Puglia

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Lunedì, 02 Gennaio 2023 10:16

Spaghetti con crema di gorgonzola e noci

Gli spaghetti di Gragnano con crema di gorgonzola e noci sono buonissimi, un profumino inebriante, una cremosità voluttuosa e una suadente nota croccante. Godimento allo stato puro… Eppure questo è un piatto di una semplicità incredibile e veloce da preparare. In pratica impiegherai giusto il tempo della cottura della pasta. Proprio per questo è l’ideale salva cena o salva pranzo quando hai poco tempo e non sai cosa cucinare ma vuoi comunque preparare un primo goloso. Occhio alla ricetta.

Ingredienti per 4 persone:

- 320 gr. di spaghetti
- 100 gr di gorgonzola
- 4 cucchiai di latte
- Mezza cipolla
- Olio Evo q.b.
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
- Noci q.b. (5/6 basteranno)
- Basilico q.b.

Procedimento:

Tagliamo a dadini piccoli mezza cipolla. In una padella facciamo soffriggere la cipolla con un filo di buon olio Evo. Dopo un po’ aggiugiamo il gorgonzola a pezzettoni e il latte, regoliamo di sale e pepe. Il gorgonzola comincerà a sciogliersi, a fiamma bassissima facciamo addensare la nostra crema. Deve asciugarsi ma mantenersi morbida e densa.
Intanto tritiamo in modo grossolano i gherigli di noci e teniamole da parte.
In una padella con abbondante acqua salata facciamo cuocere gli spaghetti, quando sono al dente scoliamoli e passiamoli nella padella con la nostra crema di gorgonzola. Mantechiamo per bene.
Impiattiamo aggiungendo sopra ogni porzione delle noci tritate, qualche fogliolina di basilico.

Se piace decoriamo con emulsione di olio e basilico come nella foto. Il piatto è pronto.

 

Bocca di Bacco
Via Croce n.15
Cimitile (Na)
Tel. 320 888 1306
Visita il sito web della Bocca di Bacco

Mercoledì, 22 Luglio 2020 08:51

Peppe Zullo. Orsara di Puglia (Fg)

Tornare a trovare Peppe Zullo e gustare la sua cucina per noi è ormai una piacevole abitudine, un po’ come quando vai a trovare un caro amico che è sempre bello rivedere e che riabbracci con gioia anche dopo mesi ma sempre come se lo avessi salutato e visto il giorno prima. Peppe con il suo sorriso contagioso, la sua genuina e sincera ospitalità, la sua cucina che racconta storie e emozioni di un territorio ricco di fascino e tradizioni come la Daunia, è un perfetto padrone di casa.
E’ un “vulcano” Peppe Zullo, profondamente legato alla sua terra e capace con la sua passione e il suo lavoro di creare in quel di Orsara di Puglia un piccolo grande polo della buona cucina, delle tradizioni contadine e dell'accoglienza: il ristorante Nuova sala Paradiso, la cantina, l’orto denominato “dei miracoli” con le coltivazioni biologiche, il vigneto da cui si producono degli ottimi vini, Villa Jamele location d’autore dedicata ai matrimoni, ai ricevimenti ed eventi, la scuola di cucina, la fattoria didattica, il caseificio e l’albergo molto bello con la possibilità di soggiornare tra le vigne, una Mecca per i “wine lovers”.

PEPPE ZULLO 1
La Cantina della Nuova Sala Paradiso

Qui da Peppe Zullo non siamo solo in un luogo dove si mangia bene, ma viene applicata una vera filosofia di vita e di cucina che mira a valorizzare i prodotti della terra, le erbe spontanee, con una sola grande regola: il rispetto della stagionalità. Peppe Zullo poi da anni è ospite di diverse trasmissioni televisive ed è anche un volto noto e amato per la sua genuina simpatia.
Ma andiamo per ordine. Parcheggiamo comodamente nel grande parcheggio davanti al locale e ci accomodiamo. Ci accompagnano al nostro tavolo da due prenotato per tempo nel ristorante Nuova sala Paradiso. Bello l’impatto ma conoscevamo già bene la location: una bella cantina, due sale colorate, e un’altra più grande, un “mash up” di moderno e antico che ha il suo perché, e poi c’è gran parte della cucina a vista con la brigata all’opera.

Optiamo per due menù degustazione del territorio e da bere prendiamo un vino che adoro: l'Amarosa. Prodotto da Peppe Zullo da uve nero di Troia, questo rosato è sorprendente, con una bella personalità, corposo ma che si lascia bere, con note fruttate e speziate. Perfetto compagno di viaggio per il nostro pranzo.

Il buonissimo Amarosa di Peppe Zullo
Il buonissimo Amarosa di Peppe Zullo

Ci portano anche i pani (pane di grano duro, pane di grano Senatore Cappelli e pane di grano arso). Sapori e profumi del territorio....

PEPPE ZULLO 3
I pani

Si comincia con una sorta di aperitivo di benvenuto del territorio, Orsara viene anche chiamato paese del grano e allora ecco una piccola e fresca frisella con dadolata di pomodorini e cetriolo, un tocchetto di focaccia pugliese, una bruschettina con scamorza e pomodoro (deliziosa) e le immancabili “ostriche di montagna”, foglie di borragine fritte con un goccio di limone. Chiamate simpaticamente così perché in effetti se chiudi gli occhi ti sembra di essere in una località marina e ti danno quasi un sentore di “mare”. Sono buonissime...

Entrèe di Peppe Zullo
Entrèe di Peppe Zullo

Ecco il tortino con finocchio e baccalà gratinato al forno e un baccalà in crosta su vellutata di zucca. Ho trovato il baccalà meraviglioso, in particolare il baccalà in crosta, divino. Viene prima scottato e lavorato con una tecnica particolare in modo tale da rimanere morbido sotto la crosta e tale da sfogliarsi. Indovinata la nota dolce della vellutata di zucca. Davvero una grande proposta…

Tortino di finocchio con baccalà gratinato al forno e baccalà in pastella su vellutata di zucca
Tortino di finocchio con baccalà gratinato al forno e baccalà in crosta su vellutata di zucca

E che dire dei fiori di zucca ripieni di caciocavallo e basilico? Semplicemente divini. Cotti in forno in tutta la loro naturale bontà, godurioso e sapido il ripieno di caciocavallo aromatico e profumato grazie alla presenza del basilico. Avrei fatto volentieri il bis. Fantastici…

Fiori di zucca farciti con caciocavallo e basilico
Fiori di zucca farciti con caciocavallo e basilico

A chiudere gli antipasti un must di Peppe Zullo, uno dei piatti che da anni lo identifica: la parmigiana di borragine, pazzesca. Delicata, profumata, gustosa. Crea dipendenza, davvero.

Parmigiana di borragine
Parmigiana di borragine

Intanto passa a salutarci Peppe Zullo, mi intrattengo un po’ con lui. E’ sempre piacevole ascoltarlo e avere la sensazione ogni volta di imparare qualcosa di nuovo. Peppe è una grande persona prima che un grande chef, o meglio “cuoco” come ama definirsi lui.

Ci servono il primo delle deliziose orecchiette di grano arso con germogli di zucca e pomodorini freschi. Ho trovato questa proposta meravigliosa nella sua semplicità. Perfetta la cottura delle orecchiette, equilibrato il condimento. Un primo che racconta storie di campagna e di vita contadina. Chapeau..!

Orecchiette di grano arso con germogli di zucca e pomodorino fresco
Orecchiette di grano arso con germogli di zucca e pomodorino fresco

Il secondo che ci servono è un altro piatto delizioso: ravioli di vitello farciti con caciocavallo e asparagi con chips di patata e caponatina. Che ve lo dico a fare…. I ravioli di vitello si scioglievano in bocca…

Ravioli di vitello farciti con caciocavallo e asparagi
Ravioli di vitello farciti con caciocavallo e asparagi

Dulcis in fundo un altro must della casa: cestino di croccantino di mandorle con crema e frutta fresca. Proposta davvero azzeccata. Un dessert fresco grazie alla crema e alla frutta e poi è bella la nota croccante delle mandorle.

Cestino di croccantino di mandorle con crema pasticcera e frutta
Cestino di croccantino di mandorle con crema pasticcera e frutta

Accompagniamo il dolce con un bicchierino di liquore fatto con le foglie d’amarena. Ricorda un po’ il gusto dello cherry ma lo trovo anche più buono.

Liquorino fatto con le foglie di amarena
Liquorino fatto con le foglie di amarena

Il costo del menù degustazione 40 euro a persona per un’esperienza assolutamente da non perdere. Noi dopo il pranzo abbiamo anche fatto con altri ospiti una visita guidata alle cantine, tutto davvero molto bello e interessante.

Venire ad Orsara di Puglia da Peppe Zullo è sempre bello ed emozionante. Peppe di suo è una persona eccezionale, sempre sorridente e in grado di accogliere gli ospiti alla grande. Qui da lui trovi una grande cucina del territorio, Peppe ama definirla cucina contadina ma nell’accezione più nobile del termine. Una cucina che sa di buono, di tradizioni, di un mondo rurale che nelle grandi città fatichiamo ad immaginare. Trovi una cucina che segue la stagionalità dei prodotti ed esalta le materie prime. Il menù degustazione “dalla terra alla tavola” è un’esperienza da fare in qualsiasi periodo dell’anno. Il resto lo fa Peppe Zullo con la sua vulcanica energia. Servizio professionale e veloce, ottimo il rapporto qualità - prezzo.
Insomma quando si va via da qui, ti prende un pensiero fisso: quando ritorno? Garanzia.

Peppe Zullo – Nuova Sala Paradiso
Via Piano Paradiso
Orsara di Puglia (Fg)
tel. 0881 964763
Visita il sito web di Peppe Zullo

Martedì, 21 Luglio 2020 11:27

Pane e Salute. Orsara di Puglia (Fg)

La Daunia è un territorio che amiamo, piena di borghi pittoreschi e antiche tradizioni contadine che sopravvivono tenaci allo scorrere del tempo. In uno dei borghi più caratteristici della Daunia, Orsara di Puglia c’è un luogo dove il tempo pare essersi fermato. Un posto dove la storia e le tradizioni le respiri già entrando: Pane e Salute.
Siamo nel cuore del centro storico. Venire qui a degustare il pane di Orsara o la pizza significa respirare la storia. Al timone c’è Angelo di Biccari, all’apparenza schivo ma generoso, diretto. Discendente di una famiglia che da oltre 5 generazioni sforna pane.

Il mitico pane di Orsara
Il mitico pane di Orsara

La particolarità di questo posto sta nell’antico forno a paglia (l’unico esemplare rimasto ad Orsara) datato 1526. Proprio qui anticamente le massaie e le famiglie del paese venivano a cuocere le loro pagnotte. Questo è una sorta di ideale museo delle tradizioni contadine locali, spettacolare. L'impatto all'ingresso ti lascia a bocca aperta...

Pane e Salute. Orsara Fg Il forno a paglia risalente al 1526
Pane e Salute. Orsara - il forno a paglia risalente al 1526

Qui puoi degustare e comprare un pane unico, fatto con farine da grani biologici locali (senatore cappelli, Pr 22, saragolla) e un lievito madre rigenerato da oltre 100 anni. Si presenta bello alto, con la crosta di un bel colore scuro, mollica compatta e conservato avvolto in un canovaccio si mantiene anche per due settimane.  Un pane che personalmente adoro e che uso anche per fare delle bruschette divine.

Il pane di Orsara
Il pane di Orsara

Ma se hai fame puoi accomodarti ad uno dei tavoli e Angelo si prenderà cura di te facendoti assaggiare qualcuna delle bontà locali (salumi, formaggi, verdure), qualche antico piatto e soprattutto una pizza unica nel suo genere. Fatta con lo stesso impasto del pane.

Pane e Salute Orsara di Puglia La pizza di Angelo di Biccari fatta con limpasto del pane
Pane e Salute Orsara di Puglia - La pizza di Angelo di Biccari fatta con l'impasto del pane

Senza alchimie e segreti particolari, questa è la pizza di Angelo di Biccari e profuma di buono e di tradizioni del territorio, e ha l’anima della Daunia grazie ad un meraviglioso pomodoro, l’olio buono di Orsara, la mozzarella. Ecco la sua margherita: fragrante, profumata, compatta al morso. Insomma spettacolare.

Angelo di Biccari
Angelo di Biccari

Ci siamo fermati per un piccolo aperitivo: pizza e un buon rosato l’Amarosa di Peppe Zullo. Andiamo via e portiamo con noi il pane di Orsara, un po’ di tarallucci (ottimi), e tanta voglia di ritornare.

Se sei da queste parti, fermati ad Orsara di Puglia. Visita il borgo e il centro storico e non farti mancare la tappa da Pane e Salute. Qui trovi un piccolo compendio di tradizioni contadine locali e un forno spettacolare che da solo vale la visita. Il pane è eccellente. Angelo di Biccari è il padrone di casa e ti farà assaggiare tra le altre cosa una pizza sorprendente, unica nel suo genere, fatta con lo stesso impasto che Angelo usa per realizzare il pane. Indirizzo da non perdere. Garantiamo noi.

 

Pane e Salute
Via Caracciolo n. 13
Orsara di Puglia (Fg)
Tel. 0881 964826
Visita la pagina Fb di Pane e Salute

Mercoledì, 15 Luglio 2020 10:27

La Pignata. Ariano Irpino (Av)

Mi trovavo dalle parti di Ariano Irpino e avevo voglia di una buona pizza. L’occasione era troppo ghiotta per non tornare alla Pignata. Erano un po’ di mesi che mancavo da qui, complici gli impegni di lavoro e il famigerato lockdown. Alla Pignata torno sempre volentieri, mi sento come a casa. Ma riavvolgiamo il nastro. Siamo nella parte alta di Ariano, l’aria è frizzantina, parcheggiamo l’auto a pochi metri dal locale e ci accomodiamo.
Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. A fare gli onori di casa c’è Ezio Ventre, gentile, sorridente e cordiale. Da notare come qui si possa pranzare e cenare in assoluta sicurezza con tavoli e sedute ben distanziate tra loro.
L’atmosfera è piacevole e rilassante, è Sabato sera ma siamo arrivati abbastanza presto. Rispetto all’ultima nostra visita ho notato qualche novità nell’arredamento e pareti di un bel colore chiaro, raffinata ed essenziale la mise en place.
Da bere prendiamo una minerale ed una splendida American Magut del birrificio Lambrate. Una birra che si lascia bere che è una bellezza, bassa fermentazione e luppolatura (di stampo americano) decisa ma elegante e un bel gusto erbaceo. Bassa gradazione (5°) e tanto piacere. Ideale per accompagnare la nostra pizza.

American Magut del birrificio Lambrate
American Magut del birrificio Lambrate

Diamo un’occhiata al menù direttamente dal nostro smartphone (cosa comodissima). Il menù è studiato e concepito alla perfezione. Da notare l’uso di prodotti prevalentemente irpini. Ci sono una trentina di proposte e qualche fuori menù: c’è l’imbarazzo della scelta, dalle pizze tradizionali a quelle più studiate con un tocco “gourmet”.
Stasera abbiamo voglia semplicemente di pizza e stop, quindi niente antipasti o fritture. Prendiamo una pizza “fuori menù” denominata “dal Tirreno all’Adriatico” con fiordilatte, burrata di Gioia del Colle, alici di Cetara, salsa di peperone, salsa di zucchine e salsa di melanzane. In questa pizza facciamo un ideale viaggio partendo dal Tirreno con le alici di Cetara arrivando in Puglia e quindi sull’Adriatico con la burrata passando per l’Irpinia con le verdure (zucchine, melanzane e peperoni), in una parola: spettacolare.
Perfettamente equilibrata, e poi mi sono innamorato dell’abbinamento delle alici di Cetara con la loro decisa nota sapida e il sapore suadente e avvolgente della burrata. E che dire delle salse di verdure? Una pizza fantastica e anche bella da vedere.

Dal Tirreno all'Adriatico
Dal Tirreno all'Adriatico

Con l’altra pizza che abbiamo gustato siamo in pieno territorio: la diavola a caciocavallo con fiordilatte, pelati San Marzano D.O.P senza conservanti, ventricina in questo caso abruzzese (davvero notevole) e caciocavallo irpino stagionato 5 mesi. Dal sapore deciso e avvolgente.

La diavola a caciocavallo
La diavola a caciocavallo

Abbiamo trovato un impasto diretto con autolisi e perfetta lievitazione. Un impasto realizzato con un farina W 280, tipo 1 germe di grano e metà manitoba. Il risultato è eccellente, perfettamente eseguito. Si presenta decisamente fragrante, compatta al morso e con un’idratazione abbastanza spinta, siamo intorno al 75 %. I panetti sono medi e gli ingredienti per la farcitura sono tutti di grande qualità e decisamente abbondanti. Insomma una pizza che si fa ricordare.

Dettaglio alveolatura
Dettaglio alveolatura

Il nostro parere:

- Impasto di tipo diretto
- Semplice ma vario menù delle pizze, da notare l’uso prevalente dei prodotti irpini
- Uso di ingredienti di grande qualità per topping e farcitura delle pizze
- Non solo pizzeria ma ristorante di alto livello
- Servizio veloce e preciso

La Pignata ad Ariano Irpino è a parer mio una certezza, sia che tu abbia voglia di pranzare o cenare sia che tu voglia una buona pizza. Qui vai sul sicuro, trovi una cucina che affonda le radici nella tradizione irpina ma con interessanti spunti di creatività. E’ una tappa imperdibile se sei in zona, complimenti ad Ezio Ventre, perfetto padrone di casa e grande conoscitore e appassionato dei prodotti e delle eccellenze del territorio.
Antonio di Lauro al banco sa il fatto suo e si conferma a livelli altissimi e ha una tra le altre, una grande dote: un’umiltà fuori dal comune. La pizza qui è notevole, l’impasto è ben eseguito, digeribile e tutti i prodotti sono di grande qualità. Conferma assoluta.


Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata

Ci sono luoghi che regalano emozioni vere, luoghi dove il mangiar bene è la parte di un tutto e si coniuga alla magia del luogo. Molto di rado si riesce a trovare quell’alchimia, quella sensazione di familiarità e benessere quando ceni in un ristorante. Quell’alchimia l’abbiamo trovata alla Locanda della Luna, ma partiamo dal principio. E’ un bel Sabato sera estivo, non siamo andati al mare in questo weekend e per scappare un po’ dal caldo cittadino decidiamo di cenare in un posticino da cui mancavamo da un bel pò: la Locanda della Luna a San Giorgio del Sannio.

La Locanda della Luna San Giorgio del Sannio Insegna esterna
La Locanda della Luna - San Giorgio del Sannio - Insegna esterna

Siamo a soli 9 km da Benevento, in una bella posizione che domina la vallata del fiume Sabato a quasi 400 metri sul livello del mare. La Locanda della Luna si trova nella parte alta di San Giorgio, la più antica. Si arriva dov’è la Chiesa di San Rocco e si imbocca la strada accanto alla Chiesa che conduce fino a piazza Ciriaco Bocchini, lì c’è un viottolo (Via delle oche) che porta al locale.
Parcheggiamo comodamente (c’è un parcheggio davanti al ristorante).
In pratica siamo in una villa molto bella che si affaccia sulle colline del Sannio. Entriamo, ci accoglie la gentilissima e sorridente Teresa Nardone, moglie dello chef Daniele Luongo e vera anima artistica della Locanda.
Bello è anche scoprire perché il ristorante si chiama Locanda della Luna. Locanda perché per arrivare si attraversa Via delle oche (l’oca nda) e poi “luna” viene dall’unione dei loro cognomi Daniele LUongo e Teresa NArdone. Grande coppia!
Ci sono due belle sale, una in particolare è spettacolare con pietra di tufo alle pareti, soffitto in legno e un arredamento che sa di Provenza. Fuori c’è un meraviglioso terrazzo. Anche se la serata lo consente preferiamo cenare all’interno.
Bella l’atmosfera che si respira qui. Di fronte a noi in il borgo di San Nazzaro e poco più in là dall’alto il borgo di Montefusco, da un lato Sannio dll'altra Irpinia quindi. L’atmosfera è meravigliosa, ci sono lanterne con candele, luci soffuse ai tavoli esterni e su ogni tavolo un segnaposto fatto con dei libri, altra creazione originale della bravissima Teresa, che ci racconta della sua passione artistica, lei si definisce “eco-designer”, capace con materiali come lattine, tappi di sughero o barattoli di creare delle cose e opere meravigliose. Grazie a lei nella Locanda si respira un’aria “femminile” rassicurante e creativa.
Veniamo al cibo, diamo un’occhiata al menù digitale direttamente sui nostri smartphone. Ci sono due menù degustazione di 3 e 4 portate. Ma noi decidiamo di ordinare à la carte.

Per restare nel territorio sannita, accompagniamo la nostra cena con due calici di Aglianico del Sannio D.O.P. di Corte Normanna: di un bel rosso intenso, discretamente tannico e con sentori di spezie. Un ottimo compagno di viaggio per la nostra serata. Ci serve da bere il gentilissimo Francesco davvero affabile e cortese. Ci portano i pani (di loro produzione): pane alla curcuma, pane multicereale, pane con semi di lino e girasole e tocchetti di focaccia. Buonissimi!

I Pani
I Pani

Arriva poi un graditissimo aperitivo di benvenuto: una zeppolina di patate e porcini con crema di “cocozzella”. Ottimo incipit.

Entrée
Entrée

Ci viene servito l’antipasto: parmigiana bianca di melanzane con emulsione di basilico e olio EVO. Un piatto gustoso, equilibrato che ci ha quasi commosso per la sua delicatezza e bontà. Poi chi mi legge lo sa, ho un debole per le melanzane…Quindi..

Parmigiana bianca di melanzane
Parmigiana bianca di melanzane

E’ il momento dei primi. Ecco delle mezzelune ripiene di stracciata e basilico con fiori di zucca. Delicate e perfettamente equilibrate.

Mezzelune ripiene di stracciata e basilico con fiori di zucca
Mezzelune ripiene di stracciata e basilico con fiori di zucca

E dei mezzi paccheri al pomodorino giallo con salsiccia rossa di Castelpoto e scaglie di provola. Un primo piatto che ci ha conquistato, riuscitissimo l’abbinamento della dolcezza del pomodorino giallo con la nota leggermente piccante della salsiccia rossa di Castelpoto (prodotto eccezionale e presidio slow food). Gran piatto davvero. Chapeau.

Mezzi paccheri al pomodorino giallo con salsiccia rossa di Castelpoto e scaglie di provola
Mezzi paccheri al pomodorino giallo con salsiccia rossa di Castelpoto e scaglie di provola

In attesa dei secondi ci rilassiamo sui divanetti in terrazza, ci scappa qualche foto e qualche selfie. Si sta davvero bene alla Locanda della Luna, abbiamo quasi la sensazione che il tempo scorra più lentamente. Rientriamo ed ecco il filetto di maialino cotto a bassa temperatura, alle erbe aromatiche con patata a buccia al forno e scaglie di tartufo scorzone estivo. Sappiamo bene quanto sia difficile cuocere la carne di maiale e riuscire a renderla morbida e delicata, bene… lo chef Daniele Luongo ci è riuscito alla perfezione e a rendere irresistibile il piatto c'è anche la ciotolina con il voluttouso fondo di cottura del maialino in cui intingere la carne. Poesia del territorio.

Filetto di maialino a bassa temperatura alle erbe aromatiche con patata al forno e tartufo scorzone estivo
Filetto di maialino a bassa temperatura alle erbe aromatiche con patata al forno e tartufo scorzone estivo

E che dire del polpo scottato su crema di patate al profumo di limone e chips di patate? Morbido e cucinato alla perfezione.

Polpo scottato
Polpo scottato

Passa a salutarci al nostro tavolo lo chef Daniele Luongo, scambiamo un po’ di chiacchiere e gli facciamo i nostri sinceri complimenti.
E’ il momento del dolce optiamo per una millefoglie artigianale scomposta con crema chantilly al profumo di Strega e amarene. Spettacolare, attenzione perché crea dipendenza….Ad accompagnare il dessert ci propongono un liquore di loro produzione fatto con vino aglianico e foglie di amarene, dal sapore simile allo cherry. Davvero ottimo.

Millefoglie con crema chantilly al profumo di Strega e amarene
Millefoglie con crema chantilly al profumo di Strega e amarene

Chiediamo il conto e per questa fantastica cena paghiamo 80 euro in due. Spettacolo! Abbiamo trovato corretto il rapporto qualità-prezzo.

La Locanda della Luna è molto più di un ristorante, è un luogo dell’anima, un posto dove rilassarsi, trascorrendo qualche ora serena, godendo delle creazioni culinarie del bravissimo chef Daniele Luongo. Daniele è un grande talento, irpino di origine, ha un carattere schivo e riservato ma ha un cuore grande, la sua cucina è la sintesi perfetta tra le tradizioni del territorio e una giusta dose di creatività. Davvero una garanzia!
Il servizio è celere e puntuale, ottima l’accoglienza, l’atmosfera è raffinata ma nel contempo familiare, l’ambiente un po’ shabby chic, ti fa respirare un po’ di Sannio e un po’ di Provenza ed è reso unico grazie alle creazioni artistiche di Teresa Nardone e ad un arredamento studiato e raffinato. Tradotto: grande cucina in un ambiente unico, alchimia dei sensi. La Locanda della Luna è un indirizzo che non può mancare sulla tua ideale agenda dei locali da non perdere. Consigliatissimo! Ci si rivede prestissimo…



La Locanda della Luna
Piazza Ciriaco Bocchini - Traversa Via delle Oche n.7
San Giorgio del Sannio (Bn)
Tel. 320 047 86 09
Visita il sito web della Locanda della Luna di San Giorgio del Sannio

Mercoledì, 03 Marzo 2021 13:50

Nuvole di uova

Ecco un modo originale di cucinare le uova. Le nuvole di uova sono belle da vedere e buonissime, sono un perfetto antipasto o un secondo sfizioso da accompagnare magari con un contorno. Di grande effetto faranno la gioia di grandi e piccini e soprattutto si preparano facilmente. Occhio alla ricetta!

Ingredienti per 2 nuvole:

- 2 uova fresche
- Sale q.b.
- Parmigiano 20 gr.

Procedimento:

Dopo aver pulito e asciugato bene le uova, rompiamole e separiamo l’albume dai tuorli che terremo da parte. Montiamo gli albumi a neve ben ferma con l’aiuto di una frusta elettrica. Poi alla fine aggiungiamo un pizzico di sale (senza esagerare) e il parmigiano facendo attenzione a mescolare dal basso verso l'alto per non rovinare gli albumi montati a neve. Preriscaldiamo il forno a 180 ° in modalità ventilata, intanto sulla teglia mettiamo la carta da forno e aiutandoci con un cucchiaio, adagiamo gli albumi montati a neve a mo’ di nuvolette, facendo una piccola fossetta con il cucchiaio (servirà poi ad adagiare il tuorlo).
Cuociamo 3 minuti in forno preriscaldato a 180 ° con programma ventilato (quello che in genere usiamo per i dolci e le torte). Dopo 3 minuti togliamo la pirofila e adagiamo i rossi (senza romperli) nel piccolo fosso che abbiamo fatto con il cucchiaio.
Rimettiamo in forno per altri 4 minuti. 

Nuvola di uova sulla carta di forno prima di essere impiattata
Nuvola di uova sulla carta da forno prima di essere impiattata

Una volta trascorso questo tempo, staccare delicatamente le nuvolette dalla carta forno e servire, aggiungendo un pizzico di sale (e se piace un pizzico di pepe). Il piatto è pronto. Provale, sono belle da vedere e buonissime.

 

Giovedì, 09 Luglio 2020 08:20

Hosteria Vigna Re'. Caserta

Siamo a Caserta, la giornata canicolare avrebbe consigliato destinazioni di mare e invece abbiamo pensato di fare un giro a San Leucio. Da molti anni mancavamo da questi luoghi ricchi di storia, tradizione e famosi anche e soprattutto per la rinomata arte della seta. Il Borgo di San Leucio è davvero suggestivo e si trova lungo la strada che da Caserta va verso Caiazzo, parcheggiamo e attraversiamo Piazza della Seta, oltrepassato il cancello c’è la Real Colonia e più su il Belvedere. Dopo una rigenerante passeggiata ammirando edifici storici, scorci caratteristici e dopo aver ripensato alla storia e alle vicende dei Borbone ci fermiamo per pranzo all’Hosteria Vigna Re’.
Il locale si trova proprio nella Real Colonia in un edificio storico. Chiaramente abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due, arriviamo in perfetto orario.

Hosteria Vigna Re Esterno
Hosteria Vigna Re Esterno

Il locale è piccolo e caratteristico e si respira aria di semplicità e genuina convivialità. In questo periodo post- covid ovviamente sono stati costretti anche a diminuire il numero dei coperti. Si sta comunque bene e sono garantite tutte le norme relative al distanziamento tra tavoli e sedute. Siamo davvero curiosi di gustare alcune delle proposte dello chef Vincenzo Giaquinto.
Diamo un’occhiata al menù, c’è qualche proposta di terra ma trionfa la cucina di mare, ci sono i fritti, gli antipasti, sei proposte di primi, i secondi, i sautè, i contorni. Insomma c’è di che divertirsi.
Noi ordiniamo gli antipasti, nell’attesa prendiamo una minerale e due calici di falanghina del Sannio DOP “Svelato” 2019 di terreStregate, di un bel giallo paglierino, belle note fruttate e una buona mineralità.
Si comincia con degli squisiti calamaretti fritti, lo ammetto, ho visto un commensale ad un altro tavolo che li mangiava godurioso e li ho voluti anche io. Ottima scelta, morbidissimi, saporiti e poi il fritto leggero e non unto.

Calamaretti fritti
Calamaretti fritti

Poi delle originali polpettine di polpo su purè di patata e composta di cipolla caramellata. Perfettamente equilibrate e gustose.

Polpette di polpo
Polpette di polpo

E degli squisiti involtini di pesce spada, delicatissimi. Attenzione che sono come le ciliegie, uno tira l’altro. Confesso che avrei fatto volentieri il bis ma mi sono dovuto contenere…

Tortino di tonnoInvoltini di pesce spada
Involtini di pesce spada

A chiudere gli antipasti un tortino di tonno, a dir poco regale (e data la location l’aggettivo ci sta tutto), con pomodori, mozzarella, olive e crostini. Come dire: l’Estate in un piatto. Profumi e sapori mediterranei per una proposta irresistibile.

 Tortino di tonno
Tortino di tonno

Il nostro pranzo scorre via piacevolmente, intanto arrivano i primi. Abbiamo scelto dei ravioli alla pescatrice ai tre pomodori. Deliziosi, il ripieno era fantastico e il sughetto da voluttuosa scarpetta!

Ravioli alla pescatrice ai tre pomodorini
Ravioli alla pescatrice ai tre pomodorini

E dei profumatissimi gnocchetti alle vongole al profumo di limone, deliziosi anche se forse li avrei preferiti un pò meno asciutti ma si sa che gli gnocchi tirano e assorbono molto il condimento.

Gnocchi alle vongole al profumo di limone
Gnocchi alle vongole al profumo di limone

Anche i primi ci hanno convinto. Decidiamo anche di provare un secondo in due. Opto per una delle particolarità di Vgna Re’: il polpo all’impiccato.

Polpo all'impiccato
Polpo all'impiccato

In pratica un polpo alla brace con pomodori e patate ”infilzato” a mo’ di spiedino e “impiccato”. Per mangiarlo comodamente poi l’ho adagiato nel piatto e me lo sono goduto.

Polpo alla brace
Polpo alla brace

Siamo sazi, nostro malgrado saltiamo il dessert. Chiediamo un amaro, ci servono un buonissimo amaro abruzzese: l’amaro Jannamico, bello corposo con suadenti note agrumate. E chiediamo il conto, paghiamo per il nostro pranzo 78 euro in due. Abbiamo trovato corretto e conveniente il rapporto qualità prezzo.

L’hosteria Vigna Re’ si trova nel Real Borgo di San Leucio, il locale è piccolo, ci sono pochi coperti ma la qualità è elevata, per la serie “nella botte piccola c’è il vino buono", qui abbiamo trovato una sorprendente cucina di pesce, dove tradizione e fantasia trovano un connubio perfetto. Abbiamo mangiato davvero bene, tutte le proposte sono cucinate in modo espresso e c’è una grande attenzione alle materie prime.
Nota di merito per gli involtini di pesce spada (sorprendenti), per il tortino di tonno (notevole) e per i ravioli alla pescatrice ai tre pomodorini (davvero divini).
Complimenti allo chef Vincenzo Giaquinto capace di proporre una cucina di mare esaltante nella sua rigorosa semplicità. Abbiamo trovato il servizio professionale e nello stesso tempo informale, da sottolineare come il personale di sala sia sempre disponibile e con il sorriso sulle labbra, cosa a parer mio molto importante. Fantastico poi il rapporto qualità prezzo.
Qui da Vigna Re’ si sta davvero bene e troverai un’ottima cucina di pesce ad un prezzo corretto. Questo è un indirizzo da non perdere, e che non può mancare in agenda, garantiamo noi. Da provare e riprovare.
Ci rivedremo presto, anche perché devo assolutamente assaggiare le salsicce di pesce spada (uno dei must del locale)!

 

Moderna Vineria Hosteria Vigna Re’
Via Antonio Pianelli n.8
San Leucio – Caserta
Tel. 0823 304606
Visita il sito web di Vigna Re’

Sabato, 04 Luglio 2020 10:33

Il Frantoio Ducale. Castel Morrone (Ce)

Torniamo sempre volentieri a Castel Morrone al Frantoio Ducale. La cucina dello chef Pietro Leonetti per noi rappresenta una assoluta e per certi versi rassicurante certezza.
L’occasione era troppo invitante visto che eravamo in zona e allora abbiamo prenotato il nostro tavolo da sei. Siamo a una manciata di Km da Caserta, Castel Morrone è un borgo di origine antica, qui la storia ha raccontato fatti importanti, da queste parti è passato anche Garibaldi. D’Estate poi è piacevole venire qui per godere del refrigerio e di un clima decisamente più fresco rispetto alle grandi città.
Il Frantoio Ducale si trova nel suggestivo Palazzo Ducale costruito intorno al 1600 su una struttura già esistente, e da qualche anno proprietà della famiglia Leonetti.
IL ristorante si inserisce perfettamente nel contesto storico e architettonico dell’antico Palazzo. All’interno tre ambienti con due sale grandi, all’esterno la novità del bel giardino allestito e attrezzato per le cene all’aperto. Davvero molto bello.
Come nostra abitudine ci siamo fatti riservare il tavolo nella la sala “enoteca” del ristorante, (quando veniamo qui ormai per noi è una consuetudine). La sala enoteca è suggestiva e si trova dove c’è la bella, antica e maestosa macina in pietra che un tempo veniva usata per la molitura delle olive. Fantastica.

La maestosa macina antica
La maestosa macina antica

Cominciano le danze, arriva il pane locale di Castel Morrone fatto con il lievito madre e da bere con gli antipasti optiamo per una bollicina campana: spumante di falanghina Brut Quid della Guardiense, di un bel colore giallo paglierino, fruttato, morbido al palato, davvero una buona scelta.

La Guardiense Quid spumante falanghina brut
La Guardiense Quid spumante falanghina brut

Ci servono delle deliziose polpettine di salsicce e porcini e dei fiori di zucca in pastella ripieni di ricotta di fuscella e salumi su passatina di zucca. Spettacolari.

Polpettine di ricotta e fiori di zucca in pastella
Polpettine di ricotta e fiori di zucca in pastella

Poi un assaggio di parmigiana di zucchine, fatta come si deve, delicata e gustosa.

Parmigiana di zucchine
Parmigiana di zucchine

Una insalata di “musso”, con questo piatto siamo nella piena tradizione contadina locale.

Insalata di musso
Insalata di musso

Giuseppe in sala è prodigo di attenzioni, presente e professionale. Ci fa vedere un bellissimo cesto di porcini appena arrivati da Roccamonfina. Dobbiamo assaggiarli assolutamente…..

Cesto di Porcini di Roccamonfina
Cesto di porcini di Roccamonfina

Ma la carrellata di antipasti continua, ecco una commovente parmigiana di melanzane, talmente morbida che si scioglieva in bocca, divina. E che non vuoi mangiarla col buonissimo pane di Castel Morrone ? Abbiamo ceduto....

Parmigiana di melanzane
Parmigiana di melanzane

La nostra cena procede alla grande. Intanto attivano degli intriganti spiedini, dei bocconcini di maialino al pistacchio con broccoletti all’olio, un must del Frantoio Ducale.

Spiedini di maialino
Spiedini di maialino

Pietro Leonetti ci fa assaggiare anche una deliziosa insalatina di porcini (proprio quelli del cesto), che bontà !

Insalata di porcini
Insalata di porcini

 Intanto cambiamo tipologia di vino per i primi e i secondi e optiamo per due bottiglie di Pallagrello nero dell’azienda Vigne Chigi di Pontelatone, di un bel colore rosso rubino, buona struttura e sentori di vaniglia e spezie. Un gran bel rosso.
Optiamo per due assaggi di primi, intanto passa a salutarci Pietro Leonetti è sempre piacevole rivederlo, scambiamo un po’ di chiacchiere e gli chiediamo di soddisfare un nostro piccolo desiderio, un paio dei nostri amici templari al tavolo hanno voglia di uno spaghettino al pomodorino fresco. Detto fatto ! Poco dopo arriva questa meraviglia, spaghetti con pomodorini datterini freschi. Uno degli spaghetti più buoni mai mangiati: cottura al dente perfetta, un sughetto bello cremoso profumato che chi ha costretti alla più sfacciata e laida scarpetta.

Spaghetti con pomodorini datterini
Spaghetti con pomodorini datterini

Dopo poco arriva l’altro primo: tortelli verdi ripieni di formaggio e ricotta salata con porcini freschi di Roccamonfina. Un profumo inebriante e un tortello veramente fatto a regola d’arte. Chapeau....!

Tortelli verdi ai funghi porcini
Tortelli verdi ai funghi porcini

Saremmo sazi ma che fai non vuoi fare un assaggio di carne ? E allora optiamo per una bistecca di scottona alla brace con sale affumicato di Cipro. Abbiamo trovato la carne morbida e gustosa, decisamente piacevole.

Scottona ai ferri
Scottona ai ferri

Ci servono come contorno gli immancabili porcini di Roccamonfina stavolta alla brace.

Porcini alla brace
Porcini alla brace

Dulcis in fundo visto che siamo in sei ordiniamo 3 tipologie diverse di dolci. Millefoglie composta al momento con crema chantilly e nocciole caramellate, uno dei dolci che quando passi di qui ordino sempre, davvero una favola.

Millefoglie
Millefoglie

Un delizioso crumble alla mela annurca, gioco di consistenze con un equilibrio perfetto.

Crumble di mela annurca
Crumble di mela annurca

E una crostatina di fragole con meringa fiammata, a dir poco fantastica. Accompagniamo il dolce con un amaro alle erbe artigianale.

 Crostatina alle fragole
Crostatina alle fragole

Chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena luculliana 50 euro a persona, rapporto qualità prezzo corretto e adeguato alla proposta gastronomica.

Il Frantoio Ducale è una certezza assoluta. Questo posto non può e non deve mancare sulla tua ideale agenda degli indirizzi da non perdere. Troverai una fantastica cucina del territorio che esalta le materie prime, tutti i piatti sono realizzati con cura e passione senza però eccessi o orpelli. Ci si muove nel solco della tradizione con grande perizia. Pietro Leonetti è un grande talento e un perfetto padrone di casa.
Il servizio è preciso e professionale (nota di merito per Giuseppe in sala). La location poi ha il suo indubbio fascino. Personalmente da questa serata mi porto dietro la bella atmosfera, la convivialità e alcuni piatti davvero emozionanti: meravigliosa la parmigiana di melanzane, i bocconcini di maiale, i fantastici i tortelli e che dire di quegli spaghetti al pomodorino datterino? Semplicemente perfetti.
Siamo andati via con lo stesso pensiero di sempre quando salutiamo Pietro. Quando ci rivediamo?
Da non perdere. Garantiamo noi.


Ristorante il Frantoio Ducale
Via Altieri n.50
Castel Morrone (Ce)
Tel. 0823 399167
Visita il sito web del ristorante Il Frantoio Ducale

Se c’è una cosa che fa davvero tanto Estate sono i pomodori, buoni, gustosi, profumati, sono i protagonisti delle tavole soprattutto in questo periodo dell’anno. Abbiamo pensato di preparare degli spaghetti (noi abbiamo usato quelli quadrati che ci piacciono tanto) con un sugo di pomodorini datterini e basilico, il tutto arricchito dalla stracciata di bufala che regala al piatto morbidezza e sapore. Prova a farli!

Ingredienti per 4 persone:

- 320 gr. di spaghetti quadrati
- 800 gr di pomodorini datterini freschi
- Olio Evo q.b.
- Sale q.b.
- Mezzo cipollotto (o scalogno)
- Mezzo cucchiaino di zucchero
- Stracciata di bufala q.b. (ne basta un cucchiaio per porzione)
- Qualche fogliolina di basilico

Procedimento:

La prima cosa da fare è dedicarci a i nostri datterini. Laviamoli bene tagliamoli a metà. In una padella facciamo andare per un paio di minuti mezzo cipollotto (o scalogno), poi aggiungiamo i pomodorini. Aggiustiamo di sale. Mescoliamo di tanto in tanto a fiamma media. Dopo una decina di minuti, aggiungiamo qualche fogliolina di basilico, mezzo cucchiaino di zucchero e a fiamma bassa continuiamo la cottura (schiacciandoli con una forchetta) fin quando i pomodorini saranno belli cotti e si sfalderanno.
Intanto facciamo cuocere gli spaghetti in abbondante acqua salata. Quando gli spaghetti saranno al dente tuffiamoli nella padella con il sugo di pomodorini e mantechiamo per bene.
Impiattiamo mettendo sopra un generoso cucchiaio di stracciata di bufala e una fogliolina di basilico.
Il piatto è pronto, gustoso, profumato. Risultato garantito.

Venerdì, 19 Giugno 2020 20:30

Dante Macelleria Braceria. Durazzano (Bn)

Siamo nel Sannio ma a un tiro di schioppo dalla provincia di Caserta, a Durazzano, un paese tranquillo e placido. Qui le persone sono generose, laboriose e ospitali. Fortunatamente da queste parti resistono ancora antiche tradizioni agricole e artigianali e ci si può riappropriare di una dimensione più umana della vita. Visto che eravamo in zona abbiamo deciso di venire qui e pranzare da Dante Macelleria Braceria.
Ci siamo già stati qualche tempo fa. Questo locale, nato come naturale prosecuzione dell’attività di famiglia (la famiglia Iuliucci ha una macelleria storica) è davvero molto bello. Qui normalmente si possono gustare squisite pietanze a base di carne (in particolare marchigiana IGP, manzo sannita e i meravigliosi salumi di loro produzione) e panini, ma la Domenica sono aperti a pranzo e propongono anche due primi in carta.
Abbiamo prenotato il nostro tavolo e veniamo accolti con gentilezza da Michela e Pasquale.
Il locale è stupendo in pratica è un palazzo antico recuperato a regola d’arte, il locale si sviluppa laddove esisteva la corte interna, c’è una porzione di soffitto in vetro che rende l’ambiente luminosissimo. Bello e d’impatto la presenza del tufo e della pietra viva alle pareti che convive con la scelta oculata di ceramiche dai colori chiari. Qua e là ci sono poi antichi mobili restaurati. Si respira tanto amore qui dentro. Dante è un luogo che trasmette energia positiva e ti fa sentire a casa.

Dante Macelleria Braceria. Durazzano Bn particolare sala interna
Dante Macelleria Braceria. Durazzano Bn particolare sala interna

Detto della location che è molto bella veniamo al cibo. Questo luogo è il trionfo della carne. Papà Fabrizio degno erede di una famiglia che da 3 generazioni si occupa di carne è un vero maestro. Da lui in Macelleria e quindi da Dante trovi carne di qualità: marchigiana IGP e manzo sannita, carne di suino e salumi di loro produzione davvero notevoli.
Noi diamo uno sguardo al menù direttamente dai nostri smartphone grazie al QR code presente su ogni tavolo. In tempi di Covid-19 è importante evitare il menù cartaceo. A proposito qui il distanziamento dei tavoli e delle sedute è garantito e si può stare in tutta sicurezza. Visto che è Domenica decidiamo di pranzare gustando anche i due primi che propongono questa settimana in carta . (Per i panini ritorneremo di sera in altro momento).

Intanto ordiniamo una minerale e una bottiglia di Rosato frizzante delle cantine Ciervo, ottenuto da aglianico della zona: un vino davvero interessante dal bel colore rosato, note fruttate e di buona personalità. Servito fresco è perfetto per accompagnare il tipo di pranzo che abbiamo in mente. Intanto ci portano il buon pane di Durazzano cotto nel forno a legna…

Il buon pane di Durazzano cotto nel forno a legna
Il buon pane di Durazzano cotto nel forno a legna

Cominciamo ordinando un tagliere per due: con formaggio caprino a Km zero, prosciutto, pancetta, capocollo, lonza, soppressata e salsiccia secca.

Salumi formaggi e carciofini
Salumi formaggi e carciofini

I salumi di loro produzione sono profumati, buonissimi. Nota di merito per il prosciutto, giustamente sapido e che si scioglieva in bocca. Buoni i formaggi sempre della zona. Oltre ai salumi e formaggi degli invitanti carciofini sott’olio che hanno sempre il loro perché. Ecco poi dei buonissimi e delicati peperoni, mi sembra di sentire ancora il loro profumino. Che bontà!

Peperoni
Peperoni

Visto che siamo in due decidiamo di prendere entrambi i primi in carta per questa Domenica: dei buonissimi ravioli artigianali ripieni di speck e provola con un sughetto di pomodori datterini. Davvero notevoli.

Ravioli con speck e provola con datterini
Ravioli con speck e provola con datterini

Ma il top lo raggiungiamo con il tortino di melanzane ripieno di tagliolini con sugo di pomodorini datterini, pesto e mozzarella. Un profumo inebriante, un sughetto che ti obbliga alla più goduriosa e indecente delle scarpette. Poi per me che amo le melanzane è tutto dire. Se non è il paradiso è qualcosa che gli somiglia parecchio.

Tortino di melanzane
Tortino di melanzane

Abbiamo apprezzato davvero tanto. Pasquale e Michela sono gentili e presenti, intanto passa a salutarci anche papà Fabrizio. Tutto procede per il meglio. Oggi chissà perché avevamo voglia di salsicce alla brace e decidiamo di soddisfare il nostro desiderio. Del resto le salsicce della casa sono super!

Le buonissime salsicce di Dante
Le buonissime salsicce di Dante

Accompagniamo le salsicce con delle patate al forno. Accoppiata vincente!

Patate al forno
Patate al forno

Siamo sazi. Saltiamo il dessert, prendiamo due amari, due caffè e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo poco più di 30 euro a persona. Rapporto qualità-prezzo corretto.

Confermiamo in toto quanto già scritto durante la nostra prima visita. Dante Macelleria Braceria a Durazzano non può mancare sulla tua ideale agenda degli indirizzi da non perdere.
Qui trovi una carne eccellente: marchigiana IGP, manzo sannita, le carni del banco macelleria, il maialino, i salumi di loro produzione e formaggi locali. Originali e buoni i panini (presto torneremo per provarli), buonissimi i salumi di loro produzione. Ma oltre la carne c’è di più, anche la cucina sa il fatto suo, abbiamo gustato infatti degli ottimi primi (nota di merito per il tortino di melanzane, paradisiaco).
Il resto lo fanno la location molto carina e l’atmosfera serena e familiare che invita alla convivialità. In definitiva un posto dove si sta davvero bene.
Discreta la carta dei vini (in prevalenza sanniti) e interessante quella delle birre artigianali del territorio. Servizio attento e puntuale. Da Dante Macelleria Braceria ci siamo sentiti coccolati e abbiamo mangiato bene. Piacerà anche a te. Garantiamo noi.

Dante Macelleria Braceria
Via Annunziata. Durazzano (Bn)
Tel. 0823 955538
Visita il sito web di Dante Macelleria Braceria

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