Questa sezione è curata dai nostri collaboratori che abbiamo definito "PIZZA DETECTOR". Hanno il compito di segnalarci le pizze e le pizzerie che a parer nostro sono da non perdere, girando in incognito e pagando SEMPRE ciò che consumano. Seri, scrupolosi, esperti e professionali, sono una assoluta garanzia. Seguici per non sbagliare mai pizzeria.
Venire a Grottaminarda a gustare la pizza di Giovanni Grimaldi è sempre una buona idea. Per questo quando siamo in zona, spesso e volentieri facciamo tappa qui. Del resto alla Pizzeria Giovanni Grimaldi siamo stati più volte proprio perché ci piace questo meraviglioso mix tra la tradizionale pizza napoletana e il territorio irpino, grazie alla presenza di ingredienti e prodotti meravigliosi di questa terra. La pizza di Giovanni Grimaldi è la pizza “napoletana” come napoletano è lo stesso Giovanni (del quartiere Sanità), anche se ormai potremmo definirlo irpino d’adozione visto che sono diversi anni che vive qui. Il locale è centralissimo, siamo infatti sul Corso Vittorio Veneto, il corso di Grottaminarda.
Dentro è come lo ricordavamo: tavoli in legno, colori chiari, un design essenziale, moderno ma senza eccessi. Alle pareti chiaramente richiami a Napoli, (molto belle in particolare le grandi stampe del Golfo di Napoli e del Vesuvio). In fondo alla sala c’è la cucina, il banco di lavoro e due forni, c’è anche un terzo forno per il senza glutine in un’area separata. Tutto è a vista, questo ti dà la possibilità di vedere anche il grande lavoro di Giovanni e della suo team all’opera. Ci sono due sale (una al piano inferiore) e un importante spazio esterno, preso d’assalto in queste belle e caldissime sere estive. Il menù è ricco e capace di accontentare davvero tutti: le stuzzicherie, gli affettati, gli antipasti di verdure, gli arancini, i fritti con gli immancabili e squisiti crocchè napoletani e le frittatine e poi le montanarine (proposte anche alla genovese).
Poi la carta delle pizze divise in varie sezioni: pizze classiche, i calzoni, le pizze che non dimentichi, le pizze che ti lasciano il segno, c’è anche il menù bimbi. Insomma davvero chi più ne ha più ne metta.
Da notare come tra gli ingredienti usati per topping e farciture ci siano tantissimi prodotti irpini d’eccellenza, dall’olio di Ravece, al caciocavallo podolico, dal pecorino di Carmasciano, al broccolo aprilatico di Paternopoli. Noi da bere prendiamo una minerale e le birre Ambrate in bottiglia del Birrificio Serrocroce, altro piccolo gioiello irpino, il birrificio di Monteverde capitanato da Vito Pagnotta.
La birra Ambrata di Serrocroce
Cominciamo con delle immancabili coccole fritte. Ecco due crocchè napoletani, fatti come tradizione vuole: provola, salame, pepe, pecorino romano e prezzemolo. Il fritto è asciutto e non unto e il sapore è davvero da “wow”. Sono davvero meravigliosi, attenzione perché creano dipendenza….
Crocchè della tradizione
Poi ecco una bella frittatina di bucatini classica, fatta con besciamella, provola, ragù bianco di carne, caciocavallo irpino e piselli.
Frittatina classica
Anche la frittatina è fatta a regola d’arte. Condita in modo perfetto, non troppo asciutta e anche qui la frittura è stata sapiente.
Frittatina di bucatini - Dettaglio ripieno
A chiudere il tutto delle ottime patate fritte. I fritti ci hanno davvero soddisfatti, qui alla Pizzeria Giovanni Grimaldi sono davvero un valore aggiunto. Complimenti.
Patate fritte
Ma adesso spazio alle pizze. Abbiamo gustato una classica margherita, perché si comincia sempre dalla tradizione. Davvero buona questa margherita fatta con pomodoro pelato San Marzano, fiordilatte di Agerola, parmigiano reggiano 36 mesi, olio Evo e basilico.
Margherita
Poi ecco che arriva una pizza che trovi sul menù nella categoria “Pizze che ti lasciano il segno”. E’ la Pertecaregna, pizza che riprende il famoso piatto del baccalà alla pertecaregna, un must irpino, piatto della tradizione molto amato da queste parti. Per questo la pizza Pertecaregna è fatta con fiordilatte di Agerola, caciocavallo irpino stagionato 3 mesi, baccalà lesso, peperoni cruschi, olio Evo di Ravece e prezzemolo. Baccalà sulla pizza dirai? Ebbene sì e ci sta divinamente…
La Pertecaregna
In questo periodo c’è anche una pizza fuori menù che ci incuriosiva: la Porchetta. Una pizza gustosissima con provola di Agerola, patate al forno e la porchetta realizzata dalla Macelleria Colomba e cotta da Rocco Caggiano con il forno Josper. Non potevamo non provarla, davvero meravigliosa e che cosa era quella porchetta! Porfumata, aromatica, goduriosa..
La Porchetta
Chiudiamo la nostra degustazione delle pizze con un’altra pizza da ricordare, la Menaica con pomodorino giallo del Vesuvio DOP, mozzarella di bufala campana DOP, burratina di bufala cilentana, alici di Menaica, olio Evo di Ravece e basilico. Un'esplosione di sapori con un equilibrio perfetto. Tutto gira tra la nota quasi dolce del pomodorino giallo, la morbidezza della burrata, la sapidità marcata delle meravigliose alici di Menaica, e ancora il gusto pieno della mozzarella di bufala. Una pizza decisamente da provare.
La Menaica
Abbiamo trovato il solito eccellente e leggerissimo impasto di Giovanni Grimaldi. Si tratta di un bell’impasto diretto con 32/36 ore tra lievitazione e maturazione. Il risultato è una pizza profumata, fragrante e soprattutto leggera. Il cornicione è medio, buona l’alveolatura, non troppo marcata l’idratazione. Il peso dei panetti è sui 270 grammi. Davvero ottimi e di grande qualità gli ingredienti e i prodotti usati per il topping e le farciture. In alcuni casi prodotti di assoluta eccellenza e presìdi Slow Food. Il servizio è stato veloce nonostante di Sabato sera la pizzeria tra interno ed esterno fosse strapiena.
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Menù molto ricco con tante proposte pizza
- Uso di prodotti di grande qualità per topping e farciture (con molte eccellenze irpine e presìdi Slow Food)
- Corretto il rapporto qualità – prezzo
La Pizzeria Giovanni Grimaldi a Grottaminarda per noi rappresenta una certezza. Il locale è centralissimo e gradevole. La pizza qui è eccellente, realizzata con passione e attenzione, l’impasto è un bel diretto fatto come si deve. La pizza ci piace perché ha un’anima napoletana ma carattere irpino. Da rimarcare l’uso di materie prime di qualità. Qui la pizza è il giusto mix tra la tradizione partenopea e l’Irpinia con tanti squisiti prodotti del territorio (come l’olio Evo di Ravece, il caciocavallo podolico, il pecorino di Carmasciano, solo per ricordarne qualcuno). Ma ovviamente puoi gustare i grandi classici della tradizione dalla margherita, alla cosacca, dalla marinara, alla pizza fritta. Fantastica la pizza Porchetta che abbiamo gustato, super la margherita, se ti piace il baccalà non farti scappare la Pertecaregna. Meravigliosi i fritti realizzati come Dio comanda. Il servizio è veloce, il rapporto qualità prezzo è corretto. La Pizzeria Giovanni Grimaldi non può mancare nella nostra guida sul web di quelle che sono le pizzerie da non perdere. Garantiamo noi.
Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della Pizzeria Giovanni Grimaldi
Avevamo già da un po’ in agenda la visita da Luigi Gallo pizza e fritti d’élite a Casamarciano, ci incuriosiva il percorso di questo ragazzo che nel tempo ha saputo raggiungere livelli ragguardevoli. Da un po’ di mesi poi c’è stato anche un bel restyling del locale.
Eravamo in zona e abbiamo deciso di venire a provare. Ma cominciamo dal principio, siamo a Casamarciano a due passi da Nola e le sue vicende storiche sono inevitabilmente legate a quelle della città Bruniana di cui Casamarciano anticamente probabilmente fu uno dei suoi Casali. Ma tralasciando i fatti storici, oggi Casamarciano è una ridente località che si raggiunge facilmente, da Nola ma anche dalla SS7 bis. Arrivare alla pizzeria è facile, parcheggiamo a pochi metri dal locale. Fortunatamente abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo, quindi attendiamo davvero pochi istanti e ci accomodiamo.
Luigi Gallo Pizza e Fritti - Insegna esterna
Il locale come detto ha subito un significativo restyling, c’è un grande ambiente molto luminoso, tavoli ben distanziati. Entrando sulla sinistra c’è il forno con il banco da lavoro e dietro c’è la cucina.
Come al solito diamo uno sguardo al menù. Ci sono i fritti d’elite, le pizze definite della tradizione, le Classiche rivisitate, le Gourmet e poi i dessert. Prima delle pizze ci lasciamo tentare dai fritti (uno dei must del locale). In carta c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Noi optiamo per un bel crocchè di patate, fatto come si deve con una panatura perfetta.
Crocchè artigianali
Poi prendiamo due frittatine, una tradizionale con fonduta di parmigiano e una frittatina alla genovese con fonduta di pecorino.
Frittatina genovese e tradizionale
Qui devo aggiungere una cosa, le frittatine sono ottime ma quella con la genovese è da Champions League, profumata, avvolgente, invitante. Una delle migliori versioni della frittatina provate fino ad oggi. Difficile non fare il bis. Complimenti davvero.
Frittatina alla genovese - Dettaglio ripieno
A chiudere le nostre coccole fritte, un sorprendente arancino cacio e pepe.
Arancino cacio e pepe
Non fatichiamo a capire perché questo posto si chiami Luigi Gallo pizzeria e fritti d’elite. I fritti sono super, studiati alla perfezione, realizzati con amore e con materie prime freschissime. Ma siamo qui per provare la pizza….. e che pizza sia.
Si comincia con una pizza della tradizione, la margherita con fior di latte di Agerola, pomodoro San Marzano schiacciato a mano, olio Evo e basilico. Davvero ottima.
La Margherita
Poi degustiamo la Mammà con fiordilatte di Agerola, parmigiana di melanzane homemade rivisitata, polpettine, olio Evo, basilico e fonduta di provola. In una parola sorprendente. Una pizza equilibrata, delicata ma decisamente appagante. Che meraviglia quelle polpettine che ben si sposavano con la voluttuosa fonduta di provola. Gran bella pizza.
La Mammà
Ma il non plus ultra con la pizza dedicata da Luigi Gallo al caro papà, la pizza Mio Papà appunto, una di quelle pizze che lasciano il segno, un trionfo di porchetta di Ariccia, friarielli alla napoletana, crema di patate con chips di parmigiano reggiano.
La Mio Papà
Luigi Gallo sorprende con un impasto davvero ben fatto. Abbiamo trovato un impasto realizzato con un prefermento, un impasto indiretto che lievita per oltre 24 ore. L’idratazione è abbastanza spinta, siamo sui 74%, il risultato è una pizza profumata, morbida, ma allo stesso tempo fragrante. Bella e definita l’alveolatura. Il peso dei panetti oscilla tra i 280 e i 290 gr. Insomma una pizza assolutamente appagante e generosa. Ottimi e di grande qualità i prodotti e le materie prime usati per topping e farciture. Da notare la presenza in sala dello stesso Luigi Gallo sempre pronto a seguire i suoi ospiti e a consigliarli per il meglio. Il servizio è stato preciso, informale e abbastanza veloce (nonostante fosse Sabato sera).
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto indiretto con prefermento
- Uso di ingredienti di grande qualità per il topping e la farcitura
- Fritti super con menzione speciale per la frittatina alla genovese
- Buon rapporto qualità – prezzo
Luigi Gallo pizza e fritti d’élite a Casamarciano ci ha sorpreso. Il locale è gradevole, luminoso e spazioso. La storia di Luigi del resto parla da sola, la sua passione per la pizza è nata fin da ragazzino, cresciuto professionalmente lavorando in diversi locali campani, ha realizzato da qualche anno (esattamente dal 2017) il suo sogno: un locale tutto suo dove poter far conoscere a tutti il suo concetto di pizza. Abbiamo trovato un signor impasto, un bell’impasto indiretto realizzato con prefermento, lavorato e lievitato a regola d’arte. Il risultato è una pizza profumata, morbida ma fragrante e soprattutto leggerissima. Da menzionare i fritti (altra chicca del locale), sono davvero super con una nota di merito particolare per la frittatina alla genovese (ci siamo innamorati di lei, buonissima). Il servizio è informale, e abbastanza veloce. Corretto il rapporto qualità prezzo. Torneremo presto per provare altre pizze e altri fritti. Davvero complimenti. Luigi Gallo pizza e fritti d’élite a Casamarciano entra di diritto sulla nostra guida on line delle pizzerie da non perdere. Rivelazione.
Luigi Gallo pizza e fritti d’élite
Via Circumvallazione, n.53
Casamarciano (Na)
Tel. 334 270 4627
Visita la pagina Fb di Luigi Gallo pizza e fritti d’élite
Siamo a Saviano città nota tra le altre cose per il Carnevale Savianese che ha origini molto antiche e una tradizione importante. Proprio sul centralissimo Corso Italia c’è il nuovo locale di Ciro Sasso: #Fiammafredda Bakery Concept, una scommessa vinta per lui. Sono anni che seguiamo Ciro Sasso nelle sue varie esperienze e abbiamo avuto sempre grande stima di lui e apprezziamo tantissimo il suo lavoro fatto di passione e ricerca costante. Non potevamo farci scappare l’occasione di passare qui per gustare le sue pizze. Questo è il grande sogno di Ciro: aprire un locale tutto suo dove poter esprimersi al massimo senza compromessi e dove presentare agli ospiti il suo concetto di pizza. Il locale è molto carino, giovanile e regala una piacevole sensazione di convivialità. Ci sono due ambienti interni e un grande spazio esterno con la possibilità nella bella stagione, di accomodarsi anche sotto il comodo dehors.
Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso Insegna esterna
Insomma ci sono gli ingredienti giusti per trascorrere una bella serata. L’accoglienza di Ciro Sasso è calorosa nonostante la pizzeria sia super piena. Dopo un po’ di prevedibile attesa ci accomodiamo e diamo uno sguardo al menù. Potremmo definirlo menù smart, semplice ma comunque studiato nei dettagli, ci sono i fritti definiti Fry-Up concept con delle chicche come la trilogia di crocchè, le montanarine, il pacchero fritto, le frittatine, poi le pizze fritte definite Fried Pizza Concept, le pizze definite tradizionali, e le Bakery Concept, con una grande attenzione alla stagionalità dei prodotti, alla qualità e agli abbinamenti. Cominciamo con qualche coccola fritta. Ecco la frittatina con salsiccia e friarielli, un abbinamento classico e tradizionale nobilitata dalla fonduta di parmigiano.
Frittatina salsiccia e friarielli con crema di parmigiano
La frittatina è goduriosa, perfetta la cottura della pasta, ben calibrati gli ingredienti, nota di merito per la panatura a dir poco perfetta.
Frittatina - Dettaglio ripieno
Poi decidiamo di gustare una trilogia di crocchè: con mortadella e pesto di pistacchio, con cotto e cremoso di parmigiano e con le cozze e il pecorino. Decisamente invitanti, ho trovato deliziosa in particolare quella con il cotto e il cremoso di parmigiano.
Trilogia di crocchè
Avevo visto delle patate invitanti ad un tavolo vicino. Detto fatto, le ordiniamo. Ecco le chips con pepe e zest di limone. Anche qui bisogna dire che il fritto è perfetto, asciutto e non unto.
Patatine pepe e lime
Dopo queste coccole fritte si comincia con le pizze. Ordiniamo una Rita Levi Montalcini con crema di tartufo nero, salsiccia a punta di coltello, provola affumicata, pomodoro secco, burrata pugliese, tarallo napoletano, olio Evo e basilico. Semplicemente meravigliosa….
La Pizza Rita Levi Montalcini
Non poteva mancare la margherita con pomodoro, fior di latte, basilico e olio Evo. Qui siamo nella tradizione vera. Davvero una signora pizza, realizzata magistralmente.
La Margherita
Non paghi abbiamo ordinato anche una pizza denominata Margherita Hack con crema di friarielli napoletani, ‘nduja, provola affumicata, bacon croccante, basilico e olio Evo. Anche questa pizza ci ha conquistato. Impasto leggerissimo e fantastica la qualità degli ingredienti usati per il topping capaci di creare un equilibrio incredibile. Bella l’idea di abbinare la ‘nduja con la crema di friarielli e il bacon.
La Pizza Margherita Hack
Equilibrata, morbida e soffice come una nuvola ma al contempo compatta al morso, con un’alveolatura bella pronunciata. In una parola: sorprendente.
Dettaglio alveolatura
Da #fiammafredda Bakery Concept abbiamo trovato davvero una signora pizza. Ciro Sasso non si smentisce proponendo una pizza generosa, appagante realizzata con un impasto indiretto con prefermento e farine semilavorate con aggiunta anche di semola rimacinata questo per regalare alla pizza una croccantezza migliore. La pizza è mordida, delicata ma si mantiene comunque compatta al morso. Il cornicione è molto pronunciato. L’idratazione è del 73% quindi importante. La cottura è studiata e un po’ più lenta secondo il metodo di Ciro Sasso non a caso #fiammafredda è diventato il suo segno distintivo. I panetti hanno un peso che oscilla tra i 280/290 gr quindi sono molto generosi. Gli ingredienti per il topping sono di grande qualità. In definitiva una pizza che ci ha pienamente convinto e soddisfatto.
ll nostro parere:
- Impasto indiretto
- Uso di ingredienti di qualità per il topping e la farcitura
- Locale accogliente e giovanile con numerosi coperti e bello spazio esterno
- Ottimo rapporto qualità prezzo
Il nuovo locale di Ciro Sasso è destinato ad avere grande successo. La Pizzeria è centrale e si raggiunge facilmente, uno dei punti di forza è lo spazio esterno davvero piacevole e importante. #Fiammafredda Bakery Concept è davvero una bella storia. La garanzia è Ciro Sasso che vanta una grande esperienza, grande passione e competenza.
A parer nostro la sua pizza si può definire con questi tre aggettivi: sorprendente, appagante e leggera. Il suo impasto sorprende e conquista: un bell’impasto indiretto ottenuto con prefermento ma anche con farine semilavorate e semola rimacinata, questo dona alla pizza una bella croccantezza senza pregiudicarne la delicatezza. Importante l’idratazione. Di qualità (e abbondanti) gli ingredienti e i prodotti utilizzati per topping e farciture. Abbiamo trovato qualche piccola pecca nel servizio e nell’organizzazione generale ma considerato che il locale è aperto da pochissimo ci sta che i meccanismi non siano ancora perfetti. Buonissimi i fritti. Due menzioni su tutte, fantastica la Margherita Hack, rassicurante e convincente la margherita, un classico che non tramonta mai. #Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso a Saviano è un indirizzo pizza da non perdere, garantiamo noi….
#Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso
Corso Italia n.161
Saviano (Na)
Tel. 081 0146991
Visita la pagina Fb di #Fiammafredda Bakery Concept di Ciro Sasso
Nel nostro viaggio alla scoperta delle pizzerie da non perdere non potevamo non passare a trovare Corrado Alfano che ha aperto la sua Pizzeria a Volla a pochi km da Napoli. PiGreco è un nome scelto non a caso. Ci sono tanti significati dietro questo nome, innanzitutto PiGreco è una costante matematica, il famoso 3.14 con una serie di numeri che si ripetono praticamente all’infinito e dove puoi trovare magari la data di nascita di una persona cara o altre combinazioni incredibili. In geometria PiGreco fa riferimento al rapporto tra la lunghezza della circonferenza e quella del suo diametro, il cerchio inevitabilmente fa venire in mente la pizza. Poi ci sono motivi di carattere familiare e affettivo, PiGreco per creare un legame tra il mondo di Corrado Alfano e gli studi di Umberto (il figlio di Corrado e Giulia), giovane e valido ingegnere. Infine il 14 Marzo si celebra da qualche anno il Pi greco Day, e guarda caso il 14 Marzo è il compleanno di Rossella, la figlia di Corrado e Giulia. Insomma tutto torna, mai scelta del nome fu più adatta. Una scelta precisa, come preciso è lo studio che c’è dietro all’impasto, alla scelta degli ingredienti, ad ogni dettaglio che trovi qui. Corrado Alfano (che conosciamo da anni) ha sempre messo nel suo lavoro costanza, ricerca e passione.
Il locale è gradevole, bello e funzionale, c’è una sala interna e il dehors molto luminoso, l’arredo è minimal, moderno ma allo stesso tempo si respira un’atmosfera di familiare convivialità.
PiGreco La Pizzeria di Corrado Alfano
Come al solito diamo un’occhiata alla carta, ci sono tra gli antipasti, le frittatine, proposte in tre versioni, con il cuore di ragù alla bolognese, con cacio, pepe rosa e lime e quella con cuore di ragù alla genovese, c’è poi il bun fritto con la mozzarella di bufala campana DOC (parmigiana, scapece con crema di zucchine e con friarielli), e ancora i crocchè della tradizione e le montanarine (anche qui tris di proposte, classica, genovese e con pomodorino giallo e pancetta croccante). Poi le pizze: le tradizionali, le innovative, le 3.14, una selezione di 14 proposte pizza con diversi abbinamenti in grado di valorizzare prodotti del territorio e stagionali. Ci sono poi ancora i ripieni e la novità dei padellini, realizzati in doppia cottura e con impasti ad alta idratazione usando farine poco raffinate, ricche di crusca. Insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Cominciamo con un assaggio di fritti.
Non potevamo con cominciare con crocchè e frittatina. Il crocchè è super realizzato con patata gialla di Avezzano e provola. Fritto leggero, non unto e sapore eccezionale.
Crocchè e frittatina cacio, pepe rosa e lime
Tra le frittatine degustiamo quella con cacio, pepe rosa e lime. Ci ha sorpreso e conquistato, particolare la nota del pepe rosa, appagante e riuscitissima la panatura con il pane panko.
Frittatina cacio, pepe rosa e lime - Dettaglio ripieno
E’ il momento delle pizze. Optiamo per una pizza bianca e una rossa. Ecco la Nerano con crema di zucchine, mozzarella di bufala campana DOC, chips di zucchine fritte, scaglie di provolone del Monaco e olio Evo. Una vera poesia, un sublime equilibrio tra la dolce e morbida crema di zucchine, la voluttuosa mozzarella di bufala, le zucchine fritte e la nota sapida e pungente del provolone del Monaco. Davvero fantastica.
La Nerano
L’alveolatura poi è come una nuvola, segno di un impasto ben lavorato e lievitato.
Nerano - Dettaglio alveolatura
L’altra pizza che gustiamo è una Provola e Pepe 2.0 con pomodoro bio italiano, provola affumicata di Agerola, pepe nero, ciuffi di ricotta di pecora, pestato di pomodorino del piennolo e olio Evo. Ci siamo innamorati di questa rivisitazione della provola e pepe, un’esplosione di sapore. Te la consigliamo assolutamente…
La Provola e Pepe 2.0
Non finisce qui perché Corrado Alfano ci fa provare anche un trancio di Padellino in questo caso con stracciatella di bufala, pomodini semi-dry, alici di Cetara, bottarga di muggine e olio Evo. Denominata “Una vita vista mare”.
La particolarità dei Padellini è anzitutto nell’impasto, ad alta idratazione (siamo al 90 %), ottenuto con un blend di farine poco raffinate e ricche di crusca (con la farina tipo 1 al 70%). L’altra particolarità è la doppia cottura, la prima avviene in un padellino per 7 minuti, poi l’impasto cuoce altri 3 minuti a 270°. Qui il “crunch” è garantito. Fragrante e croccante al morso, profumatissimo l’impasto e poi meraviglioso è l’abbinamento degli ingredienti e l’equilibrio tra la stracciatella di bufala e la sua morbidezza, con il sapido delle alici e della bottarga, e la nota dolce del pomodoro semi-dry. Spettacolo allo stato puro..
Trancio di Padellino con stracciatella, pomodorini semi-dry, alici di Cetara, bottarga di muggine e olio Evo
Chiudiamo in dolcezza con una fetta della mitica (e originale) crostata della “babbaiola”, viene prodotta in un piccolo laboratorio di Posillipo e la sua particolarità è la crema al limone che emana un profumo incredibile. Da provare…
Fetta di crostata della Babbaiola
Qui da PiGreco abbiamo trovato una “signora pizza”, di quelle che restano nella memoria. Corrado Alfano non si smentisce, l’impasto è un bel diretto, realizzato con un blend di farine (di tipo 0, di tipo 1 macinata a pietra e tipo 1 con germe di grano) con una lievitazione minimo di 48 ore. L’idratazione è abbastanza spinta (siamo intorno al 73 %), il peso dei panetti è di 270 gr. Gli ingredienti scelti per topping e farciture sono di grande qualità, grazie alla continua ricerca e selezione di Corrado Alfano. Il risultato è una pizza profumata, fragrante, morbida ma allo stesso tempo bella compatta al morso. Del resto basta guardare l’alveolatura per rendersene conto…. Davvero complimenti.
La Provola e pepe 2.0 - Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Grande attenzione alla scelta dei prodotti e delle materie prime tutte di grande qualità
- Fritti super
- Corretto il rapporto qualità – prezzo
C’è una massima del grande drammaturgo romano Publilio Sirio che ho sempre amato e che credo calzi a pennello per quello che fa Corrado Alfano e per la sua filosofia di vita: “virtuti melius quam fortunae creditur”, ossia “è meglio affidarsi alle proprie capacità che alla fortuna”. E’ quello che ha fatto Corrado Alfano, mettendosi in gioco, contando sulle sue capacità e realizzando il sogno di una vita: una pizzeria tutta sua. PiGreco è una pizzeria a conduzione familiare dove tutti sono coinvolti nel progetto, la moglie Giulia, i figli Umberto e Rossella. Un progetto che siamo sicuri raggiungerà alte vette.
Le premesse ci sono tutte, il locale è gradevole, moderno, giovanile ma trasmette comunque un’atmosfera di calda familiarità, la pizza poi merita davvero, realizzata con un bel diretto lavorato a regola d’arte. Gli ingredienti usati per topping e farciture sono di grande qualità. Buonissima la Nerano che abbiamo gustato ma con la Provola e Pepe 2.0 siamo a livelli siderali.
Nota di merito anche per i fritti, davvero ottimi, (il crocchè da standing ovation, la frittatina con una panatura al pane panko eccezionale). Corretto il rapporto qualità – prezzo (Marinara a 4 euro e 50, margherita a 5 euro) e nessuna pizza (tranne i padellini) superano i 10 euro. PiGreco Pizzeria a Volla non può mancare in agenda, garantiamo noi. Prova e ci darai ragione. Alla prossima Corrado e ad maiora…
PiGreco Pizzeria
Via Famiglietti n.6
Volla (Na)
Tel. 081 399 92 33
Visita la pagina Fb di PiGreco Pizzeria
L’Irpinia ci sta regalando grandi conferme e piacevoli sorprese per quello che riguarda gli indirizzi pizza. C’è fermento, voglia di stupire e di sorprendere. Noi siamo stati a Mercogliano a provare la pizza da Casa Daniele. Siamo davvero vicinissimi all’uscita di Avellino Ovest della A-16, quindi la posizione è davvero comoda anche per chi decide di venire qui, via autostrada anche dal napoletano.
Casa Daniele ha un comodo parcheggio, il locale è gradevole, moderno, quasi in stile industrial, c’è una bella sala con arredo contemporaneo e un grande spazio esterno ideale per le sere durante la bella stagione.
Il padrone di casa è Danilo Maglione, di origini napoletane (precisamente di Poggioreale), con lui la moglie Dalila e poi il suo team volenteroso e dinamico. Daniele è il cognome della nonna materna, custode dell’antica arte del fare la pizza, arte e passione ereditata anche da Danilo che dopo altre esperienze lavorative, da un po’ di anni si è dedicato all’arte bianca. E dopo tanta gavetta nel 2019 ha aperto questo locale in cui ha messo passione e sacrifici.
Casa Daniele. Mercogliano - Insegna Esterna
Noi ci accomodiamo (dopo aver prenotato), siamo in due. Diamo un’occhiata al menù delle pizze. In primis ci sono i fritti: arancini, montanare, i crocchè e i crocchettoni presentati in varie chiavi, con mortadella e pistacchio, con salsiccia e fonduta, con salsiccia e broccoli e ancora le frittatine. Poi patatine, taglieri e le chiaramente le pizze, dalle classiche a quelle “creative”, con ingredienti e abbinamenti studiati.
Ci sono anche le pizze del mese, pizze fuori menù che cambiano sempre in base alla stagionalità dei prodotti. Noi cominciamo con qualche sfizio e ci concediamo una porzione generosa di patate fritte.
Patatine fritte
Le patate sono molto buone, la frittura leggera e non unta. Le accompagniamo con salsine bio.
Mayo e Ketchap handmade
D’ordinanza per noi prendere un crocchè di patate, in questo caso bello sostanzioso, di ben 180 gr con parmigiano e pepe e una frittatina di pasta alla carbonara con guanciale croccante.
Crocchettone e frittatina
Godurioso e appagante il crocchettone con mortadella “Favola”, granella e pesto di pistacchio.
Crocchettone mortadella e pistacchio
Continueremmo volentieri ma vogliamo gustare la pizza. Optiamo per una Nerano con vellutata di zucchine, guanciale croccante, in uscita ciuffetti di stracciatella pugliese, cialda di provolone del Monaco e olio Evo Bio. Una versione tutta personale di Danilo Maglione della classica Nerano che definire sorprendente è poco.
La Nerano
L’altra pizza che gustiamo è la Maialina con melanzane della nonna, salsiccia di maialino nero, provola affumicata e in uscita scaglie di caciocavallo irpino, basilico e olio Evo. Questa Mailaina è deliziosa, equilibrata con la nota saporita e sapida delle scaglie di caciocavallo irpino che stemperano il dolce delle melanzane.
La Maialina
La pizza che abbiamo gustato da Casa Daniele è realizzata con un impasto con la biga, con un processo di lievi-maturazione (tra fermo biga e maturazione) di ben 48 ore. Un impasto a cui Danilo Maglione è arrivato dopo mesi e mesi di studio. L’idratazione è del 74 %, il peso dei panetti di circa 270 gr. Tutto si può dire ma non che la pizza di Danilo Maglione non abbia personalità e carattere. Il risultato è un impasto leggero e profumato. Ci piace poi soprattutto la sua volontà di creare un “mash-up” tra Napoli e l’Irpinia, grazie all’uso di tanti prodotti di eccellenza irpini che si sposano alla perfezione sul disco pizza. Il servizio è informale e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto realizzato con biga
- Uso di ingredienti di grande qualità
- Servizio veloce
- Corretto il rapporto qualità prezzo
Casa Daniele a Mercogliano è sicuramente un indirizzo pizza da segnare in agenda. Il locale è moderno, informale e gradevole. Piacerà soprattutto a chi ama lo stile industrial. Comodo il parcheggio esterno davanti al locale. La pizza di Danilo Maglione ha un suo carattere ben definito, noi abbiamo gustato un impasto realizzato con la biga. Il risultato è una pizza profumata, morbida, digeribile. La Maialina che abbiamo gustato merita l’applauso.
Fritti di buona fattura. Il servizio è veloce e informale. Corretto il rapporto qualità-prezzo. Lodevole la sua intenzione di creare un riuscito mix tra la tradizione partenopea e i meravigliosi prodotti del territorio irpino (come il caciocavallo podolico irpino, il broccolo di Paternopoli tanto per citarne due). Ci si rivede presto per gustare altre pizze e qualche propota di cucina…
Casa Daniele
Via Nicola Santangelo 27
Mercogliano (Av)
Tel. 348 442 1589
Visita la pagina Fb di Casa Daniele
Torniamo sempre volentieri da Giovanni Grimaldi. La sua Pizzeria si trova sul Corso di Grottaminarda ed è un punto di riferimento per chi in questa zona dell’Irpinia vuole mangiare un’ottima pizza con l’anima “napoletana”. Chi ci segue sa bene che sono anni che vi raccontiamo di Giovanni Grimaldi, napoletano Doc ma ormai irpino d’adozione. Lodevole e riuscita la sua “mission” ossia quella di creare un mix fra la tradizione partenopea e i sapori dell’Irpinia con i suoi tesori.
Il locale dentro è gradevole, design sobrio e lineare, tavoli in legno, locale su due livelli (con una saletta la piano inferiore), moderno ma senza eccessi. In fondo il banco da lavoro con due forni (uno per sfornare le pizze gluten free) e la cucina a vista.
Ci accomodiamo e come al solito diamo uno sguardo al menù, troneggiano (tra gli ingredienti per topping e farciture) tanti fantastici prodotti di eccellenza irpini e prodotti slow food dall’olio Evo di Ravece al pecorino di Carmasciano, all’antico aglio dell’Ufita.
Le proposte sono tantissime e ce n’è per tutti i gusti, la stuzzicheria con le frittatine (da rimarcare quella di pasta e patate e la frittatina carbonara), gli arancini, le bruschette, i fritti, gli antipasti di verdure, gli affettati, i formaggi, le montanarine, la parmigiana e gli scagliuozzoli. Insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta così come per le pizze suddivise in diverse categorie: pizze classiche, i calzoni, le pizze che non dimentichi, le pizze che lasciano il segno, c’è anche il menù bimbi.
Cominciamo ordinando una minerale e una birra che adoriamo: la Serrocroce (a proposito di realtà e prodotti irpini di eccellenza), il birrificio gioiello di Monteverde guidato dal bravissimo Vito Pagnotta. Optiamo la ambrata alla Spina, fantastica con quei suoi sentori quasi balsamici, note fruttate e una persistenza incredibile.
Birra Serrocroce ambrata
Abbiamo voglia di qualche “sfizio” fritto. Cominciamo con due crocchè di patate con provola, pepe, pecorino romano e prezzemolo. Chi ben comincia ….
Crocchè
Poi non potevamo non gustare una frittatina di bucatini classica. Fatta proprio a regola d’arte con besciamella, provola, ragù di carne, caciocavallo irpino e piselli.
Frittatina di bucatini classica
La frittatina di pasta qui alla Pizzeria Giovanni Grimaldi è davvero “goduriosa”, condita come si deve, fatta con ingredienti di qualità. Unica controindicazione: crea dipendenza.
Frittatina di bucatini - Dettaglio ripieno
Chiudiamo il nostro giro di coccole fritte con delle ottime patate fritte. Beh direi che siamo pronti per gustare anche la pizza…
Patate fritte
Finalmente ecco le protagoniste della serata. Noi abbiamo gustato una Castelpoto con pomodoro pelato San Marzano, fiordilatte di Agerola, salsiccia secca rossa di Castelpoto, parmigiano reggiano 36 mesi, olio Evo e basilico. Ingrediente principale di questa pizza è la mitica salsiccia secca rossa di Castelpoto (presidio Slow food) con il suo gusto piccante inconfondibile. Una pizza davvero eccellente.
La Castelpoto
L’altra pizza che abbiamo preso è la Carrettiera con provola di Agerola affumicata, salsiccia e friarielli saltati in padella con aglio, olio Evo, peperoncino e poi parmigiano reggiano 36 mesi, olio Evo e basilico.
La Carrettiera
Abbiamo trovato il solito eccellente impasto di Giovanni Grimaldi, un bel diretto con 32/36 tra lievitazione e maturazione. L’idratazione non è eccessivamente spinta, buona l’alveolatura. Il risultato è una pizza leggera, fragrante ma al contempo morbida e assolutamente digeribile, per la serie “posso mangiarne anche due e non mi appesantisco”. Il peso dei panetti si aggira sui 270 gr. Ottimi e di grande qualità i prodotti usati per il topping e le farciture, molti sono prodotti di eccellenza del territorio irpino, alcuni sono presìdi Slow food. Il servizio è stato preciso e veloce (nonostante la pizzeria fosse strapiena).
Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Menù ricco e variegato con tante proposte pizza
- Uso di prodotti di qualità per topping e farciture (molti del territorio irpino)
- Corretto il rapporto qualità – prezzo
Torniamo sempre volentieri a Grottaminarda da Giovanni Grimaldi. La sua pizza ci piace perché ha un’anima napoletana ma carattere irpino. Qui si possono gustare i grandi classici (dalla margherita alla cosacca, dalla marinara alla pizza fritta) realizzati come Dio comanda, ma ci si può concedere anche un piacevole percorso con pizze che sono un riuscito matrimonio con l’Irpinia grazie a prodotti di eccellenza. Ad esempio, se ami il baccalà non farti scappare la Pertecaregna con fiordilatte di Agerola, caciocavallo irpino stagionato 3 mesi e baccalà lesso, tanto per menzionarne una, ma anche la Carmasciano valorizza alla grande un altro “monumento irpino“, il pecorino Carmasciano stagionato protagonista di questa pizza insieme alla crema di noci e al fiordilatte di Agerola. Il locale è gradevole, curato, moderno ma senza eccessi. Il servizio è veloce e preciso. Corretto il rapporto qualità prezzo. La Pizzeria Giovanni Grimaldi a Grottaminarda è una certezza. Quando siamo da queste parti non ci facciamo scappare mai l’occasione di venire a gustare una pizza qui. Indirizzo da non perdere. Parola dei Templari del Gusto.
Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n.183
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 445288
Visita il sito web della Pizzeria Giovanni Grimaldi
Il nostro viaggio alla scoperta delle pizzerie da non perdere ci porta nel Sannio ad Apice, per la precisione ad Apice Vecchia, nel borgo che rimase quasi del tutto disabitato dopo la violenta scossa di terremoto del 1962 e poi dopo il terremoto del 1980. Da quel momento tutti scesero nella città nuova. Apice Vecchia è un luogo particolarissimo, quasi ancestrale, fatto di vicoletti, case in pietra, stradine. Da un po’ di anni c’è voglia di rinascita e molti sono tornati ad investire in questo luogo che richiama ogni anno tanti turisti e visitatori desiderosi di visitare quello che per anni è stata una vera e propria “città fantasma”. Oggi non è del tutto così, perché ad Apice Vecchia ci sono delle attività commerciali e alcuni locali e indirizzi interessanti. Noi siamo venuti qui da Elìa Ù Mazzamauriello per gustare la loro pizza.
Il locale si trova in un suggestivo palazzo antico, quella che un tempo fu una dimora aristocratica. Particolarmente suggestivo è anche l’ingresso con il bel portale in pietra.
Elìa Ù Mazzamauriello. Apice - Ingresso
Qualcuno si chiederà da dove provenga il nome del locale, ecco la risposta. Si chiama Elìa come il protagonista del film interpretato tra gli altri da Sergio Rubini “Il Bene Mio”. Elìa è l’ultimo abitante di un paesino pugliese Provvidenza rimasto disabitato dopo un tremendo terremoto. Tutti hanno lasciato le loro case tranne Elìa che lotta e resta. Un po’ la metafora di quello che è accaduto ad Apice, Mazzamauriello invece in molte zone del centro Sud, in particolare nel Sannio, in Irpinia ma anche in Molise è secondo la tradizione popolare, un folletto, uno spiritello che fa i dispetti e che si diverte a disturbare di notte il sonno delle persone con rumori, colpi e fischi. Un po’ l’equivalente del munaciello napoletano. Ecco come nasce “Elìa Ù Mazzamauriello”, storia interessante. Il locale è sia pizzeria che ristorante ed è gestito dalla famiglia Frusciante. Noi abbiamo conosciuto il gentilissimo Fedele, il titolare, affabile e garbato.
Al banco pizza c’è il bravo Marco Russolillo. Il locale all’interno è molto caratteristico e domina la pietra (come ovvio). Per fortuna abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo, infatti è Sabato sera ed il locale è strapieno. Ci accomodiamo. E diamo un’occhiata al menù pizza. Ci sono le pizze classiche, le bianche, quelle denominate “speciali”, quelle che si trovano solo nel fine settimana e delle pizze fuori menù che cambiano in base alla stagione e alla reperibilità di ingredienti e prodotti.
Noi siamo davvero curiosi di provare la loro pizza. E che pizza sia. Si comincia subito forte.
Ordiniamo una Paesana con crema di carciofini, capicollo del Sannio, scaglie di provolone del Monaco e filetti di peperoncino. L’abbiamo trovata davvero eccellente, notevole e leggero l’impasto, equilibrata il giusto, bello il contrasto tra il sentore dolciastro della crema di carciofi, il soave capicollo locale e il gusto sapido e forte del provolone del Monaco. Davvero un’ottima pizza.
La Paesana
Poi non poteva mancare una pizza della tradizione. Abbiamo deciso di provare la margherita con fior di latte di Agerola, pomodoro San Marzano DOP, olio Evo e basilco.
Pizza margherita
E ancora la Tirolese con base di provola affumicata, speck, gherigli di noce e la ricottina di bufala con miele d’acacia al centro. Anche questa pizza ci ha colpito per il connubio perfetto tra gli ingredienti e che buona quella ricottina…
La Tirolese
E ancora ecco una pizza che ci ha incuriosito leggendo gli ingredienti e che volevamo provare la Carrettiera ma nella versione di Elìa U’ Mazzamauriello con base di provola affumicata, i friarielli saltati in padella, la salsiccia fresca di Castelpoto e i pomodorini del piennolo gialli. Paradisiaca. Sarà che abbiamo un debole per la meravigliosa salsiccia di Castelpoto, presidio Slow Food, tipica di questo piccolo comune del Sannio situato alle pendici del monte Taburno, Castelpoto appunto. Pare che questa salsiccia abbia origini antichissime e risalga addirittura all’alto Medioevo. Da allora in questo piccolo centro sannita si produce questa salsiccia che ha una particolarità, ossia la presenza nell’impasto di polvere di “papauli” (peperoni che possono essere dolci o piccanti). Che bontà! Inutile dire che questa pizza anche da sola giustifica il viaggio…
La Carrettiera con la salsiccia di Castelpoto
Chiudiamo la nostra degustazione con una delle pizze che si trovano solo nel fine settimana: A Purpetta da’nonna con ragù di plopette, mozzarella di bufala di Paestum in uscita, polpette, scaglie di grana e olio Evo. Una pizza davvero goduriosa, appagante. Fantastico il ragù, deliziose le polpettine sulla pizza, buona anche la mozzarella di Bufala. Anche questa pizza ci ha convinto.
A Purpetta da Nonna
Da Elìa Ù Mazzamauriello abbiamo trovato sicuramente una pizza di livello. L’impasto è un diretto lavorato a regola d’arte con una lievimaturazione importante. I panetti vengono fatti riposare (dalle 24 alle 48 ore) nelle loro cantine sfruttando la temperatura naturale degli ambienti.L'idratazione non è troppo spinta, siamo tra il 66 e il 68 %. Il risultato è una pizza leggera, fragrante e digeribile. I prodotti usati per topping e farciture sono di grande qualità. Buona l'alveolatura, a parer nostro il peso dei panetti si aggira sui 280 gr. Una pizza decisamente da provare. Complimenti davvero al pizzaiolo Marco Russolillo.
Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Ingredienti e prodotti di qualità per topping e farciture
- Servizio veloce e informale
- Buon rapporto qualità – prezzo
Elìa Ù Mazzamauriello ad Apice Vecchia merita la visita. Qui già la location ha il suo perché con il fascino che solo un palazzo antico situato in un borgo incantato e per certi versi misterioso, può regalare. L’altro motivo che giustifica il viaggio è la pizza, realizzata con un bel diretto lavorato a regola d’arte. La lievimaturazione è importante. Il risultato è una pizza leggera, l’impasto è morbido ma fragrante, di qualità i prodotti usati per le farciture. Da rimarcare la gentilezza e la disponibilità di Fedele (il titolare) che ci ha fatto anche visitare le cantine e vedere dove riposano i "preziosi"panetti. Il servizio è veloce e informale. Abbiamo trovato un buon rapporto qualità – prezzo. Sicuramente torneremo per provare altre pizze. Elìa Ù Mazzamauriello ad Apice Vecchia va segnato senza dubbio in agenda tra gli indirizzi pizza da non perdere. Garantiamo noi.
Elìa Ù Mazzamauriello
Via Roma n.10
Apice Vecchio (Bn)
Tel. 0824 181 7017
Visita la pagina Fb di Elia Ù Mazzamauriello
Siamo ad Avellino, nel capoluogo irpino in Via Tagliamento, da non molto c’è la Pizzeria Madremia, pizzeria inizialmente nata ad Aprile 2019 a Sirignano da un’idea del bravissimo Chef Giovanni Arvonio, già in passato alla guida della Taberna del Principe. Giovanni Arvonio nasce come chef, talento e passione sono i suoi tratti distintivi. Ha frequentato in passato anche l’Alma, la scuola internazionale di cucina italiana del grande Gualtiero Marchesi.
Dopo diverse esperienze e riflessioni ha deciso di dar vita a questo progetto ad Avellino, di fatto spostando qui la pizzeria da Sirignano nel baianese e suo luogo di origine.
Attenzione perché laddove c’era la pizzeria a Sirignano presto vedrà la luce un nuovo progetto di chef Arvonio, ma ci sarà tempo per parlarne.
Parcheggiamo l’auto a pochi metri dalla Pizzeria in Via Piave e ci accomodiamo. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Il locale è molto gradevole, tre gli ambienti tutti comunicanti, all’ingresso sulla sinistra c’è un piccolo angolo concepito per le degustazioni (una sorta di privé), di fronte il banco da lavoro e il forno, sulla destra si snodano le altre due sale ben arredate con un tocco di modernità e di praticità con sedie e tavoli scuri e un’illuminazione studiata e accattivante.
Come sempre diamo un’occhiata al menù: ci sono i fritti (interessante soprattutto la proposta di montanarine sia classiche sia a libera interpretazione dello chef). Poi la proposta delle pizze dalle classiche e tradizionali a quelle dal tocco gourmet e poi ancora i ripieni. Insomma c’è di che divertirsi.
Noi da bere ordiniamo una minerale e una birra per cui abbiamo un debole: la Serrocroce il birrificio di Monteverde capitanato dal bravissimo Vito Pagnotta. In questo caso la nostra scelta ricade sulla Ambrata, fantastica con quei suoi sentori quasi balsamici, e una persistenza importante.
Serrocroce Ambrata
Prima delle pizze, ci concediamo delle “coccole fritte", e allora ecco i crocchè, tanto per cominciare.
Crocchè
Ottime poi le due montanarine realizzate con lo stesso impasto delle pizze, fatte con pomodoro San Marzano DOP, parmigiano reggiano del piennolo e olio Evo fruttato leggero. Davvero Buonissime.
Montanare dello chef
E una porzione di patate fritte tagliate a mano. Il fritto è gradevole asciutto e non unto. Nota di merito per le montanarine e fantastico il San Marzano usato per il condimento.
Patate fritte tagliate a mano
Ecco le pizze ! Abbiamo scelto una mortazza con fior di latte di Agerola, parmigiano reggiano DOP e dopo cottura mortadella Bonfatti, pistacchio di Bronte, cacioricotta e olio Evo fruttato Fam. La pizza è eccellente, morbida, leggera, bella compatta al morso e al contempo fragrante, di grande qualità gli ingredienti utilizzati (super la mortadella e il cacioricotta).
La Mortazza
Se la prima pizza ci è piaciuta con la seconda saliamo ancora di livello. Ecco la loro versione della diavola con ragù di pomodoro San Marzano e ‘nduja, provola di Agerola, parmigiano reggiano DOP, basilico, e dopo cottura, salamino di Castelpoto, fili di peperoncino, pecorino laticauda e olio Evo fruttato Fam. La diavola di Pizzeria Madremia è a dir poco spettacolare, con un perfetto gioco di consistenze in un equilibrio riuscitissimo. Piccante il giusto, sapida ma delicata, gustosa e appagante. Una grande pizza davvero.
La Diavola
Alla Pizzeria Madremia a farla da padrona è l’impasto. Come si vede anche dalla foto, il cornicione è alto, l’alveolatura importante e l’idratazione abbastanza spinta. Il risultato è una pizza gustosa e leggera e digeribile. Come si evince anche dal nome della pizzeria l’idea dello chef Giovanni Arvonio e del suo collaboratore e pizzaiolo Mariano (molto bravo) è presentare un impasto realizzato con il lievito madre, con oltre 30 ore di lievi maturazione.
Il lievito madre è protagonista assoluto. Viene curato, coccolato, fatto fermentare e rigenerato in un apposito locale. Considerate che il lievito che usano qui, ha oltre 30 anni e viene rigenerato con passione e pazienza e lavorato con arte ogni giorno. Proprio la presenza del lievito madre regala all’impasto una leggerezza meravigliosa e un profumo unico che sa di “antico” e di tradizione. Da sottolineare l’uso di prodotti selezionati e di grande qualità per topping e farciture.
Mortazza - Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto realizzato con lievito madre
- Uso di ingredienti di grande qualità
- Servizio veloce e professionale
- Corretto il rapporto qualità prezzo
La Pizzeria Madremia ad Avellino è una garanzia. Questo indirizzo non può mancare sulla vostra agenda. La pizza qui ha un’anima da “chef”. L’impasto è realizzato con lievito madre, con 30 ore di lievi-maturazione, il risultato è una pizza morbida, leggera, profumata con un cornicione importante e una buona alveolatura. Passione e creatività sono le parole chiave, di grande qualità gli ingredienti e i prodotti usati per topping e farciture, tutti scelti e selezionati con cura. La firma è quella dello che Giovanni Arvonio che non si smentisce. La sua pizza ha un'inconfondibile personalità. Il servizio è professionale e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo (5 euro per la margherita, 4 euro e 50 per la marinara per poi salire con le pizze più strutturate e quelle gourmet).
Aperto a pranzo e cena tutti i giorni tranne il Martedì (giorno di chiusura). Da notare come Madremia la Domenica proponga il pranzo della Domenica con le proposte di cucina di Chef Arvonio. Torneremo presto a provare anche queste. Complimenti davvero. Alla prossima.
Pizzeria Madremia
Via Tagliamento, 245
Avellino
Tel. 0825 149 9045
Visita la pagina Fb di pizzeria Madremia
Siamo a Pomigliano D’Arco, diventata ormai da qualche tempo un piccolo Paradiso per chi ama il food. Qui infatti ci sono tantissimi indirizzi e locali in grado di soddisfare davvero tutti con proposte gastronomiche interessanti e variegate. Insomma i “food lovers” da queste parti non resteranno (quasi mai) delusi. E' vero che ci sono tante novità e indirizzi nuovi, c’è però un locale che rappresenta una certezza da anni e la tradizione in fatto di pizza, parliamo della Pizzeria Pulcinella.
Pizzeria Pulcinella Pomigliano D'Arco - Insegna Esterna
Siamo a Pomigliano D’Arco in Corso Vittorio Emanuele a pochi passi dal Municipio. La Pizzeria Pulcinella è il regno di Marcello Daffinito che ti accoglie sempre con il sorriso e con il suo inconfondibile cappello da capitano e di suo figlio Roberto, grande talento emergente del mondo pizza. Il locale nasce anni fa come pizzeria da asporto ma nel tempo è cresciuto e oggi dispone anche di una piccola sala interna dove poter gustare la pizza in tutta tranquillità. Appena si entra, sulla sinistra c’è il banco pizza e il forno, l’arredo è semplice, spartano direi, ma gradevole, l’atmosfera che si respira è quella delle pizzerie tradizionali napoletane.
Come sempre diamo uno sguardo al menù, ci sono una trentina di proposte. Le pizze sono divise in 4 categorie: le "tradizionali" (e tra queste naturalmente margherita e marinara), le "più vendute" (le pizze più richieste dai clienti della Pizzeria Pulcinella), le pizze "Al vertice del gusto" (con abbinamenti studiati e prodotti selezionati), le pizze "A modo nostro" (una rivisitazione personale e originale di molte pizze della tradizione), più la pizza del mese.
Noi cominciamo dalla tradizione, con la margherita, fatta con fior di latte dei Monti Lattari, pomodoro San Marzano DOP, basilico fresco, parmigiano reggiano 36 mesi DOP e Olio Evo 100 % italiano.
La Margherita
L’impasto è morbido, profumato, fragrante. L’alveolatura è importante, nota di merito per il fior di latte (buonissimo). Una Signora Margherita, davvero eccezionale, di quelle che si lasciano ricordare.
Margherita Alveolatura
La nostra degustazione prosegue, e su consiglio di Marcello Daffinito optiamo per uan pizza presente nella categoria A Modo nostro ovvero la carrettiera sbagliata con pesto di friarielli homemade, fior di latte di Agerola, salsiccia di suino nero, fonduta di Grana Padano DOP, chips di parmigiano reggiano, basilico fresco e olio Evo bio. Una versione originale e creativa della classica e sempre amata carrettiera.
La carrettiera sbagliata
Anche qui ci colpisce la qualità dell’impasto e l’alveolatura. L’aggettivo esatto per questa pizza è sorprendente. Nota di merito per il pesto di friarielli che regala spinta e carattere a questa carrettiera 2.0.
Carrettiera sbagliata Alveolatura
Chiudiamo in bellezza il nostro giro di pizze con una Escoffier (in onore al grande cuoco francese dei Re, al cui nome è legato un premio che è stato dato a Marcello). La Escoffier è una pizza incredibile. Personalità da vendere grazie alla vellutata di noci artigianale, al fior di latte dei Monti Lattari, alla pancetta coppata di suino nero e al gorgonzola piccante con il suo sapore inconfondibile.
La Escoffier Alveolatura
Abbiamo trovato una pizza che si presenta esteticamente molto bella. Presenta una forma tonda e un cornicione bello soffice e non troppo alto. L’alveolatura è notevole e testimonia la bontà dell’impasto, un bel diretto realizzato con un blend di farine (di tipo 0 e 1). La lievitazione si attesta sulle 36 ore. L’idratazione è intorno al 70%. Il peso dei panetti si aggira sui 280 gr. Nota di merito per la qualità dei condimenti e prodotti usati per la farcitura e il topping. Il risultato è una pizza davvero eccellente realizzata nel solco della tradizione.
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Di grande qualità i prodotti usati per topping e farciture
- Servizio preciso e informale
- Corretto il rapporto qualità-prezzo
La Pizzeria Pulcinella a Pomigliano d’Arco è un indirizzo sicuro. Il locale è spartano ma curato, non eccessivamente grande ma regala una bella atmosfera e dona un senso di genuina convivialità. Inizialmente era una Pizzeria d’asporto che da poco si è dotata di una comoda saletta interna.
Qui trovi una pizza realizzata come tradizione vuole. Al timone c’è Marcello Daffinito (grande esperienza e passione) e suo figlio Roberto (talento assoluto) che impastano e “ammaccano” insieme. L’impasto è un bel diretto che lievita oltre 36 ore, realizzato con un blend studiato di farine. il risultato è una pizza fragrante, gustosa e morbidissima, merito anche dell’idratazione (70%) e della lavorazione. Il servizio è informale ma preciso e puntuale. Corretto il rapporto qualità - prezzo. La Pizzeria Pulcinella è un indirizzo davvero interessante, la pizza qui non delude le attese. Da non perdere, garantiamo noi.
Pizzeria Pulcinella
Corso Vittorio Emanuele n. 27
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 334 538 2020
Siamo tornati a distanza di un paio di mesi da Maialumeria, questo indirizzo non ha mai deluso le nostre aspettative. L’ultima volta che siamo stati qui avevamo notato la novità, ossia l’introduzione del forno e della pizzeria. Ci eravamo ripromessi di passare a provare la loro pizza ed eccoci qui. Siamo a Mugnano del Cardinale nel baianese. Arrivare qui è molto semplice, siamo a pochi Km dall’uscita Baiano della A-16 Napoli – Bari. Maialumeria (il nome dice tutto) è un locale che esalta sua maestà il maiale, nato grazie all’intuizione di Simone Schettino, la sua famiglia da anni produce ottimi salumi, il concept creato da lui è davvero intrigante.
Maialumeria. Mugnano del Cardinale - Ode al maiale
Maialumeria è sia un market dove acquistare prodotti di qualità, prodotti bio, salumi e formaggi, ma qui puoi concederti anche un aperitivo con uno stupendo tagliere e un calice, puoi pranzare o cenare. Le proposte di cucina sono notevoli e la carne è meravigliosa, ma come detto l’offerta gastronomica adesso è davvero completa grazie all’introduzione della pizzeria.
Entrando l’impatto è sempre notevole, a sinistra c’è il forno con l’angolo “Pizzeria”. Ci sono un centinaio di coperti, il locale è spazioso. L’arredo è curato, domina il legno, sempre bella da vedere la cucina a vista per non parlare del bellissimo banco con la vetrina dei salumi e dei formaggi. E’ Sabato sera, il locale è strapieno, arriviamo all’orario previsto e dopo pochissima attesa ci accompagnano al nostro tavolo.
Come sempre diamo uno sguardo al menù, ci concentriamo chiaramente sul menù pizza. Ci sono poco meno di 40 proposte suddivise tra “pizze classiche”, le pizze con i salumi e le pizze contemporanee del pizzaiolo Giuseppe Russo con ingredienti, abbinamenti e farciture davvero ben studiate.
Prima delle pizze ci concediamo qualche peccatuccio. Ma insomma, sei da Maialumeria, non lo gusti un bel tagliere? Noi optiamo per il tagliere Maialumeria con un commovente prosciutto di Parma DOP 24 mesi, una spettacolare pancetta artigianale, coppa artigianale e salame Napoli. Come formaggi il sempre gradito formaggio Brie, la toma, il pecorino sardo sapido e pastoso e sua maestà pecorino bagnolese accompagnati da miele e confettura alla pera. Il tagliere Maialumeria è sempre una garanzia. La qualità dei salumi e formaggi è super.
Tagliere Maialumeria
Prima delle pizze ecco anche delle coccole fritte un “cuoppo fry”, crocchè di patate, una buonissima frittatina cacio e pepe, un delizioso croccante di salsiccia e friarielli e chips di patate tagliate e fritte al momento. Il fritto è asciutto, leggero, non unto. La cosa che ci è piaciuta di più decisamente il croccante di salsiccia e friarielli. Una bomba….
Cuoppo Fry
Ma siamo venuti qui soprattutto per le pizza. E che pizza sia. Prendiamo una marinara con pomodoro San Marzano D.O.P, origano, aglio, olio extravergine di oliva e basilico. Morbidissima, fragrante, con un profumo inebriante.
La Marinara
Ecco un’altra pizza classica, l’ortolana con fior di latte, provola, melanzane a funghetto, peperoni, zucchine, scaglie di cacioricotta, olio extravergine di oliva e basilico. Anche qui ci colpisce l’impasto davvero leggero, e poi ho trovato fantastico l’abbinamento con le scaglie di cacioricotta che donano sapidità e un non so che di rustico a questa pizza tradizionale.
Ortolana
Chiudiamo la nostra degustazione di pizza con la maialina, qui la protagonista è la vera porchetta di Ariccia I.G.P, e poi le patate a fette al forno, provola, fior di latte e basilico. Una vera esplosione di gusto, che cosa era quella porchetta che letteralmente si scioglieva in bocca…
La Maialina
Abbiamo trovato un impasto indiretto realizzato con un prefermento, ossia con un preimpasto che viene preparato in questo caso dalle 16 alle 20 ore prima dell’impasto finale. In questa operazione c’è tutta la maestria e la passione del pizzaiolo Giuseppe Russo. Il risultato è una pizza soffice, leggera, ma al contempo fragrante e saporita. L’idratazione è poco inferiore al 75%, il peso dei panetti arriva a 270/275 gr.
Di grande qualità i prodotti utilizzati per topping e farcitura. Nota di merito per i salumi (ma è ovvio, siamo da Maialumeria). Questa pizza ci ha davvero sorpreso, complimenti.
Il nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto con prefermento
- Grande qualità dei prodotti usati per topping e farciture
- Servizio veloce e professionale
- Corretto rapporto qualità prezzo
Maialumeria a Mugnano del Cardinale si conferma come indirizzo sicuro. Da non perdere se ami la carne, i salumi e i formaggi, ma sorprendente e da provare anche la pizza. Il pizzaiolo Giuseppe Russo è umile e capace, poche chiacchiere e tanto lavoro.
L’intuizione del patron di Simone Schettino, ossia la scelta di introdurre la pizza nella proposta gastronomica di Maialumeria si sta rivelando vincente. Eravamo curiosi si provarla, prova decisamente superata. Buono anche il rapporto qualità – prezzo (marinara a € 5, margherita a € 5,50). Servizio preciso e abbastanza veloce (visto e considerato che siamo stati da loro il Sabato sera con il locale strapieno). Maialumeria a Mugnano del Cardinale si conferma indirizzo da segnare in agenda, anche per la pizza. Garantiamo noi.
Maialumeria
Corso Europa n. 4
Mugnano del Cardinale (Av)
Tel. 081 825 7268
Visita la pagina FB di Maialumeria