiniamo il mitico antipasto di Buro. Una sinfonia di portate, un inno alla tradizione e alla bontà. Si comincia con un prosciutto sannita, salamino e ricottina con olio Evo. Il prosciutto è piacevolmente sapido, meraviglioso il salamino così come la ricottina morbida e delicata, nobilitata da un giro di buon olio Evo di loro produzione. Chi ben comincia…..

Prosciutto sannita salame e ricottina con olio Evo
Prosciutto sannita, salame e ricottina con olio Evo

Il formaggio Primo Sale è freschissimo e stuzzicante….

Formaggio Primo Sale
Formaggio Primo Sale

Il tris di caciottine cattura i sensi: caciottina alle noci, al pistacchio ed al peproncino, l’abbiamo gustato in questo rigoroso ordine…

Caciottina al peperoncino al pistacchio e alle noci
Caciottina al peperoncino, al pistacchio e alle noci

Le bruschette con lardo di colonnata, olio evo e rosmarino sono un inno alla gioia. Il pane bruschettato alla perfezione e quel lardo che si scioglieva in bocca ad ogni morso….Godimento allo stato puro…

Bruschette con lardo di Colonnata olio Evo e rosmarino
Bruschette con lardo di Colonnata, olio Evo e rosmarino

Ma non finisce qui. Ci vengono servite le montanare, profumate, fragranti e appaganti….

Montanarine
Montanarine

Poi una deliziosa e freschissima zucca marinata in agrodolce.

Zucca marinata in agrodolce
Zucca marinata in agrodolce

Ma le danze non si fermano. Come in un crescendo rossiniano ecco le “pizzelle” di pasta cresciuta con le alici.

Frittelle con le alici
Frittelle con le alici

E ancora...Ecco i tortelli fritti ripieni di caciocavallo e mortadella. E che te lo diciamo a fare……

Tortelli fritti ripieni di caciocavallo e mortadella
Tortelli fritti ripieni di caciocavallo e mortadella

Le barchette di melanzane ripiene sono invitati e dal sapore rustico, all'interno ci sono pane raffermo, pecorino, polpa di melanzana, parmigiano reggiano DOP 36 mesi, capperi e un po’ di guanciale.

Melanzane ripiene
Barchette di melanzane ripiene

L’antipasto da favola dell’Agriturismo Buro si chiude con una meraviglia della tradizione contadina: costine di maiale e patate al forno.

Costine di maiale e patate al forno
Costine di maiale e patate al forno

In attesa dei primi piatti usciamo a fare un giro in giardino. Nemmeno il tempo di rientrare che arriva per me un rassicurante piatto della tradizione: tagliatelle fatte a mano con i porcini del Taburno. Piatto fatto a regola d’arte, peccato non riuscire a farti sentire attraverso lo schermo il profumo…

Tagliatelle fatte a mano con porcini del Taburno
Tagliatelle fatte a mano con porcini del Taburno

Per Daniela invece ecco i tortelli di bufala e guanciale con pomodorino. Interessante il contrasto del dolce della mozzarella di bufala e della nota sapida del guanciale presente nel ripieno. Ammettiamo di aver fatto la scarpetta, ma con un sughetto al pomodoro così come potevamo esimerci….

Tortelli ripieni di bufala e guanciale con pomodoro
Tortelli ripieni di bufala e guanciale con pomodoro

Mario Buro poi ci fa degustare un piatto tipico di Sant’Agata: le “pacche”, fatte a mano, ossia i maltagliati, in questo caso fatte con ceci, porcini, aglio e olio. Sapore rustico e deciso che non delude le attese.

Maltagliati con ceci porcini aglio e olio
Maltagliati con ceci, porcini aglio e olio

Prendo anche un secondo, Mario Buro mi consiglia la costata di Marchigiana alla brace. Mai consiglio fu più giusto. La carne era buonissima, tenera, succulenta. I meat-lovers di sicuro capiranno quanto fosse buona anche solo guardando la foto….

Arrosto di Marchigiana
Arrosto di Marchigiana

Accompagno la carne con una fresca insalata di campo.

Insalata di campo
Insalata di campo

E le immancabili patate fritte.

Patatine fritte
Patatine fritte

Per i dolci scende in campo la mitica Pasqualina, che realizza dessert handmade, torte e crostate. In questo caso ci fa gustare prima i torroncini artigianali con cioccolato fondente e cioccolato bianco…

Torroncini
Torroncini

E poi una fetta di torta di mele e noci con il miele, una vera bontà…..

Torta di mele e noci con il miele
Torta di mele e noci con il miele

Prendiamo poi due caffè, facciamo un giro di liquorini, agli agrumi ed al finocchietto e chiediamo il conto.

Liquore agli agrumi e al finocchietto
Liquore agli agrumi ed al finocchietto

Per il nostro pranzo all’Agriturismo Buro paghiamo poco più di 40 euro a persona.

L’Agriturismo Buro per noi rappresenta una garanzia assoluta. Sicuramente questo è tra i migliori agriturismi visitati negli anni. Nato da un’azienda agricola, questo Agriturismo racconta la storia della famiglia Buro che con tenacia, passione e grande capacità nel tempo ha creato un punto di riferimento. La location è gradevole e suggestiva e si trova nella zona denominata Pennino, in collina in posizione dominante rispetto al borgo antico di Sant’Agata de’Goti.
Mario Buro è il direttore d’orchestra, generoso, vulcanico, vera anima di questo luogo insieme a Pasqualina e a tutta la famiglia. Qui all'Agriturismo Buro trovi i piatti della tradizione contadina. L’antipasto è abbondante, di qualità e segue la stagionalità di prodotti e materie prime. Le montanarine sono spaziali, così come le costine di maiale e le patate al forno. Tra i primi trovi sempre pasta fresca (maltagliati, tagliatelle, pappardelle, ravioli), conditi con quello che la natura regala: porcini, legumi, pomodori, verdure. In cucina c’è anche la mano della signora Teresa, che ha tramandato ricette e piatti della tradizione. Le tagliatelle fatte a mano con i porcini del Taburno sono una rassicurante certezza. Ottima la carne, altro “must” di Buro, ma in generale quasi tutti i prodotti e le materie prime utilizzate in cucina provengono dall’azienda agricola di famiglia oppure da allevatori e produttori della zona. Per i dolci la maga è lei: Pasqualina, bravissima a sfornare torte e soprattutto crostate. L’Agriturismo Buro a Sant’Agata de’ Goti si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori agriturismi in assoluto. Imperdibile. Garantiamo noi.

 

Agriturismo Buro
Via Pennino n. 15
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 0823 717006
Visita il sito web dell’Agriturismo Buro

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Siamo in Valle Caudina ad Arpaia, un centro dalla storia antichissima, situato al confine con la provincia di Caserta e a pochi km da Montesarchio (l’antica Caudium). Arpaia secondo alcuni storici che prendono spunto da Tito Livio, questo sarebbe il luogo delle famose “Forche Caudine”, episodio passato dalla storia quasi al mito, e che vide i fieri Sanniti sconfiggere gli allora quasi invincibili soldati Romani. Ma dalla storia torniamo ai giorni nostri, proprio ad Arpaia c’è la pizzeria che abbiamo visitato, la Pizzeria di Stora, il Regno di Michele Fuccio. Il locale ha già una sua storia consolidata che parte nel 2006, inizialmente questo era un ottimo ristorante per cerimonie, (con piccola pizzeria), poi piano piano si è evoluto, fino a trasformarsi in una bellissima Pizzeria, totalmente ristrutturata nel 2022. Questo per assecondare il talento di Michele Fuccio, che negli anni ha acquisito la passione dei genitori per la ristorazione ma soprattutto per la pizza. Dopo essersi formato e dopo qualche anno ha raggiunto davvero un livello altissimo. Nelle sue pizze c’è studio, una scelta accurata delle materie prime, passione e la volontà precisa di valorizzare gli ottimi prodotti del territorio sannita.

Pizzeria di Stora Arpaia logo della Pizzeria
Pizzeria di Stora. Arpaia - Logo della Pizzeria

Ma andiamo per gradi. Partiamo dalla location, davvero gradevole: una grandissima sala luminosa, colorata, moderna, prevalgono due colori: il giallo ed il blu. Belle le sedute grigie e blu, così come sono esteticamente accattivanti gli inserti e i pannelli in erba e piante da parete. Quasi in fondo alla sala il bellissimo banco da lavoro e i forni. La carta è ricca e variegata, con prodotti e materie prime scelte e selezionate e molte eccellenze sannite. Ci sono gli antipasti e la friggitoria (da non perdere le mitiche frittatine e le montanare), e le pizze suddivise in Rosse Tradizionali, le Bianche Innovative, le Pizze di Michele, i Ripieni, le pizze in Pala, le pizze nel Ruoto. Da notare che ci sono anche diverse proposte di pizze senza glutine. In totale oltre quaranta proposte di pizza in grado di accontentare davvero tutti. Ogni settimana c’è sempre almeno una pizza Fuori Menù che racconta il territorio con prodotti di stagionali. Noi cominciamo con un po’ di coccole fritte. Ecco delle ottime chips di patate.

Patatine fritte
Patatine fritte

Poi due crocchè di patate fatti davvero a regola d’arte. Ottimi…

Crocchè di patate
Crocchè di patate

Ma raggiungiamo l’apoteosi con le frittatine, noi optiamo per una frittatina Classica a Modo mio fatta con crema di piselli, parmigiano, provola affumicata, pancetta pepata di maialino rosa del Sannio e besciamella, l’altra invece è con salsiccia e i meravigliosi friarielli. Le frittatine sono goduriose, appaganti, ben condite, ma in generale i fritti sono asciutti e leggeri.

Frittatina classica e frittatina con salsiccia e friarielli
Frittatina classica a Modo Mio e Frittatina con salsiccia e friarielli

Cominciamo la nostra degustazione di pizze. Non potevamo non partire con la Margherita fatta con un buonissimo pomodoro San Marzano DOP, fior di latte, parmigiano, basilico e olio Evo. Abbiamo apprezzato il sapore quasi rustico di questa margherita nobilitata da ingredienti davvero di qualità.

La Margherita
La Margherita

Con la Profumo di Bosco raggiungiamo vette altissime. Questa pizza ci ha davvero colpito.

La Profumo di bosco
La Profumo di bosco

La Profumo di Bosco è fatta con funghi porcini, fonduta di grana padano DOP, fior di latte, salsiccia di maialino rosa del Sannio, scaglie di tartufo fresco Irpino e olio Evo.

La Profumo di bosco Dettaglio farcitura
La Profumo di bosco - Dettaglio farcitura

Eccezionale l’equilibrio di questa pizza, ad ogni morso è un’esplosione di gusto perfettamente bilanciato. E che profumo fantastico….

La Profumo di Bosco Vista dallalto
La Profumo di Bosco Vista dall'alto

La Diavola a Modo mio è inebriante con la salsiccia rossa piccante di Castelpoto (presidio Slow food) che la rende fantastica. A completare il tutto c’è il pomodoro San Marzano DOP, il fior di latte, scaglie di provolone, basilico e olio.

Diavola a modo mio
La Diavola a Modo mio

Decidiamo di gustare anche una pizza nel Ruoto e la nostra scelta cade sulla Patanè realizzata con patate al forno speziate al rosmarino, fior di latte, funghi porcini, prosciutto cotto arrosto e olio Evo. La pizza nel Ruoto viene cotta ad una temperatura più bassa rispetto alla tradizionale (360° - 370°) e viene cotta con un giro d’olio alla base del ruoto dove c’è l’impasto. Il risultato è strepitoso.

La Patanè
La Patanè

Adoro il sapore rustico e intenso della Patanè, il gusto inconfondibile delle patate speziate, quello intenso dei funghi porcini, quello avvolgente del prosciutto cotto arrosto. Davvero ottima.

La Patanè Vista dallalto
La Patanè - Vista dall'alto

La pizza di Michele Fuccio che abbiamo degustato alla Pizzeria Di Stora è realizzata con un bel diretto, lavorato a regola d’arte con una lievimaturazione di 24 ore e un’idratazione che arriva all’80%, il peso dei panetti è intorno ai 260 grammi. Il risultato è una pizza fragrante, saporita, leggera. Ottimi gli ingredienti usati per il topping e le farciture, molti sono prodotti provenienti da aziende Sannite che raccontano il territorio. Il servizio è veloce ed informale. Buono il rapporto qualità – prezzo.

Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Uso di prodotti di grande qualità
- Ottimi i fritti (da non perdere le frittatine)
- Corretto rapporto qualità – prezzo

La Pizzeria Di Stora è un “indirizzo pizza” da segnare in agenda senza se e senza ma. Il locale è gradevole, spazioso, colorato, moderno, arredato con gusto e con attenzione ai dettagli. La pizza di Michele Fuccio rassicura e conquista grazie ad un impasto lavorato a regola d’arte e un’attenzione certosina per la scelta dei prodotti e delle materie prime (tutte stagionali). La Profumo di Bosco ci ha colpito e anche da sola vale la visita, così come da non perdere sono le pizze nel Ruoto. La Patanè è spaziale. Da sottolineare poi la vasta scelta di pizze gluten free in carta. E' lodevole poi la volontà di raccontare il Sannio dando spazio a prodotti di molte aziende del territorio. Fantastici i fritti (in particolar modo le frittatine). Il servizio è veloce ed informale. Corretto il rapporto qualità prezzo (Margherita a 5 euro, Marinara a 4 euro e 50, Cosacca a 6 euro). La Pizzeria di Stora ad Arpaia entra di diritto nella nostra guida sul web tra le pizzerie da non perdere. Provare per credere.

 

 

Pizzeria Di Stora
SS7 n. 203
Arpaia (Bn)
Tel. 347 911 1185
Visita il sito web della Pizzeria Di Stora

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Campobasso ci regala sempre spunti interessanti. Nel capoluogo molisano ci sono diversi indirizzi degni di nota e locali da non perdere, l’offerta è variegata e capace di venire incontro ai gusti di tutti ma quando abbiamo voglia di “coccole della tradizione” torniamo spesso e volentieri alla Grotta da Concetta. Sarà per l’atmosfera familiare, calda che si respira qui, sarà per la cucina, sincera e generosa, (quella della tradizione per intenderci), una cucina senza orpelli ed effetti speciali ma con tanta sostanza. Sarà per la location che ci trasmette sempre un senso di spiccata convivialità, sta di fatto che la Grotta da Concetta ormai rappresenta un’istituzione per noi.

La Grotta da Concetta Campobasso Insegna esterna
La Grotta da Concetta. Campobasso - Insegna esterna

Ci siamo tornati a pranzo. Siamo nel cuore di Campobasso, a due passi dal centro storico in Via Larino e non lontano dalla suggestiva Porta Mancina che risale al 400. Il locale è davvero particolare, domina la pietra, i soffitti sono in legno. Ci sono tre sale, ognuna con un suo stile e fascino caratteristico e poi c’è un ambiente esterno dove si può pranzare o cenare durante la bella stagione. Anche l’illuminazione è calda e contribuisce a rendere magico il luogo.

La Grotta da Concetta Campobasso Dettaglio di una delle sale interne
La Grotta da Concetta. Campobasso - Dettaglio di una delle sale interne

Non aspettarti mise en place particolari o raffinate, qui protagonista è il cibo. Anche il menù è volutamente minimal: c’è un foglio con elencate tutte le proposte (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Bisogna dire che la carta cambia quasi giornalmente, qualche piatto entra, qualche piatto esce, e varia naturalmente con lo scorrere delle stagioni. Diamo un’occhiata al menù, ci sono tante proposte interessanti, dalla immancabile (e buonissima) pizza e minestra, alle verdure di campo ripassate, dalla parmigiana di cipolle, alle tipiche pallotte cacio e uova. Tra i primi ci sono gli immancabili spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore, oppure le mezze linguine con carciofi e alici, si va dalla minestra di verza, farro e lenticchie, agli spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Tra i secondi spicca la carne (ottima davvero), la bistecca, l’agnello arrosto, il coniglio in porchetta. C’è anche il fegato di maiale con l’alloro. Insomma un menù vario e con numerosi piatti della tradizione.

La Grotta da Concetta Campobasso Caratteristico angolo interno
La Grotta da Concetta. Campobasso - Caratteristico angolo interno

Insomma alla Grotta da Concetta trovi una cucina molisana sincera ma ben eseguita, con materie prime di grande qualità e prodotti freschissimi. La carne poi è ottima carne e il rapporto qualità – prezzo è fantastico. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio. Ci accomodiamo al nostro tavolo e ordiniamo due antipasti da gustare in attesa dei primi. Da bere optiamo per una generosa Tintilia della casa, un rosso corposo che accompagnerà il nostro pranzo. Si comincia con due bruschette, una classica con i pomodorini, l’altra a dir poco spettacolare con burro, alici e spinaci. Quello del burro con le alici è un matrimonio d’amore ma la nota sorprendente è la presenza degli spinaci che donano una spinta in più. Davvero una bruschetta ottima.

Bruschetta al pomodoro e bruschetta con burro alici e spinaci
Bruschetta al pomodoro e bruschetta con burro, alici e spinaci

Poi l’altra proposta è un piatto di carciofi, patate e spinaci. Anche questo piatto è buonissimo, che sapore quei carciofi…

Carciofi patate e spinaci
Carciofi, patate e spinaci

Tra gli antipasti la pizza e minestra è uno dei piatti “cult” qui da Concetta. Questo è un piatto tipico della cucina contadina molisana: minestra di verdure di campo e tocchetti di pizza di granturco. Alla Grotta da Concetta la pizza e minestra è una vera istituzione. Per noi è quasi un dovere ordinarla quando veniamo qui. Adoriamo questo matrimonio di sapori: la verdura che accompagna mirabilmente la pizza di granturco spezzettata e leggermente bagnata. Piccolo consiglio, noi prima di gustarla, ci passiamo sopra giusto un giro di olio Evo molisano a crudo. Emozione.

La Pizza e minestra
La pizza e minestra di Concetta 

Ma il piatto per cui torniamo sempre alla Grotta da Concetta sono senza dubbio gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco. Per noi è una sorta di confort food. La cottura degli spaghetti è perfetta, sono conditi alla perfezione. In pratica è una versione dell’aglio, olio e peperoncino, rafforzata dal cavolfiore, stufato e poi leggermente ripassato in padella, e arricchita dal peperone crusco che dona al piatto il “crunch” aromatico. Questo piatto è poesia nella sua semplicità.

Spaghetti aglio olio peperoncino cavolfiore e peperone crusco
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco

Ottimi anche gli spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Anche qui, abbiamo trovato una cottura perfetta ed un equilibrio incredibile: sapido e dolce vanno a braccetto grazie al baccalà con il suo gusto deciso che bilanciava in modo fantastico la nota dolce della cipolla. Chapeau.

Spaghetti con baccalà cipolle e olive
Spaghetti con baccalà, cipolle e olive

Come secondi optiamo per una generosa bistecca di vitello con insalata di campo. La carne è davvero ottima.

Bistecca di vitello e insalata
Bistecca di vitello e insalata di campo

Come ottimo, morbido, saporito era l’hamburger di maiale casertano con friggitelli e patate.

Hamburger di maiale casertano con friggitelli e patate
Hamburger di maiale casertano con friggitelli e patate

Che pranzo sarebbe senza un dolcetto. Gustiamo la torta di mele, uvetta e cannella. Spaziale! 

Torta di mele con uvetta e cannella
Torta di mele con uvetta e cannella

Accompagniamo il dessert con l’immancabile Genziana. Ci concediamo due giri di amaro alle radici di Genziana di Scuppoz. Ottimo amaro di genziana ottenuto da vino bianco e un blend di ben 3 radici diverse. Va sottolineato come la lavorazione e la produzione della Genziana delle Pecore di Scuppoz sia totalmente artigianale.

Genziana delle Pecore di Scuppoz
Genziana delle Pecore di Scuppoz

Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 32 euro a persona. Davvero un rapporto qualità – prezzo fantastico.

La Grotta da Concetta a Campobasso è una garanzia. Il locale è carino, caldo, intimo, sembra quasi di entrare in una osteria-trattoria d’altri tempi. L’ambiente è familiare, per certi versi spartano. Non ti aspettare effetti speciali ma una cucina sincera, generosa e ben eseguita con prodotti freschissimi e materie prime di qualità che seguono il ritmo delle stagioni. Qui trovi i piatti tipici della tradizione molisana ben eseguiti e porzioni generose. Gli antipasti sono fantastici, tra questi la lode va alla pizza e minestra, da non perdere. Tra i primi, gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore sono sublimi, e a parer nostro anche da soli valgono il viaggio. La carne è eccellente, la bistecca di vitello è saporita, morbida e succosa, ottimo anche l’hamburger di maiale casertano. Tra i dolci nota di merito per la torta di mele con uvetta e cannella. Il servizio è informale e veloce. La cosa sorprendente poi è il rapporto qualità – prezzo, a dir poco fantastico. Oggi riuscire a pranzare dall’antipasto al dolce e spendere sui 30 euro è ormai una rarità. Davvero complimenti. Piccola raccomandazione, il locale è sempre pieno sia a pranzo che a cena, quindi il consiglio è quello di prenotare sempre con un po’ di anticipo per avere la certezza di trovare posto. Bisogna organizzarsi anche perché i giorni di chiusura sono il Sabato e la Domenica. La Grotta da Concetta a Campobasso è una osteria - trattoria fantastica, unica nel suo genere e per questo molto amata e frequentata. Provare per credere. Alla prossima.

 

La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378

Pubblicato in Molise

Siamo tornati a distanza di più di un anno a gustare la pizza di Luigi Cippitelli, un vero talento dell'arte bianca. Ogni volta che veniamo qui è sempre un piacere e abbiamo la certezza di gustare novità e creazioni capaci di raccontare in modo meraviglioso l'area vesuviana. La Pizzeria Luigi Cippitelli ha una vera anima vesuviana, i prodotti, le materie prime sono espressione vera del territorio. Siamo in Via Astalonga a San Giuseppe Vesuviano. Il locale è gradevole, accogliente, ben studiato, ci sono tre ambienti e si sviluppa in profondità. La scelta dei colori, le foto alle pareti e l'illuminazione creano un senso di familiarità e calda accoglienza. Entrando sulla sinistra troviamo il forno ed il banco di lavoro, dove Luigi e Marco Cippitelli operano con il loro team. 
Ci accomodiamo e diamo un’occhiata alle proposte in carta. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Ci sono le focacce pugliesi presentate in due versioni (focaccia al burro e focaccia Fantasia), il mezzo calzone fritto, denominato Gran Cono – A’ Vocca rò Vesuvio, di cui ti parleremo dopo. Ci sono gli sfizi fritti e chiaramente le proposte di pizza divise in diverse categorie: le pizze Classiche, le Montanare in doppia cottura, le Pizze del Vesuvio realizzate con ingredienti e prodotti provenienti da aziende del Parco Nazionale del Vesuvio. E ancora le Nuove proposte Pizza di Luigi Cippitelli, i Calzoni fritti e i Calzoni cotti nel forno a legna. A chiudere i dessert, frutto del genio creativo di Luigi Cippitelli e realizzati tutti con la pasta pizza. Insomma il menù è uno spettacolo capace di soddisfare davvero i gusti e le esigenze di tutti. Cominciamo la nostra degustazione…. Ecco una novità, la Pettola in pratica una sorta di rivisitazione del cannellone realizzata con sfoglia di pasta ripiena di ricotta aromatizzata al pepe e guarnita con un meraviglioso e profumato ragù di recupero. Spettacolo allo stato puro…..

Pettola fritta ripiena di ricotta aromatizzata al pepe e ragù di recupero
Pettola fritta ripiena di ricotta aromatizzata al pepe e ragù di recupero

Non possiamo esimerci dal gustare un’altra delle specialità della casa: il Gran Cono – A’ Vocca rò Vesuvio, emozionante. Si tratta in pratica di un mezzo calzone ripieno con una fantastica ricotta aromatizzata al pepe nero, sul cono una colata di ragù di recupero, bello tirato e profumato come piace a noi. A vederlo da lontano sembra proprio la “bocca del Vesuvio”, la base che richiama visivamente il suolo vulcanico, e realizzata con polvere di olive nere disidratate.

Il Gran cono A vocca ro Vesuvio
Gran cono - A' vocca rò Vesuvio

La Pettola e Il Gran Cono - A’ Vocca rò Vesuvio sono entusiasmanti, anche da soli valgono la visita. Ma le sorprese non finiscono qui. Luigi Cippitelli ci fa assaggiare la sua versione di focaccia pugliese. L’impasto è aromatizzato al pomodorino del piennolo. Ci viene proposta nelle due versioni presenti in carta. Farcita con burro di recupero aromatizzato al timo, acciughe aromatizzate al limone, olive nere disidratate e olio Evo. Dire che è buona è riduttivo, l’abbinamento del burro con le acciughe è poesia.
Anche l’altra versione è convincente, la focaccia Fantasia con stracciata di bufala, melanzane sott’olio, polvere di pomodorino del piennolo, pesto di rucola e mandorle e olio Evo.

Focaccia al burro e focaccia fantasia
Focaccia al burro e Focaccia Fantasia

Le due versioni della focaccia pugliese di Luigi Cippitelli sono spettacolari, ma tutto parte dall’impasto, realizzato a regola d’arte e perfettamente alveolato.

Focaccia dettaglio
Focaccia - Dettaglio

E’ il momento delle pizze. Cominciamo con un classico: la Provola e Pepe. E che Provola e Pepe! Da Champions League. La pizza è profumata, leggera, fragrante.

La Provola e Pepe
La Provola e Pepe

La Provola e Pepe è una pizza bella anche da vedere con la sua forma tonda regolare, la cottura perfetta e un sapore unico.

La Provola e Pepe di Luigi Cippitelli vista dallalto
La Provola e Pepe di Luigi Cippitelli - Vista dall'alto

Altra nota di merito è per gli ingredienti della farcitura. La provola è spaziale e il pomodoro è super. Poi il pepe nero macinato fresco al momento è il plus di questa pizza che è una delle nostre preferite.

La Provola e Pepe Dettaglio farcitura
La Provola e Pepe - Dettaglio farcitura

La Raggio di sole è un inno alla gioia. Colorata e gustosissima questa pizza realizzata con datterino giallo in succo, mozzarella di bufala campana DOP, scaglie di provolone del Monaco DOP, olio Evo del Cilento e basilico fresco.

Raggio di Sole
La Raggio di Sole

La Margherita Km0 è una rassicurante certezza, realizzata con pomodoro San Marzano dell’Agro Nocerino – Sarnese DOP, fior di latte dei Monti Lattari, basilico fresco e olio Evo.

La Margherita
La Margherita

Chiudiamo in dolcezza con una delle proposte dessert di Luigi Cippitelli: la Lasagna Dolce. Ossia, pettola di pasta fritta, ricotta di bufala al cioccolato, confettura di pomodorino del piennolo e pezzetti di cioccolato bianco. Davvero originale.
A Luigi Cippitelli va riconosciuto un grande merito, da sempre ha proposto dei dolci di sua invenzione che hanno una particolarità, sono veri e propri dessert realizzati con la pasta pizza. Chapeau!

Lasagna dolce
Lasagna dolce

Alla Pizzeria Luigi Cippitelli abbiamo trovato un bel diretto realizzato in maniera egregia, con una lievimaturazione di 24/36 ore. L’idratazione si attesta sul 75%. Il peso dei panetti sfiora i 280 gr. Il risultato è una pizza leggera, soffice ma fragrante. L’alveolatura è importante e ben strutturata. Da notare come Luigi e Marco Cippitelli usino una farina particolare, la farina Intera, una farina bianca che conserva però integre le parti nobili del chicco. Una farina a basso indice glicemico. Va detto per dovere di cronaca che per le focacce l’impasto è diverso, non viene usato lo stesso impasto per la pizza e per la focaccia. La focaccia ha un tipo di impasto lavorato a mano, con il pomodorino del piennolo inserito all’interno e chiaramente cambia anche la cottura. Il risultato anche per la focaccia è super. Gli ingredienti usati per topping e farciture sono tutti di grande qualità, seguono la stagionalità. Il servizio è veloce ed informale. Corretto il rapporto qualità – prezzo.

Dettaglio alveoltatura
Dettaglio alveoltatura

Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso dei panetti sui 280 gr.
- Uso di ingredienti di grande qualità provenienti in gran parte da Aziende del Parco Nazionale del Vesuvio
- Fritti Eccellenti
- Corretto il rapporto qualità – prezzo

La Pizzeria Luigi Cippitelli è un "indirizzo pizza" imperdibile. Luigi Cippitelli si conferma talento purissimo, coadiuvato in modo egregio dal bravissimo fratello Marco Cippitelli. Qui la pizza racconta il territorio vesuviano con prodotti di eccellenza provenienti in gran parte da aziende del Parco Nazionale del Vesuvio. L’impasto è lavorato a regola d’arte. Tra le pizze la Provola e Pepe emoziona, la Margherita è una certezza. Ottima la focaccia pugliese, caratterizzata da un impasto davvero eccellente. Tra le novità la Pettola fritta servita a mò di cannellone e il Gran Cono – A’ vocca rò Vesuvio sono due “must” che anche da soli valgono la visita. Il servizio è veloce ed informale, abbiamo trovato corretto il rapporto qualità – prezzo.
Altra nota di merito è per i dolci, ideati, creati con la pasta pizza da Luigi Cippitelli e assolutamente inimitabili. La Pizzeria Luigi Cippitelli a San Giuseppe Vesuviano si conferma nella nostra guida on line le migliori pizzerie. Garanzia assoluta.



Pizzeria Luigi Cippitelli
Via Astalonga n. 36
San Giuseppe Vesuviano (Na)
Tel. 081 529 53 02
Visita la pagina Fb di Luigi Cippitelli

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Torniamo sempre volentieri da Ciro Casale. La Pizzeria Pulcinella da Ciro a parer nostro rappresenta una certezza assoluta. Questo è un indirizzo che non può mancare in agenda e dove hai la garanzia di trovare sempre un’ottima pizza, leggera, digeribile, fritti super e prodotti di grande qualità. Ma andiamo per gradi. Siamo a Baiano, alla Pizzeria Pulcinella da Ciro si arriva facilmente, sia via Autostrada (il casello di Baiano della A16 dista poche centinaia di metri dal locale), sia attraverso la strada interna provenendo dal Nolano. Il locale è come lo ricordavamo: ampio, luminoso, con stile contemporaneo, gli arredi sono sobri ma curati. I coperti sono più di 150 ma colpisce un particolare, ossia lo spazio che c’è tra i vari tavoli e le sedute, cosa molto importante che garantisce libertà di movimento e la necessaria privacy ai commensali. All’ingresso c’è il banco di lavoro con i forni. Nel complesso, grazie anche alla calorosa accoglienza del personale, l’atmosfera alla Pizzeria Pulcinella da Ciro è decisamente conviviale e familiare.
Ci accoglie con il sorriso di sempre Ciro Casale, gentile ed in formissima, accanto a lui al banco pizza un altro campione dell’arte bianca: Michelangelo Casale. Da qualche anno infatti i due fratelli hanno unito le forze, e portano avanti con passione un progetto comune. Ciro e Michelangelo sono una garanzia. Noi ci accomodiamo e diamo un rapido sguardo alla carta. Ci sono gli antipasti con il tagliere di salumi e formaggi e i fritti della tradizione tra cui spiccano i crocchè di patate con provola, gli arancini e le frittatine (su tutte da non perdere la frittatina genovese con la genovese di cipolla ramata di Montoro e scottona irpina, e la frittatina di pasta e patate con provola). Poi ci sono le pizze suddivise in Pizze classiche, Pizze d’autore, le pizze denominate “Suntuose”, poi i Ripieni al forno e i Ripieni fritti. In più ci sono spesso delle pizze fuori menù che vanno ad aggiungersi a quelle presenti sul menù. Insomma qui c’è davvero di che divertirsi. Noi prima della pizza ci concediamo qualche coccola fritta, dei crocchè della tradizione e frittatine con pasta, patate e provola

Crocchè di patate e frittatina di pasta e patate
Crocchè di patate e frittatine di pasta e patate

I crocchè sono spaziali, fatti con patate, provola e pepe, stop. Il resto lo fanno la bravura, la manualità e la qualità dei prodotti. Il fritto è leggero, asciutto, zero unto e tanta leggerezza. Dei crocchè davvero notevoli. E che dire delle frittatine di pasta patate e provola? Qui si fermano gli orologi. La frittatina è croccante fuori e morbida all’interno, ben condita e gustosa. Chapeau. 

Frittatina di pasta e patate con provola
Frittatina di pasta e patate con provola - Dettaglio farcitura

E’ il momento delle pizze. Cominciamo la nostra degustazione con sua maestà la Regina, la Margherita fatta con pomodoro San Marzano DOP, formaggio grattugiato, fior di latte, Olio Evo e basilico. Buonissima nella sua elegante semplicità, questa Margherita è gustosa e leggerissima, ben condita con una forma leggermente irregolare, fuoriesce un po’ dal piatto e presenta un cornicione morbido, ben alveolato e soffice. Certezza della tradizione.

La Margherita
La Margherita

Ecco la Capricciosa, altra pizza inserita nella categoria della pizze Classiche, la Capricciosa della Pizzeria Pulcinella da Ciro è fatta con pomodoro San Marzano DOP, fior di latte, funghi champignon, prosciutto cotto, salame a listarelle, carciofini, olive nere, basilico e olio Evo.

La Capricciosa
La Capricciosa

Davvero una Signora Capricciosa, goduriosa, ben condita con un meraviglioso e voluttuoso equilibrio di tutti gli ingredienti, ad ogni morso regala attimi di felicità. Decisamente da provare….

La Caprcciosa Vista dallalto
La Caprcciosa - Vista dall'alto

Proseguiamo la nostra degustazione con la Patanella Nera, fatta con la provola di Agerola, patate di San Michele di Serino lesse e schiacciate, funghi porcini 1°scelta extra, pancetta di maialino nero casertano e olio Evo.

La Patanella nera
La Patanella nera

La Patanella Nera è una sinfonia, un incontro di sapori, consistenze e profumi che si sposano alla perfezione. Questa è una pizza che da sola vale il viaggio..

La Patanella Nera Dettaglio farcitura
La Patanella Nera - Dettaglio farcitura

Alla Pizzeria Pulcinella da Ciro abbiamo degustato una pizza realizzata con un impasto diretto realizzato con farina tipo 0. Un impasto realizzato a regola d’arte, con un’idratazione del 75 % e una lievimaturazione di 36/48 ore. Il risultato è una pizza leggera come una nuvola, profumata, fragrante ma soffice, digeribile e con una alveolatura strutturata e pronunciata. Il peso netto dei panetti è sui 280 grammi. Da rimarcare poi la grande qualità dei prodotti e delle materie prime usate per topping e farcitura. Il servizio è veloce, informale ma professionale. Buona e fornita la carta delle birre. Corretto il rapporto qualità – prezzo.

Dettaglio Alveolatura
Patanella Nera - Dettaglio Alveolatura

Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso netto dei panetti 280 gr.
- Uso di prodotti di grande qualità per topping e farciture
- Fritti Fantastici (in particolare le frittatine)
- Buono il rapporto qualità - prezzo

Pizzeria Pulcinella da Ciro a parer nostro è ormai una certezza assoluta. Importante è mantenere sempre costante il livello raggiunto. In questo senso abbiamo la presenza di Michelangelo Casale, pizzaiolo di grande talento, che permette a Ciro Casale di esprimersi al meglio e dedicarsi in parte anche agli ospiti per spiegare nel dettaglio le proposte pizza. Rischiamo di ripeterci ma corriamo volentieri il rischio. La pizza qui merita davvero. L’impasto è un bel diretto realizzato a regola d’arte, la Margherita è una rassicurante garanzia. La Patanella Nera con la provola di Agerola, patate di San Michele di Serino, funghi porcini e pancetta di maialino nero casertano intriga ed è la pizza che anche da sola vale il viaggio. La Capricciosa è una signora pizza, opulenta e gustosa. Veloce ed informale il servizio. Abbiamo trovato corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque adeguato alla struttura e alla qualità dei prodotti usati e all’offerta gastronomica. (Margherita a 6 euro, Napoletana a 5 euro, Marinara a 6 euro). Pizzeria Pulcinella da Ciro a Baiano si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra le migliori pizzerie. Da provare e riprovare. Garantiamo noi.

 

Pizzeria Pulcinella da Ciro
Via Nicola Litto, n.169
Baiano (Av)
Tel. 081 825 7819
Visita la pagina Fb della Pizzeria Pulcinella da Ciro

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PiGreco a Volla è uno dei nostri “indirizzi pizza” preferiti. Quando abbiamo la possibilità torniamo spesso e volentieri qui, per gustare le novità in carta ed ogni volta è una conferma assoluta. Adoriamo la pizza “matematicamente perfetta” di Corrado Alfano. PiGreco è una costante matematica universale, e proprio come il PiGreco le pizze di Corrado Alfano sono una “costante”: eccezionali, frutto di studio, impegno costante, ricerca continua, scelta meticolosa di farine, ingredienti e materie prime.

PiGreco Volla Insegna esterna
PiGreco. Volla - Insegna esterna

Il locale è come lo ricordavamo, gradevole, curato, con una bella sala interna e un dehors con vetrate che lo rendono, soprattutto di giorno, molto luminoso. L’arredo è essenziale, moderno e curato. Nel complesso da PiGreco si respira una piacevole sensazione di familiarità, merito anche dell’accoglienza del personale di sala e della famiglia di Corrado, la moglie Giulia e i figli, Rossella e Umberto, sempre pronti a regalare un sorriso e un consiglio agli ospiti. In “trincea” al banco pizza c’è Corrado Alfano con la sua squadra. Un team affiatato, con un solo grande obiettivo: dar vita ad una pizza che resti nella memoria. Prima di ordinare diamo un’occhiata al menù, ci cono gli antipasti con i fritti (da non perdere le frittatine e i mitici crocchè della tradizione), poi i padellini, le pizze, le pizze in tripla cottura e i ripieni. Decidiamo di tuffarci direttamente sulle pizze, in modo di degustarne qualcuna in più. Cominciamo con la Tutto SOMMAto, pizza in tripla cottura con torzella in padella (antica ricetta di Somma Vesuviana) e poi in uscita il baccalà cotto a bassa temperatura, olive nere e pomodorini gialli e rossi.

La Tutto Sommato
La Tutto Sommato

L’impasto è paradisiaco, la tripla cottura realizzata in modo egregio rende questa pizza croccante fuori ma morbida all’interno.

La Tutto Sommato Dettaglio alveolatura
La Tutto Sommato - Dettaglio alveolatura

Sul disco pizza poi un tripudio di sapori, profumi e colori. La torzella in padella (antica ricetta della tradizione contadina sommese), nobilitata da un baccalà sublime, a dare colore i pomodorini rossi e gialli a ricordare che siamo comunque nell’area vesuviana. Visto che la torzella la si trova solo nei mesi freddi, ed essendo la Tutto SOMMAto una proposta “stagionale”, ti consigliamo di fare una salto da PiGreco in questo periodo.Questa è una pizza per veri intenditori. Se ami il baccalà, non fartela scappare….

La Tutto Sommato Dettaglio farcitura
La Tutto Sommato - Dettaglio farcitura

Continuiamo con una Prova Costume, con pomodorini rossi e gialli, fior di latte di Agerola e in uscita, misticanza, prosciutto crudo di Parma, scaglie di parmigiano e olio Evo.

La pizza Prova Costume
La pizza Prova Costume

La Carrettiera è una rassicurante certezza, sul disco pizza una meravigliosa salsiccia di suino irpino, i nostri amati friarielli, provola affumicata di Agerola e olio Evo.

La Carrettiera
La Carrettiera

Decidiamo poi di gustare la Terra Madre fatta con funghi cardoncelli, salsiccia di suino irpino, provola affumicata di Agerola e in uscita caciocavallo del Cilento e olio Evo.

La Terra Madre
La Terra Madre

Questa pizza piacerà a chi ama i sapori decisi, perfetto l’equilibrio che si crea tra il sapore inconfondibile del fungo cardoncello, la delicata provola di Agerola, il sapore rustico della salsiccia irpina e il gusto pungente e pieno del caciocavallo cilentano. Chapeau!

La Terra Madre Dettaglio farcitura
La Terra Madre - Dettaglio farcitura

Memori della bontà della Capricciosa che in passato abbiamo più volte gustato, decidiamo di provarla di nuovo. Mai scelta fu più azzeccata.

Capricciosa
La Capricciosa

La Capricciosa di Corrado Alfano è un inno alla gioia, colorata, goduriosa, nota di merito per i carciofini, proposti sul disco pizza indorati e fritti. Spettacolo…

La Capricciosa Dettaglio farcitura
La Capricciosa - Dettaglio farcitura

Chiudiamo la nostra degustazione di pizze con la Amatriciana del Vesuvio fatta con provola di Agerola, pomodorini del piennolo, guanciale croccante e in uscita pepe nero, fonduta di pecorino e olio Evo. Confessiamo di avere un debole per questa pizza.

La Amatriciana del Vesuvio
La Amatriciana del Vesuvio

Sarà per il sapiente gioco di equilibrio e contrasti, sarà per i colori, per i profumi, sarà per il guanciale che si sposa a meraviglia con la fonduta di pecorino e con i pomodorini del piennolo, ma la Amatriciana del Vesuvio è una pizza che resta nella memoria. Da provare…

La Amatriciana del Vesuvio Dettaglio Farcitura
La Amatriciana del Vesuvio - Dettaglio Farcitura

La pizza che abbiamo gustato da PiGreco Pizzeria è realizzata con un blend studiato di farine di tipo 1, tipo “0” e tipo 2. E con un prefermento (poolish). Tutto il processo di lievimaturazione dura 36/48 ore. La percentuale di idratazione si attesta sul 75%. Il peso dei panetti è intorno ai 270 gr. Il risultato è una pizza soffice come una nuvola, profumata, fragrante, con una buona alveolatura. Quella di Corrado Alfano è una pizza leggera e digeribile. Nota di merito poi per i prodotti e gli ingredienti usati per la farcitura, frutto di una ricerca costante e meticolosa e tutti di assoluta qualità.

La Terra Madre Dettaglio alveolatura
La Terra Madre - Dettaglio alveolatura

Il nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto realizzato con un blend di farine studiato in modo sapiente e con prefermento (poolish).
- Prodotti stagionali e materie prime di grande qualità.
- Fritti super (in particolare le frittatine e crocchè della tradizione)
- Servizio puntuale e preciso
- Corretto il rapporto qualità – prezzo.

PiGreco Pizzeria è una garanzia assoluta e si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra quelle che sono le Pizzerie da non perdere. Il locale è gradevole, luminoso, informale e curato. La pizza di Corrado Alfano è una certezza, realizzata con un impasto studiato in modo certosino e lavorato a regola d’arte. Nota di merito per i prodotti e gli ingredienti utilizzati per topping e farciture, tutti di assoluta qualità. Super i fritti (in particolar modo le frittatine e i crocchè della tradizione). Tra le pizze in carta da non perdere la Tutto SOMMAto, pizza in tripla cottura con torzella in padella e poi in uscita il baccalà cotto a bassa temperatura, olive nere e pomodorini gialli e rossi. La Capricciosa è una rassicurante certezza, la Amatriciana del Vesuvio è la pizza che resta nella memoria. Il servizio è informale, puntuale e preciso. Corretto il rapporto qualità – prezzo (Margherita a 6 euro, Marinara a 5 euro, Provola e Pepe a 6 euro). PiGreco Pizzeria a Volla è un indirizzo pizza imperdibile, a parer nostro tra i migliori in assoluto.



PiGreco Pizzeria
Via Famiglietti n.6
Volla (Na)
Tel. 081 399 9233
Visita la pagina Fb di PiGreco Pizzeria a Volla

Pubblicato in Campania

Siamo in Molise, regione che ci regala sempre spunti interessanti e sorprese incredibili. Sepino è un borgo dalla storia antichissima e ricco di tradizione che fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. Siamo a circa 700 metri di altitudine alle pendici del Matese molisano, il borgo è circondato da verde e boschi. Il centro storico è molto interessante grazie alla sua morfologia, deliziosi i suoi vicoletti e alcuni scorci di indubbia suggestione. Qui a Sepino, storia, cultura, natura e bellezze paesaggistiche vanno a braccetto. A pochi passi dalla Piazza centrale del paese (Piazza Nerazio Prisco) c’è Gustus Ristorante dove ci siamo fermati a pranzo.

Gustus Ristorante Sepino Insegna esterna
Gustus Ristorante. Sepino - Insegna esterna

La location è caratteristica e di sicuro effetto. Antico e moderno si coniugano alla perfezione, la pietra viva si sposa con uno stile quasi industriale, belli i tavoli e le sedute, così come il bancone che spicca grazie al suo fondo color oro.

Gustus Ristorante Sepino Un suggestivo scorcio del locale
Gustus Ristorante. Sepino - Un suggestivo scorcio del locale

Il menù cambia spesso e segue il ritmo delle stagioni e la disponibilità di materie prime e prodotti. Ci sono sei proposte di antipasti, quattro primi, cinque secondi e i dessert. La carta dei vini è curata e privilegia (come è giusto che sia) interessanti etichette molisane. Mentre decidiamo il da farsi, arrivano i pani, con una bollicina di benvenuto (una carineria sempre gradita).

prosecco di benvenuto e i pani
Gustus Ristorante. Sepino - Bollicina di benvenuto e i pani

Ed ecco l’entreè di benvenuto dello chef, un delizioso bocconcino di maiale con il suo fondo, accompagnato da una quenelle di ricotta molisana e pane carasau a donare croccantezza. Ottimo incipit.

Entreé dello chef
Entreé dello chef

Intanto scegliamo il vino, restiamo in Molise con una bella Tintilia, Lagena Doc di Cantine D’Uva. Di un bel colore rosso quasi rubino, con intense note floreali e speziate, questo vino rosso ottenuto da uve Tintilia in purezza convince per la sua struttura, un rosso poderoso che accompagnerà in modo mirabile in nostro pranzo.

Tintilia del Molise DOC LAgena di Angelo Duva
Tintilia del Molise DOC Lagena di Angelo D'uva

Cominciamo con gli antipasti. Optiamo per culatello e caciocavallo Molisano in tempura. Il culatello è meraviglioso, delicato e saporito ma con il caciocavallo in tempura saliamo a livelli siderali. C’è tutto il profumo del Molise in questo caciocavallo. Spettacolare….

Culatello e caciocavallo molisano in tempura
Culatello e caciocavallo molisano in tempura

L’altro antipasto è senza dubbio particolare: galatina di pollo con salsa di peperone, pomodorino rosso e giallo e scaglie di pecorino.

Galatina di pollo con salsa di peperone pomodorino rosso e giallo e scaglie di pecorino
Galatina di pollo con salsa di peperone, pomodorino rosso e giallo e scaglie di pecorino

I cavatelli con cavolfiore, fonduta di caciocavallo e pancetta croccante sono delicati e sorprendenti. Ho trovato geniale l’abbinamento del cavolo con la fonduta di caciocavallo così come vincente è la scelta della pancetta che regala al piatto un sapore rustico e la nota croccante.

Cavatelli con cavolfiore fonduta di caciocavallo e pancetta croccante
Cavatelli con cavolfiore, fonduta di caciocavallo e pancetta croccante

Convincenti anche i ravioli di burrata con pomodorino rosso e giallo, ventricina croccante e pesto di pistacchio. Goduriosi i ravioli ripieni di voluttuosa burrata, si sposavano alla perfezione con il pesto di pistacchio stemperato con i pomodorini gialli e rossi. Interessante la nota intensa della ventricina leggermente croccante.

Ravioli di burrata con pomodorino giallo e rosso ventricina croccante e pesto di pistacchio
Ravioli di burrata con pomodorino giallo e rosso, ventricina croccante e pesto di pistacchio

Decidiamo di prendere un secondo in due. La nostra scelta cade sul filetto mignon lardellato cotto in cbt con finocchio gratinato e salsa glassata alla Tintilia del Molise. Mai scelta fu più felice, la carne di maiale era tenerissima e gustosa (forse una delle migliori provate nell’ultimo anno), resa ancora più saporita dalla suo “vestito”, lardellata in modo sublime e accompagnata da finocchi gratinati e una salsa alla Tintilia davvero sublime. Chapeau.

Filetto mignon lardellato cotto in cbt con finocchio grigliato e salsa glassata alla Tintilia del Molise
Filetto mignon lardellato, cotto in cbt con finocchio grigliato e salsa glassata alla Tintilia del Molise

Chiudiamo in dolcezza con il dessert: tiramisù scomposto e polvere di cacao, ottimo anche questo. Accompagno il dessert con un ottimo amaro alle erbe e chiediamo il conto.

Tiramisù scomposto
Tiramisù scomposto

Per il nostro pranzo da Gustus Ristorante a Sepino paghiamo poco più di 45 euro a persona.

Gustus Ristorante è stata davvero una fantastica scoperta. Il ristorante è centralissimo, si trova a pochi passi da Piazza Nerazio Prisco, la Piazza principale di Sepino e cuore della vita del borgo. La location è curata e regala una piacevole sensazione di familiarità. Antico e moderno si fondono in modo equilibrato ed armonioso. Da Gustus Ristorante trovi una cucina convincente, una cucina che racconta il territorio molisano, ma lo fa in maniera originale e creativa, con una grande attenzione alla scelta dei prodotti (tutti stagionali) e delle materie prime, tutte di grande qualità. Il caciocavallo molisano in tempura è paradisiaco, tra i primi i cavatelli con cavolfiore, fonduta di caciocavallo e pancetta croccante sono sorprendenti e delicati, i ravioli di burrata con pomodorino rosso e giallo, ventricina croccante e pesto di pistacchio quasi ci costringono al bis. Tra i secondi il filetto mignon lardellato cotto in cbt con finocchio gratinato e salsa glassata alla Tintilia del Molise da solo vale il viaggio. Era da tempo che non gustavamo un filetto così morbido e saporito. Nota di merito per il servizio, preciso, informale, quasi impeccabile. Fornita e curata la carta dei vini con un’attenzione particolare alle etichette molisane. Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Gustus Ristorante a Sepino è stata una fantastica scoperta ed entra di diritto nella nostra guida sul web tra quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Rivelazione.

 

Gustus Ristorante
Via Nicola Giacchi n.2
Sepino (Cb)
Tel. 388 153 93 95
Visita il sito web di Gustus Ristorante Sepino

Pubblicato in Molise

E’ sempre una buona idea tornare da Bacalajuò ad Acerra. Questa osteria “contemporanea” si trova a pochi passi dal maestoso Castello Baronale. Qui trovi una cucina che esalta il baccalà con proposte convincenti e una materia prima d’eccellenza lavorata a regola d’arte. Ricordavamo ancora con nostalgia la nostra ultima visita qui, siamo ritornati per gustare di nuovo i loro piatti, ovviamente tutti con un comune denominatore: sua maestà il baccalà. Altra cosa che ci faceva piacere era tornare per salutare Luigi Esposito il patron di Bacalajuò, erede di una famiglia che da oltre quattro generazioni importa direttamente e lavora stoccafisso e baccalà. La storia della famiglia Esposito e del baccalà comincia proprio ad Acerra quando nonno Luigi decise di fermarsi perché ebbe modo si testare le caratteristiche uniche dell’acqua della zona con cui riusciva a rigenerare in modo perfetto lo stoccafisso e a dissalare in perfettamente il baccalà. La storia va avanti e continua grazie a Luigi che si proietta nel futuro senza mai dimenticare le radici e la tradizione. Siamo nella parte antica di Acerra, in Piazza Castello. Anni fa qui c’era la Vinoteca Esposito che nel tempo si è trasformata in una moderna osteria che esalta il baccalà in ogni sua declinazione. Ecco Bacalajuò.

Bacalajuò Insegna esterna
Bacalajuò. Acerra - Insegna esterna

Luigi Esposito ci accoglie da par suo, sorridente, appassionato. Ci accomodiamo e mentre decidiamo cosa gustare ci servono il pane (piccolo spoiler, servirà dopo per la scarpetta) e un graditissimo entreé: un plumcake alle verdure davvero ottimo. Soffice e gustoso, mi sembra di sentirne ancora il profumo…

Plumcake alle verdure
Plumcake alle verdure

Intanto ordiniamo da bere una minerale e una bottiglia di Primula Rosa di Cantine Barone (azienda vitivinicola cilentana con sede a Rutino). Il Primula Rosa è un rosato a cui sono affezionato e che mi ha colpito sin dalla prima volta in cui l’ho provato. Di un bel colore rosa chiaro, con importanti note floreali, sentori di frutta, questo vino è ottenuto da uve aglianico del Cilento in purezza e si presenta morbido ed equilibrato. Sarà un ottimo compagno di viaggio per la nostra cena a base di baccalà…

Primula Rosa di Cantine Barone
Rosato Primula Rosa di Cantine Barone

Cominciamo con uno dei must di Bacalajuò, piatto meraviglioso: il carpaccio di baccalà, fatto con olive tonde Nocellara del Belice, pomodoro San Marzano essiccato, alici di Sciacca sfilettate a mano, e ovviamente baccalà. Questo carpaccio è una poesia, una sorta di “sashimi napoletano”, fresco, perfettamente equilibrato con un baccalà lavorato con cura e amore e tagliato con il diametro giusto capace di regalare emozione ad ogni morso. Questo piatto anche da solo vale la visita da Bacalajuò.

Carpaccio di baccalà di Bacalajuò
Carpaccio di baccalà di Bacalajuò

Con la Papaccella ripiena siamo nella più pura tradizione. Piatto che rassicura e sa di casa. Abbiamo la papaccella (non sottaceto) cotta al forno ripiena di mollica di pane contadino, spezie, baccalà, polvere di olive nere itrane e origano. 

Papaccella ripiena di pane contadino spezie baccalà polvere di olive nere itrane e origano
Papaccella ripiena

Le linguine alla Don Gaetano sono un inno alla gioia. Piatto di cui siamo innamorati, un riuscitissimo gioco di consistenze, caldo – freddo e un gusto inimitabile. Fatte con olive nere, capperi, olio Evo, pomodori essiccati, sale, pepe, zest di limone, prezzemolo e ovviamente baccalà a listarelle, le linguine alla Don Gaetano è un piatto cult di Bacalajuò.

Linguine alla Don Gaetano
Linguine alla Don Gaetano di Bacalajuò

Con le linguine in cassuola invece accontentiamo il palato dei puristi della tradizione. Sapore deciso, intenso e godurioso: pomodoro, olive nere, olio Evo, capperi, prezzemolo, tocchetti di baccalà in cassuola. Qui la scarpetta è un imprescindibile dovere morale.....

Le linguine in cassuola
Le linguine in cassuola

Non poteva mancare il fritto di mussillo di baccalà con le papaccelle. Eccezionale, saporito con un fritto leggero, non unto. 

Fritto di mussillo di baccalà con papacelle
Fritto di mussillo di baccalà con papacelle

Il baccalà in oliocottura con verdutine grigliate è stata una rivelazione. Il baccalà cotto così è quasi una “marmellata”, si scioglie letteralmente in bocca rilasciando un sapore unico ed intenso...

Baccalà in oliocottura con verdurine grigliate
Baccalà in oliocottura con verdurine grigliate

Saltiamo il dessert ma ci concediamo un paio di giri di amari e degustiamo il nocillo Dianara, dal progetto di Mariella Tortora che ha creato una linea di liquori e distillati di eccellenza che esaltano il territorio, i suoi prodotti e la tradizione. Il nocillo Dianara è davvero notevole. Da provare. Paghiamo per la nostra cena da Bacalajuò poco più di 50 euro a persona. Abbiamo trovato coerente e corretto il rapporto qualità – prezzo.

Bacalajuò è una garanzia. Chi ama il baccalà qui troverà di che divertirsi. Piacevole ed informale è l’atmosfera che si respira in questa moderna osteria che guarda al futuro ma con solide radici legate alla tradizione più pura. Bacalajuò si trova a pochi passi dal Castello Baronale di Acerra e rappresenta l’evoluzione della tradizione della famiglia Esposito, che da oltre quattro generazioni ha legato il suo nome alla importazione, lavorazione e commercializzazione di baccalà e stoccafisso. Luigi Esposito è il patron, appassionato, preparato, saprà guidarti alla scoperta delle proposte in carta, dei fuori menù e saprà consigliarti i migliori abbinamenti con il vino. La carta dei vini è ben strutturata e calibrata. Il servizio è veloce ed informale. Il carpaccio di baccalà è poesia, tra i primi non perderti l’iconica Linguina alla Don Gaetano, e se sei un purista le linguine in cassuola ti commuoveranno. Da standing ovation il fritto di mussillo con papaccelle ed il baccalà in oliocottura. Bacalajuò ad Acerra si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi. Imperdibile e come dice Luigi Esposito, grazie “siempre” ed alla prossima ….



Bacalajuò
Via Nazario Sauro n.6
Acerra (Na)
Tel. 366 7180590
Visita la pagina Fb di Bacalajuò

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