Puglia

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Domenica, 21 Agosto 2022 23:04

Anima Nuova Osteria. Nusco (Av)

Siamo a Nusco, delizioso borgo denominato il “balcone dell’Irpinia” dall’alto dei suoi 914 metri di altezza sul livello del mare. Dopo una piacevole passeggiata tra suggestivi vicoli, piazzette, con scorci e panorami mozzafiato, ci siamo fermati a pranzo da Anima Nuova Osteria. Il locale si trova in una bella piazzetta, noto la presenza di tavoli, sedute e divani anche all’esterno. Qui durate la bella stagione la sera deve essere davvero piacevole cenare o godersi un calice in compagnia.

Anima Nuova Osteria Nusco Ingresso
Anima Nuova Osteria. Nusco - Ingresso

Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo. Ci accomodiamo. L’impatto è decisamente gradevole, ci sono due ambienti. All’ingresso c’è una sala che si sviluppa in lunghezza, con pareti di pietra, sedute e sgabelli e un bel bancone, studiata e accattivante la scelta dell’illuminazione.

Dettaglio ingresso interno
Dettaglio ingresso - Interno

Nell’altra sala adiacente ci sono i tavoli, molto bello tra le altre cose il pavimento con il cotto e degli inserti di legno, a creare un piacevole effetto visivo. In fondo c’è la cucina a vista dove si può vedere all’opera lo chef Michele Greco.

Particolare della sala
Particolare della sala

Da bere ordiniamo una minerale e due calici di Aglianico del Vulture, L’Atto di Cantine del Notaio, un vino che conosco molto bene e adoro. Questo aglianico si presenta con un colore rosso rubino intenso, al naso offre una vera esplosione con sentori di frutti rossi, spezie, e presenta un tannino fine ed elegante. Un rosso strutturato e piacevole, sarà un perfetto compagno di viaggio per il nostro pranzo.

LAtto di Cantine del Notaio
L'Atto di Cantine del Notaio

Il menù è essenziale ma studiato, poche proposte che seguono rigorosamente il corso delle stagioni e la reperibilità di prodotti e materie prime. Cominciamo dall’antipasto, optiamo per la crema di patate, zucca con brodo di funghi misti e granella di biscotto ai carboni vegetali. Una proposta sorprendente per l’equilibrio perfetto tra la crema di patate delicata e aromatica e il gusto più marcato del brodo di funghi, poi è bella la nota croccante della granella di biscotto ai carboni vegetali, che crea anche un piacevole effetto cromatico.

Crema di patate con brodo di funghi misti e biscotto ai carboni vegetali
Crema di patate,zucca con brodo di funghi misti e biscotto ai carboni vegetali

Se l’antipasto è convincente, i primi non sono da meno. Scegliamo i canneroni con crema di salsiccia pezzente, finocchio e mostarda al lime. Particolare la scelta dei canneroni come formato di pasta, il gusto è deciso, grazie alla crema di salsiccia pezzente (tipica della tradizione contadina lucana e irpina, così chiamata perché la salsiccia è realizzata con tagli meno nobili del maiale). A donare freschezza e stemperare un po’ la salsiccia, c’è la mostarda di lime e il finocchio. Ho trovato questo piatto davvero interessante.

Canneroni con crema di salsiccia pezzente finocchio e mostarda al lime
Canneroni con crema di salsiccia pezzente, finocchio e mostarda al lime

L’altro primo che gustiamo sono i tagliolini con zucchine alla scapece menta e polvere di porcini. Un piatto invitante e stagionale, decisamente azzeccata poi la scelta della polvere di porcini che bilancia alla perfezione la delicatezza delle zucchine.

Tagliolini con zucchine alla scapece menta e polvere di porcini
Tagliolini con zucchine alla scapece, menta e polvere di porcini

In carta ci sono tre secondi. Il baccalà non manca mai da queste parti, ma noi optiamo per due secondi di carne. Ecco il maialino cotto a bassa temperatura con crema di rapa rossa, finocchio e radicchio marinato. La salsina sul maialino è una salsa ponzu. Originale la scelta di usare questa salsina tipica della cucina giapponese sul maiale. Morbido e gustoso il maialino (si scioglieva in bocca), abbinato qui alla crema di rapa rossa, finocchio e radicchio. Gran piatto davvero.

Maialino cotto a bassa temperatura con crema di rapa rossa finocchio e radicchio marinato
Maialino cotto a bassa temperatura con crema di rapa rossa finocchio e radicchio marinato

Fantastica la guancia di vitello cotta in salsa barbecue con bietolina e patate cotte sotto la cenere. Da notare come in tutti i piatti dello chef Michele Greco le verdure e gli ortaggi siano sempre presenti, ortaggi che esaltano e testimoniano l’anima contadina e tradizionale che è comunque presente nelle sue proposte.

Guancia di vitello cotto in salsa barbecue patate sotto cenere e bietola
Guancia di vitello cotto in salsa barbecue patate sotto cenere e bietola

Chiudiamo in dolcezza con un dessert denominato “delizia dell’anima”, in pratica manteca di ricotta, mango e sbriciolo di biscotto alle mandorle.

Delizia dellAnima
Delizia dell'Anima

Accompagniamo il dessert con un amaro Jefferson (uno dei miei preferiti), e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo da Anima Nuova Osteria 40 euro a persona. Ho trovato decisamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Anima Nuova Osteria a Nusco è un indirizzo interessante. Gradevole il locale che si trova in una piazzetta all’inizio del centro storico e proprio di fronte alla Villa Comunale. Qui trovi una cucina creativa che si muove però nel solco della tradizione. In cucina c’è lo chef Michele Greco, giovane ma dalle idee chiare, è anche uno dei soci del ristorante, segno evidente che crede ciecamente in questo progetto. Michele Greco viene da un’importante esperienza precedente e ha portato qui la sua cucina fatta di tecnica e ispirazione, i suoi piatti sono proposte dai sapori netti, piatti originali, e soprattutto ricercano sempre un legame con la tradizione e la cucina locale, prova ne sia l’uso di verdure, ortaggi, legumi del territorio. Sorprendente la crema di patate con brodo di funghi misti e granella di biscotto ai carboni vegetali, delicati i tagliolini con menta, zucchine alla scapece e polvere di porcini, particolari i cannaroni con la crema di salsiccia pezzente. Emozionante la guancia cotta in salsa barbecue. Il servizio è professionale e discreto. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Anima Nuova Osteria a Nusco è senza dubbio un indirizzo da segnare in agenda.

 

 

Anima Nuova Osteria
Piazza Sant’Eustacchio n.27
Nusco (Av)
Tel. 0827 64294
Visita la pagina Fb di Anima Nuova Osteria

Martedì, 27 Dicembre 2022 09:10

Spaghetti alla puttanesca

Gli spaghetti alla puttanesca sono must della cucina partenopea, uno di quei piatti “rassicuranti” e semplici da fare quando hai poco tempo a disposizione. Sono conosciuti in lingua napoletana anche come “spaghetti aulive e chiapparielle”. Ti proponiamo la ricetta di Carmela Masi, bravissima food blogger conosciuta sui social come Melinaincucina per fare gli spaghetti alla puttanesca a regola d’arte.

Ingredienti per 4 persone:

- 360 gr di spaghetti
- 30 olive nere di Gaeta
- 30 capperi
- 1 spicchio d’aglio
- 8 cucchiai di olio evo
- 500 gr di pomodori pelati
- 200 gr di passata di pomodoro
- Q.b. Prezzemolo
- Q.b. Origano
- Q.b. Peperoncino

Procedimento:

Mettere a bollire in una pentola 1.5 lt di acqua. In una padella mettere lo spicchio d’aglio schiacciato, l’olio evo, il peperoncino e il prezzemolo intero e far soffriggere leggermente. Aggiungere la passata e i pomodori pelati, schiacciandoli con una forchetta. Far cuocere il sugo per circa 5 minuti.
Calare gli spaghetti nell’acqua salata portata a bollore. Aggiungere al sugo il sale, le olive denocciolate tagliate a pezzetti e i capperi tritati (che avremo prima passato sotto l’acqua corrente per far andare via il sale in eccesso).
Far cuocere ancora il sugo per 5 minuti, togliere l’aglio e i gambi di prezzemolo e aggiungere l’origano. Scolare gli spaghetti al dente, aggiungerli alla padella con il sugo e mantecare bene, aggiungendo, se occorre, acqua di cottura. Impiattare e servire i nostri spaghetti alla puttanesca!

P.s. Se piace si può aggiungere tra gli ingredienti della puttanesca anche qualche filetto di acciuga sott’olio.

Spaghetti alla puttanesca Dettaglio
Spaghetti alla puttanesca Dettaglio

 


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Giovedì, 18 Agosto 2022 23:39

Agriturismo Capacchione. Flumeri (Av)

L’Irpinia è una terra che amiamo, qui la vita ha un ritmo più lento, quasi ancestrale e lo scorrere delle stagioni regala sempre emozioni. L’Irpinia seduce in ogni periodo dell’anno con prodotti meravigliosi. Siamo a Flumeri, il casello dell’A-16 di Grottaminarda dista solo pochi Km. Noi siamo stati a pranzo all’Agriturismo Capacchione, la location è davvero suggestiva: un bellissimo casale di campagna che si trova su un piccolo altopiano panoramico poco fuori il paese. Molto bella l’atmosfera che si respira arrivando qui, grazie alla pietra leccese, al legno, e al bellissimo camino (che acceso nei mesi freddi è uno spettacolo). Qui si respira un’aria di rassicurante familiarità. Ho trovato molto bello e curato anche il giardino esterno. Questo è il luogo ideale per chi cerca relax, quiete e soprattutto per chi desidera gustare una generosa cucina irpina della tradizione contadina. La struttura dispone anche di sei camere attrezzate per gli ospiti.

Agriturismo Capacchione Insegna esterna
Agriturismo Capacchione Insegna esterna

L’Agriturismo nasce nel 1999 grazie all’idea e alla passione di Raffaele e Michela, che intendevano proporre la vera cucina irpina contadina con i prodotti dell’orto e le eccellenze del territorio. L’Agriturismo Capacchione quindi ha una storia ormai consolidata. Qui c’è anche l’azienda agricola che produce tra le altre cose un ottimo olio di Ravece, e un vino aglianico di tutto rispetto, olio e vino che vengono ovviamente utilizzati in cucina e proposti agli ospiti dell’agriturismo. Naturalmente a farla da padrona è la buona cucina irpina della tradizione contadina: ortaggi rigorosamente stagionali, salumi e formaggi del territorio, paste (molte fatte a mano), e una sapiente e accurata scelta della carne (uno dei must del locale).
Ma andiamo per gradi per raccontarti la nostra esperienza. Dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio dell’agriturismo ci accomodiamo al nostro tavolo. Si comincia subito con gli antipasti. Da bere ci servono le minerali e il buonissimo vino rosso della casa. Cominciano le danze …. Ecco il mitico prosciutto crudo supremo, servito tagliato al coltello. Un prosciutto irpino di assoluta qualità, al contempo sapido e dolce, gustoso. Poi tagliato così è una vera delizia.

Il meraviglioso prosciutto irpino tagliato al coltello
Il meraviglioso prosciutto irpino tagliato al coltello

A seguire delle delicatissime ricottine e dei nodini di mozzarella che accompagniamo al prosciutto naturalmente. Nota di merito per le ricottine, delicate e di un buono pazzesco…

Ricottine e nodini di mozzarella
Ricottine e nodini di mozzarella

Si prosegue con un piatto con delle frittelle, delle melanzane fritte, dei tranci di pizza homemade, dei mini crocchè e dei tocchetti di frittata. Qui da rimarcare le melanzane fritte (una goduria), la buonissima pizza e la frittata (vero sapore contadino).

Antipasto
Antipasto

E che dire del profumo e del sapore di melanzane e peperoncini verdi in padella? Che meraviglia quel sughetto che mi ha costretto alla scarpetta....

Melanzane e peperoncini verdi
Melanzane e peperoncini verdi

A chiudere l’antipasto una zuppetta di fagioli con crostini di pane e origano. Semplicemente deliziosi.

Zuppetta di fagioli con crostini di pane
Zuppetta di fagioli con crostini di pane

L’antipasto mi ha davvero soddisfatto, a dir poco ricco, con pietanze e piatti della tradizione contadina irpina. Non sono da meno i primi. I ravioli ripieni di ricotta con i porcini mi hanno sorpreso, un piatto che raramente ho gustato in un agriturismo. Delicati e gustosi i ravioli con un generoso ripieno di ricotta, perfetto l’abbinamento con il sugo ai porcini. Davvero un gran piatto.

Ravioli di ricotta con i porcini
Ravioli di ricotta con i porcini

I cavatelli con i talli sono un must della cucina povera contadina, una cucina dove non si butta nulla e si valorizza ogni cosa. In questo piatto ci sono i talli di zucca e zucchine, ossia la parte più tenera del loro stelo, vale a dire le foglie e i rametti che si trovano sulla pianta.

Cavatelli con i talli
Cavatelli con i talli

Ma il top lo raggiungiamo con le orecchiette all’ortolana, con pomodorini, zucchine e melanzane. Un tripudio di colori, di profumi e sapori, anche solo per questo piatto vale la pena venire qui. Mi è piaciuto davvero.

Orecchiette allortolana
Orecchiette all'ortolana

Saremmo sazi, ma che fai, non vuoi gustare un po’ di carne mista alla brace? L’Agriturismo Capacchione ha tra i suoi punti di forza proprio la carne, che viene accuratamente selezionata e scelta seguendo la provenienza dei pascoli della zona. La carne è amatissima dagli ospiti e gustandola non faticherai a scoprirne il motivo. Noi proviamo un misto di salsiccia, fettina e agnello grigliate a regola d’arte.

Carne alla brace
Carne alla brace

Come contorno optiamo per una bella insalata fresca di campo, condita perfettamente.

Insalata dellorto
Insalata dell'orto

Siamo davvero pieni, nostro malgrado rinunciamo al dolce ma non possiamo non assaggiare il mitico liquore di amarena di loro produzione. Potremmo definirlo cherry irpino homemade, con tanto di amarene sul fondo del bicchierino. 

Liquore allamarena
Liquore alle amarene

Il costo medio di un pranzo si aggira sui 30 euro a persona. Il rapporto qualità prezzo è super, soprattutto se consideriamo la generosità delle porzioni e la qualità della materia prima.

L’Agriturismo Capacchione a Flumeri è una garanzia. La location è caratteristica e suggestiva: un bel casolare immerso nel verde, su un altopiano panoramico, poco fuori il paese. La cucina è quella che ti aspetti di trovare in un luogo del genere. Una ricca e generosa cucina irpina della tradizione contadina con alcuni piatti degni di nota. L’antipasto è abbondante e vario, da non perdere il prosciutto crudo irpino tagliato al coltello e la zuppa di fagioli. I primi sono molto buoni, le orecchiette all’ortolana sono memorabili, i ravioli ripieni di ricotta ai funghi porcini hanno poco da invidiare a quelli di un ristorante gourmet. La carne è eccellente e rappresenta uno dei loro punti di forza. Il servizio è veloce e informale. Da notare poi che quando abbiamo fatto visita noi c’era davvero il pienone. Super il rapporto qualità – prezzo se consideriamo la generosità delle porzioni e la qualità della materia prima. L’Agriturismo Capacchione a Flumeri merita assolutamente la visita. Garantiamo noi.




Agriturismo Capacchione
Contrada Candelaro n.5
Flumeri (Av)
Tel. 0825 443496
Visita il sito web dell’Agriturismo Capacchione

Mercoledì, 10 Agosto 2022 13:21

Tratturí - Transumanza Gastronomica. Avellino

Siamo nel cuore di Avellino. Qui c’è un indirizzo che merita assolutamente la visita: Tratturì – Transumanza gastronomica. Tratturì è l’elaborazione di un’idea, l’espressione di una filosofia, quella dello chef e patron Gerardo Urciuoli, giovane irpino che dopo la laurea si è dedicato anima e corpo al mondo della ristorazione, aprendo da un paio di anni questo locale al centro del capoluogo.

Tratturí Transumanza Gastronomica Avellino Insegna esterna
Tratturí - Transumanza Gastronomica. Avellino - Insegna esterna

Tratturì – Transumanza gastronomica è particolare già dalla scelta del nome. Il richiamo è ai tratturi, i percorsi usati dai pastori per la transumanza, per spostare le greggi da una zona all’altra, a volte da una regione all’altra al passare delle stagioni, alla ricerca di pascoli e foraggi freschi, seguendo percorsi e tracce che si perdono nel tempo. Quella è una strada che esiste da sempre e resiste.
Tratturì elabora il concetto del passaggio, del viaggio attraverso piatti e percorsi che cercano di valorizzare prodotti e piatti della tradizione ma presentati in una chiave contemporanea e per certi versi creativa. Quella che lo chef definisce “transumanza gastronomica”, ma elabora anche il concetto del tempo. Questo luogo diventa una sorta di oasi, in pieno centro, in cui trascorrere del tempo gustando questa “cucina di transumanza” e quindi compiendo un percorso attraverso i prodotti e i piatti scelti dallo chef.
L’idea del percorso si nota anche guardando il menù che cambia settimanalmente e che non presenta la divisione in antipasti, primi, secondi e dessert. Tutte le portate sono segnate una dopo l’altra senza distinzioni. In modo che l’ospite possa calibrare il percorso in base al proprio gusto.

Tratturí Transumanza Gastronomica. Avellino Ingresso
Tratturí - Transumanza Gastronomica. Avellino - Ingresso

Ma partiamo dal principio. Come detto siamo ad Avellino in pieno centro, qui appena comincia Via Vincenzo Sara, prolungamento di Via Cristoforo Colombo c’è Tratturì. Entrando l’impressione è proprio quella di una piccola oasi, c’è un gradevole spazio esterno con dehors ideale per cenare all’aperto durante la bella stagione e poi la struttura interna. Due ambienti, uno con grande e luminosa vetrata e un bellissimo camino di design al centro, l’altra sala dà invece sulla cucina che è in parte a vista. L’arredo è curato, essenziale e decisamente gradevole. Come detto il menù cambia spesso e presenta le portate e i piatti senza distinzioni in categorie. Un vero percorso dunque. Da bere ordiniamo una minerale e due calici di Agianico della Cantina Trodella di Lapìo. Un bel rosso corposo, quasi imponente con un tannino marcato. Elegante, raffinato. Davvero una bella scoperta….

Aglianico di Cantina Trodella di Lapìo
Aglianico di Cantina Trodella di Lapìo

Intanto arrivano i loro pani. Quello integrale ai cereali è buonissimo….

Pani
Pani

Cominciamo con un fiore di zucca ripieno di patate e curry rosso, su fondo di burre blanc con talli spadellati e una giardiniera di verdurine. Buonissimo il fiore di zucca, aromatico e avvolgente il ripieno di patata, interessante la presenza dei talli spadellati a donare al piatto una chiara essenza terragna.

Fiore di zucca ripieno di patata curry e burre blanc
Fiore di zucca ripieno di patata curry e burre blanc

Semplici ma convincenti le melanzane prima grigliate e poi cotte al forno con vinaigrette al miele con misticanza e pecorino. Particolare la nota dolce della vinaigrette al miele che si sposa a meraviglia con la nota sapida e il gusto deciso del pecorino.

Melanzane con miele e pecorino
Melanzane con miele e pecorino

Ecco un’altra proposta interessante nella sua semplicità. Una rosa di pesche e zucchine grigliate su fondo di emulsione di zucchine alla scapece, maionese alle erbe, misticanza e cacioricotta. Un antipasto fresco, particolare, assolutamente convincente.

Rosa di zucchine e pesche
Rosa di zucchine e pesche

L’incipit è stato interessante. Siamo curiosi di provare i primi. Abbiamo scelto i cannelloni con ricotta, amaranto e finferli.

Cannelloni con ricotta amaranto e finferli
Cannelloni con ricotta, amaranto e finferli

E i risoni con lattica e peperoni. Davvero particolare la scelta di questo formato di pasta, i risoni che mi ricordano l’infanzia. Me li preparava sempre la mia cara mamma, ma ammetto che è la prima volta che me li trovo in carta in un ristorante. Un piatto riuscitissimo, avvolgente, dal gusto circolare. Fantastica la scelta della lattica. Gustoso formaggio probiotico spalmabile e dei peperoni, presenti anche crudi a dadini per donare una nota croccante e aromatica al piatto.

Risoni con lattica e peperoni
Risoni con lattica e peperoni

Visto che siamo nel regno della “transumanza gastronomica” ho deciso di gustare un secondo tradizionale: la trippa in umido con pomodoro e nepitella. Che bontà e da quanto tempo non la mangiavo!

Trippa in umido con pomodoro e nepitella
Trippa in umido con pomodoro e nepitella

Non possiamo non chiudere in dolcezza il nostro pranzo. Optiamo per due dessert. Una millefoglie, lemon curd e caramello.

Millefoglie lemon curd e caramello
Millefoglie lemon curd e caramello

E una tartelletta al cioccolato bianco, albicocca e basilico. Anche con i dolci è chiara la volontà di proporre qualcosa di creativo, soprattutto nell’abbinare il basilico all’albicocca e cioccolato bianco. Abbinamento peraltro riuscitissimo. 

Tartelletta con cioccolato bianco albicocca e basilico
Tartelletta con cioccolato bianco, albicocca e basilico

Accompagniamo il dolce con un amaro Jefferson e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo 42 euro e 50 a persona. Ho trovato davvero ottimo il rapporto qualità - prezzo.

Tratturì – Transumanza Gastronomica è proprio una bella storia. E’ una sorta di trattoria contemporanea portata avanti con passione da Gerardo Urciuoli, chef e patron. La location è carina e accogliente e si trova nel cuore di Avellino. Qui trovi una cucina particolare con piatti e proposte che esaltano prodotti del territorio, carni locali, formaggi, verdure di montagna. Una cucina che lo chef definisce di “transumanza” con un menù che cambia spesso e segue rigorosamente la stagionalità di prodotti e materie prime. Delizioso il fiore di zucca ripieno di patate e curry rosso con i talli spadellati, interessante la rosa di zucchine e pesche, deliziosi i risoni con lattica e peperoni. Qui da Tratturì trovi una cucina non scontata e proposte davvero interessanti. Il servizio è veloce e informale. Ottimo il rapporto qualità- prezzo. Decisamente un indirizzo da segnare in agenda.

 

 

 

Tratturí - Transumanza Gastronomica
Via Vincenzo Sara
Avellino
Tel. 0825 191 01 42
Visita la pagina Fb di Tratturì – Transumanza Gastronomica

Lunedì, 25 Luglio 2022 12:50

Il Mulino della Signora. Sturno (Av)

L’Irpinia è una terra ancestrale e magica, capace di regalare emozioni in ogni periodo dell’anno. Una terra che avvolge e rapisce con la sua anima, la sua essenza, la sua storia, i suoi paesaggi, i suoi prodotti, la sua gente. Ci sono dei posti però dove questa “anima” si percepisce più che in altri. Nel cuore dell’Irpinia, sulle colline di Sturno c’è un luogo di eccellenza e charme, dove respirare davvero questa terra, è Il Mulino della Signora, una country house con ristorante dove poter immergersi nella magia dell’Irpinia. Tutto nasce grazie al dottor Gianfranco Testa, medico urologo e appassionato della sua terra, il suo progetto che nel tempo si è evoluto ed è diventato quello che è oggi è davvero spattacolare. Qui la parola d’ordine è ospitalità.
Incantevole il casale di campagna centrale, restaurato a regola d’arte, gli ambienti sono curati nei minimi dettagli con tanti oggetti d’arredo antichi. In particolare, nella sala dove abbiamo pranzato troneggiava un maestoso camino con un bel pianoforte a coda.

Il Mulino della Signora Sturno Av Particolare di una sala interna
Il Mulino della Signora. Sturno - Particolare di una sala interna

Bellissima poi la piscina panoramica, posta sulla sommità di una piccola collina da cui ammirare un bel panorma. E particolari e suggestive le piccole casette, unità abitative separate immerse nel parco, caratterizzate da uno stile country e da elementi come pietra, legno, cotto, dove poter soggiornare in totale privacy e godendo della tranquillità e del silenzio della campagna.

La bella piscina esterna
La bella piscina esterna

Qui al Mulino della Signora si può soggiornare e regalarsi anche un semplice weekend di relax nella natura, e partire magari alla scoperta di questo angolo di Irpinia. Ma l’altro fiore all’occhiello della struttura è il ristorante. I menù e i piatti seguono rigorosamente la stagionalità di prodotti e materie prime. Potremmo dire una cucina dall’orto alla tavola. Infatti in caucina arrivano i prodotti bio del territorio che vengono esaltati dalle proposte dello chef Francesco Agnese e della sua brigata. Piatti che nascono nella tradizione irpina più pura ma si evolvono e vengono presentati con una veste di accattivante contemporaneità. 
Il menù a la carte è essenziale, poche portate ma ben studiate e calibrate. Filo conduttore è l’Irpinia naturalmente. Noi da bere prendiamo due calici di ottimo aglianico (prodotto dal Mulino della Signora). Gianfranco Testa produce in questo angolo di Paradiso anche vino e un meraviglioso olio che abbiamo avuto modo di degustare e di cui ti parleremo prossimamente. In effetti sono tantissimi gli ulivi della tenuta..

Si comincia con due antipasti. Ecco una selezione di formaggi e salumi del territorio; un meraviglioso prosciutto crudo di Trevico stagionato in grotta, capocollo e soppressata, poi un formaggio vaccino semistagionato, perfetto per chi ama formaggi dal sapore troppo intenso, e poi un altro tipo di formaggio farcito con le olive da accompagnare alla marmellata di ciliegie di loro produzione. I salumi sono di ottima fattura, nota di merito per il prosciutto di Trevico, il borgo più alto dell’Irpinia e il più antico della Baronia. Il prosciutto ha un sapore inconfondibile, persistenze, sapido il giusto e pieno di carattere, una vera eccellenza irpina.

Selezione di formaggi e salumi
Selezione di formaggi e salumi

L’altro antipasto è la parmigiana di zucchine con mortadella e besciamella. Delicata ma gustosissima. Una parmigiana bianca davvero notevole.

La Parmigiana di zucchine
La Parmigiana di zucchine

E’ il momento dei primi. Visto che è Domenica, opto per i ravioli al ragù della tradizione. Meraviglioso il ragù “tirato” come si deve, i ravioli in questo caso hanno una particolarità: sono ripieni di genovese. Il connubio di sapori è davvero interessante.

Ravioli al ragù della tradizione
Ravioli al ragù della tradizione

L’altro primo è davvero particolare, risotto al pomodoro, pesto di fiori di zucca e burrata. Avvolgente, profumato, morbido al palato. Interessante davvero la presenza il pesto di fiori di zucca. 

Risotto al pomodoro pesto di fiori di zucca e burrata
Risotto al pomodoro pesto di fiori di zucca e burrata

Decidiamo di gustare un secondo in due e la nostra scelta cade su brasato, crema di patate e verdure di stagione. La carne è meravigliosa, tenerissima, si scioglieva letteralmente in bocca grazie ad una sapiente e paziente cottura.

Brasato di manzo con crema di patate
Brasato di manzo con crema di patate

Come contorno la classica e tradizionale ciambotta irpina, un piatto che mette insieme i sapori più gustosi e colorati dell’orto: melanzane, zucchine, peperoni, patate, pomodori. Davvero il trionfo della tradizione contadina.

Cianbotta Irpina
Ciambotta Irpina

Prendiamo anche un dolce. Un tiramisù, fatto con i savoiardi.

Tiramisù
Tiramisù

Accompagniamo il dessert con due bicchierini di Ratafià dell’azienda agricola di Meo. Adoriamo questo liquore a base di aglianico e foglie di ciliegio e amarena, oltre ad altre erbe differenti in infusione insieme ad alcool e zucchero. Il modo perfetto per terminare il nostro pranzo.

Ratafià di Di Meo
Ratafià di Di Meo

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo al Mulino della Signora 55 euro a persona.

Il Mulino della Signora a Sturno è una struttura suggestiva, una Luxury Country House con ristorante adagiata sulle dolci colline irpine, circondate da ulivi. Il paesaggio è bellissimo, la natura la fa da padrona. Luogo ideale per regalarsi un po’ di sano relax lasciando da parte lo stress e dimenticandosi dell’orologio. Questo è un luogo nato grazie al Dottor Gianfranco Testa, che ha deciso di condividere con gli ospiti della struttura, la bellezza di questo territorio e delle sue tradizioni gastronomiche. A partire dalla sapienza antica della produzione di olio e vino. L’olio che producono qui al Mulino della Signora è davvero meraviglioso.
Qui ci si sente davvero a casa in un contesto di charme e nello stesso tempo di familiarità. La cucina è interessante. Una cucina che valorizza in modo mirabile i prodotti dell’orto e le eccellenze del territorio. Una cucina che parte dalla tradizione per poi evolversi grazie allo chef Francesco Agnese e alla sua brigata. Buonissima la parmigiana di zucchine, sublime il risotto al pomodoro, pesto di fiori di zucca e burrata. Degno di nota il brasato. Il menù cambia spesso e segue la stagionalità e la disponibilità di prodotti e materie prime molte delle quali provengono dalla tenuta dell’azienda. Il servizio è impeccabile, il personale è sempre sorridente e pronto a soddisfare le esigenze degli ospiti. In sala è molto bravo e preparato Lucio Cammisa. Il conto è adeguato al contesto.
Il Mulino della Signora è senza dubbio un indirizzo da segnare in agenda. Vera eccellenza irpina. Garantiamo noi…

 

 

Il Mulino della Signora
Contrada Sterparo
Sturno (Av)
Tel. 0825 437207
Visita il sito web del Mulino della Signora 

Ti proponiamo un primo piatto gustoso, semplice e veloce da preparare. E’ la pasta (in questo caso abbiamo usato la calamarata come formato) con pesce spada, pomodorini, olive e capperi. Un piatto dal sapore unico, quasi Mediterraneo oserei dire, in cui ogni ingrediente suona uno spartito perfetto per creare una sinfonia di sapori unica. Prova a farla…

Ingredienti per 4 persone:

- 360 gr. di pasta (noi qui abbiamo usato la calamarata)
- 300 gr. di pesce spada
- Due spicchi di aglio
- Olive nere di Gaeta q.b. 
- Capperi dissalati q.b.
- Olio Evo q.b.
- 250 gr. di pomodorini datterini o ciliegini (freschi o in barattolo)
- Vino bianco secco per sfumare
- Sale e pepe q.b.

 

Procedimento:

La prima operazione da fare è pulire per bene il pesce spada eliminando la parte di pelle nera e l’osso. Poi dobbiamo tagliarlo per ottenere dei piccoli cubetti.
In una padella mettiamo un filo generoso di olio Evo e lo spicchio di aglio. Poi aggiungiamo i nostri dadini di pesce spada. Aggiustiamo di sale e pepe e sfumiamo con il vino bianco. Quando l'aglio comincerà ad imbiondire eliminiamolo con una pinza. Copriamo e facciamo cuocere 5/6 minuti. Trascorso questo tempo spegniamo e teniamo il nostro sughetto di pesce spada da parte.
In un’altra padella, mettiamo un filo di olio Evo, uno spicchio di aglio, facciamo soffriggere leggermente, poi aggiungiamo i nostri pomodorini datterini tagliati a metà (se usiamo quelli in barattolo, schiacciamoli leggermete con una forchetta), poi mettiamo le olive tagliate a pezzetti (senza il nocciolo) e i capperi dissalati. Aggiustiamo di sale se serve, e lasciamo cuocere il nostro sughetto per 5/6 minuti. Trascorso questo tempo aggiungiamo nella padella con i pomodori, le olive e i capperi il nostro pesce spada. Amalgamiamo e facciamo cuocere qualche altro minuto.
Nel frattempo avremo fatto cuocere la pasta. Quando mancano un paio di minuti al termine della sua cottura, togliamo la pasta dall’acqua e tuffiamola nel nostro sughetto, portando la pasta a cottura, mantecando per bene il tutto e aggiungendo uno o due cucchiai di acqua di cottura. L’amido dell’acqua servirà a creare una deliziosa cremina che renderà fantastico il piatto. Impiattiamo e serviamo con una fogliolina di basilico. Il piatto è pronto.

Siamo tornati a Telese Terme, il cuore pulsante della Valle Telesina negli ultimi tempi ci sta regalando fantastiche sorprese e indirizzi food davvero degni di nota. Tra questi senza dubbio c’è Amemipiace - Osteria Contemporanea. Non è la prima volta che veniamo qui. Memori della piacevole esperienza passata, ci siamo tornati a cena.
Siamo proprio al centro di Telese Terme in Viale Minieri, strada piena di negozi, dove è piacevole passeggiare. Amemipiace - Osteria Contemporanea si trova all’interno dello storico Albergo D’Onofrio a poca distanza dalla stazione e dalle famose Terme. L’Albergo da non molto ha cambiato faccia grazie ad una valida e accurata ristrutturazione che lo rendono decisamente interessante, e il suo ristorante accoglie gli ospiti con uno stile minimal e studiato. Arredi sobri ed essenziali, uno stile quasi industrial ma senza eccessi, a farla da padrone colori scuri, l’acciaio e il legno. Direi che il risultato è un compromesso ben riuscito.

Particolare interno
Particolare interno

Siamo in due, veniamo accolti con garbo, ci accompagnano al nostro tavolo. Come al solito diamo un’occhiata al menù “a la carte”. Chi mi legge sa bene che non amo i menù chilometrici e ridondanti, qui invece ci sono poche proposte ma ben studiate: cinque proposte di antipasti, sei primi e sette secondi di carne e due di pesce e poi la pinsa e contorni e i dessert. I piatti ovviamente seguono il ritmo delle stagioni e la reperibilità di prodotti e materie prime, con un tocco di originalità che non guasta mai. Cominciamo ordinando una minerale e una bottiglia di Antylia Rosato di Barbera IGP di Ca’Stelle viticoltori in Castelvenere. Ottenuto dal vitigno Barbera del Sannio in purezza. Questo rosato ha un bel colore rosso cerasuolo, un profumo fruttato intenso un gusto secco ma morbido e una discreta struttura. Ottima scelta per la nostra cena.

Antylia Rosato Castelle
Antylia Rosato Ca'stelle

Arrivano i due antipasti che abbiamo scelto. Ecco una intrigante millefoglie di melanzane con crema al ragù, al basilico e al parmigiano. Un tocco di originalità per un piatto della tradizione che non delude mai.

Millefoglie di melanzane con crema al ragù al basilico e al parmigiano
Millefoglie di melanzane con crema al ragù, al basilico e al parmigiano

L’altro antipasto è un buonissimo carpaccio di carne salada con foglie di spinacino baby e scaglie di Perlagrigia. Abbiamo fatto una piccola incursione in Trentino con questo carpaccio delizioso. Ricordavo di aver mangiato la carne salada a Bolzano e per questo volevo assaggiarla, l’ho travata davvero ottima e interessante la presenza delle scaglie di Perlagrigia questo formaggio a pasta morbida ma compatta di grande pregio.

Carpaccio di carne salada con foglie di spinaci e scaglie di parmigiano
Carpaccio di carne salada con foglie di spinaci e scaglie di parmigiano

Gli antipasti hanno soddisfatto in pieno le mie aspettative. Con i primi alziamo l’asticella. Sul menù a la carte tra questi ultimi, c’erano i paccheri con baccalà alla mediterranea, non potevo non assaggiarli. Li ho trovati deliziosi, perfetta la cottura della pasta, sapidi il giusto e ben conditi.

I paccheri con baccalà alla Mediterranea
I paccheri con baccalà alla Mediterranea

L’altro primo è uno dei “must” della casa, il tipo di pasta sono le tripoline, una sorta di pappardella con il bordo ondulato, qui presentate alla Cusanese. Chiaramente il nome deriva dal suggestivo borgo di Cusano Mutri, famoso tra le altre cose per i funghi porcini. Ecco le tripoline alla Cusanese con porcini, salsiccia fresca e pomodorini. Un piatto di quelli che ti riconciliano con la vita, saporito, godurioso, con il sentore marcato dei porcini e una salsiccia di ottima fattura.

Tripoline alla Cusanese con porcini salsiccia fresca e pomodorini
Tripoline alla Cusanese con porcini salsiccia fresca e pomodorini

Si sa che noi Templari del Gusto in fondo siamo dei “gaudenti”, avevamo visto ad un tavolo un primo fuori menù, e abbiamo deciso di assaggiarlo. Un piatto, semplice, di quelli che a Napoli definiresti "sciuè sciuè". Gli spaghetti con pomodorini, olive e capperi. Abbiamo fatto bene ad assaggiarli. Ottimi davvero, con la nota dolce del pomodorino che andava a braccetto con la sapidità dei capperi e delle olive. Che buoni …

Spaghetti con capperi olive e pomodorino
Spaghetti con capperi, olive e pomodorino

Decidiamo anche di concederci un secondo in due e gustiamo una buonissima tagliata di black angus con olio evo e sale rosa. La carne era tenera e gustosa.

Tagliata di black Angus con sale rosa e Olio Evo
Tagliata di black Angus con sale rosa e Olio Evo

Accompagniamo la tagliata con delle patatine fritte. Quando ce vò, ce vò….

Patatine fritte
Patatine fritte

Saltiamo il dessert, prendiamo due bicchierini di liquore Strega, (del resto siamo nel Sannio)…e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena da Amemipiace - Osteria Contemporanea a Telese 40 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo. 

Amemipiace - Osteria Contemporanea a Telese Terme rappresenta un valido indirizzo se sei da queste parti. Il locale è centralissimo e si trova all’interno dell’Albergo D’Onofrio. L’ambiente è gradevole, con un tocco di design moderno e con un arredo minimal. Qui trovi una cucina che parte dalla tradizione, proposta in chiave contemporanea ma senza eccessi. Il menù segue la stagionalità di prodotti e materie prime. Una proposta che mette insieme la tradizione e una giusta dose di innovazione con una grande attenzione alla selezione e scelta dei prodotti. Non vastissima ma curata la carta dei vini con un occhio di riguardo al Sannio beneventano. Il servizio è informale, veloce e senza particolari sbavature. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Confermiamo il giudizio espresso in passato e non possiamo che inserire Amemipiace - Osteria Contemporanea nella nostra guida “on line” degli indirizzi che a parer nostro sono da non perdere. Consigliato, parola dei Templari del Gusto.

 

 


Amemipiace - Osteria Contemporanea
Viale Minieri n.32
Telese Terme (Bn)
Tel. 0824 975353
Visita il sito web di Amemipiace Osteria Contemporanea e dell’Albergo D’Onofrio

Lunedì, 20 Giugno 2022 10:00

Linguine alla Nerano di mare

Ti proponiamo un piatto meraviglioso che abbiamo gustato al Ristorante Dimora Nannina, il regno del bravissimo chef Gianpaolo Zoccola. E’ una versione davvero particolare della tradizionale Nerano. Sono le linguine alla Nerano di mare con zucchine e spigola. Ecco la ricetta per farle a casa…

Ingredienti per 4 persone:

- 320 gr di linguine (lo chef qui ha usato le linguine del Pastificio Vicidomini)
- 3 Zucchine Verdi
- Burro q.b.
- Menta q.b.
- Aceto q.b.
- 1 spigola media (già abbattuta)
- Provolone del Monaco q.b.
- Olio EVO
- sale e pepe q.b.
- Uno spicchio di aglio
- Limone q.b.
- Olio di semi di girasole (per friggere)

Procedimento:

Preparare le zucchine alla scapece tagliandole finemente e friggendole in abbondante olio di semi di girasole (solitamente lo chef Gianpaolo Zoccola le taglia un giorno prima e le lascia seccare fuori al sole ). Condirle quindi con menta, aglio fresco, sale e aceto bianco.
Per quanto concerne la spigola, visto che viene proposta come tartare, deve essere sempre abbattuta prima dell’utilizzo.
A parte sfilettare per bene la spigola, ricavandone così due filetti. Tagliarli finemente, ottenendo così una tartare che andremo poi a condire con olio evo, sale, pepe e scorzetta di limone. Con le parti meno nobili della spigola, testa e lische, prepariamo quindi un fumetto di brodo di pesce. Facciamo rosolare quindi gli “scarti“ del pesce e poi aggiungiamo acqua fredda, meglio ancora se ghiacciata. Facciamo ridurre, e successivamente filtrare e setacciare.

E’ il momento della pasta. Calare quindi le linguine in abbondante acqua salata, farle cuocere per la prima parte e successivamente terminiamo la cottura della pasta nella padella dove precedentemente abbiamo fatto saltare le zucchine alla Scapece in una noce di burro e successivamente aggiunto il nostro fumetto di pesce per insaporirle. Ultimare la cottura e (lontano dal fuoco) aggiungere il provolone del Monaco in scaglie che delicatamente si scioglieranno grazie al calore della pasta. Mantecare per bene.
Impiattare e aggiungere sul piatto un po’ di tartare di spigola aromatizzata al limone. Il piatto è pronto. 

 


Dimora Nannina
Via Tora di Filetta, n. 34
San Cipriano Picentino (Sa)
Tel. 349 234 6703
Visita la pagina Fb di Dimora Nannina

Lunedì, 20 Giugno 2022 09:10

Bistrot Zì Rosa. Sant'Anastasia (Na)

Bistrot Zì Rosa per me rappresenta una garanzia. Del resto conosco bene la filosofia di Lello Cantone e la passione che mette nel suo lavoro. Un percorso che lo ha portato negli anni a costruire un “unicum”, un locale che è un po’ un mondo a parte, a cominciare dalla location. Già entrando qui ti senti “altrove”, si respira quasi l’atmosfera di un bistrot provenzale, grazie anche ad un arredo curato ma semplice, che strizza l’occhio allo stile shabby ma senza eccessi. Deliziosi in particolare i tavoli di legno grezzo e le sedie dal sapore vintage e retrò, tutte diverse. Entrando sulla sinistra colpisce il bancone con la “storica macchina da caffè” e tante cose buone in vetrina: dolci, crostate, biscotti, meravigliose poi le sbriciolate (fatte da loro): alla nocciola, all’albicocca, ai frutti di bosco e poi la caprese, la caprese al limone, crostate, biscottini, pan cake e torte vegane. Insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta. I cornetti poi vanno a ruba, e se vuoi gustarli ti conviene venire presto a fare colazione. Si, partiamo proprio dalla colazione. Qui al Bistrot Zì Rosa anche la colazione è emozionante con una varietà di proposte più unica che rara. Da provare così come da provare è il caffè. Si fa presto a dire caffè. Da Lello il caffè è un rito, lasciati guidare da lui e prova i suoi blend di caffè frutto di studio e passione.
Insomma Bistrot Zì Rosa è un po’ caffetteria, un po’ bottega (con la possibilità di acquistare prodotti di eccellenza), un po’ bistrot, un po’ ristorante. E che ristorante!
Spesso mi fermo a pranzo o a cena qui e non resto mai deluso. Ma andiamo per gradi. Siamo in due, abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo. Ci accomodiamo.
Ci servono un prosecco di benvenuto. Da bere ordiniamo una minerale e due calici di primitivo Rosato "Petruscio" della cantina Marco Ludovico. Ottenuto da uve Primitivo in purezza, questo vino ha un bel colore rosa intenso, sentori di frutti rossi, una bella nota sapida e una buona mineralità. Ottima scelta.

Petruscio Rosato di Marco Ludovico
Petruscio Rosato di Marco Ludovico

Il menù è segnato su una grande lavagna in sala e ti viene portato anche su una piccola lavagnetta al tavolo. Cambia quotidianamente in base alla disponibilità di materie prime e prodotti, segno questo di una cucina espressa e fatta con studio e amore. Ci sono poche proposte ma tutte ben studiate: tre antipasti, due primi, tre secondi.

I pani e i grissini artigianali
I pani e i grissini artigianali

Ci portano il loro pane (delizioso) e dei buonissimi grissini artigianali da accompagnare con il meraviglioso olio extravergine di Alfredo Cetrone, estratto esclusivamente da olive monocultivar itrana. Un olio dal profumo intenso, con sentore di pomodoro e una grande eleganza. Un signor olio italiano.

LOlio Evo di Alfredo Cetrone
L'Olio Evo di Alfredo Cetrone

Pane e buon olio evo, cosa c’è di più buono? Questa era la merenda dei nostri nonni e rappresenta il trionfo della dieta mediterranea, del resto l’olio e il pane stanno benissimo insieme, lo sostiene anche la scienza. L’olio Evo infatti riduce l’indice glicemico del pane e quindi rappresenta la merenda per eccellenza.

Pane e olio
Pane e olio

Si comincia con due antipasti, optiamo per le alici fritte con burrata e zucchine alla scapece. Le alici erano freschissime e si scioglievano letteralmente in bocca. Nota di merito per il fritto, semplicemente perfetto, non unto e asciutto. Azzeccatissimo l’abbinamento con le zucchine alla scapece e con la voluttuosa burrata. Ottima proposta davvero.

Alici fritte con burrata e zucchine alla scapece
Alici fritte con burrata e zucchine alla scapece

Non da meno sono le polpette di melanzane su salsa di formaggio con prezzemolo e pomodoro. Sarà che ho un debole per le melanzane ma queste polpette creano davvero dipendenza….

Le polpette di melanzane su salsa di formaggio e prezzemolo
Le polpette di melanzane su salsa di formaggio e prezzemolo

E’ il momento dei primi. Abbiamo scelto il risotto con crema di peperoni, con salsa di burrata e peperone crusco. Meraviglioso il riso, mantecato alla perfezione, deliziosa la crema di peperoni che si sposava alla in modo mirabile alla burrata. Davvero un gran piatto.

Risotto con crema di peperoni con salsa di burrata e peperone crusco
Risotto con crema di peperoni con salsa di burrata e peperone crusco

Alla calamarata con ragù di mare mancava solo la parola per quanto era buona. Perfetta la cottura della pasta, sublime e saporito il ragù di mare. Da tempo non gustavo un sugo di mare così buono. Chapeau.

Calamarata al ragù di mare
Calamarata al ragù di mare

Decidiamo di concederci anche un secondo in due e optiamo per il pesce spada con bietola e pomodoro bruciato. Delicatissimo e fresco il pesce spada, interessante l’abbinamento con la bietolina e intrigante la nota “affumicata” della salsa di pomodorino bruciato.

Pesce spada con bietola e pomodoro bruciato
Pesce spada con bietola e pomodoro bruciato

Saltiamo (ahimè) il dolce, prendiamo un amaro artigianale siciliano all’arancia.

Amaro siciliano allarancia
Amaro siciliano all'arancia

E il mitico caffè di Lello. Il caffè qui da Zì Rosa rappresenta un plus e merita un discorso a parte, ve ne parlerò a breve. Perché sono anni che Lello Cantone studia il caffè e ha “realizzato” dei blend unici frutto di passione e competenza. Per questo il mio consiglio quando vieni a guatare il caffè qui, è lasciarti guidare da Lello per vivere una vera esperienza sensoriale.

Il mitico caffè di Lello Cantone
Il mitico caffè di Lello Cantone

Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo poco più di 35 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Bistrot Zì Rosa a Sant’Anastasia per noi è una garanzia, un luogo di eccellenza. Un po’ caffetteria, un po’ bottega, un po’ ristorante e un po’ bistrot. Qui si può venire sempre, per gustare una strepitosa colazione (dolce e salata), meraviglioso il caffè di Lello (di cui ti parlerò a breve), buonissimi i dolci, le torte, le crostate e le sbriciolate. La cucina poi ti sorprenderà: poche le proposte in carta, Un menù che cambia ogni giorno in base alla disponibilità di prodotti e materie prime, tutte scelte con cura e amore.
Meravigliose le alici con la burrata e le zucchine alla scapece. Emozionante il risotto con crema di peperoni, burrata e peperoni cruschi, da Oscar la calamarata al ragù di mare.
Veloce, professionale e informale in servizio. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo. Piacevole l’atmosfera che si respira in questo luogo. Bistrot Zì Rosa a Sant’Anastasìa è davvero un piccolo gioiello, frutto della passione e della filosofia di Lello Cantone. Tutto qui è curato nei dettagli, a partire da una scelta accurata e selezionata di prodotti e fornitori. Qui si bada alla qualità e non ai grandi numeri. Questo indirizzo non può mancare in agenda. Conferma assoluta. Alla prossima Lello…..

 


Bistrot Zì Rosa
Via degli Archi Augustei n.15
Sant’Anastasia (Na)
Tel. 339 342 3954
(Chiuso la Domenica)
Visita la pagina Fb di Bistrot Zì Rosa

Sabato, 18 Giugno 2022 13:51

Marea Fish Bar. Termoli (Cb)

Termoli è senza ombra di dubbio il gioiello della costa Molisana, località turistica rinomata con un bellissimo centro storico, centro vivace con un mare cristallino e tante attrazioni. Ma Termoli regala sempre piacevoli sorprese anche per quanto concerne il food. Sul centralissimo Corso Nazionale, quindi in pieno centro, e a pochi passi dal centro storico e dal Lungomare Cristoforo Colombo c’è Marea Fish Bar, indirizzo ideale per un break, un pranzo o una cena veloce, un calice e una fritturina o un buon panino di pesce. Cominciamo col dire che la location è giovanile e informale, il locale si sviluppa su due livelli, entrando domina il bancone dove servono cocktail e aperitivi. Molto bello il piano superiore con bel soffitto con volta in mattoncini. Ci sono tavoli esterni e interni. Ovviamente all’interno la fanno da padrona richiami alla vita marinaresca. Noi ci siamo fermati qui da Marea Fish Bar per un pranzo veloce dopo una mattina al mare.

Marea Fish bar Termoli Insegna esterna
Marea Fish Bar. Termoli - Insegna esterna

Il menù alla carte è interessante, ci sono poche proposte ma ben studiate, ci sono i panini Marea, proposte interessanti dal Ritonnerò con tartare di tonno rosso al Pescacino con pescatrice arrosto, dal Marea Pulp con polpo verace (ovvio) al Testadirapa, panino concepito per vegetariani. In tutto sono sei le proposte di panini di pesce. Poi si cono i crudi e le tartare (sublime quella di tonno rosso con senape soia e asparago fermentato), le insalate, due proposte di poke bowl, i fritti, gli sfizi (polpo e patate, il tris di friselle e le polpette) e i dessert. Insomma una proposta smart, veloce e interessante ovviamente tutta a base di pesce. 
Da bere ordiniamo una minerale e due calici di Mjere bianco, Salento bianco IGP di Michele Calò, ottenuto da uve Chardonnay al 30 % e Verdeca al 70 %. Questo vino ha unbel colore giallo paglierino, sentori fruttati di ananas e frutta a polpa gialla, piacevolmente sapido e fermo, profumato e con una buona intensità. Sarà perfetto per accompagnare il nostro pranzo “smart” a base di pesce. 
Cominciamo con uno sfizio. Ecco il tris di friselle, una con baccalà mantecato in olio di oliva e pomodorino candito, la seconda con tartare di tonno, pomodoro e fior di latte, la terza con alici del Cantabrico, burrata e cime di rapa. Inutile dire che le friselle erano davvero ottime. Ben studiati gli abbinamenti proposti. Delicata quella con il baccalà mantecato, voluttuosa quella con la tartare di tonno e la nota fresca e mediterranea dei pomodori. Spettacolare quella con le alici del Cantabrico, la burrata e le cime di rapa. Siamo partiti alla grande in attesa dei nostri panini di pesce.

Tris di friselle
Tris di friselle

La scelta cade sul panino Oratino, che non ha niente a che fare con il delizioso borgo di Oratino che si trova a pochi Km da Campobasso, ma deve il suo nome all’orata che è presente nel panino. Panino all’olio con semi di papavero, filettino di orata alla piastra, cicorietta, carpaccio di caciocavallo e mayo leggera al pepe nero. Panino delicato e particolare. Molto buono il filetto di orata e geniale l'abbinamento con la cicorietta e la sua nota amarognola, è la prima volta che gusto l'orata dentro un panino, bella scoperta.

Panino Oratino
Panino Oratino

L’altro panino che prendiamo è il Ritonnerò con tartare di tonno rosso, melanzana grigliata, maionese al basilico e misticanza di campo. Sarà che abbiamo un debole per il tonno e quindi siamo un po’ di parte ma questo panino ci è piaciuto davvero. 

Panino Ritonnerò
Panino Ritonnerò

Il tonno di ottima fattura e poi ho trovato azzeccatissimo l’abbinamento con la melanzana grigliata.

Panino Ritonnerò Dettaglio ripieno
Panino Ritonnerò - Dettaglio ripieno

Si dice che l’appetito vien mangiando. Decidiamo di concederci anche una fritturina di calamari e abbiamo fatto benissimo: fritto asciutto, non unto. Calamari ottimi, porzione bella generosa. Insomma promossa a pieni voti.

Fritturina di calamari
Fritturina di calamari

Saltiamo nostro malgrado il dessert. Prendiamo due amari e chiediamo il conto. Per in nostro pranzo da Marea Fish Bar  paghiamo poco più di 26 euro a persona. Davvero un ottimo rapporto qualità – prezzo.

Marea Fish Bar è un indirizzo ideale se vuoi concederti un pranzo, una cena veloce o vuoi gustarti un calice, un aperitivo o un drink in compagnia magari con un fritto o una tartare. Il locale è centralissimo, si trova sul corso principale di Termoli a pochi passi dal centro storico e dal Lungomare Cristoforo Colombo. Il locale è carino, gradevole e giovanile. Il servizio è veloce e informale. Ottima la qualità dei prodotti, buoni i panini di mare, da provare la tartare di tonno, in particolare sublime quella di tonno rosso con senape soia e asparago fermentato. Frittura di calamari davvero super e generosa. Onesto e corretto il rapporto qualità – prezzo. Marea Fish Bar a Termoli è un indirizzo consigliato. Da provare.

 

 

Marea Fish Bar
Corso Nazionale n. 9
Termoli (Cb)
Tel. 347 9072689
Visita la pagina Fb di Marea Fish Bar

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nasce con una finalità ben precisa: proporsi come un nuovo modo di raccontare il food, dinamico, creativo, accattivante, fuori dai soliti schemi.

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