Siamo tornati a Campobasso, nel suo suggestivo centro storico di chiara impronta medievale, tra palazzi antichi, vicoletti, Chiese e piazzette. Alzando gli occhi puoi scorgere sul Colle di Sant’Antonio il Castello Monforte che domina dall’alto l'intera città. Passeggiare nel centro storico del capoluogo molisano è senza dubbio un'esperienza interessante, e proprio tra i suoi vicoletti, non lontano dalla centrale Via Roma c'è l'indirizzo che abbiamo scelto per il nostro pranzo: Miseria e Nobiltà.
Miseria e Nobiltà. Campobasso - Ingresso
Il Ristorante si trova in un antico palazzo costruito alla fine del 700. Si sviluppa su tre livelli, ogni piano si può raggiungere sia con le scale che con un comodo ascensore interno ed ogni livello è caratterizzato da pavimenti molto caratteristici con un colore diverso per ogni piano, i particolari e i dettagli sono curati, bellissimi i lampadari. La mise en place è raffinata ma al contempo sobria. L'atmosfera è decisamente gradevole e invita alla piacevole e intima convivialità. Come sempre diamo uno sguardo alla carta.
E' un trionfo di prodotti stagionali, con piatti ben studiati e concepiti ed alcuni capisaldi della tradizione gastronomica molisana (pallotte cacio e uova e pizza e minestra su tutte). Le paste sono fatte tutte a mano. Tra i secondi trionfano le carni: agnello, pollo, coniglio, baccalà, ma ci sono tra le varie proposte anche tra gli antipasti e i primi, opzioni per i vegetariani. Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Tintilia di Di Majo Norante, un vino di un bel colore rosso intenso, ottenuto da uve di Tintilia (vitigno autoctono del Molise). Un rosso dai sentori speziati e fruttati, con tannini delicati e una persistenza piacevole.
Tintilia di Di Majo Norante
Cominciamo con gli antipasti e con la tradizione. Le pallotte cacio e uova con salsiccia secca e friggitelli. Le pallotte cacio e uova di Miseria e Nobiltà sono eccezionali, goduriose, sapide il giusto, interessante l’abbinamento con la salsiccia secca, un connubio che sa di tradizione contadina.
Pallotte cacio e uova con pomodoro, friggitelli e salsiccia secca
Altro must della tradizione molisana che ritroviamo da Miseria e Nobiltà è la pizza e minestra. Un piatto quasi mistico, dove le verdure di campo si incontrano con pezzetti di pizza di granturco. Ed è subito poesia del territorio….
La Pizza e Minestra di Miseria e Nobiltà
Abbiamo trovato divino il baccalà scottato con polenta arrosto, spigatelli e olive. Una proposta davvero meravigliosa con un sorprendente binomio della polenta con il baccalà che risulta vincente. Che bontà......
Baccalà scottato con polenta arrosto, spigatelli e olive
Tra i primi gli gnocchi tricolori con cime di rapa e taralli sorprendono, una vera esplosione di colore e gusto, con il tarallo sbriciolato che regala la nota croccante al piatto.
Gnocchi tricolori con cime di rapa e tarallo sbriciolato
I tagliolini con calamari marinati alla salvia e zucca sono delicati e gustosi. Abbiamo apprezzato in particolare la consistenza ruvida dei tagliolini fatti rigorosamente a mano e l’abbinamento dei calamari con il sentore dolciastro della zucca. In questo caso la chef Maria Assunta ha utilizzato la zucca mantovana che si contraddistingue per la sua inconfondibile dolcezza e per il fatto di avere una polpa soda. Ottimo piatto.
Tagliolini con calamari marinati alla salvia e zucca
Altro piatto convincente sono i cavatelli con scarola, alici, manteca e mollica saporita. I cavatelli fatti a mano sono divini, la scarola si sposa a meraviglia con le alici, la mollica regala croccantezza al piatto e un sapore quasi rustico, a legare il tutto la manteca, tipico formaggio a pasta filata, ripieno di burro, tipico dall’alto Molise.
Cavatelli con scarola, alici, manteca e moliica saporita
Raggiungiamo l’apogeo del gusto con i crioli di Tintilia con verza, guanciale, castagne e caciocavallo. Qui la tintilia è nell’impasto dei crioli, qiesto spiega anche il loro colore. In un certo senso questa è una rivisitazione di un piatto povero molisano molto caro soprattutto alle persone più adulte, ossia lo scattone, piatto conosciuto anche con il nome di “tassa” (voce dialettale che indicava la tazza). Lo scattone è in pratica la pasta fresca, con acqua di cottura della pasta stessa, vino rosso e pepe. Che ancora oggi si fa in molti paesi e borghi molisani. Qui i Crioli alla Tintilia vengono esaltati dalla verza, dal guanciale dalle castagne e dall’immancabile e buonissimo caciocavallo. Questo è un piatto davvero interessante che racconta il territorio ma lo fa in modo originale.
Crioli di tintilia con verza, guanciale, castagne e caciocavallo
Il nostro pranzo da Miseria e Nobiltà prosegue alla grande. E’ il momento dei secondi. Qui optiamo un sorprendente e buonissimo pollo cotto al mattone con erbette, limone e bietoline. Cominciamo dicendo che questo è un signor pollo (selezionato e scelto in modo mirabile). Questa particolare cottura conferisce alla carne un sapore incredibile. Azzeccatissimo (e non era scontato) l'abbinamento con le bietoline.
Pollo al mattone con erbette, limone e bietoline
Il baccalà arracanato con finocchi è fatto a regola d’arte e non delude le attese.
Baccalà arracanato con finocchi
Sorprendente poi è la zuppetta di fave con polpettine di manzo, cicoria, uvetta e pinoli.
Zuppetta di fave con polpette di manzo, cicoria, uvetta e pinoli
Dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo ecco due dessert: cialda croccante con crema pasticcera e amarena. Davvero notevole pur nella sua semplicità come concetto di dolce.....
Cialda croccante con crema pasticcera e amarena
E sbrisolona con mousse al cioccolato e ricotta....
Sbrisolona con mousse di cioccolato e ricotta
Accompagniamo il dolce con due bicchierini di Ratafia, liquore artigianale Molisano di Passarè Antico Molise. Adoriamo questo liquorino che vede insieme il succo di amarene mature ed il vino rosso DOP molisano. Il risultato è meraviglioso, dolce e delicatamente fruttato...
Ratafia di Passarè Antico Molise
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo da Miseria e Nobiltà a Campobasso poco meno di 50 euro a persona. Abbiamo trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.
Miseria e Nobiltà si trova nel cuore del centro storico di Campobasso in un antico palazzo di fine ‘700. La location è particolare, raffinata, elegante e curata. Qui trovi una cucina di assoluto livello, piatti della tradizione ben presentati e rivisitati il giusto. Abbiamo trovato il giusto mix di tradizione e modernità. Da sottolineare l’uso di prodotti di stagione e materie prime di eccellenza. La chef Maria Assunta ha grande talento. Tra gli antipasti le pallotte cacio e uova sono un inno alla tradizione, il baccalà con polenta arrosto, spigatelli e olive resta nella memoria. Tra i primi fantastici i cavatelli con scarola, alici, manteca e mollica saporita. I crioli di Tintilia con verza, guanciale, castagne e caciocavallo anche da soli valgono la visita. Ottimi i secondi, abbiamo trovato in particolare meraviglioso il pollo cotto al mattone con erbette, limone e bietoline e intrigante la zuppetta di fave con polpette di manzo, cicoria, uvetta e pinoli. Interessanti i dessert, di loro creazione e produzione. Il servizio è veloce, informale, mai invadente e discreto. Corretto il rapporto qualità – prezzo. Il Ristorante Miseria e Nobiltà a Campobasso entra di diritto nella nostra guida sul web tra quelli che sono a parer nostro i migliori ristoranti molisani. Da provare e riprovare ….
Miseria e Nobiltà
Via Sant’Antonio Abate n.16
Campobasso
Tel. 0874 94268
Visita la pagina Fb del Ristorante Miseria e Nobiltà
Campobasso ci regala sempre spunti interessanti. Nel capoluogo molisano ci sono diversi indirizzi degni di nota e locali da non perdere, l’offerta è variegata e capace di venire incontro ai gusti di tutti ma quando abbiamo voglia di “coccole della tradizione” torniamo spesso e volentieri alla Grotta da Concetta. Sarà per l’atmosfera familiare, calda che si respira qui, sarà per la cucina, sincera e generosa, (quella della tradizione per intenderci), una cucina senza orpelli ed effetti speciali ma con tanta sostanza. Sarà per la location che ci trasmette sempre un senso di spiccata convivialità, sta di fatto che la Grotta da Concetta ormai rappresenta un’istituzione per noi.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Insegna esterna
Ci siamo tornati a pranzo. Siamo nel cuore di Campobasso, a due passi dal centro storico in Via Larino e non lontano dalla suggestiva Porta Mancina che risale al 400. Il locale è davvero particolare, domina la pietra, i soffitti sono in legno. Ci sono tre sale, ognuna con un suo stile e fascino caratteristico e poi c’è un ambiente esterno dove si può pranzare o cenare durante la bella stagione. Anche l’illuminazione è calda e contribuisce a rendere magico il luogo.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Dettaglio di una delle sale interne
Non aspettarti mise en place particolari o raffinate, qui protagonista è il cibo. Anche il menù è volutamente minimal: c’è un foglio con elencate tutte le proposte (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Bisogna dire che la carta cambia quasi giornalmente, qualche piatto entra, qualche piatto esce, e varia naturalmente con lo scorrere delle stagioni. Diamo un’occhiata al menù, ci sono tante proposte interessanti, dalla immancabile (e buonissima) pizza e minestra, alle verdure di campo ripassate, dalla parmigiana di cipolle, alle tipiche pallotte cacio e uova. Tra i primi ci sono gli immancabili spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore, oppure le mezze linguine con carciofi e alici, si va dalla minestra di verza, farro e lenticchie, agli spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Tra i secondi spicca la carne (ottima davvero), la bistecca, l’agnello arrosto, il coniglio in porchetta. C’è anche il fegato di maiale con l’alloro. Insomma un menù vario e con numerosi piatti della tradizione.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Caratteristico angolo interno
Insomma alla Grotta da Concetta trovi una cucina molisana sincera ma ben eseguita, con materie prime di grande qualità e prodotti freschissimi. La carne poi è ottima carne e il rapporto qualità – prezzo è fantastico. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio. Ci accomodiamo al nostro tavolo e ordiniamo due antipasti da gustare in attesa dei primi. Da bere optiamo per una generosa Tintilia della casa, un rosso corposo che accompagnerà il nostro pranzo. Si comincia con due bruschette, una classica con i pomodorini, l’altra a dir poco spettacolare con burro, alici e spinaci. Quello del burro con le alici è un matrimonio d’amore ma la nota sorprendente è la presenza degli spinaci che donano una spinta in più. Davvero una bruschetta ottima.
Bruschetta al pomodoro e bruschetta con burro, alici e spinaci
Poi l’altra proposta è un piatto di carciofi, patate e spinaci. Anche questo piatto è buonissimo, che sapore quei carciofi…
Carciofi, patate e spinaci
Tra gli antipasti la pizza e minestra è uno dei piatti “cult” qui da Concetta. Questo è un piatto tipico della cucina contadina molisana: minestra di verdure di campo e tocchetti di pizza di granturco. Alla Grotta da Concetta la pizza e minestra è una vera istituzione. Per noi è quasi un dovere ordinarla quando veniamo qui. Adoriamo questo matrimonio di sapori: la verdura che accompagna mirabilmente la pizza di granturco spezzettata e leggermente bagnata. Piccolo consiglio, noi prima di gustarla, ci passiamo sopra giusto un giro di olio Evo molisano a crudo. Emozione.
La pizza e minestra di Concetta
Ma il piatto per cui torniamo sempre alla Grotta da Concetta sono senza dubbio gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco. Per noi è una sorta di confort food. La cottura degli spaghetti è perfetta, sono conditi alla perfezione. In pratica è una versione dell’aglio, olio e peperoncino, rafforzata dal cavolfiore, stufato e poi leggermente ripassato in padella, e arricchita dal peperone crusco che dona al piatto il “crunch” aromatico. Questo piatto è poesia nella sua semplicità.
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco
Ottimi anche gli spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Anche qui, abbiamo trovato una cottura perfetta ed un equilibrio incredibile: sapido e dolce vanno a braccetto grazie al baccalà con il suo gusto deciso che bilanciava in modo fantastico la nota dolce della cipolla. Chapeau.
Spaghetti con baccalà, cipolle e olive
Come secondi optiamo per una generosa bistecca di vitello con insalata di campo. La carne è davvero ottima.
Bistecca di vitello e insalata di campo
Come ottimo, morbido, saporito era l’hamburger di maiale casertano con friggitelli e patate.
Hamburger di maiale casertano con friggitelli e patate
Che pranzo sarebbe senza un dolcetto. Gustiamo la torta di mele, uvetta e cannella. Spaziale!
Torta di mele con uvetta e cannella
Accompagniamo il dessert con l’immancabile Genziana. Ci concediamo due giri di amaro alle radici di Genziana di Scuppoz. Ottimo amaro di genziana ottenuto da vino bianco e un blend di ben 3 radici diverse. Va sottolineato come la lavorazione e la produzione della Genziana delle Pecore di Scuppoz sia totalmente artigianale.
Genziana delle Pecore di Scuppoz
Chiediamo il conto e paghiamo poco più di 32 euro a persona. Davvero un rapporto qualità – prezzo fantastico.
La Grotta da Concetta a Campobasso è una garanzia. Il locale è carino, caldo, intimo, sembra quasi di entrare in una osteria-trattoria d’altri tempi. L’ambiente è familiare, per certi versi spartano. Non ti aspettare effetti speciali ma una cucina sincera, generosa e ben eseguita con prodotti freschissimi e materie prime di qualità che seguono il ritmo delle stagioni. Qui trovi i piatti tipici della tradizione molisana ben eseguiti e porzioni generose. Gli antipasti sono fantastici, tra questi la lode va alla pizza e minestra, da non perdere. Tra i primi, gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore sono sublimi, e a parer nostro anche da soli valgono il viaggio. La carne è eccellente, la bistecca di vitello è saporita, morbida e succosa, ottimo anche l’hamburger di maiale casertano. Tra i dolci nota di merito per la torta di mele con uvetta e cannella. Il servizio è informale e veloce. La cosa sorprendente poi è il rapporto qualità – prezzo, a dir poco fantastico. Oggi riuscire a pranzare dall’antipasto al dolce e spendere sui 30 euro è ormai una rarità. Davvero complimenti. Piccola raccomandazione, il locale è sempre pieno sia a pranzo che a cena, quindi il consiglio è quello di prenotare sempre con un po’ di anticipo per avere la certezza di trovare posto. Bisogna organizzarsi anche perché i giorni di chiusura sono il Sabato e la Domenica. La Grotta da Concetta a Campobasso è una osteria - trattoria fantastica, unica nel suo genere e per questo molto amata e frequentata. Provare per credere. Alla prossima.
La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378
Siamo in Molise, regione che ci regala sempre spunti interessanti e sorprese incredibili. Sepino è un borgo dalla storia antichissima e ricco di tradizione che fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. Siamo a circa 700 metri di altitudine alle pendici del Matese molisano, il borgo è circondato da verde e boschi. Il centro storico è molto interessante grazie alla sua morfologia, deliziosi i suoi vicoletti e alcuni scorci di indubbia suggestione. Qui a Sepino, storia, cultura, natura e bellezze paesaggistiche vanno a braccetto. A pochi passi dalla Piazza centrale del paese (Piazza Nerazio Prisco) c’è Gustus Ristorante dove ci siamo fermati a pranzo.
Gustus Ristorante. Sepino - Insegna esterna
La location è caratteristica e di sicuro effetto. Antico e moderno si coniugano alla perfezione, la pietra viva si sposa con uno stile quasi industriale, belli i tavoli e le sedute, così come il bancone che spicca grazie al suo fondo color oro.
Gustus Ristorante. Sepino - Un suggestivo scorcio del locale
Il menù cambia spesso e segue il ritmo delle stagioni e la disponibilità di materie prime e prodotti. Ci sono sei proposte di antipasti, quattro primi, cinque secondi e i dessert. La carta dei vini è curata e privilegia (come è giusto che sia) interessanti etichette molisane. Mentre decidiamo il da farsi, arrivano i pani, con una bollicina di benvenuto (una carineria sempre gradita).
Gustus Ristorante. Sepino - Bollicina di benvenuto e i pani
Ed ecco l’entreè di benvenuto dello chef, un delizioso bocconcino di maiale con il suo fondo, accompagnato da una quenelle di ricotta molisana e pane carasau a donare croccantezza. Ottimo incipit.
Entreé dello chef
Intanto scegliamo il vino, restiamo in Molise con una bella Tintilia, Lagena Doc di Cantine D’Uva. Di un bel colore rosso quasi rubino, con intense note floreali e speziate, questo vino rosso ottenuto da uve Tintilia in purezza convince per la sua struttura, un rosso poderoso che accompagnerà in modo mirabile in nostro pranzo.
Tintilia del Molise DOC Lagena di Angelo D'uva
Cominciamo con gli antipasti. Optiamo per culatello e caciocavallo Molisano in tempura. Il culatello è meraviglioso, delicato e saporito ma con il caciocavallo in tempura saliamo a livelli siderali. C’è tutto il profumo del Molise in questo caciocavallo. Spettacolare….
Culatello e caciocavallo molisano in tempura
L’altro antipasto è senza dubbio particolare: galatina di pollo con salsa di peperone, pomodorino rosso e giallo e scaglie di pecorino.
Galatina di pollo con salsa di peperone, pomodorino rosso e giallo e scaglie di pecorino
I cavatelli con cavolfiore, fonduta di caciocavallo e pancetta croccante sono delicati e sorprendenti. Ho trovato geniale l’abbinamento del cavolo con la fonduta di caciocavallo così come vincente è la scelta della pancetta che regala al piatto un sapore rustico e la nota croccante.
Cavatelli con cavolfiore, fonduta di caciocavallo e pancetta croccante
Convincenti anche i ravioli di burrata con pomodorino rosso e giallo, ventricina croccante e pesto di pistacchio. Goduriosi i ravioli ripieni di voluttuosa burrata, si sposavano alla perfezione con il pesto di pistacchio stemperato con i pomodorini gialli e rossi. Interessante la nota intensa della ventricina leggermente croccante.
Ravioli di burrata con pomodorino giallo e rosso, ventricina croccante e pesto di pistacchio
Decidiamo di prendere un secondo in due. La nostra scelta cade sul filetto mignon lardellato cotto in cbt con finocchio gratinato e salsa glassata alla Tintilia del Molise. Mai scelta fu più felice, la carne di maiale era tenerissima e gustosa (forse una delle migliori provate nell’ultimo anno), resa ancora più saporita dalla suo “vestito”, lardellata in modo sublime e accompagnata da finocchi gratinati e una salsa alla Tintilia davvero sublime. Chapeau.
Filetto mignon lardellato, cotto in cbt con finocchio grigliato e salsa glassata alla Tintilia del Molise
Chiudiamo in dolcezza con il dessert: tiramisù scomposto e polvere di cacao, ottimo anche questo. Accompagno il dessert con un ottimo amaro alle erbe e chiediamo il conto.
Tiramisù scomposto
Per il nostro pranzo da Gustus Ristorante a Sepino paghiamo poco più di 45 euro a persona.
Gustus Ristorante è stata davvero una fantastica scoperta. Il ristorante è centralissimo, si trova a pochi passi da Piazza Nerazio Prisco, la Piazza principale di Sepino e cuore della vita del borgo. La location è curata e regala una piacevole sensazione di familiarità. Antico e moderno si fondono in modo equilibrato ed armonioso. Da Gustus Ristorante trovi una cucina convincente, una cucina che racconta il territorio molisano, ma lo fa in maniera originale e creativa, con una grande attenzione alla scelta dei prodotti (tutti stagionali) e delle materie prime, tutte di grande qualità. Il caciocavallo molisano in tempura è paradisiaco, tra i primi i cavatelli con cavolfiore, fonduta di caciocavallo e pancetta croccante sono sorprendenti e delicati, i ravioli di burrata con pomodorino rosso e giallo, ventricina croccante e pesto di pistacchio quasi ci costringono al bis. Tra i secondi il filetto mignon lardellato cotto in cbt con finocchio gratinato e salsa glassata alla Tintilia del Molise da solo vale il viaggio. Era da tempo che non gustavamo un filetto così morbido e saporito. Nota di merito per il servizio, preciso, informale, quasi impeccabile. Fornita e curata la carta dei vini con un’attenzione particolare alle etichette molisane. Corretto il rapporto qualità – prezzo.
Gustus Ristorante a Sepino è stata una fantastica scoperta ed entra di diritto nella nostra guida sul web tra quelli che sono gli indirizzi da non perdere. Rivelazione.
Gustus Ristorante
Via Nicola Giacchi n.2
Sepino (Cb)
Tel. 388 153 93 95
Visita il sito web di Gustus Ristorante Sepino
Siamo tornati a Termoli, gioiello della costa molisana, importante località turistica con spiagge attrezzate, negozi e attività commerciali ed un centro storico suggestivo. Il borgo antico di Termoli infatti si affaccia sul mare ed è dominato dal Castello Svevo, uno dei monumenti più interessanti da ammirare e visitare insieme alla stupenda Cattedrale in stile romanico. In generale è tutto il borgo antico ad essere meraviglioso, per i suoi vicoli caratteristici, per gli scorci e la vista sul mare, per le sue casette colorate che lo rendono un pittoresco borgo marinaro ed anche per quello che pare sia il vicolo più stretto d’Italia: a Rejecelle. Quando torniamo a Termoli, spesso e volentieri ci fermiamo al Ristorante Svevia. Anche stavolta ci siamo stati a cena.
Ristorante Svevia. Termoli - Insegna Esterna
La location del Ristorante Svevia è suggestiva: un antico edificio risalente al 1700, all’interno l’impatto è notevole, bellissimo il soffitto a volte con i mattoncini, antico e moderno convivono in modo armonioso, la sapiente illuminazione fa il resto, belle le sedute, essenziale ma curata la mise en place. Per la nostra cena ci hanno riservato un tavolo all’esterno, sulla bella piazza che guarda alla Cattedrale. Durante la bella stagione infatti Svevia dispone anche di tavoli esterni per poter cenare in un contesto davvero suggestivo, immersi nella storia del borgo antico di Termoli. Diamo un’occhiata alle proposte in carta. Prevalgono i piatti di mare ma c’è anche qualche opzione per chi preferisce menù di terra. Intrigante la “carta del crudo” con selezione di carpacci, tartare, crudi, ostriche e frutti di mare. Poi ci sono gli antipasti, sei proposte di primi, ben otto secondi e i contorni.
La carta dei vini è molto curata, calibrata con oltre 200 etichette provenienti un pò da tutta Italia: bollicine, champagne, rossi, bianchi e rosati. Ci sono anche vini esteri in particolare francesi. In attesa di ordinare ci servono il buon pane termolese e degli intriganti tarallucci ai 5 cereali (davvero buoni).
Pane e tarallucci
Noi cominciamo, ordinando una minerale e (per rimanere in Molise anche con il vino) una bottiglia di Rosè Floralia di Di Majo Norante, fantastica azienda con sede a Campomarino. Di un bel colore rosa molto vivace, questo rosato è ottenuto da uve di 100 % aglianico. Piacevolissime le note fresche, floreali di questo vino che presenta una gradevole acidità e una decisa persistenza. Sarà davvero un ottimo compagno di viaggio per la nostra cena.
Floralia Rosè di Di Majo Norante
Ecco i due antipasti che abbiamo scelto. Un piatto denominato Giardino del mare in Estate, in pratica la loro idea di insalata di mare, terra e mare fanno l’amore in un piatto equilibrato e buonissimo, con la patata schiacciata a fare da letto goloso ad un trionfo di pesce freschissimo e verdurine in agrodolce. Una bontà incredibile, davvero un piatto sublime ….
Giradino del mare in Estate
Poi ecco il tentacolo di polpo arrosto con patate, salicornia e crema di sedano rapa fumè. Notevole il polpo ben arrostito ma morbido al suo interno, il connubio con le patate è sublime, particolare la crema di sedano rapa con il suo sentore affumicato.
Polpo arrostito con patate, salicornia e crema di sedano rapa fumè
La nostra cena al Ristorante Svevia procede in maniera sublime, tra un calice e una chiacchiera. Viviamo in pieno l’atmosfera rilassante e raffinata di questa piazza piena di storia e fascino. Poi si sa, d’Estate cenare all’aperto ha sempre il suo perché. E’ il momento dei primi piatti, la nostra scelta cade sulle chitarrine ai frutti di mare con pomodorini infornati. Questo piatto è uno dei “must” del Ristorante Svevia. Queste chitarrine sono eccellenti, gustose, bilanciate, con un perfetto equilibrio tra il “carattere” dei frutti di mare con il loro sapido sapore e la nota dolce dei pomodorini infornati.
Chitarrine ai frutti di mare e pomodorini infornati
Se le chitarrine ai frutti di mare e pomodorini infornati ci sono piaciuti con il risotto cacio e pepe, crudo di tonno e limone raggiungiamo vette siderali. Questo risotto è davvero una poesia dei sensi, perfetta la mantecatura e perfettamente bilanciato il connubio degli ingredienti, cacio e pepe con il crudo di tonno abbinato al risotto è stata una vera sorpresa così come sorprendente è la nota fresca del limone a chiudere il cerchio per un piatto che resta nella memoria. Chapeau….
Risotto cacio e pepe con crudo di tonno e limone
Decidiamo anche di gustare un secondo in due. E ordiniamo la tagliata di tonno spadellato con julienne di verdurine e misticanza con riduzione di Tintilia. Partiamo dalla materia prima, il tonno che è sublime, gustoso, morbido, piacevole la julienne di vedurine e la interessante la riduzione di Tintilia, il vino tipico del Molise, che lega bene il tutto.
Tagliata di tonno spadellato julienne di verdurine con misticanza e riduzione di Tintilia
Poi ordiniamo due freschissimi sorbetti al limone, un caffè e chiediamo il conto. Paghiamo per la nostra cena al Ristorante Svevia 60 euro a persona. Ho trovato il rapporto qualità prezzo decisamente corretto se consideriamo la location, il servizio impeccabile e la qualità della proposta gastronomica.
Il Ristorante Svevia nel centro storico di Termoli è una certezza assoluta. Il locale è curato, raffinato e bellissimo, si trova infatti in un edificio del 700 a pochi passi dalla Cattedrale. Le sale all’interno sono intime ed accoglienti. Durante la bella stagione poi, c’è la possibilità di cenare all’aperto con vista sulla Cattedrale e sulla bella piazza. Da Svevia trovi una cucina di assoluto livello con piatti della tradizione molisana e non, proposte studiate alla perfezione, preparate con ingredienti e prodotti stagionali di grande qualità. Il pescato è sempre fresco. Da non perdere le loro tartare e i loro crudi, tra gli antipasti il "Giardino del mare in Estate" è la loro versione dell’insalata di mare ed è assolutamente divina, tra i primi le chitarrine ai frutti di mare e pomodorini infornati sono uno dei loro piatti “cult” e creano dipendenza. Il risotto cacio e pepe con crudo di tonno e limone mi ha fatto innamorare. Meravigliosa e generosa la loro tagliata di tonno. Complimenti davvero allo chef Massimo Talia. La carta dei vini è curata e fornitissima. Nota di merito per il servizio, davvero impeccabile e senza sbavature, il maitre Silvio Chiappa è professionale e preciso, il personale gentile e garbato. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque adeguato al contesto ed al tipo di proposta offerta. Il Ristorante Svevia si conferma alla grande nella nostra “guida sul web” degli indirizzi non perdere. Garanzia.
Ristorante Svevia
Via Giudicato Vecchio, n.24
Termoli (Cb)
Tel. 0875 550284
Visita il sito web del Ristorante Svevia
Siamo tornati ad Oratino. Campobasso dista solo una manciata di Km. Questo piccolo e caratteristico borgo molisano conserva un fascino unico, grazie alla sua struttura tipicamente medievale, grazie alla pietra che domina e fa innamorare. Nella parte più antica del paese si accede attraverso una porta (Porta del Piano che risale al XIII secolo). Ad Oratino trovi arte, cultura e aria buona, puoi infatti ammirare dal Belvedere Ugo Calise un panorama incantevole. Lascia a casa lo stress e concediti una bella passeggiata tra i vicoli in pietra e le stradine acciottolate di questo borgo gioiello, il mio consiglio è di prestare attenzione ai dettagli: fermati ad ammirare magari un portale, un balcone fiorito, uno scorcio caratteristico o la meravigliosa chiesa di Santa Maria Assunta in cielo, anche questa tutta in pietra e la cui origine è davvero antica, infatti il primo documento che la menziona è datato 1251.
Ristorante Olmicello. Oratino - Ingresso
Quando siamo qui, ci fermiamo spesso al Ristorante Olmicello. Venire da Olmicello per me rappresenta una piacevole abitudine, adoro infatti le loro proposte di cucina che sono legate alla tradizione molisana d'entroterra, i prodotti sono sempre freschi, le materie prime seguono il corso delle stagioni, la pasta è tirata sempre a mano, la carne è di qualità, così come il baccalà che è strepitoso. A rendere perfetto il tutto poi c'è la location davvero suggestiva: un antico palazzo risalente al 1816 tutto in pietra, qui un tempo c'era un frantoio (visibile ancora oggi). Si accede al Ristorante Olmicello attraversando un portone d'epoca e un meraviglioso androne in pietra, all'interno le sale con bellissime volte a botte che si alternano a volte a crociera. C'è anche un terrazzo dove poter cenare all'aperto durante la bella stagione. A fare gli onori di casa c'è Nicola Iafelice, garbato e sempre prodigo di consigli su pietanze e abbinamenti per gli ospiti.
Ristorante Olmicello. Oratino - Particolare di una sala interna
Ovviamente c'è il menù alla carta ma Nicola Iafelice ama illustrare la proposta gastronomica del giorno. Noi cominciamo ordinando una minerale e una bottiglia di Ramitello dell’azienda Di Majo Norante. Questo vino è ottenuto da uve Montepulciano (80 %) e Aglianico (20%). Di un bel rosso rubino, con sentori si spezie, di frutti rossi, e un bel tannino equilibrato, questo vino è spettacolare e sarà un perfetto compagno di viaggio per il nostro pranzo al Ristorante Olmicello.
Diamo il via alle danze, ecco un bell'antipasto. Su un tagliere ci vengono serviti peperoni in agrodolce, dei tocchetti di rustico, pizza di patate con i carciofi, frittatina, sformatino di zucchine, del cavolfiore panato e fritto, palline di patate e formaggio, e ancora un fantastico formaggio primosale panato e passato in forno, un celestiale caciocavallo, un prosciutto locale di ottima fattura e un gustoso capocollo.
Antipasto
Nicola Iafelice poi ci vizia con dei fiori di zucca fritti....davvero ottimi.
Fiori di zucca fritti
Non prendiamo altro come antipasto anche se la tentazione è forte (pizza e minestra, pallotte cacio e uova tanto per ricordare due bontà del territorio). Attendiamo i primi. Una delle peculiarità del Ristorante Olmicello è che la pasta è sempre fatta a mano e questo rappresenta senza dubbio un “plus”....Ecco i meravigliosi crioli con carciofi su fonduta di caciocavallo. Per chi non lo sapesse, i crioli sono una pasta fresca tipica del Molise, viene fatta con farina e uova, e ricordano un po' gli spaghetti quadrati. Noi prendiamo spesso questo piatto perché adoriamo l'abbinamento dei carciofi con la fonduta di caciocavallo, l'insieme è a dir poco esaltante.
Crioli con carciofi su fonduta di caciocavallo
Altro piatto che spesso gustiamo al Ristorante Olmicello sono le fettuccine con porcini e guanciale. Ormai un classico: profumate, goduriose, appaganti.
Le fettuccine con porcini e guanciale
Poi ecco un primo piatto di stagione: fettuccine con julienne di zucchine, fiori di zucca e speck. Anche queste erano fantastiche, piatto equilibrato con la il dolce delle zucchine che si sposava a meraviglia con la nota sapida dello speck.
Fettuccine con julienne di zucchine, fiori di zucca e speck
Di tanto in tanto Nicola Iafelice da perfetto padrone di casa, passa al nostro tavolo per sincerarsi che tutto stia andando bene. E non può che essere così. E’ il momento dei secondi. Gustiamo un bel filetto al pepe rosa. La carne morbida e succosa era davvero squisita...
Filetto al pepe rosa
Poi ci dedichiamo al baccalà che è parte della tradizione gastronomica locale (definito da molti il pesce di montagna). Qui al Ristorante Olmicello il baccalà lo preparano in modo eccellente. Noi gustiamo il baccalà con pomodorini e olive. Buonissimo....
Baccala con pomodorini e olive
Ha il suo perché anche il baccalà fritto, morbido, profumato, con una pastella meravigliosa e con un fritto asciutto e non unto.
Baccalà in pastella fritto
Come contorno la loro insalata di rucola, pere e noci. Stuzzicante e rinfrescante...
Insalata di rucola, pere e noci
E delle ottime chips di patate fritte, gustose e croccanti.
Chips di patate fritte
Che pranzo sarebbe senza un dolce? Prendiamo una mitica millefoglie con crema chantilly e amarene, della Pasticceria Sorriso di Loretta Fatica. Questa pasticceria per noi è un indirizzo imperdibile. Alla Pasticceria Sorriso usano solo prodotti freschissimi e bio e adottano un metodo di lavorazione totalmente artigianale. Il risultato è fantastico. Se passi ad Oratino o sei in zona non puoi non farci un salto. Si trova nella centralissima Piazza Giordano.
Millefoglie con crema chantilly e amarene
Paghiamo per il nostro pranzo al Ristorante Olmicello poco più di 40 euro a persona. Davvero fantastico il rapporto qualità - prezzo.
“Repetita iuvant” recitava un’antica locuzione latina, anche noi ci ripetiamo volentieri. Al Ristorante Olmicello torniamo spesso e volentieri perché per noi rappresenta una garanzia. Il locale si trova nel centro storico del caratteristico borgo di Oratino, in un antico palazzo che risale al 1816, dove un tempo c’era un frantoio (visibile ancora oggi). L’atmosfera è davvero suggestiva e invita alla convivialità. Qui al Ristorante Olmicello trovi una meravigliosa cucina molisana d’entroterra realizzata con prodotti di qualità e materie prime freschissime, tutte legate alla stagionalità. Ottimi i salumi ed i formaggi, tra gli antipasti non perderti la mitica “pizza e minestra” e le "pallotte cacio e uova". Altro punto di forza del locale sono i primi piatti, fantastiche le paste fatte a mano, i crioli con carciofi su fonduta di caciocavallo sono da applausi, le fettuccine con porcini e guanciale uno dei piatti da ricordare. La carne è un altro dei must di questo luogo. Vogliamo poi parlare del baccalà? Spettacolare e cucinato a regola d’arte. Altra cosa da non perdere sono i dolci, provenienti dalla Pasticceria Sorriso di Oratino capitanata da Loretta Fatica. Non puoi farti scappare la deliziosa millefoglie composta al momento con una paradisica crema Chantilly (una delle migliori mai gustate) e le amarene. Il resto lo fa la sincera, garbata accoglienza ed ospitalità di Nicola Iafelice, il padrone di casa sempre pronto a consigliare gli ospiti nella scelta delle pietanze e negli abbinamenti. Interessante e curata la carta dei vini con un occhio di riguardo per le cantine molisane. Professionale e veloce il servizio (complimenti anche a Gennaro in sala). Altro particolare da sottolineare è che abbiamo trovato un fantastico rapporto qualità – prezzo. Il Ristorante Olmicello ad Oratino si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori ristoranti molisani. Da segnare in agenda “senza se e senza ma”. Garantiamo noi…
Ristorante Olmicello
Via Regina Margherita n.48
Oratino (Cb)
Tel. 0874 38 285
Visita il sito web del ristorante Olmicello
Quando sono a Campobasso spesso e volentieri mi fermo alla Grotta da Concetta. Questa osteria – trattoria è una vera istituzione, qui si respira un'atmosfera familiare, è quasi come fermarsi a casa di mamma o di nonna, con la certezza di gustare piatti e prodotti gustosi, genuini e sinceri. Siamo nel cuore di Campobasso, in Via Larino, la bellissima Porta Mancina (una delle porte del centro storico la cui origine risale al 1400), dista davvero poche centinaia di metri.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Insegna all'ingresso
Il locale è davvero bello e particolare, domina la pietra pietra, caratteristici soffitti in legno, ci sono tre sale, ognuna particolare e studiata, c'è anche uno spazio esterno dove poter pranzare o cenare durante la bella stagione.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Suggestivo sala con in fondo lo spazio esterno
Alla Grotta da Concetta trovi una cucina molisana semplice, ben eseguita e realizzata con materie prime e prodotti di assoluta qualità. Poi qui la carne è ottima ma a rendere quasi perfetta l'esperienza gastronomica c'è un rapporto qualità – prezzo più unico che raro. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio. Ci accomodiamo al nostro tavolo prenotato in anticipo. Altra cosa che colpisce è la mise en place semplice, quasi spartana, così come semplice e per certi versi essenziale è il menù: un foglio con un elenco di tutte i piatti e le pietanza del giorno (dagli antipasti al dessert) con i relativi prezzi. Il menù in pratica cambia ogni giorno in base alla disponibilità dei prodotti e alla stagionalità. Ci sono però alcuni piatti “storici” che si trovano quasi sempre come la pizza e minestra, ossia una sorta di minestra di verdure con la pizza di granturco a tocchetti, che rende il tutto meravigliosamente croccante e godurioso. Altro piatto da non perdere sono gli spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore (con la nota del peperone crusco), a volte se sei fortunato nella loro stagione li trovi anche nella variante con i broccoletti. Ma nel menù trovi tanti piatti della tradizione e pietanze talmente intriganti che le assaggeresti tutte: dalle pallotte cacio e ova, alla zucca fritta, dai carciofi con salsa verde e spinaci, agli spaghetti con baccalà, cipolla e olive, dal caciocavallo molisano alla piastra, allo spezzatino di vitello in bianco, dalla pizza di patate (che bada bene, è cosa diversa dal più noto gateau) alla “ciambotta” di ortaggi. Tra i secondi alla Grotta da Concetta da non perdere la salsiccia, la bistecca di vitello alla griglia e l'agnello alla cacciatora. In carta ogni giorno ci sono anche un paio di dessert.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Particolare di una sala interna
Si comincia! Ordiniamo una minerale e del vino rosso Tintilia della casa (ottimo) e come antipasto partiamo con pane, burro, alici e spinaci. Una sorta di bruschetta intrigante e perfettamente equilibrata, si sa che quello tra il burro e le alici è un matrimonio d'amore, qui esaltato dalla presenza degli spinaci.
Bruschetta con burro alici e spinaci
Poi ecco un piatto che è un must qui alla Grotta da Concetta ma in generale è uno dei piatti tipici della cucina contadina molisana: pizza e minestra. Verdure e pizza di granturco a pezzetti, insieme danno vita ad un trionfo di sapori e profumi. In questo caso c'era una cicorietta che era la fine del mondo.... Che bontà….
La Pizza e minestra
A chiudere il nostro tris di antipasti un altro piatto sorprendente: carciofi e spinaci in salsa verde. Cosa erano quei carciofini, davvero squisiti...
Carciofi e spinaci in salsa verde
E’ il momento dei primi. Abbiamo preso due piatti di spaghetti aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco. Uno dei nostri piatti preferiti quando veniamo alla Grotta da Concetta. Adoro l’equilibrio strepitoso di questo piatto tanto semplice quanto gustoso: da sottolineare la cottura perfetta della pasta con il cavolfiore che regala sapore e consistenza e il peperone crusco che dona anche un po’ di nota croccante. Da provare se vieni qui….
Spaghetti aglio, olio peperoncino, cavolfiore e peperone crusco
Poi un piatto di spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Anche questi assolutamente degni di nota e saporiti, sapidi il giusto con il gusto deciso del baccalà che si sposava in modo sublime con il sapore dolciastro della cipolla. Da notare poi le porzioni generose capaci di soddisfare anche i palati più esigenti…
Spaghetti con baccalà, cipolle e olive
Il nostro pranzo procede alla grande, decidiamo di ordinare anche 3 secondi. Ecco un coniglio in porchetta, ossia coniglio disossato e arrotolato nella porchetta con delle spezie saporite e semi di finocchietto. Il tutto servito su un letto di verdurine ripassate in padella. Spettacolo…
Coniglio in porchetta
Non da meno l’agnello alla cacciatora. La carne era morbidissima, condita alla perfezione, sapore della tradizione contadina....
Agnello alla cacciatora
Poi mi tolgo uno sfizio, avevo voglia di caciocavallo molisano alla piastra ed eccolo qua! Accompagnato da una confettura, buonissimo e profumato.
Caciocavallo molisano alla piastra
Siamo davvero sazi, nostro malgrado saltiamo il dolce, ci concediamo un giro di liquore di Genziana di Scuppoz. Liquore ottenuto da vino bianco e un blend di ben 3 radici differenti. La cosa interessante da rimarcare è che la lavorazione e produzione della Genziana delle Pecore di Scuppoz è totalmente artigianale.
Genziana delle Pecore di Scuppoz
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 30 euro a persona! Rapporto qualità – prezzo strepitoso, quasi da non credere.
La Grotta da Concetta a Campobasso è un punto fermo. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. Il locale è intimo, caratteristico. E’ un’osteria-trattoria quasi d’altri tempi. L’atmosfera è familiare, l’ambiente spartano, dominano legno e pietra. Anche il servizio è veloce e informale. Qui trovi i piatti tipici campobassani e molisani, in particolare quelli della tradizione contadina, piatti ben eseguiti e porzioni decisamente generose (il che non guasta).
Il menù segue il ritmo delle stagioni e cambia praticamente ogni giorno in base alla disponibilità di prodotti e materie prime. Da non perdere la “pizza e minestra”, che come ho già scritto in una precedente recensione dedicata alla Grotta da Concetta è vera poesia della tradizione. Gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore sono il mio piatto preferito e li prendo ogni volta che vengo qui. Per me anche da soli valgono il viaggio. In generale le verdure sono eccezionali, i primi generosi e gustosi. La carne poi è eccellente. L’agnello alla cacciatora è fantastico, anche il coniglio in porchetta ha il suo perché. Ma in generale tutto è eccellente. Tra i dolci, nota di merito per le crostate fatte da loro.
La Grotta da Concetta è un luogo che sembra senza tempo, intimo, caldo e familiare, sembra quasi di mangiare dalla nonna. Sai che andrai via soddisfatto e con la voglia di tornare per gustare altro. Qui si bada al sodo, si mangia bene. Punto. Non aspettarti effetti speciali, anche la mise en place è essenziale e spartana, ma è la sostanza che conta. Poi il rapporto qualità – prezzo è fantastico. Oggi riuscire a mangiare (bene e con qualità) dall’antipasto al dolce e spendere sui 30 euro è ormai quasi una rarità. Davvero Complimenti. Il consiglio che regalo ai miei lettori è solo uno, visto che il locale è quasi sempre pieno a pranzo e cena, conviene prenotare in anticipo per avere la certezza di trovare posto. La Grotta da Concetta a Campobasso è un’osteria - trattoria imperdibile. Se ci vieni una volta ci torni, garantito. Infatti è sempre piena e amatissima. Da segnare in agenda. Alla prossima….
La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378
Sono tornato ad Oratino, uno dei borghi più suggestivi e caratteristici del Molise. Campobasso dista davvero pochi Km. Oratino si trova a quasi 800 metri sul livello del mare, qui si respira aria buona e dal suo belvedere la vista spazia, abbracciando un panorama meraviglioso. Da qui si possono ammirare la famosa e misteriosa Rocca di Oratino, la Valle del Biferno, le Mainarde ed anche la Majella. Altra cosa che cattura l’interesse del visitatore è il centro storico a cui si accede attraverso Porta del Piano, l’unica rimasta delle antiche tre porte che conducevano al borgo antico. Tutto intorno domina la pietra, e si percepisce l’amore che gli oratinesi hanno per il proprio paese. E’ bello camminare nei vicoletti ammirando palazzi antichi, portali in pietra e la maestosa Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, nella parte più alta del borgo. Ogni volta che sono qui ad Oratino faccio tappa fissa al Ristorante Olmicello.
Ristorante Olmicello. Oratino - Ingresso
Ci siamo fermati qui per pranzo anche stavolta. Il Ristorante Olmicello si trova in Via Regina Margherita nel centro storico, in un antico edificio datato 1816. Qui un tempo c’era un vecchio frantoio (visibile ancora oggi sul terrazzo esterno). Adoro questo luogo, adoro l’atmosfera che si respira qui: bellissime e suggestive le sale in pietra, così come la cantina (utilizzata spesso per eventi e degustazioni). Naturalmente adoro anche la meravigliosa cucina della tradizione del Ristorante Olmicello, una cucina fatta con passione e dedizione. La pasta è fatta rigorosamente a mano, le verdure sono sempre fresche di stagione, trovi poi i funghi, il tartufo, i salumi e i formaggi locali, un ottimo baccalà e una carne pregevole. A fare gli onori di casa c’è Nicola Iafelice (il titolare), affabile, gentile e sempre disponibile con gli ospiti per illustrare le proposte in carta e consigliare il vino.
Ristorante Olmicello. Oratino - Particolare di una delle sale interne
Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Tintilia del Molise DOP Colle Cervino di Cantine Catabbo, questo vino (che adoriamo) è ottenuto da uve Tintilia in purezza. Si caratterizza per un tannino elegante e persistente, note di spezie di frutta rossa, al palato è corposo e pieno con una spiccata personalità. Sarà lui ad accompagnarci per il nostro pranzo.
Colle Cervino Tintilia del Molise DOP di Cantine Catabbo
Cominciamo con due antipasti fortemente legati al territorio. Omaggiamo la stagione fredda con una fantastica polenta con il ragù della tradizione. La polenta del Ristorante Olmicello è unica nel suo genere, rustica nell’accezione più nobile del termine. Ottenuta con farina di mais molisano è accompagnata con un ragù celestiale. Fantastica….
Polenta con il ragù
A seguire ecco un altro classico dell’entroterra molisano: pizza e minestra. Questa è una pietanza tipica della cucina contadina, un piatto “povero” che vede come protagonista la “pizza” di farina di mais, debitamente a pezzettini accompagnata con una minestra di verdure di campo legate alla stagionalità. La pizza e minestra di Olmicello è poesia del territorio, anche da sola vale il viaggio qui. Da provare..
Pizza e minestra
Come primi la nostra scelta cade sulle fettuccine con porcini e guanciale. Un piatto “cult” di Olmicello, da sempre in carta e molto amato dagli ospiti. Da sottolineare come la pasta qui venga sempre fatta a mano in modo artigianale (e si sente!). Che bontà….
Fettuccine con porcini e guanciale
L’altro primo che degustiamo sono i crioli con carciofi su fonduta di pecorino. Perfettamente equilibrati, con il sapore dolciastro dei carciofi che si sposa a meraviglia con il gusto deciso ma al tempo stesso morbido della vellutata di caciocavallo che lega il tutto. Davvero un gran piatto. I crioli sono una pasta tipica del Molise, realizzati in modo artigianale sono fatti con semola di grano duro, uova ed acqua, a vederli sembrano come gli spaghetti alla chitarra, ma se prestiamo attenzione ai dettagli, ci accorgeremo che presentano una sezione più quadrata rispetto a questi ultimi.
Crioli con carciofi su fonduta di caciocavallo
Nicola Iafelice ci fa assaggiare anche una pasta ripiena, sono i ravioli (sempre artigianali e fatti a mano da loro) con il tartufo. Delicati e buonissimi....
Ravioli al tartufo
Il nostro pranzo procede alla grande. Qui si sta davvero bene e la location suggestiva completa il tutto. Le sale in pietra trasmettono un senso di calore e familiarità. Abbiamo ordinato anche il secondo. Degustiamo il baccalà con pomodorini, olive e pinoli. Spesso quando passo di qui ordino il baccalà, perché qui lo preparano divinamente ed anche stavolta le aspettative sono ampiamente soddisfatte.
Baccalà con pomodorini, olive e pinoli
L’altro secondo è una fettina di maiale alla brace. La carne è di pregevole qualità, saporita, gustosa.
Fettina di maiale alla brace
Come contorni prendiamo le mitiche patate sotto la coppa con pepe e lardo. Quando si dice sapori rustici…..
Patate sotto la coppa con pepe e lardo
E per rinfrescarci ecco una deliziosa insalatina di rucola, pere e noci. Davvero gradita.
Insalatina con rucola, pere e noci
Credi sia finita qui? Giammai ! Ordiniamo anche il dessert. Qui Nicola Iafelice ci coccola con una degustazione di dolcetti carnevaleschi (e non solo). Ecco le chiacchiere, il raviolo fritto ripieno di crema pasticciera, la bomba a crema e un assaggio di millefoglie con crema chantilly e amarene. Il nostro dolce preferito quando qui non poteva mancare.
Il dolci che puoi gustare al ristorante Olmicello sono della Pasticceria Sorriso di Loretta Fatica, che si trova in Piazza Giordano proprio al centro di Oratino. Se sei da queste parti non puoi non passare alla Pasticceria Sorriso, qui trovi prodotti meravigliosi, dolci e biscotti sempre freschissimi, dei mignon super e (su prenotazione) le paste della Domenica e delle torte fantastiche.
Il dessert
Non potevano mancare le castagnole....
Castagnole
Accompagniamo il dolce con un giro di Nespolino, liquore artigianale fatto con i noccioli delle nespole.
Nespolino
Paghiamo per il nostro pranzo da Olmicello poco più di 40 euro a persona. Davvero un ottimo rapporto qualità - prezzo.
Oratino è un piccolo borgo gioiello a pochi Km da Campobasso. Qui trovi aria salubre, tranquillità, scorci suggestivi e un piccolo centro storico, curato e pulito. Domina la pietra, una delle caratteristiche peculiari di questo luogo. Dopo una bella passeggiata, ti consigliamo la sosta al Ristorante Olmicello gestito in maniera egregia da Nicola Iafelice. Olmicello si trova nel centro storico, in un antico edificio datato 1816, laddove un tempo c’era un vecchio frantoio. Il frantoio è ancora visibile sul terrazzo della struttura. L’atmosfera è suggestiva grazie alle sale in pietra, i soffitti con le stupende volte a botte che si alternano a volte a crociera. Qui si sta davvero bene, è la location ideale dove poter gustare un’ottima cucina molisana dell’entroterra, legata alle tradizioni contadine e realizzata con prodotti e materie prime freschissime e stagionali. La pizza e minestra è poesia del territorio, la polenta è rustica e saporita. Da Olmicello la pasta è fatta tutta a mano, le fettuccine con porcini e guanciale creano dipendenza, i crioli con carciofi su fonduta di caciocavallo sono sorprendenti. Pregevole la carne e molto buono il baccalà. Nota di merito poi per i dolci (della pasticceria Sorriso di Loretta Fatica), sono semplicemente divini. Ho trovato il rapporto qualità – prezzo assolutamente corretto. Il Ristorante Olmicello ad Oratino si conferma nella nostra guida sul web, tra i migliori indirizzi in Molise. Garanzia.
Ristorante Olmicello
Via Regina Margherita n.48
Oratino (Cb)
Tel. 0874 38 285
Visita il sito web del Ristorante Olmicello
Siamo tornati a Campobasso alla Grotta da Concetta. Spesso mi fermo qui perché adoro l’atmosfera familiare e accogliente che si respira in questa osteria quasi d’altri tempi, dove protagonista è una cucina molisana generosa e genuina. Siamo al centro di Campobasso, quasi nel centro storico in Via Larino. Il locale è davvero gradevole, tutto in pietra, i soffitti sono in legno, ci sono tre sale, ognuna con un suo fascino particolare e poi c’è un ambiente esterno. Anche l’illuminazione è studiata e contribuisce a rendere magico il luogo. La Grotta da Concetta è una vera istituzione.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Insegna all'ingresso
In questa osteria – trattoria trovi una cucina molisana semplice, sincera ma ben eseguita, con materie prime di assoluta qualità, un’ottima carne e un rapporto qualità – prezzo fantastico. Ma andiamo per gradi. Sono tornato alla Grotta da Concetta in compagnia tra gli altri del mio amico architetto templare gourmet Michele, che qui ormai è di casa. Ero anche io dalle parti di Campobasso e abbiamo pensato di fermarci a pranzo qui. Il locale è sempre suggestivo, ci accomodiamo al nostro tavolo in una sala tutta in pietra con un maestoso camino e i soffitti in legno.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Una suggestiva sala interna
Non aspettarti effetti speciali, qui regna la genuina semplicità, anche la “mise en place” è semplice, spartana. Anche il menù è oserei dire “minimal”: in pratica un foglio con elencate tutte le proposte del giorno (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Il menù cambia quasi giornalmente ma alcune pietanze ci sono da sempre perché sono come il locale “una vera istituzione”. Per esempio se vieni qui non puoi perderti la pizza e minestra, in pratica una minestra di verdure con la pizza di granturco a tocchetti, che rende l’insieme divinamente croccante e godurioso. Altro piatto da non perdere sono gli spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore (arricchiti da peperone crusco), a volte li trovi anche nella variante con i broccoletti. Ma il menù è ricco di pietanze talmente invitanti che le assaggeresti tutte: dalle pallotte cacio e uovo, alla zucca fritta, dagli spaghetti con baccalà, cipolla e olive, allo spezzatino di vitello in bianco, dalla pizza di patate (che è ben diversa dal gateau) alla ciambotta di ortaggi. Poi la carne qui alla Grotta da Concetta è davvero super, da non perdere la salsiccia, o la bistecca di vitello alla griglia. Ogni giorno poi ci sono sempre un paio di dessert sempre interessanti. Il menù naturalmente cambia in base allo scorrere delle stagioni e i prodotti sono sempre freschi.
Ordiniamo del vino rosso Tintilia della casa e come antipasto pane, burro, alici e spinaci. Abbinamento davvero azzeccato. Burro e alici è un matrimonio perfetto, sorprendente quanto ci stiano bene gli spinaci sopra.
Pane burro e alici con spinaci
Altro antipasto che prendiamo è la meravigliosa pizza e minestra, uno dei piatti “cult” qui da Concetta e in generale uno dei piatti tipici della cucina molisana: minestra di verdure e pizza di granturco. Quando veniamo qui, per me ordinare pizza e minestra è quasi un obbligo morale. Adoro il sapore terragno delle verdure e la nota croccante della pizza di granturco spezzettata e leggermente bagnata. Se prima di gustarla, ci passi sopra giusto un giro d’olio Evo molisano a crudo è una poesia.
Pizza e minestra
E’ il momento dei primi. Qui ci diamo alla pazza gioia. Siamo in tre. Ordiniamo un piatto di spaghetti aglio, olio, peperoncino e broccoletti con peperone crusco. La cottura della pasta è perfetta, il sapore dei broccoli si sposa a meraviglia con quello dell’aglio, olio e peperoncino. Davvero un bel piatto.
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, broccoli e il peperone crusco
Così come non delude le nostre attese l’altro primo che abbiamo preso: spaghetti con carciofi, alici e olive e mollica di pane tostato. Un’esplosione di gusto, il sapido delle alici, il dolciastro dei carciofi, la nota croccante del pane tostato, le olive. Meraviglia...
Spaghetti con carciofi, olive e alici
L’altro primo è un altro "must" da Concetta, non a caso lo ordiniamo quasi sempre: spaghetti con aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco. Questo piatto è una garanzia. Anche qui la cottura degli spaghetti perfetta e al dente, conditi alla perfezione, con il cavolfiore leggermente passato in padella che regala un sapore divino, il peperone crusco che regala il “crunch”. Chapeau.
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco
Noi Templari del Gusto siamo dei “gaudenti”, ormai lo avrai capito. Avevo adocchiato ad un tavolo vicino al nostro, un primo che mi aveva incuriosito. Decidiamo di prendere un piatto da dividere di spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Abbiamo fatto bene ad assaggiare anche questo. Meritava davvero, gli spaghetti sono conditi alla perfezione, belli umidi, sapidi il giusto con il gusto deciso del baccalà che si sposava a meraviglia con il sapore dolciastro della cipolla.
Spaghetti con baccalà, cipolle e olive
Siamo in tre e ordiniamo tre secondi. Come da tradizione quando siamo qui ecco una bella bistecca di vitello alla brace con insalata. La carne è davvero ottima, morbida e gustosa.
Bistecca di vitello alla brace e insalata
Immancabile anche la saporita salsiccia alla brace, servita con le puntarelle.
La Salsiccia alla brace e puntarelle
E il coniglio in porchetta, ossia disossato e arrotolato in porchetta con spezie e semi di finocchietto. Servito su un letto di verdure passate in padella. Che bontà….
Coniglio in porchetta
Siamo davvero sazi. Nostro malgrado saltiamo il dolce, anche se in carta oggi tra le proposte di dessert, c’era una crostata con noci ed uva fragola che mi intrigava parecchio… Sarà per la prossima volta. Prendiamo due bichierini di passito La Nuvola di Piè, bianco passito Terre degli Osci di Agricolavinica, ottenuto da uve di Moscato bianco e Riesling, questo vino da fine pasto con il suo colore giallo oro carico, conquista per la sua personalità e la sua sobria eleganza e i suoi sentori di miele e albicocca.
Bianco Passito Terre degli Osci La Nuvola di Piè di Agricolavinica
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo alla Grotta da Concetta 90 euro in tre. Ossia 30 euro a persona. Rapporto qualità – prezzo più unico che raro. Complimenti.
La Grotta da Concetta è una garanzia. Il locale è caratteristico e regala un senso di familiarità e calda accoglienza. Qui trovi una cucina che affonda le radici nella tradizione molisana. I piatti sono ben eseguiti e realizzati con materie prime fresche e di qualità. La pizza e minestra è uno dei piatti must della Grotta da Concetta, gli spaghetti aglio, olio, peperoncino e cavolfiore anche da soli valgono la visita, gli spaghetti con carciofi, olive e alici creano dipendenza. Super la carne, da non perdere la bistecca di vitello alla brace e la salsiccia. Il servizio è informale e veloce. Nota di merito per il conto. Oggi riuscire a mangiare bene e pagare per un pranzo completo 30 euro è davvero una rarità. Complimenti davvero. Tutto questo spiega il grande successo di questo locale amatissimo e frequentato. Piccola raccomandazione, visto che il locale è sempre pieno, è preferibile prenotare con dovuto anticipo. La Grotta da Concetta a Campobasso si conferma nella nostra guida sul web tra gli indirizzi molisani da non perdere. Garantiamo noi. Alla prossima…
La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378
Nel cuore di Campobasso c’è un indirizzo che non può mancare in agenda, se ami la buona cucina tipica: la Grotta da Concetta. Siamo in una stradina nei pressi del centro storico del capoluogo molisano, Concetta è una piccola istituzione in città, il locale è sempre pieno a pranzo e a cena ed il perché è semplice da capire. Questa osteria – trattoria conserva il fascino della tradizione e propone una cucina molisana semplice ma ben eseguita, materie prime di qualità e un rapporto qualità – prezzo vantaggioso. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio. Noi siamo in quattro, abbiamo prenotato, grazie all’intuizione del nostro architetto templare gourmet Michele, che più volte era già stato qui. Il locale è gradevole e intimo, all’interno ci sono tre ambienti, dominano la pietra e il legno, anche l’illuminazione è soffusa e contribuisce a rendere il clima ancora più disteso e familiare. Ci accompagnano al nostro tavolo.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Suggestivo angolo interno
Non aspettarti mise en place particolari o effetti speciali, qui il protagonista è il cibo. Anche il menù è minimal: un foglio con elencate tutte le proposte (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Ovviamente la carta cambia in base allo scorrere delle stagioni. Ci sono tante cose interessanti, dalla pizza e minestra, alla pasta e ceci, dalla minestra di farro, lenticchie e cavolo nero, alla insalata di mussillo, dalle pallotte cacio e uovo, agli involtini di verza, zucca, patate e guanciale, e poi le proposte di carne, c’è anche il fegato di maiale con l’alloro. Insomma un menù ricco di piatti della tradizione.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Particolare di una sala interna
Prima di ordinare ci servono delle ottime bruschette con olio Evo molisano (proveniente da Ururi) e sale. Pane tostato e un buon olio Evo, la merenda di quando eravamo bambini. Cosa c'è di più buono?
Bruschette con olio Evo molisano e sale
Noi ordiniamo del vino rosso Tintilia della casa e come antipasto la mitica pizza e minestra, uno dei “must” qui da Concetta e in generale uno dei piatti tipici della cucina molisana, verdure e pizza di mais insieme danno vita ad una sinfonia di profumi e sapori. Che bontà….
Pizza e minestra
Come primo prendiamo tutti gli spaghetti aglio, olio, peperoncino e cavolfiore. Mai scelta fu più azzeccata, a dir poco strepitosi, perfettamente conditi, gustosi, con il cavolfiore che da sapore e il peperone crusco che regala anche un po’ di nota croccante. Complimenti…
Spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore
Il nostro pranzo prosegue con i secondi. Prendiamo due bistecche di vitello. La carne era morbida, succosa, e goduriosa.
Bistecca di vitello e insalata
E due piatti di salsiccia e puntarelle. Anche la salsiccia è ottima. In generale direi che la qualità della carne qui da Concetta è davvero elevata.
Salsiccia e puntarelle
Chiudiamo il nostro pranzo con 3 babà con crema pasticcera alla vaniglia. Il babà era morbido e profumato, deliziosa poi la crema pasticcera che ci stava a meraviglia…
Babà e crema alla vaniglia
E una deliziosa crostata alle mele e uvetta, (qui avrei fatto volentieri il bis).
Crostata alle mele e uvetta
Accompagniamo il dessert con due giri di liquore di Genziana di Scuppoz. Un amaro di genziana ottenuto da vino biano e un blend di ben 3 radici differenti. Da notare che la lavorazione e produzione della Genziana delle Pecore di Scuppoz è assolutamente artigianale.
Genziana delle Pecore di Scuppoz
Chiediamo il conto e paghiamo 120 euro in quattro. In pratica solo 30 euro a persona, rapporto qualità – prezzo fantastico.
La Grotta da Concetta a Campobasso è una vera istituzione. Il locale è gradevole e intimo, una osteria-trattoria quasi d’altri tempi. L’ambiente è familiare, per certi versi spartano. Qui ci sono pochi ghirigori e tanta sostanza. Trovi i piatti tipici della tradizione molisana ben eseguiti e porzioni generose, tutto segue il ritmo e lo scorrere delle stagioni e i prodotti e le materie prime sono freschissime. La pizza e minestra è poesia della tradizione. Gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore sono sorprendenti e deliziosi e anche da soli valgono il viaggio. La carne poi è eccellente, la bistecca di costata morbidissima e succosa, ottima anche la salsiccia. Tra i dolci nota di merito per la crostata di mele.
La Grotta da Concetta è un luogo intimo, sembra quasi di mangiare dalla nonna e hai la certezza di rimanere sempre soddisfatto. Non aspettarti effetti speciali ma una cucina sincera e capace di accontentare anche i palati più esigenti. Poi (cosa importante) il rapporto qualità – prezzo è strepitoso. Oggi riuscire a fare un pranzo completo dall’antipasto al dolce e spendere sui 30 euro è ormai una rarità. Complimenti davvero. Il locale è quasi sempre pieno a pranzo e cena quindi il consiglio è quello di prenotare per tempo per avere la certezza di trovare posto. La Grotta da Concetta a Campobasso è una trattoria unica nel suo genere e per questo amatissima. Ci rivedremo presto ….
La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378
Ci sono luoghi che hanno qualcosa di ancestrale e quasi fiabesco, luoghi capaci di ammantare di emozione la vita che spesso guardiamo scorrere via distrattamente. Uno di questi luoghi per me è Oratino, borgo a pochi Km da Campobasso. Oratino ha una storia antichissima e una posizione dominante sulla valle del Biferno. Qui davvero puoi rilassarti, godendo dell’aria buona, puoi ammirare il panorama che si scorge dal belvedere e passeggiare dimenticando lo stress, tra le stradine acciottolate e i vicoletti in pietra di questo piccolo borgo gioiello, fermandoti a guardare magari un portale, un balcone fiorito, un angolo pittoresco o la bellissima chiesa di Santa Maria Assunta in cielo, anche questa tutta in pietra e la cui origine è antichissima, il primo documento che la menziona è datato 1251. Noi ci fermiamo a pranzo al Ristorante Olmicello. Ormai questo indirizzo per noi è una piacevole abitudine, adoro la location, l’accoglienza di Nicola Iafelice (il titolare) e le proposte di cucina che affondano le radici nella tradizione molisana d’entroterra.
Ristorante Olmicello. Oratino - Ingresso
Ricavato in un antico palazzo datato 1816, dove anticamente c’era un frantoio, regala emozioni quando si arriva. Bellissimo l’ingresso, suggestiva la struttura, le sale in pietra e in alcune ci sono stupende volte a botte che si alternano a volte a crociera. L’atmosfera è davvero piacevole, così come piacevole è l’accoglienza che mi riserva Nicola Iafelice. Ci accompagna al nostro tavolo prenotato in anticipo.
Ristorante Olmicello. Oratino - Dettaglio di una sala interna
C’è il menù alla carta, ma Nicola Iafelice ama raccontare agli ospiti la proposta gastronomica del giorno. Qui trovi una meravigliosa cucina molisana con prodotti di stagione, pasta fatta a mano, verdure fresche e una carne di assoluta qualità. Cominciamo ordinando una minerale e una bottiglia di Ramitello dell’azienda Di Majo Norante. Un rosso ottenuto da uve Montepulciano (80 %) e Aglianico (20%). La cosa che colpisce di questo vino è anzitutto il colore: un bel rosso rubino intenso. Poi presenta sentori di frutta rossa, di spezie e un bel tannino equilibrato. Sarà un ottimo compagno di viaggio per il nostro pranzo.
Il Ramitello di Di Majo Norante
Si parte con l’immancabile antipasto dell’Olmicello, una carrellata di bontà del territorio: prosciutto molisano, capocollo, pallotte cacio e uova (tipico piatto locale della cucina contadina), caciocavallo molisano, primo sale panato al forno, fiori di zucca ripieni, asparagi gratinati avvolti con la pancetta, polpettine di melanzane, dei tocchetti di torta rustica salata, e poi un trionfo di verdure di stagione, peperoncini verdi in padella, peperoni, zucchine e melanzane. L’antipasto è davvero ottimo, un piccolo compendio di prodotti genuini e di stagione del territorio, in particolare meraviglioso il prosciutto, ottimo il caciocavallo, super le pallotte cacio e uova.
Antipasto del Ristorante Olmicello
Passiamo ai primi, prendiamo crioli con carciofi su fonduta di caciocavallo di fossa. I crioli sono una pasta fresca tipica molisana fatta con farina e uova, sono simili agli spaghetti quadrati. L’abbinamento con i carciofi sapientemente saltati e la fonduta di caciocavallo è paradisiaca.
Criòli con carciofi su fonduta di caciocavallo di fossa
L’altro è un primo di stagione, fettuccine con fiori di zucca, zucchine a julienne e speck croccante. La fettuccina avvolge mirabilmente il condimento di verdure, bella la nota croccante e lievemente sapida dello speck.
Fettuccine con fiori di zucca, julienne di zucchine e speck croccante
Di tanto in tanto Nicola passa al nostro tavolo per sincerarsi che tutto stia andando bene. Non può che essere così. E’ il momento dei secondi. Non possiamo non assaggiare un po’ di carne (visto che qui al Ristorante Olmicello la carne è uno dei must). Optiamo per una bella bracetta mista con tanto di assaggio di agnello (tenero e succoso).
Misto alla brace
Poi un paio di salsiccette alla brace, con i semi di finocchietto. Le salsicce non possono mancare quando vengo da Olmicello.
Salsicce alla brace
Come contorno ordiniamo un’altra pietanza che ormai per noi rappresenta una piacevole abitudine quando siamo qui: patate cotte sotto il coppo con pepe e lardo. Questo è il trionfo della cucina contadina…
Patate cotte sotto il coppo
Decidiamo di gustare anche una porzione di baccalà con pomodorini e olive. Il baccalà è parte integrante della tradizione locale, è quello che molti definiscono “pesce di montagna”, perché grazie al suo metodo di conservazione, permetteva il suo consumo anche durante l’Inverno.
Baccalà con pomodorini e olive
Chiudiamo il nostro pranzo in dolcezza con un dolce di cui sono letteralmente innamorato. La millefoglie con crema chantilly e amarene, della Pasticceria Sorriso di Loretta Fatica. Questa pasticceria, che lavora in modo mirabile e con tutti prodotti bio, si trova in Piazza Giordano proprio ad Oratino. Se vieni da queste parti non puoi non farci un salto…
Millefoglie con crema chantilly e amarene della Pasticceria Sorriso di Oratino
Con il dolce sorseggiamo un “Trignolino”, un liquore artigianale molisano a base di prugnolo, cioè il frutto del prugno selvatico.
Trignolino artigianale
Paghiamo per il nostro pranzo al Ristorante Olmicello 40 euro a persona. Davvero fantastico il rapporto qualità - prezzo.
Il Ristorante Olmicello per noi è una garanzia. Situato nel centro storico del suggestivo borgo di Oratino, si trova in un antico edificio datato 1816, laddove anticamente c’era un frantoio. L’atmosfera è bellissima. Qui puoi gustare una meravigliosa cucina molisana d’entroterra caratterizzata da prodotti del territorio sempre freschi e di stagione, ottimi salumi e formaggi e pasta fatta a mano. Non perderti i crioli, così come le fettuccine che avvolgono il condimento in modo mirabile. La carne è un altro dei cavalli di battaglia di questo Ristorante. Un capitolo a parte meritano i dolci (strepitosi), provenienti dalla vicina Pasticceria Sorriso. Se vieni da Olmicello non farti scappare in particolare la millefoglie con crema chantilly e amarene. Nicola Iafelice poi è un perfetto padrone di casa, affabile, gentile, discreto, preparato e sempre disponibile a guidare gli ospiti nella scelta dei piatti pietanze e negli abbinamenti. Ottimo anche il rapporto qualità – prezzo. Il Ristorante Olmicello ad Oratino si conferma nella nostra guida sul web tra quelli che a parer nostro sono i migliori indirizzi molisani. Da provare e riprovare…
Ristorante Olmicello
Via Regina Margherita n.48
Oratino (Cb)
Tel. 0874 38 285
Visita il sito web del Ristorante Olmicello