Puglia

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Venerdì, 01 Dicembre 2023 22:33

La Grotta da Concetta. Campobasso

Nel cuore di Campobasso c’è un indirizzo che non può mancare in agenda, se ami la buona cucina tipica: la Grotta da Concetta. Siamo in una stradina nei pressi del centro storico del capoluogo molisano, Concetta è una piccola istituzione in città, il locale è sempre pieno a pranzo e a cena ed il perché è semplice da capire. Questa osteria – trattoria conserva il fascino della tradizione e propone una cucina molisana semplice ma ben eseguita, materie prime di qualità e un rapporto qualità – prezzo vantaggioso. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio. Noi siamo in quattro, abbiamo prenotato, grazie all’intuizione del nostro architetto templare gourmet Michele, che più volte era già stato qui. Il locale è gradevole e intimo, all’interno ci sono tre ambienti, dominano la pietra e il legno, anche l’illuminazione è soffusa e contribuisce a rendere il clima ancora più disteso e familiare. Ci accompagnano al nostro tavolo.

La Grotta da Concetta Campobasso Suggestivo angolo interno
La Grotta da Concetta. Campobasso - Suggestivo angolo interno

Non aspettarti mise en place particolari o effetti speciali, qui il protagonista è il cibo. Anche il menù è minimal: un foglio con elencate tutte le proposte (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Ovviamente la carta cambia in base allo scorrere delle stagioni. Ci sono tante cose interessanti, dalla pizza e minestra, alla pasta e ceci, dalla minestra di farro, lenticchie e cavolo nero, alla insalata di mussillo, dalle pallotte cacio e uovo, agli involtini di verza, zucca, patate e guanciale, e poi le proposte di carne, c’è anche il fegato di maiale con l’alloro. Insomma un menù ricco di piatti della tradizione.

La Grotta da Concetta Campobasso Particolare di una sala interna
La Grotta da Concetta. Campobasso - Particolare di una sala interna

Prima di ordinare ci servono delle ottime bruschette con olio Evo molisano (proveniente da Ururi) e sale. Pane tostato e un buon olio Evo, la merenda di quando eravamo bambini. Cosa c'è di più buono? 

Bruschette con olio Evo molisano e sale
Bruschette con olio Evo molisano e sale

Noi ordiniamo del vino rosso Tintilia della casa e come antipasto la mitica pizza e minestra, uno dei “must” qui da Concetta e in generale uno dei piatti tipici della cucina molisana, verdure e pizza di mais insieme danno vita ad una sinfonia di profumi e sapori. Che bontà….

Pizza e minestra
Pizza e minestra

Come primo prendiamo tutti gli spaghetti aglio, olio, peperoncino e cavolfiore. Mai scelta fu più azzeccata, a dir poco strepitosi, perfettamente conditi, gustosi, con il cavolfiore che da sapore e il peperone crusco che regala anche un po’ di nota croccante. Complimenti…

Spaghetti aglio olio peperoncino e cavolfiore
Spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore

Il nostro pranzo prosegue con i secondi. Prendiamo due bistecche di vitello. La carne era morbida, succosa, e goduriosa.

Bistecca di vitello e insalata
Bistecca di vitello e insalata

E due piatti di salsiccia e puntarelle. Anche la salsiccia è ottima. In generale direi che la qualità della carne qui da Concetta è davvero elevata.

Salsiccia e puntarelle
Salsiccia e puntarelle

Chiudiamo il nostro pranzo con 3 babà con crema pasticcera alla vaniglia. Il babà era morbido e profumato, deliziosa poi la crema pasticcera che ci stava a meraviglia…

Babà e crema alla vaniglia
Babà e crema alla vaniglia

E una deliziosa crostata alle mele e uvetta, (qui avrei fatto volentieri il bis).

Crostata alle mele e uvetta
Crostata alle mele e uvetta

Accompagniamo il dessert con due giri di liquore di Genziana di Scuppoz. Un amaro di genziana ottenuto da vino biano e un blend di ben 3 radici differenti. Da notare che la lavorazione e produzione della Genziana delle Pecore di Scuppoz è assolutamente artigianale. 

Genziana delle Pecore di Scuppoz
Genziana delle Pecore di Scuppoz

Chiediamo il conto e paghiamo 120 euro in quattro. In pratica solo 30 euro a persona, rapporto qualità – prezzo fantastico.

La Grotta da Concetta a Campobasso è una vera istituzione. Il locale è gradevole e intimo, una osteria-trattoria quasi d’altri tempi. L’ambiente è familiare, per certi versi spartano. Qui ci sono pochi ghirigori e tanta sostanza. Trovi i piatti tipici della tradizione molisana ben eseguiti e porzioni generose, tutto segue il ritmo e lo scorrere delle stagioni e i prodotti e le materie prime sono freschissime. La pizza e minestra è poesia della tradizione. Gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore sono sorprendenti e deliziosi e anche da soli valgono il viaggio. La carne poi è eccellente, la bistecca di costata morbidissima e succosa, ottima anche la salsiccia. Tra i dolci nota di merito per la crostata di mele.
La Grotta da Concetta è un luogo intimo, sembra quasi di mangiare dalla nonna e hai la certezza di rimanere sempre soddisfatto. Non aspettarti effetti speciali ma una cucina sincera e capace di accontentare anche i palati più esigenti. Poi (cosa importante) il rapporto qualità – prezzo è strepitoso. Oggi riuscire a fare un pranzo completo dall’antipasto al dolce e spendere sui 30 euro è ormai una rarità. Complimenti davvero. Il locale è quasi sempre pieno a pranzo e cena quindi il consiglio è quello di prenotare per tempo per avere la certezza di trovare posto. La Grotta da Concetta a Campobasso è una trattoria unica nel suo genere e per questo amatissima. Ci rivedremo presto ….

 


La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378

Siamo in Irpinia a Paternopoli, paese di antiche e radicate tradizioni, famoso perché qui ci sono fantastiche realtà vitivinicole e per il broccolo aprilatico (presidio Slow Food). Nel centro storico di Paternopoli c’è un gioiello assoluto: Pater Familias Ristorante che si trova in un antico edificio che risale al 1836, anticamente era la dimora della famiglia Famiglietti, dopo anni di restauro e recupero grazie agli sforzi di Francesco Anziano (il patron), questo edificio è tornato allo splendore di un tempo.

Pater Familias Ristorante Paternopoli Esterno

Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Ingresso

Pater Familias Ristorante lo abbiamo visitato e recensito più volte, ma ogni volta che torniamo qui riusciamo sempre a cogliere dei dettagli, delle sfumature, dei particolari nuovi.

Pater Familias Ristorante Paternopoli Av Suggestivo angolo interno
Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Suggestivo angolo interno

Veniamo accolti dal personale e da Francesco Anziano che ci accompagna per una rapida visita delle sale, raccontandoci dettagli storici e aneddoti legati alla sua famiglia e a questo luogo che ha un’anima quasi ancestrale. Chi è amante del bello e della storia non potrà non apprezzare Pater Familias. In particolare ha catturato la mia attenzione una cucina antica con tanto di "fornacella", che spettacolo...

Pater Familias Ristorante Paternopoli Av Cucina antica con fornacella
Pater Familias Ristorante. Paternopoli -Cucina antica con fornacella

In quelle che erano un tempo le cantine del palazzo c’è il ristorante con le sue sale suggestive. Domina la pietra, e poi oggetti, portali antichi, soffitti con volte a botte e a crociera, cotto antico. Insomma un luogo che regala emozioni..

Pater Familias Ristorante Paternopoli Suggestivo angolo interno
Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Suggestivo angolo interno

Le stesse emozioni le viviamo a tavola. Qui infatti trionfa la buona cucina irpina della tradizione, presentata però in chiave contemporanea. Il menù segue il ritmo delle stagioni e cambia 4 volte l’anno. Si può optare per il menù degustazione che prevede quattro portate a discrezione dello chef, noi decidiamo di ordinare a la carte. Ci sono cinque proposte di antipasto, cinque primi, quattro di secondi e i dolci. Noi da bere ordiniamo una bottiglia di “Ion” di Stefania Barbot Irpinia Campi Taurasini DOC, un aglianico potente e strutturato, morbido e corposo, con sentori di frutti rossi e spezie e un tannino piacevolissimo. Fantastica scelta….

Ion Irpinia Campi Taurasini di Stefania Barbot
Ion Irpinia Campi Taurasini di Stefania Barbot

In attesa degli antipasti l’entreé di Pater Familias Ristorante, la “pizzella col pomodoro”, una montanarina profumata e gustosa. Nota di merito per la frittura, asciutta, non unta e per il sughetto di pomodoro, paradisiaco….

Pizzella fritta con sugo di pomodoro
Montanarina (pizzella fritta) con sugo di pomodoro

Come antipasti optiamo per la parmigiana scomposta, delicata, profumata e goduriosa.

Parmigiana di melanzane scomposta
Parmigiana di melanzane scomposta

E per la crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli Irpino su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato. La crocchetta è super, patate e tartufo fanno l’amore su un letto avvolgente di fonduta di caciocavallo. Piacevole la nota croccante del pane aromatizzato al prezzemolo.

Crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato
Crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato

Gli antipasti ci hanno convinto. Un trionfo di prodotti del territorio irpino dai sapori netti, semplici ma armonizzati alla perfezione. E’ il momento dei primi piatti. Ecco i cavatelli con crema di broccoli, ricotta salata e peperone crusco. In un primo piatto l’abbinamento di broccoli (trasformati in una suadente crema) e peperone crusco con la nota leggermente sapida della ricotta salata.

Cavatelli in crema di broccoli ricotta salata e peperone crusco
Cavatelli in crema di broccoli, ricotta salata e peperone crusco

L’altro primo è un piatto che vede come protagonista lui: il baccalà, il “pesce di montagna”, infatti un tempo era l’unico tipo di pesce che si poteva consumare in certi luoghi, grazie al suo metodo di conservazione. I mezzi paccheri con baccalà, olive nere e pomodorino sono fatti a regola d’arte. Chapeau.

Mezzi paccheri con baccalà olive nere e pomodorino
Mezzi paccheri con baccalà, olive nere e pomodorino

Francesco Anziano poi ci delizia con un assaggio di maccaronara al pomodoro. La maccaronara per chi non lo sapesse, è un tipo di pasta fresca tipica della tradizione irpina, simile a degli spaghetti alla chitarra ma con un diametro più grande.
Qui faccio un ode alla maccaronara di Pater Familias Ristorante: paradisiaca. L’abbiamo provata con un sugo profumato e leggero di pomodoro, ma quando le temperature sono più rigide la maccaronara viene rigorosamente condita con il ragù della tradizione.

Maccaronara al pomodoro
Maccaronara al pomodoro

Siamo sazi ma non possiamo non assaggiare un secondo da dividere, optiamo per il capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata di patate e verdurine saltate. La carne è eccellente, morbida e succosa e si accompagna divinamene alla patata schiacciata grossolanamente.

Capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata dipatate e verdurine saltate
Capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata di patate e verdurine saltate

Che pranzo sarebbe senza un dessert? Detto fatto. Scegliamo una cheesecake al caramello e arachidi.

Cheesecake al caramello e arachidi
Cheesecake al caramello e arachidi

Una buonissima cheesecake ai frutti rossi e anche una bella fetta di caprese che non guasta mai, anzi. Accompagniamo il dessert con caffè e un giro di grappa barricata.

Cheesecake ai frutti rossi
Cheesecake ai frutti rossi  

Per il nostro pranzo da Pater Familias Ristorante a Paternopoli paghiamo 45 euro a persona. Ho trovato il rapporto qualità – prezzo corretto, soprattutto se teniamo conto della location e della qualità delle proposte di cucina e della materia prima.

"Repetita Iuvant" recitava un detto latino, mai cosa fu più giusta se consideriamo Pater Familias Ristorante. Spesso siamo venuti qui e lo abbiamo recensito e pubblicato proprio perché questo è un luogo di eccellenza. La location ti lascerà a bocca aperta: un antico palazzo gentilizio che risale al 1836, restaurato in modo certosino e con amore. La struttura è ideale anche per eventi, convegni, ricevimenti, manifestazioni ed eventi culturali. La cosa che colpisce oltre alla struttura è la cucina, una cucina del territorio nel senso più nobile ed alto, che racconta l’Irpinia e lo fa attraverso prodotti, piatti e ricette presentate in chiave contemporanea ma senza tradire le radici. Il menù cambia seguendo il corso delle stagioni, tra gli antipasti la crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli Irpino su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato è una chicca del territorio, ottimi i paccheri con baccalà olive nere e pomodorino, la maccaronara di Pater Familias è da Oscar. Il capocollo di maiale cotto a bassa temperatura è morbido, delicato e gustoso. Buoni i dolci (in particolare la cheesecake ai frutti rossi). Ho trovato il servizio veloce, informale ma professionale. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Fornita e curata la carta dei vini con prevalenza (ovvio) di etichette irpine. Il “puls” di Pater Familias è Francesco Anziano, l’anima e il motore di questo luogo, ha messo tutto il suo impegno ed amore in questa avventura e merita il successo che sta ottenendo. Pater Familias Ristorante a Paternopoli si conferma alla grande nella nostra guida sul web dei locali da non perdere. Eccellenza irpina. Da provare assolutamente.



Pater Familias Ristorante
Corso Vittorio Emanuele
Paternopoli (Av)
Tel. 349 672 0077
Visita il sito web di Pater Familias Ristorante

Mercoledì, 29 Novembre 2023 22:18

La Tirolese. Quattro Spicchi Pizzeria. Tufino (Na)

Il nostro appuntamento settimanale con le Pizze Templari ci porta a Tufino, paese non distante dal nolano ma vicino anche al baianese. Qui si arriva facilmente (anche grazie all’uscita dell’autostrada Tufino dell’A-16) e qui c’è un indirizzo pizza che non può mancare in agenda: Quattro Spicchi Pizzeria, il Regno di Giuseppe Caputo. Qui abbiamo gustato una pizza che, in questo periodo, puoi trovare tra le fuori menù: la Tirolese.

La Tirolese vista dallalto
La Tirolese vista dall'alto

Il senso di questa rubrica dedicata alle Pizze Templari nasce, come ben sai, dal desiderio di condividere con te una pizza che abbiamo provato, degustato e apprezzato e che ci ha colpito magari per l’impasto, o per il rispetto della stagionalità dei prodotti e materie prime. Magari la pizza in questione è legata ad una storia o perché racconta attraverso i suoi ingredienti un luogo o un territorio. La Tirolese di Quattro Spicchi Pizzeria è fatta con provola di Agerola, cuor di speck valdostano, noci e fonduta di gorgonzola. Una pizza stagionale dunque, dove gli ingredienti (tutti di grande qualità) sono incredibilmente equilibrati e mixati, una pizza sorprendente e gustosa.

Tirolese dettaglio farcitura
La Tirolese - Dettaglio farcitura

Da Quattro Spicchi Pizzeria abbiamo trovato un bell’impasto diretto, con una lievimaturazione che supera le 36 ore. L’idratazione è del 70%, il cornicione è medio e si presenta perfettamente alveolato. Il peso dei panetti oscilla tra i 285 e i 290 grammi. Giuseppe Caputo esprime così il suo concetto di pizza, semplice come concetto ma goduriosa e appagante. Venire qui da lui è sempre piacevole e la pizza qui è una garanzia. La Tirolese è davvero una pizza da provare soprattutto se ami il gusto intenso del gorgonzola e il sapore dello speck di qualità. Piacevole anche la nota croccante delle noci.

La Tirolese dettaglio alveolatura
La Tirolese - Dettaglio alveolatura

La Tirolese è la Pizza Templare della Settimana. Da Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino troverai un menù semplice da consultare, ben studiato e molto chiaro. Oltre alle pizze suddivise in due sezioni: le “tradizionali”, e le “speciali”, ci sono anche i saltimbocca e le montanare. In tutto troverai oltre una quarantina di proposte pizza. Dai sempre un’occhiata alle pizze fuori menù (quelle stagionali). Tra queste c’è la imperdibile Tirolese. Altro consiglio, non perderti i fritti davvero super, asciutti, non unti, in particolare la la frittatina con i friarielli è poesia pura.

La Tirolese pizza di stagione
La Tirolese di Quattro Spicchi Pizzeria

Giuseppe Caputo è un pizzaiolo talentuoso e appassionato. Qui a Tufino ha aperto la sua Pizzeria, realizzando un sogno che aveva da tempo. Da rimarcare anche il servizio veloce e informale ed il fantastico rapporto qualità – prezzo. Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino è stata una fantastica conferma e merita assolutamente la visita. E quando ci andrai, in questo periodo, prova anche la Tirolese, piacerà tanto anche a te.

 

 

Quattro Spicchi Pizzeria
Via Roma n.8
Tufino (Na)
Tel. 081 3595529
Visita il sito web di Quattro spicchi Pizzeria

 

Ritorna dopo qualche tempo, il nostro appuntamento con le Pizze Templari. Ogni settimana ti consigliamo una pizza da provare e degustare. Stavolta siamo nel nolano precisamente a Casamarciano, qui c'è un indirizzo pizza da non perdere: Luigi Gallo pizza e fritti d’élite. Questa pizzeria per me ormai è una certezza e ogni volta che torno qui, resto sempre piacevolmente colpito. Il locale è gradevole e luminoso, bella l’atmosfera conviviale che si respira in questo luogo. Qui dal 2017, Luigi Gallo dopo tanta gavetta ed esperienze fatte un in diversi locali, ha realizzato il suo sogno: la sua pizzeria, dove poter esprimere al meglio le sue idee e far provare a tutti il suo concetto di pizza. Quella che ti consiglio questa settimana è una pizza presente in carta e che l’ultima volta che sono stato da Luigi Gallo mi ha letteralmente rapito: la Diavola Slow food.

La Diavola Slow Food vista dallalto
La Diavola Slow Food vista dall'alto

Ormai conosci bene il significato di questo appuntamento così amato dai nostri follower e lettori. Ogni settimana ti presento una pizza che ho gustato e che mi ha colpito vuoi per l’impasto, vuoi per la scelta sapiente degli ingredienti, vuoi per l’equilibrio dei sapori, oppure semplicemente perché quella pizza mi ha regalato emozioni. Quelle emozioni le condivido e le metto qui. La Diavola Slow Food di Luigi Gallo mi ha davvero conquistato, l’impasto è lavorato sapientemente, leggero ed etereo come una nuvola, sul disco pizza c’è il profumato pomodoro San Marzano DOP, il fiordilatte di Agerola, la meravigliosa salsiccia di Castelpoto, l'olio Evo bio e fili di peperoncino. Questa pizza ha un profumo inebriante, un gusto equilibrato e pieno. E poi quella salsiccia cos’è ….. Bontà allo stato puro…

Diavola Slow Food Dettaglio
Diavola Slow Food - Dettaglio

La Diavola Slow Food di Luigi Gallo pizza e fritti d’elite è una signora pizza ed il motivo non è difficile da comprendere: un sapore intenso e pieno e un impasto lavorato a regola d’arte. La pizza che ho gustato presenta un impasto fatto con un prefermento (biga) al 100 %. Un bell’impasto indiretto quindi, realizzato con grande maestria. L’idratazione risulta marcata (siamo intorno al 75%). La pizza si presenta morbida ma allo stesso tempo bella fragrante. Si presenta notevole anche l’alveolatura. Da sottolineare come da Luigi Gallo pizza e fritti d’elite il peso dei panetti sia generoso (siamo infatti sui 280 gr.). Altra caratteristica è la scelta e selezione accurata dei prodotti e delle materie prime usate per la farcitura e per il topping, tutte di grande qualità.

Diavola Slow Food Dettaglio Alveolatura
Diavola Slow Food - Dettaglio Alveolatura

Luigi Gallo pizza e fritti d’élite si conferma alla grande. Il locale è carino, luminoso e grande. Qui Luigi Gallo dopo tanta gavetta ed esperienza, affinando tecnica e conoscenze ha creato la sua pizzeria, dove portare avanti il suo concetto di pizza. Una pizza realizzata con biga e lavorata a regola d’arte, il risultato è notevole: una pizza leggera come una nuvola e digeribile. Da non perdere poi, se vieni qui, sono i fritti, fatti come si deve, i magnum crocchè, le frittatine, la sfera di mozzarella e parmigiana di melanzane sono le chicche. Tra le pizze gustate durante la mia ultima visita, la Diavola Slow Food merita una menzione speciale. Da provare assolutamente…

Diavola Slow Food
Diavola Slow Food

 

Luigi Gallo pizza e fritti d’élite
Via Circumvallazione, n.53
Casamarciano (Na)
Tel. 334 270 4627 

Venerdì, 10 Novembre 2023 21:35

Venti Punto Zero. San Vitaliano (Na)

La mia esperienza da Venti Punto Zero è stata a dir poco esaltante. Avevo in agenda da qualche tempo questo locale aperto da pochi mesi, ma che avevo già avuto modo di conoscere e visitare in precedenti occasioni. Non mi ero ancora fermato per provare la loro cucina. Ecco giunto il momento. San Vitaliano è un ameno paese della provincia di Napoli, Nola dista davvero un tiro di schioppo. Siamo sulla importante Via Nazionale delle Puglie. Venti Punto Zero si raggiunge con estrema facilità sia che si provenga via autostrada (uscita Nola) sia che si decida di arrivare attraverso la Via Nazionale delle Puglie provenendo dal napoletano o dal baianese. Il locale dispone di un ampio parcheggio (cosa davvero importante). La location è davvero bella: c’è un giardino curato e ben tenuto antistante la struttura che è luminosissima. All’interno entrando sulla sinistra, c’è l’angolo bar, poi pareti in tufo, larghe vetrate, tavoli e sedute dal tocco glam. L’arredo è sobrio, minimal ma curatissimo, così come essenziale e curata è la mise en place. Noi abbiamo prenotato il nostro tavolo con un po’ di anticipo. Come sempre prima di ordinare diamo uno sguardo alle proposte in carta.

Venti Punto Zero San Vitaliano Insegna interna
Venti Punto Zero. San Vitaliano - Insegna interna

C’è il menù ristorante, e quello dell’aperitivo gastronomico. Si, perché da Venti Punto Zero si può anche optare per l’aperitivo gastronomico, e abbinare una buona bottiglia o un calice ai loro meravigliosi taglieri, o alle superbe pizze al padellino. Uno dei must di Venti Punto Zero sono proprio i taglieri. Quello della Campania, del Centro Italia o Sud Italia con salumi, formaggi e prodotti tipici regionali. Una fantastica idea che sta riscuotendo grande successo. Così si può davvero compiere un viaggio tra i sapori (regionali), quello che poi è il claim di Venti Punto Zero. Nel menù dell’aperitivo gastronomico anche la pizza al padellino, i fritti (da non perdere in particolare la frittatina porchetta e friarielli, i crocchè o i rocher di genovese), e i bao & buns. Poi c’è il menù ristorante con cinque proposte di antipasti, quattro primi e quattro secondi. Le proposte sono stagionali e celebrano la diversità delle regioni italiane grazie all’uso di prodotti provenienti da ogni regione italiana che vengono esaltati da una cucina sapiente e curata. Arriva il pane e da bere ordiniamo una minerale e due calici di rosato E’Arte di Torrevento, un vino ottenuto da uve Bombino Nero e Nero di Troia, di un bel colore rosa intenso, fresco, fruttato, piacevolmente equilibrato. Prima dell’antipasto ho voglia di provare la loro pizza al padellino (che avevo intravisto nel menù dell’aperitivo gastronomico). C’erano tra opzioni, quella ai tre pomodori, alla zucca e lardo di Colonnata con cremoso al pecorino e quella con porchetta di Ariccia, provola, porcini e mayo al limone. Noi optiamo per la pizza al padellino ai tre pomodori.

Pizza al padellino ai Tre Pomodori
Pizza al padellino ai Tre Pomodori

La prima cosa da sottolineare è l’impasto, di una leggerezza unica. Un impasto multicereali che viene lavorato sapientemente e proposto in doppia cottura (prima al vapore e poi statica). Il risultato è un’alveolatura marcata, la pizza al padellino è morbida, profumata ma al contempo fragrante e saporita.

Pizza al padellino ai Tre Pomodori Dettaglio trancio
Pizza al padellino ai Tre Pomodori - Dettaglio trancio e alveolatura

Sopra un trionfo di sapore mediterraneo con salsa di pomodorino, pomodoro ciliegino giallo semi-dry, ciliegino rosso semi-dry, cremoso al basilico e grana padano, polvere di olive nere e basilico cristallizzato. Semplicemente divina.

Pizza al padellino ai Tre Pomodori Dettaglio jpg
Pizza al padellino ai Tre Pomodori - Dettaglio 

Come antipasto scegliamo l’uovo croccante con fonduta di grana padano, tartufo nero, funghi pioppini, spinaci saltati al burro e jus di manzo. Una vera poesia, l’uovo è croccante all’esterno, morbido e godurioso all’interno, si sposa a meraviglia con la fonduta di grana padano che l’avvolge in un voluttuoso abbraccio, il tartufo poi regala quella spinta in più. Anche i funghi ci stanno a meraviglia così come gli spinacini saltati e ingentiliti dal burro. Una vera esplosione dei sensi questo piatto.

Uovo croccante con fonduta di parmigiano reggiano tartufo nero funghi pioppini spinaci saltati al burro e jus di manzo
Uovo croccante con fonduta di parmigiano reggiano, tartufo nero, funghi pioppini, spinaci saltati al burro e jus di manzo

Passiamo ai primi. Abbiamo optato per il piatto denominato in carta Miseria e Nobiltà ossia pasta mista di Gragnano IGP e patate con spuma di provola affumicata, gamberi di Mazara, polvere di crostacei ed olio al basilico. Per la serie: come nobilitare un piatto del povero del territorio in questo incontro tra terra e mare, con i voluttuosi e profumati gamberi e la suadente spuma di provola affumicata a legare il tutto e donare delicatezza ad un piatto che seduce e si lascia ricordare.

Miseria e Nobiltà Pasta e patate con spuma di provola scampi polvere di crostacei e olio al basilico
Miseria e Nobiltà - Pasta e patate con spuma di provola, gamberi, polvere di crostacei ed olio al basilico

L’altro primo è un inno all’Autunno. Sul menù è l’Origami ossia ravioli ripieni di genovese con fonduta di provolone del Monaco DOP, mela annurca e castagne alla brace. A dir poco sorprendente il raviolo con il suo intenso ripieno di genovese, la morbidezza della fonduta di provolone del Monaco e la mela annurca e la castagna alla brace che raccontano meglio di mille parole la magia della stagione autunnale.

Origami Raviolo ripieno di genovese con fonduta di provolone del Monaco mela annurca e castagne alla brace
Origami - Raviolo ripieno di genovese con fonduta di provolone del Monaco, mela annurca e castagne alla brace

Prendiamo anche un secondo in due e la scelta cade sulla pancia di suino cotto a bassa temperatura con laccatura all’acqua di peperoni, millefoglie di patate alle erbe aromatiche, funghi cardoncelli, crema di peperoni e jus di manzo. Il maialino era morbidissimo l’abbinamento con i peperoni è un matrimonio d’amore, così come a meraviglia ci sta la millefoglie di patata alle erbe aromatiche. Un secondo da Oscar.

Maialino CBT con millefoglie di patate e funghi cardoncelli
Maialino CBT con millefoglie di patate e funghi cardoncelli

Che Pranzo sarebbe senza un bel dessert? Ecco il cannolo cilentano, ossia: sfoglia di cannolo con mousse di ricotta di pecora, confettura di fichi bianchi, riduzione di caramello salato al rum e arancia, cioccolato fondente anacardi e fava tonka. Uno dei dolci più buoni gustati di recente, una vera esplosione dei sensi, in particolare mi ha conquistato la mousse di ricotta di pecora e la confettura ai fichi bianchi. Emozioni vere……

Cannolo Cilentano scomposto
Cannolo Cilentano scomposto

Chiudiamo il nostro pranzo con un giro di caffè e amaro Jefferson e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo da Venti Punto Zero poco più di 45 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque commisurato alla grande qualità della proposta gastronomica.

Venti Punto Zero è stato davvero una rivelazione. La location è molto bella e curata con un suggestivo giardino. Qui puoi concederti un meraviglioso aperitivo gastronomico con i fantastici taglieri con prodotti ed eccellenze provenienti da ogni parte d’Italia e ancora le pizze al padellino, i bao e i Bun oppure puoi pranzare o cenare. La mission di Venti Punto Zero è quella di offrire agli ospiti un’esperienza da ricordare, grazie ad una cucina che segue il ritmo e lo scorrere delle stagioni e celebra la grandezza del nostro paese attraverso l’uso di prodotti e materie prime provenienti da diverse regioni. Qui da Venti Punto Zero trovi una cucina di assoluto livello, perfetto mash-up di tradizione e creatività. La Pizza al Padellino è spaziale, l’impasto morbido, profumato e fragrante. L’uovo croccante è una carezza avvolgente. Miseria e Nobiltà, la pasta mista di Gragnano IGP e patate con spuma di provola affumicata, gamberi di Mazara, polvere di crostacei ed olio al basilico è un piatto da ricordare I ravioli ripieni di genovese con fonduta di provolone del Monaco DOP, mela annurca e castagne alla brace anche da soli valgono il viaggio. E che dire del Cannolo Cilentano? Poesia dei sensi. Ho trovato la carta dei vini fornita e curata. Impeccabile il servizio. Corretto il rapporto qualità – prezzo, comunque adeguato al contesto e al tipo di proposta gastronomica. Venti Punto Zero a San Vitaliano entra in modo perentorio nella nostra guida sul web dei migliori indirizzi, quelli da non perdere.

 

 

 

Venti Punto Zero
Via Nazionale delle Puglie, KM 49.300
San Vitaliano (Na)
Tel. 344 4810737
Visita il sito web di Venti Punto Zero

Torniamo sempre volentieri a Sant’Agata de’ Goti, uno dei borghi più caratteristici e suggestivi della Campania. Qui vengono tantissimi turisti e visitatori attratti dalle sue bellezze storiche, architettoniche e dalla generosa natura che la circonda. Su tutto, l’immagine che resta impressa appena si arriva qui, è quella del centro storico che si scorge dal Ponte sul Martorano. Un vero proprio “presepe” fatto di case cortina costruite a picco sul costone tufaceo a strapiombo sul fiume. Alle sue spalle si erge maestoso e bonario il Monte Taburno che pare ammirare e quasi sorvegliare dall’alto tanta bellezza. Dopo una bella passeggiata nel centro storico ricco di viuzze, chiese, palazzi antichi, slarghi e scorci pittoreschi, ci fermiamo a pranzo.

Sant Agata de Goti Centro storico dal ponte sul Martorano
Sant Agata de Goti - Centro storico dal ponte sul Martorano

Siamo tornati all’Agriturismo Buro, a parer nostro, in assoluto uno dei migliori visitati negli ultimi anni. Siamo in posizione dominante, in collina nella zona denominata “Pennino”. Da qui si può ammirare la vallata ed il centro storico da una posizione privilegiata. Abbiamo prenotato con dovuto anticipo il nostro tavolo all’Agriturismo Buro. Ad accoglierci c’è Mario, il proprietario, vulcanico, e sempre disponibile con gli ospiti della struttura. Con lui c’è dietro a questa realtà tutta la famiglia Buro che gestisce con passione, tenacia e bravura sia l’azienda agricola (da cui provengono molti dei prodotti usati in cucina), sia l’agriturismo. La struttura è molto bella e spaziosa, ci sono sue sale interne (una molto grande e luminosa), e poi una veranda che affaccia sul giardino. L’arredo è semplice, rustico ma curato. Alle spalle della struttura c’è un fantastico giardino dove potersi rilassare e dove i bambini possono giocare all’aria aperta.

Agriturismo Buro SantAgata de Goti Insegna Esterna
Agriturismo Buro Sant'Agata de' Goti - Insegna Esterna

Durante la settimana c’è un menù alla carta, quindi si può scegliere liberamente cosa mangiare oppure affidarsi ai consigli di Mario. La Domenica e durante i giorni festivi l’Agriturismo Buro propone ovviamente un menù fisso (scelta comprensibile data la grande presenza di clienti). Si comincia con un must di Sant’Agata de’ Goti: le mitiche ‘nfrennule che adoro. Questi tarallucci sono una bontà assoluta, fatti con ingredienti semplici e genuini: farina, vino bianco, olio e finocchietto selvatico. Sono protagoniste dell’aperitivo tipico del luogo da accompagnare con salumi e un buon bicchiere di vino.

Le nfrennule dellAgriturismo Buro
Le 'nfrennule dell'Agriturismo Buro

A proposito di vino, ci viene servito un ottimo aglianico locale. Cominciano le danze. Si parte con un tagliere con pecorino al tartufo e al pistacchio di Campoli del Monte Taburno, noci bio dell’azienda Agricola Buro e marmellata di fichi bio. Spettacolare in particolare il pecorino al tartufo con il suo profumo intenso. Ottime le noci bio…

Tagliere con formaggio noci e marmellata di fichi
Tagliere con pecorino al tartufo e al pistacchio, noci e marmellata di fichi

Poi ci viene servita una particolare polenta con la cicoria selvatica, che personalmente ho apprezzato molto.

Polenta con cicoria selvatica
Polenta con cicoria selvatica

Un trionfo di sapori contadini i funghi pioppini saltati in padella con pomodorini . Qui non potevo esimermi dall’accompagnarli con l’ottimo pane dell’Agriturismo Buro.

Funghi pioppini e pomodorini
Funghi pioppini e pomodorini

Una menzione particolare va al pane che viene prodotto qui, realizzato con il lievito madre. Uno spettacolo incredibile…E che profumo!

Pane al lievito madre in cottura nel forno a legna
Agriturismo Buro. Sant'Agata de' Goti - Pane al lievito madre in cottura nel forno a legna

L’antipasto continua come in un crescendo rossiniano, ecco un piatto di salumi locali e ricottina: prosciutto sannita, capocollo, pancetta, salame (di loro produzione) e una delicata e profumata ricottina.

Salumi locali e ricottina
Salumi locali e ricottina

Poi ci servono delle bruschette ancora calde con mentuccia e il lardo di Colonnata, che si scioglieva con il calore del pane…Che meraviglia…

Bruschette con lardo di colonnata e mentuccia
Bruschette con lardo di colonnata e mentuccia

La zucca in agrodolce è spettacolare…….

Zucca in agrodolce
Zucca in agrodolce

Così come la caciottina di pecora servita sempre con le noci bio…..

Formaggio di pecora e noci
Caciottina di pecora e noci

Intanto Mario, vulcanico e sempre disponibile, passa per sincerarsi che tutto stia andando per il meglio. Non può che essere così, si procede alla grande. Come resistere alle morbide e fragranti pizzette fatte con il lievito madre dell’Agriturismo Buro? Infatti non resistiamo....

Le pizzette dellAgriturismo Buro
Le pizzette dell'Agriturismo Buro

Pensi che l’antipasto dell’Agriturismo Buro sia terminato? Assolutamente no….Infatti dopo poco ecco una scarolina ripiena con pane raffermo, capperi olive e noci, panzerotto ripieno con caciocavallo e mortadella e peperoncino in pastella fritto. La scarolina ripiena sorprende ma il panzerotto ripieno con caciocavallo e mortadella è un piccolo trionfo di sapore.

Fagottino con caciocavallo e mortadella peperoncino in pastella e scarola ripiena
Pazerotto con caciocavallo e mortadella, peperoncino in pastella e scarola ripiena

L’antipasto si chiude con uno dei “must” di questo periodo dell’Agriturismo Buro: costine (tracchie) e patate al forno. Qui mi sono dovuto imporre lo stop, perché erano talmente buone che avrei fatto volentieri il bis….

Tracchie e patate al forno
Costine (Tracchie) e patate al forno

L’antipasto è stato eccezionale, ricco, opulento, realizzato con prodotti del territorio (molti provenienti dall’azienda agricola di famiglia). In attesa dei primi usciamo per passeggiare un po’ nel bel giardino della struttura. Siamo su una collinetta, per questo possiamo ammirare il centro storico di Sant’Agata de’ Goti da una prospettiva differente. Sempre stupendo.Torniamo al tavolo perché è il momento dei primi piatti. Si comincia con i paccheri melanzane, salsiccia e mozzarella su letto di parmigiano…

Paccheri con melanzane pomodori bio e mozzarella
Paccheri con melanzane, pomodori bio e mozzarella

Poi ci viene servita una pasta tipica di Sant'Agata de' Goti: le pacche (pasta fatta a mano) in questo caso con ceci, porcini del Taburno, aglio e olio.

Pacche con ceci e porcini
Pacche con ceci e porcini

Come se non bastasse, Mario ci regala anche la degustazione di un altro primo piatto: agnolotti ripieni con ricotta e pesto bio, su letto di parmigiano con una pioggia di caciocavallo e noci. Davvero notevoli....

Ravioli ripieni di ricotta e pesto con caciocavallo e noci su letto di parmigiano
Agnolotti ripieni di ricotta e pesto con caciocavallo e noci su letto di parmigiano

Con i secondi raggiungiamo l’apoteosi. Qui all'Agriturismo Buro la carne è davvero eccellente e viene cucinata a regola d’arte. Non potevamo non prendere una porzione di misto alla brace (salsiccia, coppa di maiale e agnello) con patatine. La carne è davvero superlativa, in particolare l’agnello era tenerissimo.

Agriturismo Buro SantAgata de Goti Misto alla brace IGP con patatine
Misto alla brace IGP con patatine

L’altro secondo è un maestoso arrosto di marchigiana. Che spettacolo… I meat-lovers di sicuro apprezzeranno anche solo guardando la foto….

Marchigiana alla brace
Marchigiana alla brace

Come contorno arriva una sempre gradita e fresca insalata bio dell’orto, condita in modo sublime.

Insalata di campo
Insalata di campo

“Dulcis in fundo” (quasi, perché c’è anche la frutta…) arriva il dessert. Mario ci tiene a farci assaggiare i baci di caprese, buoni davvero…

Baci di caprese
Baci di caprese

Ma l’Oscar dei dolci va alla mitica Pasqualina, una vera maga con torte e crostate. In questo caso ci fa gustare una fetta di crostata di frolla con marmellata di fichi bio, noci e cioccolato fondente.

Crostata di frolla con marmellata di fichi bio noci e cioccolato
Crostata di frolla con marmellata di fichi bio, noci e cioccolato

Poi ecco la frutta di stagione, (bella anche da vedere oltre che da mangiare). Prendiamo poi due caffè e due amari.

Frutta di stagione
Frutta di stagione

Per il nostro opulento pranzo all’Agriturismo Buro paghiamo poco più di 40 euro a persona.

Torniamo spesso all’Agriturismo Buro perché per noi rappresenta una certezza assoluta. Questo è un “signor Agriturismo”, nato da un’azienda agricola. Dietro c’è la storia della famiglia Buro, che con passione e grandi capacità, è riuscita nel tempo a creare una meraviglia. La location è suggestiva, grazie anche alla sua posizione dominante e panoramica da cui si può ammirare da una prospettiva davvero particolare il borgo antico di Sant’Agata de’ Goti.
Mario è il padrone di casa ed anche l’anima di questo luogo, che rispecchia il suo carattere generoso e verace. Qui all'Agriturismo Buro trovi meravigliosi piatti della tradizione contadina. L’antipasto di Buro è infinito e di qualità. In cucina c’è anche la mano della signora Teresa, custode di preziose ricette e piatti del territorio. Da non perdere la pasta fresca (tagliatelle, pappardelle e le mitiche pacche), i primi piatti sono conditi con ogni ben di Dio, dal sugo di pomodoro biologico, ai funghi porcini del Taburno, ai legumi e alle verdure dell’orto. Quasi tutti i prodotti usati in cucina le materie prime provengono dall’azienda agricola di famiglia o comunque da piccoli produttori e allevatori locali. La carne è un altro must dell’Agriturismo Buro. Ci sono tantissimi ospiti che fanno chilometri e chilometri per gustare la carne qui. Per i dolci devo fare i complimenti a Pasqualina, una vera “maga” in fatto di torte e soprattutto crostate. L’Agriturismo Buro a Sant’Agata de’ Goti è una garanzia. A parer nostro, uno dei migliori da noi visitati, decisamente da non perdere. Parola de I Templari del Gusto.

 


Agriturismo Buro
Via Pennino n. 15
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 0823 717006
Visita il sito web dell’Agriturismo Buro.

Ti proponiamo la ricetta di un primo piatto dello chef Stefano Borrelli che abbiamo gustato da Bocca di Bacco a Cimitile, sono le pappardelle con battuta di fassona, stracciata di bufala e pesto di pistacchio, un meraviglioso gioco di consistenze e sapori, un gioco di caldo e di freddo con un equilibrio studiato ed esaltante. Grazie allo chef Stefano Borrelli e all’amico Onofrio Dennetta per la ricetta.

 

Ingredienti per 4 persone:

- Pappardelle secche all’uovo 320 gr.
- Crema di mozzarella di bufala 280 gr
- Pesto di pistacchio 200 gr.
- Granella di pistacchi di Bronte 60.gr.
- Stracciata di bufala 60 gr.
- Battuta di Fassona Piemontese q.b.
- Grana grattugiato 80 gr.
- Sale, pepe e olio Evo q.b.

 

Procedimento:

Cuocere le pappardelle in abbondante acqua salata.
In una padella mettiamo la crema di mozzarella e aggiungiamo il pesto di pistacchi, far riscaldare mescolando. Incorporiamo la pasta e mantechiamo bene, aggiungendo alla fine il pepe, il formaggio grattugiato e la granella di pistacchi di Bronte. Amalgamiamo bene il tutto ed impiattiamo, rifinendo ogni porzione con la stracciata di bufala, la battuta di Fassona Piemontese, granella di pistacchio e olio Evo a crudo. Il piatto è pronto.

Per la battuta di fassona:

Estraiamo dal frigo la nostra carne. Optiamo per un taglio di carne magra (l’ideale sarebbe il girello), prima va fatta a cubetti sottili, poi si procede alla battitura, si dice così perche si taglia battendo la lama di un coltello affilato quasi a caso fino a rompere tutte le fibre della carne e renderla quasi macinata. Per fare prima (e se non si ha la giusta manualità), si può acquistare la carne già macinata grossolanamente dal proprio macellaio di fiducia.

Una volta estratta la carne dal frigo mettiamola in una ciotola e condiamo la nostra battuta di Fassona con sale, olio Evo e pepe in modo da farla insaporire, amalgamiamo bene e facciamo riposare un po’. Poi formiamo quasi delle quenelle di battuta per guarnire i nostri piatti.

- Chef Stefano Borrelli -


 

Bocca Di Bacco - Ristorante Braceria
Via Croce n.15
Cimitile (Na)
Tel. 081 5124154
Visita il sito web di Bocca di Bacco a Cimitile

Ritorno sempre volentieri A Casa di Dionisio, questo ristorante possiede infatti qualcosa di ancestrale e profondo legato al luogo. Qui un tempo, c’era uno degli indirizzi storici della ristorazione sannita: la Rete, il ristorante della famiglia Mignone e del compianto Don Vincenzo (il papà di Dionisio). Oggi a Beltiglio di Ceppaloni, A Casa di Dionisio rappresenta l’ideale anello di congiunzione tra passato, presente e futuro, con un comune denominatore, una proposta gastronomica di qualità eccelsa capace di esaltare le materie prime locali, presentate con un tocco di modernità. Conosco Dionisio Mignone da anni e ho sempre apprezzato la sua ospitalità, la sua profonda conoscenza dei prodotti e dei vini. Insomma tornare qui è sempre una garanzia. In cucina c’è la bravissima chef Adriana Pawlick con la sua brigata. Come detto siamo a Ceppaloni, precisamente a Beltiglio, Benevento dista solo pochi Km. Noi abbiamo prenotato il nostro tavolo con qualche giorno di anticipo. Veniamo accolti con gentilezza e garbo da Dionisio e da Matheus, giovane e bravissimo maître. A Casa di Dionisio è come lo ricordavamo. All’esterno c’è un giardino con un grande spazio esterno, dove durante la bella stagione si può pranzare, cenare o concedersi un meraviglioso aperitivo. Ci sono poi i due ambienti interni, davvero particolari e accoglienti domina il legno, e poi il cotto, la pietra e un arredo che strizza l’occhio al rustico e allo shabby. La mia saletta preferita è quella con il grande camino in mattoncini che si trova accanto ad una bellissima vetrata che si affaccia sulle colline del Sannio e sul verde. Particolari anche i tavoli e le sedute. La mise en place è semplice ma al contempo raffinata. Ho la fortuna di accomodarmi proprio nella mia saletta preferita.

A Casa di Dionisio Particolare
A Casa di Dionisio - Particolare

Come sempre guardo il menù, c’è la possibilità di optare per un percorso di degustazione molto interessante denominato “A Casa” (costo 42 euro con sei portate escluso vini). Poi ci sono i salumi e i formaggi, gli antipasti, i primi, i secondi, i contorni, e una sezione appositamente dedicata alla brace (altro piatto forte del luogo). Ovviamente ci sono tanti prodotti locali di eccellenza come i salumi e i formaggi del Sannio e sua maestà il tartufo. Noi decidiamo di ordinare “a la carte”. In attesa di scegliere cosa degustare, ci concediamo un aperitivo sotto il porticato che affaccia sul giardino: bollicine e una meravigliosa salsiccia flambè, salsiccia “povera” piccante stagionata 15 giorni, affumicata e scottata alla fiamma con alcool al ribes.

Salsiccia al flambè
Salsiccia al flambè

Questo è uno dei must di A Casa di Dionisio, che ogni volta che vengo qui devo gustare. Adoro infatti il sapore unico di questa salsiccia, il suo profumo, il piccantino che si spigiona in modo piacevole e delicato, e la sua nota aromatica dovuta al passaggio flambè con alcool al ribes (altra chicca).

Salsiccia e peschiole
Salsiccia e peschiole

Oltre alla paradisiaca salsiccia ci servono anche le mitiche polpettine di tonno con senape al miele, e le peschiole in agrodolce dell’azienda agricola Verticelli. Le peschiole sono in pratica le piccole pesche che vengono colte ancora acerbe prima che si formi il nocciolo, vengono lavorate in modo artigianale e conservate in agrodolce. Davvero una squisitezza.

Popettine di tonno con senape al miele
Popettine di tonno con senape al miele

Rientriamo in sala e ordiniamo, da bere prendiamo una bottiglia di Rosato Beneventano Orchis Purpurea di Masseria Frattasi. Questo vino ottenuto da uve di aglianico in purezza, sorprende, di un bel colore rosa intenso, si presenta piacevolmente fruttato, con sentori floreali di rosa e un bel tannino quasi vellutato. Ottima scelta.

Orchis Purpurea Rosato beneventano di masseria Frattasi
Orchis Purpurea Rosato beneventano di Masseria Frattasi

Come antipasto prendiamo crema di cavolo viola e scalogno con polpettine di patè di filetto di maiale panate e fritte con gel di carote al lime. Questo piatto mi ha conquistato in primis per l’impatto cromatico (notevole), poi per il suo equilibrio e per il suo sapore. Meravigliosa e delicata la crema di cavolo viola, piacevoli e goduriose le polpettine di patè di maialino con la nota interessante del gel di carota e lime.

Crema di cavolo viola e scalogno con polpettine di filetto di maiale e gel di carota al lime
Crema di cavolo viola e scalogno con polpettine di filetto di maiale e gel di carota al lime

Anche l’altro antipasto mi è piaciuto, i fiori di zucca ripieni con macinato di vitellone, patate e formaggio su crema di zucchine sono delicati e si sposano a meraviglia con la crema e dadolata di zucchine.

Fiori di zucca ripieni di macinato di vitellone patate e formaggio su crema di zucchine
Fiori di zucca ripieni di macinato di vitellone patate e formaggio su crema di zucchine

Come primi optiamo per i fusilli ricci freschi con porcini, salsiccia piccante e formaggio, dal sapore rustico e avvolgente.

Fusilli ricci freschi con porcini salsiccia piccante e formaggio
Fusilli ricci freschi con porcini salsiccia piccante e formaggio

E gli immancabili tagliolini freschi con tartufo e crema di formaggi, di cui a distanza di giorni ricordo ancora il profumo inebriante. Se vieni a Casa di Dionisio soprattutto in questo periodo i tagliolini al tartufo sono uno dei piatti da non perdere.

Tagliolini con tartufo nero e formaggi
Tagliolini con tartufo nero e crema di formaggi

Il nostro pranzo procede in modo sereno e piacevole, di tanto in tanto Dionisio passa per sincerarsi che tutto stia andando bene. Noi intanto decidiamo anche di prendere un secondo e un contorno in due. La nostra scelta cade sul filettino di suino chiaro cotto a bassa temperatura con burro affumicato al whisky, il suo fondo e gel di arance. La carne è strepitosa, il maialino morbido ma al contempo piacevolmente tenace, il burro affumicato al whisky insieme al suo fondo gli donano un sapore delicato, piacevole la nota agrumata e fresca del gel di arance.

Filettino di suino chiaro CBT con burro affumicato al whisky il suo fondo e gel di arancia
Filettino di suino chiaro CBT con burro affumicato al whisky il suo fondo e gel di arancia

Come contorno non mi faccio mancare mai qui a Casa di Dionisio le patate al forno alle erbe aromatiche e pepe. Semplicemente sublimi.

Patate al forno alle erbe aromatiche e pepe
Patate al forno alle erbe aromatiche e pepe

Dionisio ci offre poi dei graditissimi cantuccini e dolcetti secchi……

Cantuccini e dolcetti
Cantuccini e dolcetti

Li accompagniamo con due bicchierini di Amaro Forte Mazzetti, antico amaro di tredici erbe, radici e bacche di Mazzetti D’Altavilla.

Amaro forte Mazzetti
Amaro Forte Mazzetti

Per il nostro pranzo da A Casa di Dionisio paghiamo 80 euro in due, rapporto qualità – prezzo davvero ottimo.

A Casa di Dionisio è uno dei miei indirizzi preferiti. Qui ritorno sempre volentieri. Adoro l’atmosfera che si respira qui, gli ambienti che sono quasi un incontro tra Sannio e Provenza, i dettagli, gli arredi, i tavoli, le sedute. Insomma qui si sta davvero bene. Ovviamente va rimarcata la calda ospitalità di Dionisio, del bravo Matheus e di tutto il team, ma soprattutto le proposte di cucina della chef Adriana Pawlick e della sua brigata. Una cucina che esalta le materie prime locali e i prodotti di eccellenza del territorio (carni e tartufo in primis) grazie anche ad abbinamenti creativi e studiati. Questa è una cucina che ha un’anima, per questo è bello raccontarla. La salsiccia al flambè è un piatto da non perdere e ti conquisterà con il suo gusto intenso, aromatico e rustico. La crema di cavolo viola e scalogno con polpettine di patè di filetto di maiale panate e fritte con gel di carote al lime è sorprendente e delicata, i tagliolini al tartufo nero e crema di formaggi anche da soli valgono la visita. Squisito il filetto di suino chiaro cotto a bassa temperatura con burro affumicato al whisky, il suo fondo e gel di arance. Il servizio è professionale e veloce. La carta dei vini è curata e fornitissima con molte etichette anche straniere, e interessante e sconfinata è la carta dei drinks e dei cocktails. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo. A Casa di Dionisio a Ceppaloni si conferma nella nostra guida sul web di quelli che sono a parer nostro i migliori indirizzi e i locali da non perdere. Assoluta certezza. Garantiamo noi.

 

 

 

A Casa di Dionisio
Contrada Masseriola n. 11
Ceppaloni - Frazione Beltiglio (Bn)
Tel. 0824 46574
Visita il la pagina FB del Ristorante A Casa di Dionisio

Venerdì, 13 Ottobre 2023 20:58

U' Vulesce. Cerignola (Fg)

Siamo nel cuore di Cerignola, non lontano dalla spettacolare Basilica Cattedrale di San Pietro Apostolo (noto anche come il Duomo Tonti). Ci siamo fermati a pranzo da U’Vulesce. Questo indirizzo è imperdibile per una serie di motivi. In primo luogo perché il locale regala una meravigliosa sensazione di familiarità e calda accoglienza: spazi ridotti, una quarantina di coperti all’interno, legno alle pareti, in fondo un maestoso bancone in legno e una sorta di “enoteca a vista” con tantissime bottiglie ed etichette che maestosamente sono in bella mostra. L’altro e non trascurabile motivo che rende U’Vulesce indirizzo imperdibile è che qui mangi divinamente, tanto proposte di terra quanto (soprattutto) piatti di mare e pesce sempre fresco con materie prime e prodotti di qualità assoluta. E poi dove lo trovi un oste come Rosario Didonna? Simpatico, vulcanico, ospitale, preparato e sempre sorridente. Avevo questo indirizzo segnato da qualche tempo in agenda, non vedevo l’ora di passare a provare la loro cucina.

U Vulesce Cerignola
U Vulesce. Cerignola

In principio fu la salumeria di famiglia (con più di 60 anni si storia), che ancora oggi esiste ed è diventata una vera e propria bottega gastronomica dove poter acquistare salumi, formaggi e prodotti di eccellenza (con alcune vere e proprie chicche). Qui la sera si possono gustare aperitivi e piccole proposte di cucina in prevalenza finger food “Puglia Style” abbinate ad ottimi calici. Dal 2001 Rosario Didonna decide di aprire anche il suo Ristorante a pochi passi dalla bottega di famiglia. Nasce così U’Vulesce che nel dialetto di Cerignola significa “la voglia”, “il desiderio”, insomma concetti che ben si coniugano con la buona cucina che qui la fa da padrona. Dando un’occhiata al menù o ascoltando le proposte del giorno “la voglia” ti viene davvero e il “desiderio” cresce sempre di più. Ci sono proposte di terra e di mare, il minimo comune denominatore è la qualità delle materie prime e un pescato sempre fresco.
Da bere ordiniamo una minerale e optiamo per un bianco, un’interessante falanghina IGT Puglia di Antica EnotriaOttenuto da uva falanghina in purezza, questo vino ha un colore paglierino vivace, un profumo quasi floreale, un gusto pieno, minerale e piacevolmente sapido. Sarà un ottimo compagno di viaggio per il nostro pranzo.

La Falanghina di Antica Enotria
La Falanghina di Antica Enotria

Intanto arrivano i loro pani e degli invitanti tarallucci alle cime di rape (fatti da loro). Attenzione perché sono buonissimi e creano dipendenza….

Pane e taralli alle cime di rape
Pane e taralli alle cime di rape

Il pane lo assaggiamo con l’olio che Rosario ci propone in degustazione: l’olio Evo biologico dell’azienda agricola Cascavilla. Ottenuto da olive biologiche della varietà coratina. Un olio meraviglioso, fruttato, intenso.

Olio Evo bio dellazienda agricola Cascavilla
Olio Evo bio dell'azienda agricola Cascavilla

Cominciamo ordinando gli antipasti. Ecco un favoloso crudo di pesce, uno dei migliori mai provati…..

Il fantastico crudo di U Vulesce
Il fantastico crudo di U' Vulesce

Il tonno tonnato, ossia tonno pinna gialla scottato con zucchine alla scapece, salsa tonnata, cipolla IGP e riduzione di soia agli agrumi garganici è sorprendente. Meraviglioso il tonno e inaspettato e azzeccato l’abbinamento con le zucchine alla scapece.

Tonno scottato con zucchine alla scapece salsa tonnata cipolla e riduzione di soia agli agrumi garganici
Tonno scottato con zucchine alla scapece, salsa tonnata, cipolla e riduzione di soia agli agrumi garganici

Prendiamo anche due piatti di polpo tiepido in marinatura con patata al limone, olive, cipolla IGP , pomodoro confit e sedano. Qui siamo a livelli siderali, il polpo è morbidissimo, aromatico e si sposa a meraviglia con la voluttuosa patata che viene schiacciata grossolanamente in modo che si senta bene quando di mangia e aromatizzata al limone. Chapeau...

Polpo tiepido in marinatura con patata al limone olive cipolla IGP pomodoro confit e sedano
Polpo tiepido in marinatura con patata al limone, olive, cipolla IGP, pomodoro confit e sedano

Gli antipasti ci hanno convinto ed esaltato. I primi non fanno altro che confermare il nostro giudizio positivo. Prendiamo due spaghettoni aglio, olio, peperoncino (‘nduja) con crostacei crudi e cotti. Gustosi, piccantini il giusto, con un sapore di mare che regala emozioni…

Spaghettoni aglio olio e peperoncino con crostacei crudi e cotti
Spaghettoni aglio olio e peperoncino con crostacei crudi e cotti

 E due risotti (riso carnaroli) al pomodoro datterino giallo e rosso, basilico e gamberi crudi e cotti. Il riso è mantecato alla perfezione, il gusto una vera sinfonia. Il datterino abbraccia il gambero che viene esaltato dalla doppia consistenza (crudo e cotto), come un bacio e una carezza. Questo piatto resta nella memoria…

Riso carnaroli al pomodoro datterino giallo e rosso basilico e gamberi
Riso carnaroli al pomodoro datterino giallo e rosso basilico e gamberi

Intanto di tanto in tanto passa a salutarci Rosario Didonna, simpatico, preparato, viene a controllare che tutto stia andando bene e lo fa con la sua consueta simpatia. Visto che siamo da U’ Vulesce che significa “voglia”, “desiderio”, ci lasciamo tentare da un altro piatto: un branzino a tocchetti, panato e servito con salsa tartara.

Branzino pastellato con salsa tartara e limone
Branzino pastellato con salsa tartara e limone

Chiudiamo il nostro pranzo con i dolci. Due tarte tatin alle pesche con gelato al fiordilatte e crema ai frutti di bosco.

Tarte tatin alle pesche con gelato al fiordilatte e crema ai frutti di bosco
Tarte tatin alle pesche con gelato al fiordilatte e crema ai frutti di bosco

E una tartelletta con crema di limone, ganache al cioccolato bianco, cacao amaro, frutta e sedano. Si hai capito bene, sedano. Sorprendente perché regala freschezza finale al dolce.

Tartelletta con crema al limone ganache al cioccolarto bianco cacao amaro frutta e sedano
Tartelletta con crema al limone, ganache al cioccolarto bianco, cacao amaro, frutta e sedano

Ci concediamo un giro di amari all’arancia rossa. E chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro lauto pranzo da U’ Vulesce 65 euro a persona, se consideriamo che alla fine del pranzo le bottiglie di vino che abbiamo preso saranno due, il rapporto qualità – prezzo è assolutamente corretto.

U’ Vulesce a Cerignola è un piccolo tempio della buona cucina, qui trovi prodotti eccellenti e un pescato sempre fresco. La cucina segue i ritmi delle stagioni, le proposte di terra e di mare sono realizzate con attenzione, amore con un occhio anche all’estetica, la qual cosa non guasta mai. Rosario Didonna è un perfetto padrone di casa, simpatico, vulcanico e preparato. La carta dei vini è vasta, curata e fornita. Non a caso nell’insegna esterna si legge U’Vulesce, vini e cucina, perché qui il vino ha un ruolo fondamentale. Il crudo di U’Vulesce è uno deimigliori mai gustati, il polpo tiepido in marinatura con patata al limone, olive, cipolla IGP, pomodoro confit e sedano è una poesia. Tra i primi, il risotto al pomodoro datterino giallo e rosso, basilico e gamberi crudi e cotti anche da solo vale la visita. Il servizio è veloce, il rapporto qualità – prezzo è corretto e comunque adeguato alla proposta gastronomica. Se venite qui, fate anche un salto in salumeria e bottega (quasi adiacente al ristorante) per acquistare qualche bontà. Giusto per la cronaca io sono ritornato a casa con le mitiche olive di Cerignola, i taralli alle cime di rapa (gli stessi gustati al ristorante) e caciocavallo podolico dauno. U’ Vulesce a Cerignola entra nella nostra guida sul web tra quelli che sono i migliori locali, quelli da non perdere. Assoluta certezza.

 

 

 

Hostaria u' Vulesce
Via Cesare Battisti, n.3
Cerignola (Fg)
Tel. 0885 42 57 98
Visita il sito web di U’Vulesce

Mercoledì, 27 Settembre 2023 21:24

Il Riccio Ristorante. Mirabella Eclano (Av)

Al Riccio Ristorante sono già stato anni fa, mi intrigava all’epoca l’idea di un locale che proponesse una cucina di mare in un luogo vocato per tradizione e posizione geografica ad una cucina chiaramente di terra. A distanza di tempo, la curiosità di provare nuovamente le loro proposte era forte e visto che ero in zona, sono ritornato a pranzo. Siamo a Mirabella Eclano, precisamente al Passo di Mirabella. Il casello di Grottaminarda dell’A-16 dista davvero pochi Km, arrivare qui è davvero semplice.

Il Riccio Ristorante Mirabella Eclano Insegna esterna
Il Riccio Ristorante. Mirabella Eclano - Insegna esterna

Il locale è come lo ricordavo, anzi anche più bello, perché ha raddoppiato il suo spazio: due belle sale curate e con un arredo sobrio. Dominano la pietra e il legno. Bella, semplice ma al contempo raffinata la mise en place. Molto caratteristica è la parte che da una sala conduce all’altra, qui troneggia un bel camino. D’Inverno o comunque nelle serate fredde con il fuoco acceso deve essere davvero uno spettacolo.

Il Riccio Ristorante Mirabella Eclano Particolare interno con camino
Il Riccio Ristorante. Mirabella Eclano - Particolare interno con camino

Veniamo accolti con grande gentilezza e professionalità da Franco (il maître e responsabile di sala). Ci accomodiamo al nostro tavolo. Come al solito riservo un interessato sguardo alle proposte in carta. La prima cosa che mi colpisce è che ci sono poche proposte ma curate, segno di una cucina espressa e di materie prime sempre e un pescato sempre freschi. Ci sono due proposte di tartare, quattro antipasti, tre primi e quattro secondi. Noi cominciamo ordinando una minerale e due calici di rosato Centoviti di Nativ. Un vino ottenuto da uve di aglianico di un bel colore rosa intenso, con sentori floreali e di ciliegia. Al palato è equilibrato e ben strutturato. Davvero un vino interessante.

Rosato Centoviti di Nativ
Rosato Centoviti di Nativ

Intanto arriva un graditissimo benvenuto della chef Imma Dichiara, un cous cous di verdurine e gamberi servita su una maionese vegetale handmade, aromatizzata al limone. Una proposta stuzzicante e fresca. Buonissima...

Entreé
Entreé

Cominciamo con due antipasti. Il baccalà cotto a bassa temperatura con scarola riccia, alici di Cetara e olive caiazzane è una poesia. Delicato, morbido e saporito il baccalà che fa l’amore con la “scarulella” ed è esaltato dalla sapida alice di Cetara e dalla aromatica oliva caiazzana.

Baccalà cotto a bassa temperatura con scarola riccia alici di Cetara e olive caiazzane
Baccalà cotto a bassa temperatura con scarola riccia, alici di Cetara e olive caiazzane

Di ottima fattura anche il polpo grigliato con pomodorini, stracciata di bufala e olive caiazzane. Non è semplice cuocere il polpo alla griglia, il rischio che resti un po’ duro è alto. Qui la chef Imma Dichiara è stata bravissima, cottura perfetta, polpo morbido e gustoso.

Polpo grigliato con pomodorini stracciatella olive caiazzane e pane croccante
Polpo grigliato con pomodorini, stracciatella, olive caiazzane e pane croccante

L’incipit è stato di tutto rispetto e non fa altro che alzare l’asticella delle aspettative. Ecco i primi che abbiamo scelto. Le linguine con bottarga di muggine, tartare di gamberi viola e lime sono un’esplosione di gusto con un gioco di caldo – freddo sapiente e piacevolissimo, un equilibrio studiato e riuscito tra il dolce della tartare e il sapido marino della bottarga. Davvero un ottimo piatto.

Linguine con bottarga di muggine tartare di gamberi viola e lime
Linguine con bottarga di muggine, tartare di gamberi viola e lime

Gli spaghetti alle vongole e fiori di zucca sono eccezionali: cremosi, profumati. Le vongole (veraci) sono uno spettacolo e l’abbinamento con i fiori di zucca risulta vincente. Ho trovato perfetta anche la cottura della pasta. Che gli vuoi dire ad un piatto così? Bisogna solo gustarlo in religioso silenzio.

Gli spaghetti alle vongole e fiori di zucca
Gli spaghetti alle vongole e fiori di zucca

Prendiamo anche un secondo in due e la scelta cade su calamaro alla griglia con zucchine alla scapece.

Calamaro grigliato con zucchine alla scapece
Calamaro grigliato con zucchine alla scapece

Prendiamo un rinfrescante sorbetto al limone con le fragole bio (dell’azienda agricola Le Rosse di Bosco di Valentina Memmolo, altra bellissima realtà del territorio).

Sorbetto al limone e fragole
Sorbetto al limone e fragole

Ci concediamo un giro di amari e chiediamo il conto. Per il nostro pranzo al Ristorante il Riccio paghiamo 47 euro a testa. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo.

Il Riccio Ristorante è stata una fantastica sorpresa e per certi versi una conferma. La location è intima e curata e trasmette un senso di calore e raffinata familiarità. Poi io ho un debole per la pietra quindi…. Le proposte di cucina della chef Imma Dichiara e della sua brigata sono convincenti, realizzate con materie prime di grande qualità e un pescato sempre fresco che arriva praticamente tutti i giorni. Le origini stabiesi della chef Imma Dichiara vengono fuori alla grande, ed è singolare la sua storia, Imma in pratica è diventata chef con il tempo, coltivando la sua passione e formandosi un passo alla volta. La sua abilità e dote principale a mio avviso stanno nel cucinare in modo semplice, partendo dal rispetto assoluto per la materia prima e per il pesce che viene in questo modo esaltato. Gli ingredienti (tutti freschi e di qualità) si sentono tutti, in ogni piatto e pietanza. Complimenti davvero. Qui al Ristorante il Riccio ho mangiato davvero bene, il baccalà cotto a bassa temperatura con scarola riccia, alici di Cetara e olive caiazzane da solo vale il viaggio, il polpo grigliato è morbido e saporito, tra i primi ho trovato fantastiche le linguine con bottarga di muggine, tartare di gamberi viola e lime, cremose e perfettamente equilibrate. Gli spaghetti alle vongole e fiori di zucca creano dipendenza. Il servizio è professionale e attento. Franco Ballarano è perfetto in sala, preparato e sempre pronto ad ascoltare e consigliare gli ospiti. Ho trovato corretto anche il rapporto qualità – prezzo. Il Riccio Ristorante merita assolutamente la visita, qui oltre a trovare una convincente cucina di mare pare ci sia anche una fantastica pizza (passeremo a provarla a breve). Il Riccio mare e pizza a Mirabella Eclano entra di diritto nella nostra guida sul web tra gli indirizzi da non perdere. Rivelazione.



Il Riccio Ristorante
SS90, Passo di Mirabella-pianopantano. Mirabella Eclano (Av)
Tel. 0825 449469
Visita il sito web del Riccio Ristorante

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