Campobasso ci regala sempre spunti interessanti. Nel capoluogo molisano ci sono diversi indirizzi degni di nota e locali da non perdere, l’offerta è variegata e capace di venire incontro ai gusti di tutti ma quando abbiamo voglia di “coccole della tradizione” torniamo spesso e volentieri alla Grotta da Concetta. Sarà per l’atmosfera familiare, calda che si respira qui, sarà per la cucina, sincera e generosa, (quella della tradizione per intenderci), una cucina senza orpelli ed effetti speciali ma con tanta sostanza. Sarà per la location che ci trasmette sempre un senso di spiccata convivialità, sta di fatto che la Grotta da Concetta ormai rappresenta un’istituzione per noi.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Insegna esterna
Ci siamo tornati a pranzo. Siamo nel cuore di Campobasso, a due passi dal centro storico in Via Larino e non lontano dalla suggestiva Porta Mancina che risale al 400. Il locale è davvero particolare, domina la pietra, i soffitti sono in legno. Ci sono tre sale, ognuna con un suo stile e fascino caratteristico e poi c’è un ambiente esterno dove si può pranzare o cenare durante la bella stagione. Anche l’illuminazione è calda e contribuisce a rendere magico il luogo.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Dettaglio di una delle sale interne
Non aspettarti mise en place particolari o raffinate, qui protagonista è il cibo. Anche il menù è volutamente minimal: c’è un foglio con elencate tutte le proposte (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Bisogna dire che la carta cambia quasi giornalmente, qualche piatto entra, qualche piatto esce, e varia naturalmente con lo scorrere delle stagioni. Diamo un’occhiata al menù, ci sono tante proposte interessanti, dalla immancabile (e buonissima) pizza e minestra, alle verdure di campo ripassate, dalla parmigiana di cipolle, alle tipiche pallotte cacio e uova. Tra i primi ci sono gli immancabili spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore, oppure le mezze linguine con carciofi e alici, si va dalla minestra di verza, farro e lenticchie, agli spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Tra i secondi spicca la carne (ottima davvero), la bistecca, l’agnello arrosto, il coniglio in porchetta. C’è anche il fegato di maiale con l’alloro. Insomma un menù vario e con numerosi piatti della tradizione.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Caratteristico angolo interno
Insomma alla Grotta da Concetta trovi una cucina molisana sincera ma ben eseguita, con materie prime di grande qualità e prodotti freschissimi. La carne poi è ottima carne e il rapporto qualità – prezzo è fantastico. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio. Ci accomodiamo al nostro tavolo e ordiniamo due antipasti da gustare in attesa dei primi. Da bere optiamo per una generosa Tintilia della casa, un rosso corposo che accompagnerà il nostro pranzo. Si comincia con due bruschette, una classica con i pomodorini, l’altra a dir poco spettacolare con burro, alici e spinaci. Quello del burro con le alici è un matrimonio d’amore ma la nota sorprendente è la presenza degli spinaci che donano una spinta in più. Davvero una bruschetta ottima.
Bruschetta al pomodoro e bruschetta con burro, alici e spinaci
Poi l’altra proposta è un piatto di carciofi, patate e spinaci. Anche questo piatto è buonissimo, che sapore quei carciofi…
Carciofi, patate e spinaci
Tra gli antipasti la pizza e minestra è uno dei piatti “cult” qui da Concetta. Questo è un piatto tipico della cucina contadina molisana: minestra di verdure di campo e tocchetti di pizza di granturco. Alla Grotta da Concetta la pizza e minestra è una vera istituzione. Per noi è quasi un dovere ordinarla quando veniamo qui. Adoriamo questo matrimonio di sapori: la verdura che accompagna mirabilmente la pizza di granturco spezzettata e leggermente bagnata. Piccolo consiglio, noi prima di gustarla, ci passiamo sopra giusto un giro di olio Evo molisano a crudo. Emozione.
La pizza e minestra di Concetta
Ma il piatto per cui torniamo sempre alla Grotta da Concetta sono senza dubbio gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco. Per noi è una sorta di confort food. La cottura degli spaghetti è perfetta, sono conditi alla perfezione. In pratica è una versione dell’aglio, olio e peperoncino, rafforzata dal cavolfiore, stufato e poi leggermente ripassato in padella, e arricchita dal peperone crusco che dona al piatto il “crunch” aromatico. Questo piatto è poesia nella sua semplicità.
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco
Ottimi anche gli spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Anche qui, abbiamo trovato una cottura perfetta ed un equilibrio incredibile: sapido e dolce vanno a braccetto grazie al baccalà con il suo gusto deciso che bilanciava in modo fantastico la nota dolce della cipolla. Chapeau.
Spaghetti con baccalà, cipolle e olive
Come secondi optiamo per una generosa bistecca di vitello con insalata di campo. La carne è davvero ottima.
Bistecca di vitello e insalata di campo
Come ottimo, morbido, saporito era l’hamburger di maiale casertano con friggitelli e patate.
Hamburger di maiale casertano con friggitelli e patate
Che pranzo sarebbe senza un dolcetto. Gustiamo la torta di mele, uvetta e cannella. Spaziale!
Torta di mele con uvetta e cannella
Accompagniamo il dessert con l’immancabile Genziana. Ci concediamo due giri di amaro alle radici di Genziana di Scuppoz. Ottimo amaro di genziana ottenuto da vino bianco e un blend di ben 3 radici diverse. Va sottolineato come la lavorazione e la produzione della Genziana delle Pecore di Scuppoz sia totalmente artigianale.
Genziana delle Pecore di Scuppoz
Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 32 euro a persona. Davvero un rapporto qualità – prezzo fantastico.
La Grotta da Concetta a Campobasso è una garanzia. Il locale è carino, caldo, intimo, sembra quasi di entrare in una osteria-trattoria d’altri tempi. L’ambiente è familiare, per certi versi spartano. Non ti aspettare effetti speciali ma una cucina sincera, generosa e ben eseguita con prodotti freschissimi e materie prime di qualità che seguono il ritmo delle stagioni. Qui trovi i piatti tipici della tradizione molisana ben eseguiti e porzioni generose. Gli antipasti sono fantastici, tra questi la lode va alla pizza e minestra, da non perdere. Tra i primi, gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore sono sublimi, e a parer nostro anche da soli valgono il viaggio. La carne è eccellente, la bistecca di vitello è saporita, morbida e succosa, ottimo anche l’hamburger di maiale casertano. Tra i dolci nota di merito per la torta di mele con uvetta e cannella. Il servizio è informale e veloce. La cosa sorprendente poi è il rapporto qualità – prezzo, a dir poco fantastico. Oggi riuscire a pranzare dall’antipasto al dolce e spendere sui 30 euro è ormai una rarità. Davvero complimenti. Piccola raccomandazione, il locale è sempre pieno sia a pranzo che a cena, quindi il consiglio è quello di prenotare sempre con un po’ di anticipo per avere la certezza di trovare posto. Bisogna organizzarsi anche perché i giorni di chiusura sono il Sabato e la Domenica. La Grotta da Concetta a Campobasso è una osteria - trattoria fantastica, unica nel suo genere e per questo molto amata e frequentata. Provare per credere. Alla prossima.
La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378
Siamo tornati a distanza di più di un anno a gustare la pizza di Luigi Cippitelli, un vero talento dell'arte bianca. Ogni volta che veniamo qui è sempre un piacere e abbiamo la certezza di gustare novità e creazioni capaci di raccontare in modo meraviglioso l'area vesuviana. La Pizzeria Luigi Cippitelli ha una vera anima vesuviana, i prodotti, le materie prime sono espressione vera del territorio. Siamo in Via Astalonga a San Giuseppe Vesuviano. Il locale è gradevole, accogliente, ben studiato, ci sono tre ambienti e si sviluppa in profondità. La scelta dei colori, le foto alle pareti e l'illuminazione creano un senso di familiarità e calda accoglienza. Entrando sulla sinistra troviamo il forno ed il banco di lavoro, dove Luigi e Marco Cippitelli operano con il loro team.
Ci accomodiamo e diamo un’occhiata alle proposte in carta. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Ci sono le focacce pugliesi presentate in due versioni (focaccia al burro e focaccia Fantasia), il mezzo calzone fritto, denominato Gran Cono – A’ Vocca rò Vesuvio, di cui ti parleremo dopo. Ci sono gli sfizi fritti e chiaramente le proposte di pizza divise in diverse categorie: le pizze Classiche, le Montanare in doppia cottura, le Pizze del Vesuvio realizzate con ingredienti e prodotti provenienti da aziende del Parco Nazionale del Vesuvio. E ancora le Nuove proposte Pizza di Luigi Cippitelli, i Calzoni fritti e i Calzoni cotti nel forno a legna. A chiudere i dessert, frutto del genio creativo di Luigi Cippitelli e realizzati tutti con la pasta pizza. Insomma il menù è uno spettacolo capace di soddisfare davvero i gusti e le esigenze di tutti. Cominciamo la nostra degustazione…. Ecco una novità, la Pettola in pratica una sorta di rivisitazione del cannellone realizzata con sfoglia di pasta ripiena di ricotta aromatizzata al pepe e guarnita con un meraviglioso e profumato ragù di recupero. Spettacolo allo stato puro…..
Pettola fritta ripiena di ricotta aromatizzata al pepe e ragù di recupero
Non possiamo esimerci dal gustare un’altra delle specialità della casa: il Gran Cono – A’ Vocca rò Vesuvio, emozionante. Si tratta in pratica di un mezzo calzone ripieno con una fantastica ricotta aromatizzata al pepe nero, sul cono una colata di ragù di recupero, bello tirato e profumato come piace a noi. A vederlo da lontano sembra proprio la “bocca del Vesuvio”, la base che richiama visivamente il suolo vulcanico, e realizzata con polvere di olive nere disidratate.
Gran cono - A' vocca rò Vesuvio
La Pettola e Il Gran Cono - A’ Vocca rò Vesuvio sono entusiasmanti, anche da soli valgono la visita. Ma le sorprese non finiscono qui. Luigi Cippitelli ci fa assaggiare la sua versione di focaccia pugliese. L’impasto è aromatizzato al pomodorino del piennolo. Ci viene proposta nelle due versioni presenti in carta. Farcita con burro di recupero aromatizzato al timo, acciughe aromatizzate al limone, olive nere disidratate e olio Evo. Dire che è buona è riduttivo, l’abbinamento del burro con le acciughe è poesia.
Anche l’altra versione è convincente, la focaccia Fantasia con stracciata di bufala, melanzane sott’olio, polvere di pomodorino del piennolo, pesto di rucola e mandorle e olio Evo.
Focaccia al burro e Focaccia Fantasia
Le due versioni della focaccia pugliese di Luigi Cippitelli sono spettacolari, ma tutto parte dall’impasto, realizzato a regola d’arte e perfettamente alveolato.
Focaccia - Dettaglio
E’ il momento delle pizze. Cominciamo con un classico: la Provola e Pepe. E che Provola e Pepe! Da Champions League. La pizza è profumata, leggera, fragrante.
La Provola e Pepe
La Provola e Pepe è una pizza bella anche da vedere con la sua forma tonda regolare, la cottura perfetta e un sapore unico.
La Provola e Pepe di Luigi Cippitelli - Vista dall'alto
Altra nota di merito è per gli ingredienti della farcitura. La provola è spaziale e il pomodoro è super. Poi il pepe nero macinato fresco al momento è il plus di questa pizza che è una delle nostre preferite.
La Provola e Pepe - Dettaglio farcitura
La Raggio di sole è un inno alla gioia. Colorata e gustosissima questa pizza realizzata con datterino giallo in succo, mozzarella di bufala campana DOP, scaglie di provolone del Monaco DOP, olio Evo del Cilento e basilico fresco.
La Raggio di Sole
La Margherita Km0 è una rassicurante certezza, realizzata con pomodoro San Marzano dell’Agro Nocerino – Sarnese DOP, fior di latte dei Monti Lattari, basilico fresco e olio Evo.
La Margherita
Chiudiamo in dolcezza con una delle proposte dessert di Luigi Cippitelli: la Lasagna Dolce. Ossia, pettola di pasta fritta, ricotta di bufala al cioccolato, confettura di pomodorino del piennolo e pezzetti di cioccolato bianco. Davvero originale.
A Luigi Cippitelli va riconosciuto un grande merito, da sempre ha proposto dei dolci di sua invenzione che hanno una particolarità, sono veri e propri dessert realizzati con la pasta pizza. Chapeau!
Lasagna dolce
Alla Pizzeria Luigi Cippitelli abbiamo trovato un bel diretto realizzato in maniera egregia, con una lievimaturazione di 24/36 ore. L’idratazione si attesta sul 75%. Il peso dei panetti sfiora i 280 gr. Il risultato è una pizza leggera, soffice ma fragrante. L’alveolatura è importante e ben strutturata. Da notare come Luigi e Marco Cippitelli usino una farina particolare, la farina Intera, una farina bianca che conserva però integre le parti nobili del chicco. Una farina a basso indice glicemico. Va detto per dovere di cronaca che per le focacce l’impasto è diverso, non viene usato lo stesso impasto per la pizza e per la focaccia. La focaccia ha un tipo di impasto lavorato a mano, con il pomodorino del piennolo inserito all’interno e chiaramente cambia anche la cottura. Il risultato anche per la focaccia è super. Gli ingredienti usati per topping e farciture sono tutti di grande qualità, seguono la stagionalità. Il servizio è veloce ed informale. Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Dettaglio alveoltatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso dei panetti sui 280 gr.
- Uso di ingredienti di grande qualità provenienti in gran parte da Aziende del Parco Nazionale del Vesuvio
- Fritti Eccellenti
- Corretto il rapporto qualità – prezzo
La Pizzeria Luigi Cippitelli è un "indirizzo pizza" imperdibile. Luigi Cippitelli si conferma talento purissimo, coadiuvato in modo egregio dal bravissimo fratello Marco Cippitelli. Qui la pizza racconta il territorio vesuviano con prodotti di eccellenza provenienti in gran parte da aziende del Parco Nazionale del Vesuvio. L’impasto è lavorato a regola d’arte. Tra le pizze la Provola e Pepe emoziona, la Margherita è una certezza. Ottima la focaccia pugliese, caratterizzata da un impasto davvero eccellente. Tra le novità la Pettola fritta servita a mò di cannellone e il Gran Cono – A’ vocca rò Vesuvio sono due “must” che anche da soli valgono la visita. Il servizio è veloce ed informale, abbiamo trovato corretto il rapporto qualità – prezzo.
Altra nota di merito è per i dolci, ideati, creati con la pasta pizza da Luigi Cippitelli e assolutamente inimitabili. La Pizzeria Luigi Cippitelli a San Giuseppe Vesuviano si conferma nella nostra guida on line le migliori pizzerie. Garanzia assoluta.
Pizzeria Luigi Cippitelli
Via Astalonga n. 36
San Giuseppe Vesuviano (Na)
Tel. 081 529 53 02
Visita la pagina Fb di Luigi Cippitelli
Torniamo sempre volentieri da Ciro Casale. La Pizzeria Pulcinella da Ciro a parer nostro rappresenta una certezza assoluta. Questo è un indirizzo che non può mancare in agenda e dove hai la garanzia di trovare sempre un’ottima pizza, leggera, digeribile, fritti super e prodotti di grande qualità. Ma andiamo per gradi. Siamo a Baiano, alla Pizzeria Pulcinella da Ciro si arriva facilmente, sia via Autostrada (il casello di Baiano della A16 dista poche centinaia di metri dal locale), sia attraverso la strada interna provenendo dal Nolano. Il locale è come lo ricordavamo: ampio, luminoso, con stile contemporaneo, gli arredi sono sobri ma curati. I coperti sono più di 150 ma colpisce un particolare, ossia lo spazio che c’è tra i vari tavoli e le sedute, cosa molto importante che garantisce libertà di movimento e la necessaria privacy ai commensali. All’ingresso c’è il banco di lavoro con i forni. Nel complesso, grazie anche alla calorosa accoglienza del personale, l’atmosfera alla Pizzeria Pulcinella da Ciro è decisamente conviviale e familiare.
Ci accoglie con il sorriso di sempre Ciro Casale, gentile ed in formissima, accanto a lui al banco pizza un altro campione dell’arte bianca: Michelangelo Casale. Da qualche anno infatti i due fratelli hanno unito le forze, e portano avanti con passione un progetto comune. Ciro e Michelangelo sono una garanzia. Noi ci accomodiamo e diamo un rapido sguardo alla carta. Ci sono gli antipasti con il tagliere di salumi e formaggi e i fritti della tradizione tra cui spiccano i crocchè di patate con provola, gli arancini e le frittatine (su tutte da non perdere la frittatina genovese con la genovese di cipolla ramata di Montoro e scottona irpina, e la frittatina di pasta e patate con provola). Poi ci sono le pizze suddivise in Pizze classiche, Pizze d’autore, le pizze denominate “Suntuose”, poi i Ripieni al forno e i Ripieni fritti. In più ci sono spesso delle pizze fuori menù che vanno ad aggiungersi a quelle presenti sul menù. Insomma qui c’è davvero di che divertirsi. Noi prima della pizza ci concediamo qualche coccola fritta, dei crocchè della tradizione e frittatine con pasta, patate e provola.
Crocchè di patate e frittatine di pasta e patate
I crocchè sono spaziali, fatti con patate, provola e pepe, stop. Il resto lo fanno la bravura, la manualità e la qualità dei prodotti. Il fritto è leggero, asciutto, zero unto e tanta leggerezza. Dei crocchè davvero notevoli. E che dire delle frittatine di pasta patate e provola? Qui si fermano gli orologi. La frittatina è croccante fuori e morbida all’interno, ben condita e gustosa. Chapeau.
Frittatina di pasta e patate con provola - Dettaglio farcitura
E’ il momento delle pizze. Cominciamo la nostra degustazione con sua maestà la Regina, la Margherita fatta con pomodoro San Marzano DOP, formaggio grattugiato, fior di latte, Olio Evo e basilico. Buonissima nella sua elegante semplicità, questa Margherita è gustosa e leggerissima, ben condita con una forma leggermente irregolare, fuoriesce un po’ dal piatto e presenta un cornicione morbido, ben alveolato e soffice. Certezza della tradizione.
La Margherita
Ecco la Capricciosa, altra pizza inserita nella categoria della pizze Classiche, la Capricciosa della Pizzeria Pulcinella da Ciro è fatta con pomodoro San Marzano DOP, fior di latte, funghi champignon, prosciutto cotto, salame a listarelle, carciofini, olive nere, basilico e olio Evo.
La Capricciosa
Davvero una Signora Capricciosa, goduriosa, ben condita con un meraviglioso e voluttuoso equilibrio di tutti gli ingredienti, ad ogni morso regala attimi di felicità. Decisamente da provare….
La Caprcciosa - Vista dall'alto
Proseguiamo la nostra degustazione con la Patanella Nera, fatta con la provola di Agerola, patate di San Michele di Serino lesse e schiacciate, funghi porcini 1°scelta extra, pancetta di maialino nero casertano e olio Evo.
La Patanella nera
La Patanella Nera è una sinfonia, un incontro di sapori, consistenze e profumi che si sposano alla perfezione. Questa è una pizza che da sola vale il viaggio..
La Patanella Nera - Dettaglio farcitura
Alla Pizzeria Pulcinella da Ciro abbiamo degustato una pizza realizzata con un impasto diretto realizzato con farina tipo 0. Un impasto realizzato a regola d’arte, con un’idratazione del 75 % e una lievimaturazione di 36/48 ore. Il risultato è una pizza leggera come una nuvola, profumata, fragrante ma soffice, digeribile e con una alveolatura strutturata e pronunciata. Il peso netto dei panetti è sui 280 grammi. Da rimarcare poi la grande qualità dei prodotti e delle materie prime usate per topping e farcitura. Il servizio è veloce, informale ma professionale. Buona e fornita la carta delle birre. Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Patanella Nera - Dettaglio Alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Peso netto dei panetti 280 gr.
- Uso di prodotti di grande qualità per topping e farciture
- Fritti Fantastici (in particolare le frittatine)
- Buono il rapporto qualità - prezzo
Pizzeria Pulcinella da Ciro a parer nostro è ormai una certezza assoluta. Importante è mantenere sempre costante il livello raggiunto. In questo senso abbiamo la presenza di Michelangelo Casale, pizzaiolo di grande talento, che permette a Ciro Casale di esprimersi al meglio e dedicarsi in parte anche agli ospiti per spiegare nel dettaglio le proposte pizza. Rischiamo di ripeterci ma corriamo volentieri il rischio. La pizza qui merita davvero. L’impasto è un bel diretto realizzato a regola d’arte, la Margherita è una rassicurante garanzia. La Patanella Nera con la provola di Agerola, patate di San Michele di Serino, funghi porcini e pancetta di maialino nero casertano intriga ed è la pizza che anche da sola vale il viaggio. La Capricciosa è una signora pizza, opulenta e gustosa. Veloce ed informale il servizio. Abbiamo trovato corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque adeguato alla struttura e alla qualità dei prodotti usati e all’offerta gastronomica. (Margherita a 6 euro, Napoletana a 5 euro, Marinara a 6 euro). Pizzeria Pulcinella da Ciro a Baiano si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra le migliori pizzerie. Da provare e riprovare. Garantiamo noi.
Pizzeria Pulcinella da Ciro
Via Nicola Litto, n.169
Baiano (Av)
Tel. 081 825 7819
Visita la pagina Fb della Pizzeria Pulcinella da Ciro
PiGreco a Volla è uno dei nostri “indirizzi pizza” preferiti. Quando abbiamo la possibilità torniamo spesso e volentieri qui, per gustare le novità in carta ed ogni volta è una conferma assoluta. Adoriamo la pizza “matematicamente perfetta” di Corrado Alfano. PiGreco è una costante matematica universale, e proprio come il PiGreco le pizze di Corrado Alfano sono una “costante”: eccezionali, frutto di studio, impegno costante, ricerca continua, scelta meticolosa di farine, ingredienti e materie prime.
PiGreco. Volla - Insegna esterna
Il locale è come lo ricordavamo, gradevole, curato, con una bella sala interna e un dehors con vetrate che lo rendono, soprattutto di giorno, molto luminoso. L’arredo è essenziale, moderno e curato. Nel complesso da PiGreco si respira una piacevole sensazione di familiarità, merito anche dell’accoglienza del personale di sala e della famiglia di Corrado, la moglie Giulia e i figli, Rossella e Umberto, sempre pronti a regalare un sorriso e un consiglio agli ospiti. In “trincea” al banco pizza c’è Corrado Alfano con la sua squadra. Un team affiatato, con un solo grande obiettivo: dar vita ad una pizza che resti nella memoria. Prima di ordinare diamo un’occhiata al menù, ci cono gli antipasti con i fritti (da non perdere le frittatine e i mitici crocchè della tradizione), poi i padellini, le pizze, le pizze in tripla cottura e i ripieni. Decidiamo di tuffarci direttamente sulle pizze, in modo di degustarne qualcuna in più. Cominciamo con la Tutto SOMMAto, pizza in tripla cottura con torzella in padella (antica ricetta di Somma Vesuviana) e poi in uscita il baccalà cotto a bassa temperatura, olive nere e pomodorini gialli e rossi.
La Tutto Sommato
L’impasto è paradisiaco, la tripla cottura realizzata in modo egregio rende questa pizza croccante fuori ma morbida all’interno.
La Tutto Sommato - Dettaglio alveolatura
Sul disco pizza poi un tripudio di sapori, profumi e colori. La torzella in padella (antica ricetta della tradizione contadina sommese), nobilitata da un baccalà sublime, a dare colore i pomodorini rossi e gialli a ricordare che siamo comunque nell’area vesuviana. Visto che la torzella la si trova solo nei mesi freddi, ed essendo la Tutto SOMMAto una proposta “stagionale”, ti consigliamo di fare una salto da PiGreco in questo periodo.Questa è una pizza per veri intenditori. Se ami il baccalà, non fartela scappare….
La Tutto Sommato - Dettaglio farcitura
Continuiamo con una Prova Costume, con pomodorini rossi e gialli, fior di latte di Agerola e in uscita, misticanza, prosciutto crudo di Parma, scaglie di parmigiano e olio Evo.
La pizza Prova Costume
La Carrettiera è una rassicurante certezza, sul disco pizza una meravigliosa salsiccia di suino irpino, i nostri amati friarielli, provola affumicata di Agerola e olio Evo.
La Carrettiera
Decidiamo poi di gustare la Terra Madre fatta con funghi cardoncelli, salsiccia di suino irpino, provola affumicata di Agerola e in uscita caciocavallo del Cilento e olio Evo.
La Terra Madre
Questa pizza piacerà a chi ama i sapori decisi, perfetto l’equilibrio che si crea tra il sapore inconfondibile del fungo cardoncello, la delicata provola di Agerola, il sapore rustico della salsiccia irpina e il gusto pungente e pieno del caciocavallo cilentano. Chapeau!
La Terra Madre - Dettaglio farcitura
Memori della bontà della Capricciosa che in passato abbiamo più volte gustato, decidiamo di provarla di nuovo. Mai scelta fu più azzeccata.
La Capricciosa
La Capricciosa di Corrado Alfano è un inno alla gioia, colorata, goduriosa, nota di merito per i carciofini, proposti sul disco pizza indorati e fritti. Spettacolo…
La Capricciosa - Dettaglio farcitura
Chiudiamo la nostra degustazione di pizze con la Amatriciana del Vesuvio fatta con provola di Agerola, pomodorini del piennolo, guanciale croccante e in uscita pepe nero, fonduta di pecorino e olio Evo. Confessiamo di avere un debole per questa pizza.
La Amatriciana del Vesuvio
Sarà per il sapiente gioco di equilibrio e contrasti, sarà per i colori, per i profumi, sarà per il guanciale che si sposa a meraviglia con la fonduta di pecorino e con i pomodorini del piennolo, ma la Amatriciana del Vesuvio è una pizza che resta nella memoria. Da provare…
La Amatriciana del Vesuvio - Dettaglio Farcitura
La pizza che abbiamo gustato da PiGreco Pizzeria è realizzata con un blend studiato di farine di tipo 1, tipo “0” e tipo 2. E con un prefermento (poolish). Tutto il processo di lievimaturazione dura 36/48 ore. La percentuale di idratazione si attesta sul 75%. Il peso dei panetti è intorno ai 270 gr. Il risultato è una pizza soffice come una nuvola, profumata, fragrante, con una buona alveolatura. Quella di Corrado Alfano è una pizza leggera e digeribile. Nota di merito poi per i prodotti e gli ingredienti usati per la farcitura, frutto di una ricerca costante e meticolosa e tutti di assoluta qualità.
La Terra Madre - Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo indiretto realizzato con un blend di farine studiato in modo sapiente e con prefermento (poolish).
- Prodotti stagionali e materie prime di grande qualità.
- Fritti super (in particolare le frittatine e crocchè della tradizione)
- Servizio puntuale e preciso
- Corretto il rapporto qualità – prezzo.
PiGreco Pizzeria è una garanzia assoluta e si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra quelle che sono le Pizzerie da non perdere. Il locale è gradevole, luminoso, informale e curato. La pizza di Corrado Alfano è una certezza, realizzata con un impasto studiato in modo certosino e lavorato a regola d’arte. Nota di merito per i prodotti e gli ingredienti utilizzati per topping e farciture, tutti di assoluta qualità. Super i fritti (in particolar modo le frittatine e i crocchè della tradizione). Tra le pizze in carta da non perdere la Tutto SOMMAto, pizza in tripla cottura con torzella in padella e poi in uscita il baccalà cotto a bassa temperatura, olive nere e pomodorini gialli e rossi. La Capricciosa è una rassicurante certezza, la Amatriciana del Vesuvio è la pizza che resta nella memoria. Il servizio è informale, puntuale e preciso. Corretto il rapporto qualità – prezzo (Margherita a 6 euro, Marinara a 5 euro, Provola e Pepe a 6 euro). PiGreco Pizzeria a Volla è un indirizzo pizza imperdibile, a parer nostro tra i migliori in assoluto.
PiGreco Pizzeria
Via Famiglietti n.6
Volla (Na)
Tel. 081 399 9233
Visita la pagina Fb di PiGreco Pizzeria a Volla
Siamo in Molise, regione che ci regala sempre spunti interessanti e sorprese incredibili. Sepino è un borgo dalla storia antichissima e ricco di tradizione che fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. Siamo a circa 700 metri di altitudine alle pendici del Matese molisano, il borgo è circondato da verde e boschi. Il centro storico è molto interessante grazie alla sua morfologia, deliziosi i suoi vicoletti e alcuni scorci di indubbia suggestione. Qui a Sepino, storia, cultura, natura e bellezze paesaggistiche vanno a braccetto. A pochi passi dalla Piazza centrale del paese (Piazza Nerazio Prisco) c’è Gustus Ristorante dove ci siamo fermati a pranzo.
Gustus Ristorante. Sepino - Insegna esterna
La location è caratteristica e di sicuro effetto. Antico e moderno si coniugano alla perfezione, la pietra viva si sposa con uno stile quasi industriale, belli i tavoli e le sedute, così come il bancone che spicca grazie al suo fondo color oro.
Gustus Ristorante. Sepino - Un suggestivo scorcio del locale
Il menù cambia spesso e segue il ritmo delle stagioni e la disponibilità di materie prime e prodotti. Ci sono sei proposte di antipasti, quattro primi, cinque secondi e i dessert. La carta dei vini è curata e privilegia (come è giusto che sia) interessanti etichette molisane. Mentre decidiamo il da farsi, arrivano i pani, con una bollicina di benvenuto (una carineria sempre gradita).
Gustus Ristorante. Sepino - Bollicina di benvenuto e i pani
Ed ecco l’entreè di benvenuto dello chef, un delizioso bocconcino di maiale con il suo fondo, accompagnato da una quenelle di ricotta molisana e pane carasau a donare croccantezza. Ottimo incipit.
Entreé dello chef
Intanto scegliamo il vino, restiamo in Molise con una bella Tintilia, Lagena Doc di Cantine D’Uva. Di un bel colore rosso quasi rubino, con intense note floreali e speziate, questo vino rosso ottenuto da uve Tintilia in purezza convince per la sua struttura, un rosso poderoso che accompagnerà in modo mirabile in nostro pranzo.
Tintilia del Molise DOC Lagena di Angelo D'uva
Cominciamo con gli antipasti. Optiamo per culatello e caciocavallo Molisano in tempura. Il culatello è meraviglioso, delicato e saporito ma con il caciocavallo in tempura saliamo a livelli siderali. C’è tutto il profumo del Molise in questo caciocavallo. Spettacolare….
Culatello e caciocavallo molisano in tempura
L’altro antipasto è senza dubbio particolare: galatina di pollo con salsa di peperone, pomodorino rosso e giallo e scaglie di pecorino.
Galatina di pollo con salsa di peperone, pomodorino rosso e giallo e scaglie di pecorino
I cavatelli con cavolfiore, fonduta di caciocavallo e pancetta croccante sono delicati e sorprendenti. Ho trovato geniale l’abbinamento del cavolo con la fonduta di caciocavallo così come vincente è la scelta della pancetta che regala al piatto un sapore rustico e la nota croccante.
Cavatelli con cavolfiore, fonduta di caciocavallo e pancetta croccante
Convincenti anche i ravioli di burrata con pomodorino rosso e giallo, ventricina croccante e pesto di pistacchio. Goduriosi i ravioli ripieni di voluttuosa burrata, si sposavano alla perfezione con il pesto di pistacchio stemperato con i pomodorini gialli e rossi. Interessante la nota intensa della ventricina leggermente croccante.
Ravioli di burrata con pomodorino giallo e rosso, ventricina croccante e pesto di pistacchio
Decidiamo di prendere un secondo in due. La nostra scelta cade sul filetto mignon lardellato cotto in cbt con finocchio gratinato e salsa glassata alla Tintilia del Molise. Mai scelta fu più felice, la carne di maiale era tenerissima e gustosa (forse una delle migliori provate nell’ultimo anno), resa ancora più saporita dalla suo “vestito”, lardellata in modo sublime e accompagnata da finocchi gratinati e una salsa alla Tintilia davvero sublime. Chapeau.
Filetto mignon lardellato, cotto in cbt con finocchio grigliato e salsa glassata alla Tintilia del Molise
Chiudiamo in dolcezza con il dessert: tiramisù scomposto e polvere di cacao, ottimo anche questo. Accompagno il dessert con un ottimo amaro alle erbe e chiediamo il conto.
Tiramisù scomposto
Per il nostro pranzo da Gustus Ristorante a Sepino paghiamo poco più di 45 euro a persona.
Gustus Ristorante è stata davvero una fantastica scoperta. Il ristorante è centralissimo, si trova a pochi passi da Piazza Nerazio Prisco, la Piazza principale di Sepino e cuore della vita del borgo. La location è curata e regala una piacevole sensazione di familiarità. Antico e moderno si fondono in modo equilibrato ed armonioso. Da Gustus Ristorante trovi una cucina convincente, una cucina che racconta il territorio molisano, ma lo fa in maniera originale e creativa, con una grande attenzione alla scelta dei prodotti (tutti stagionali) e delle materie prime, tutte di grande qualità. Il caciocavallo molisano in tempura è paradisiaco, tra i primi i cavatelli con cavolfiore, fonduta di caciocavallo e pancetta croccante sono sorprendenti e delicati, i ravioli di burrata con pomodorino rosso e giallo, ventricina croccante e pesto di pistacchio quasi ci costringono al bis. Tra i secondi il filetto mignon lardellato cotto in cbt con finocchio gratinato e salsa glassata alla Tintilia del Molise da solo vale il viaggio. Era da tempo che non gustavamo un filetto così morbido e saporito. Nota di merito per il servizio, preciso, informale, quasi impeccabile. Fornita e curata la carta dei vini con un’attenzione particolare alle etichette molisane. Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Gustus Ristorante a Sepino è stata una fantastica scoperta ed entra di diritto nella nostra guida sul web tra quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Rivelazione.
Gustus Ristorante
Via Nicola Giacchi n.2
Sepino (Cb)
Tel. 388 153 93 95
Visita il sito web di Gustus Ristorante Sepino
E’ sempre una buona idea tornare da Bacalajuò ad Acerra. Questa osteria “contemporanea” si trova a pochi passi dal maestoso Castello Baronale. Qui trovi una cucina che esalta il baccalà con proposte convincenti e una materia prima d’eccellenza lavorata a regola d’arte. Ricordavamo ancora con nostalgia la nostra ultima visita qui, siamo ritornati per gustare di nuovo i loro piatti, ovviamente tutti con un comune denominatore: sua maestà il baccalà. Altra cosa che ci faceva piacere era tornare per salutare Luigi Esposito il patron di Bacalajuò, erede di una famiglia che da oltre quattro generazioni importa direttamente e lavora stoccafisso e baccalà. La storia della famiglia Esposito e del baccalà comincia proprio ad Acerra quando nonno Luigi decise di fermarsi perché ebbe modo si testare le caratteristiche uniche dell’acqua della zona con cui riusciva a rigenerare in modo perfetto lo stoccafisso e a dissalare in perfettamente il baccalà. La storia va avanti e continua grazie a Luigi che si proietta nel futuro senza mai dimenticare le radici e la tradizione. Siamo nella parte antica di Acerra, in Piazza Castello. Anni fa qui c’era la Vinoteca Esposito che nel tempo si è trasformata in una moderna osteria che esalta il baccalà in ogni sua declinazione. Ecco Bacalajuò.
Bacalajuò. Acerra - Insegna esterna
Luigi Esposito ci accoglie da par suo, sorridente, appassionato. Ci accomodiamo e mentre decidiamo cosa gustare ci servono il pane (piccolo spoiler, servirà dopo per la scarpetta) e un graditissimo entreé: un plumcake alle verdure davvero ottimo. Soffice e gustoso, mi sembra di sentirne ancora il profumo…
Plumcake alle verdure
Intanto ordiniamo da bere una minerale e una bottiglia di Primula Rosa di Cantine Barone (azienda vitivinicola cilentana con sede a Rutino). Il Primula Rosa è un rosato a cui sono affezionato e che mi ha colpito sin dalla prima volta in cui l’ho provato. Di un bel colore rosa chiaro, con importanti note floreali, sentori di frutta, questo vino è ottenuto da uve aglianico del Cilento in purezza e si presenta morbido ed equilibrato. Sarà un ottimo compagno di viaggio per la nostra cena a base di baccalà…
Rosato Primula Rosa di Cantine Barone
Cominciamo con uno dei must di Bacalajuò, piatto meraviglioso: il carpaccio di baccalà, fatto con olive tonde Nocellara del Belice, pomodoro San Marzano essiccato, alici di Sciacca sfilettate a mano, e ovviamente baccalà. Questo carpaccio è una poesia, una sorta di “sashimi napoletano”, fresco, perfettamente equilibrato con un baccalà lavorato con cura e amore e tagliato con il diametro giusto capace di regalare emozione ad ogni morso. Questo piatto anche da solo vale la visita da Bacalajuò.
Carpaccio di baccalà di Bacalajuò
Con la Papaccella ripiena siamo nella più pura tradizione. Piatto che rassicura e sa di casa. Abbiamo la papaccella (non sottaceto) cotta al forno ripiena di mollica di pane contadino, spezie, baccalà, polvere di olive nere itrane e origano.
Papaccella ripiena
Le linguine alla Don Gaetano sono un inno alla gioia. Piatto di cui siamo innamorati, un riuscitissimo gioco di consistenze, caldo – freddo e un gusto inimitabile. Fatte con olive nere, capperi, olio Evo, pomodori essiccati, sale, pepe, zest di limone, prezzemolo e ovviamente baccalà a listarelle, le linguine alla Don Gaetano è un piatto cult di Bacalajuò.
Linguine alla Don Gaetano di Bacalajuò
Con le linguine in cassuola invece accontentiamo il palato dei puristi della tradizione. Sapore deciso, intenso e godurioso: pomodoro, olive nere, olio Evo, capperi, prezzemolo, tocchetti di baccalà in cassuola. Qui la scarpetta è un imprescindibile dovere morale.....
Le linguine in cassuola
Non poteva mancare il fritto di mussillo di baccalà con le papaccelle. Eccezionale, saporito con un fritto leggero, non unto.
Fritto di mussillo di baccalà con papacelle
Il baccalà in oliocottura con verdutine grigliate è stata una rivelazione. Il baccalà cotto così è quasi una “marmellata”, si scioglie letteralmente in bocca rilasciando un sapore unico ed intenso...
Baccalà in oliocottura con verdurine grigliate
Saltiamo il dessert ma ci concediamo un paio di giri di amari e degustiamo il nocillo Dianara, dal progetto di Mariella Tortora che ha creato una linea di liquori e distillati di eccellenza che esaltano il territorio, i suoi prodotti e la tradizione. Il nocillo Dianara è davvero notevole. Da provare. Paghiamo per la nostra cena da Bacalajuò poco più di 50 euro a persona. Abbiamo trovato coerente e corretto il rapporto qualità – prezzo.
Bacalajuò è una garanzia. Chi ama il baccalà qui troverà di che divertirsi. Piacevole ed informale è l’atmosfera che si respira in questa moderna osteria che guarda al futuro ma con solide radici legate alla tradizione più pura. Bacalajuò si trova a pochi passi dal Castello Baronale di Acerra e rappresenta l’evoluzione della tradizione della famiglia Esposito, che da oltre quattro generazioni ha legato il suo nome alla importazione, lavorazione e commercializzazione di baccalà e stoccafisso. Luigi Esposito è il patron, appassionato, preparato, saprà guidarti alla scoperta delle proposte in carta, dei fuori menù e saprà consigliarti i migliori abbinamenti con il vino. La carta dei vini è ben strutturata e calibrata. Il servizio è veloce ed informale. Il carpaccio di baccalà è poesia, tra i primi non perderti l’iconica Linguina alla Don Gaetano, e se sei un purista le linguine in cassuola ti commuoveranno. Da standing ovation il fritto di mussillo con papaccelle ed il baccalà in oliocottura. Bacalajuò ad Acerra si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi. Imperdibile e come dice Luigi Esposito, grazie “siempre” ed alla prossima ….
Bacalajuò
Via Nazario Sauro n.6
Acerra (Na)
Tel. 366 7180590
Visita la pagina Fb di Bacalajuò
Il nostro viaggio per raccontarti le Pizzerie da non perdere fa tappa a Tufino. Siamo a pochi Km da Nola proprio al confine con Avella ed il Baianese. Siamo tornati da Quattro Spicchi Pizzeria, il Regno di Giuseppe Caputo che da un paio di anni, qui ha aperto una pizzeria tutta sua. Quattro Spicchi Pizzeria per noi è un indirizzo sicuro, ci veniamo da quando ha inaugurato e qui abbiamo sempre trovato una “Signora pizza”. Rieccoci per gustare le loro proposte. Quattro Spicchi Pizzeria si trova al centro di Tufino in Via Roma. All’interno il locale si sviluppa in due ambienti, ci sono una quarantina di coperti. L’arredo è essenziale, direi minimal, ma curato. Anche la scelta dei colori è netta, decisa: bianco, grigio e nero. Appena entri in fondo c'è il forno con il banco di lavoro di Giuseppe Caputo e della sua squadra. Noi ci accomodiamo al nostro tavolo prenotato per tempo.
Quattro Spicchi Pizzeria. Tufino - Insegna Esterna
Solito sguardo al menù, semplice da consultare, essenziale e ben studiato. Ci sono i fritti, da non perdere soprattutto i crocchè, le frittatine e le montanarine (fantastiche). Poi se la fame è quella giusta, non farti scappare i “Passatempo” in pratica degli straccetti di pizza fritti conditi con pomodorino datterino rosso, rucola, scaglie di parmigiano e olio Evo. Da notare come i Passatempo ci siano anche nella versione dolce (con nutella granella di nocciola avellana e zucchero a velo). Noi cominciamo gustando un crocchè e una “frittatina special” fatta con besciamella, mortadella Bologna IGP e crema di pistacchio. Davvero ottima così come i crocchè fatti a regola d'arte. Ma in generale ciò che colpisce dei fritti di Quattro Spicchi è l'uso di ingredienti di grande qualità, un fritto non unto, asciutto e una panatura croccante (grazie al pane panko).
I fritti
E' il momento delle pizze. Noi gustiamo una Quattro spicchi, di nome e di fatto, infatti sono quattro spicchi e gusti a scelta del pizzaiolo. Per noi ecco uno spicchio di Calabrese con 'Nduja di Spilinga, salsiccia di maialino e funghi porcini. Uno spicchio con carciofini arrostiti, prosciutto cotto artigianale e polvere di olive nere, uno spicchio con porchetta di Ariccia, provola e crocchè di patate e uno spicchio di Tartufino (di cui ti parleremo tra poco).
La Quattro Spicchi
A seguire una pizza della tradizione che più tradizione non si può, la Provola e pepe, in carta chiamata Agerola. Sul disco pizza morbido, profumato e fragrante un trionfo di provola, pomodoro San Marzano e pepe nero in grani macinato al momento al nostro tavolo. Chapeau...
Provola e pepe
La Provola e Pepe di Quattro Spicchi ci ha riconciliato con il mondo, una pizza “ancestrale” una di quelle che per noi rappresenta una finestra sempre aperta sui ricordi. Una pizza che sa di tradizione, che sa di buono...
La Provola e pepe vista dall'alto
Continuiamo con una meravigliosa Ariccia DOP fatta con provola di Agerola, porchetta di Ariccia, patate al forno, funghi porcini, crema di parmigiano, olio Evo e basilico. Un tripudio di gusto caratterizzato da un equilibrio perfetto. Davvero una grande pizza.
La Ariccia DOP
La prima parola che ci viene in mente pensando alla Ariccia DOP di Giuseppe Caputo è…opulenza. Infatti qui gli ingredienti sono generosi e insieme creano un mix incredibile.
La Ariccia DOP - Dettaglio farcitura
Chiudiamo la nostra degustazione con una Tartufino. Pizza davvero spettacolare, si gioca già sul nome, ti viene in mente il tartufo (del resto il periodo è quello giusto) ma è Tar -Tufino come il nome del paese di Giuseppe Caputo e di Quattro Spicchi. La Tartufino è una vera sinfonia fatta con provola di Agerola, patate al forno, mortadella Bologna IGP, scaglie di tartufo fresco, Olio Evo e basilico. Una pizza che da sola vale il viaggio....
la Tartufino
La pizza di Giuseppe Caputo è una certezza. Da Quattro Spicchi Pizzeria abbiamo trovato una pizza realizzata con un impasto diretto lavorato in modo mirabile, ottenuto con farine in grado di garantire una certa stabilità in fase di lavorazione. L’impasto ha una lievimaturazione che supera le 36 ore. L’idratazione si attesta intorno al 70 %, il peso dei panetti è sui 280 gr. Quindi una pizza decisamente generosa anche nelle dimensioni. Il cornicione si presenta di media grandezza, ben alveolato. Ottime e di qualità le materie prime e i prodotti usati per topping e farciture. Il servizio è rapido ed informale. Decisamente corretto il rapporto qualità – prezzo con la Marinara (con le alici di Cetara) a 5 euro, la Margherita a 5 euro, la Napoletana (marinara semplice) a 4 euro e la Cosacca a 5 euro. Complimenti!
Quattro Spicchi. Tufino - Dettaglio alveolatura
Il nostro parere:
- Impasto di tipo diretto
- Ottimi i fritti asciutti, non unti, imperdibili le frittatine e i crocché
- Servizio rapido ed informale
- Ottimo il rapporto qualità – prezzo
Quattro Spicchi Pizzeria è stata una fantastica conferma. Siamo stati i primi a raccontare di Giuseppe Caputo che da un paio di anni ha aperto a Tufino la sua Pizzeria coronando un sogno che custodiva da tempo. Il locale ha una quarantina di coperti, non grande ma ben organizzato, molto luminoso e con arredo essenziale e curato. La pizza qui è davvero fantastica e conquista grazie ad un impasto realizzato con grande abilità: un bel diretto lavorato in modo mirabile e con una una importante lievimaturazione. La pizza qui è leggera (nonostante le dimensioni decisamente generose), ma morbida e al contempo fragrante. La Provola e Pepe merita una menzione speciale perché è davvero meravigliosa. La Ariccia DOP con con provola di Agerola, porchetta di Ariccia, patate al forno, funghi porcini, crema di parmigiano, olio Evo e basilico ti farà innamorare. In questo periodo poi la Tartufino da sola vale il viaggio. Davvero ottimi i fritti artigianali, (in particolare le frittatine). Abbiamo trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo. Il servizio è veloce ed informale, (complimenti a Rossella in sala). Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino si conferma nella nostra guida sul web tra quelli che sono a parer nostro i migliori indirizzi pizza. Da provare e riprovare…Alla prossima.
Quattro Spicchi Pizzeria
Via Roma n.8
Tufino (Na)
Tel. 081 3595529
Visita il sito web di Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino
Rieccoci in Irpinia a Grottaminarda. Siamo tornati da N’ata Luna Restaurant. Sono anni che veniamo qui, e nel tempo abbiamo avuto modo di vivere e seguire l'evoluzione e la crescita di questo vero e proprio “tempio del gusto”. Siamo tornati per gustare le proposte dello chef Vincenzo Vazza, talentuoso, appassionato, capace di regalare emozioni con la sua cucina caratterizzata da passione per il territorio, studio, conoscenza e quel pizzico di creatività che la rendono unica. Un mix di tradizione irpina e modernità. Il resto lo fanno il servizio e la location, “good vibes” direbbe qualcuno ed in effetti è così. Da N'Ata Luna si respira un'atmosfera davvero piacevole. Per noi questo posto è una certezza, un riferimento. Questo è un locale “globale”, dove puoi fare colazione, concederti una pausa caffè, incontrare amici, coccolarti con i dolcetti, pranzare, cenare o concederti un fantastico aperi-food con stuzzicanti proposte di cucina e materie prime eccellenti. “Deus ex machina” di N'ata Luna è Vincenzo Panico, persona a modo, nella vita consulente aziendale ma “gourmet” nell’animo e con una smodata passione per il “bon vivre” e la convivialità. Con lui la moglie Antonella Tocco, instancabile, precisa, un vero vulcano di energia.
N'ataluna. Grottaminarda - Particolare interno
Arrivare da N'ata Luna è semplicissimo, siamo in Contrada Ruvitiello a pochissimi Km dal casello di Grottaminarda della A-16. C’è un ampio e comodo parcheggio gratuito (cosa non trascurabile). All’interno il locale è come lo ricordavo, un vero spettacolo: ampio, luminoso, arredato con gusto e cura. Dominano il legno ed i colori chiari. Bellissimi i tavoli, le sedie e gli arredi dallo stile volutamente un po’ industrial e un po’ retrò. Tutto è curato nei dettagli e trasmette una sensazione di familiarità, ci si sente a casa, quasi coccolati e in un ambiente raffinato, elegante ma al contempo rassicurante e accogliente come l’abbraccio di una mamma. Suggestiva poi la sala con l’angolo cantina. Ma andiamo alla proposta gastronomica. In cucina a comandare le operazioni c'è Vincenzo Vazza, talentuoso chef originario di Bonito, con la sua brigata. Ma andiamo alla proposta gastronomica. Diamo un'occhiata alla carta, ci sono 2 menù degustazione (di cui uno della tradizione irpina). Cinque proposte di antipasti, cinque primi (più un fuori menù), cinque secondi e i dessert. La cosa che colpisce è come tutto parta dalla tradizione, e parli di territorio. In questo periodo spicca anche la presenza tra le altre cose del tartufo e dei porcini. Noi ordiniamo a la carte.
Intanto ci servono i loro pani: cracker artigianale realizzato dallo chef con semi di sesamo e sale maldon, tarallo napoletano realizzato come da tradizione con sugna, pepe e mandorle, grissini tirati a mano e una pagnotella di pane casereccio cotta nel forno a legna. Che spettacolo.....
I Pani artigianali
Da bere oltre ad una minerale prendiamo due calici di Lacrimarosa Irpinia rosato DOC di Mastroberardino, ottenuto da uve di aglianico in purezza questo rosato è davvero gradevole, di un colore rosa tenue e intense note fruttate. In attesa degli antipasti arriva il loro entreé di benvenuto: cannolino croccante ripieno di ricotta di Carmasciano mantecata al Pulieio irpino (un tipo di mentuccia selvatica diffusa in alcune zone dell'Irpinia caratterizzato da un profumo intenso e un sapore particolare). Tartelletta realizzata dallo chef, scarola riccia, goccia di pecorino e polvere di acciughe, e chiudiamo con il sapore intenso e il contrato di sapore della pallotta di "cacio e ova" (formaggio e uova) con mostarda di pera e germogli colorati.
Entreé dello chef Vincenzo Vazza
Il cannolino è davvero squisito con un morbido e profumato ripieno di ricotta di Carmasciano con la nota aromatica del pulieio irpino.
Cannolo croccante ripieno di ricotta di Carmasciano mantecata con Pulieio
La tartelletta è sorprendente, in pratica un ricordo di pizza chiena della tradizione ma in chiave moderna e creativa.
Tartelletta con scarola riccia goccia di pecorino e polvere di acciughe
La pallotta cacio e ova è un tripudio di sapore in un gioco riuscitissimo di contrasti, la nota pungente del formaggio incontra il dolce della mostrada di pera.
Pallotta cacio e ova con mostarda di pera e germogli colorati
Ecco gli antipasti che abbiamo scelto: fiore di zucca nel suo giardino, ossia fiore di zucca croccante, ripieno di ricotta e menta, pesto di zucchine alla menta, zucchine, ravanelli e pomodorini confit. Proposta fresca e colorata.
Fiore di zucca nel suo Giardino
Il baccalà all'insalata con fagiolini, ciuffetti di scarolina, gel di papaccelle, polvere di olive nere è una poesia.
Baccalà all'insalata con fagiolini e scarola
Meraviglioso lo spaghettone alla chitarra, coulis di pomodori rossi e gialli, pomodorini infornati, stracciatella e clorofilla di basilico. Lo spaghettone mantiene la cottura in modo mirale ed esalta un tripudio di pomodori: coulis di pomodorini gialli e rossi, pomodorini pachino scottati in forno e a chiudere il piatto la stracciata irpina con fogliolina di basilico nano e clorofilla di basilico con il suo profumo inebriante. Davvero un gran piatto.
Spaghettone ai pomodori con stracciatella e clorofilla di basilico
Ecco l'omaggio alla tradizione irpina con i taglierini tirati a mano con burro e pulieio irpino. Normalmente e per tradizione il pulieio lo troviamo nel ragù per aromatizzare in modo mirabile il sugo, qui invece viene proposto dallo chef Vincenzo Vazza in bianco, abbinato al burro artigianale aromatizzato al limone, in modo da esaltarne il sapore aromatico, a chiudere il piatto la polvere di acciughe con la sua nota sapida. Un piatto che è una vera e propria poesia del territorio.
I taglierini con burro, limone, pulieio irpino e polvere di acciughe
Come poesia sono anche i taglierini al tartufo irpino. Primo piatto fuori menù che ho voluto degustare. Li ho trovati semplicemente perfetti. Uno dei tagliolini al tartufo migliori mai mangiati.
Taglierini al tartufo
Decidiamo di degustare anche un secondo in due e la scelta cade sul maialino in porchetta ossia maialino da latte porchettato, mayo di peperone arrosto, morbido di patata irpina al Ravece e aglio orsino. Fantastico il maialino che si scioglieva letteralmente in bocca, azzeccato l’abbinamento con la maionese di peperone arrosto e ovviamente con il morbido di patata. Delizioso....
Maialino in porchetta
Chiudiamo in dolcezza con un dessert da dividere, optiamo per la Namelaka fragole e limone. Squisito…
Namelaka fragole e limone
Accompagniamo il dolce con due bicchierini di Don Fà, sublime un vino rosso fortificato, ottenuto da uve rosse e foglie di amarena da un’ antica ricetta dei Baroni de Beaumont. Fiore all’occhiello dell’ Azienda Agricola Fabio de Beaumont di Castelvetere sul Calore.
Don Fà dell'Azienda Agricola Fabio de Beaumont
Paghiamo per il nostro pranzo 55 euro a persona. Decisamente corretto il rapporto qualità - prezzo.
N’ata Luna si conferma alla grande. Questo è a parer nostro un luogo d’eccellenza. Qui trovi davvero tutto, si può venire in ogni momento della giornata. Bellissima la struttura, arredi stupendi, altrettanto bella l’atmosfera che si respira. N’ata Luna è un locale raffinato ma senza eccessi, qui ti senti davvero a casa. La cucina poi è convincente, lo chef Vincenzo Vazza è un vero talento, legatissimo alla sua terra, ovvio che ci sia una grande attenzione alla scelta dei prodotti e della materia prima. Tutto parte dalla tradizione irpina che viene reinterpretata ed in parte rivisitata. Tra gli antipasti il baccalà ha il suo perché, i taglierini (o tagliolini) tirati a mano sono poetici sia nella versione con burro e Pulieio irpino, sia nella versione al tartufo (tra i migliori mai gustati), tra i secondi il maialino porchettato era morbido e gustoso. La carta dei vini è studiata e curata. Il servizio in sala è pressoché perfetto. Complimenti al Deus ex machina di questo luogo del buon vivere e del gusto: Vincenzo Panico, un visionario, un uomo di ingegno e cultura che ha deciso di creare qualche anno fa un progetto davvero bello, con lui la moglie Antonella Tocco ed un team preparato ed in continua evoluzione. N’ata Luna a Grottaminarda si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi. Da non perdere. Eccellenza…..
N’ata Luna
Contrada Ruvitiello
Grottaminarda (Av)
Tel. 0825 188 0611
Visita la pagina Fb di N'ata Luna
Il nostro viaggio per raccontare e consigliare le pizzerie da non perdere ci porta in Valle Caudina ad Airola, qui c'è Antovin. Per noi questo indirizzo non è una novità, infatti ci siamo stati già in passato più volte e non ha mai deluso le nostre aspettative. Visto che ci mancavamo da un po', siamo tornati in questa pizzeria per gustare nuovamente la pizza di Alessandro Tirino, per coglierne le evoluzioni, i cambiamenti e cercare conferme di quanto di buono abbiamo già appurato. Ma andiamo per ordine. Antovin si raggiunge facilmente, si trova in posizione centrale a poche centinaia di metri dal Corso principale di Airola. Arriviamo in prima serata, senza prenotazione ma riusciamo a trovare posto. Il locale è gradevole e spazioso, dispone di due sale, di cui una grandissima con arredi moderni, domina il colore verde delle pareti belli i tavoli e le sedute, c'è anche un angolo privè. In più Antovin dispone di un meraviglioso giardino con tanto di maestoso e antico albero di noci al centro, del resto siamo in provincia di Benevento “of course”, questo spazio e dehors esterno durante la bella stagione sono spettacolari e rappresentano decisamente un valore aggiunto. Nel complesso l'atmosfera è gradevole. L'accoglienza è cordiale.
Diamo un'occhiata al menù pizza, davvero ben strutturato, ci sono gli antipasti, i panini bun, gli sfizi (da non perdere il tris di montanare, i carciofini in pastella e le mozzarelline impanate al tartufo). Poi le pizze divise in diverse categorie: le pizze in doppia cottura (fritte e al forno), le pizze margherite, le marinare, le pizze tradizionali, le innovative, quelle a ruota di carro e le pizze dolci. Da notare come il Giovedì e Venerdì ci sia la possibilità di gustare anche l'impasto integrale agli antichi cereali. Altra cosa importante la grande scelta per il gluten free con un menù dedicato e tante proposte dall'antipasto al dolce. Prima delle pizze ci concediamo qualche coccola fritta. Una porzione di patate artigianali con la buccia...
Patate artigianali con la buccia
E Fritto Misto Terra composto da una frittatina di pasta con prosciutto cotto, piselli e basciamella artigianale, crocchè di patate, arancino alla Bolognese, quadrotto di parmigiana, e provoletta panata.
Fritto Misto Terra
I fritti non hanno fatto altro che far crescere la nostra voglia di pizza. Degustiamo una Capricciosa fatta con pomodoro San Marzano, mozzarella fior di latte del Taburno, carciofini grigliati, funghi champignon, prosciutto cotto grigliato artigianale e olive verdi. Davvero Ottima...
La Capricciosa di Antovin
Poi una Bufalina al Pesto con pomodorini freschi, mozzarella di bufala DOP, olio EVO, basilico fresco e pesto di basilico artigianale. Morbida, profumata e condita in modo generoso...
La Bufalina al Pesto
Se le prime due pizze ci sono piaciute con la Fiume raggiungiamo vette altissime. La Fiume è una pizza fatta con la salsiccia rossa di Castelpoto, peperoncini verdi spadellati con pomodorini e scamorza affumicata.
La pizza Fiume
Questa pizza è un tripudio di sapore, equilibrata, gustosa, fragrante, profumata con la meravigliosa salsiccia rossa di Castelpoto (presidio Slow Food) che regala un sapore intenso che si sposa a meraviglia con quello dei peperoncini verdi di fiume. Pizza spettacolare.
La Fiume - Dettaglio farcitura
Non potevamo che chiudere la nostra degustazione con la mitica Pizzeppola, inventata anni fa da Alessandro Tirino realizzata con cornicione ripieno di crema pasticcera, e poi in uscita dal forno, farcita con una sinfonia di crema pasticcera, amarene sciroppate e zucchero a velo. Un pò pizza e un pò dessert. Attenzione perché la Pizzeppola crea dipendenza. Trovi questa bontà menù in ogni periodo dell’anno. Da applausi!
La Pizzeppola di Alessandro Tirino
Da Antovin abbiamo trovato un impasto realizzato con biga, lavorato con maestria, il risultato è un disco pizza morbido, profumato ma fragrante. Il cornicione si presenta di media grandezza, l'idratazione è abbastanza spinta (siamo intono all'80%). Il peso dei panetti sfiora i 270 gr. I condimenti per il topping sono di qualità e generosi, con tanti presidi slow food e materie prime a Km zero. La certezza da Antovin è Alessandro Tirino, esperto maestro pizzaiolo, appassionato delle materie prime e dei prodotti della sua terra. In effetti sulle sue pizze trionfano molti prodotti sanniti, ortaggi, formaggi, fior di latte, salumi, su tutti la meravigliosa salsiccia di Castelpoto, per cui noi abbiamo un debole. Il servizio è informale, professionale e veloce. Buono il rapporto qualità – prezzo.
Il nostro parere:
• Impasto realizzato con biga
• Uso di materie prime di qualità e molti prodotti del territorio
• Servizio veloce e professionale
• Buon rapporto qualità – prezzo
• Pizzeppola dessert imperdibile
La Fiume vista dall'alto
Antovin è una garanzia. Il locale è spazioso e gradevole con un meraviglioso giardino. Qui trovi una pizza realizzata con maestria da Alessandro Tirino e la sua squadra. Lodevole poi la ricerca che Alessandro fa da anni sui grani autoctoni e antichi, e la sua selezione di materie prime e prodotti del Sannio (e alcuni presidi Slow Food) utilizzati per le pizze. Da notare come in alcuni giorni (il Giovedì e Venerdì) sia possibile anche provare l’impasto ai cereali antichi. Altra cosa importante da sottolineare è la grande proposta gluten free (dall’antipasto al dolce) per gli intolleranti al glutine. Tra le pizze la Fiume ci ha conquistato, la Margherita è una certezza, ma il “must” del locale è decisamente la Pizzeppola, libidine allo stato puro (provare per credere). Oltre alla pizza da Antovin trovi anche proposte di cucina di assoluto livello. Il servizio è veloce, professionale ed informale, il conto non farà piangere il portafogli, infatti il rapporto qualità – prezzo è assolutamente corretto. La margherita classica in carta costa 5 euro, la marinara 5 euro e la cosacca 5 euro e 50 centesimi. Antovin ad Airola si conferma nella nostra guida sul web tra le pizzerie da non perdere. Da provare….
Antovin
Via Caudisi, n. 17
Airola (Bn)
Tel. 333 433 4774
Visita il sito web di Antovin