Le Pizze Templari

Rieccoci nella meravigliosa Irpinia, territorio che adoro, ricco di storia, cultura e radicate tradizioni enogastronomiche. Per il nostro pranzo siamo tornati al Ristorante La Pignata ad Ariano Irpino. La Pignata è una garanzia, un indirizzo storico della ristorazione irpina, uno di quei posti che non puoi non tenere in agenda e visitare, una storia che va avanti dal 1980 con grande successo e che continua a crescere grazie a proposte di cucina eccellenti, ad un'attenta selezione di prodotti e materie prime, e alla cura dei dettagli, ma a parer mio la cosa più importante che rende La Pignata unica è il suo legame con la tradizione, qui infatti, non si perde mai di vista il legame con le radici. In carta trovi anche piatti del territorio irpino ed arianese (come il mitico pancotto all'arianese) e questo è decisamente un plus. Noi siamo in due, veniamo accolti con garbo e gentilezza da Ezio Ventre, perfetto padrone di casa. Ezio è un vulcano, appassionato di vini (in particolare quelli bio), birre, distillati e prodotti del territorio, ed è sempre pronto a spiegare agli ospiti le proposte di cucina e i migliori abbinamenti. Mentre diamo un'occhiata al menù e decidiamo il da farsi, arriva un gradito entreé, qualche tocchetto di pizza in teglia appena sfornata. Che meraviglia...

Tranci di pizza in teglia appena sfornata
Tranci di pizza in teglia appena sfornata

Ed ecco i loro pani, (bianco, integrale e alla curcuma) ....

I Pani
I Pani

Da abbinare ad un meraviglioso olio Evo Ravece, quello dell'azienda Agricola Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino. Un olio poderoso, aromatico, profumato con sentori erbacei e una personalità incredibile. Poi bisogna dire che personalmente ho un debole per l'olio Ravece irpino, quindi...Mi sono dovuto contenere per evitare di finire tutto il pane con questa meraviglia...

Olio Evo Ravece dellazienda agricola Pizzillo Emanuele
Olio Evo Ravece dell'azienda agricola Pizzillo Emanuele

Intanto ordiniamo il vino, la scelta cade su un rosso incredibile, prendiamo una bottiglia di Costa delle Viole, Barbera Beneventano IGP della cantina Giovanni Iannucci di Guardia Sanframondi, un rosso ottenuto da uve Barbera del Sannio in purezza, di un bel rosso vivace e piacevoli note fruttate. Davvero un ottimo compagno di viaggio per accompagnare il nostro pranzo.

Costa delle Viole Barbera Beneventano IGP di Giovanni Iannucci
Costa delle Viole, Barbera Beneventano IGP di Giovanni Iannucci

In carta alla Pignata c'è la possibilità di optare per due menù Degustazione (Menù degustazione La Tradizione di 4 portate più dessert e Menù degustazione La Pignata di 6 portate più dessert), ideali se si vuole assaporare la loro cucina e i piatti del territorio. Noi ordianiamo a la carte. Cominciamo con gli antipasti, ecco il baccalà mantecato con acciughe del Cantabrico e zeste di limone. Una proposta interessante, fresca. Meraviglioso il mantecato di baccalà reso aromatico dalla zest di limone, bella la nota sapida delle acciughe e l'amarognolo delle puntarelle che donano anche croccantezza a piatto. 

Baccalà mantecato con puntarelle acciughe del Cantabrico e zeste di limone
Baccalà mantecato con puntarelle, acciughe del Cantabrico e zeste di limone

Poi un tuffo nella tradizione con il pancotto all'arianese: fatto con verdure miste, una soave e aromatica sfoglia di lardo di razza Mangalica e il meraviglioso peperone crusco. Poesia pura.

Pancotto allarianese
Pancotto all'arianese

Chiudiamo gli antipasti con la parmigiana al contario: mozzarella in carrozza alla prmigiana, stracciatella, alici del Cantabrico, pane fritto aromatizzato al basilico il tutto servito su una crema di pomodoro e melanzane. Davvero fantastica questa rivisitazione della parmigiana, un riuscitissimo gioco di consistenze e sapori.

Parmigiana al contrario
Parmigiana al contrario

Il nostro pranzo procede alla grande, in un clima di assoluto relax e in attesa dei primi, Ezio Ventre ci fa degustare un altro grande olio del territorio, Hirpinia, Colline dell'Ufita D.O.P di San Comaio di Zungoli. Un fantastico olio Evo ottenuto dalle varietà Ravece e Ogliarola. 

Hirpinia Olio Colline dellUfita DOP di San Comaio
Hirpinia Olio Colline dell'Ufita DOP di San Comaio

Semplicemente deliziosi i ravioli alla carbonara con asparagi, gunaciale croccante e fonduta di pecorino. Il ripieno di carbonare è godurioso e sorprendente. Sembra davvero di mangiare una carbonara, il piatto è nobilitato dalla presenza degli asparagi con il loro sapore inconfondibile.

Ravioli alla carbonara con asparagi guanciale croccante e fonduta di pecorino
Ravioli alla carbonara con asparagi, guanciale croccante e fonduta di pecorino

L'altro primo che gustiamo è uno dei must del Ristorante La Pignata: tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero Irpino. Spettacolari, peccato davvero non poterti trasmettere attraverso lo schermo il profumo paradisiaco di questo piatto. Un meraviglioso inno alla gioia in “salsa irpina”.

Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero irpino
Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero irpino

Prendiamo anche un secondo in due, la mia scelta cade sul brasato di maialino nero con mele annurche, funghi porcini e cremoso di patate. La carne è eccellente, morbida e si sposa a meraviglia sia con la mela che con i porcini.

Brasato di maialino nero con mele annurche porcini e cremoso di patate
Brasato di maialino nero con mele annurche, porcini e cremoso di patate

Dulcis in fundo ecco una bella zeppola (oversize) in doppia cottura (fritta e al forno) con crema e amarene. Abbiniamo al dolce un liquorino fatto con aglianico e amarene.

Zeppola in doppia cottura con crema e amarene
Zeppola in doppia cottura con crema e amarene

Per il nostro pranzo alla Pignata paghiamo 60 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo per un’esperienza enogastronomica da non perdere.

Il nostro viaggio in Irpinia ci regala un'assoluta certezza. Il Ristorante La Pignata è un'eccellenza della ristorazione irpina, capace nel tempo di evolversi, senza mai venir meno al legame con le radici ed il territorio. La Pignata è il regno della famiglia Ventre, qui torniamo spesso proprio perché ci si sente coccolati, si possono gustare proposte di cucina eccellenti e si va via sempre con la voglia di ritornare.
Il pancotto all’arianese è poesia del territorio, i tagliolini alle ortiche con i porcini e tartufo nero irpino è un piatto che resta nella memoria, i ravioli alla carbonara con asparagi, guanciale e fonduta di pecorino sono a dir poco sorprendenti. Fantastico il brasato di maiale e la carne in genere qui alla Pignata. Fornita e curatissima la carta dei vini, delle birre e dei distillati. Ho trovato corretto il rapporto qualità prezzo e comunque adeguato al tipo di proposta e di esperienza gastronomica. Il servizio è informale, professionale e veloce. La Pignata ad Ariano Irpino si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra gli indirizzi da non perdere. Che tu voglia gustare meravigliose proposte di cucina o la sera anche una “signora pizza”, qui non sbagli mai. Consigliatissimo.



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

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Sono tornato ad Oratino, uno dei borghi più suggestivi e caratteristici del Molise. Campobasso dista davvero pochi Km. Oratino si trova a quasi 800 metri sul livello del mare, qui si respira aria buona e dal suo belvedere la vista spazia, abbracciando un panorama meraviglioso. Da qui si possono ammirare la famosa e misteriosa Rocca di Oratino, la Valle del Biferno, le Mainarde ed anche la Majella. Altra cosa che cattura l’interesse del visitatore è il centro storico a cui si accede attraverso Porta del Piano, l’unica rimasta delle antiche tre porte che conducevano al borgo antico. Tutto intorno domina la pietra, e si percepisce l’amore che gli oratinesi hanno per il proprio paese. E’ bello camminare nei vicoletti ammirando palazzi antichi, portali in pietra e la maestosa Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, nella parte più alta del borgo. Ogni volta che sono qui ad Oratino faccio tappa fissa al Ristorante Olmicello.

Ristorante Olmicello. Oratino Ingresso
Ristorante Olmicello. Oratino - Ingresso

Ci siamo fermati qui per pranzo anche stavolta. Il Ristorante Olmicello si trova in Via Regina Margherita nel centro storico, in un antico edificio datato 1816. Qui un tempo c’era un vecchio frantoio (visibile ancora oggi sul terrazzo esterno). Adoro questo luogo, adoro l’atmosfera che si respira qui: bellissime e suggestive le sale in pietra, così come la cantina (utilizzata spesso per eventi e degustazioni). Naturalmente adoro anche la meravigliosa cucina della tradizione del Ristorante Olmicello, una cucina fatta con passione e dedizione. La pasta è fatta rigorosamente a mano, le verdure sono sempre fresche di stagione, trovi poi i funghi, il tartufo, i salumi e i formaggi locali, un ottimo baccalà e una carne pregevole. A fare gli onori di casa c’è Nicola Iafelice (il titolare), affabile, gentile e sempre disponibile con gli ospiti per illustrare le proposte in carta e consigliare il vino.

Ristorante Olmicello Oratino Particolare di una delle sale interne
Ristorante Olmicello. Oratino - Particolare di una delle sale interne

Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Tintilia del Molise DOP Colle Cervino di Cantine Catabbo, questo vino (che adoriamo) è ottenuto da uve Tintilia in purezza. Si caratterizza per un tannino elegante e persistente, note di spezie di frutta rossa, al palato è corposo e pieno con una spiccata personalità. Sarà lui ad accompagnarci per il nostro pranzo.

Colle Cervino Tintilia del Molise DOP di Cantine Catabbo
Colle Cervino Tintilia del Molise DOP di Cantine Catabbo

Cominciamo con due antipasti fortemente legati al territorio. Omaggiamo la stagione fredda con una fantastica polenta con il ragù della tradizione. La polenta del Ristorante Olmicello è unica nel suo genere, rustica nell’accezione più nobile del termine. Ottenuta con farina di mais molisano è accompagnata con un ragù celestiale. Fantastica….

Polenta con il ragù
Polenta con il ragù

A seguire ecco un altro classico dell’entroterra molisano: pizza e minestra. Questa è una pietanza tipica della cucina contadina, un piatto “povero” che vede come protagonista la “pizza” di farina di mais, debitamente a pezzettini accompagnata con una minestra di verdure di campo legate alla stagionalità. La pizza e minestra di Olmicello è poesia del territorio, anche da sola vale il viaggio qui. Da provare..

Pizza e minestra
Pizza e minestra

Come primi la nostra scelta cade sulle fettuccine con porcini e guanciale. Un piatto “cult” di Olmicello, da sempre in carta e molto amato dagli ospiti. Da sottolineare come la pasta qui venga sempre fatta a mano in modo artigianale (e si sente!). Che bontà….

Fettuccine con porcini e guanciale
Fettuccine con porcini e guanciale

L’altro primo che degustiamo sono i crioli con carciofi su fonduta di pecorino. Perfettamente equilibrati, con il sapore dolciastro dei carciofi che si sposa a meraviglia con il gusto deciso ma al tempo stesso morbido della vellutata di caciocavallo che lega il tutto. Davvero un gran piatto. I crioli sono una pasta tipica del Molise, realizzati in modo artigianale sono fatti con semola di grano duro, uova ed acqua, a vederli sembrano come gli spaghetti alla chitarra, ma se prestiamo attenzione ai dettagli, ci accorgeremo che presentano una sezione più quadrata rispetto a questi ultimi.

Crioli con carciofi su crema di caciocavallo podolico
Crioli con carciofi su fonduta di caciocavallo 

Nicola Iafelice ci fa assaggiare anche una pasta ripiena, sono i ravioli (sempre artigianali e fatti a mano da loro) con il tartufo. Delicati e buonissimi....

Ravioli al tartufo
Ravioli al tartufo

Il nostro pranzo procede alla grande. Qui si sta davvero bene e la location suggestiva completa il tutto. Le sale in pietra trasmettono un senso di calore e familiarità. Abbiamo ordinato anche il secondo. Degustiamo il baccalà con pomodorini, olive e pinoli. Spesso quando passo di qui ordino il baccalà, perché qui lo preparano divinamente ed anche stavolta le aspettative sono ampiamente soddisfatte.

Baccalà con pomodorini olive e pinoli
Baccalà con pomodorini, olive e pinoli

L’altro secondo è una fettina di maiale alla brace. La carne è di pregevole qualità, saporita, gustosa.

Fettina di maiale alla brace
Fettina di maiale alla brace

Come contorni prendiamo le mitiche patate sotto la coppa con pepe e lardo. Quando si dice sapori rustici…..

Patate sotto la coppa
Patate sotto la coppa con pepe e lardo

E per rinfrescarci ecco una deliziosa insalatina di rucola, pere e noci. Davvero gradita.

Insalatina con rucola pere e noci
Insalatina con rucola, pere e noci

Credi sia finita qui? Giammai ! Ordiniamo anche il dessert. Qui Nicola Iafelice ci coccola con una degustazione di dolcetti carnevaleschi (e non solo). Ecco le chiacchiere, il raviolo fritto ripieno di crema pasticciera, la bomba a crema e un assaggio di millefoglie con crema chantilly e amarene. Il nostro dolce preferito quando qui non poteva mancare.
Il dolci che puoi gustare al ristorante Olmicello sono della Pasticceria Sorriso di Loretta Fatica, che si trova in Piazza Giordano proprio al centro di Oratino. Se sei da queste parti non puoi non passare alla Pasticceria Sorriso, qui trovi prodotti meravigliosi, dolci e biscotti sempre freschissimi, dei mignon super e (su prenotazione) le paste della Domenica e delle torte fantastiche.

Il dessert
Il dessert

Non potevano mancare le castagnole....

Castagnole
Castagnole

Accompagniamo il dolce con un giro di Nespolino, liquore artigianale fatto con i noccioli delle nespole.

Nespolino
Nespolino

Paghiamo per il nostro pranzo da Olmicello poco più di 40 euro a persona. Davvero un ottimo rapporto qualità - prezzo. 

Oratino è un piccolo borgo gioiello a pochi Km da Campobasso. Qui trovi aria salubre, tranquillità, scorci suggestivi e un piccolo centro storico, curato e pulito. Domina la pietra, una delle caratteristiche peculiari di questo luogo. Dopo una bella passeggiata, ti consigliamo la sosta al Ristorante Olmicello gestito in maniera egregia da Nicola Iafelice. Olmicello si trova nel centro storico, in un antico edificio datato 1816, laddove un tempo c’era un vecchio frantoio. Il frantoio è ancora visibile sul terrazzo della struttura. L’atmosfera è suggestiva grazie alle sale in pietra, i soffitti con le stupende volte a botte che si alternano a volte a crociera. Qui si sta davvero bene, è la location ideale dove poter gustare un’ottima cucina molisana dell’entroterra, legata alle tradizioni contadine e realizzata con prodotti e materie prime freschissime e stagionali. La pizza e minestra è poesia del territorio, la polenta è rustica e saporita. Da Olmicello la pasta è fatta tutta a mano, le fettuccine con porcini e guanciale creano dipendenza, i crioli con carciofi su fonduta di caciocavallo sono sorprendenti. Pregevole la carne e molto buono il baccalà. Nota di merito poi per i dolci (della pasticceria Sorriso di Loretta Fatica), sono semplicemente divini. Ho trovato il rapporto qualità – prezzo assolutamente corretto. Il Ristorante Olmicello ad Oratino si conferma nella nostra guida sul web, tra i migliori indirizzi in Molise. Garanzia.

 

 


Ristorante Olmicello
Via Regina Margherita n.48
Oratino (Cb)
Tel. 0874 38 285
Visita il sito web del Ristorante Olmicello

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Siamo tornati a Campobasso alla Grotta da Concetta. Spesso mi fermo qui perché adoro l’atmosfera familiare e accogliente che si respira in questa osteria quasi d’altri tempi, dove protagonista è una cucina molisana generosa e genuina. Siamo al centro di Campobasso, quasi nel centro storico in Via Larino. Il locale è davvero gradevole, tutto in pietra, i soffitti sono in legno, ci sono tre sale, ognuna con un suo fascino particolare e poi c’è un ambiente esterno. Anche l’illuminazione è studiata e contribuisce a rendere magico il luogo. La Grotta da Concetta è una vera istituzione.

La Grotta da Concetta Campobasso Insegna allingresso
La Grotta da Concetta. Campobasso - Insegna all'ingresso

In questa osteria – trattoria trovi una cucina molisana semplice, sincera ma ben eseguita, con materie prime di assoluta qualità, un’ottima carne e un rapporto qualità – prezzo fantastico. Ma andiamo per gradi. Sono tornato alla Grotta da Concetta in compagnia tra gli altri del mio amico architetto templare gourmet Michele, che qui ormai è di casa. Ero anche io dalle parti di Campobasso e abbiamo pensato di fermarci a pranzo qui. Il locale è sempre suggestivo, ci accomodiamo al nostro tavolo in una sala tutta in pietra con un maestoso camino e i soffitti in legno.

La Grotta da Concetta Campobasso Suggestivo angolo interno
La Grotta da Concetta. Campobasso - Una suggestiva sala interna

Non aspettarti effetti speciali, qui regna la genuina semplicità, anche la “mise en place” è semplice, spartana. Anche il menù è oserei dire “minimal”: in pratica un foglio con elencate tutte le proposte del giorno (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Il menù cambia quasi giornalmente ma alcune pietanze ci sono da sempre perché sono come il locale “una vera istituzione”. Per esempio se vieni qui non puoi perderti la pizza e minestra, in pratica una minestra di verdure con la pizza di granturco a tocchetti, che rende l’insieme divinamente croccante e godurioso. Altro piatto da non perdere sono gli spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore (arricchiti da peperone crusco), a volte li trovi anche nella variante con i broccoletti. Ma il menù è ricco di pietanze talmente invitanti che le assaggeresti tutte: dalle pallotte cacio e uovo, alla zucca fritta, dagli spaghetti con baccalà, cipolla e olive, allo spezzatino di vitello in bianco, dalla pizza di patate (che è ben diversa dal gateau) alla ciambotta di ortaggi. Poi la carne qui alla Grotta da Concetta è davvero super, da non perdere la salsiccia, o la bistecca di vitello alla griglia. Ogni giorno poi ci sono sempre un paio di dessert sempre interessanti. Il menù naturalmente cambia in base allo scorrere delle stagioni e i prodotti sono sempre freschi.
Ordiniamo del vino rosso Tintilia della casa e come antipasto pane, burro, alici e spinaci. Abbinamento davvero azzeccato. Burro e alici è un matrimonio perfetto, sorprendente quanto ci stiano bene gli spinaci sopra.

Pane burro e alici con spinaci
Pane burro e alici con spinaci

Altro antipasto che prendiamo è la meravigliosa pizza e minestra, uno dei piatti “cult” qui da Concetta e in generale uno dei piatti tipici della cucina molisana: minestra di verdure e pizza di granturco. Quando veniamo qui, per me ordinare pizza e minestra è quasi un obbligo morale. Adoro il sapore terragno delle verdure e la nota croccante della pizza di granturco spezzettata e leggermente bagnata. Se prima di gustarla, ci passi sopra giusto un giro d’olio Evo molisano a crudo è una poesia.

La Pizza e minestra
Pizza e minestra

E’ il momento dei primi. Qui ci diamo alla pazza gioia. Siamo in tre. Ordiniamo un piatto di spaghetti aglio, olio, peperoncino e broccoletti con peperone crusco. La cottura della pasta è perfetta, il sapore dei broccoli si sposa a meraviglia con quello dell’aglio, olio e peperoncino. Davvero un bel piatto.

Spaghetti aglio olio peperoncino broccoli e il peperone crusco
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, broccoli e il peperone crusco

Così come non delude le nostre attese l’altro primo che abbiamo preso: spaghetti con carciofi, alici e olive e mollica di pane tostato. Un’esplosione di gusto, il sapido delle alici, il dolciastro dei carciofi, la nota croccante del pane tostato, le olive. Meraviglia...

Spaghetti con carciofi olive e alici
Spaghetti con carciofi, olive e alici

L’altro primo è un altro "must" da Concetta, non a caso lo ordiniamo quasi sempre: spaghetti con aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco. Questo piatto è una garanzia. Anche qui la cottura degli spaghetti perfetta e al dente, conditi alla perfezione, con il cavolfiore leggermente passato in padella che regala un sapore divino, il peperone crusco che regala il “crunch”. Chapeau.

Spaghetti aglio olio peperoncino cavolfiore e peperone crusco
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco

Noi Templari del Gusto siamo dei “gaudenti”, ormai lo avrai capito. Avevo adocchiato ad un tavolo vicino al nostro, un primo che mi aveva incuriosito. Decidiamo di prendere un piatto da dividere di spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Abbiamo fatto bene ad assaggiare anche questo. Meritava davvero, gli spaghetti sono conditi alla perfezione, belli umidi, sapidi il giusto con il gusto deciso del baccalà che si sposava a meraviglia con il sapore dolciastro della cipolla.

Spaghetti con baccalà cipolle e olive
Spaghetti con baccalà, cipolle e olive

Siamo in tre e ordiniamo tre secondi. Come da tradizione quando siamo qui ecco una bella bistecca di vitello alla brace con insalata. La carne è davvero ottima, morbida e gustosa.

Bistecca di vitello alla brace e insalata
Bistecca di vitello alla brace e insalata

Immancabile anche la saporita salsiccia alla brace, servita con le puntarelle.

La Salsiccia alla brace e spigatelli
La Salsiccia alla brace e puntarelle

E il coniglio in porchetta, ossia disossato e arrotolato in porchetta con spezie e semi di finocchietto. Servito su un letto di verdure passate in padella. Che bontà….

Coniglio in porchetta
Coniglio in porchetta

Siamo davvero sazi. Nostro malgrado saltiamo il dolce, anche se in carta oggi tra le proposte di dessert, c’era una crostata con noci ed uva fragola che mi intrigava parecchio… Sarà per la prossima volta. Prendiamo due bichierini di passito La Nuvola di Piè, bianco passito Terre degli Osci di Agricolavinica, ottenuto da uve di Moscato bianco e Riesling, questo vino da fine pasto con il suo colore giallo oro carico, conquista per la sua personalità e la sua sobria eleganza e i suoi sentori di miele e albicocca. 

Bianco Passito Terre degli Osci La Nuvola di Piè
Bianco Passito Terre degli Osci La Nuvola di Piè di Agricolavinica

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo alla Grotta da Concetta 90 euro in tre. Ossia 30 euro a persona. Rapporto qualità – prezzo più unico che raro. Complimenti.

La Grotta da Concetta è una garanzia. Il locale è caratteristico e regala un senso di familiarità e calda accoglienza. Qui trovi una cucina che affonda le radici nella tradizione molisana. I piatti sono ben eseguiti e realizzati con materie prime fresche e di qualità. La pizza e minestra è uno dei piatti must della Grotta da Concetta, gli spaghetti aglio, olio, peperoncino e cavolfiore anche da soli valgono la visita, gli spaghetti con carciofi, olive e alici creano dipendenza. Super la carne, da non perdere la bistecca di vitello alla brace e la salsiccia. Il servizio è informale e veloce. Nota di merito per il conto. Oggi riuscire a mangiare bene e pagare per un pranzo completo 30 euro è davvero una rarità. Complimenti davvero. Tutto questo spiega il grande successo di questo locale amatissimo e frequentato. Piccola raccomandazione, visto che il locale è sempre pieno, è preferibile prenotare con dovuto anticipo. La Grotta da Concetta a Campobasso si conferma nella nostra guida sul web tra gli indirizzi molisani da non perdere. Garantiamo noi. Alla prossima…

 

 

La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378

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Siamo tornati a distanza di qualche tempo da Raraterra. La nostra precedente esperienza ci aveva lasciato ricordi meravigliosi, rieccoci quindi per provare ancora le loro proposte di cucina. Siamo a Frattamaggiore, in zona centrale, precisamente in Via Pezzullo.

Raraterra Frattamaggione Linsegna esterna
Raraterra. Frattamaggione - Insegna esterna

Raraterra si trova in un edificio dove un tempo c’era un antico canapificio. La location è davvero suggestiva e regala emozione. Ogni dettaglio è studiato alla perfezione, tutto l’ambiente esalta il concetto di ospitalità. Anche l’impatto visivo è notevole, ci sono due sale, una luminosissima con una vetrata che dà sul curato e attrezzato giardino (incantevole location dove pranzare o cenare durante la bella stagione). All’interno tutto sembra avvolgere l’ospite: i colori caldi ma vividi, il legno, i mattoncini a vista, il camino nella prima sala, i divani lungo il perimetro delle pareti e le sedie di design in legno, le candele. L’insieme è davvero piacevole e regala una sensazione di raffinatezza e di familiarità.

Dettaglio Sala interna
Dettaglio Sala interna

Ci accomodiamo al nostro tavolo (prenotato per tempo) e come sempre diamo uno sguardo al menù. C’è la possibilità di optare per il menù degustazione (6 portate al costo di 55 euro a persona). Poi ci sono i salumi e i formaggi (mortadella alla brace con zest di limone e pesto di pistacchi, selezione di jamon iberico e selezione di formaggi), nove proposte di antipasti, alcune intrigano non poco come la vellutata di patate con salsicce, funghi chiodini e fonduta di caciocavallo, la zeppola di baccalà con salsa di papaccella e polvere di olive nere, il big peperone ripieno e la pizza di scarole con stracciata di bufala, acciughe e pomodorini. Poi ci sono cinque proposte di primi, sei secondi e i dessert. Arrivano i loro pani e grissini (davvero ottimi).

I pani e i grissini
I pani e i grissini

Cominciamo ordinando da bere una minerale e una bottiglia di vino: Tramari Rosè di Primitivo Salento Igp di San Marzano vini. Questo vino dal colore rosa tenue, ottenuto da une Primitivo in purezza presenta una chiara nota floreale, sentori di frutti rossi. Ottima personalità e freschezza per questo rosato che accompagnerà il nostro pranzo.

Tramari Rosé di Primitivo di San Marzano
Tramari Rosé di Primitivo di San Marzano vini

Ecco un graditissimo entreé dello chef: una deliziosa polpetta di caprino e friarielli con mayo e salsa di soia.

Entreè
Entreè

Si comincia con una zeppola di baccalà delicata e leggera come una carezza con una deliziosa salsa alla papaccella e polvere di olive nere. Baccalà e papaccella è un matrimonio d’amore, e in questa proposta l’abbinamento viene esaltato ….

zeppola di baccalà
Zeppola di baccalà

Che dire della pizza di scarole con stracciata di bufala, pomodoro e acciughe? Friabile, profumata, goduriosa.

Pizza di scarole con stracciata di bufala acciughe e pomodorini
Pizza di scarole con stracciata di bufala, acciughe e pomodorini

Chiudiamo il nostro giro di antipasti con un sorprendente gâteau di patate e friarielli con baccalà mantecato.

Gateux di patate e friarielli con baccalà mantecato
Gâteau di patate e friarielli con baccalà mantecato

Il nostro pranzo da Raraterra procede alla grande, l’atmosfera è piacevole e rilassante. Intanto arrivano i primi che abbiamo ordinato. I mezzanelli con crema di tre pomodori, lardo di maialino e pecorino è uno dei piatti da sempre presente in carta e amatissimo dagli ospiti di Raraterra. La cottura dei mezzanelli è perfetta. La “crema” di pomodori arricchita dal lardo di maialino è suadente e voluttuosa. In pratica è una versione originale e ricca della tradizionale lardiata. Piatto da non perdere…

Mezzanelli con crema ai tre pomodori lardo di maialino e pecorino
Mezzanelli con crema ai tre pomodori, lardo di maialino e pecorino

L’altro primo piatto che abbiamo degustato è a dir poco sorprendente: linguine con gamberi e carciofi arrosto. Avvolgenti queste linguine, un connubio di mare e terra che conquista grazie ad un equilibrio ben studiato.

Linguine con gamberi e carciofi arrosto
Linguine con gamberi e carciofi arrosto

I primi ci hanno deliziato. Prendiamo anche un secondo in due. Scelgo lo stracotto al Barolo con purea di zucca e scaglie di caciocavallo. La carne si scioglieva letteralmente in bocca, perfetto e originale l’abbinamento con la purea di zucca e intrigante la nota sapida del caciocavallo.

Stracotto al barolo con purea di zucca e scaglie di caciocavallo
Stracotto al barolo con purea di zucca e scaglie di caciocavallo

Come contorno ecco delle patate al forno con cipolla e pomodoro.

Patate al forno con cipolle e pomodori
Patate al forno con cipolle e pomodori

Dulcis in fundo ecco che arriviamo al dolce. La bavarese al caramello salato e crumble alla vaniglia la scorsa volta ci aveva fatto innamorare. Decidiamo di gustarla di nuovo. Un dolce a dir poco spettacolare, un'esplosione di gusto e consistenze. Non a caso è uno dei più richiesti e amati dagli ospiti di Raraterra.

Bavarese al caramello salato e crumble alla vaniglia
Bavarese al caramello salato e crumble alla vaniglia

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo poco più di 65 euro a persona.

Raraterra è stata una fantastica conferma. Il locale è bellissimo, curato nei dettagli, raffinato ma allo stesso tempo regala piacevole sensazione di calda familiarità. La location è suggestiva, ogni particolare è studiato con cura, bellissima la luminosa sala che affaccia sul giardino. Le proposte di cucina sono davvero interessanti e sono legate alla grande tradizione gastronomica partenopea ma presentate in chiave contemporanea. La zeppola di baccalà è una carezza, i mezzanelli con crema di tre pomodori, lardo di maialino nero e pecorino anche da soli valgono la visita. Emozionanti le linguine con gamberi e carciofi arrostiti. Il brasato è morbido e resta nella memoria. Da Oscar la bavarese al caramello salato e crumble alla vaniglia. Curata e fornita la carta dei vini. Nota di merito anche per il personale di sala, professionale, veloce e gentile. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque adeguato al contesto e alla qualità della proposta gastronomica. Raraterra a Frattamaggiore si conferma alla grande nella nostra guida sul web di quelli che sono i migliori indirizzi. Un vero gioiello da non perdere. Garantiamo noi.

 

 

Raraterra
Via Carmelo Pezzullo, n.18
Frattamaggiore (Na)
Tel. 333 255 90 26
Visita il sito web di Raraterra

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Siamo tornati ad Acerra da Bacalajuò. Memore delle meravigliose esperienze passate, avevo voglia di gustare di nuovo le loro proposte (ovviamente a base di sua maestà il baccalà). Avevo voglia anche di passare a salutare il patron Luigi Esposito, degno erede di una famiglia che da quattro generazioni importa direttamente e lavora stoccafisso e baccalà. La storia ebbe inizio proprio qui ad Acerra quando nonno Luigi si stabilì perché scoprì le fantastiche caratteristiche dell’acqua della zona con la quale poteva rigenerare in modo egregio lo stocco e far perdere il sale in eccesso al baccalà. Da quel momento sono passati tanti anni. La storia continua grazie a Luigi che rappresenta la quarta generazione che guarda al futuro con rinnovato ottimismo e voglia di proporre sempre il meglio senza mai venir meno alle tradizioni. Siamo nel centro storico di Acerra, in Piazza Castello. Qui un tempo c’era la Vinoteca Esposito che negli anni si è trasformata in una fantastica osteria che celebra il baccalà, appunto: Bacalajuò.

Bacalajuò Insegna esterna
Bacalajuò - Insegna esterna

Ci accoglie Luigi Esposito, sorridente ed affabile come sempre, appassionato e legato al suo lavoro, Luigi è perfetto padrone di casa. Diamo un'occhiata al menù. Le proposte in carta comprendono cinque antipasti, cinque primi, otto secondi, più qualche fuori menù e ovviamente qualche dessert. Mentre decidiamo il da farsi, ci servono il pane e un graditissimo entreé, un soffice e profumato plumcake alle verdure.

Plumcake alle verdure
Plumcake alle verdure

Da bere prendiamo una minerale e un vino che conosco bene il Primula Rosa di Cantine Barone (azienda vitivinicola cilentana). Questo vino è un rosato IGT di grande personalità ottenuto da uve aglianico in purezza. Bellissimo il colore: un bel rosa tenue, presenta note floreali e sentori fruttati. Un Rosato piacevole da bere ottimo compagno di viaggio per la nostra cena da Bacalajuò.

Primula Rosa di Cantine Barone
Primula Rosa di Cantine Barone

Si comincia con uno dei piatti “cult” di Bacalajuò: il carpaccio di baccalà con olive verdi del Belice, alici di Sciacca a pezzettini, pomodoro essiccato e olio Evo. Un piatto che è il biglietto da visita di Bacalajuò, protagonista è un signor baccalà lavorato con meticolosa cura e attenzione. Il carpaccio è spettacolare, e anche da solo vale la visita.

Carpaccio di Baccalà
Carpaccio di Baccalà

Continuiamo con dei fiori di zucca ripieni di mantecato di baccalà, ricotta di fuscella e zeste di limone a dare una piacevole nota fresca. Nel piatto anche gocce di crema di zucca e misticanza. Davvero ottimi e delicati...

Fiori di zucca ripieni di ricotta e mantecato di baccalà
Fiori di zucca ripieni di ricotta e mantecato di baccalà

Come primo non potevamo non prendere le nostre amate linguine alla Don Gaetano. Altro piatto iconico di Bacalajuò con capperi, olio Evo, olive nere, pomodori essiccati, sale, pepe, zest di limone, prezzemolo e ovviamente baccalà. Un piatto che adoro, per il suo equilibrio e il gioco di consistenze e di caldo - freddo ad ogni morso, decisamente da provare...

Linguine alla Don Gaetano
Bacalajuò. Acerra - Linguine alla Don Gaetano

E' il momento dei secondi. Siamo in quattro e prendiamo tre secondi diversi. Qui ci diamo alla pazza gioia, con un trionfo di baccalà e preparazioni. Si comincia con il fritto di mussillo di baccalà con papaccelle napoletane. Quando si dice la tradizione .... Nota di merito per il baccalà di qualità eccelsa e per il fritto asciutto e non unto. Quello tra le papaccelle ed il baccalà è un vero matrimonio d'amore...

Fritto di mussillo di baccalà con papaccelle
Bacalajuò. Acerra - Fritto di mussillo di baccalà con papaccelle

Che dire del baccalà con la Genovese? Poesia del territorio...Che profumo! Chissà come sono buoni e goduriosi magari i paccheri conditi con questa meraviglia (torneremo di sicuro a provarli).

Il baccalà con la genovese
Il baccalà con la Genovese

Chiudiamo il nostro giro di secondi con un'altra meraviglia: il baccalà in cassuola. Un piatto che crea dipendenza, baccalà con pomodorini, olive nere, capperi, pinoli, aglio, prezzemolo e origano. Qui la scarpetta diventa obbligatoria, anche perchè sarebbe impossibile resistere di fronte a questo sughetto invitante e profumato.

Il Baccalà in Cassuola
Il Baccalà in Cassuola

Nostro malgrado saltiamo il dessert. Siamo davvero pieni. Ci concediamo un giro di amari e di caffè e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena da Bacalajuò 46 euro a testa. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque adeguato alla proposta gastronomica.

Bacalajuò è davvero Paradiso per chi ama il baccalà. Questa osteria contemporanea situata nel centro storico di Acerra proprio di fronte al Castello Baronale rappresenta un piccolo gioiello. L’atmosfera che si respira qui è di genuina convivialità: ci sono pochi tavoli, pareti in tufo, illuminazione studiata con luce calda. Luigi Esposito (il patron) è il valore aggiunto: appassionato, oserei dire innamorato del suo lavoro, preparato e sempre sorridente e vulcanico. Le proposte di cucina sono interessanti e partono da una materia prima di eccellenza: baccalà e stoccafisso sono di qualità eccelsa e lavorati in maniera egregia. Il menù segue il corso delle stagioni. Buona la carta dei vini. Il carpaccio di baccalà è il bigliettino da visita di Bacalajuò, il fiore di zucca ripieno di mantecato di baccalà e ricotta di fuscella è una piacevole carezza. Le linguine alla Don Gaetano con l’equilibrio dei sapori, la sapiente e studiata sapidità, il gioco di consistenze e il freddo – caldo al palato sono una vera poesia. Il fritto di mussillo con papaccelle è un inno alla tradizione. Super il baccalà con la genovese, da standing ovation il baccalà in cassuola con un sughetto paradisiaco. Ho trovato corretto il rapporto qualità - prezzo. Complimenti davvero. Bacalajuò ad Acerra si conferma sulla nostra guida sul web tra i migliori indirizzi. Da provare e riprovare. Garantiamo noi…

 

Bacalajuò
Via Nazario Sauro n.6
Acerra (Na)
Tel. 366 7180590
Visita la pagina Fb di Bacalajuò

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Siamo nell'agro nolano a Cimitile, famosa tra le altre cose per le Basiliche Paleocristiane, sito archeologico di rilievo assoluto con edifici sacri di incommesurabile bellezza, i più antichi dei quali risalgono addirittura al IV secolo. A Cimitile sono tornato per fermarmi a pranzo da Bocca di Bacco. Era qualche anno che mancavo da qui. Sono tornato a trovare il patron Onofrio Dennetta e gustare la cucina dello chef. Da poco infatti è tornato alla base il talentuoso e bravo chef Stefano Borrelli. Ma andiamo per gradi. Il locale è come lo ricordavamo. L'interno è curato, intimo, gradevole volutamente minimal. L'arredo è sobrio ma di gusto. Belle le pareti in tufo ed essenziale ma curata anche la mise en place. Ci accoglie Onofrio Dennetta con la consueta gentilezza. Intanto diamo un'occhiata al menù. Ci sono gli antipasti, tre proposte di primi piatti, i secondi di carne al piatto e poi un trionfo di carne alla brace. Da anni Bocca di Bacco è un indirizzo rinomato e riconosciuto soprattutto per la qualità e la eccellenza della sua carne. In carta trovi di tutto dalla Marchigiana alla Lombata di Manza mora del Baltico, dalla Manzetta Prussiana alla Rubia Gallega, dalla Simmenthal Bavarese alla Charolaise, dalla Fassona Piemontese alla Picahna, solo per citarne qualcuna. Noi da bere ordiniamo una minerale e un aglianico dell'azienda agricola Torricino di Tufo, un rosso ottenuto da uve di aglianico in purezza, di un bel colore rosso intenso, con note speziate, quasi foreali e un bel tannino delicato e fine. Davvero un rosso campano interessante.

Aglianico dell'azienda agricola Torricino
Aglianico dell'azienda agricola Torricino 

Noi cominciamo ordinando un antipasto Finger Bacco Deluxe. Un antipasto che vede insieme delle proposte finger dello chef Stefano Borrelli: una buonissima quiche di salsiccia e friarielli con una crema di funghi porcini, un pecorino in crosta di guanciale con semi di papavero con crema di mozzarella di bufala, una quenelle di riso venere e pesto di pistacchi e una frittatina di pasta con ragù di cinghiale e filamenti di peperoncino. L'antipasto finger deluxe è stuzzicante e creativo, nota di merito in particolare per la quiche di salsiccia friarielli, per la paradisiaca frittatina al ragù di cinghiale.

Finger Bacco Deluxe
Finger Bacco Deluxe

E che dire della parmigiana di melanzane con fonduta di mozzarella e pomodoro San Marzano con gocce di pesto bio? Semplicemente deliziosa.

Parmigiana di melanzane con fonduta di mozzarella e pomodoro San Marzano
Parmigiana di melanzane con fonduta di mozzarella e pomodoro San Marzano

Come primi ci concediamo dei bucatini alla carbonara. La carbonara è bella cremosa e profumata e decisamente generosa.

Bucatini alla Carbonara
Bucatini alla Carbonara

E poi scelgo uno dei piatti forti dello chef Stefano Borrelli, che ricordavo e che tempo addietro mi aveva colpito: i fagottini con gorgonzola e noci, a dir poco meravigliosi. Un primo piatto che anche da solo vale la visita.

Torretta di fagottini gorgonzola e noci
Torretta di fagottini gorgonzola e noci

Gustiamo anche un secondo in due: american steak di suino nero lucano aromatizzato con venti spezie. Ho apprezzato tantissimo questo succulento maialino, profumato, speziato a dovere e cotto alla perfezione.

American Steak di suino nero lucano aromatizzato con 20 spezie
American Steak di suino nero lucano aromatizzato con 20 spezie

Accompagniamo il maialino con delle paradisiache patate di Avezzano al forno. Strabuone....

Patate di Avezzano al forno
Patate di Avezzano al forno

Chiudiamo il nostro pranzo in dolcezza con una proposta dello chef Stefano Borrelli. Visto che Natale è alle porte: cupoletta di panettone con canditi, ricotta, glassa al cioccolato fondente e pistacchio. Soprendentemente buono e delicato. Accompagno il dolce con un bicchierino di acquavite di pere Williams provenienti dal Trentino di Distilleria Marzadro. Un'aqcquavite asciutta, aromatica, fruttata, delicata. Davvero ottima. 

Tortino di panettone con canditi con ricotta e glassa di cioccolato fondente e pistacchio
Tortino di panettone con canditi con ricotta, glassa di cioccolato fondente e pistacchio

Paghiamo per il nostro pranzo circa 45 euro a persona. 

Bocca di Bacco a Cimitile è stata una piacevole conferma. Mancavamo da un po’ ma negli anni, fin dalle prime nostre visite, abbiamo visto crescere questo locale che oggi rappresenta un punto di riferimento per chi ama la buona cucina e soprattutto la carne. Qui i “meat lovers”, hanno l’imbarazzo della scelta con i migliori tagli italiani e stranieri e le migliori carni selezionate. Da poco è ritornato alla base anche lo chef Stefano Borrelli e si vede. La proposta di cucina è convincente. In carta ci sono poche pietanze ma ben studiate e concepite. L’antipasto Finger Bacco Deluxe è sorprendente, in particolare la quiche con salsiccia di nero casertano, friarielli e provola e la frittatina al ragù di cinghiale con fili di peperoncino sono super. Tra i primi nota di merito per i fagottini con gorgonzola e noci, uno di “must” del locale. Con la carne poi si apre un mondo, davvero qui ci si può divertire. Fatti guidare dall’oste Onofrio Dennetta, profondo conoscitore della materia e orgogliosamente legato alla sua creatura che merita fortuna. Il servizio è informale e veloce. Buona la carta dei vini. Bocca di Bacco a Cimitile entra nella nostra guida sul web tra quelli che sono a parer nostro gli indirizzi da non perdere. Alla prossima ….

 


Bocca di Bacco
Via Croce n.15
Cimitile (Na)
Tel. 320 888 1306
Visita il sito web di Bocca di Bacco a Cimitile

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Ci sono indirizzi che per me rappresentano una sorta di confortante abitudine. Un po’ come quando ritrovi un amico che vedi di tanto in tanto con la certezza di trascorrere con lui sempre dei piacevoli momenti. Benvenuti a Bordo a Pomigliano d’Arco è un po’ come quell'amico. Quando sono da queste parti e ho voglia di gustare una buona cucina di mare, piatti ben studiati e pesce fresco la risposta è sempre la stessa. Ma andiamo per gradi. Pomigliano d’Arco che ormai da tempo rappresenta un vero Paradiso per i “food lovers”. Qui infatti ci sono locali interessanti e una proposta gastronomica importante e capace di venire incontro alle esigenze di tutti. Tra gli indirizzi da non perdere a Pomigliano c’è sicuramente Benvenuti a Bordo. Chi mi legge da tempo lo sa bene, più volte ci siamo stati (io in prima persona), perché abbiamo sempre apprezzato le loro proposte e la loro cucina di mare.

Benvenuti a Bordo Pomigliano DArco Insegna Esterna
Benvenuti a Bordo. Pomigliano D'Arco (Na) - Insegna Esterna

Cominciamo parlando della location che ha il suo perché. Siamo in Via Mazzini, il locale è suggestivo, ti porta “altrove”. Entrando dal portone esterno, noterai un bel giardino, ordinato, pulito, curato con tanto di aceri giapponesi e bei fiori sparsi un po’ qua e un po’ là. Durante la bella stagione si può anche pranzare o cenare all’aperto o nel gradevole dehors esterno in un ambiente dal sapore quasi “zen” e orientale (la fontana e l’alberello di kumquat in questo senso aiutano). All’interno invece si sono due ambienti, in pratica due sale: una superiore caratterizzata dal fatto di essere molto luminosa grazie alle ampie vetrate, l’altra sala è più intima e riservata che si trova al piano seminterrato. Da notare il dettaglio del marmo bianco alle pareti. L’arredo è minimal, sobrio, essenziale ma al contempo essenziale, raffinato così come la mise en place. Nel complesso l’atmosfera da Benvenuti a Bordo è rilassata e piacevole, questa è una vera piccola oasi di pace e buon gusto dove poter gustare un’ottima cucina di mare. Ci accomodiamo al nostro tavolo e come sempre diamo uno sguardo al menù. Un vero trionfo di pietanze di mare. Ci sono i crudi, gli antipasti tra cui spiccano oltre a piatti più tradizionali, interessanti proposte come i mini bun con cotoletta di tonno, parmigiana e mayo, l'insalata riccia di pomodori caramellati, baccalà e dresssing agli agrumi, i carabineros all'aglio, grappa barricata ed erbe e la pallotta abruzzese ripiena di mazzancolle, mayo al tartufo e prezzemolo. Ci sono poi i primi che vedono spesso l'incontro di terra e mare e i secondi. In attesa di ordinare ci coccoliamo con un po' di frittelline (zeppoline di alghe), calde, profumate e fragranti. Da bere prendiamo una bollcina italiana, un bel prosecco di Valdobbiadene.

Zeppoline di alghe
Zeppoline di alghe

Non possono mancare le mie amate alici fritte, fatte a regola d'arte. Il fritto asciutto e non unto esalta le alici con il loro sapore inconfondibile.

Alici fritte
Alici fritte

E' il momento degli antipasti. I calamaretti spadellati con funghi alla brace su polenta e mozzarella di bufala sono a dir poco sorprendenti. Una vera esplosione di gusto in un gioco di equilibrio e consistenze diverse che esalta il palato. La presenza della polenta, della mozzarella di bufala e dei funghi insieme ai calamaretti mi ha stregato.

Calamaretti spadellati con funghi alla brace su polenta e mozzarella di bufala
Calamaretti spadellati con funghi alla brace su polenta e mozzarella di bufala

Non poteva mancare un bel sautè di cozze e vongole.

Sautè di cozze e vongole
Sautè di cozze e vongole

A chiudere gli antipasti due ostriche Gillardeau, forse la più conosciuta e pregiata tra le ostriche francesi. Le ostriche Gillardeau hanno a parer mio una caratteristica che le rende uniche: l'equilibrio perfetto tra sapidità e dolcezza. Chi le conosce e le ama lo sa bene...

Ostriche Gillardeau
Ostriche Gillardeau

Il nostro pranzo da Benvenuti a Bordo procede alla grande. Siamo in attesa di gustare i primi. Abbiamo scelto un piatto di tortelli con pappa al pomodoro al gambero rosso, friarielli, pop corn di cotica e salsa Thai. Un piatto davvero originale, quasi un mix tra occidente e oriente con la nota croccante del pop corn di cotica fritta che è una trovata geniale.

Tortelli con pappa al pomodoro al gambero rosso friarielli pop corn di cotica e salsa Thai
Tortelli con pappa al pomodoro al gambero rosso, friarielli, pop corn di cotica e salsa Thai

Poi un piatto di chicche alla Nerano con ombrina. La Nerano di mare è uno dei must di Benvenuti a Bordo. Lo chef Andrea Vespro (Red Chef) lo propone da sempre e riscuote grande successo. Gustando questo piatto non faticherai a capire perché sia così amato. Davvero fantastico e cremoso.

Chicche alla Nerano con ombrina
Chicche alla Nerano con ombrina

Se le chicche alla Nerano con ombrina sono super, con il Risotto alla Pescatora siamo a livelli siderali. A parer mio uno dei migliori risotti di mare mai gustati. Un piatto che anche da solo vale la visita da Benvenuti a Bordo.

Il risotto alla pescatora
Il risotto alla pescatora di Benvenuti a Bordo

Prendiamo anche 4 secondi. Due tagliate di tonno scottato con carciofi in due consistenze e “per e palumm” al cioccolato. Ma vogliamo parlare di quanto sia buona questa tagliata di tonno? E di come sia eccezionale l'abbinamento con il carciofo? La salsa di vino e cioccolato è la chicca in più.

Tagliata di tonno scottato con carciofi in due consistenze e per e palumm al cioccolato
Tagliata di tonno scottato con carciofi in due consistenze e "per e palumm" al cioccolato

Poi un bel baccalà alla napoletana, in un trionfo di pomodorini. Il baccalà era meraviglioso e quel sughetto invitante mi ha costretto alla scarpetta (Ahimè).

Baccalà alla napoletana
Baccalà alla napoletana

Prendiamo anche un calamaro ripieno con melanzane a funghetto, pancetta paesana e provola. E' la prima volta che gusto un calamaro ripieno così. Davvero ottimo...

Calamaro ripieno con melanzane a funghetto pancetta paesana provola e crostini
Calamaro ripieno con melanzane a funghetto pancetta paesana e provola

Siamo super sazi. Saltiamo il dolce. Prendiamo due caffè, due bicchierini di Fragrante Amaro insolito, un liquore di erbe che nasce in penisola sorrentina da un'antica ricetta e totalmente bio. Chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo da Benvenuti a Bordo sui 50 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Benvenuti a Bordo non si smentisce e si conferma come indirizzo sicuro. Questo è un signor ristorante di pesce, non a caso spesso e volentieri passo a trovarli per degustare la loro cucina. Il locale è gradevole, bello, luminoso, con due ambienti interni, un bel dehors esterno e un grazioso giardino dal sapore quasi orientale. Il pesce è fresco, le proposte sono di qualità, alcune davvero originali e intriganti. I calamaretti spadellati con funghi alla brace su polenta e mozzarella di bufala sono sorprendenti grazie ad un gioco di consistenze ed equilibrio pazzeschi, le chicche alla Nerano con ombrina sono uno dei piatti must di Benvenuti a Bordo. Il risotto alla Pescatora è spaziale, questo piatto anche da solo vale la visita. Tra i secondi da non perdere la tagliata di tonno, il calamaro ripieno e la frittura. La carta dei vini è ben studiata e fornita, ci sono anche alcune etichette e bollicine francesi. Lo chef Andrea Vespro ormai è una certezza e non delude mai le attese. Il servizio è professionale ma informale e veloce. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo. Benvenuti a bordo a Pomigliano d'Arco si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi. Assolutamente da provare. Garantiamo noi.

 

 

 

Benvenuti a Bordo
Via Giuseppe Mazzini, n.37
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 1936 6184
Visita la pagina Fb di Benvenuti a Bordo

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Sabato, 09 Dicembre 2023 22:46

Hosteria Ara. Arienzo (Ce)

Siamo ad Arienzo, ameno comune della provincia di Caserta dalla storia antichissima, situato in un’area geografica felice. Nel cuore del centro storico di Arienzo, la “Terra Murata”, il nucleo più antico della città, si trova l’Hosteria Ara, dove ci siamo fermati a pranzo. L’Hosteria Ara si trova in un palazzo storico, nei locali dove un tempo c’erano le stalle. Siamo proprio di fronte alla suggestiva e maestosa Chiesa dell’Annunziata.

Hosteria Ara Arienzo Insegna Esterna
Hosteria Ara. Arienzo - Insegna Esterna

All’interno il locale è gradevole, ci sono due sale arredate con gusto e semplicità, in particolare spicca in uno dei due ambienti, la presenza delle antiche mangiatoie in pietra, riportate al loro antico splendore e che oggi testimoniano per certi versi la storia di questo stabile e la natura dei locali che ospitano l’Osteria.
Ara, in latino significa altare. Di fatto di fronte c’è un altare importante (quello della Chiesa dell’Annunziata appunto), ma Ara sono anche le iniziali della chef Andrea Rosa Arricale. Quindi c'è un duplice significato per il nome di questa Osteria, di fatto la famiglia Arricale ha voluto investire in questo luogo e aprire un ristorante che ha un obiettivo ben preciso: presentare agli ospiti una buona cucina tipica rispettosa delle tradizioni con l’uso di prodotti del territorio e materie prime fresche e stagionali.
Noi ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù. Ci sono i taglieri con salumi e formaggi del territorio, poi gli antipasti, e molti piatti e ricette tipiche. Protagonista anche il baccalà che ritroviamo in alcune delle proposte in carta. Sono diverse le cose che stuzzicano la mia curiosità. Cominciamo ordinando una minerale e una bottiglia di aglianico. E cominciamo le danze con due antipasti. Optiamo per la zuppa di fagioli borlotti e cotica. Dal sapore rustico e pieno e che delizia quella cotica che scioglieva in bocca….

Zuppa di fagioli borlotti e cotica
Zuppa di fagioli borlotti e cotica

Poi gustiamo dei bocconcini di baccalà fritto con peperoni della tradizione. Il baccalà è spaziale, la frittura asciutta e non unta e poi quello con i peperoni è un vero matrimonio d’amore….

Bocconcini di baccalà fritto con peperoni della tradizione
Bocconcini di baccalà fritto con peperoni della tradizione

Con i primi ci diamo alla pazza gioia. Degustiamo la mitica genovese della chef Andrea Rosa Arricale. Questo è uno dei must dell’Osteria. Gli ziti alla genovese con cipolla rossa in agrodolce e fonduta di pecorino sono eccezionali. 

Ziti alla genovese con cipolla rossa in agrodolce e fonduta di pecorino
Ziti alla genovese con cipolla rossa in agrodolce e fonduta di pecorino

La carne presente nel piatto in abbondanza, era morbida e saporita, la cipolla dolce e persistente, la fonduta di pecorino avvolge il tutto in un abbraccio suadente e voluttuoso. Chapeau !

Ziti alla genovese con cipolla in agrodolce e fonduta di pecorino
Ziti alla genovese dell'Hosteria Ara 

Altro primo che degustiamo sono i paccheri alla puttanesca di baccalà. Un classico della tradizione ma ben eseguito.

Paccheri alla puttanesca di baccalà
Paccheri alla puttanesca di baccalà

Poi ci coccoliamo con un altro piatto “cult” dell’Hosteria Ara: gli spaghetti aglio, olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato (quello mandorle e pepe per intenderci). Anche il tarallo è fatto dalla chef. Gli spaghetti sono fantastici, la cottura perfetta, equilibrati e gustosi. Piccanti il giusto e profumati.

Spaghetti aglio olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato
Spaghetti aglio, olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato

Ci concediamo anche un secondo in due e optiamo per un bel pezzo di baccalà fritto con pomodoro San Marzano, capperi e olive nere. Il baccalà era delizioso. Qui la scarpetta è stata quasi un obbligo. Con quel sughetto meraviglioso non potevo esimermi…Prendiamo come contorno delle patate al forno…

Baccalà fritto con pomodoro San Marzano capperi e olive nere
Baccalà fritto con pomodoro San Marzano, capperi e olive nere

Che pranzo sarebbe senza dolce? Anche i dessert sono fatti dalla chef. Gustiamo una sbriciolata con marmellata fatta in casa accompagnata da una meravigliosa crema alla vaniglia.

Sbriciolata con marmellata fatta in casa
Sbriciolata con marmellata fatta in casa

E una caprese (sempre handmade) con la crema di cui sopra….. Anche i dolci sono stati di nostro gradimento. Accompagniamo il dessert con due giri di amaro e chiediamo il conto.

Torta caprese
Torta caprese

Per il nostro lauto pranzo all’Hosteria Ara paghiamo 50 euro a persona. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo.

L’Hosteria Ara è stata una piacevole sorpresa. Il locale si trova nel cuore del centro storico di Arienzo: la Terra Murata. Passeggiare qui è davvero piacevole e regala emozioni. Il locale è carino e arredato con gusto e semplicità e si trova in un edificio storico negli ambienti dove anticamente c’erano le stalle. Qui trovi una cucina che propone piatti e ricette della tradizione presentati in chiave contemporanea, realizzati con prodotti di qualità e materie prime del territorio. La cucina segue il ritmo delle stagioni. La chef Andrea Rosa Arricale è giovane, capace ed ha le idee chiare. Insieme a lei la sua famiglia e una squadra che ne condivide i sogni e le aspirazioni. Da non perdere la pasta e ceci, gli spaghetti aglio, olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato, la mitica genovese della chef Andre Rosa Arricale e poi il baccalà fritto (davvero ottimo). Tornerò per provare altri piatti (tra cui la lardiata entrata, dato il periodo, di recente in carta). Il servizio è informale e valido. Ho trovato corretto il rapporto qualità prezzo. Hosteria Ara ad Arienzo è stata davvero una bella scoperta, è un locale dove poter gustare piatti della tradizione cucinati come si deve. Da provare, garantiamo noi…. Alla prossima…

 

Hosteria Ara
Via Annunziata, n.25
Arienzo (Ce)
Tel. 0823 520828

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Venerdì, 01 Dicembre 2023 22:33

La Grotta da Concetta. Campobasso

Nel cuore di Campobasso c’è un indirizzo che non può mancare in agenda, se ami la buona cucina tipica: la Grotta da Concetta. Siamo in una stradina nei pressi del centro storico del capoluogo molisano, Concetta è una piccola istituzione in città, il locale è sempre pieno a pranzo e a cena ed il perché è semplice da capire. Questa osteria – trattoria conserva il fascino della tradizione e propone una cucina molisana semplice ma ben eseguita, materie prime di qualità e un rapporto qualità – prezzo vantaggioso. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio. Noi siamo in quattro, abbiamo prenotato, grazie all’intuizione del nostro architetto templare gourmet Michele, che più volte era già stato qui. Il locale è gradevole e intimo, all’interno ci sono tre ambienti, dominano la pietra e il legno, anche l’illuminazione è soffusa e contribuisce a rendere il clima ancora più disteso e familiare. Ci accompagnano al nostro tavolo.

La Grotta da Concetta Campobasso Suggestivo angolo interno
La Grotta da Concetta. Campobasso - Suggestivo angolo interno

Non aspettarti mise en place particolari o effetti speciali, qui il protagonista è il cibo. Anche il menù è minimal: un foglio con elencate tutte le proposte (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Ovviamente la carta cambia in base allo scorrere delle stagioni. Ci sono tante cose interessanti, dalla pizza e minestra, alla pasta e ceci, dalla minestra di farro, lenticchie e cavolo nero, alla insalata di mussillo, dalle pallotte cacio e uovo, agli involtini di verza, zucca, patate e guanciale, e poi le proposte di carne, c’è anche il fegato di maiale con l’alloro. Insomma un menù ricco di piatti della tradizione.

La Grotta da Concetta Campobasso Particolare di una sala interna
La Grotta da Concetta. Campobasso - Particolare di una sala interna

Prima di ordinare ci servono delle ottime bruschette con olio Evo molisano (proveniente da Ururi) e sale. Pane tostato e un buon olio Evo, la merenda di quando eravamo bambini. Cosa c'è di più buono? 

Bruschette con olio Evo molisano e sale
Bruschette con olio Evo molisano e sale

Noi ordiniamo del vino rosso Tintilia della casa e come antipasto la mitica pizza e minestra, uno dei “must” qui da Concetta e in generale uno dei piatti tipici della cucina molisana, verdure e pizza di mais insieme danno vita ad una sinfonia di profumi e sapori. Che bontà….

Pizza e minestra
Pizza e minestra

Come primo prendiamo tutti gli spaghetti aglio, olio, peperoncino e cavolfiore. Mai scelta fu più azzeccata, a dir poco strepitosi, perfettamente conditi, gustosi, con il cavolfiore che da sapore e il peperone crusco che regala anche un po’ di nota croccante. Complimenti…

Spaghetti aglio olio peperoncino e cavolfiore
Spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore

Il nostro pranzo prosegue con i secondi. Prendiamo due bistecche di vitello. La carne era morbida, succosa, e goduriosa.

Bistecca di vitello e insalata
Bistecca di vitello e insalata

E due piatti di salsiccia e puntarelle. Anche la salsiccia è ottima. In generale direi che la qualità della carne qui da Concetta è davvero elevata.

Salsiccia e puntarelle
Salsiccia e puntarelle

Chiudiamo il nostro pranzo con 3 babà con crema pasticcera alla vaniglia. Il babà era morbido e profumato, deliziosa poi la crema pasticcera che ci stava a meraviglia…

Babà e crema alla vaniglia
Babà e crema alla vaniglia

E una deliziosa crostata alle mele e uvetta, (qui avrei fatto volentieri il bis).

Crostata alle mele e uvetta
Crostata alle mele e uvetta

Accompagniamo il dessert con due giri di liquore di Genziana di Scuppoz. Un amaro di genziana ottenuto da vino biano e un blend di ben 3 radici differenti. Da notare che la lavorazione e produzione della Genziana delle Pecore di Scuppoz è assolutamente artigianale. 

Genziana delle Pecore di Scuppoz
Genziana delle Pecore di Scuppoz

Chiediamo il conto e paghiamo 120 euro in quattro. In pratica solo 30 euro a persona, rapporto qualità – prezzo fantastico.

La Grotta da Concetta a Campobasso è una vera istituzione. Il locale è gradevole e intimo, una osteria-trattoria quasi d’altri tempi. L’ambiente è familiare, per certi versi spartano. Qui ci sono pochi ghirigori e tanta sostanza. Trovi i piatti tipici della tradizione molisana ben eseguiti e porzioni generose, tutto segue il ritmo e lo scorrere delle stagioni e i prodotti e le materie prime sono freschissime. La pizza e minestra è poesia della tradizione. Gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore sono sorprendenti e deliziosi e anche da soli valgono il viaggio. La carne poi è eccellente, la bistecca di costata morbidissima e succosa, ottima anche la salsiccia. Tra i dolci nota di merito per la crostata di mele.
La Grotta da Concetta è un luogo intimo, sembra quasi di mangiare dalla nonna e hai la certezza di rimanere sempre soddisfatto. Non aspettarti effetti speciali ma una cucina sincera e capace di accontentare anche i palati più esigenti. Poi (cosa importante) il rapporto qualità – prezzo è strepitoso. Oggi riuscire a fare un pranzo completo dall’antipasto al dolce e spendere sui 30 euro è ormai una rarità. Complimenti davvero. Il locale è quasi sempre pieno a pranzo e cena quindi il consiglio è quello di prenotare per tempo per avere la certezza di trovare posto. La Grotta da Concetta a Campobasso è una trattoria unica nel suo genere e per questo amatissima. Ci rivedremo presto ….

 


La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378

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Siamo in Irpinia a Paternopoli, paese di antiche e radicate tradizioni, famoso perché qui ci sono fantastiche realtà vitivinicole e per il broccolo aprilatico (presidio Slow Food). Nel centro storico di Paternopoli c’è un gioiello assoluto: Pater Familias Ristorante che si trova in un antico edificio che risale al 1836, anticamente era la dimora della famiglia Famiglietti, dopo anni di restauro e recupero grazie agli sforzi di Francesco Anziano (il patron), questo edificio è tornato allo splendore di un tempo.

Pater Familias Ristorante Paternopoli Esterno

Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Ingresso

Pater Familias Ristorante lo abbiamo visitato e recensito più volte, ma ogni volta che torniamo qui riusciamo sempre a cogliere dei dettagli, delle sfumature, dei particolari nuovi.

Pater Familias Ristorante Paternopoli Av Suggestivo angolo interno
Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Suggestivo angolo interno

Veniamo accolti dal personale e da Francesco Anziano che ci accompagna per una rapida visita delle sale, raccontandoci dettagli storici e aneddoti legati alla sua famiglia e a questo luogo che ha un’anima quasi ancestrale. Chi è amante del bello e della storia non potrà non apprezzare Pater Familias. In particolare ha catturato la mia attenzione una cucina antica con tanto di "fornacella", che spettacolo...

Pater Familias Ristorante Paternopoli Av Cucina antica con fornacella
Pater Familias Ristorante. Paternopoli -Cucina antica con fornacella

In quelle che erano un tempo le cantine del palazzo c’è il ristorante con le sue sale suggestive. Domina la pietra, e poi oggetti, portali antichi, soffitti con volte a botte e a crociera, cotto antico. Insomma un luogo che regala emozioni..

Pater Familias Ristorante Paternopoli Suggestivo angolo interno
Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Suggestivo angolo interno

Le stesse emozioni le viviamo a tavola. Qui infatti trionfa la buona cucina irpina della tradizione, presentata però in chiave contemporanea. Il menù segue il ritmo delle stagioni e cambia 4 volte l’anno. Si può optare per il menù degustazione che prevede quattro portate a discrezione dello chef, noi decidiamo di ordinare a la carte. Ci sono cinque proposte di antipasto, cinque primi, quattro di secondi e i dolci. Noi da bere ordiniamo una bottiglia di “Ion” di Stefania Barbot Irpinia Campi Taurasini DOC, un aglianico potente e strutturato, morbido e corposo, con sentori di frutti rossi e spezie e un tannino piacevolissimo. Fantastica scelta….

Ion Irpinia Campi Taurasini di Stefania Barbot
Ion Irpinia Campi Taurasini di Stefania Barbot

In attesa degli antipasti l’entreé di Pater Familias Ristorante, la “pizzella col pomodoro”, una montanarina profumata e gustosa. Nota di merito per la frittura, asciutta, non unta e per il sughetto di pomodoro, paradisiaco….

Pizzella fritta con sugo di pomodoro
Montanarina (pizzella fritta) con sugo di pomodoro

Come antipasti optiamo per la parmigiana scomposta, delicata, profumata e goduriosa.

Parmigiana di melanzane scomposta
Parmigiana di melanzane scomposta

E per la crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli Irpino su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato. La crocchetta è super, patate e tartufo fanno l’amore su un letto avvolgente di fonduta di caciocavallo. Piacevole la nota croccante del pane aromatizzato al prezzemolo.

Crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato
Crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato

Gli antipasti ci hanno convinto. Un trionfo di prodotti del territorio irpino dai sapori netti, semplici ma armonizzati alla perfezione. E’ il momento dei primi piatti. Ecco i cavatelli con crema di broccoli, ricotta salata e peperone crusco. In un primo piatto l’abbinamento di broccoli (trasformati in una suadente crema) e peperone crusco con la nota leggermente sapida della ricotta salata.

Cavatelli in crema di broccoli ricotta salata e peperone crusco
Cavatelli in crema di broccoli, ricotta salata e peperone crusco

L’altro primo è un piatto che vede come protagonista lui: il baccalà, il “pesce di montagna”, infatti un tempo era l’unico tipo di pesce che si poteva consumare in certi luoghi, grazie al suo metodo di conservazione. I mezzi paccheri con baccalà, olive nere e pomodorino sono fatti a regola d’arte. Chapeau.

Mezzi paccheri con baccalà olive nere e pomodorino
Mezzi paccheri con baccalà, olive nere e pomodorino

Francesco Anziano poi ci delizia con un assaggio di maccaronara al pomodoro. La maccaronara per chi non lo sapesse, è un tipo di pasta fresca tipica della tradizione irpina, simile a degli spaghetti alla chitarra ma con un diametro più grande.
Qui faccio un ode alla maccaronara di Pater Familias Ristorante: paradisiaca. L’abbiamo provata con un sugo profumato e leggero di pomodoro, ma quando le temperature sono più rigide la maccaronara viene rigorosamente condita con il ragù della tradizione.

Maccaronara al pomodoro
Maccaronara al pomodoro

Siamo sazi ma non possiamo non assaggiare un secondo da dividere, optiamo per il capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata di patate e verdurine saltate. La carne è eccellente, morbida e succosa e si accompagna divinamene alla patata schiacciata grossolanamente.

Capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata dipatate e verdurine saltate
Capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata di patate e verdurine saltate

Che pranzo sarebbe senza un dessert? Detto fatto. Scegliamo una cheesecake al caramello e arachidi.

Cheesecake al caramello e arachidi
Cheesecake al caramello e arachidi

Una buonissima cheesecake ai frutti rossi e anche una bella fetta di caprese che non guasta mai, anzi. Accompagniamo il dessert con caffè e un giro di grappa barricata.

Cheesecake ai frutti rossi
Cheesecake ai frutti rossi  

Per il nostro pranzo da Pater Familias Ristorante a Paternopoli paghiamo 45 euro a persona. Ho trovato il rapporto qualità – prezzo corretto, soprattutto se teniamo conto della location e della qualità delle proposte di cucina e della materia prima.

"Repetita Iuvant" recitava un detto latino, mai cosa fu più giusta se consideriamo Pater Familias Ristorante. Spesso siamo venuti qui e lo abbiamo recensito e pubblicato proprio perché questo è un luogo di eccellenza. La location ti lascerà a bocca aperta: un antico palazzo gentilizio che risale al 1836, restaurato in modo certosino e con amore. La struttura è ideale anche per eventi, convegni, ricevimenti, manifestazioni ed eventi culturali. La cosa che colpisce oltre alla struttura è la cucina, una cucina del territorio nel senso più nobile ed alto, che racconta l’Irpinia e lo fa attraverso prodotti, piatti e ricette presentate in chiave contemporanea ma senza tradire le radici. Il menù cambia seguendo il corso delle stagioni, tra gli antipasti la crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli Irpino su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato è una chicca del territorio, ottimi i paccheri con baccalà olive nere e pomodorino, la maccaronara di Pater Familias è da Oscar. Il capocollo di maiale cotto a bassa temperatura è morbido, delicato e gustoso. Buoni i dolci (in particolare la cheesecake ai frutti rossi). Ho trovato il servizio veloce, informale ma professionale. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Fornita e curata la carta dei vini con prevalenza (ovvio) di etichette irpine. Il “puls” di Pater Familias è Francesco Anziano, l’anima e il motore di questo luogo, ha messo tutto il suo impegno ed amore in questa avventura e merita il successo che sta ottenendo. Pater Familias Ristorante a Paternopoli si conferma alla grande nella nostra guida sul web dei locali da non perdere. Eccellenza irpina. Da provare assolutamente.



Pater Familias Ristorante
Corso Vittorio Emanuele
Paternopoli (Av)
Tel. 349 672 0077
Visita il sito web di Pater Familias Ristorante

Pubblicato in Campania

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