Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.
Siamo ritornati all’Hosteria Le Gourmet a Sperone. Siamo nel territorio del baianese, di fatto in provincia di Avellino ma proprio al confine con il nolano. Questa è una zona che mi ha sempre affascinato, per la sua storia antica, da sempre crocevia di popoli, concentrato di cultura e tradizioni gastronomiche che un po’ come la sua posizione, abbracciano un po’ l’Irpinia e un po’ il napoletano. L’Hosteria Le Gourmet è uno dei miei indirizzi preferiti, perché qui mi sento a casa e adoro le loro proposte di cucina, un mix riuscitissimo di tradizione e creatività. Peppino Caramiello (oste e cacciatore di bontà, come ama definirsi sui suoi profili social) è senza eguali, perfetto padrone di casa, in questo progetto ci ha messo impegno e passione da anni. Peppino va sempre alla ricerca di particolarità, materie prime e prodotti sapientemente scelti e selezionati per offrire agli ospiti un’esperienza da ricordare. All’Hosteria Le Gourmet si respira un’atmosfera familiare, puoi rilassarti dimenticando l’orologio e gustare le proposte di cucina del talentuoso chef Marco del Giudice (davvero bravo), coadiuvato da Michele Malinconico. Lo chef Marco del Giudice lo conosco da anni e da sempre seguo il suo percorso che lo ha portato oggi a presentare piatti che sono a dir poco esaltanti, concentrato di tecnica, preparazione e amore. In sala Peppino si avvale della presenza preziosa di Felicia De Gennaro sempre gentile, affabile e preparata.
Hosteria Le Gourmet. Sperone - Insegna esterna
Anche la location dell’Hosteria Le Gourmet ha il suo perché ed è particolare, siamo infatti in un palazzo antico di inizi 900, ci sono tre sale (di cui una per la degustazione), addirittura due bei camini (uno per sala), c’è anche un piccolo spazio esterno che durante la bella stagione viene arredato e illuminato con gusto e dove si può pranzare o cenare. Arriviamo in perfetto orario, ci accoglie Peppino Caramiello e ci accompagna al nostro tavolo.
Come sempre diamo uno sguardo al menù che viene presentato al tavolo ma anche ogni settimana sui canali social dell’Osteria. C’è l’antipasto Le Gourmet di quattro portate, poi quattro primi, quattro secondi e tre dessert (formula vincente non si cambia). Il menù cambia spesso (a volte anche settimanalmente quando subentra un piatto al posto di un altro), questo perché si segue rigorosamente la stagionalità dei prodotti, lo chef Marco del Giudice lavora i prodotti di stagione e le materie prime scelte e selezionate insieme a Peppino Caramiello. Prima dell’antipasto c’è l’aperitivo di benvenuto in Hosteria e che benvenuto! Si comincia con polpettine di caciocavallo e bollicina. Le polpettine sono stuzzicanti e goduriose…
Polpettine di caciocavallo e bollicine
Poi un interessante pan brioche con mantecato di baccalà (delicatissimo) e polvere di alghe…
Pan brioche con mantecato di baccalà e polvere di alghe
E tartelletta con pollo mantecato. Anche questa interessante….
Tartelletta con pollo
Da bere Peppino ci serve un bel Rosso Piceno DOC “bio” della cantina Velenosi, un rosso biologico ottenuto da un blendi di uve, montepulciano per il 70% e sangiovese per il 30%. Questo vino è gradevole, profumato, equilibrato, morbido, con intensi sentori di frutti rossi. Abbiamo ordinato due antipasti dell’Hosteria. Sono quattro portate (due di mare e due di terra). Ecco la seppia all’amatriciana, davvero qualcosa di eccezionale, la seppia alla julienne, accompagnata con il guangiale bello croccante e un concentrato di sugo all’amatriciana. Questa è una proposta creativa ed intrigante (avrei fatto volentieri il bis).
Seppia all'amatriciana
Non da meno il crocchè ripieno di alici, patate e provola con burro al limone e spinaci. Mai avrei immaginato di trovare le alici dentro un crocchè. Il risultato è eccezionale… .
Crocchè ripieno di alici con patate e provola, burro al limone e spinaci
Si continua con il mini cannolo di pasta brick con tartare di vitello, perlage di tartufo e uovo marinato.
Cannolo di pasta brick ripieno di tartare di vitello con perlage di tartufo e tuorlo d'uovo marinato
E chiudiamo l’antipasto con sua maestà il carciofo ripieno con pane croccante e cacio.
Carciofo ripieno con pane croccante e cacio
L’antipasto dell’Hosteria è strepitoso, un tripudio di sapori e profumi con proposte creative ed anche belle da vedere. Ci godiamo il nostro pranzo sorseggiando un calice mentre aspettiamo i primi. Abbiamo preso un piatto di mezzi paccheri con pomodorino del piennolo e scorfano. I mezzi paccheri sono paradisiaci, perfetta la cottura della pasta, equilibrati e gustosi..
Mezzi paccheri con pomodorino del piennolo e scorfano
Con il risotto con piselli novelli, stracciatella di bufala e gamberi rossi siamo a livelli siderali. Un risotto che è poesia, mantecato alla perfezione, delicato, meraviglioso l’abbinamento di terra e mare con i piselli novelli e la stracciatella di bufala che facevano l’amore con il crudo di gamberi rossi. Chepeau…
Risotto con piselli novelli, stracciatella di bufala e gamberi rossi
Ordiniamo anche un secondo in due e la scelta cade sulla faraona suprema con maionese al tartufo e asparagi. La faraona era meravigliosa, esaltata dalla mayo con il suo leggero e inconfondibile sentore di tartufo, accompagnata egregiamente dagli asparagi. Grande secondo piatto. Complimenti….
Faraona suprema con asparagi e maionese al tartufo
Chiudiamo il nostro pranzo con un dessert: la tartelletta con pistacchio e amarene, accompagniamo il dolce con un liquorino alle amarene.
Tartelletta pistacchio e amarena
Paghiamo per il nostro pranzo 80 euro in due. Rapporto qualità - prezzo davvero ottimo.
L’Hosteria le Gourmet è sempre una garanzia. Ritorno sempre volentieri da Peppino Caramiello e ogni volta è sempre un’emozione, a cominciare dalla location: un edificio dei primi del 900, le sale sono tre. Quella più piccola nasce come sala per la degustazione e qui l’oste Peppino ha il suo “caveau” e conserva salumi, formaggi, vini e distillati. Le altre due sale comunicanti sono gradevoli, ogni sala ha un camino. L’arredo è sobrio ed essenziale ma raffinato, bella e semplice la mise en place, particolari i pavimenti originali in graniglia, imponenti e meravigliose le travi in legno al soffitto che è altissimo. In definitiva qui si respira un’atmosfera di convivialità e calore. Chiaramente il plus sono le proposte di cucina dello Chef Marco del Giudice, un concentrato di talento, preparazione e passione. La sua cucina conquista grazie a piatti che esaltano i prodotti e le materie prime e che sono un mix di tradizione e originalità. Fantastico l’antipasto dell’Hosteria, divina la seppia all’amatriciana, rassicurante e godurioso il carciofo ripieno, la crocchè di alici, patate e provole conquista. Tra i primi il risotto con piselli novelli, stracciatella di bufala e gamberi rossi anche da solo vale la visita. Ottimi i mezzi paccheri con pomodorini del piennolo e scorfano. Ho trovato notevole anche la faraona con mayo al tartufo e asparagi. La carta dei vini è studiata e ben calibrata. Il servizio con la presenza in sala di Felicia de Gennaro è professionale e veloce. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Ma la garanzia è Peppino, l’oste cacciatore di bontà che non delude mai le nostre attese. L’Hosteria le Gourmet a Sperone si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi in Campania. Imperdibile.
Hosteria Le Gourmet
Via Ferrovia n.28
Sperone (Av)
Tel . 338 215 46 56
Visita la pagina Fb dell'Hosteria Le Gourmet
Quando sono a Campobasso spesso e volentieri mi fermo alla Grotta da Concetta. Questa osteria – trattoria è una vera istituzione, qui si respira un'atmosfera familiare, è quasi come fermarsi a casa di mamma o di nonna, con la certezza di gustare piatti e prodotti gustosi, genuini e sinceri. Siamo nel cuore di Campobasso, in Via Larino, la bellissima Porta Mancina (una delle porte del centro storico la cui origine risale al 1400), dista davvero poche centinaia di metri.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Insegna all'ingresso
Il locale è davvero bello e particolare, domina la pietra pietra, caratteristici soffitti in legno, ci sono tre sale, ognuna particolare e studiata, c'è anche uno spazio esterno dove poter pranzare o cenare durante la bella stagione.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Suggestivo sala con in fondo lo spazio esterno
Alla Grotta da Concetta trovi una cucina molisana semplice, ben eseguita e realizzata con materie prime e prodotti di assoluta qualità. Poi qui la carne è ottima ma a rendere quasi perfetta l'esperienza gastronomica c'è un rapporto qualità – prezzo più unico che raro. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio. Ci accomodiamo al nostro tavolo prenotato in anticipo. Altra cosa che colpisce è la mise en place semplice, quasi spartana, così come semplice e per certi versi essenziale è il menù: un foglio con un elenco di tutte i piatti e le pietanza del giorno (dagli antipasti al dessert) con i relativi prezzi. Il menù in pratica cambia ogni giorno in base alla disponibilità dei prodotti e alla stagionalità. Ci sono però alcuni piatti “storici” che si trovano quasi sempre come la pizza e minestra, ossia una sorta di minestra di verdure con la pizza di granturco a tocchetti, che rende il tutto meravigliosamente croccante e godurioso. Altro piatto da non perdere sono gli spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore (con la nota del peperone crusco), a volte se sei fortunato nella loro stagione li trovi anche nella variante con i broccoletti. Ma nel menù trovi tanti piatti della tradizione e pietanze talmente intriganti che le assaggeresti tutte: dalle pallotte cacio e ova, alla zucca fritta, dai carciofi con salsa verde e spinaci, agli spaghetti con baccalà, cipolla e olive, dal caciocavallo molisano alla piastra, allo spezzatino di vitello in bianco, dalla pizza di patate (che bada bene, è cosa diversa dal più noto gateau) alla “ciambotta” di ortaggi. Tra i secondi alla Grotta da Concetta da non perdere la salsiccia, la bistecca di vitello alla griglia e l'agnello alla cacciatora. In carta ogni giorno ci sono anche un paio di dessert.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Particolare di una sala interna
Si comincia! Ordiniamo una minerale e del vino rosso Tintilia della casa (ottimo) e come antipasto partiamo con pane, burro, alici e spinaci. Una sorta di bruschetta intrigante e perfettamente equilibrata, si sa che quello tra il burro e le alici è un matrimonio d'amore, qui esaltato dalla presenza degli spinaci.
Bruschetta con burro alici e spinaci
Poi ecco un piatto che è un must qui alla Grotta da Concetta ma in generale è uno dei piatti tipici della cucina contadina molisana: pizza e minestra. Verdure e pizza di granturco a pezzetti, insieme danno vita ad un trionfo di sapori e profumi. In questo caso c'era una cicorietta che era la fine del mondo.... Che bontà….
La Pizza e minestra
A chiudere il nostro tris di antipasti un altro piatto sorprendente: carciofi e spinaci in salsa verde. Cosa erano quei carciofini, davvero squisiti...
Carciofi e spinaci in salsa verde
E’ il momento dei primi. Abbiamo preso due piatti di spaghetti aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco. Uno dei nostri piatti preferiti quando veniamo alla Grotta da Concetta. Adoro l’equilibrio strepitoso di questo piatto tanto semplice quanto gustoso: da sottolineare la cottura perfetta della pasta con il cavolfiore che regala sapore e consistenza e il peperone crusco che dona anche un po’ di nota croccante. Da provare se vieni qui….
Spaghetti aglio, olio peperoncino, cavolfiore e peperone crusco
Poi un piatto di spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Anche questi assolutamente degni di nota e saporiti, sapidi il giusto con il gusto deciso del baccalà che si sposava in modo sublime con il sapore dolciastro della cipolla. Da notare poi le porzioni generose capaci di soddisfare anche i palati più esigenti…
Spaghetti con baccalà, cipolle e olive
Il nostro pranzo procede alla grande, decidiamo di ordinare anche 3 secondi. Ecco un coniglio in porchetta, ossia coniglio disossato e arrotolato nella porchetta con delle spezie saporite e semi di finocchietto. Il tutto servito su un letto di verdurine ripassate in padella. Spettacolo…
Coniglio in porchetta
Non da meno l’agnello alla cacciatora. La carne era morbidissima, condita alla perfezione, sapore della tradizione contadina....
Agnello alla cacciatora
Poi mi tolgo uno sfizio, avevo voglia di caciocavallo molisano alla piastra ed eccolo qua! Accompagnato da una confettura, buonissimo e profumato.
Caciocavallo molisano alla piastra
Siamo davvero sazi, nostro malgrado saltiamo il dolce, ci concediamo un giro di liquore di Genziana di Scuppoz. Liquore ottenuto da vino bianco e un blend di ben 3 radici differenti. La cosa interessante da rimarcare è che la lavorazione e produzione della Genziana delle Pecore di Scuppoz è totalmente artigianale.
Genziana delle Pecore di Scuppoz
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo 30 euro a persona! Rapporto qualità – prezzo strepitoso, quasi da non credere.
La Grotta da Concetta a Campobasso è un punto fermo. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarla. Il locale è intimo, caratteristico. E’ un’osteria-trattoria quasi d’altri tempi. L’atmosfera è familiare, l’ambiente spartano, dominano legno e pietra. Anche il servizio è veloce e informale. Qui trovi i piatti tipici campobassani e molisani, in particolare quelli della tradizione contadina, piatti ben eseguiti e porzioni decisamente generose (il che non guasta).
Il menù segue il ritmo delle stagioni e cambia praticamente ogni giorno in base alla disponibilità di prodotti e materie prime. Da non perdere la “pizza e minestra”, che come ho già scritto in una precedente recensione dedicata alla Grotta da Concetta è vera poesia della tradizione. Gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore sono il mio piatto preferito e li prendo ogni volta che vengo qui. Per me anche da soli valgono il viaggio. In generale le verdure sono eccezionali, i primi generosi e gustosi. La carne poi è eccellente. L’agnello alla cacciatora è fantastico, anche il coniglio in porchetta ha il suo perché. Ma in generale tutto è eccellente. Tra i dolci, nota di merito per le crostate fatte da loro.
La Grotta da Concetta è un luogo che sembra senza tempo, intimo, caldo e familiare, sembra quasi di mangiare dalla nonna. Sai che andrai via soddisfatto e con la voglia di tornare per gustare altro. Qui si bada al sodo, si mangia bene. Punto. Non aspettarti effetti speciali, anche la mise en place è essenziale e spartana, ma è la sostanza che conta. Poi il rapporto qualità – prezzo è fantastico. Oggi riuscire a mangiare (bene e con qualità) dall’antipasto al dolce e spendere sui 30 euro è ormai quasi una rarità. Davvero Complimenti. Il consiglio che regalo ai miei lettori è solo uno, visto che il locale è quasi sempre pieno a pranzo e cena, conviene prenotare in anticipo per avere la certezza di trovare posto. La Grotta da Concetta a Campobasso è un’osteria - trattoria imperdibile. Se ci vieni una volta ci torni, garantito. Infatti è sempre piena e amatissima. Da segnare in agenda. Alla prossima….
La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378
Arte Gusto a Bellizzi è uno degli ristoranti dove ritorno sempre volentieri. Ho sempre la certezza di trovare proposte interessanti ed un pescato freschissimo. Siamo nell’area della Piana del Sele, una delle zone più fertili della Campania, la particolarità di quest’area geografica è che la costa dista davvero pochi km, quindi la posizione rende la cucina un fantastico mash up di terra e mare. In più va detto che qui si produce anche una fantastica mozzarella di bufala. Questo incontro di terra e mare lo ritrovo anche nelle proposte dello chef Carmine Farina, ma riavvolgiamo il nastro e andiamo per gradi. Siamo a Bellizzi nella centralissima Via Roma, Arte Gusto si trova proprio qui. Abbiamo prenotato per tempo il nostro tavolo. Parcheggiata l’auto a pochi metri dal locale, ci accomodiamo. Rispetto alla mia ultima visita, noto come Arte Gusto abbia cambiato decisamente “look”, indossando un abito più “importante” l’ambiente è sobrio, elegante ma senza eccessi, arredato in stile moderno, il locale è molto luminoso, ci sono una quarantina di coperti, molto belle le sedute color verde acqua marina, la mise en place è essenziale. La cosa che è rimasta invariata è una porzione di cucina a vista (con effetto vedo non vedo). In definitiva l’atmosfera è decisamente piacevole, raffinata ma regala una sensazione di familiarità. A fare gli onori di casa Mariarosaria sempre gentile e sorridente. Ci accompagnano al nostro tavolo. Solito sguardo alla carta. Il menù è in continua evoluzione e cambia in base alla stagionalità dei prodotti e alla disponibilità delle materie prime. Si può optare per dei menù degustazione di terra o di mare (tradizionali o più creativi) oppure ordinare “a la carte”. Noi ordiniamo alla carta e optiamo per le proposte di mare. Da bere prendiamo una minerale e un rosato: Rosadea IGP Paestum di Tenuta Macellaro. Ottenuto da uve Montepulciano in purezza, questo vino si presenta di un bel colore rosa carico, con una giusta nota sapida, una bella freschezza e note di frutti rossi e sentori floreali.
Rosadea IGP Paestum di Tenuta Macellaro
Ecco che arrivano i loro pani e lievitati, nota di merito per un tortano divino e per la girella con cicoli e broccoli.
I pani e i lievitati
Ci servono un graditissimo entreé: una polpettina di pane con mozzarella e salumi con maionese di olive e colatura di alici che abbiniamo ad una bollicina. Davvero un ottimo inizio…
Entreé
Dopo un po’ di attesa ecco gli antipasti. Una porzione di crudi: scampi e gamberi rossi, freschissimi e goduriosi…
Crudo di gamberi e scampi
Si parte con due antipasti completi di mare. Si comincia con degli interessanti e creativi tacos con rucola, stracciata di bufala, salmone marinato agli agrumi, maionese al limone, pomodoro arrosto e scorzetta di limone. Che bontà….
Tacos con salmone marinato agli agrumi, stracciata di bufala, pomodoro arrosto e mayo al limone
Poi ci viene servito crocchè di baccalà con provola e patate panato con i cornflakes su letto di broccoli spadellati e pistilli di piccante. Il crocchè era a dir poco divino, meraviglioso l’abbinamento con i broccoli spadellati. L’incontro di mare e terra è una fantastica costante nelle proposte di cucina dello chef Carmine Farina.
Crocchè di baccalà provola e patate panato ai cornflakes su broccoli spadellati e pistilli di piccante
E questo connubio di terra e mare lo ritroviamo anche nell’insalatina di mare con lamelle di carciofi di Paestum all’insalata. Spettacolare questa proposta. La chicca è la presenza dei buonissimi carciofi all’insalata, mi sono piaciuti talmente tanto che ho chiesto una porzione in più.
Insalatina di mare con carciofi di Paestum all'insalata
Stiamo viaggiando davvero alla grande. Arriva anche uno sfizioso fritto: mazzancolle con panatura alle mandorle e verdurine pastellate. Interessante la panatura alle mandorle delle mazzancolle che dona croccantezza e gusto unici.
Mazzancolle con panatura alle mandorle e verdurine pastellate
Chiudiamo la carrellata di antipasti con un delizioso mini bun con pomodoro arrosto, salsa mayo alle olive, rucola e tonno rosso.
Mini bun con pomodoro arrosto, burger di tonno rosso e rucola
L’antipasto di mare di Arte Gusto ci ha convinto. Le proposte sono eccellenti, come detto in precedenza, il mare incontra la terra con abbinamenti studiati, creativi ma che si muovono nel solco della tradizione. Da sottolineare la presenza di una materia prima eccellente con prodotti sempre legati alla stagionalità ed un pescato frechissimo. Complimenti.
Intanto prendiamo una seconda bottiglia di vino. Ancora un rosato ma stavolta siamo in Puglia con il Calafuria Salento IGT di Tormaresca, ottenuto da Uve Negroamaro in purezza, di un bel color rosa corallo, fresco, elegante, con raffinati sentori floreali e di frutti rossi. Al palato si presenta morbido ma con un bel finale. Davvero un’ottima scelta.
Rosato Calafuria Salento IGT di Tormaresca
Il nostro pranzo continua con i primi. La nostra esperienza gastronomica da Arte Gusto prosegue con due piatti di tonnarelli cacio e pepe con gambero rosso profumato al limone. I tonnarelli sono divini, una cacio e pepe da favola, arricchita e nobilitata dal gambero rosso, un gioco di consistenze e sapori davvero notevole.
Tonnarelli cacio e pepe con gambero rosso al limone
Non da meno l’altro primo che abbiamo scelto. Due piatti di risotto morbido "acquerello" alla pescatora con crostacei cotti e crudi e gocce di pomodoro arrosto. Il risotto è mantecato alla perfezione, morbido, profumato, esaltato dai generosi crostacei. Poesia allo stato puro…
Risotto acquerello alla pescatora con crostacei cotti e crudi e pomodoro arrosto
Saremmo sazi ma non possiamo non concederci un secondo in due. Optiamo la mitica zuppa di cozze di Arte Gusto. Un’esplosione di gusto, freschezza, abbondanza e tradizione. Chapeau.
La mitica zuppa di cozze di ArteGusto
Che pranzo della Domenica sarebbe senza un dolcetto? Optiamo per due capresine con gelato al mango. Con il dolce abbiniamo uno dei miei liquori preferiti il “Liqueur au Cognac Poire”, cognac della grande Champagne a base di pere Williams prodotto in Francia dalla famiglia Peyrot.
Capresina con gelato al mango
Paghiamo per il nostro pranzo da Arte Gusto a Bellizzi 70 euro a persona. Ma se consideriamo che abbiamo preso le due bottiglie di vino e i 4 cognac, il costo è assolutamente corretto. Qui comunque per un pranzo completo di mare si possono anche spendere sui 50 euro bevande escluse. Quindi il rapporto qualità – prezzo è corretto soprattutto se consideriamo la qualità della proposta gastronomica.
Arte Gusto e pizza, dedicato a papà, nasce una decina di anni fa, grazie alla passione di Carmine Farina e di suo fratello Giovanni, spinti dal caro papà Franco che ha aiutato i figli a realizzarsi nel loro lavoro. Oggi Arte Gusto è un meraviglioso ristorante (prevalentemente di pesce) che propone una cucina che è un mix di tradizione e creatività. La sera qui si può anche gustare la pizza (grazie all’estro di Giovanni), realizzata con un blend di farine ricercate e macinate a pietra. Di sicuro torneremo qui per provarla. Gli antipasti di mare sono meravigliosi, in particolare il crocchè di baccalà con provola e patate panato con i cornflakes su letto di broccoli spadellati e pistilli di piccante è spettacolare così come i tacos con rucola, stracciata di bufala, salmone marinato agli agrumi, maionese al limone, pomodoro arrosto e buccetta di limone. I crudi sono paradisiaci. Tra i primi i tonnarelli cacio e pepe con gambero rosso al limone creano dipendenza, il risotto acquerello alla pescatora con crostacei cotti e crudi e gocce di pomodoro arrosto è il piatto che resta nella memoria. Se la trovi in carta, non farti scappare la loro zuppa di cozze, davvero tanta roba….
Arte Gusto a Bellizzi non può mancare tra gli indirizzi in agenda. E’ una tappa obbligata per chi ama mangiar bene e cerca in particolare una cucina di mare di assoluto livello. La cucina di Carmine Farina si può definire così: un mix di sapienza tecnica e passione. Carmine è uno chef pieno di talento, la sua cucina riesce ad esaltare prodotti e materie prime (tutte di grande qualità e stagionali), il pescato è sempre fresco e cucinato a regola d’arte. Nota di merito per la gentile e preparata Mariarosaria in sala, perfetta padrona di casa. La carta dei vini non è grandissima ma curata e con proposte interessanti. Ho trovato il rapporto qualità-prezzo corretto e comunque adeguato al tipo di proposta gastronomica. Qui da Arte Gusto torno sempre volentieri, perché mangio divinamente. Garanzia assoluta.
Arte Gusto
Via Roma n. 257
Bellizzi (Sa)
Tel. 0828 351041
Visita la pagina Fb di Arte Gusto
Rieccoci nella meravigliosa Irpinia, territorio che adoro, ricco di storia, cultura e radicate tradizioni enogastronomiche. Per il nostro pranzo siamo tornati al Ristorante La Pignata ad Ariano Irpino. La Pignata è una garanzia, un indirizzo storico della ristorazione irpina, uno di quei posti che non puoi non tenere in agenda e visitare, una storia che va avanti dal 1980 con grande successo e che continua a crescere grazie a proposte di cucina eccellenti, ad un'attenta selezione di prodotti e materie prime, e alla cura dei dettagli, ma a parer mio la cosa più importante che rende La Pignata unica è il suo legame con la tradizione, qui infatti, non si perde mai di vista il legame con le radici. In carta trovi anche piatti del territorio irpino ed arianese (come il mitico pancotto all'arianese) e questo è decisamente un plus. Noi siamo in due, veniamo accolti con garbo e gentilezza da Ezio Ventre, perfetto padrone di casa. Ezio è un vulcano, appassionato di vini (in particolare quelli bio), birre, distillati e prodotti del territorio, ed è sempre pronto a spiegare agli ospiti le proposte di cucina e i migliori abbinamenti. Mentre diamo un'occhiata al menù e decidiamo il da farsi, arriva un gradito entreé, qualche tocchetto di pizza in teglia appena sfornata. Che meraviglia...
Tranci di pizza in teglia appena sfornata
Ed ecco i loro pani, (bianco, integrale e alla curcuma) ....
I Pani
Da abbinare ad un meraviglioso olio Evo Ravece, quello dell'azienda Agricola Pizzillo Emanuele di Montecalvo Irpino. Un olio poderoso, aromatico, profumato con sentori erbacei e una personalità incredibile. Poi bisogna dire che personalmente ho un debole per l'olio Ravece irpino, quindi...Mi sono dovuto contenere per evitare di finire tutto il pane con questa meraviglia...
Olio Evo Ravece dell'azienda agricola Pizzillo Emanuele
Intanto ordiniamo il vino, la scelta cade su un rosso incredibile, prendiamo una bottiglia di Costa delle Viole, Barbera Beneventano IGP della cantina Giovanni Iannucci di Guardia Sanframondi, un rosso ottenuto da uve Barbera del Sannio in purezza, di un bel rosso vivace e piacevoli note fruttate. Davvero un ottimo compagno di viaggio per accompagnare il nostro pranzo.
Costa delle Viole, Barbera Beneventano IGP di Giovanni Iannucci
In carta alla Pignata c'è la possibilità di optare per due menù Degustazione (Menù degustazione La Tradizione di 4 portate più dessert e Menù degustazione La Pignata di 6 portate più dessert), ideali se si vuole assaporare la loro cucina e i piatti del territorio. Noi ordianiamo a la carte. Cominciamo con gli antipasti, ecco il baccalà mantecato con acciughe del Cantabrico e zeste di limone. Una proposta interessante, fresca. Meraviglioso il mantecato di baccalà reso aromatico dalla zest di limone, bella la nota sapida delle acciughe e l'amarognolo delle puntarelle che donano anche croccantezza a piatto.
Baccalà mantecato con puntarelle, acciughe del Cantabrico e zeste di limone
Poi un tuffo nella tradizione con il pancotto all'arianese: fatto con verdure miste, una soave e aromatica sfoglia di lardo di razza Mangalica e il meraviglioso peperone crusco. Poesia pura.
Pancotto all'arianese
Chiudiamo gli antipasti con la parmigiana al contario: mozzarella in carrozza alla prmigiana, stracciatella, alici del Cantabrico, pane fritto aromatizzato al basilico il tutto servito su una crema di pomodoro e melanzane. Davvero fantastica questa rivisitazione della parmigiana, un riuscitissimo gioco di consistenze e sapori.
Parmigiana al contrario
Il nostro pranzo procede alla grande, in un clima di assoluto relax e in attesa dei primi, Ezio Ventre ci fa degustare un altro grande olio del territorio, Hirpinia, Colline dell'Ufita D.O.P di San Comaio di Zungoli. Un fantastico olio Evo ottenuto dalle varietà Ravece e Ogliarola.
Hirpinia Olio Colline dell'Ufita DOP di San Comaio
Semplicemente deliziosi i ravioli alla carbonara con asparagi, gunaciale croccante e fonduta di pecorino. Il ripieno di carbonare è godurioso e sorprendente. Sembra davvero di mangiare una carbonara, il piatto è nobilitato dalla presenza degli asparagi con il loro sapore inconfondibile.
Ravioli alla carbonara con asparagi, guanciale croccante e fonduta di pecorino
L'altro primo che gustiamo è uno dei must del Ristorante La Pignata: tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero Irpino. Spettacolari, peccato davvero non poterti trasmettere attraverso lo schermo il profumo paradisiaco di questo piatto. Un meraviglioso inno alla gioia in “salsa irpina”.
Tagliolini alle ortiche con porcini e tartufo nero irpino
Prendiamo anche un secondo in due, la mia scelta cade sul brasato di maialino nero con mele annurche, funghi porcini e cremoso di patate. La carne è eccellente, morbida e si sposa a meraviglia sia con la mela che con i porcini.
Brasato di maialino nero con mele annurche, porcini e cremoso di patate
Dulcis in fundo ecco una bella zeppola (oversize) in doppia cottura (fritta e al forno) con crema e amarene. Abbiniamo al dolce un liquorino fatto con aglianico e amarene.
Zeppola in doppia cottura con crema e amarene
Per il nostro pranzo alla Pignata paghiamo 60 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità prezzo per un’esperienza enogastronomica da non perdere.
Il nostro viaggio in Irpinia ci regala un'assoluta certezza. Il Ristorante La Pignata è un'eccellenza della ristorazione irpina, capace nel tempo di evolversi, senza mai venir meno al legame con le radici ed il territorio. La Pignata è il regno della famiglia Ventre, qui torniamo spesso proprio perché ci si sente coccolati, si possono gustare proposte di cucina eccellenti e si va via sempre con la voglia di ritornare.
Il pancotto all’arianese è poesia del territorio, i tagliolini alle ortiche con i porcini e tartufo nero irpino è un piatto che resta nella memoria, i ravioli alla carbonara con asparagi, guanciale e fonduta di pecorino sono a dir poco sorprendenti. Fantastico il brasato di maiale e la carne in genere qui alla Pignata. Fornita e curatissima la carta dei vini, delle birre e dei distillati. Ho trovato corretto il rapporto qualità prezzo e comunque adeguato al tipo di proposta e di esperienza gastronomica. Il servizio è informale, professionale e veloce. La Pignata ad Ariano Irpino si conferma alla grande nella nostra guida sul web tra gli indirizzi da non perdere. Che tu voglia gustare meravigliose proposte di cucina o la sera anche una “signora pizza”, qui non sbagli mai. Consigliatissimo.
Ristorante La Pignata
Viale dei Tigli n.7
Ariano Irpino (Av)
Tel. 0825 87 25 71
Visita il sito web del ristorante La Pignata
Ritorno nel Sannio Beneventano, un territorio che amo e che non finisce mai di stupirmi. Per l'appuntamento con Le Pizze Templari sono a Pietrelcina, paese famoso per aver dato i natali a San Pio e borgo ricco di bellezze storiche e culturali. Qui c'è un indirizzo pizza da non perdere: Radici – Pizzeria Agricola. Torno spesso da Gerardo Rossi, adoro la filosofia che c'è dietro questa Pizzeria: passione, legame con il territorio, e la volontà di proporre una pizza che ne sia la più fulgida e reale espressione, grazie alla presenza e all'uso di prodotti, verdure, ortaggi bio provenienti dal loro orto. A questo si aggiunga poi la capacità di selezionare in modo accurato i prodotti (a partire dai formaggi e dai salumi) di produttori in prevalenza sanniti. Ecco spiegato il perché di “Radici”, un indirizzo che ricerca l'essenza e al contempo le tradizioni enogastronomiche di un territorio così ricco e affascinante.
La Diavola Radici
La "Pizza Templare" della settimana è una delle pizze che ho gustato durante la mia ultima visita da Radici Pizzeria Agricola: la Diavola Radici. Una vera esplosione di gusto in un equilibrio riuscitissimo. Sul disco pizza la crema di pomodori secchi (di loro produzione) si sposa a meraviglia con il piccante del salame spalmabile, il tutto stemperato dalla morbidezza della ricotta di Paestum (davvero una carezza). Incredibile e riuscito l'abbinamento di quest'ultima con il miele di castagno, per questa Diavola che conquista e seduce con la sua struttura.
La Diavola Radici - Dettaglio farcitura
A nobilitare la pizza poi c'è l'impasto di Gerardo Rossi, un impasto che adoro per la sua “essenza rustica”, un bel diretto realizzato con maestria con una lievimaturazione che arriva a 36/48 ore e una idratazione del 70%. Il peso dei panetti è di 260 gr, il risultato è una pizza fragrante, ma al contempo soffice e leggerissima, prova ne sia l'alveolatura ben evidente con alveoli grandi e definiti.
Diavola Radici - Dettaglio alveolatura
La Pizza Templare della settimana quindi è la Diavola Radici. Ti consiglio di provarla, ed è un buon pretesto per venire qui a Pietrelcina da Radici Pizzeria Agricola. Oltre alle pizze di eccellente fattura, non perderti i fritti, in particolare i crocchè e le frittatine sono spaziali. Da Radici Pizzeria Agricola si possono anche acquistare (tra le altre cose) le loro conserve e il loro amaro al carciofo di Petrelecina. Nota di merito per il servizio, informale e preciso, e per il personale sempre sorridente e dinamico. Complimenti a Gerardo Rossi che qui a Pietrelcina ha messo “Radici”, alla bravissima Anita e ad Alessio esponente della new generation, appassionato e capace. Radici Pizzeria Agricola non può mancare in agenda. Indirizzo imperdibile......
Diavola Radici - Vista dall'alto
Radici - Pizzeria Agricola
SS212, n.69
Pietrelcina (Bn)
Tel. 351 9190762
Visita la pagina Fb di Radici Pizzeria Agricola
Siamo tornati a Sant’Agata de’ Goti e ci siamo fermati da Amaranto Agriturismo. Prima di pranzare, come al solito, abbiamo fatto una bella passeggiata nel centro storico di questo borgo che se senza dubbio è tra i più belli della Campania. Sant'Agata de' Goti ha origini antichissime ed il borgo antico conserva l'aspetto ed il fascino senza tempo di un paese medievale, situato in un contesto naturalistico di grande pregio. Osservando il centro storico santagatese dal Ponte sul Martorano si resta a bocca aperta ammirando le casette quasi arrampicate e aggrappate le une alle altre su una vera e propria terrazza tufacea a strapiombo due affluenti del fiume Isclero, il Martorano e il Riello. Nel centro storico ci sono diverse opere d'arte, Chiese ed palazzi antichi.
Il centro storico di Sant'Agata de Goti
Sant’Agata de' Goti è un borgo di rilievo anche per sue bontà enogastronomiche, mele annurche, olio, e il vino su tutti (famosa la falanghina di Sant'Agata de' Goti), e ancora i formaggi ovini e caprini ed il miele. Per pranzo torniamo da Amaranto Agriturismo già visitato più volte in passato. La struttura si trova in Contrada San Paolo non lontano dal centro storico. La struttura è come la ricordavo, molto bella, in stile liberty immersa nella natura e nel contesto di un piccolo borgo agreste. La location è suggestiva, una bella casa di campagna che è tornata a nuova vita grazie alla lungimiranza e alla passione di chi ha creduto in questo progetto. Due le prerogative: buona cucina locale con prodotti del territorio e dell'azienda agricola di famiglia e squisita accoglienza. Infatti Amaranto Agriturismo dispone anche di camere confortevoli e ben arredate per chi volesse trattenersi e soggiornare qui.
Amaranto Agriturismo. Sant'Agata de'Goti - Insegna esterna
All'interno ci sono tre ambienti, l’arredo è curato ed essenziale. Alle pareti e qua e là ci sono oggetti d'arredo che richiamano al mondo contadino. A fare gli onori di casa c'è Angela Ascierto, sempre gentile, appassionata e capace con la sua famiglia di ridare vita a quella che era la proprietà dei nonni. E' Domenica, c'è il pienone ma fortunatamente avevo prenotato per tempo il nostro tavolo. Ci accomodiamo nella sala con il bel camino in tufo e mattoncini. Il menù cambia di settimana in settimana in base alla disponibilità di prodotti e in base alla stagionalità. Nei giorni festivi viene presentato un menù fisso. Si comincia......
Amaranto Agriturismo - Particolare della sala con camino
Ci viene servito il buonissimo pane santagatese e un vino aglianico generoso. Si comincia con l'antipasto di Amaranto che prevede una serie di proposte con salumi, formaggio e verdure di stagione in gran parte provenienti dallo stesso agriturismo. Ecco un bel piatto di salumi del Sannio (prosciutto crudo di cantina, pancetta arrotolata artigianale, capocollo artigianale), formaggio semistagionato con miele di Sant'Agata de' Goti e una profumata e fragrante montanara con pomodoro e formaggio. Tra i salumi nota di merito per il prosciutto giustamente sapido e gustoso e per la pancetta. Ho trovato buono il formaggio, deliziosa la montanarina con il suo sapore rustico.
Salumi del Sannio, formaggio con miele e montanara
Proseguiamo con un commovente pancotto con verdure di campo, fagioli, peperoncini verdi di fiume e peperoni beneventani. Mi ha conquistato il sapore intenso di questo pancotto che racconta davvero il territorio.
Pancotto con verdure di campo, fagioli, peperoncini verdi peperoni rossi beneventani
Altra proposta che è meravigliosa celebrazione della tradizione contadina è scannatura di maiale con peperoni in agrodolce.
Scannatura di maiale con peperoni sottaceto
E ancora i fiori di zucca sott'olio.
Fiori di zucca sott'olio
Sorprendente e particolare è la verza marinata con il suo sapore caratteristico.
Verza marinata
A chiudere la carrellata di antipasti, ci vengono servite delle verdure disidratate al sole sott'olio.
Verdure disidratate al sole sott'olio.
L’antipasto di Amaranto Agriturismo è un trionfo di prodotti e genuini piatti della cucina contadina. Il menù fisso della Domenica prevede anche due primi rigorosamente di pasta fresca.
Intreressanti le orecchiette fresche con salsiccia, conserva di datterino giallo e piennolo confit. Le orecchiette sono buonissime, tenaci al morso. Molto piacevole l'equilibrio che si crea tra il sentore dolciastro della conserva di pomodoro giallo e i pomodorini confit. A chiudere il tutto la gustosa e ruistica salsiccia che dona al piatto anche una lieve nota aromatica e croccantezza.
Le orecchiette fresche con salsiccia, conserva di datterino giallo e piennolo confit
La lasagnetta con melanzane a funghetto, salsiccia secca e provola è goduriosa e appagante.
La Lasagnetta con melanzane a funghetto,salsiccia secca e provola.
Prima del secondo, usciamo a fare due passi nel bel giardino della struttura per respirare un po' di aria pura e godere della tranquillità del luogo. Rientriamo giusto in tempo per gustare l'entrecote alla brace con patate al forno. La carne è eccellente. Complimenti.
Entrecote alla brace con patate al forno
Non possiamo non chiudere con un bel dolce. Ecco la sbriciolata con cioccolato e ricotta opera delle sapienti mani di Antonella.
Sbriciolata con ricotta e cioccolato
Accompagniamo il dolce con caffè e liquorini vari. Costo del menù fisso da Amaranto Agriturismo è di 35 euro a persona, davvero un fantastico rapporto qualità – prezzo, soprattutto se consideriamo la genuinità e la varietà delle proposte.
Amaranto Agriturismo ormai è una certezza. Non è la prima volta che vengo qui. Mi piace la location, un bel villino di campagna in stile liberty, c'è anche un bel patio all'aperto dove durante la bella stagione si può pranzare o cenare fuori. Molto bello è anche il giardino e i terrazzamenti alle spalle della struttura con piante da frutto e ulivi. Fantastica l'accoglienza di Angela Ascierto che insieme alla sua famiglia ha ridato vita a quella che era la proprietà dei nonni. Le proposte di cucina affondano le radici nella tradizione contadina locale con prodotti e materie prime provenienti in gran parte dall'agriturismo stesso come l'olio e le conserve. La pasta è fatta a mano e la carne di grande qualità. Complimenti allo chef Salvatore, appassionato conoscitore di prodotti e ricette alla brigata di cucina e ad Antonella, la creatrice di dolci che profumano di buono e di casa. Ottimo il rapporto qualità prezzo. Amaranto Agriturismo a Sant'Agata de' Goti è un indirizzo da segnare in agenda. Da provare. Garantiamo noi .....
Amaranto Agriturismo
Contrada San Paolo
Sant’Agata de’Goti (Bn)
Tel. 327 452 4981
Visita il sito web di Amaranto Agriturismo
Ci sono indirizzi a cui sono particolarmente legato, uno di questi è senza dubbio la Pizzeria Giovanni Grimaldi a Grottaminarda. Sarà per la pizza che qui è eccellente, sarà per il desiderio di “ritornare” virtualmente a Napoli anche quando sono lontano, sarà per il mix tra la tradizione napoletana e l'Irpinia che Giovanni Grimaldi ha saputo creare con le sue pizze, sarà per il locale che è gradevole, accogliente e luminoso, un cosa è certa, quando torno qui io sono felice e pronto a gustare i meravigliosi fritti (le frittatine sono spaziali e i crocchè monumentali ma te lo racconterò in un secondo momento) e le pizze che non deludono mai le attese. Del resto sono anni che conosco Giovanni Grimaldi, napoletano DOC (originario del quartiere Sanità), ma diventato “irpino” d’adozione, legandosi a questa terra ed ai suoi prodotti di eccellenza, molti dei quali li troviamo anche sulle sue pizze suddivise in carta in quattro categorie: pizze classiche, i calzoni, Pizze che non dimentichi e Pizze che lasciano il segno. Tra quelle che ho gustato durante la mia ultima visita alla Pizzeria Giovanni Grimaldi, una mi è rimasta nel cuore: 'A Parmigiana.
'A Parmigiana di Giovanni Grimaldi
La Pizza Templare della Settimana è quindi 'A Parmigiana di Giovanni Grimaldi fatta con pomodoro pelato San Marzano, provola di Agerola affumicata, parmigiana di melanzane, parmigiano reggiano, olio Evo irpino e basilico. Ho trovato questa pizza spettacolare, equilibrata, e gustosa con una parmigiana alla napoletana fatta a regola d'arte.
'A Parmigiana - Dettaglio farcitura
Ho trovato l'impasto di Giovanni Grimaldi che tanto mi piace: un bel diretto con 32 ore tra lievitazione e maturazione. Il risultato è una pizza soffice, leggera come una nuvola e fragrante. Il cornicione non è troppo pronunciato, l'alveolatura è ben strutturata, l'idratazione non è troppo spinta. Il peso dei panetti si aggira sui 270/ 280 gr. Altra nota di merito è per i prodotti usati per topping e farciture, tutti di grande qualità. 'A Parmigiana è una pizza che ti riconcilierà con il mondo.
'A Parmigiana - Vista dall'alto
La pizza di Giovanni Grimaldi si conferma alla grande, grazie ad un sapiente impasto realizzato in modo perfetto e con una certosina e attenta scelta degli ingredienti e dei prodotti usati per topping e farciture. Qui trovi la vera pizza napoletana in Irpinia ma si va oltre, perché c'è anche un mix tra la tradizione napoletana ed il territorio irpino con prodotti di eccellenza ed alcuni presidi Slow food che spesso troviamo sul disco pizza nelle creazioni di Giovanni. Il locale poi è molto bello e centralissimo, si trova infatti proprio sul Corso principale di Grottaminarda. La Pizza Templare della settimana è 'A Parmigiana della Pizzeria Giovanni Grimaldi. Provala, te ne innamorerai come è capitato a me....
Pizza 'A Parmigiana
Pizzeria Giovanni Grimaldi
Corso Vittorio Veneto n. 183
Grottaminarda (Av)
Tel 0825 445288
Visita il sito web della Pizzeria Giovanni Grimaldi
Torno sempre volentieri alla Pizzeria Luigi Gallo, adoro il lavoro che Luigi sta potando avanti e mi piace il suo concetto di pizza, lo trovo assolutamente interessante. Da apprezzare la sua volontà di creare un mash-up di tradizione ed innovazione, l’impasto di Luigi Gallo riflette questa filosofia: è un impasto che potrei definire contemporaneo. Qui poi le materie prime sono di assoluta qualità e non devi perderti i fritti che sono davvero eccezionali (frittatine e magnum crocchè su tutti). La Pizzeria Luigi Gallo si trova nel nolano, precisamente a Casamarciano. Tra le pizze che ho degustato qui di recente, voglio consigliarti una pizza generosa e goduriosa, una pizza che ti regalerà il calore tipico delle Domeniche in famiglia, non a caso in carta l’hanno chiamata Mammà.
La Mammà
Chi ci segue conosce bene il significato dell’appuntamento con le “Pizze Templari”. Ogni settimana ti presentiamo una pizza che abbiamo gustato e che ci ha colpito magari per l’impasto, o per la scelta degli ingredienti e delle materie prime oppure per l’equilibrio dei sapori, o magari semplicemente perché quella pizza ci ha emozionato. Qui alla Pizzeria Luigi Gallo a Casamarciano tra le tante, ti consigliamo di provare la Mammà.
Mammà Vista dall'alto
L’impasto è lavorato in maniera sapiente, la pizza si presenta leggera e soffice. Noi abbiamo provato un impasto realizzato con un prefermento (biga) al 100 %, un bell’ impasto indiretto realizzato con maestria, con una sapiente lievimaturazione, come si può notare dall’alveolatura leggera come una nuvola. Il cornicione è pronunciato. L’idratazione è notevole (siamo intorno al 75%). Anche il peso dei panetti è generoso (280 gr.).
La Mammà - Dettaglio alveolatura
La Mammà mi ha conquistato perché mi ha fatto venire in mente le Domeniche serene trascorse a casa di mamma o nonna. Ed il perché lo si intuisce dagli ingredienti di questa pizza generosa ed appagante. La Mammà è fatta con base di fior di latte di Agerola e in uscita parmigiana di melanzane homemade (di quelle serie) e delle stuzzicanti polpettine fritte. Talmente buona che faresti volentieri il bis.
Pizzeria Luigi Gallo. Mammà - Dettaglio farcitura
Luigi Gallo si conferma tra i pizzaioli più talentuosi della sua generazione. Dopo tanta gavetta ed esperienza maturata in diverse realtà, ha dato vita da qualche anno alla sua Pizzeria dove può esprimere compiutamente il suo concetto di pizza, un incontro riuscitissimo tra tradizione e modernità. Il suo è un impasto moderno che esalta prodotti e materie prime usate per il topping e farciture. Non a caso il “claim” del locale è chiaro e dice tutto: “cuore napoletano, gusto contemporaneo”. Se vieni qui non perderti anche i fritti, sono super, ho trovato un fritto asciutto e non unto ed ingredienti eccellenti: frittatine, magnum crocchè e tris di montanarine sono le chicche. Tra le pizze gustate durante la mia ultima visita, mi ha colpito la Mammà, provala e caprai il perché...
La pizza Mammà
Pizzeria Luigi Gallo
Via Circumvallazione, n.53
Casamarciano (Na)
Tel. 334 270 4627
Sono tornato ad Oratino, uno dei borghi più suggestivi e caratteristici del Molise. Campobasso dista davvero pochi Km. Oratino si trova a quasi 800 metri sul livello del mare, qui si respira aria buona e dal suo belvedere la vista spazia, abbracciando un panorama meraviglioso. Da qui si possono ammirare la famosa e misteriosa Rocca di Oratino, la Valle del Biferno, le Mainarde ed anche la Majella. Altra cosa che cattura l’interesse del visitatore è il centro storico a cui si accede attraverso Porta del Piano, l’unica rimasta delle antiche tre porte che conducevano al borgo antico. Tutto intorno domina la pietra, e si percepisce l’amore che gli oratinesi hanno per il proprio paese. E’ bello camminare nei vicoletti ammirando palazzi antichi, portali in pietra e la maestosa Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, nella parte più alta del borgo. Ogni volta che sono qui ad Oratino faccio tappa fissa al Ristorante Olmicello.
Ristorante Olmicello. Oratino - Ingresso
Ci siamo fermati qui per pranzo anche stavolta. Il Ristorante Olmicello si trova in Via Regina Margherita nel centro storico, in un antico edificio datato 1816. Qui un tempo c’era un vecchio frantoio (visibile ancora oggi sul terrazzo esterno). Adoro questo luogo, adoro l’atmosfera che si respira qui: bellissime e suggestive le sale in pietra, così come la cantina (utilizzata spesso per eventi e degustazioni). Naturalmente adoro anche la meravigliosa cucina della tradizione del Ristorante Olmicello, una cucina fatta con passione e dedizione. La pasta è fatta rigorosamente a mano, le verdure sono sempre fresche di stagione, trovi poi i funghi, il tartufo, i salumi e i formaggi locali, un ottimo baccalà e una carne pregevole. A fare gli onori di casa c’è Nicola Iafelice (il titolare), affabile, gentile e sempre disponibile con gli ospiti per illustrare le proposte in carta e consigliare il vino.
Ristorante Olmicello. Oratino - Particolare di una delle sale interne
Da bere ordiniamo una minerale e una bottiglia di Tintilia del Molise DOP Colle Cervino di Cantine Catabbo, questo vino (che adoriamo) è ottenuto da uve Tintilia in purezza. Si caratterizza per un tannino elegante e persistente, note di spezie di frutta rossa, al palato è corposo e pieno con una spiccata personalità. Sarà lui ad accompagnarci per il nostro pranzo.
Colle Cervino Tintilia del Molise DOP di Cantine Catabbo
Cominciamo con due antipasti fortemente legati al territorio. Omaggiamo la stagione fredda con una fantastica polenta con il ragù della tradizione. La polenta del Ristorante Olmicello è unica nel suo genere, rustica nell’accezione più nobile del termine. Ottenuta con farina di mais molisano è accompagnata con un ragù celestiale. Fantastica….
Polenta con il ragù
A seguire ecco un altro classico dell’entroterra molisano: pizza e minestra. Questa è una pietanza tipica della cucina contadina, un piatto “povero” che vede come protagonista la “pizza” di farina di mais, debitamente a pezzettini accompagnata con una minestra di verdure di campo legate alla stagionalità. La pizza e minestra di Olmicello è poesia del territorio, anche da sola vale il viaggio qui. Da provare..
Pizza e minestra
Come primi la nostra scelta cade sulle fettuccine con porcini e guanciale. Un piatto “cult” di Olmicello, da sempre in carta e molto amato dagli ospiti. Da sottolineare come la pasta qui venga sempre fatta a mano in modo artigianale (e si sente!). Che bontà….
Fettuccine con porcini e guanciale
L’altro primo che degustiamo sono i crioli con carciofi su fonduta di pecorino. Perfettamente equilibrati, con il sapore dolciastro dei carciofi che si sposa a meraviglia con il gusto deciso ma al tempo stesso morbido della vellutata di caciocavallo che lega il tutto. Davvero un gran piatto. I crioli sono una pasta tipica del Molise, realizzati in modo artigianale sono fatti con semola di grano duro, uova ed acqua, a vederli sembrano come gli spaghetti alla chitarra, ma se prestiamo attenzione ai dettagli, ci accorgeremo che presentano una sezione più quadrata rispetto a questi ultimi.
Crioli con carciofi su fonduta di caciocavallo
Nicola Iafelice ci fa assaggiare anche una pasta ripiena, sono i ravioli (sempre artigianali e fatti a mano da loro) con il tartufo. Delicati e buonissimi....
Ravioli al tartufo
Il nostro pranzo procede alla grande. Qui si sta davvero bene e la location suggestiva completa il tutto. Le sale in pietra trasmettono un senso di calore e familiarità. Abbiamo ordinato anche il secondo. Degustiamo il baccalà con pomodorini, olive e pinoli. Spesso quando passo di qui ordino il baccalà, perché qui lo preparano divinamente ed anche stavolta le aspettative sono ampiamente soddisfatte.
Baccalà con pomodorini, olive e pinoli
L’altro secondo è una fettina di maiale alla brace. La carne è di pregevole qualità, saporita, gustosa.
Fettina di maiale alla brace
Come contorni prendiamo le mitiche patate sotto la coppa con pepe e lardo. Quando si dice sapori rustici…..
Patate sotto la coppa con pepe e lardo
E per rinfrescarci ecco una deliziosa insalatina di rucola, pere e noci. Davvero gradita.
Insalatina con rucola, pere e noci
Credi sia finita qui? Giammai ! Ordiniamo anche il dessert. Qui Nicola Iafelice ci coccola con una degustazione di dolcetti carnevaleschi (e non solo). Ecco le chiacchiere, il raviolo fritto ripieno di crema pasticciera, la bomba a crema e un assaggio di millefoglie con crema chantilly e amarene. Il nostro dolce preferito quando qui non poteva mancare.
Il dolci che puoi gustare al ristorante Olmicello sono della Pasticceria Sorriso di Loretta Fatica, che si trova in Piazza Giordano proprio al centro di Oratino. Se sei da queste parti non puoi non passare alla Pasticceria Sorriso, qui trovi prodotti meravigliosi, dolci e biscotti sempre freschissimi, dei mignon super e (su prenotazione) le paste della Domenica e delle torte fantastiche.
Il dessert
Non potevano mancare le castagnole....
Castagnole
Accompagniamo il dolce con un giro di Nespolino, liquore artigianale fatto con i noccioli delle nespole.
Nespolino
Paghiamo per il nostro pranzo da Olmicello poco più di 40 euro a persona. Davvero un ottimo rapporto qualità - prezzo.
Oratino è un piccolo borgo gioiello a pochi Km da Campobasso. Qui trovi aria salubre, tranquillità, scorci suggestivi e un piccolo centro storico, curato e pulito. Domina la pietra, una delle caratteristiche peculiari di questo luogo. Dopo una bella passeggiata, ti consigliamo la sosta al Ristorante Olmicello gestito in maniera egregia da Nicola Iafelice. Olmicello si trova nel centro storico, in un antico edificio datato 1816, laddove un tempo c’era un vecchio frantoio. Il frantoio è ancora visibile sul terrazzo della struttura. L’atmosfera è suggestiva grazie alle sale in pietra, i soffitti con le stupende volte a botte che si alternano a volte a crociera. Qui si sta davvero bene, è la location ideale dove poter gustare un’ottima cucina molisana dell’entroterra, legata alle tradizioni contadine e realizzata con prodotti e materie prime freschissime e stagionali. La pizza e minestra è poesia del territorio, la polenta è rustica e saporita. Da Olmicello la pasta è fatta tutta a mano, le fettuccine con porcini e guanciale creano dipendenza, i crioli con carciofi su fonduta di caciocavallo sono sorprendenti. Pregevole la carne e molto buono il baccalà. Nota di merito poi per i dolci (della pasticceria Sorriso di Loretta Fatica), sono semplicemente divini. Ho trovato il rapporto qualità – prezzo assolutamente corretto. Il Ristorante Olmicello ad Oratino si conferma nella nostra guida sul web, tra i migliori indirizzi in Molise. Garanzia.
Ristorante Olmicello
Via Regina Margherita n.48
Oratino (Cb)
Tel. 0874 38 285
Visita il sito web del Ristorante Olmicello
Siamo tornati a Campobasso alla Grotta da Concetta. Spesso mi fermo qui perché adoro l’atmosfera familiare e accogliente che si respira in questa osteria quasi d’altri tempi, dove protagonista è una cucina molisana generosa e genuina. Siamo al centro di Campobasso, quasi nel centro storico in Via Larino. Il locale è davvero gradevole, tutto in pietra, i soffitti sono in legno, ci sono tre sale, ognuna con un suo fascino particolare e poi c’è un ambiente esterno. Anche l’illuminazione è studiata e contribuisce a rendere magico il luogo. La Grotta da Concetta è una vera istituzione.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Insegna all'ingresso
In questa osteria – trattoria trovi una cucina molisana semplice, sincera ma ben eseguita, con materie prime di assoluta qualità, un’ottima carne e un rapporto qualità – prezzo fantastico. Ma andiamo per gradi. Sono tornato alla Grotta da Concetta in compagnia tra gli altri del mio amico architetto templare gourmet Michele, che qui ormai è di casa. Ero anche io dalle parti di Campobasso e abbiamo pensato di fermarci a pranzo qui. Il locale è sempre suggestivo, ci accomodiamo al nostro tavolo in una sala tutta in pietra con un maestoso camino e i soffitti in legno.
La Grotta da Concetta. Campobasso - Una suggestiva sala interna
Non aspettarti effetti speciali, qui regna la genuina semplicità, anche la “mise en place” è semplice, spartana. Anche il menù è oserei dire “minimal”: in pratica un foglio con elencate tutte le proposte del giorno (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Il menù cambia quasi giornalmente ma alcune pietanze ci sono da sempre perché sono come il locale “una vera istituzione”. Per esempio se vieni qui non puoi perderti la pizza e minestra, in pratica una minestra di verdure con la pizza di granturco a tocchetti, che rende l’insieme divinamente croccante e godurioso. Altro piatto da non perdere sono gli spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore (arricchiti da peperone crusco), a volte li trovi anche nella variante con i broccoletti. Ma il menù è ricco di pietanze talmente invitanti che le assaggeresti tutte: dalle pallotte cacio e uovo, alla zucca fritta, dagli spaghetti con baccalà, cipolla e olive, allo spezzatino di vitello in bianco, dalla pizza di patate (che è ben diversa dal gateau) alla ciambotta di ortaggi. Poi la carne qui alla Grotta da Concetta è davvero super, da non perdere la salsiccia, o la bistecca di vitello alla griglia. Ogni giorno poi ci sono sempre un paio di dessert sempre interessanti. Il menù naturalmente cambia in base allo scorrere delle stagioni e i prodotti sono sempre freschi.
Ordiniamo del vino rosso Tintilia della casa e come antipasto pane, burro, alici e spinaci. Abbinamento davvero azzeccato. Burro e alici è un matrimonio perfetto, sorprendente quanto ci stiano bene gli spinaci sopra.
Pane burro e alici con spinaci
Altro antipasto che prendiamo è la meravigliosa pizza e minestra, uno dei piatti “cult” qui da Concetta e in generale uno dei piatti tipici della cucina molisana: minestra di verdure e pizza di granturco. Quando veniamo qui, per me ordinare pizza e minestra è quasi un obbligo morale. Adoro il sapore terragno delle verdure e la nota croccante della pizza di granturco spezzettata e leggermente bagnata. Se prima di gustarla, ci passi sopra giusto un giro d’olio Evo molisano a crudo è una poesia.
Pizza e minestra
E’ il momento dei primi. Qui ci diamo alla pazza gioia. Siamo in tre. Ordiniamo un piatto di spaghetti aglio, olio, peperoncino e broccoletti con peperone crusco. La cottura della pasta è perfetta, il sapore dei broccoli si sposa a meraviglia con quello dell’aglio, olio e peperoncino. Davvero un bel piatto.
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, broccoli e il peperone crusco
Così come non delude le nostre attese l’altro primo che abbiamo preso: spaghetti con carciofi, alici e olive e mollica di pane tostato. Un’esplosione di gusto, il sapido delle alici, il dolciastro dei carciofi, la nota croccante del pane tostato, le olive. Meraviglia...
Spaghetti con carciofi, olive e alici
L’altro primo è un altro "must" da Concetta, non a caso lo ordiniamo quasi sempre: spaghetti con aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco. Questo piatto è una garanzia. Anche qui la cottura degli spaghetti perfetta e al dente, conditi alla perfezione, con il cavolfiore leggermente passato in padella che regala un sapore divino, il peperone crusco che regala il “crunch”. Chapeau.
Spaghetti aglio, olio, peperoncino, cavolfiore e peperone crusco
Noi Templari del Gusto siamo dei “gaudenti”, ormai lo avrai capito. Avevo adocchiato ad un tavolo vicino al nostro, un primo che mi aveva incuriosito. Decidiamo di prendere un piatto da dividere di spaghetti con baccalà, cipolle e olive. Abbiamo fatto bene ad assaggiare anche questo. Meritava davvero, gli spaghetti sono conditi alla perfezione, belli umidi, sapidi il giusto con il gusto deciso del baccalà che si sposava a meraviglia con il sapore dolciastro della cipolla.
Spaghetti con baccalà, cipolle e olive
Siamo in tre e ordiniamo tre secondi. Come da tradizione quando siamo qui ecco una bella bistecca di vitello alla brace con insalata. La carne è davvero ottima, morbida e gustosa.
Bistecca di vitello alla brace e insalata
Immancabile anche la saporita salsiccia alla brace, servita con le puntarelle.
La Salsiccia alla brace e puntarelle
E il coniglio in porchetta, ossia disossato e arrotolato in porchetta con spezie e semi di finocchietto. Servito su un letto di verdure passate in padella. Che bontà….
Coniglio in porchetta
Siamo davvero sazi. Nostro malgrado saltiamo il dolce, anche se in carta oggi tra le proposte di dessert, c’era una crostata con noci ed uva fragola che mi intrigava parecchio… Sarà per la prossima volta. Prendiamo due bichierini di passito La Nuvola di Piè, bianco passito Terre degli Osci di Agricolavinica, ottenuto da uve di Moscato bianco e Riesling, questo vino da fine pasto con il suo colore giallo oro carico, conquista per la sua personalità e la sua sobria eleganza e i suoi sentori di miele e albicocca.
Bianco Passito Terre degli Osci La Nuvola di Piè di Agricolavinica
Chiediamo il conto e paghiamo per il nostro pranzo alla Grotta da Concetta 90 euro in tre. Ossia 30 euro a persona. Rapporto qualità – prezzo più unico che raro. Complimenti.
La Grotta da Concetta è una garanzia. Il locale è caratteristico e regala un senso di familiarità e calda accoglienza. Qui trovi una cucina che affonda le radici nella tradizione molisana. I piatti sono ben eseguiti e realizzati con materie prime fresche e di qualità. La pizza e minestra è uno dei piatti must della Grotta da Concetta, gli spaghetti aglio, olio, peperoncino e cavolfiore anche da soli valgono la visita, gli spaghetti con carciofi, olive e alici creano dipendenza. Super la carne, da non perdere la bistecca di vitello alla brace e la salsiccia. Il servizio è informale e veloce. Nota di merito per il conto. Oggi riuscire a mangiare bene e pagare per un pranzo completo 30 euro è davvero una rarità. Complimenti davvero. Tutto questo spiega il grande successo di questo locale amatissimo e frequentato. Piccola raccomandazione, visto che il locale è sempre pieno, è preferibile prenotare con dovuto anticipo. La Grotta da Concetta a Campobasso si conferma nella nostra guida sul web tra gli indirizzi molisani da non perdere. Garantiamo noi. Alla prossima…
La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378