Puglia

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

La zucca è una delle protagoniste indiscusse della tavola d’Autunno, ed è anche la protagonista di questo piatto meraviglioso che abbiamo gustato dalla nostra amica, la bravissima Isabella Preziuso, chef e “anima” della Locanda La Molara a Summonte. Questa parmigiana di zucca ti sorprenderà, è delicata, gustosa e in più semplicissima da fare. Quando si parla di parmigiana, pensiamo subito alle melanzane come è giusto che sia, ma questa parmigiana di zucca non ti deluderà. Ecco la ricetta.

Ingredienti per 4 persone:

- 500 gr di zucca
- 150 gr di scamorza
- 100 gr di prosciutto cotto
- Olio Evo q.b.
- Parmigiano grattugiato q.b.
- Sale e pepe q.b.

Parmigiana di Zucca
Parmigiana di Zucca

Procedimento:

Eliminare la buccia e tagliare la zucca a fette sottilissime.
Friggere ogni fetta di zucca, da entrambi i lati in olio evo. Nel frattempo grattugiare il prosciutto cotto e la scamorza.
Disporre in una teglia di ceramica un primo strato delle fette di zucca un po’ di sale e pepe poi aggiungere prosciutto cotto e scamorza chiudere con un altro strato di zucca e fate quest’operazione fino ad esaurimento zucca coprire solo l’ultimo strato finale con un po’ di parmigiano .
Cuocete in forno a 180° per 15 minuti. La nostra parnigiana di zucca è pronta... 

Parmigiana di Zucca Dettaglio
Parmigiana di Zucca - Dettaglio

 

 

Locanda La Molara
Via Campo di Maio n.3
Summonte (Av)
Tel. 0825 691511
Visita la pagina Fb della Locanda La Molara

Giovedì, 13 Ottobre 2022 08:20

Ristorante Olmicello. Oratino (Cb)

Oratino è sicuramente uno dei borghi più caratteristici e belli del Molise, si trova a pochi Km da Campobasso e accoglie il visitatore dall’alto dei suoi quasi 800 metri sul livello del mare, con il suo suggestivo centro storico di origine medievale dalla caratteristica forma circolare e con la bellezza dei paesaggi e della natura. Infatti grazie alla sua posizione panoramica, dal belvedere di Oratino si può ammirare la Valle del Biferno, e persino i Monti del Matese e la Majella. Se sei da queste parti, non puoi non fare una tappa al Ristorante Olmicello. Il locale si trova proprio nel centro storico, in un antico palazzo datato 1816, dove un tempo c’era un vecchio frantoio (visibile ancora oggi sul terrazzo esterno).
Non è la prima volta che veniamo al Ristorante Olmicello, siamo innamorati dell’atmosfera che si respira in questo luogo, bellissime le sale in pietra con le caratteristiche volte a botte che si alternano a quelle a crociera, ma ci piace anche la genuina accoglienza del padrone di casa Nicola Iafelice e chiaramente la proposta gastronomica. Qui trovi una cucina molisana fatta con amor: paste fatte a mano, verdure fresche e una carne di grande qualità.

Ristorante Olmicello Oratino Particolare di una delle sale interne
Ristorante Olmicello. Oratino - Particolare di una delle sale interne

Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Ramitello dell’azienda Di Majo Norante. Un rosso da uve Montepulciano (80 %) e Aglianico (20%). Di un bel colore rosso rubino intenso, al naso presenta sentori di frutta rossa, con un bel tannino e un corpo equilibrato. Ottimo consiglio quello di Nicola.

Ramitello di Di Majo Norante
Ramitello di Di Majo Norante

Cominciamo con il mitico antipasto del territorio del Ristorante Olmicello. Un trionfo di bontà stagionali, salumi e formaggi: fiori di zucca in pastella, formaggio primo sale panato al forno, pecorino stagionato, prosciutto molisano, capocollo, verdurine grigliate, dei funghi di pioppo al gratin, dei tocchetti di pizza di patate e di rustico. E al centro la tradizione contadina le buonissime pallotte cacio e uova. Sono in pratica delle palline, delle polpettine fatte con mollica di pane, uova formaggio cotte in un bel sugo al pomodoro. Uno dei piatti tipici della cucina contadina abruzzese e molisana.

Antipasto del territorio
Antipasto del territorio

Ecco che arriva un altro must della tradizione contadina: pizza e minestra, ossia verdure di campo con pizza di mais sbriciolata. Semplicemente deliziosa.

Pizza e minestra
Pizza e minestra

Come sempre l’antipasto del Ristorante Olmicello non delude mai. E’ il momento dei primi. Siamo in quattro e prendiamo un piatto di crioli con pomodorini freschi e guanciale. Buonissimi nella loro semplicità, grazie ad una pasta di ottima fattura e ad ingredienti freschissimi, nota di merito per il guanciale davvero spaziale. I crioli sono un formato di pasta tipico della cucina molisana, fatti con uova e farina e simili per certi versi agli spaghetti alla chitarra.

Crioli con pomodorini e guanciale
Crioli con pomodorini e guanciale

L’altro primo è il piatto della Domenica per eccellenza: cavatelli al ragù della tradizione. Il ragù di carne era bello tirato e profumato, davvero fatto come si deve.

Cavatelli al ragù della tradizione
Cavatelli al ragù della tradizione

Poi ordiniamo due primi che hanno con i porcini, i protagonisti della tavola d’Autunno. Precisamente fettuccine con funghi porcini e guanciale. Questo piatto ci ha conquistato, il connubio tra porcini e guanciale è meraviglioso, e la pasta è ben condita e profumata.

Fettuccine con porcini e guanciale
Fettuccine con porcini e guanciale

Il nostro pranzo prosegue alla grande. C’è spazio anche i secondi. Optiamo per il baccalà con pomodorini e olive, cucinato alla perfezione. Il baccalà fa parte della tradizione oratinese, in effetti è quello che molti chiamano il “pesce di montagna”, perché grazie al suo metodo di conservazione, poteva essere consumato senza problemi anche durante la stagione invernale.

Baccalà con pomodorini e olive
Baccalà con pomodorini e olive

E poi delle ottime salsicce con semi di finocchietto alla brace. Spesso quando passiamo di qui al Ristorante Olmicello prendiamo tagliata e appunto salsicce, proprio per la grande qualità della carne.

Salsicce alla brace
Salsicce alla brace

Come contorni ecco un’insalata e delle fantastiche patate fresche tagliate al momento e fritte.

Patate fresche fritte
Patate fresche fritte

Chiudiamo in dolcezza il nostro pranzo. Scegliamo un dolce che quando siamo qui ordiniamo sempre e di cui siamo innamorati. La millefoglie composta al momento con crema chantilly e amarene, della Pasticceria Sorriso di Loretta Fatica, che si trova in Piazza Giordano proprio ad Oratino.

Millefoglie con crema chantilly e amarene della Pasticceria Il Sorriso di Oratino
Millefoglie con crema chantilly e amarene della Pasticceria Il Sorriso di Oratino

Accompagniamo il dessert con due giri di nespolino (un liquorino davvero interessante).

Nespolino
Nespolino

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 38 euro a persona. Davvero un ottimo rapporto qualità – prezzo.

Il Ristorante Olmicello è come un vecchio amico che non ti delude mai. Per questo ci torniamo spesso e volentieri. Il locale si trova nel centro storico di Oratino in un palazzo antico datato 1816. L’atmosfera è suggestiva. Qui trovi una cucina molisana realizzata con passione con prodotti e ingredienti stagionali. Buoni i salumi e i formaggi, meravigliose le paste fatte a mano, i crioli con pomodoro fresco e guanciale sono da applausi, le fettuccine con porcini e guanciale restano nella memoria. La carne è un altro dei must di questo luogo. Altra nota di merito per i dolci a dir poco fantastici e provenienti dalla Pasticceria Sorriso di Oratino. Il resto lo fa la sincera e sobria accoglienza del padrone di casa Nicola Iafelice sempre pronto a guidare gli ospiti nella scelta delle pietanze e negli abbinamenti. Altro particolare non da poco, abbiamo trovato un ottimo rapporto qualità – prezzo. Il Ristorante Olmicello ad Oratino è sicuramente un indirizzo da segnare in agenda. Garantiamo noi…

 

Ristorante Olmicello
Via Regina Margherita n.48
Oratino (Cb)
Tel. 0874 38 285
Visita il sito web del Ristorante Olmicello

Martedì, 11 Ottobre 2022 21:52

Rocco Caggiano Braceria. Grottaminarda (Av)

Per noi tornare da Rocco Caggiano a Grottaminarda è sempre un piacere immenso. Tutto è speciale a cominciare dalla location: un’ex dogana aragonese datata addirittura 1467, restaurata con amore, gusto e cura dei particolari.

Rocco Caggiano Braceria Grottaminarda Av Ingresso
Rocco Caggiano Braceria. Grottaminarda - Ingresso

Qui domina la pietra, una pietra che seduce e affascina, anche l’illuminazione è curata, con luci calde e soffuse che valorizzano l’ambiente, il pavimento è in pietra e legno (delle antiche doghe provenienti dalla Toscana). C’è una sala anche al piano inferiore, a cui si accede con una scala in pietra e dove c’è anche una piccola cantina - dispensa a vista. Oltre alla struttura e alla certosina opera di restauro, la cosa che colpisce qui, è l’anima che c’è. Un’anima antica che parla al cuore grazie ai tavoli in legno antico e di recupero (stupendi), alle sedie tutte diverse una dall’altra e dall’aria vissuta. E ancora mobili antichi, piatti, bicchieri, suppellettili e oggetti che insieme formano un mix irresistibile. Tutto questo grazie anche al buon gusto ed alla sapienza di Iole (la moglie di Rocco) che si occupa anche della mise en place.

La meravigliosa mise en place
La meravigliosa mise en place

Detto della location e dell’atmosfera unica che c’è in questo luogo, l’altro motivo che ci rende felici quando torniamo qui è la proposta gastronomica e ovviamente la carne. Siamo a livelli siderali. Rocco Caggiano sceglie la carne con cura e attenzione ed è un maestro nella nobile arte della frollatura, ossia il processo naturale di maturazione della carne. In tutto questo c’è uno studio costante, una ricerca continua e una scelta meticolosa delle carni migliori. Ovviamente il prodotto finale è unico e rende questo luogo è un piccolo Paradiso per i meatlovers, per chi ama la carne. Ci accomodiamo e come sempre diamo uno sguardo al menù. Rispetto all’ultima volta in cui siamo stati qui, noto con piacere che la carta è ancora più completa con un maggiore scelta di piatti e proposte, a partire dagli antipasti, cinque proposte più il tagliere di Rocco Caggiano, e poi la carta delle carni, qui davvero c’è l’imbarazzo della scelta dalla Chianina, alla Rubia Gallega, dall’Angus, alla Maremmana, dalla Scottona italiana, alla Simmenthal, e ancora la carne Wagyu e la chicca della Limia, una razza quasi in via di estinzione allevata in Galizia. E via discorrendo. Poi ci sono i filetti e i secondi piatti alternative alle bistecche tra cui spiccano il petto d’anatra, il Re Iberico (maialino spagnolo), la bistecca di maiale al Josper, e per gli amanti della tradizione contadina il cotechino piccante o i mugliatielli della Macelleria Colomba cotti alla brace. Un vero trionfo insomma, tutte carni selezionate e trattate con cura con una grande attenzione alla provenienza e alla frollatura. Ci sono anche i contorni e i dolci, alla brace anche questi ultimi. Intanto ecco che arriva il pane, selezionato personalmente da Rocco Caggiano e proveniente da un forno del vicino comune di Bonito.

Il buonissimo pane di Bonito
Il buonissimo pane di Bonito

Ecco un gradito entrée, ci servono una bruschetta con melanzana alla brace e una salsa all’aceto balsamico accompagnata con acqua aromatizzata al pompelmo e timo. Ordiniamo una minerale e due calici di Aglianico del Vulture della Tenuta I Gelsi, un rosso di grande personalità, con un una buona nota minerale.

Entrée
Entrée

Cominciamo con un meraviglioso tagliere: prosciutto, guanciale, salsiccia e soppressata. Tutti i salumi sono realizzati da Rocco Caggiano e sono spettacolari, in particolare il guanciale si scioglie letteralmente in bocca, il prosciutto dolce e sapido ti avvolge come un abbraccio. E la salsiccia poi, una vera delizia.

Tagliere di Salumi
Tagliere di Salumi

Accompagniamo i salumi con un buonissimo pane azzimo cotto al forno Josper con olio e origano. Godimento allo stato puro.

Il pane azzimo
Il pane azzimo

Proseguiamo con un carpaccio di manzo con purè col prezzemolo, sale, pepe, un po’ di limone, scaglie di parmigiano 72 mesi e un filo di olio Evo. Praticamente gli stessi ingredienti che si usano in Alta Irpinia per la preparazione delle braciole. Il carpaccio è divino.

Carpaccio di manzo con purè di prezzemolo e scaglie di parmigiano 62 mesi
Carpaccio di manzo con purè al prezzemolo e scaglie di parmigiano 72 mesi

Se il carpaccio ci ha conquistato, gli involtini di bietola con cuore di pecorino bagnolese e marmellata di peperoni all’aceto ci hanno sorpreso. Delicati e perfettamente equilibrati, la bietola che stempera la nota bella sapida del pecorino di Bagnoli Irpino accompagnato con la marmellata di peperoni all’aceto. Chapeau!

Involtini di bietola con cuore di pecorino bagnolese e marmellata di peperoni allaceto
Involtini di bietola con cuore di pecorino bagnolese e marmellata di peperoni all'aceto

E’ tempo di gustare un po’ di carne! Optiamo per una “signora” bistecca di maiale al Josper. Quasi superfluo sottolineare come la carne sia fantastica, il maiale cotto alla perfezione.

Bistecca di maiale al Josper
Bistecca di maiale al Josper

In carta avevo adocchiato anche il mitico cotechino irpino. L’ho già gustato in passato qui e me ne sono innamorato. Decido di ripetere l’esperienza. Il cotechino, insieme al tradizionale “mugliatiello”, sono due dei must della storica Macelleria Colomba (adiacente alla braceria). Il cotechino cotto sotto la cenere è vera poesia della tradizione contadina irpina. Profumo inebriante, giusta piccantezza, gusto deciso ma senza eccessi. Una bontà senza tempo. Consiglio vivamente di provarlo.

Cotechino piccante della Macelleria Colomba cotto sotto la cenere
Cotechino piccante della Macelleria Colomba cotto sotto la cenere

Come contorno non potevano mancare le patate cotte sotto la cenere, (per restare nella tradizione contadina irpina).

Patate cotte sotto la cenere
Patate cotte sotto la cenere

E poi prendiamo un tagliere di verdure di stagione braciate al Josper. Semplicemente fantastiche, la verdura selezionata e scelta con cura viene cotta sapientemente e quando la mangi, per consistenza e pienezza ti dà l’impressione di gustare la carne.

Tagliere di verdure di stagione alla brace
Tagliere di verdure di stagione alla brace

Non possiamo non chiudere il nostro pranzo in dolcezza. Anche perché i dessert di Rocco Caggiano sono unici e studiati in modo tale da valorizzare la frutta di stagione che viene proposta cotta al forno Josper abbinata con creme artigianali, cioccolato ed altre meraviglie. Noi scegliamo uva braciata al Josper con crema al mascarpone e un crumble di biscotto. Delicato come una carezza questo dessert, con la nota croccante del crumble di biscotto a renderlo pressoché perfetto.

Uva braciata al Josper con crema al mascarpone e crumble di biscotto
Uva braciata al Josper con crema al mascarpone e crumble di biscotto

Emozionante nella sua semplicità la rivisitazione della ricotta e pera di Rocco Caggiano, in pratica una pera braciata con crema di ricotta, una cascata di cioccolato fondente al torroncino e fiori di malva essiccati.

La ricotta e pera di Rocco Caggiano
La ricotta e pera di Rocco Caggiano

Accompagniamo il dessert con due bicchierini Cognac alle Pere Williams di François Peyrot, uno dei miei liquori preferiti, che abbina i sentori tipici del Cognac al gusto e al profumo inconfondibile delle pere.

Cognac alle pere Williams di Françoise Peyrot
Cognac alle pere Williams di Françoise Peyrot

Questo meraviglioso liquore francese si ottiene unendo il cognac, affinato e invecchiato per almeno due anni in botti di rovere bianco, all’aroma delle pere Williams. Il risultato è inimitabile.

Bicchierino di Cognac alle pere Williams
Bicchierino di Cognac alle pere Williams di Françoise Peyrot

Chiudiamo così in bellezza il nostro pranzo. Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 60 euro a persona.

Rocco Caggiano Braceria per noi rappresenta un mondo a parte, un mondo fatto di bellezza, di passione, di cura dei dettagli e soprattutto di una carne che ha pochi eguali. Quando veniamo qui ci sentiamo coccolati e viviamo un’esperienza unica. La prima cosa che colpisce è la location, non capita spesso di cenare o pranzare in un edificio storico, in questo caso una ex dogana aragonese del 1467.Il locale è stato recuperato in modo perfetto, pietra e legno la fanno da padroni. E ogni oggetto, ogni mobile, ogni particolare scelto con cura da Iole ti trasportano davvero “fuori dal tempo”. Appagata la vista e creata l’alchimia, bisogna dire che la proposta gastronomica non delude mai le attese. La carne qui è super, selezionata e scelta con cura e attenzione da Rocco Caggiano che con passione negli anni ha raggiunto livelli altissimi nell’arte della frollatura. Qui chi ama la carne può vivere un’esperienza da ricordare. Il servizio è professionale e preciso, il conto commisurato al contesto ed alla qualità della proposta gastronomica. Rocco Caggiano a Grottaminarda si conferma alla grande nella nostra guida sul web, tra quelli che a parer nostro sono gli indirizzi da non perdere. Garanzia assoluta.

 

 

Rocco Caggiano Braceria
C.so Vittorio Veneto, n.320
Grottaminarda (Av)
Tel. 351 753 2244
Visita la pagina Fb di Rocco Caggiano Braceria 

Alla Pizzeria Luigi Cippitelli la pizza è una storia che racconta un territorio: l’area vesuviana. Qui c’è una grande attenzione all’impasto realizzato con cura e passione, una scelta accurata degli ingredienti e dei prodotti, gran parte provenienti da aziende del Parco Nazionale del Vesuvio. Tutto segue la stagionalità e la disponibilità delle materie prime. Il risultato è una pizza leggera, soffice, profumata. La cottura è perfetta e l’alveolatura si presenta ben pronunciata, il cornicione è importante. A questo si aggiungano l’atmosfera piacevole di convivialità che si respira in questo locale e l’amore che Luigi Cippitelli e suo fratello Marco mettono in quello che fanno.
La pizza “templare” che ti consigliamo questa settimana l’abbiamo gustata proprio qui alla Pizzeria Luigi Cippitelli, è la “Patan ‘o furn ro Vesuvio”, fatta con patate cotte nel forno a legna, provola, pancetta croccante, pomodorini del piennolo del Vesuvio secchi, basilico e olio Evo.

Pizza Patan o furn ro Vesuvio
Pizza Patan o furn ro Vesuvio

Questa pizza ci ha entusiasmato per la rustica armonia degli ingredienti. Buonissime le patate cotte nel forno a legna, meravigliosa la pancetta croccante che regala alla pizza un gusto quasi contadino, i pomodori secchi del Vesuvio sono una chicca, una delicata e dolce carezza. Noi ogni settimana ti consigliamo una pizza da gustare, questa è la settimana della pizza “Patan ‘o furn ro Vesuvio. Una pizza assolutamente da provare.

Pizza Patan o furn ro Vesuvio Dettaglio dallalto
Pizza "Patan o furn ro Vesuvio" - Dettaglio dall'alto

La Pizzeria Luigi Cippitelli a San Giuseppe Vesuviano per noi rappresenta una garanzia, assoluto riferimento in zona vesuviana. La pizza qui emoziona e racconta il territorio vesuviano con abbinamenti interessanti e prodotti di qualità provenienti in gran parte da aziende del Parco Nazionale del Vesuvio. Importante poi l’attenzione di Luigi e Marco Cippitelli al tema della sostenibilità e la lotta agli sprechi alimentari. Se vieni qui, non puoi perderti il timballo di tagliolini di panpizza (ottenuto riutilizzando i panetti dell’impasto) e il gran cono – A’ vocca rò Vesuvio che anche da soli valgono la visita.

La Patan o furn ro Vesuvio Dettaglio
La Patan o furn ro Vesuvio - Dettaglio

 

 

 

Pizzeria Luigi Cippitelli
Via Astalonga n. 36
San Giuseppe Vesuviano (Na)
Tel. 081 529 53 02
Visita la pagina Fb della Pizzeria Luigi Cippitelli

L’Osteria dei Compari a Morigerati è un vero Paradiso per chi ama l’atmosfera unica che solo certi luoghi possiedono. Questa Osteria conserva il profumo e la memoria delle tradizioni che per fortuna sono ancora presenti e vengono portate avanti con passione e tenacia. Morigerati poi è un piccolo gioiello, un borgo da scoprire e di cui ti parleremo a breve. L’oste Pasqualino Vallone è l’anima di questo luogo insieme a sua moglie Francesca (che si occupa dei vini e degli abbinamenti), in cucina poi ci sono le sapienti e preziose mani di mamma Rachele capaci di dispensare meraviglie. Tra i tanti piatti che si possono gustare qui, ci ha colpito questo primo: gli elicoidali con crema di peperoni, stracciatella e polvere di pancetta. L'oste Pasqualino ci ha gentilmente regalato la ricetta. Proviamo a farli a casa.

Ingredienti per 4 persone:

- 5 peperoni rossi e gialli (grandi)
- 1/2 cipolla rossa
- 350 grammi di pasta secca formato Elicoidali
- 150 grammi di stracciatella vaccina
- 100 grammi di pancetta tesa a fette
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale q.b.

Procedimento:

Versare l'olio extravergine di oliva in una padella anti-aderente con la cipolla tagliata finemente. Quando la cipolla inizia a dorare, aggiungere i peperoni tagliati precedentemente a pezzi di media grandezza. Salare e far cuocere a fiamma bassa per circa 15 minuti. Spostare la padella dal fuoco, frullare il contenuto e versarlo poi nella stessa padella. Nel frattempo cuocere la pasta in abbondante acqua salata e scolarla 5 minuti prima della fine della cottura. Versare la pasta nella crema di peperoni ottenuta e far cuocere per il restante tempo, aggiungendo - se occorre - un mestolo d'acqua di cottura. A cottura ultimata, impiattare la pasta aggiungendo sopra della stracciatella e la sabbia di pancetta che avremo ottenuto cuocendola in padella antiaderente fino alla croccantezza e triturandola a coltello. Il piatto è pronto. 

Elicoidali con crema di peperoni stracciatella e polvere di pancetta Dettaglio
Elicoidali con crema di peperoni, stracciatella e polvere di pancetta - Dettaglio



Osteria dei Compari
Via Granatelli
Morigerati (Sa)
Tel. 339 788 8670
Visita la pagina Fb dell’Osteria dei Compari a Morigerati

Siamo nella Bassa Irpinia a Mugnano del Cardinale, ameno paese circondato da monti e colline noto per il bellissimo Santuario di Santa Filomena e centro conosciuto dagli amanti del food anche per il famoso salame di Mugnano, la cui produzione ha origine addirittura in epoca romana. Noi ci siamo fermati qui a Mugnano a pranzo al Ristorante Pizzeria Dell'Ulivo. Avevamo da un po' di tempo in agenda questo indirizzo ed eravamo curiosi di gustare le loro proposte di cucina. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo da due. Il ristorante si trova non lontano dal centro in una tranquilla strada, all'ingresso c’è la grande sorpresa: un ulivo plurisecolare imponente e maestoso che accoglie gli ospiti e i visitatori e che osserva come un guardiano bonario e austero il via vai di persone.

Il monumentale ulivo plurisecolare allingresso del locale
Il monumentale ulivo plurisecolare all'ingresso del locale

Proprio l'Ulivo dà il nome al locale capitanato da Antonio Romano (titolare e chef) e da sua moglie Fiorella. Veniamo accolti con garbo e gentilezza, ci accompagnano al nostro tavolo. Il locale dispone di due sale, una più rustica in pietra con un maestoso camino, (immaginiamo sia davvero piacevole cenare in questa sala nelle fredde serate invernali con il camino acceso). L'altra sala è in una sorta di veranda, molto luminosa e gradevole. Ci accomodiamo e come sempre diamo un'occhiata al menù.
La carta è semplice ma ben studiata e cambia in base alla stagione e alla disponibilità e reperibilità di prodotti e materie prime. Ci sono quattro proposte di antipasti, quattro primi, più alcuni piatti fuori menù, sei i secondi, e poi i contorni e i dolci.
Il comune denominatore è l'uso di prodotti che raccontano questa fetta di Irpinia cominciando dai primi funghi porcini di stagione. Ordiniamo una minerale e due calici di aglianico locale. Cominciamo con un antipasto di montagna con i salumi di Mugnano del Cardinale: coppa, salame al tartufo, pancetta pepata, schiacciata piccante, salamino di cinghiale, al centro una burratina del casaro, bruschetta con caciocavallo, polpette di nonna Maria con crema di melanzane e polvere di pomodoro e il formaggio cacio Moscio tipico di Avella con confettura di prugne. L'antipasto è un piccolo viaggio nella tradizione locale, i salumi sono di ottima fattura, meraviglioso il salame al tartufo, da ricordare il salamino di cinghiale, la pancetta pepata è una vera carezza speziata. Stuzzicanti le polpettine fritte accompagnate dalla crema di melanzane.

LAntipasto di montagna
L'Antipasto di montagna

L'incipit è stato gradevole, attendiamo con curiosità i primi piatti. Noi abbiamo scelto i ravioli ripieni di burrata con scampi, zafferano, crema di zucchine e i loro fiori alla menta. Deliziosi i ravioli, davvero delicati con il suadente ripieno di burrata, il gusto inconfondibile degli scampi, a parer mio riuscitissimo l'abbinamento con la crema di zucchine.

Ravioli ripieni di burrata con scampi zafferano e crema di zucchine
Ravioli ripieni di burrata con scampi zafferano e crema di zucchine

I paccheri trafilati al bronzo con funghi porcini, nocciole tostate di Avella e cremoso di caciocavallo giovane sono un convincente inno del territorio. A dir poco fantastici, ho trovato perfetta la cottura della pasta, il cremoso di caciocavallo stemperava alla perfezione il gusto deciso dei porcini, interessante la nota croccante data dalle mitiche nocciole di Avella. Un piatto davvero super, complimenti allo chef.

Paccheri con funghi porcini nocciole tostate di Avella e cremoso di caciocavallo giovane
Paccheri con funghi porcini, nocciole tostate di Avella e cremoso di caciocavallo giovane

Decidiamo anche di provare un secondo e la nostra scelta cade sul filetto di maialino cotto a bassa temperatura con la sua salsa e peperoncini verdi al basilico affumicato al legno d’ulivo. La carne si scioglieva letteralmente in bocca, grazie alla sapiente cottura a bassa temperatura, semplicemente perfetto l'abbinamento con i peperoncini verdi, gli ultimi di stagione.

Filetto di maialino cotto a bassa temperatura con la sua salsa e peperoncini verdi al basilico
Filetto di maialino cotto a bassa temperatura con la sua salsa e peperoncini verdi al basilico

Accompagniamo il secondo con delle buonissime patate artigianali, fresche, tagliate e fritte al momento.

Patate fritte
Patate fritte

Siamo sazi, nostro malgrado saltiamo il dolce e prendiamo due amari Jefferson. Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo al Ristorante Pizzeria Dell'Ulivo, 43 euro a testa. Giusto il conto e assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Il Ristorante Pizzeria Dell'Ulivo è stata una piacevole sorpresa. Il locale è semplice, gradevole e accogliente. Deve il suo nome al monumentale e imponente ulivo plurisecolare che si trova all'ingresso.
Questo è il regno dello chef Antonio Romano che propone una cucina del territorio che esalta questa parte di Irpinia con l'uso di prodotti rigorosamente di stagione, i meravigliosi salumi locali, le paste fatte a mano, un'accurata selezione di carni. I paccheri trafilati al bronzo con funghi porcini, nocciola tostate di Avella e cremoso di caciocavallo giovane sono il piatto da ricordare, deliziosi e delicati i ravioli ripieni di burrata con scampi, zafferano e crema di zucchine. Tenero e succoso il filetto di maiale cotto a bassa temperatura. Il servizio è informale e veloce. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Torneremo a breve per provare anche la loro pizza e gustare anche questa. Il Ristorante Pizzeria Dell'Ulivo a Mugnano del Cardinale è un indirizzo da segnare in agenda, qui puoi gustare un'ottima cucina del territorio in un ambiente informale. Da provare, Garantiamo noi.


 

 

Ristorante Pizzeria dell'Ulivo
Via dell'Uguaglianza n. 9
Mugnano del Cardinale (Av)
Tel. 081 825 7650
Visita il sito web del Ristorante Pizzeria dell'Ulivo

Venerdì, 16 Settembre 2022 10:47

La Cambusa. Maratea (Pz)

Maratea non ha bisogno di presentazioni, Perla del Tirreno, amata da turisti e visitatori che ne apprezzano le straordinarie bellezze paesaggistiche e i suoi panorami stupendi, dovuti ad un territorio che ha una morfologia unica. E poi c’è il suo mare cristallino e il centro storico con la sua affascinante conformazione. Maratea è famosa per la statua del Cristo Redentore che è posta sulla cima del Monte San Biagio e domina dall’altro l’abitato e la costa, ma è conosciuta anche come la città delle 44 Chiese, questo fa capire quanto qui sia forte e radicata la spiritualità. Maratea è uno scrigno di tesori da scoprire e gustare lentamente riscoprendo il valore del tempo. Noi dopo una bella visita al centro storico ci siamo fermati per cena al Ristorante La Cambusa.

La Cambusa Maratea Pz Ingresso locale
La Cambusa. Maratea - Ingresso locale

Il locale si trova nella frazione di Fiumicello a pochi Km dal centro. La prima cosa che colpisce entrando è l’atmosfera, davvero unica: luci calde, un arredo sobrio con tanti oggetti e dettagli d’epoca, grande attenzione ai particolari, una mise en place curata ma al contempo sobria. Insomma alla Cambusa si sta davvero bene. Come sempre diamo un’occhiata al menù, semplice ma curato. Poche proposte ma studiate alla perfezione: ci sono quattro antipasti, quattro primi, cinque proposte di secondi, quattro dessert. Il comune denominatore è la qualità dei prodotti e un pescato freschissimo. Il menù cambia spesso in base alla stagionalità e alla disponibilità di prodotti e del pesce. Del resto qui è la cucina di mare a farla da padrona e non potrebbe che essere così. Basti pensare anche al nome, la cambusa che nel linguaggio nautico per estensione era la cucina delle navi ma più nel dettaglio il deposito dei viveri delle imbarcazioni, la dispensa spesso con annessa cucina. Da bere ordiniamo una minerale e due calici di vino rosato, Titolo Pink Edition della Cantina Elena Fucci, un vino ottenuto da uve aglianico del Vulture raccolte manualmente e con cura. Di un bel colore rosa brillante, presenta note fruttate molto marcate, ma in parte anche note agrumate. Un vino strutturato con una grande personalità e buona mineralità. Davvero un’ottima scelta.

Titolo Rosato di Elena Fucci
Titolo Rosato di Elena Fucci

Cominciamo con gli antipasti e scegliamo un Croccantino, ossia un croccante di baccalà e patate con ketchup di peperone crusco di Senise IGP, chips di baccalà e peperone crusco. Alla vista sembra proprio un gelato, in realtà è un originale e creativo modo di servire il baccalà. L’abbinamento con la patata è una garanzia, meravigliosa la presenza del peperone crusco.

Croccantino
Croccantino

L’altro antipasto ci ha emozionato, denominato Pulp fiction, è un polpo scottato con crema di zucchine alla menta, zucchine marinate e una salsa alle alici di Menaica. Il polpo è morbido e gustoso, l’avvolgente crema di zucchine con la sua morbidezza lo esalta e si sposa alla perfezione in un gioco di equilibrio riuscitissimo, con la salsa alle alici di Menaica e la sua delicata sapidità. Questo è un piatto da applausi. Complimenti.

Pulp Fiction
Pulp Fiction

La nostra cena prosegue in maniera piacevole, grazie anche all’atmosfera di questo luogo che rilassa e invita alla raffinata convivialità. Dopo un incipit così importante siamo ancora più curiosi di degustare i primi. La nostra scelta cade su un piatto della tradizione quello che in carta hanno denominato “spaghetto avvongole”, un classico, spaghettoni alle vongole veraci, fatti come si deve. Perfetta la cottura degli spaghetti, sapidi il giusto e ben conditi.

Spaghetti alle vongole
Spaghetti alle vongole

L’altro primo è un piatto a dir poco particolare, denominato Omaggio, la pasta (gli abbracci) con datterini gialli, battuto di gambero rosso crudo, stracciatella di bufala e briciole di tarallo napoletano. Un piatto seducente, anche qui ho trovato un equilibrio riuscitissimo grazie al crudo di gambero rosso, alla morbidezza e delicatezza della stracciatella di bufala, e alla nota croccante del tarallo napoletano.

Omaggio pasta con datterini gialli battuto di crudo di gamberi rossi stracciatella di bufala e briciole di tarallo napoletano
Omaggio, pasta con datterini gialli, battuto di crudo di gamberi rossi, stracciatella di bufala e briciole di tarallo napoletano

Decidiamo di prendere anche un secondo in due. Scegliamo il piatto denominato “Te lo ricordi il vitello tonnato”? Ossia tonno rosso scottato, con melanzane bianche, cipolla rossa caramellata e salsa tonnata. Il tonno è meraviglioso. Davvero un grande piatto.

Tonno rosso scottato con melanzane bianche cipolla rossa caramellata e salsa tonnata
Tonno rosso scottato con melanzane bianche, cipolla rossa caramellata e salsa tonnata

Saltiamo il dolce e chiediamo un amaro. Su loro consiglio assaggiamo l’amaro Moderno, prodotto a Tito in provincia di Potenza.

Lamaro Moderno
L'amaro Moderno

Questo amaro è stata una fantastica scoperta, un liquore digestivo realizzato grazie ad un'antica ricetta di famiglia riportata ai giorni nostri. Bello il sentore di agrumi , e poi radici ed erbe, l’arancia e il rabarbaro.

Amaro moderno davvero una bella scoperta
Amaro Moderno, davvero una bella scoperta

Chiediamo il conto. Per la nostra cena al Ristorante la Cambusa paghiamo 50 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

La Cambusa a Maratea è un gioiello di accoglienza e buon gusto. La storia di questo luogo comincia negli anni 50 e arriva ai giorni nostri. Il ristorante è a gestione familiare, e si ripropone di trasmettere la tradizione in chiave contemporanea. Le proposte di cucina sono di assoluto livello, da rimarcare l’uso di prodotti di grande qualità e del pescato sempre fresco. Anche i piatti che abbiamo provato sono un mash-up perfetto tra passato e presente, con pietanze legate alla tradizione ma presentate con un abito contemporaneo. Sorprendente il croccantino di baccalà e patate con peperoni cruschi, il polpo scottato con crema di zucchine alla menta, zucchine marinate e una salsa alle alici di Menaica resta nella memoria, lo spaghetto alle vongole veraci è fatto come tradizione vuole, il tonno rosso scottato, con melanzane bianche, cipolla rossa caramellata e salsa tonnata è un altro piatto da non perdere. Molto curata la carta dei vini, con etichette interessanti. Nota di merito per il servizio semplicemente perfetto e per il personale di sala a dir poco impeccabile e sempre pronto a spiegare piatti e a proporre abbinamenti. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo. La Cambusa a Maratea entra di diritto nella nostra guida sul web dei locali da non perdere. Da segnare in agenda senza indugi. Eccellenza.

 

 

 

La Cambusa
Via Santavenere, n.23
Maratea (Pz)
Tel. 340 971 4623
Visita il sito web del Ristorante La Cambusa a Maratea

Sabato, 10 Settembre 2022 10:24

La Rondinella Osteria Pop. Scalea (Cs)

Scalea è una nota località turistica della Costa tirrenica calabrese, una delle perle della Riviera dei Cedri, caratterizzata da spiagge bellissime, un entroterra fatto di verde e natura rigogliosa e un suggestivo centro storico. Passeggiando nel borgo antico di Scalea, resterai rapito dalla bellezza di certi scorci, dai vicoletti caratteristici, le scale, palazzi storici e gli antichi portali e poi la caratteristica piazzetta. Da non perdere una visita alle rovine del Castello Normanno da cui si gode di una bellissima vista sul paese e sulla costa e al Palazzo dei Principi Spinelli risalente al XIII secolo. Proprio all’inizio, ai piedi del centro storico c’è il posticino dove abbiamo deciso di cenare: la Rondinella Osteria Pop.

La Rondinella Osteria Pop Scalea Insegna Esterna
La Rondinella Osteria Pop. Scalea - Insegna Esterna

La Rondinella è una realtà nata circa 30 anni fa grazie alla passione della signora Anna per la cucina tradizionale e del signor Ciriaco per la vita contadina. Oggi sono i figli a portare avanti questa idea e questo progetto, Andrea si occupa dell'azienda agricola e dell'Agriturismo che si trova a circa 4 km dal centro, Francesca invece è l'anima dell'Osteria. Il locale è caldo e accogliente, c’è una bella sala dal sapore rustico e quasi “contadino”, belle luci calde, alle pareti richiami alla vita agreste e alle tradizioni passate e una grande lavagna con il menù e le proposte del giorno. Ci accoglie Francesca che ci accompagna al nostro tavolo prenotato per tempo e ci spiega la filosofia di questo posto: osteria pop, cioè “popolare” perché l'idea è quella di mantenere vivo il legame con le tradizioni e l'atmosfera delle vecchie osterie di paese ma “pop” sta anche per moderno, quindi la volontà è quella di compiere un viaggio tra sapori e preparazioni che rappresentano un mash up tra passato e presente con sapori che sono il giusto mix tra tradizione e creatività partendo da una materie prime di tutto rispetto e quasi tutte provenienti dall'azienda agricola di famiglia.
Il menù cambia quasi tutti i giorni seguendo la stagionalità dei prodotti e la disponibilità delle materie prime. C’è la possibilità di scegliere tra un menù degustazione di ben 7 portate o di ordinare alla carta. Ci sono tre antipasti, tre primi, tre secondi e i dolci del giorno. Molto curata la carta dei vini, tutti calabresi con etichette davvero interessanti. Noi decidiamo di ordinare “a la carte”. Da bere prendiamo una minerale e due calici di Rosato Vasciu di CerzaSerra. 

Il Rosato Vasciu di Cerzaserra vini
Il Rosato Vasciu di CerzaSerra vini

Un vino ottenuto da uve Magliocco (70%) e Mantonico (30%), con una gradazione importante (14,5°). Un Rosato di un bel colore brillante, in bocca è aromatico, con sentore di frutti rossi, con una bella persistenza e buona personalità. Davvero un ottimo consiglio quello di Francesca.

Calice di rosato
Calice di rosato Vasciu di CerzaSerra

Intanto arriva il loro pane e dei tocchetti di focaccia.

Pane e focaccine
Pane e focaccine

 Ed ecco delle crespelline fritte.

Crespelline fritte
Crespelline fritte

Visto che avevamo già provato il meraviglioso prosciutto crudo prodotto dalla loro azienda agricola, decidiamo di prenderne un po’ per accompagnarlo con la focaccia e con le crespelle. Il prosciutto della Rondinella (in questo caso con una stagionatura media) è fantastico: dolce e sapido insieme, si scioglie in bocca regalando emozioni.

Il meraviglioso prosciutto prodotto dallagriturismo La Rondinella
Il meraviglioso prosciutto prodotto dall'agriturismo La Rondinella

Si comincia con gli antipasti, noi scegliamo le uova in smoking su vellutata di pomodori. Le uova sono avvolte nella divina e sapida pancetta, a creare un perfetto matrimonio di sapori. E che bontà quella vellutata di pomodori, profumata e invitante ci ha costretto alla scarpetta. Non sarà elegante ma quando ce vo’, ce vo’…

Uova in smoking su vellutata di pomodori
Uova in smoking su vellutata di pomodori

Anche l’altro antipasto è convincente e particolare. Una semplice ma delicatissima mousse di ricotta con fichi calabresi e prosciutto. Anche qui l’equilibrio è riuscitissimo con il prosciutto ottimo (di cui sopra) e la sua sapidità stemperata dalla morbida mousse di ricotta. I fichi donano freschezza al piatto. Davvero una bella idea.

Mousse di ricotta fichi e prosciutto
Mousse di ricotta, fichi e prosciutto

La nostra cena procede alla grande. Qui alla Rondinella Osteria Pop si sta davvero bene. Good vibes direbbe un mio caro amico, ebbene sì, avvertiamo sensazioni ed energie positive in questo luogo che ha mantenuto il calore e la familiarità delle vecchie e genuine osterie di paese. Arrivano i primi, ecco gli spaghetti cacio e peperoni cruschi, chiamati qui pip’cruschi. Interessante piatto con la cremosità del formaggio e la nota inconfondibile dei peperoni cruschi.

Spaghetti cacio e peperoni cruschi
Spaghetti cacio e peperoni cruschi

I riccioli al pesto di pomodori secchi con capperi fritti e stracciatella sono deliziosi. Poesia della semplicità e del territorio. Intrigante il pesto di pomodori secchi, avvolgente e cremosa la stracciatella e interessante i capperi fritti. Complimenti allo chef.

I riccioli al pesto di pomodori secchi capperi fritti e stracciatella
I riccioli al pesto di pomodori secchi, capperi fritti e stracciatella

Siamo sazi, ma decidiamo comunque di prendere un secondo da dividere, la scelta cade sulla pancetta arrotolata affumicata con patate e misticanza. Mai scelta fu più felice, la pancetta era morbida e profumata, le patate una garanzia.

Pancetta arrotolata affumicata con patate e misticanza
Pancetta arrotolata affumicata con patate e misticanza

Nostro malgrado saltiamo il dessert, prendiamo un caffè e un amaro calabrese Re Italo, fatto con gli agrumi di Calabria, bergamotto e arance. Davvero una bella scoperta.

Amaro calabrese Re Italo
Amaro calabrese Re Italo

Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena alla Rondinella Osteria Pop, poco meno di 40 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo. 

La Rondinella Osteria Pop a Scalea è stata una meravigliosa scoperta. Il locale è centrale e si trova all’inizio del centro storico, l’atmosfera è calda, accogliente e regala una bella sensazione di familiarità, un po’ come accadeva nelle antiche osterie di paese di una volta. Francesca è l’anima di questo luogo ed è impeccabile nello spiegare ai clienti le proposte di cucina e la filosofia del locale: un’osteria con radici nella tradizione ma con un carattere pop. La cucina conquista grazie a materie prime eccellenti e freschissime, ortaggi e verdure (tutte stagionali) provenienti in gran parte dall’azienda agricola di famiglia. L'Agriturismo presenta una generosa cucina locale, hanno poi anche una Prosciutteria al centro di Praia a Mare, dove poter gustare e acquistare il prosciutto (di diverse stagionature e varietà) e gustare fantastici panini. Per quanto riguarda la nostra esperienza all'Osteria, nota di merito per il prosciutto davvero paradisiaco. Le uova in smoking ci hanno sedotto, la morbida mousse di ricotta con fichi e prosciutto è una delicata carezza. I riccioli con pesto di pomodori secchi, capperi fritti e stracciatella il piatto che ci è rimasto nella memoria. La pancetta arrotolata affumicata è spaziale. Curata e totalmente “made in Calabria” la carta dei vini con etichette interessanti. Il servizio è veloce, professionale ma informale. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo. La Rondinella Osteria Pop entra di diritto nella nostra guida sul web dei locali da non perdere. Complimenti e ci si rivede presto.

 

 

La Rondinella Osteria Pop
Via Vittorio Emanuele, n.7
Scalea (Cs)
Tel. 0895 91360
Visita il sito web di Rondinella Osteria Pop e Agriturismo la Rondinella

Venerdì, 09 Settembre 2022 10:03

I Carnali. San Nicola Arcella (Cs)

Siamo a San Nicola Arcella, meravigliosa località balneare della Riviera dei Cedri, sulla costa tirrenica calabrese. Se le spiagge (su tutte quella meravigliosa dell'Arcomagno) sono dei gioielli con un mare cristallino, il borgo regala emozioni. E' davvero piacevole passeggiare nei vicoletti del centro antico e riassaporare l'atmosfera tipica di questo luogo. Noi ci siamo fermati a cena da I Carnali. Il locale si trova sulla strada che conduce al borgo antico a poche centinaia di metri dall'uscita di San Nicola Arcella della SS 18 Tirrena Inferiore. Non cui sono problemi per parcheggiare la macchina, il locale è gradevole e accogliente, con una bella sala interna, un maestoso bancone (dove servono anche dei meravigliosi cocktail), c'è anche uno spazio eterno allestito con dei caratteristici tavoli. Vista la bella serata ci accomodiamo all'esterno.

I Carnali San Nicola Arcella Insegna Esterna
I Carnali. San Nicola Arcella - Insegna Esterna

Ci accoglie Antonio (che scopriremo poi essere il titolare), molto gentile e affabile. Diamo un'occhiata al menù, poche proposte ma studiate e ben calibrate, ci sono cinque proposte di antipasti, tre primi, cinque secondi, i dessert e una buona carta dei vini. Da bere prendiamo una minerale e due calici di Aglianico del Vulture DOP Verbo di Cantine di Venosa, un rosso che adoriamo, di un bel colore rosso rubino, con sentori di frutta rossa e spezie. Adorabili i tannini e la sua pienezza e persistenza. Ecco che arriva il buon pane locale..

Il pane locale
Il pane locale

Ci servono un gradito entrée, una mousse di zucchine, melanzane, cipolla e patate con fonduta di formaggi e pane tostato. Delicata, avvolgente e davvero gradevole.

Entrée
Entrée

Cominciamo con gli antipasti, scegliamo la scapece di zucchine, con cipolla di Tropea, mollica integrale di pane e basilico. La cosa che colpisce è la freschezza degli ingredienti, sapori netti, e una meravigliosa cipolla di Tropea, dolce e che si scioglieva letteralmente in bocca .

Scapece di zucchine con cipolla di Tropea mollica integrale di pane e basilico
Scapece di zucchine con cipolla di Tropea, mollica integrale di pane e basilico

Un invitante piatto di patate, peperoni e cipolla di Tropea. Un vero trionfo di sapori della cucina contadina, non potevamo non accompagnare il piatto con un po' di buonissimo pane locale.

Patate con peperoni e cipolla di Tropea
Patate con peperoni e cipolla di Tropea

Poi ecco gli involtini di parmigiana di melanzane, un classico ma a cui non riusciamo (quasi mai) a rinunciare quando lo troviamo in carta.

Involtini di parmigiana di melanzane
Involtini di parmigiana di melanzane

La serata procede in maniera piacevole, di tanto in tanto passa anche Antonio per controllare che tutto vada bene. Ci racconta un po' quello che è il mood del locale, che oltre a proporre una cucina di tutto rispetto è anche fortissimo per quanto riguarda i cocktail, qui è possibile concedersi una bella cena ma anche bere fantastici cocktail con la disponibilità di vini, liquori e gin di grande livello.
Intanto arrivano i primi e sono una fantastica sorpresa. I raviolacci ripieni di mascarpone e noci, adagiati su mousse di cavolfiore, formaggio Brie e scorzetta di limone, guarniti con granella di noci. Un piatto sorprendente, i raviolacci sono handmade e sono deliziosi, particolare e riuscitissima la scelta della mousse di cavolfiore e formaggio Brie con la scorzetta di limone donare freschezza e la nota croccante della granella di noci che richiamano il ripieno dei ravioli. Davvero un bel piatto.

Ravioli ripieni di mascarpone e noci adagiati su mousse di cavolo con Brie scorzetta di limone e granella di noci
Ravioli ripieni di mascarpone e noci adagiati su mousse di cavolo con Brie, scorzetta di limone e granella di noci

Se i raviolacci ci sono piaciuti con gli gnocchi di patate con rosso di pomodoro al pesto fresco di basilico e pinoli con burratina pugliese saliamo ancora di livello. Questo piatto ci ha conquistato, gli gnocchi sono belli corposi e appaganti, meraviglioso il pesto bio fatto da loro e interessante la presenza della burratina. Un piatto ben concepito e intrigante.

Gnocchi di patate rosso di pomodoro al pesto fresco di basilico e pinoli con burratina pugliese
Gnocchi di patate con rosso di pomodoro al pesto fresco di basilico e pinoli con burratina pugliese

Saremmo sazi ma vogliamo assaggiare anche un secondo. Ci lasciamo sedurre dalle polpette di scottona e granella di mandorla in salsa di pomodoro e basilico. Le polpette sono fatte a regola d'arte. Ottime. 

Polpette di scottona
Polpette di scottona

Nostro malgrado saltiamo il dolce, prendiamo un liquorino al cedro (del resto siamo in Calabria of course).

Liquore al cedro
Liquore al cedro

E poi un buonissimo amaro calabrese: il Rupes, un amaro digestivo di erbe affinato in barique di rovere. Un ottimo amaro.

Amaro Rupes
Amaro Rupes

Chiediamo il conto e paghiamo per la nostra cena poco più di 35 euro a persona.

I Carnali a San Nicola Arcella è stata una bella scoperta, un po' ristorante, un po' bistrot, luogo ideale dove concedersi una bella cena o godersi un calice o un cocktail accompagnato da interessanti proposte di cucina. Il locale è gradevole, il servizio è senza sbavature, professionale e preciso. Ottima la carta dei vini, fantastica quella dei liquori e distillati. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Non è semplice trovare in località turistiche locali così, questo è un indirizzo assolutamente da segnare in agenda. Gli antipasti sono deliziosi e affondano nella tradizione contadina calabrese con l'uso di verdure e ortaggi stagionali. I primi sono di pregevole fattura, i raviolacci ripieni di mascarpone e noci, adagiati su mousse di cavolfiore, formaggio Brie e scorzetta di limone, guarniti con granella di noci ci hanno convinto. Sorprendenti gli gnocchi di patata e rosso di pomodoro con pesto bio e burrata. Ottima la carne. I Carnali a San Nicola Arcella entra di diritto nella nostra guida on line degli indirizzi da non perdere. Scoperta. Garantiamo noi...

 

 

I Carnali
Corso Principi Lanza di Trabia, n.1
San Nicola Arcella (Cs)
Tel. 349 843 94 80
Visita la pagina IG de I Carnali a San Nicola Arcella

Mercoledì, 07 Settembre 2022 10:39

Dimora Nannina. San Cipriano Picentino (Sa)

Non facciamo trascorrere mai troppo tempo prima di ritornare al ristorante Dimora Nannina ed il motivo è semplice e si può racchiudere in una sola parola: eccellenza. Siamo innamorati delle proposte di cucina dello chef Gianpaolo Zoccola, della sua creatività e della sua capacità di coniugare la cucina di mare e i prodotti della terra. Gianpaolo lo seguiamo da tanti anni e lo abbiamo seguito nei suoi vari passaggi e step di crescita, fino ad arrivare qui, alla sua “casa”.
Lo chef Gianpaolo Zoccola ha tecnica, talento e passione e il risultato è meraviglioso, la sua cucina celebra l’incontro tra l’orto e il mare, e il connubio è magico. A questo si aggiunga la sensazione di pace e familiarità che si respira in questo luogo dove davvero ci si può rilassare e godere una fantastica esperienza gastronomica. Ma riavvolgiamo il nastro e cominciamo dal principio.

Dimora Nannina Insegna Esterna
Dimora Nannina - Insegna Esterna

San Cipriano Picentino dista si e no una quindicina di Km da Salerno e si raggiunge facilmente, Dimora Nannina si trova a soli 4 km dall’uscita di San Mango Piemonte dell’A2. Lasciata l’auto nel comodo parcheggio nei pressi del ristorante, entriamo e ci accomodiamo al nostro tavolo (prenotato per tempo).
Visto che ci sono una quarantina di coperti, il consiglio è quello di prenotare sempre in anticipo, per avere la certezza di trovare posto. L’interno è gradevole, ha l’aria di un’osteria di mare ma alle pareti ci sono anche oggetti e richiami alla vita contadina. Oltre alla saletta interna c’è anche un comodo dehors e un gradevole e panoramico spazio esterno dove poter pranzare o cenare all’aperto. Dimora Nannina è la casa dello chef Gianpaolo Zoccola che ha chiamato così il ristorante per ricordare e omaggiare le sue due nonne (entrambe si chiamavano Anna). E’ evidente l’intenzione di coniugare la tradizione contadina di un tempo con la cucina di mare e la sua creatività. Veniamo accolti con grande gentilezza. La mise en place bella e raffinata, pur nella sua discreta semplicità.

La mise en place
La mise en place

Diamo un’occhiata al menù, davvero ben studiato e semplice da consultare. Ci sono gli antipasti e i salumi di mare, i crudi e le tartare, i primi piatti, sei proposte di secondi, i dessert. Ci sono poi 3 percorsi degustazione denominati Amalfi, Positano e Capri.
Mentre decidiamo il da farsi, ordiniamo una minerale e due calici di Falanghina di Cantine Palo, un bianco delle colline salernitane di questa interessante azienda, ottenuto da uva falanghina coltivata rispettando la natura e i suoi tempi. Un vino dal colore giallo paglierino, con note di frutta gialla, fresco, sapido e con discreta persistenza.

La Falanghina di Cantine Palo
La Falanghina di Cantine Palo

Intanto arrivano i loro pani: focaccina al lievito madre, panini alle olive, croissant al burro, tarallo napoletano sugna, pepe e mandorle e i grissini alle olive nere. Davvero uno spettacolo. Meravigliose le focaccine, stuzzicanti i panini alle olive, delicati i croissant al burro.

I pani
I pani

Ecco l’aperitivo di benvenuto dello chef: un’insolita di parmigiana di melanzane adagiata su un ketchup al San Marzano, focaccina al lievito madre con burro e alici, e un gambero del Golfo di Policastro in pane panko su salsa agrodolce.

Laperitivo di benvenuto dello chef Gianpaolo Zoccola
L'aperitivo di benvenuto dello chef Gianpaolo Zoccola

L’aperitivo è una gioia per gli occhi. L’insolita di parmigiana di melanzana è sorprendente, l’idea di questo spiedino è geniale.

Insolita parmigiana di melanzane su ketchup di San Marzano
Insolita parmigiana di melanzane su ketchup di San Marzano

Spettacolare il gambero in pane panko su salsa agrodolce. Nota di merito per la frittura, a dir poco perfetta, intrigante e dal vago sapore orientale l’abbinamento con la salsa agrodolce.

Gambero cilentano in pane panko su salsa agrodolce
Gambero cilentano in pane panko su salsa agrodolce

E che dire della focaccina al lievito madre con burro e alici? Servita su un sasso di mare. Uno spettacolo nello spettacolo. Che bontà ! Accompagniamo l’aperitivo con un rosato millesimato. L’incipit è stato notevole, come al solito lo chef Gianpaolo Zoccola non si smentisce.

Focaccina realizzata con lievito madre con burro e alici
Focaccina realizzata con lievito madre con burro e alici

Apriamo le danze con gli antipasti denominati “Traversata del mare”, ossia tre assaggi di antipasti caldi della tradizione marinara. Intanto ci viene servita una pagnottella al lievito madre appena sfornata, che profumino…..

Pagnottella appena sfornata
Pagnottella appena sfornata

Possiamo accompagnare il pane con il buonissimo olio di loro produzione, fatto nell'azienda agricola di famiglia. Un olio bio delle colline salernitane profumato con note erbacee e di pomodoro, dal gusto pulito. Fantastica scoperta....

Lolio Evo dellazienda agricola di Dimora Nannina
L'olio Evo dell'azienda agricola di Dimora Nannina

Si comincia con peperone baby, ripieno di ragù di totano, salsa di parmigiano e tarallo sugna e pepe sbriciolato. Paradisiaco questo piatto. In pratica il peperone viene prima grigliato, poi passato in forno, con un ripieno di ragù di totano verace, adagiato su un cremoso di parmigiano reggiano 36 mesi, con pesto di basilico handmade e la nota croccante è data da un crumble di tarallo napoletano sugna e pepe.

Peperone ripieno di ragù di totano su salsa al parmigiano e tarallo sbriciolato
Peperone ripieno di ragù di totano su salsa al parmigiano e tarallo sbriciolato

La seconda portata della traversata di mare è il mini bun al nero di seppia con polpo verace fritto, stracciata di bufala e pomodorini confit e insalatina di misticanza. Fantastico il polpo, morbido e delicato, perfetto l’abbinamento con la stracciata di bufala e il pomodoro confit.

Bun al nero di seppia con polpo fritto con stracciata di bufala e pomodorini confit
Bun al nero di seppia con polpo fritto con stracciata di bufala e pomodorini confit

Ecco il baccalà fritto su salsa alla puttanesca capperi, olive nere e alici salate accompagnato da una tartare di baccalà. A dir poco spettacolare…

Baccalà fritto con salsa di puttanesca e tartare di baccalà
Baccalà fritto con salsa di puttanesca e tartare di baccalà

Arrivano i primi, ecco gli spaghetti alle vongole con crema di patate e fiori di zucca. Un piatto eccellente, avvolgente, perfettamente equilibrato con la crema di patate a donare morbidezza, le vongole veraci con la loro sapidità e i fiori di zucca di a dare dolcezza. Buonissimi..

Spaghetti con vongole veraci crema di patate e fiori di zucca
Spaghetti con vongole veraci, crema di patate e fiori di zucca

Se questo piatto ci ha convinto, con i tagliolini cacio e pepe con crudo di gamberi di Policastro e zest di limone della Costiera siamo a livelli siderali. Questo piatto è uno dei must di Dimora Nannina, i tagliolini sono commoventi, sono all'uovo, fatti a mano, delicati, cremosi, con il battuto di gamberi e il limone della Costiera a donare freschezza al piatto.

Tagliolini cacio e pepe con battuto di gambero rosso di Policastro e zest di limone della Costiera
Tagliolini cacio e pepe con battuto di gambero rosso di Policastro e zest di limone della Costiera

Saremmo già sazi ma un secondo in due dobbiamo gustarlo. Optiamo per il tonno rosso di Cetara alla brace con variazione di carote e insalatina di misticanza. La materia prima è meravigliosa, il tonno sublime, viene prima marinato e poi scottato alla brace ma lasciato rosa al centro per farne sentire la freschezza.

Tonno rosso alla brace con variazione di carote e misticanza
Tonno rosso alla brace con variazione di carote e misticanza

“Dulcis in fundo” recita una locuzione famosa e qui calza a pennello, perché chiudiamo in dolcezza con uno strepitoso tortino dal cuore caldo di cioccolato bianco su zuppetta di frutti rossi e mentuccia.

Tortino dal cuore caldo di cioccolato bianco su zuppetta di frutti di bosco
Tortino dal cuore caldo di cioccolato bianco su zuppetta di frutti di bosco

Come se non bastasse arrivano anche dei dolcetti: cantuccini, macaron e biscotti amaretto.

Pasticceria mista
Pasticceria mista

Accompagniamo il dessert con un amaro Jefferson e un caffè.

Amaro Jefferson
Amaro Jefferson

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 45 euro a persona. Rapporto qualità - prezzo fantastico. Da notare infatti che il costo di un menù degustazione di sei portate escluso i vini è di 40 euro a persona.

Una famosa locuzione latina molto usata è “repetita iuvant” che significa "le cose ripetute aiutano". Rischiamo di essere ripetitivi ma lo facciamo con piacere. Dimora Nannina a San Cipriano Picentino è una certezza per noi, è uno dei nostri indirizzi di riferimento. Qui veniamo sempre volentieri, è un piacere per noi gustare la cucina dello chef Gianpaolo Zoccola, talento purissimo che seguiamo da anni. La sua cucina è fatta di tecnica, creatività e passione. Gianpaolo riesce come pochi a dar vita a piatti che sono un mix perfetto tra mare e terra. I suoi piatti sono una gioia per gli occhi e per il palato. Coadiuvato in cucina dal fratello più piccolo Mirko (di cui sentiremo parlare), propone una cucina di altissimo livello con un’accurata scelta dei prodotti (che seguono la stagionalità) e delle materie prime. Gli ortaggi e le verdure provengono in gran parte dall’azienda agricola di famiglia che dista poco più di un km dal ristorante. Il pesce è freschissimo e cucinato a regola d’arte. L’antipasto Traversata del mare è un viaggio meraviglioso, super il peperone ripieno di ragù di totani, intrigante il bun al nero di seppia con polpo fritto, stracciata di bufala e pomodoro confit, al baccalà fritto e tartare di baccalà su salsa alla puttnesca mancava solo la parola. Gli spaghetti alle vongole con crema di patate e fiori di zucca ci hanno conquistato e i tagliolini cacio e pepe con battuto di gamberi di Policastro e zest di limone restano nella memoria. Altra nota di merito per il servizio in sala semplicemente perfetto. Dimora Nannina a San Cipriano Picentino è un indirizzo imperdibile. Garantiamo noi.. Alla prossima Gianpaolo….

 

Dimora Nannina
Via Tora di Filetta, n.34
San Cipriano Picentino (Sa)
Tel. 349 234 6703
Visita la pagina Fb di Dimora Nannina

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