Campania

Rieccoci nella meravigliosa Irpinia, territorio che adoro, ricco di storia, cultura e radicate tradizioni enogastronomiche. Per il nostro pranzo siamo tornati al Ristorante La Pignata ad Ariano Irpino. La Pignata è una garanzia, un indirizzo storico della ristorazione irpina, uno di quei posti che non puoi non tenere in agenda e visitare, una storia che va avanti dal 1980 con grande successo e che continua a crescere grazie a proposte di cucina eccellenti, ad un'attenta selezione di prodotti e materie prime, e alla cura dei dettagli, ma a parer mio la cosa più importante che rende La Pignata unica è il suo legame con la tradizione, qui infatti, non si perde mai di vista il legame con le radici. In carta trovi anche piatti del territorio irpino ed arianese (come il mitico pancotto all'arianese) e questo è decisamente un plus. Noi siamo in due, veniamo accolti con garbo e gentilezza da Ezio Ventre, perfetto padrone di casa. Ezio è un vulcano, appassionato di vini (in particolare quelli bio), birre, distillati e prodotti del territorio, ed è sempre pronto a spiegare agli ospiti le proposte di cucina e i migliori abbinamenti. Mentre diamo un'occhiata al menù e decidiamo il da farsi, arriva un gradito entreé, qualche tocchetto di pizza in teglia appena sfornata. Che meraviglia...

Tranci di pizza in teglia appena sfornata
Tranci di pizza in teglia appena sfornata

Ed ecco i loro pani, (bianco, integrale e alla curcuma) ....

I Pani
I Pani

Da abbinare ad un meraviglioso olio Evo Ravece, quello dell'azienda Agricola Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino. Un olio poderoso, aromatico, profumato con sentori erbacei e una personalità incredibile. Poi bisogna dire che personalmente ho un debole per l'olio Ravece irpino, quindi...Mi sono dovuto contenere per evitare di finire tutto il pane con questa meraviglia...

Olio Evo Ravece dellazienda agricola Pizzillo Emanuele
Olio Evo Ravece dell'azienda agricola Pizzillo Emanuele

Intanto ordiniamo il vino, la scelta cade su un rosso incredibile, prendiamo una bottiglia di Costa delle Viole, Barbera Beneventano IGP della cantina Giovanni Iannucci di Guardia Sanframondi, un rosso ottenuto da uve Barbera del Sannio in purezza, di un bel rosso vivace e piacevoli note fruttate. Davvero un ottimo compagno di viaggio per accompagnare il nostro pranzo.

Costa delle Viole Barbera Beneventano IGP di Giovanni Iannucci
Costa delle Viole, Barbera Beneventano IGP di Giovanni Iannucci

In carta alla Pignata c'è la possibilità di optare per due menù Degustazione (Menù degustazione La Tradizione di 4 portate più dessert e Menù degustazione La Pignata di 6 portate più dessert), ideali se si vuole assaporare la loro cucina e i piatti del territorio. Noi ordianiamo a la carte. Cominciamo con gli antipasti, ecco il baccalà mantecato con acciughe del Cantabrico e zeste di limone. Una proposta interessante, fresca. Meraviglioso il mantecato di baccalà reso aromatico dalla zest di limone, bella la nota sapida delle acciughe e l'amarognolo delle puntarelle che donano anche croccantezza a piatto. 

Baccalà mantecato con puntarelle acciughe del Cantabrico e zeste di limone
Baccalà mantecato con puntarelle, acciughe del Cantabrico e zeste di limone

Poi un tuffo nella tradizione con il pancotto all'arianese: fatto con verdure miste, una soave e aromatica sfoglia di lardo di razza Mangalica e il meraviglioso peperone crusco. Poesia pura.

Pancotto allarianese
Pancotto all'arianese

Chiudiamo gli antipasti con la parmigiana al contario: mozzarella in carrozza alla prmigiana, stracciatella, alici del Cantabrico, pane fritto aromatizzato al basilico il tutto servito su una crema di pomodoro e melanzane. Davvero fantastica questa rivisitazione della parmigiana, un riuscitissimo gioco di consistenze e sapori.

Parmigiana al contrario
Parmigiana al contrario

Il nostro pranzo procede alla grande, in un clima di assoluto relax e in attesa dei primi, Ezio Ventre ci fa degustare un altro grande olio del territorio, Hirpinia, Colline dell'Ufita D.O.P di San Comaio di Zungoli. Un fantastico olio Evo ottenuto dalle varietà Ravece e Ogliarola. 

Hirpinia Olio Colline dellUfita DOP di San Comaio
Hirpinia Olio Colline dell'Ufita DOP di San Comaio

Semplicemente deliziosi i ravioli alla carbonara con asparagi, gunaciale croccante e fonduta di pecorino. Il ripieno di carbonare è godurioso e sorprendente. Sembra davvero di mangiare una carbonara, il piatto è nobilitato dalla presenza degli asparagi con il loro sapore inconfondibile.

Ravioli alla carbonara con asparagi guanciale croccante e fonduta di pecorino
Ravioli alla carbonara con asparagi, guanciale croccante e fonduta di pecorino

L'altro primo che gustiamo è uno dei must del Ristorante La Pignata: tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero Irpino. Spettacolari, peccato davvero non poterti trasmettere attraverso lo schermo il profumo paradisiaco di questo piatto. Un meraviglioso inno alla gioia in “salsa irpina”.

Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero irpino
Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero irpino

Prendiamo anche un secondo in due, la mia scelta cade sul brasato di maialino nero con mele annurche, funghi porcini e cremoso di patate. La carne è eccellente, morbida e si sposa a meraviglia sia con la mela che con i porcini.

Brasato di maialino nero con mele annurche porcini e cremoso di patate
Brasato di maialino nero con mele annurche, porcini e cremoso di patate

Dulcis in fundo ecco una bella zeppola (oversize) in doppia cottura (fritta e al forno) con crema e amarene. Abbiniamo al dolce un liquorino fatto con aglianico e amarene.

Zeppola in doppia cottura con crema e amarene
Zeppola in doppia cottura con crema e amarene

Per il nostro pranzo alla Pignata paghiamo 60 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo per un’esperienza enogastronomica da non perdere.

Il nostro viaggio in Irpinia ci regala un'assoluta certezza. Il Ristorante La Pignata è un'eccellenza della ristorazione irpina, capace nel tempo di evolversi, senza mai venir meno al legame con le radici ed il territorio. La Pignata è il regno della famiglia Ventre, qui torniamo spesso proprio perché ci si sente coccolati, si possono gustare proposte di cucina eccellenti e si va via sempre con la voglia di ritornare.
Il pancotto all’arianese è poesia del territorio, i tagliolini alle ortiche con i porcini e tartufo nero irpino è un piatto che resta nella memoria, i ravioli alla carbonara con asparagi, guanciale e fonduta di pecorino sono a dir poco sorprendenti. Fantastico il brasato di maiale e la carne in genere qui alla Pignata. Fornita e curatissima la carta dei vini, delle birre e dei distillati. Ho trovato corretto il rapporto qualità prezzo e comunque adeguato al tipo di proposta e di esperienza gastronomica. Il servizio è informale, professionale e veloce. La Pignata ad Ariano Irpino si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra gli indirizzi da non perdere. Che tu voglia gustare meravigliose proposte di cucina o la sera anche una “signora pizza”, qui non sbagli mai. Consigliatissimo.



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

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Giovedì, 09 Febbraio 2023 23:42

La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino (Av)

Per me è sempre un piacere tornare ad Ariano Irpino. Questo angolo di Irpinia trasmette emozioni, vanta antiche e importanti tradizioni gastronomiche e ci regala spesso spunti interessanti. Proprio nella città del Tricolle c’è una bella novità che non potevamo non raccontarti. Siamo stati infatti al Ristorante La Pignata 2.Zero la nuova casa dello chef Guglielmo Ventre. Siamo nella centralissima via Cardito, zona molto frequentata, ricca di negozi, uffici e attività commerciali e facilmente raggiungibile. La Pignata 2.Zero rappresenta una tappa irrinunciabile per chi ama la grande cucina irpina.

La Pignata 2.Zero Ariano Irpino Insegna Esterna
La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino - Insegna Esterna

Chi ci segue e legge, sa bene che spesso siamo stati anche al Ristorante La Pignata, la prima casa della famiglia Ventre, indirizzo storico della ristorazione irpina, dove ci sono Ezio Ventre e la signora Carmela in cucina. Guglielmo Ventre invece, ha deciso in un certo senso di tornare alle origini, rimettendosi in gioco e sposando questo nuovo progetto, caratterizzato dalla sua cucina che è un’assoluta garanzia. Una cucina in cui la sua passione per il territorio si accompagna ad una incredibile maestria, una grande tecnica e una materia prima di altissima qualità. Il locale è gradevole e accogliente, ci sono due sale con arredi curati ma essenziali.
Bene in vista c’è anche il banco da lavoro ed il forno per le pizze. Di sera infatti La Pignata 2.Zero propone oltre alla cucina anche le pizze (che torneremo a degustare). All’interno, tra colore del pavimento, pareti, tavoli e sedute tutto gioca sul contrasto fra due colori: il bianco ed il nero. In totale ci sono un centinaio di coperti all’interno. C’è anche uno spazio esterno che durante la bella stagione viene allestito per accogliere gli ospiti.

La Pignata 2.Zero Ariano Irpino Particolare parete interna
La Pignata 2.Zero. Ariano Irpino - Particolare parete sala interna 

Noi abbiamo prenotato qualche giorno prima il nostro tavolo. Ci accoglie la brava e professionale Anna Sebastiano, è stato bellissimo ritrovare anche lei. Diamo uno sguardo al menù, ben concepito, chiaro, essenziale, un menù che varia spesso in base alla stagionalità dei prodotti, delle materie prime ma anche di quello che è l’estro e gli spunti creativi dello chef Guglielmo Ventre e della sua brigata di cucina. Intanto arrivano due calici di bollicine e i loro pani (ai cereali e alla curcuma), un pane fragrante, profumato.

I pani
I pani

Ci portano anche il fantastico Olio Evo di Ravece del frantoio Contedoro, un frantoio di Ariano Irpino molto interessante che produce un olio eccellente da oltre 4 generazioni. Degustiamo il pane con questa meraviglia di olio di ravece, un olio possente, profumato con le sue note erbacee inconfondibili. Pane con l’olio, l’antica merenda dell’infanzia e della tradizione contadina. Cosa c’è di più buono?

Olio Evo Di Ravece Contedoro
Olio Evo Di Ravece Contedoro

Da bere ordiniamo una minerale e due calici di aglianico (per restare in Irpinia) di Cantine Sullo, un'interessante realtà di Castelvetere sul Calore. Questo aglianico è avvolgente, di un bel colore rosso rubino, presenta sentori di spezie e frutti rossi e una buona personalità. Ecco che arriva un entrée, un mini bun con la Coppa, detta anche “soppressata dei poveri” accompagnata con olio e limone. Semplicemente deliziosa. Piena al palato, piacevolmente pastosa e aromatica.

Mini Bun con coppa
Mini Bun con la coppa

Si comincia con gli antipasti. Ci affidiamo allo chef Guglielmo Ventre per gli antipasti. Decidiamo di degustare due proposte. Ecco un delizioso sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia consistenza di broccoli e peperoni cruschi. A dir poco meraviglioso, fantastico lo sformatino di patate e baccalà, interessante la presenza dei broccoli in doppia consistenza, il peperone crusco ci sta alla grande e chiude il piatto con una piacevole nota croccante. Piatto da applausi.

Sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia cosistenza di broccoli e peperone crusco
Sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia cosistenza di broccoli e peperone crusco

Non da meno la tartare di Marchigiana con patate e funghi porcini, cipolla caramellata e uovo di quaglia in camicia. Qui si gioca sulle diverse consistenze in un equilibrio oserei dire perfetto.
Un piatto studiato alla perfezione esaltato dalla grande qualità della materia prima. La carne è spaziale, buonissima, adagiata su una morbida crema di patate ai porcini. Le cipolle caramellate regalano una piacevole dolcezza, l’uovo di quaglia in camicia lega il tutto. Ottimo anche il carciofo bio, morbido, gustoso.

Tartare di Marchigiana con patate e funghi porcini cipolla caramellata e uovo in camicia
Tartare di Marchigiana con patate e funghi porcini, cipolla caramellata e uovo in camicia

A proposito di carciofi, ci viene servito il carciofo ripieno con verdure miste. Piatto della tradizione contadina che mi ha fatto tornare alla mente la cucina di nonna. Rassicurante è l’aggettivo giusto, un piatto che scalda il cuore e accende i ricordi.

Carciofo ripieno con verdura mista
Carciofo ripieno con verdura mista

L’altro primo è uno spettacolo: tagliolini all’ortica con datterino giallo, baccalà, puntarelle e olive infornate. Il baccalà è uno dei piatti che nella zona dell’arianese vanno per la maggiore, c’è un'antica tradizione legata al baccalà, qui lo ritroviamo in un primo piatto che esalta la sua sapidità e il suo sapore grazie al dolce datterino giallo, interessante la presenza delle puntarelle e delle deliziose olive infornate.

Tagliolini allortica con datterino giallo baccalà puntarelle e olive infornate
Tagliolini all'ortica con datterino giallo, baccalà, puntarelle e olive infornate

Gustiamo anche un secondo in due. La tacchinella ripiena di castagne con patate e funghi cardoncelli è un piatto che non delude le attese. Davvero ottimo.

Tacchinella ripiena di casagne con contorno di patate e funghi cardoncelli
Tacchinella ripiena di casagne con contorno di patate e funghi cardoncelli

Prima del dolce ecco che ci viene servito un meraviglioso sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli, presidio Slow food. Un mandarino meraviglioso detto anche “marzuddu” perché si raccoglie tra Gennaio e Marzo, proveniente dalle borgate palermitane di Ciaculli e di Croceverde Giardina, coltivate quasi totalmente a mandarini.

Sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli
Sorbetto al mandarino tardivo di Ciaculli

IL momento del dessert è un vero trionfo di dolcezza. Si comincia con la Monachella, fantasia di bignè crema al burro, cioccolato fondente e crema di frutti rossi.

La Monachella fantasia di bignè crema al burro cioccolato fondente e crema di frutti rossi
La Monachella, fantasia di bignè crema al burro, cioccolato fondente e crema di frutti rossi

Una commovente zeppola alla siciliana con crema di ricotta di pecora e pistacchio.

Zeppola alla siciliana con crema di ricotta di pecora e pistacchio
Zeppola alla siciliana con crema di ricotta di pecora e pistacchio

E visto che si avvicina Carnevale non poteva mancare un assaggio di chiacchiere e castagnole.

Castagnole e chiacchiere
Castagnole e chiacchiere

Accompagniamo il dessert con un amaro Valdostano, il mitico amaro Ebo Lebo di Ottoz, realizzato con un sapiente dosaggio di infusi di numerose erbe di montagna. Davvero la degna chiusura del nostro pranzo alla Pignata 2.Zero.

Amaro Ebo Lebo
Amaro Ebo Lebo di Ottoz

Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 60 euro a persona.

La Pignata 2. Zero è la nuova sede dello storico Ristorante La Pignata. Il locale si trova in Via Cardito, in una zona molto frequentata e facilmente raggiungibile. Questa è la nuova casa dello chef Guglielmo Ventre, uno dei grandi nomi della ristorazione irpina, uomo che conquista grazie alla sua umanità, ai suoi modi gentili e chiaramente grazie alle sue proposte di cucina, una cucina irpina della tradizione, che viene esaltata grazie ad una tecnica sopraffina e a materie prime di assoluta qualità. Al Ristorante La Pignata 2.Zero la tradizione irpina trova la sua sublimazione. Fantastici gli antipasti, lo sformatino di patate e baccalà cotto al forno con doppia consistenza di broccoli e peperoni cruschi resta nella memoria, fantastica la tartare di marchigiana, il carciofo ripieno della tradizione accende i ricordi d’infanzia. I tagliolini all’ortica con datterino giallo, baccalà, puntarelle e olive infornate meritano una menzione speciale. Ottimi anche i dolci. Interessante la carta dei vini. Il servizio è preciso, professionale e veloce. In sala Anna Sebastiano è il valore aggiunto: preparatissima, sorridente, garbata e sempre pronta a venire incontro alle esigenze degli ospiti. Buon rapporto qualità – prezzo. La Pignata 2.Zero, è un nuovo capitolo della storia della Pignata, altro indirizzo che non può mancare in agenda. Entra di diritto nella nostra guida sul web dei ristoranti da non perdere. Vera eccellenza irpina.

 

 

La Pignata 2.Zero
Via Cardito n.51
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 872433
Visita la pagina Fb della Pignata 2.Zero

Visita il sito web del Ristorante La Pignata

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La nostra rubrica dedicata alla Pizze Templari stavolta ci porta in Irpinia. Questa settimana ti consigliamo una pizza che abbiamo gustato alla Pignata ad Ariano Irpino. E’ una pizza che ordiniamo spesso quando veniamo qui, è la Diavola al caciocavallo.
L’Irpinia è terra magica, oserei dire ancestrale, terra di antiche e radicate tradizioni, terra di prodotti di eccellenza, terra (tra le tante cose) di olio, di grandi salumi e sublimi formaggi. La Diavola al Caciocavallo della Pignata è un piccolo compendio del territorio irpino, e in più ha quel gusto rustico, marcato, quasi contadino che rende questa pizza davvero unica, ma andiamo per gradi.

La Diavola al Caciocavallo
La Diavola al Caciocavallo della Pignata ad Ariano Irpino

E’ sempre un buona idea venire alla Pignata ad Ariano Irpino, sia che tu abbia voglia di pranzare o cenare sia che tu voglia una bella pizza. Siamo nella parte alta di Ariano, il locale è accogliente, curato, ben arredato. Alla Pignata si sta davvero bene l’atmosfera è piacevole. Le pareti sono di un bel colore chiaro, si nota un’attenta cura dei dettagli, con arredi molto belli e vetrine antiche. La mise en place è raffinata ma al contempo essenziale. Il menù nella sezione dedicata alle pizze è davvero ben strutturato, ci sono una quarantina di proposte tra pizze classiche, quelle della tradizione ed altre più strutturate. Minimo comune denominatore: l’Irpinia. Protagonisti tanti prodotti di eccellenza del territorio, dal caciocavallo podolico, ai peperoni cruschi, dai porcini al meraviglioso olio di Ravece. C’è davvero l’imbarazzo della scelta.

Diavola al Caciocavallo Dettaglio
Diavola al Caciocavallo - Dettaglio

Tra le tante pizze, noi ti consigliamo la Diavola al caciocavallo, fatta con pomodoro San Marzano bio, fiordilatte, salame piccante, caciocavallo irpino stagionato 5 mesi dal sapore deciso e avvolgente e olio Evo. Questa pizza è meravigliosa, dal gusto deciso, con la nota piccante ben presente ma non predominante, una pizza giustamente sapida grazie al sublime caciocavallo podolico appena stemperato dal gentile fiordilatte.

Diavola al Caciocavallo Dettaglio Alveolatura
Diavola al Caciocavallo - Dettaglio Alveolatura

La Diavola al caciocavallo che abbiamo gustato è fatta con un bell’impasto diretto, lavorato e lievitato a regola d’arte con un processo di lievimaturazione di almeno 36 ore. L’idratazione è abbastanza spinta e arriva al 72%. Il peso del panetto raggiunge i 285 gr, quindi si tratta di una pizza decisamente generosa. Si presenta soffice, morbida ma al contempo fragrante e bella compatta al morso. E’ una pizza che si fa ricordare. Complimenti al patron Ezio Ventre e all’esperto e valido pizzaiolo Antonio di Lauro che ha davvero talento. La Diavola al Caciocavallo della Pignata ad Ariano Irpino è la pizza Templare della settimana. Provala. 

La Diavola al Caciocavallo Vista dallalto
La Diavola al Caciocavallo - Vista dall'alto




Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del Ristorante La Pignata

 

Pubblicato in Le Pizze Templari
Sabato, 26 Novembre 2022 21:28

Ristorante La Pignata. Ariano Irpino (Av)

La Pignata è un indirizzo storico della ristorazione irpina, per noi è un vero “Santuario gastronomico”, non a caso spesso e volentieri torniamo qui, a volte per pranzare o cenare, altre per gustare la loro pizza (di assoluto livello). Siamo nella parte alta, nel cuore di Ariano Irpino, la città del Tricolle. Siamo ritornati al Ristorante La Pignata a cena, desiderosi di gustare le loro proposte di cucina. Dopo aver parcheggiato l’auto a pochi metri dal locale, ci accomodiamo. Abbiamo prenotato il nostro tavolo per tempo. Entrando la sensazione è sempre piacevole, il locale è ampio, gradevole, bel gioco di luci, un mix di calore rustico e stile, atmosfera familiare e raffinatezza. Ci accoglie Ezio Ventre, meraviglioso padrone di casa, sempre pronto a consigliare gli ospiti su abbinamenti e prodotti.
Diamo come sempre uno sguardo al menù, ci sono tre percorsi degustazione (più il menù bimbi), tutti molto interessanti ma noi decidiamo di ordinare “a la carte”. C’è davvero l’imbarazzo della scelta con piatti che sono espressione del territorio e materie prime accuratamente scelte da Ezio con molti presìdi Slow Food.
Intanto da bere ordiniamo una minerale e una nostra vecchia conoscenza, il Rasott dell’Azienda Agricola Boccella di Castelfranci. Un rosso meraviglioso, un aglianico con sentori di frutti rossi, un vino intenso, quasi speziato, gradevole al palato con tannini evidenti e una spiccata personalità. Perfetto compagno di viaggio per la nostra serata.

Rasott Irpinia Campi Taurasini di Boccella
Rasott Irpinia Campi Taurasini dell'azienda agricola Boccella

Arrivano i loro pani, che possiamo gustare per provare alcuni oli Extravergine d'oliva che Ezio Ventre ci fa degustare, su tutti mi ha colpito un olio eccezionale: Erede Olio extravergine di oliva dell’Azienda Agricola Francesco Pepe. Un olio ottenuto dalla molitura di olive Marinese al 100 %, un momocultivar quindi. La sua particolarità è che le olive Marinese hanno poca polpa, tradotto: poca resa ma grandissima qualità. Un olio “possente” caratterizzato da note erbacee e piccanti.

Olio Evo Erede dellAzienda Agricola Francesco Pepe
Olio Evo Erede dell'Azienda Agricola Francesco Pepe

Cominciamo con gli antipasti, la nostra scelta cade su due piatti di filetto di baccalà affumicato con legno di faggio con giardiniera di verdure sott’olio, tartufo nero irpino e pane a bruschetta. Gustosissimo il baccalà con la sua nota affumicata, la giardiniera handmade è paradisiaca, il tartufo ci sta divinamente e gli regala una nota di “terra”, ad accompagnare il tutto il pane bruschettato che dona la nota croccante e rende questo piatto praticamente perfetto.

Carpaccio di baccalà con pane tostato giardiniera sottolio e tartufo nero
Filetto di baccalà con pane tostato, giardiniera sott'olio e tartufo nero

L’altro antipasto che ordiniamo è un piccolo capolavoro. Ecco due piatti di ravioli fritti al baccalà con due consistenze di broccoli, peperone crusco e paprika. Un piatto studiato e concepito alla perfezione, qui tutto gioca un ruolo ben definito: il godurioso ripieno di baccalà, la consistenza tenace del raviolo fritto, il broccolo in duplice consistenza (la crema, quasi una vellutata su cui solo adagiati i ravioli e "nature" semplicemente passato in padella), il “crunch” aromatico del peperone crusco con la nota speziata della paprika. E in più questo piatto ha una bellezza cromatica assurda. Cosa chiedere di più?

I ravioli fritti al baccalà con due consistenze di broccoli peperone crusco e paprika
I ravioli fritti al baccalà con due consistenze di broccoli, peperone crusco e paprika

La nostra cena alla Pignata procede alla grande, il clima è rilassato, l’atmosfera conviviale, molto gradevole anche la musica di sottofondo. E’ il momento dei primi. Ecco i paccheri ai grani antichi al ragù di baccalà con datterino giallo e basilico. Perfetta la cottura della pasta, riuscitissimo l’equilibrio del baccalà con la sua nota lievemente sapida e il sentore dolce dei pomodorini datterini gialli.

Paccheri ai grani antichi al ragù di baccalà datterino giallo e basilico
Paccheri ai grani antichi al ragù di baccalà, datterino giallo e basilico

Poi ordiniamo i panciotti di provola e melanzane con ragù di pomodoro e melanzane, fonduta di caciocavallo affumicato e pane fritto al basilico. Semplicemente buoni.

Ravioli ripieni di parmigiana con provola e melanzane
panciotti ripieni di provola e melanzane

Il top lo raggiungiamo con i due piatti di tagliolini alle ortiche con funghi porcini, tartufo nero, fonduta di pecorino Carmasciano e funghi cardoncelli. Delicati, profumati, inebrianti questi tagliolini, esaltati dai funghi porcini e dai cardoncelli, il potente tartufo nero è presente ma non invadente e a legare il tutto l’avvolgente fonduta di pecorino Carmasciano. Chapeau!

Tagliolini alle ortiche con funghi porcini tartufo nero fonduta di pecorino carmasciano e funghi cardoncelli
Tagliolini alle ortiche con funghi porcini, tartufo nero, fonduta di pecorino Carmasciano e funghi cardoncelli

Decidiamo anche di prendere un secondo e ci dividiamo le costine di maiale alle spezie con patate. La porzione è super abbondante, le costine cotte a bassa temperatura sono morbide e gustosissime. La carne è spettacolare le patate come contorno ci stanno una meraviglia.

Costine di maiale alle spezie con patate
Costine di maiale alle spezie con patate

Che cena sarebbe senza dolce finale? Qui andiamo su due certezze, dei dessert che insieme al mitico “Scazzamariello”, spesso ordiniamo. Ossia due cannoli siciliani con mousse di ricotta, cioccolato, pistacchio e amarene. Nota di merito per la mousse di ricotta, fantastica.

Cannolo siciliano con mousse di ricotta cioccolato pistacchio e amarene
Cannolo siciliano con mousse di ricotta cioccolato, pistacchio e amarene

E la sfera di cioccolato fondente con cuore di pannacotta all’amarena, sbriciolona alle mandorle, slasa al lampone e frutti del melograno. Un dolce che ti assicuro, ti farà l’effetto “wow”, soprattutto quando arriva la colata della salsa calda di lampone che scioglie la sfera. Che bontà…!

Sfera di cioccolato fondente con cuore di panna cotta e amarene
Sfera di cioccolato fondente con cuore di panna cotta e amarene

Accompagniamo il dolce con due caffè e due bicchierini di Nocino E’Curti. Il Nocino della famiglia Ceriello (titolare della storica Osteria E’Curti a Sant’Anastasia) è una vera eccellenza. Siamo arrivati all’epilogo di questa nostra bella serata, per la nostra cena alla Pignata abbiamo pagato 50 euro a persona. Rapporto qualità – prezzo assolutamente corretto.

Il Ristorante La Pignata è un punto di riferimento assoluto. Indirizzo storico della ristorazione irpina. Tappa fondamentale per chi ama la grande cucina irpina. La famiglia Ventre è maestra nella nobile arte dell’accoglienza e nel proporre piatti del territorio presentati con interessanti spunti di originalità. Ezio Ventre è preparato, dinamico e sempre pronto a consigliare gli ospiti su prodotti, piatti e i migliori abbinamenti. In cucina le sapienti mani della signora Carmela danno vita a dei capolavori assoluti, che sono un perfetto mix di tradizione e creatività. Il servizio in sala è preciso ed informale. Interessante e fornitissima la carta dei vini e dei distillati. Il filetto di baccalà affumicato con legno di faggio con giardiniera di verdure sott’olio, tartufo nero irpino e pane a bruschetta, ci ha emozionato, i ravioli fritti al baccalà con due consistenze di broccoli, peperone crusco e paprika restano nella memoria. Ottimi i primi con una menzione speciale per i tagliolini alle ortiche con funghi porcini, tartufo nero, fonduta di pecorino Carmasciano e funghi cardoncelli, davvero super. Altra cosa da rimarcare è l’ottima pizza che si può gustare qui, ve ne abbiamo già parlato in passato e troneremo a farlo, grazie ad Antonio eccellente maestro pizzaiolo. Il conto è adeguato al contesto, alla qualità e al livello delle proposte. La Pignata ad Ariano Irpino è assolutamente imperdibile. Garanzia.

 



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del Ristorante La Pignata

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Sabato, 10 Luglio 2021 12:48

La Pignata. Ariano Irpino (Av)

E’ sempre un buona idea passare alla Pignata ad Ariano Irpino, sia che si abbia voglia di pranzare o cenare sia che si voglia una bella pizza. Era da un po’ che non gustavamo la loro pizza. L’ultima volta come sempre l’esperienza fu fantastica, visto che eravamo in zona ci siamo tornati. Siamo nella parte alta di Ariano Irpino, ci siamo mossi tardi, sono da poco passate le 22.00, fortunatamente avevamo prenotato il nostro tavolo per essere sicuri di trovare posto anche a quest’ora. Parcheggiamo l'auto a pochi metri dal locale e ci accomodiamo. Da sottolineare sempre la sensazione di assoluta sicurezza che troviamo qui, con tavoli ben distanziati tra loro e il giusto spazio tra sedute e clienti. Ad accoglierci c’è Ezio Ventre sempre gentile e sorridente. E' un piacere rivederlo. Qui alla Pignata si sta davvero bene l’atmosfera è piacevole. Le pareti sono di un bel colore chiaro, molto belli alcuni dettagli e vetrine antiche, raffinata ma al contempo essenziale la mise en place. 
Siamo venuti qui per la pizza e pizza sia.
Diamo un’occhiata al menù (digitale da consultare tramite il proprio smartphone), e nell’attesa ci concediamo uno sfizio fritto, delle buonissime patate speziate. Davvero eccellenti e invitanti ….

Patate speziate
Patate speziate

Il menù pizza ti darà davvero l’imbarazzo della scelta, ci sono una cinquantina di proposte tra pizze classiche, della tradizione ed altre che strizzano l’occhio al gourmet, oltre ai calzoni. Un guaio per gli eterni indecisi, davvero qui si avrebbe voglia di provarle tutte. Quello che ci colpisce è l’uso di materie prime di grande qualità e prodotti del territorio irpino (dal caciocavallo podolico, alla salsiccia Calitrana, dai peperoni cruschi, ai porcini e al tartufo, oltre all’immancabile e meraviglioso olio di Ravece).
Noi optiamo per una Fiorita Fumè con fiordilatte, fiori di zucca, funghi porcini e provola affumicata. Una pizza che ci ha sorpreso per l’equilibrio dei sapori e per la presenza dei porcini che ben si legano alla provola affumicata e ai fiori di zucca con il loro sentore dolciastro.

La Fiorita Fumè
La Fiorita Fumè

Già al morso abbiamo notato una differenza nell’impasto rispetto all’ultima volta che siamo stati qui. E dopo Ezio Ventre e il pizzaiolo Antonio di Lauro ce lo confermeranno. L’alveolatura è notevole, al morso la pizza è morbida, soffice ma si mantiene fragrante.

Dettaglio Alveolatura
Dettaglio Alveolatura

L’altra pizza che abbiamo preso è una Cremosa alla parmigiana con fiordilatte, vellutata di pomodoro e melanzane, melanzane e stracciatella. Una pizza di cui si siamo innamorati. Pronunciato il cornicione, morbida, soffice ma al contempo compatta al morso. Spettacolare e meraviglioso poi il giro di olio di Ravece a crudo messo in uscita.

La cremosa alla parmigiana
La Cremosa alla parmigiana

Abbiamo trovato un impasto diverso rispetto all’ultima volta che siamo stati qui. Quello che abbiamo gustato stavolta è un impasto indiretto realizzato con biga, l’idratazione è al 70 %, la farina usata è di tipo 1.
Il peso dei panetti è sui 280 gr. Il risultato è una pizza che non delude le attese, soffice, morbida ma fragrante. Gli ingredienti utilizzati per topping e farciture sono abbondanti e di grande qualità. Decisamente una pizza appagante…

Cremosa alla parmigiana Dettaglio alveolatura
Cremosa alla parmigiana Dettaglio alveolatura

Il nostro parere:

- Impasto di tipo indiretto con biga
- Menù molto vario con una cinquantina di proposte pizza
- Da lodare l’uso prevalente dei prodotti irpini
- Uso di ingredienti di grande qualità per la farcitura
- Servizio professionale e veloce

Repetita Iuvant dicevano i romani, qui il detto ci sta tutto. Rischiamo di ripeterci ma lo facciamo volentieri. La Pignata ad Ariano Irpino è una certezza assoluta, sia se decidi di provare la loro cucina sia che tu abbia voglia di gustare la pizza. Ezio Ventre ha grande conoscenza e passione per il suo territorio (l’Irpinia) e per i suoi prodotti, oltre ad essere un valido conoscitore di vini e birre. Il pizzaiolo Antonio di Lauro non si smentisce, si conferma davvero alla grande. Ha talento, passione ma fa tutto con una umiltà e una semplicità spiazzanti. Questo lo rende ancora più speciale. Anche la pizza alla Pignata merita un plauso. L’impasto è leggero e i prodotti usati sono super. Servizio professionale e veloce, corretto il rapporto qualità - prezzo, (margherita a 5 euro). Indirizzo da non perdere.



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 09 Giugno 2021 12:03

La Pignata. Ariano Irpino (Av)

Ci sono posti dove mangiare significa vivere una vera esperienza, perdersi nei ricordi, compiere un viaggio tra profumi e sapori, in questo caso irpini. Ebbene sì, siamo in terra irpina, in questa meravigliosa parte di Campania con paesaggi e prodotti incredibili. Una terra generosa, sincera e aspra capace di sorprenderci, sempre. Una delle eccellenze irpine, uno degli indirizzi sicuri per noi è il Ristorante la Pignata ad Ariano Irpino. Ci siamo stati tantissime volte sia per gustare le loro proposte di cucina, sia per la loro pizza (notevole anche questa). Ci siamo tornati a cena.
Abbiamo prenotato qualche ora prima il nostro tavolo da due. Era da un po’ di mesi che mancavamo da qui, ma l’ambiente è come lo ricordavamo, un insieme di eleganza e stile rustico con quella strana aria di casa che un po’ di fa sentire in famiglia. Insomma un posto che invita alla convivialità. A fare gli onori di casa c’è Ezio Ventre sempre gentile, affabile e prodigo di consigli. Diamo un’occhiata al menù, ma ci affidiamo a lui per la serata, faremo un menù degustazione con abbinamento di vini al calice.
Diamo il via alle danze, arrivano i loro pani, e del pane croccante e rosmarino a cui abbiamo abbinato un meraviglioso olio, Dor di Negutta, un monocultivar Ravece dal profumo intenso, esplosivo, note erbacee e quasi piccanti. In una parola: fantastico.

Pane croccante olio e rosmarino
Pane croccante olio e rosmarino

Si comincia con una fresellina di benvenuto. Un entrée davvero stuzzicante: una fresellina con pomodorini, burrata, olio e basilico. Cosa c’è di più buono?

Entrée
Entrée

Arrivano gli antipasti in un crescendo rossiniano: fantasia di baccalà in oliocottura con suo panzerotto fritto, ai due peperoni. Questo metodo di cottura è perfetto per il baccalà che, cuocendo a basse temperatura nell’olio, conserva tutte le sue proprietà, il suo profumo e una consistenza davvero pazzesca. Intrigante poi il panzerottino e perfetto l’abbinamento con la crema di peperone e ovviamente con sua maestà il peperone crusco, un must da queste parti. Baccalà e peperone crusco: è vero amore ….

Fantasia di baccalà in oliocottura con panzerotto fritto ai due peperoni
Fantasia di baccalà in oliocottura con panzerotto fritto ai due peperoni

 Altra proposta notevole è l’uovo poché (in camicia) su vellutata di piselli, lonzardo di maiale nero, asparagi, pecorino di carmasciano fuso e tartufo estivo. Un mix di sapori, di profumi, di consistenze riuscitissimo. Una vera coccola.

Uovo pochè su vellutata di piselli
Uovo pochè su vellutata di piselli

Ma ci ha entusiasmato davvero il loro sushi gourmet: cubo di riso sushi, battuto di marchigiana, stracciatella, more, fragole, salsa di soia e perle di aceto balsamico. Un'idea geniale, eccellente la carne, perfetti gli abbinamenti così come la presenza delle more e delle fragole. Mentre lo gustavamo è stato un “wow” continuo. Spettacolo...

Sushi gourmet di carne
Sushi gourmet di carne

Stiamo davvero viaggiando a livelli altissimi. Siamo curiosi di scoprire i primi. Qui facciamo un viaggio nudo e puro in Irpinia. Arriva una proposta che è un evergreen del territorio e che qui alla Pignata si trova quasi sempre: la zuppa di fagioli quarantini di Volturara (presidio Slow food) e castagne. Rassicurante come i pranzi a casa di mammà ..

Zuppa di fagioli quarantini di Volturara e castagne
Zuppa di fagioli quarantini di Volturara e castagne

E dei fantastici tagliolini alle ortiche con funghi porcini e tartufi estivo. Peccato non poterti trasmettere via schermo e via foto il profumo di questo piatto. Un inno alla gioia tutto in salsa irpina.

Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo estivo
Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo estivo

Nostro malgrado saltiamo il secondo, siamo sazi e non vogliamo perderci le proposte di dessert. Ecco una bella crema catalana con un rinfrescante gelato al lime

Crema catalana e gelato al lime
Crema catalana e gelato al lime

E un must della Pignata: lo scazzamariello, un dolce creato da loro a base di pistacchio e amarene con cioccolato e gelato al fiordilatte e quindi per i suoi colori pensando alle antiche tradizioni arianesi lo hanno chiamato così “scazzamariello” ossia il folletto delle leggende agresti.

Scazzamariello pistacchio amarene e cioccolato
Scazzamariello pistacchio amarene e cioccolato con gelato al fior di latte

Come non chiudere in bellezza con del cioccolato extra fondente? Ezio Ventre ci sta proprio coccolando…. Accompagniamo il dessert con l’Amarenico di Antico Castello, che nasce dal connubio tra aglianico e foglie dell’amareno, un liquore aromatico e sorprendente e lo zibibbo di Cantine Vinci. Un salto in Sicilia con questo meraviglioso vino da dessert intenso, fruttato e persistente.

Cioccolato extrafondente
Cioccolato extra fondente

Alle varie proposte di cucina abbiamo abbinato al calice i seguenti vini: Friuli DOC Traminer Aromatico Le Vigne di Zamò, un 100 % Gewürztraminer di un bel colore giallo paglierino, note minerali e sentori di frutta a polpa gialla, il Greco di Tufo Miniere di Cantine dell’Angelo, 100 % greco un grande vino bianco con una fantastica nota minerale e spiccata personalità. Un Calabria rosato IGP di Acino vini, 100 % da uve magliocco, un vino sorprendente, con note fruttate, balsamiche e in più un vino totalmente bio e naturale. Il Re vino rosso di Cantina Giardino, anche questo vino biologico a base prevalentemente di aglianico che si accompagna a tutto il pasto e ha note piacevoli fruttate e speziate.
E infine una nostra vecchia conoscenza, il Rasott dell’Azienda Agricola Boccella di Castelfranci. Un rosso meraviglioso, aglianico in purezza sontuoso, note di frutti rossi, vino davvero intenso, speziato, al palato gradevolissimo con note quasi balsamiche, giustamente tannico e personalità da vendere. Si è capito che ho un debole per questo vino?
Chiediamo il conto e paghiamo per questo intenso e meraviglioso percorso enogastronomico poco più di 70 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo per un’esperienza enogastronomica davvero notevole.

L’Irpinia è una terra meravigliosa, ancestrale, magica. Tra gli indirizzi irpini impedibili c’è il Ristorante La Pignata, un vero baluardo della ristorazione irpina che nel tempo si è evoluto senza mai tradire le origini e le proprie radici. Questo è il regno della famiglia Ventre, che da anni regala emozioni a tavola partendo sempre dalla tradizione, una tradizione che è sempre viva e presente e da cui tutto ha origine. Qui alla Pignata puoi davvero lasciarti coccolare e vai via sempre con la voglia di ritornare.
Buona e curata la carta dei vini, Servizio veloce e professionale, Ezio è il valore aggiunto, un concentrato di capacità e passione. Corretto il rapporto qualità prezzo.
La Pignata ad Ariano Irpino si conferma alla grande. Che tu voglia gustare le proposte di cucina o una “signora pizza”, qui non sbagli mai. A parer nostro La Pignata è una tappa obbligatoria se vuoi emozionarti a tavola, se vuoi mangiar bene e mangiare irpino. Consigliatissimo.



Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

Pubblicato in Campania
Mercoledì, 15 Luglio 2020 10:27

La Pignata. Ariano Irpino (Av)

Mi trovavo dalle parti di Ariano Irpino e avevo voglia di una buona pizza. L’occasione era troppo ghiotta per non tornare alla Pignata. Erano un po’ di mesi che mancavo da qui, complici gli impegni di lavoro e il famigerato lockdown. Alla Pignata torno sempre volentieri, mi sento come a casa. Ma riavvolgiamo il nastro. Siamo nella parte alta di Ariano, l’aria è frizzantina, parcheggiamo l’auto a pochi metri dal locale e ci accomodiamo.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. A fare gli onori di casa c’è Ezio Ventre, gentile, sorridente e cordiale. Da notare come qui si possa pranzare e cenare in assoluta sicurezza con tavoli e sedute ben distanziate tra loro.
L’atmosfera è piacevole e rilassante, è Sabato sera ma siamo arrivati abbastanza presto. Rispetto all’ultima nostra visita ho notato qualche novità nell’arredamento e pareti di un bel colore chiaro, raffinata ed essenziale la mise en place.
Da bere prendiamo una minerale ed una splendida American Magut del birrificio Lambrate. Una birra che si lascia bere che è una bellezza, bassa fermentazione e luppolatura (di stampo americano) decisa ma elegante e un bel gusto erbaceo. Bassa gradazione (5°) e tanto piacere. Ideale per accompagnare la nostra pizza.

American Magut del birrificio Lambrate
American Magut del birrificio Lambrate

Diamo un’occhiata al menù direttamente dal nostro smartphone (cosa comodissima). Il menù è studiato e concepito alla perfezione. Da notare l’uso di prodotti prevalentemente irpini. Ci sono una trentina di proposte e qualche fuori menù: c’è l’imbarazzo della scelta, dalle pizze tradizionali a quelle più studiate con un tocco “gourmet”.
Stasera abbiamo voglia semplicemente di pizza e stop, quindi niente antipasti o fritture. Prendiamo una pizza “fuori menù” denominata “dal Tirreno all’Adriatico” con fiordilatte, burrata di Gioia del Colle, alici di Cetara, salsa di peperone, salsa di zucchine e salsa di melanzane. In questa pizza facciamo un ideale viaggio partendo dal Tirreno con le alici di Cetara arrivando in Puglia e quindi sull’Adriatico con la burrata passando per l’Irpinia con le verdure (zucchine, melanzane e peperoni), in una parola: spettacolare.
Perfettamente equilibrata, e poi mi sono innamorato dell’abbinamento delle alici di Cetara con la loro decisa nota sapida e il sapore suadente e avvolgente della burrata. E che dire delle salse di verdure? Una pizza fantastica e anche bella da vedere.

Dal Tirreno all'Adriatico
Dal Tirreno all'Adriatico

Con l’altra pizza che abbiamo gustato siamo in pieno territorio: la diavola a caciocavallo con fiordilatte, pelati San Marzano D.O.P senza conservanti, ventricina in questo caso abruzzese (davvero notevole) e caciocavallo irpino stagionato 5 mesi. Dal sapore deciso e avvolgente.

La diavola a caciocavallo
La diavola a caciocavallo

Abbiamo trovato un impasto diretto con autolisi e perfetta lievitazione. Un impasto realizzato con un farina W 280, tipo 1 germe di grano e metà manitoba. Il risultato è eccellente, perfettamente eseguito. Si presenta decisamente fragrante, compatta al morso e con un’idratazione abbastanza spinta, siamo intorno al 75 %. I panetti sono medi e gli ingredienti per la farcitura sono tutti di grande qualità e decisamente abbondanti. Insomma una pizza che si fa ricordare.

Dettaglio alveolatura
Dettaglio alveolatura

Il nostro parere:

- Impasto di tipo diretto
- Semplice ma vario menù delle pizze, da notare l’uso prevalente dei prodotti irpini
- Uso di ingredienti di grande qualità per topping e farcitura delle pizze
- Non solo pizzeria ma ristorante di alto livello
- Servizio veloce e preciso

La Pignata ad Ariano Irpino è a parer mio una certezza, sia che tu abbia voglia di pranzare o cenare sia che tu voglia una buona pizza. Qui vai sul sicuro, trovi una cucina che affonda le radici nella tradizione irpina ma con interessanti spunti di creatività. E’ una tappa imperdibile se sei in zona, complimenti ad Ezio Ventre, perfetto padrone di casa e grande conoscitore e appassionato dei prodotti e delle eccellenze del territorio.
Antonio di Lauro al banco sa il fatto suo e si conferma a livelli altissimi e ha una tra le altre, una grande dote: un’umiltà fuori dal comune. La pizza qui è notevole, l’impasto è ben eseguito, digeribile e tutti i prodotti sono di grande qualità. Conferma assoluta.


Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
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Questo è un buonissimo primo piatto che abbiamo gustato al ristorante La Pignata ad Ariano Irpino: paccheri con ragù di datterino giallo, baccalà, mollica di pane fritto al basilico. Grazie di cuore all’amico Ezio Ventre per la ricetta.

Ingredienti per 4 persone:

- 500 gr. di paccheri
- 400 gr. di baccalà dissalato
- 800 gr. di datterini gialli in salsa
- Sale q.b.
- Olio evo q.b.
- 30 gr. di mollica di pane
- Uno spicchio di aglio
- 10 foglie di basilico
- 30/40 gr di parmigiano grattugiato

Procedimento:

In un robot da cucina aggiungere la mollica di pane, olio Evo quanto basta e 10 foglie di basilico. Frullare il tutto in modo tale che la mollica di pane diventi verde e si aromatizzi al basilico. Dopo aver fatto questa operazione trasferire il composto in un padellino con un velo di olio evo (deve essere quasi impercettibile), far rosolare la mollica per circa una decina di minuti facendo attenzione a girare sempre per farla tostare senza bruciare. Una volta cotta la mollica (ce ne accorgiamo perché diventa dorata), toglierla dal fuoco e tenerla in una ciotolina.
Dedichiamoci al resto. Prendere il baccalà già dissalato, pulirlo per bene avendo cura di eliminare le lische (le spine) e togliere la pelle, tagliarlo a cubettini.
In una padella soffriggere lo spicchio di aglio in un po’ di olio, quando l’aglio sarà dorato aggiungere i cubetti di baccalà e far cuocere a fuoco alto per circa 5/7 minuti.
Trascorso questo tempo, passare a fiamma media e aggiungere i datterini gialli in salsa e far cuocere il tutto per circa 15 minuti.

Nel frattempo cuocere i paccheri in abbondante acqua salata. Scolare i paccheri quando sono al dente e ancora grondanti di acqua di cottura calarli nel sughetto di datterini e baccalà.
Terminare la cottura per altri due minuti a fiamma alta aggiungendo se necessario un po’ di acqua di cottura della pasta (che servirà a rendere cremoso e legare il tutto).
Al termine della cottura, spegnere il fuoco, aggiungere una presa generosa di parmigiano grattugiato (30/40 gr): il parmigiano serve a dare un po’ di sapidità alla dolcezza del datterino giallo.
Saltare tutto in padella e passare all’impiattamento.

Adagiare i paccheri all’interno del piatto poi alla fine sui paccheri a pioggia mettere la nostra mollica tostata aromatizzata al basilico che donerà croccantezza e profumo al tutto. E il piatto è pronto.

 

Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
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Lunedì, 24 Febbraio 2020 21:21

Ristorante La Pignata. Ariano Irpino (Av)

E’ Domenica e siamo tornati nella nostra amata Irpinia, siamo ad Ariano Irpino, per il nostro pranzo abbiamo deciso di andare sul sicuro e siamo tornati al Ristorante la Pignata, da noi più volte già visitato e recensito.
La Pignata è ormai un indirizzo storico della ristorazione irpina, una bella storia che continua dal 1980 grazie a Guglielmo Ventre, a sua moglie e al figlio Ezio, la Pignata mostra una crescita e una evoluzione continua grazie a proposte di cucina eccellenti e a un’attenzione maniacale alla scelta dei prodotti e delle materie prime. Altra cosa che rende La Pignata speciale è il fatto di non perdere mai di vista le radici, la tradizione irpina. Qui infatti si possono gustare sempre anche piatti del territorio e della cucina arianese.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due in modo da avere la certezza di trovare posto. Parcheggiamo senza problemi a pochi metri dal locale. Ci accomodiamo, veniamo accolti con grande gentilezza da Ezio Ventre e dal suo team. Ci accompagnano al nostro tavolo. L’atmosfera è sempre gradevole: connubio di eleganza e stile rustico, un luogo che a noi piace molto e dove ritorniamo sempre volentieri. Il personale è gentile e professionale ed Ezio Ventre è un impeccabile padrone di casa.
Come al solito diamo un rapido sguardo al menù, un vero trionfo della cucina del territorio. C’è la possibilità di optare per un menù due degustazione ma noi decidiamo di pranzare a la carte: antipasti e tra questi le tradizioni dell’Appennino con meravigliosi salumi, gli evergreen del territorio (minestra maritata, pancotto e trippa all’arianese in primis) e poi i primi, i secondi, i dolci. Insomma c’è davvero da divertirsi. Molto fornita la carta dei vini con proposte anche estere e una scelta oculata di cantine e aziende con la predilezione per vini i biologici.
Prima dell’antipasto ci servono uno stuzzicante entrèe: croissant ai 5 cereali con pancetta irpina. Buono, fragrante e profumatissima e delicata la pancetta.

Entrèe
Entrèe

Ci portano i loro pani tra cui spicca un pane ai 5 cereali e uno con semi di chia e semi di girasole.

I Pani
I Pani

E per godere appieno anche un signor olio (irpino anche questo chiaramente): Zahir del frantoio San Comaio di Zungoli, monocultivar ravece, un olio fruttato, dal gusto intenso e persistente, con chiare note erbacee e profumatissimo. Adoro quest’olio che conosco molto bene.

Zahir del frantoio San Comaio di Zungoli
Zahir del frantoio San Comaio di Zungoli

Da bere una minerale e per accompagnare gli antipasti due calici di Greco di Tufo DOCG Colle Serrone di Cantine di Marzo, un bianco fresco, intenso, con una buona nota minerale, con una giusta nota sapida. Un vino intrigante, sorprendente. Ottima scelta e ottimo consiglio di Ezio Ventre.

Greco di Tufo DOCG Colle Serrone di Cantine di Marzo
Greco di Tufo DOCG Colle Serrone di Cantine di Marzo

Intanto arriva il primo degli antipasti, un commovente sformatino di patate e baccalà con broccoli, peperoni e pinoli su vellutata di broccoli. Morbido, delicato, gustoso, con un perfetto equilibrio di sapori e consistenze, un gran piatto.

Sformatino di patate e baccalà
Sformatino di patate e baccalà

Non da meno la bomba di burrata fritta ripiena di alici su vellutata di pomodoro e melanzane e alici di Cetara. Una proposta goduriosa e interessante, la burrata con le alici è un abbinamento a noi noto e azzeccatissimo, la vellutata di pomodori e melanzane ci parla anche della Sicilia e le alici di Cetara richiamano la tradizione gastronomica mediterranea. Spettacolare.

Burrata fritta ripiena di alici su vellutata di pomodoro e melanzane
Burrata fritta ripiena di alici su vellutata di pomodoro e melanzane

Poi ecco un cannolo in crosta di pane al forno con ripieno di patate, salsiccia secca, peperoni e uova su vellutata di peperoni e rosmarino. Una rivisitazione di un piatto della tradizione contadina, peperoni, patate e uova. Anche questo da ricordare ….

Cannolo in crosta di pane
Cannolo in crosta di pane

Ho voluto poi espressamente assaggiare un must della cucina arianese: trippa all’arianese con il pomodoro. Può essere gustata assoluta ed è una favola...

Trippa allarianese
Trippa all'arianese

Oppure con una bella e generosa grattugiata di cacioricotta per donare al piatto un po’ di sapidità. Trippa eccezionale, mi sono davvero “deliziato” con un piatto della tradizione contadina che più contadina non si può.

Trippa allarianese con cacioricotta
Trippa all'arianese con cacioricotta

Ci godiamo il nostro pranzo in un clima di assoluto relax e in attesa dei primi, Ezio ci propone due calici di Rasott dell’Azienda Agricola Boccella di Castelfranci. Un rosso fantastico, un aglianico con note di frutti rossi, intenso, speziato, al palato gradevolissimo dal gusto ampio, giusti tannini e tanta personalità. Eccezionale.

Rasott dellAzienda Agricola Boccella
Rasott dell'Azienda Agricola Boccella

Ecco i paccheri Camporeale con un ragù delicatissimo di datterini gialli, baccalà e mollica di pane fritto al basilico. Perfetta la cottura della pasta, azzeccatissimo il connubio del baccalà con il pomodirino giallo. Se questo primo ci è piaciuto con l’altro saliamo decisamente di livello.

Paccheri con ragù di datterino giallo baccalà mollica di pane fritto e basilico
Paccheri con ragù di datterino giallo baccalà mollica di pane fritto e basilico

Sono una poesia questi tortelli di zucca e amaretto su vellutata di ceci e zucca con fonduta di pecorino Carmasciano e scaglie di tartufo nero. Una sinfonia di sapore, in un equilibrio perfetto. Piatto da Champions League (passatemi la similitudine calcistica ma rende bene l’idea).

Tortelli di zucca e amaretto su vellutata di ceci e zucca con fonduta di pecorino e tartufo
Tortelli di zucca e amaretto su vellutata di ceci e zucca con fonduta di pecorino e tartufo

Decidiamo di gustare anche un secondo e scelgo un piatto tradizionale di questa zona che più tradizionale non si può: baccalà fritto con peperoni cruschi, un classico. Bello sodo, compatto e saporito il baccalà, asciutta e non unta la frittura, ammaliante l’abbinamento con i peperoni cruschi (che buoni!), quelli che quando li mangi fanno “crunch”.

Baccalà fritto con peperoni cruschi
Baccalà fritto con peperoni cruschi

Saremmo sazi, ma che Domenica sarebbe senza un dolce? Prima però soddisfiamo una voglia che ci era venuta vedendo all’ingresso un barattolone di golose e provocanti ciliegie sotto spirito. Ne abbiamo chieste un po’, mi ricordano mia nonna. Fantastiche….

Ciliegie sotto spirito
Ciliegie sotto spirito

Poi una millefoglie con crema di ricotta, amarena e cioccolato. Anche il dolce di assoluto livello. Accompagniamo il dessert con due bicchierini di Amarenico di Antico Castello di San Mango sul Calore. Un liquore fatto con aglianico e aromatizzato all’amarena. Davvero interessante…

Millefoglie
Millefoglie

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo poco più di 50 euro a persona. Rapporto qualità prezzo corretto e adeguato alla qualità e al livello delle proposte degustate.

La Pignata ad Ariano Irpino si conferma alla grande. Questo è un indirizzo che non può mancare sulla vostra agenda, è un simbolo della ristorazione irpina che ha saputo nel tempo rinnovarsi e crescere senza mai perdere di vista le radici. La famiglia Ventre porta avanti questo progetto con passione ed entusiasmo proponendo una cucina della tradizione presentata con originalità e spunti creativi. Da rimarcare la grande attenzione ai prodotti e alla qualità delle materie prime utilizzate. Qui la cucina ti lascia sempre qualcosa, ti emoziona, ti coccola, ti abbraccia, infatti quando si va via si ha sempre voglia di ritornare.
Buona e studiata la carta dei vini. Servizio professionale e veloce. Qui poi si può gustare anche una “signora pizza”, ve ne abbiamo parlato in passato ma torneremo a farlo. Conto adeguato al tipo di proposta. La Pignata è una tappa imprescindibile per chi ama mangiar bene e mangiare irpino. Consigliatissimo.

Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
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Giovedì, 01 Agosto 2019 21:16

La Pignata. Ariano Irpino (Av)

Ebbene si, siamo tornati ad Ariano Irpino alla Pignata per gustare la pizza di Antonio di Lauro ed Ezio Ventre. La Pignata è una certezza, è un luogo del buon bere e del buon mangiare. Ristorante di assoluto livello con una grande cucina del territorio con spunti di creatività (in cucina c’è la mitica mamma Carmela), ma noi siamo tornati per la pizza. E pizza sia!
Ci accompagnano al nostro tavolo, il personale è come sempre gentile e professionale. Passa a salutarci Ezio, perfetto padrone di casa. L’atmosfera è sempre piacevole alla Pignata, anche per questo ci torniamo spesso.
Da bere una minerale e due calici di Greco di Tufo Colle Serrone delle Cantine Di Marzo, di un bel colore giallo paglierino con sentori di frutta e sfumature floreali, con una bella nota minerale. Sarà sorprendente abbinarlo alla pizza.

Greco di Tufo Colle Serrone delle Cantine Di MarzoGreco di Tufo Colle Serrone delle Cantine Di Marzo

Prima delle pizze ci concediamo una bella montanarina con un sughetto di pomodoro che solo Dio lo sa. Buonissima!

La MontanarinaLa Montanarina

Diamo uno sguardo al menù pizza, ben concepito e costruito, con pizze divise in due categorie: le pizze La Pignata (quelle tradizionali) e le pizze denominate “speciali La Pignata”, con un tocco “gourmet”. La cosa che ci colpisce è l’uso di prodotti del territorio.
Noi degustiamo una diavola con caciocavallo con pomodoro, fiordilatte, salame piccante e caciocavallo podolico irpino. Eccezionale..

La Diavola al CaciocavalloLa Diavola al Caciocavallo

Da notare come il caciocavallo (di media stagionatura) che viene messo in uscita venga sciolto con un flambé. Di sicuro uno spettacolo molto bello anche da vedere. L’impasto è morbido ma al contempo consistente e compatto al morso. Buonissima l’alveolatura. Eccellenti i prodotti usati per la farcitura, ottimo il salame piccante e che dire sul caciocavallo, semplicemente delizioso..

Diavola al caciocavallo - DettaglioDiavola al caciocavallo - Dettaglio

E una Benvenuta Estate con fiordilatte, vellutata di zucchine, fiori di zucca, zucchine, stracciatella e pomodorini.

La Benvenuta EstateLa Benvenuta Estate

Ci aiamo innamorati di questa pizza assolutamente di stagione: equilibrata, gustosa, e che bontà quella stracciatella che si sposava a meraviglia con le zucchine. Fantastico l’impasto, leggero, morbido con una bella alveolatura.

Dettaglio AlveolaturaDettaglio Alveolatura

La pizza che abbiamo gustato alla Pignata è realizzata con un impasto fatto con idrolisi con almeno 24/36 ore di lievitazione. Si presenta con una buona idratazione (siamo intorno al 70%), l’impasto è morbido, soffice ma al contempo compatto e consistente al morso. Gli ingredienti per la farcitura e il topping sono tutti di grande qualità. La pizza della Pignata è decisamente appagante.

Il nostro parere:
- Impasto realizzato con idrolisi
- Menù delle pizze che si contraddistingue per l’uso prevalente dei prodotti irpini
- Uso di ingredienti di ottima qualità per i topping e la farcitura delle pizze
- Non solo pizzeria ma ristorante di alto livello
- Servizio veloce e puntuale

 

La Pignata ad Ariano Irpino per noi rappresenta una garanzia. E’ un ristorante imperdibile con una grande cucina del territorio ma che presenta spunti di creatività. Anche la pizza qui sorprende per quanto è buona: leggera, morbida, fragrante e realizzata con un ingredienti e prodotti di qualità, una pizza che non delude mai. Il pizzaiolo Antonio di Lauro si conferma alla grande e migliora di anno in anno, anche Ezio Ventre sa il fatto suo. Provatela, vin conquisterà, garantiamo noi.

 

Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
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