Puglia

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Sabato, 13 Giugno 2020 18:48

Risotto con asparagi e zafferano

Oggi avevamo voglia di preparare un bel risotto, avendo a disposizione degli asparagi abbiamo deciso di fare questo risotto semplice, gustoso e colorato: risotto con asparagi e zafferano. Prova a farlo, ti darà grandi soddisfazioni. Occhio alla ricetta.

Ingredienti per 4 persone:

- 360 gr di riso
- 200 gr di asparagi
- Mezza cipolla (o scalogno se lo preferisci)
- 50 gr di burro
- Mezzo bicchiere di vino bianco secco
- 30 gr di parmigiano grattugiato
- Una bustina di zafferano
- Brodo vegetale (ne occorre un litro o giù di lì)

Procedimento:

La prima operazione da fare è dedicarci agli asparagi. Puliamoli, laviamoli per bene tagliamoli a rondelle e teniamo le punte integre da parte.
In una pentola facciamo sciogliere una noce di burro e facciamo appassire la cipolla tagliata a dadini piccolissimi. Fatta questa operazione aggiungiamo le rondelle degli asparagi e facciamole andare per 3 minuti. E’ il momento del riso, aggiungiamolo e facciamolo tostare per bene, bagniamo con mezzo bicchiere generoso di vino bianco.

Il riso mentre lo facciamo tostare
Il riso mentre lo facciamo tostare

Quando il vino sarà evaporato facciamo cuocere il riso con il brodo, aggiungendo un mestolo di brodo alla volta.
Quando saremo a metà cottura aggiungiamo le punte degli asparagi che sono più tenere e impiegheranno meno tempo a cuocere (rispetto alle rondelle) e lo zafferano sciolto e stemperato in un bicchiere con il brodo.
Portiamo il risotto a cottura, quasi alla fine mantechiamolo con una generosa dose di parmigiano e due noci di burro. Et voilà! Il piatto è pronto, semplice e gustosissimo.

Venerdì, 12 Giugno 2020 12:20

Arte Gusto. Bellizzi (Sa)

“Il sole splende per tutti ma devi essere bravo a prenderti la sua luce”, questa era una frase che amava ripetere un vecchio amico di cui ho perso le tracce e credo calzi a pennello per lo chef Carmine Farina, bravo e capace, uno che senza dubbio merita di prendersi questa “luce” e che fa dell’umiltà un suo tratto distintivo. Carmine Farina è un concentrato di talento e simpatia. Lo abbiamo scoperto qualche mese fa nella nostra prima visita da Arte e Gusto a Bellizzi e dopo il “lockdown” dovuto al Covid-19, questo è stato uno dei primi indirizzi dove siamo tornati.
Avevamo voglia di gustare nuovamente la sua cucina. Ma riavvolgiamo per un istante il nastro e partiamo dal principio.
Come detto, siamo a Bellizzi a pochi km da Salerno, l’area è quella della Piana del Sele, terra fertile e generosa, ricca di coltivazioni. Da queste parti tra le tante cose si produce anche un’ottima mozzarella di bufala.
Il locale si trova nella centralissima Via Roma. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo (soprattutto in questa fase la prenotazione è fondamentale). Parcheggiamo comodamente lungo a la strada a pochi metri dal locale e ci accomodiamo.
Il locale è come lo ricordavamo: gradevole, luminoso e spazioso. In tutto ci saranno una quarantina di coperti in un ambiente arredato in stile moderno ma senza eccessi. I colori che la fanno da padrone sono il nero e il bianco ma ci sono anche dei richiami di rosso. Nel complesso la sensazione è piacevole. In fondo alla sala, sulla sinistra c’è il forno con il piano di lavoro dove la sera opera Giovanni Farina (capace di fare una “signora pizza”, ma ne parleremo in un altro momento). Sempre in fondo alla sala c’è anche la cucina parzialmente a vista. Da notare come cucina e pizzeria lavorino in sincrono e in maniera sinergica. L’obiettivo è sempre e solo uno: coccolare il cliente.

Da bere una minerale e un bel vino bianco il Greco Don Andrea 36.05 di un bel giallo intensa, con una nota di frutta tropicale, gusto pieno e buona mineralità. Un vino ideale per il nostro pranzo a base di pesce.

Greco Don Andrea 36.05
Greco Don Andrea 36.05

Arrivano anche i pani di loro produzione, di pregevole fattura.

I pani
I pani

Arriva un intrigante entreè: una montanarina con stracciata di bufala, pomodorini gialli, pomodorini rossi e olive. Fantastica, dal sapore mediterranea, profumata e fragrante. Abbiamo trovato una frittura perfetta, asciutta e non unta e poi meraviglioso l’abbinamento con la morbidezza suadente della stracciata di bufala. Una carezza…..

Entreè
Entreè

Optiamo per due antipasti di mare. Si tratta di 5 proposte che cambiano spesso in base alla disponibilità dei prodotti, del pesce e della stagionalità delle materie prime. E’ un crescendo rossiniano, si comincia con un prelibato salmone marinato agli agrumi con stracciata di bufala e rucoletta. Assolutamente delizioso, poi personalmente ho un debole per il salmone...

Salmone marinato agli agrumi con stracciata di bufala e rucola
Salmone marinato agli agrumi con stracciata di bufala e rucola

Poi arrivano tutti insieme un crostone di cereali con alice marinata e insalatina di pomodori e olive, una crocchetta di patate e baccalà con 3 mayo artigianali e un roll di pasta kataifi ripieno di gamberi e mozzarella su pesto di rucola.

Tris di antipasti di mare
Tris di antipasti di mare

Abbiamo gustato prima il crostone con l’alice marinata, spettacolare. Fresco grazie all’insalatina di pomodori e olive, giustamente sapido e gustoso.

Alice marinata con insalatina estiva di pomodorini e olive su crostone ai cereali
Alice marinata con insalatina estiva di pomodorini e olive su crostone ai cereali

Poi la delicata crocchetta di patate e baccalà.

Crocchetta di baccalà alle tre maionesi
Crocchetta di baccalà alle tre maionesi

E il roll di pasta kataifi ripirno di gamberi e mozzarella su pesto di rucola. Da Champions League, mi è piaciuto davvero tantissimo.

Roll di pasta kataifi ripieno di gamberi e mozzarella su pesto di rucola
Roll di pasta kataifi ripieno di gamberi e mozzarella su pesto di rucola

A chiudere la serie di antipasti una polpettina di spigola al datterino giallo e croccante di basilico. Anche qui Carmine Farina ha fatto centro. Delicata la polpettina di spigola, azzeccatissimo l'abbinamento con la salsa fredda di datterino giallo

Polpettina di spigola
Polpettina di spigola

Chiara in sala è perfetta: affabile, gentile, sorridente e premurosa. Di tanto in tanto passa per controllare che tutto vada bene. Ecco i primi !
Abbiamo preso un piatto di fusilli con seppiolina scottata, patate e peperoni cruschi. Piatto che mi ha sorpreso, perfettamente equilibrato. Interessante la seppiolina scottata tagliata sottile, rassicurante la presenza delle patate e delizioso il peperone crusco. Bella anche la nota croccante del pane leggermente tostato. Un gran bel primo piatto.

Fusilli con seppiolina scottata patate e peperoni cruschi
Fusilli con seppiolina scottata patate e peperoni cruschi

Se ho gradito i fusilli con il risotto morbido con i gamberi rossi, datterino giallo e stracciata di bufala siamo a livelli siderali. Delicato come una carezza, avvolgente come l’abbraccio della persona che ami, dolce e sapido allo stesso tempo, perfettamente equilibrato e mantecato a regola d’arte questo risotto morbido con gamberi rossi, datterino giallo e stracciata di bufala, in una parola: spettacolare.

Risotto morbido con gambero rosso datterino giallo e stracciata di bufala
Risotto morbido con gambero rosso, datterino giallo e stracciata di bufala

Abbiamo preso anche un secondo, e la scelta è caduta su una buonissima tagliata di tonno con rucola, pomodorini e balsamico. Eccellente la qualità del tonno, buonissimi i pomodorini. Ho apprezzato molto questa versione di mare della classica tagliata.

Tagliata di tonno con rucola pomodorini e balsamico
Tagliata di tonno con rucola pomodorini e balsamico

Potevamo non chiudere in dolcezza? Certo che no! Ecco un buonissimo strudel di mele con crema pasticcera al limone e confettura di frutti rossi.

Dessert
Dessert

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 50 euro a persona. Conto corretto se commisurato alla proposta gastronomica.

Intanto passa a salutarci anche lo chef Carmine Farina, simpatico, umile e affabile. Ci parla del suo locale, il progetto nato una decina di anni fa grazie alla spinta del compianto papà Franco che voleva che i suoi figli si realizzassero in cucina e come pizzaiolo, unendo le loro esperienze e professionalità. Inizialmente era una piccola pizzeria d’asporto con pochi posti a sedere, poi negli anni è cresciuta, spostandosi in una nuova sede. E’ nato così Arte e Gusto Ristorante, dedicato a papà. Una piccola grande scommessa: un ristorante (prevalentemente di pesce) con cura dei dettagli e proposte innovative ma sempre nel solco della tradizione e con una grande materia prima e in più la pizzeria che vede all’opera Giovanni Farina (ne parleremo a breve).
Confermiamo in toto il giudizio espresso quando siamo stati qui la prima volta. Arte e Gusto è un indirizzo che non può mancare in agenda. Qui la cucina è di grande livello: piatti creativi ma sempre ancorati alla tradizione, un menù prevalentemente di mare (ma anche di terra) con proposte e piatti che cambiano continuamente. Il piatto forte sono gli antipasti (davvero eccezionali), nota di merito in questa nostra ultima esperienza da Arte e Gusto è per il risotto: commovente. Da solo meritava la visita.
Il servizio è preciso e professionale, Chiara in sala è perfetta. Corretto il rapporto qualità prezzo.
Non puoi non fare un salto qui se sei da queste parti. Garanzia!

 

Arte Gusto
Via Roma n. 257
Bellizzi (Sa)
Tel. 0828 351041
Visita la pagina Fb di Arte Gusto ristorante

Giovedì, 04 Giugno 2020 09:32

Porta Riva Ristorante. Avella (Av)

Torniamo sempre volentieri da Porta Riva Ristorante. Ci piace la loro cucina, la squisita accoglienza e anche la location. Siamo nel baianese ad Avella, paese dalla storia antichissima, la mitica Abella, uno dei centri di maggiore importanza dell’antica Campania Felix. Qui ci sono tante cose interessanti da vedere, una natura rigogliosa, monumenti interessanti come lo splendido Anfiteatro di età romana.
Anticamente Avella aveva ben sei porte di ingresso che conducevano al borgo. Una di queste si chiamava proprio Porta Riva e si trovava nei pressi del Fiume Clanio. Si passava di qui per andare verso l’antico Castello che ancora oggi guarda tutti dall’alto su di una collina.
Proprio dove si pensa che anticamente fosse Porta Riva c’è il Ristorante. Arriviamo, parcheggiamo comodamente l’auto le loro parcheggio interno e ci accomodiamo. Ci accoglie Michela Spoletta gentilissima, sorridente e garbata padrona di casa. Ci accompagna al nostro tavolo (prenotato per tempo).

Prima bella sorpresa della giornata è proprio il tavolo che ci ha riservato: quello che preferisco, quello in fondo alla sala nell’angolo che guarda verso la cascatella del fiume Clanio e i monti di Avella. Spettacolo!
Come vi dicevo altra cosa che mi piace di questo posto è l’atmosfera che si respira: la sala bella grande, tante vetrate che la rendono luminosissima, colori chiari, un arredo sobrio ma al contempo e ben studiato. Insomma qui si sta davvero bene e ci si sente a casa.
E’ chiaro che nei primi giorni post “lockdown” dovuto al Covid-19, l’atmosfera è per certi versi surreale e ci si deve anche riabituare ad uscire e andare fuori, ma qui da Porta Riva si può pranzare o cenare in tutta sicurezza e tranquillità: l’ampia sala e lo spazio tra i tavoli e le sedute aiuta di certo.
Siamo tornati qui per gustare il nuovo menù dello chef Giuseppe Sassone. Proprio lui ha sostituito mesi fa il bravo Andrea Pagano che adesso è impegnato come docente.
Ma veniamo al nostro pranzo. Come al solito diamo un’occhiata al menù, per scelta in questo periodo è stato ideato un menù semplice, chiaro, strutturato benissimo, poche proposte (4 antipasti, 3 primi, 4 secondi). C’è la possibilità di scegliere tra piatti di carne e di pesce. Intanto ordiniamo da bere, una minerale e una bottiglia di Lumera, Sicilia Doc di Donnafugata, un vino rosato emozionante, profumato, aromatico, strutturato ottenuto da uve Sirah e Pinot Nero, davvero una grande scelta per il nostro pranzo che vedrà protagoniste pietanze di terra e di mare.

Lumera Sicilia DOC di Donnafugata
Lumera Sicilia DOC di Donnafugata

Prima dell’antipasto ci servono uno stuzzicante entreé: sfera di pasta ripiena di mortadella, pistacchio e blu adagiata su una crema al latte, miele e granella di pistacchi. Davvero squisita. Una rivisitazione in chiave creativa della classica frittatina di pasta, fantastica.

Entreé
Entreé

Stemperiamo il nostro entreé con un bel prosecco e diamo il via alle danze. Prendiamo un antipasto denominato “La ‘mbuttunata”, in pratica una bella melanzana fritta ripiena di pomodori secchi, la polpa di melanzana, pinoli, mozzarella e parmigiano. Profumata, delicata, voluttuosa con il suo ripieno. Bellissima anche da vedere, davvero un gran piatto.

Melanzana fritta ripiena
Melanzana fritta ripiena

Di tanto in tanto passa a salutarci Michela Spoletta, sempre sorridente e prodiga di consigli e premure. Abbiamo ordinato due primi a la carte: dei panciotti di mare. In pratica dei ravioloni ripieni di gamberi e capesante con salsa agli asparagi e burrata di Andria. Divini, delicatissimi e devo dire azzeccato l’abbinamento con la crema di asparagi.

I Panciotti di mare
I Panciotti di mare

L’altro primo è un piatto simbolo di Porta Riva e da sempre in carta: la Genovese irpina. Degli eliconi con cipolla ramata di Montoro, spalla di maialino e porcini del Partenio. Piatto equilibrato, non invadente e persistente la nota della cipolla, riuscitissimo l’abbinamento con i porcini, quasi “mistica” la carne gustosa e talmente tenera che si scioglieva in bocca. Un primo meraviglioso.

La Genovese irpina
La Genovese irpina

Il nostro pranzo prosegue in maniera placida e tranquilla. Qui da Porta Riva si sta davvero bene ed il tempo vola senza quasi accorgersene. Decidiamo di prendere due secondi e optiamo per due proposte di mare: un filetto di tonno scottato con salsa allo yogurt e zucchine alla scapece. Tonno e zucchine stanno insieme che è una meraviglia come meravigliosa è la salsa allo yogurt che lega il tutto. Un piatto di cui ci siamo innamorati.

Tonno e Scapece
Tonno e Scapece

Se questo piatto ci ha conquistato che dire del polpo arrosto con purea di piselli alla menta e patate novelle? Il polpo era morbidissimo, eccezionali le patate novelle, bella la nota dolce e aromatica della purea di piselli alla menta. Un piatto da Champions League.

Polpo arrosto con purea di piselli alla menta e patate novelle
Polpo arrosto con purea di piselli alla menta e patate novelle

Siamo sazi, ci portano qualche cioccolatino che accompagniamo con due liquorini artigianali al finocchietto selvatico del Fusaro e due caffè.

Liquore al finocchietto selvatico
Liquore al finocchietto selvatico

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 75 euro in due. Corretto il rapporto qualità-prezzo.

Porta Riva Ristorante ad Avella si conferma alla grande e merita la visita. Lo chef Giuseppe Sassone è talentuoso ma al contempo umile, ha un’ottima tecnica di base e una grande creatività anche nella presentazione dei piatti (del resto non sono tanti nel mondo gli chef “artisti” con la passione per l'arte e per la pittura). Qui da Porta Riva può esprimersi al meglio, in tutta libertà in un ambiente dove le parole d’ordine sono qualità e accoglienza. La cucina si mantiene su ottimi livelli grazie anche alla scelta di prodotti e materie prime di eccellenza. Il resto lo fa il locale molto bello e accogliente, situato in una posizione invidiabile, per non parlare della gentilezza e del garbo con cui sarete accolti dal personale e da Michela Spoletta (l’anima e il vero motore di questo luogo). Il servizio poi è veloce e professionale, assolutamente corretto il rapporto qualità-prezzo.
Un indirizzo che non può mancare in agenda. Abbiamo mangiato davvero bene ma il piatto che da solo vale la visita è la genovese irpina, a dir poco favolosa, provala.
Fai un salto da Porta Riva ad Avella, garantiamo noi.

 

Porta Riva Ristorante
Via dei Mulini n.47
Avella (Av)
Tel. 081 510 38 03
Visita la pagina Fb di Porta Riva

Riprendiamo finalmente il nostro itinerario alla scoperta degli indirizzi da non perdere. Siamo tornati a Sant’Agata de’ Goti, borgo campano meraviglioso, ricco di bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche. Il suo centro antico è un piccolo gioiello, ammirato da turisti e visitatori che ne apprezzano la tranquillità, la morfologia e gli innumerevoli siti di interesse storico. Osservando il centro storico dal ponte sul fiume Martorano si resta estasiati di fronte all’immagine di queste case a strapiombo sul fiume.
Questa è una terra baciata dalla fortuna e proprio qui a Sant’Agata ci siamo fermati per pranzo all’Agriturismo L’Ape Regina.

Sant'Agata de'Goti Centro storico
Sant'Agata de'Goti - Centro storico

Siamo a pochi Km dal centro di Sant’Agata in località Molino Corte. Se cerchi un luogo dove ritemprarti a contatto con la natura questo è il posto giusto. L’Ape Regina è una bella struttura, in pratica un’antica masseria debitamente ristrutturata che si trova su un piccolo poggio, circondato da verde e da campagna.
Tutto intorno ci sono aree verdi attrezzate (c’è anche un’area giochi per i più piccoli), la piccola fattoria didattica con gli animali (amati dai bimbi) ma soprattutto un’organizzata azienda agricola. Tra i prodotti da non perdere il famoso miele di Sant’Agata che proviene dagli alveari disseminati lungo gli ettari dell’azienda. Qui producono anche un vino di tutto rispetto, lo stesso servito agli ospiti dell'Agriturismo. In più ci sono anche 3 camere (con 8 posti letto) per chi volesse concedersi un soggiorno di relax a contatto con la natura.

Veniamo accolti con garbo e gentilezza da Marco Razzano (il padrone di casa), qui l’organizzazione è perfetta, anche in questo periodo di ripresa post lockdown (i grandi spazi disponibili per distanziare i tavoli aiutano di certo), e tutto è curato nei minimi particolari donando agli ospiti la sensazione di poter pranzare e soggiornare in totale sicurezza.

Non si ordina alla carta ma il menù è fisso e cambia ogni fine settimana, chiaramente quasi tutto è prodotto in azienda. Ci accomodiamo al nostro tavolo e ci servono subito acqua, il buon vino dell’azienda (un generoso aglianico locale) e le mitiche ‘nfrennule di loro produzione.

Le 'nfrennule di loro produzione
Le 'nfrennule di loro produzione

Adoriamo questi tarallucci tipici di Sant’Agata e fatti con farina, acqua, vino bianco, olio e finocchietto selvatico. Si comincia con gli antipasti, ci viene servito un piatto con salumi e un formaggio Primo Sale. Deliziosa la pancetta (si scioglieva in bocca) e nota di merito per il prosciutto, gustoso e giustamente sapido.

Salumi e formaggio
Salumi e formaggio

A seguire ci servono due montanarine con il ragù (buonissime) e dei rustici ripieni di peperoni, verdure e provola.

Montanarine e rustici
Montanarine e rustici

Una gustosa e delicata fetta di quiche di zucchine e due arancini bianchi. La quiche in particolare era deliziosa…

Quiche di zucchine e arancini
Quiche di zucchine e arancini

E come se non bastasse ci servono delle fragranti e profumate frittelle di fiori di zucca (che hanno sempre il loro perché) e degli sfiziosi involtini ripieni di asparagi selvatici del Taburno.

 frittelle di fiori di zucca e involtini di asparagi
Frittelle di fiori di zucca e involtini di asparagi

Pensate sia finito qui l’antipasto ? No … Arriva anche una zuppetta di farro con fagioli e legumi.

Zuppa di farro e fagioli
Zuppa di farro e fagioli

L’antipasto ci ha soddisfatti e saziati, in attesa dei primi usciamo a goderci il verde e la tranquillità del luogo. La giornata splendida rende davvero tutto piacevole. Intorno a noi coltivazioni, i vigneti, gli uliveti e un’aria pura. Qui la natura governa, impera e stupisce. Poco dopo rientriamo perché è arrivato il primo assaggio di primo: pasta fatta a mano (pacche) con ceci e funghi porcini. Un piatto della tradizione contadina con un tipo di pasta che si fa spesso nelle case santagatesi (soprattutto abbinata ai legumi, in particolare ai fagioli).

Pacche con ceci e porcini
Pacche con ceci e porcini

Il nostro pranzo prosegue alla grande, di tanto in tanto Marco Razzano passa per sincerarsi che tutto stia andando bene. Ecco che ci viene servito il secondo assaggio di primo: dei fagottini, anche questi “handmade” ripieni di radicchio, ricotta e provola con sugo di pomodoro, davvero fantastici. Particolare il ripieno con il gusto leggermente amarognolo del radicchio che si posava a meraviglia con la morbidezza e delicatezza della ricotta.

Fagottini ripieni di radicchio ricotta e provola
Fagottini ripieni di radicchio ricotta e provola

Devo dire, un gran piatto. Torniamo fuori per qualche minuto, arriviamo alla fattoria didattica dove fanno bella mostra dei simpatici animali (conigli, cavalli e asini). Ma il nostro pranzo incalza, arriva il secondo: fettina di vitello alla brace con patate al forno e una piccola parmigiana di melanzane.

Carne alla brace con patate e parmigianina
Carne alla brace con patate e parmigianina

Siamo super sazi ma non possiamo non chiudere in dolcezza e allora torta caprese (morbida e umida al punto giusto) e un fagottino con mela annurca e noci, la mela annurca è un altro prodotto tipico di Sant'Agata de' Goti.

Dessert
Dessert

Accompagniamo il tutto con un classico: liquore di mela annurca di loro produzione. Eccellente.

Liquore alla mela annurca
Liquore alla mela annurca

Paghiamo per il nostro pranzo 30 euro a persona, il costo del menù fisso che cambia settimanalmente (ma c’è anche la possibilità di optare per un menù ridotto a 25). Cosa poi importante da sottolineare è che all’Agriturismo L’Ape Regina si può (previa prenotazione) prenotare pasti per celiaci.

L’Agriturismo L’Ape Regina merita assolutamente la visita. La struttura è molto bella: un’antica masseria ristrutturata posizionata in posizione felice su di un piccolo colle, circondato da campagne e verde. In tutto sono oltre 10 ettari coltivati a uliveti, vigneti e frutteti. Ampi e ben curati gli spazi esterni con un’area giochi per i più piccoli. L’azienda organizza anche seminari e percorsi didattici.
Qui all’Ape Regina trovi una cucina sannita della tradizione contadina, semplice ma caratterizzata dalla genuinità degli ingredienti, grazie all’uso di prodotti biologici e materie prime coltivate direttamente nella loro azienda agricola, una cucina sincera che non delude le attese. Il resto lo fanno l’accoglienza e la gentilezza di Marco Razzano, agronomo di professione e con una passione smodata per la sua terra.
Esperienza da non perdere se siete da queste parti, l’Agriturismo L’Ape Regina è un indirizzo da segnare in agenda. Parola dei Templari del Gusto.

 

Agriturismo L’Ape Regina
Località Molino Corte - Via Palmentata
Sant’Agata de’Goti (Bn)
Tel. 0823956698 – 3388806415
Visita il sito web dell’Agriturismo L’Ape Regina

Giovedì, 25 Febbraio 2021 10:20

Pasta con asparagi, piselli e pancetta

Ti proponiamo un bel piatto di pasta con asparagi, piselli e pancetta. Un primo che vede come protagonisti due prodotti di stagione: gli asparagi e i piselli, che in questo periodo spesso troviamo sulle nostre tavole. Noi avevamo degli strozzapreti e allora abbiamo deciso di usare questo tipo di pasta fresca. Il risultato …beh, giudicalo tu.

Ingredienti per 4 persone:

- 400 gr di strozzapreti
- 200 gr di piselli (anche surgelati)
- Un mazzetto di asparagi  
- 150 gr di pancetta a dadini
- uno scalogno
- Olio evo q.b.
- Sale e pepe q.b.
- Brodo vegetale q.b.

Procedimento:

Tritiamo lo scalogno. (Puliamo e sgraniamo i piselli, se usiamo quelli freschi).
Puliamo bene gli asparagi, eliminando la parte inferiore più dura, facciamoli bollire per 5/6 minuti in acqua salata. Fatta questa operazione tagliamoli a pezzetti.
Se usiamo i piselli freschi sbollentiamoli per qualche minuto per farli ammorbidire.

Facciamo scaldare in una pentola un filo di olio Evo, mettiamo lo scalogno tritato, dopo un paio di minuti i piselli e gli asparagi, facciamo insaporite giusto 5 minuti, poi aggiungiamo un po’ di brodo vegetale, saliamo, pepiamo.
Facciamo cuocere le verdure il tempo necessario. Se serve bagnare e aggiungere altro brodo per fare in modo che non si asciughi troppo.
Intanto in un’altra padella mettiamo giusto un velo di olio e facciamo rosolare i nostri dadini di pancetta.
Una volta pronti, aggiungiamo la pancetta alle verdure e continuiamo la cottura.
Intanto lessiamo la pasta in abbondante acqua salata. Una volta pronta mantechiamola nel nostro sugo di verdure e pancetta. Facciamo insaporire aiutandoci nel caso con un cucchiaio di acqua di cottura della pasta, il piatto è pronto.
Si può servire con pecorino o parmigiano grattugiato secondo i gusti.

 

Venerdì, 08 Maggio 2020 17:00

Fusilli con crema di ricotta e carciofi

Ti proponiamo una ricetta semplice, economica e veloce. Ideale quando hai poco tempo e vuoi cucinare un primo piatto gustoso. L’abbinamento dei carciofi con la ricotta è decisamente riuscito. Il sapore deciso dei carciofi abbraccia la morbidezza e la delicatezza della crema di ricotta aromatizzata al limone, per un risultato incredibile. Provare per credere.

Ingredienti per 4 persone:

- 320 gr. fusilli
- 5 carciofi
- Succo di limone limone q.b.
- Mezza cipolla grande o una piccola
- 400 gr. ricotta
- 4 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato
- Sale e pepe q.b.
- Olio Evo q.b.

Procedimento:

Puliamo bene i carciofi, eliminiamo le foglie più esterne, tagliamoli a strisce o pezzetti e mettiamoli per qualche minuto in una ciotolina con acqua e qualche goccia di limone. Servirà a far mantener loro un bel colore anche durante la cottura.
Facciamo un trito con la cipolla. Un una padella mettiamo un filo di Olio Evo, e stufiamo la cipolla, poi aggiungiamo i carciofi (dopo averli scolati e asciugati per bene), un pizzico di sale e facciamo cuocere aggiungendo un mestolo di acqua.
I carciofi devono cuocere a fuoco moderato per 15/20 minuti. Se dovessero asciugarsi troppo aggiungere ancora un po’ di acqua.
Intanto prendiamo la ricotta, frulliamola in un mixer con 3 cucchiai colmi di olio Evo, un pizzico di sale, un pizzico di pepe, qualche goccia di limone (non esagerare) e il parmigiano. Lavoriamola fino ad ottenere un composto omogeneo.
Cuociamo i fusilli. Scoliamoli al dente e mantechiamoli a fuoco lento nel nostro sugo di carciofi, aggiungendo anche la crema di ricotta. Amalgamiamo il tutto e voilà! Il piatto è pronto.

Il segreto: Per rendere la crema di ricotta più gustosa (e dal sentore di carciofi) si può aggiungere prima di frullarla qualche pezzetto di carciofo stufato in padella.

Venerdì, 16 Aprile 2021 12:35

Rigatoni alla genovese

Questo è uno dei capisaldi della tradizione gastronomica partenopea e campana: la genovese.
Fatta come si deve ti regalerà un profumo e un gusto inebrianti. Un sugo goloso di carne e cipolle che avvolge meravigliosamente la pasta. La ricetta non presenta particolari difficoltà, bisogna solo fare attenzione alla scelta della carne. Noi in questa versione abbiamo fatto una genovese un po’ più leggera con un misto di carne suina e bovina. Ecco la ricetta.

Ingredienti per 4 persone:

- 320 gr di rigatoni
- 250 di prosciutto di suino fresco
- 450 gr di scamone di carne bovina (il pezzo di congiunzione tra la lombata e la coscia)
- Trito sedano e carota (una costa di sedano e una carota)
- 1 Kg e 300 gr. di cipolla ( noi abbiamo usato la ramata di Montoro)
- Vino bianco secco 80 ml
- Olio Evo q.b.
- Sale e pepe q.b.
- A piacere Parmigiano grattugiato q.b.

Procedimento:

Tagliamo la carne in bocconcini piccoli. In una pentola facciamo rosolare la carne giusto un minuto in olio extravergine d’oliva, per fare in modo che ceda un po’ dei suoi umori liquidi. Poi aggiungiamo il nostro trito di carota e sedano e continuiamo per qualche minuto. Mi raccomando di non aggiungere sale in questa fase.
Aggiungiamo la cipolla tagliata finemente, facciamo cuocere a fuoco bassissimo e aggiungiamo un poco di acqua e un pizzico di sale. Copriamo e proseguiamo la cottura mescolando di tanto in tanto. Dopo tre ore aggiungiamo un po’ di vino bianco. Continuiamo la cottura almeno per un’altra ora a fuoco lento.
Dopo oltre quattro ore (in totale) avremo ottenuto una salsa cremosa, densa e dal sapore dolce.
Cuociamo i rigatoni al dente in acqua bollente salata. Scoliamoli e mantechiamoli con il sugo, mescolando per amalgamare bene gli ingredienti.
Pepiamo a piacere e se piace aggiungiamo il parmigiano grattugiato. La nostra genovese è pronta ed è uno spettacolo con un profumo inebriante.

N.B. La carne può essere servita insieme alla pasta oppure sarà servita a parte.

Sabato, 19 Febbraio 2022 10:41

Paccheri con speck, robiola e zafferano

Se ami come noi piatti di pasta che abbiano una bella cremosità e gusto, ti proponiamo una ricetta veloce e golosa, ideale quando vuoi cucinare qualcosa di poco impegnativo ma che ti dia soddisfazione.
La prepari in pochissimo tempo, in pratica il tempo di cottura della pasta: paccheri con speck, robiola e zafferano. Abbiamo scelto lo speck per dare alla ricetta un po’ di sapidità che stemperi la dolcezza della robiola.

Ingredienti per 4 persone: 

- 320 gr paccheri (ma puoi usare qualsiasi tipo di pasta)
- Mezza cipolla
- 120 gr di speck
- 200 gr di robiola
- 65 ml di latte
- 1 bustina di zafferano
- Olio EVO q.b. extravergine
- Sale e pepe q.b.

Procedimento:

In una ciotolina mettiamo il latte e la robiola e lavoriamola grossolanamente aggiungendo un pizzico di pepe.
Intanto mettiamo in padella un filo di olio evo e la cipolla tritata, aggiungiamo lo speck tagliato a dadini facciamo rosolare pochissimi minuti. Teniamo la fiamma bassa.
Aggiungiamo la crema di robiola che avremo ottenuto in precedenza e facciamo sciogliere bene il formaggio. A questo punto uniamo lo zafferano.
Aggiungiamo giusto un cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
Regoliamo di sale. Quando la pasta è al dente mantechiamola con la nostra crema di robiola e speck e serviamo. Ecco la nostra pasta veloce, semplice e gustosa!

N.B. Se non ami la robiola puoi sostituirla con la ricotta.

Venerdì, 01 Maggio 2020 11:07

Spaghetti alle vongole con pomodorini

Gli spaghetti alle vongole sono un classico della cucina italiana, se fatti a dovere sono squisiti. Qui te li proponiamo con l'aggiunta di qualche pomodorino. Occhio alla ricetta.

Ingredienti per 4 persone:

- 1 Kg di vongole
- 400 gr di spaghetti di Gragnano
- 3 spicchi d'aglio
- Olio extravergine q.b.
- Prezzemolo q.b.
- Peperoncino q.b.
- Sale e pepe q.b.
- Vino bianco q.b. - (a piacere 5/6 pomodorini)

Procedimento:

Prima operazione da fare è pulire le vongole e metterle in ammollo con acqua e sale grosso per circa 1 ora per far perdere loro eventuali impurità.
Scolarle con uno scolapasta, poi con acqua corrente, agitarle e ripetere l’operazione di nuovo per far perdere loro ogni possibile residuo di sabbia.
Portare ad ebollizione l'acqua per cuocere gli spaghetti. Mettere le vongole pulite e spurgate in una padella con un filo di olio e uno spicchio di aglio, coprire con un coperchio e farle aprire a fiamma viva e scuotere spesso la padella sul fuoco.
Appena le vongole si saranno aperte, bisogna togliere la padella dal fuoco, (non dobbiamo farle cuocere troppo altrimenti perdono il loro sapore).
Intanto con un colino filtrare il liquido delle vongole, raccoglierlo in una ciotolina e tenere da parte (qui c’è tutto il sapore del mare).
Lavare i pomodorini, tagliarli a metà, saltarli rapidamente in una padella con 2 spicchi di aglio schiacciati e l’olio. Aggiungere del prezzemolo tritato, un pezzetto di peperoncino e l’acqua delle vongole che avevamo messo da parte.
Far cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata.
Intanto far addensare un poco il sugo nella padella e in ultimo aggiungere le vongole e a fiamma alta mettere un terzo di bicchiere di vino bianco, facendolo poi sfumare.
Assaggiare il sugo, salare se necessario (ma non dovrebbe servire, le vongole infatti hanno già la giusta sapidità) e aggiungere se piace un pizzico di pepe. Scolare gli spaghetti al dente e saltarli in padella fino a cottura ultimata. Tritare un ciuffettino di prezzemolo e aggiungerlo agli spaghetti. Il piatto è ponto!

N.B. Contrariamente a quanto si pensa sono più saporiti i “lupini” (vongole piccole) rispetto alle grandi vongole veraci, belle da vedere ma meno gustose.

Mercoledì, 28 Aprile 2021 11:03

Riso al forno

Il riso al forno è uno di quei piatti semplici da fare che ti riportano subito alla cucina di mamma o di nonna, che ti riconcilia col mondo. Ideale quando magari ti avanza un po’ di ragù o di sugo e vuoi usarlo per una ricetta veloce e che piace proprio a tutti. Profumato, pieno di pomodoro e con tanta filante mozzarella (c’è chi usa anche il fior di latte o la provola ma noi lo facciamo con la mozzarella). Pronti a scoprire la ricetta? Eccola…

Ingredienti per 4 persone:

- 320 gr di riso
- 1 lt di ragù di macinato
- 300 gr. di mozzarella
- 200 gr. di parmigiano grattugiato
- Olio Evo q.b.
- Sale q.b.

Se usiamo la passata di pomodoro

- 1 lt di passata di pomodoro
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
- Un cipollotto medio
- Olio Evo q.b.
- Qualche foglia di basilico

Procedimento:

La prima cosa da fare è tagliare a pezzettini la mozzarella e lasciarla tre quarti d’ora in un colino o uno scolapasta affinché perda un po’ del suo siero e si asciughi.
Facciamo cuocere il riso in abbondante acqua salata.

- Se non abbiamo il ragù avanzato (magari della Domenica) e vogliamo fare un sugo veloce, occorre mettere in padella un filo di olio Evo, il cipollotto tagliato sottilmente, far cuocere per 5 minuti poi aggiungere la passata di pomodoro. Aggiustare di sale e pepe, aggiungere le foglie di basilico e far cuocere per una mezz’ora abbondante.

Una volta cotto il riso, condirlo con il ragù (o salsa di pomodoro), generoso parmigiano grattugiato e i dadini di mozzarella (teniamone qualcuno da parte ci servirà prima di infornarlo). Mescolare per bene. Riempire di riso e pomodoro una pirofila da forno, coprire l’ultimo strato con due mestoli di ragù, qualche dadino di mozzarella che abbiamo lasciato da parte e il parmigiano.

Pirofila di riso prima di essere infornata
Pirofila di riso prima di essere infornata

Mettere in forno preriscaldato a 200° con modalità ventilata per 20 minuti. Una volta pronto, far riposare il riso al forno per 10 minuti prima di impiattare e servire.

N.B. C'è chi rende ancora più ricco e goloso questo piatto usando un pò di fantasia e mettendoci dentro prosciutto, salame, provola o caciocavallo (al posto della mozzarella), piselli e uova sode. Qualsiasi sia la versione resta comunque un piatto fantastico. 

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