Dolci

Brian Liotti

Brian Liotti

Brian, non fatevi ingannare dal nome, nasce a Napoli sotto il segno dei pesci e mostra fin da piccolo spiccate capacità artistiche e senso estetico. E' giornalista, speaker radiofonico di fama nazionale, direttore artistico, autore, presentatore, blogger, gastronomo per passione ed esperto di marketing e comunicazione. E' un grande appassionato di food, profondo conoscitore dei prodotti tipici, ha un debole per i borghi storici ed è uno strenuo difensore delle tradizioni anche a tavola, contro ogni forma di omologazione e "globalizzazione del gusto". I suoi racconti e le sue recensioni, sempre molto dettagliate, sono paragonabili ad un viaggio dove il gusto cede il passo alle emozioni.

Siamo nell'agro nolano a Cimitile, famosa tra le altre cose per le Basiliche Paleocristiane, sito archeologico di rilievo assoluto con edifici sacri di incommesurabile bellezza, i più antichi dei quali risalgono addirittura al IV secolo. A Cimitile sono tornato per fermarmi a pranzo da Bocca di Bacco. Era qualche anno che mancavo da qui. Sono tornato a trovare il patron Onofrio Dennetta e gustare la cucina dello chef. Da poco infatti è tornato alla base il talentuoso e bravo chef Stefano Borrelli. Ma andiamo per gradi. Il locale è come lo ricordavamo. L'interno è curato, intimo, gradevole volutamente minimal. L'arredo è sobrio ma di gusto. Belle le pareti in tufo ed essenziale ma curata anche la mise en place. Ci accoglie Onofrio Dennetta con la consueta gentilezza. Intanto diamo un'occhiata al menù. Ci sono gli antipasti, tre proposte di primi piatti, i secondi di carne al piatto e poi un trionfo di carne alla brace. Da anni Bocca di Bacco è un indirizzo rinomato e riconosciuto soprattutto per la qualità e la eccellenza della sua carne. In carta trovi di tutto dalla Marchigiana alla Lombata di Manza mora del Baltico, dalla Manzetta Prussiana alla Rubia Gallega, dalla Simmenthal Bavarese alla Charolaise, dalla Fassona Piemontese alla Picahna, solo per citarne qualcuna. Noi da bere ordiniamo una minerale e un aglianico dell'azienda agricola Torricino di Tufo, un rosso ottenuto da uve di aglianico in purezza, di un bel colore rosso intenso, con note speziate, quasi foreali e un bel tannino delicato e fine. Davvero un rosso campano interessante.

Aglianico dell'azienda agricola Torricino
Aglianico dell'azienda agricola Torricino 

Noi cominciamo ordinando un antipasto Finger Bacco Deluxe. Un antipasto che vede insieme delle proposte finger dello chef Stefano Borrelli: una buonissima quiche di salsiccia e friarielli con una crema di funghi porcini, un pecorino in crosta di guanciale con semi di papavero con crema di mozzarella di bufala, una quenelle di riso venere e pesto di pistacchi e una frittatina di pasta con ragù di cinghiale e filamenti di peperoncino. L'antipasto finger deluxe è stuzzicante e creativo, nota di merito in particolare per la quiche di salsiccia friarielli, per la paradisiaca frittatina al ragù di cinghiale.

Finger Bacco Deluxe
Finger Bacco Deluxe

E che dire della parmigiana di melanzane con fonduta di mozzarella e pomodoro San Marzano con gocce di pesto bio? Semplicemente deliziosa.

Parmigiana di melanzane con fonduta di mozzarella e pomodoro San Marzano
Parmigiana di melanzane con fonduta di mozzarella e pomodoro San Marzano

Come primi ci concediamo dei bucatini alla carbonara. La carbonara è bella cremosa e profumata e decisamente generosa.

Bucatini alla Carbonara
Bucatini alla Carbonara

E poi scelgo uno dei piatti forti dello chef Stefano Borrelli, che ricordavo e che tempo addietro mi aveva colpito: i fagottini con gorgonzola e noci, a dir poco meravigliosi. Un primo piatto che anche da solo vale la visita.

Torretta di fagottini gorgonzola e noci
Torretta di fagottini gorgonzola e noci

Gustiamo anche un secondo in due: american steak di suino nero lucano aromatizzato con venti spezie. Ho apprezzato tantissimo questo succulento maialino, profumato, speziato a dovere e cotto alla perfezione.

American Steak di suino nero lucano aromatizzato con 20 spezie
American Steak di suino nero lucano aromatizzato con 20 spezie

Accompagniamo il maialino con delle paradisiache patate di Avezzano al forno. Strabuone....

Patate di Avezzano al forno
Patate di Avezzano al forno

Chiudiamo il nostro pranzo in dolcezza con una proposta dello chef Stefano Borrelli. Visto che Natale è alle porte: cupoletta di panettone con canditi, ricotta, glassa al cioccolato fondente e pistacchio. Soprendentemente buono e delicato. Accompagno il dolce con un bicchierino di acquavite di pere Williams provenienti dal Trentino di Distilleria Marzadro. Un'aqcquavite asciutta, aromatica, fruttata, delicata. Davvero ottima. 

Tortino di panettone con canditi con ricotta e glassa di cioccolato fondente e pistacchio
Tortino di panettone con canditi con ricotta, glassa di cioccolato fondente e pistacchio

Paghiamo per il nostro pranzo circa 45 euro a persona. 

Bocca di Bacco a Cimitile è stata una piacevole conferma. Mancavamo da un po’ ma negli anni, fin dalle prime nostre visite, abbiamo visto crescere questo locale che oggi rappresenta un punto di riferimento per chi ama la buona cucina e soprattutto la carne. Qui i “meat lovers”, hanno l’imbarazzo della scelta con i migliori tagli italiani e stranieri e le migliori carni selezionate. Da poco è ritornato alla base anche lo chef Stefano Borrelli e si vede. La proposta di cucina è convincente. In carta ci sono poche pietanze ma ben studiate e concepite. L’antipasto Finger Bacco Deluxe è sorprendente, in particolare la quiche con salsiccia di nero casertano, friarielli e provola e la frittatina al ragù di cinghiale con fili di peperoncino sono super. Tra i primi nota di merito per i fagottini con gorgonzola e noci, uno di “must” del locale. Con la carne poi si apre un mondo, davvero qui ci si può divertire. Fatti guidare dall’oste Onofrio Dennetta, profondo conoscitore della materia e orgogliosamente legato alla sua creatura che merita fortuna. Il servizio è informale e veloce. Buona la carta dei vini. Bocca di Bacco a Cimitile entra nella nostra guida sul web tra quelli che sono a parer nostro gli indirizzi da non perdere. Alla prossima ….

 


Bocca di Bacco
Via Croce n.15
Cimitile (Na)
Tel. 320 888 1306
Visita il sito web di Bocca di Bacco a Cimitile

Ci sono indirizzi che per me rappresentano una sorta di confortante abitudine. Un po’ come quando ritrovi un amico che vedi di tanto in tanto con la certezza di trascorrere con lui sempre dei piacevoli momenti. Benvenuti a Bordo a Pomigliano d’Arco è un po’ come quell'amico. Quando sono da queste parti e ho voglia di gustare una buona cucina di mare, piatti ben studiati e pesce fresco la risposta è sempre la stessa. Ma andiamo per gradi. Pomigliano d’Arco che ormai da tempo rappresenta un vero Paradiso per i “food lovers”. Qui infatti ci sono locali interessanti e una proposta gastronomica importante e capace di venire incontro alle esigenze di tutti. Tra gli indirizzi da non perdere a Pomigliano c’è sicuramente Benvenuti a Bordo. Chi mi legge da tempo lo sa bene, più volte ci siamo stati (io in prima persona), perché abbiamo sempre apprezzato le loro proposte e la loro cucina di mare.

Benvenuti a Bordo Pomigliano DArco Insegna Esterna
Benvenuti a Bordo. Pomigliano D'Arco (Na) - Insegna Esterna

Cominciamo parlando della location che ha il suo perché. Siamo in Via Mazzini, il locale è suggestivo, ti porta “altrove”. Entrando dal portone esterno, noterai un bel giardino, ordinato, pulito, curato con tanto di aceri giapponesi e bei fiori sparsi un po’ qua e un po’ là. Durante la bella stagione si può anche pranzare o cenare all’aperto o nel gradevole dehors esterno in un ambiente dal sapore quasi “zen” e orientale (la fontana e l’alberello di kumquat in questo senso aiutano). All’interno invece si sono due ambienti, in pratica due sale: una superiore caratterizzata dal fatto di essere molto luminosa grazie alle ampie vetrate, l’altra sala è più intima e riservata che si trova al piano seminterrato. Da notare il dettaglio del marmo bianco alle pareti. L’arredo è minimal, sobrio, essenziale ma al contempo essenziale, raffinato così come la mise en place. Nel complesso l’atmosfera da Benvenuti a Bordo è rilassata e piacevole, questa è una vera piccola oasi di pace e buon gusto dove poter gustare un’ottima cucina di mare. Ci accomodiamo al nostro tavolo e come sempre diamo uno sguardo al menù. Un vero trionfo di pietanze di mare. Ci sono i crudi, gli antipasti tra cui spiccano oltre a piatti più tradizionali, interessanti proposte come i mini bun con cotoletta di tonno, parmigiana e mayo, l'insalata riccia di pomodori caramellati, baccalà e dresssing agli agrumi, i carabineros all'aglio, grappa barricata ed erbe e la pallotta abruzzese ripiena di mazzancolle, mayo al tartufo e prezzemolo. Ci sono poi i primi che vedono spesso l'incontro di terra e mare e i secondi. In attesa di ordinare ci coccoliamo con un po' di frittelline (zeppoline di alghe), calde, profumate e fragranti. Da bere prendiamo una bollcina italiana, un bel prosecco di Valdobbiadene.

Zeppoline di alghe
Zeppoline di alghe

Non possono mancare le mie amate alici fritte, fatte a regola d'arte. Il fritto asciutto e non unto esalta le alici con il loro sapore inconfondibile.

Alici fritte
Alici fritte

E' il momento degli antipasti. I calamaretti spadellati con funghi alla brace su polenta e mozzarella di bufala sono a dir poco sorprendenti. Una vera esplosione di gusto in un gioco di equilibrio e consistenze diverse che esalta il palato. La presenza della polenta, della mozzarella di bufala e dei funghi insieme ai calamaretti mi ha stregato.

Calamaretti spadellati con funghi alla brace su polenta e mozzarella di bufala
Calamaretti spadellati con funghi alla brace su polenta e mozzarella di bufala

Non poteva mancare un bel sautè di cozze e vongole.

Sautè di cozze e vongole
Sautè di cozze e vongole

A chiudere gli antipasti due ostriche Gillardeau, forse la più conosciuta e pregiata tra le ostriche francesi. Le ostriche Gillardeau hanno a parer mio una caratteristica che le rende uniche: l'equilibrio perfetto tra sapidità e dolcezza. Chi le conosce e le ama lo sa bene...

Ostriche Gillardeau
Ostriche Gillardeau

Il nostro pranzo da Benvenuti a Bordo procede alla grande. Siamo in attesa di gustare i primi. Abbiamo scelto un piatto di tortelli con pappa al pomodoro al gambero rosso, friarielli, pop corn di cotica e salsa Thai. Un piatto davvero originale, quasi un mix tra occidente e oriente con la nota croccante del pop corn di cotica fritta che è una trovata geniale.

Tortelli con pappa al pomodoro al gambero rosso friarielli pop corn di cotica e salsa Thai
Tortelli con pappa al pomodoro al gambero rosso, friarielli, pop corn di cotica e salsa Thai

Poi un piatto di chicche alla Nerano con ombrina. La Nerano di mare è uno dei must di Benvenuti a Bordo. Lo chef Andrea Vespro (Red Chef) lo propone da sempre e riscuote grande successo. Gustando questo piatto non faticherai a capire perché sia così amato. Davvero fantastico e cremoso.

Chicche alla Nerano con ombrina
Chicche alla Nerano con ombrina

Se le chicche alla Nerano con ombrina sono super, con il Risotto alla Pescatora siamo a livelli siderali. A parer mio uno dei migliori risotti di mare mai gustati. Un piatto che anche da solo vale la visita da Benvenuti a Bordo.

Il risotto alla pescatora
Il risotto alla pescatora di Benvenuti a Bordo

Prendiamo anche 4 secondi. Due tagliate di tonno scottato con carciofi in due consistenze e “per e palumm” al cioccolato. Ma vogliamo parlare di quanto sia buona questa tagliata di tonno? E di come sia eccezionale l'abbinamento con il carciofo? La salsa di vino e cioccolato è la chicca in più.

Tagliata di tonno scottato con carciofi in due consistenze e per e palumm al cioccolato
Tagliata di tonno scottato con carciofi in due consistenze e "per e palumm" al cioccolato

Poi un bel baccalà alla napoletana, in un trionfo di pomodorini. Il baccalà era meraviglioso e quel sughetto invitante mi ha costretto alla scarpetta (Ahimè).

Baccalà alla napoletana
Baccalà alla napoletana

Prendiamo anche un calamaro ripieno con melanzane a funghetto, pancetta paesana e provola. E' la prima volta che gusto un calamaro ripieno così. Davvero ottimo...

Calamaro ripieno con melanzane a funghetto pancetta paesana provola e crostini
Calamaro ripieno con melanzane a funghetto pancetta paesana e provola

Siamo super sazi. Saltiamo il dolce. Prendiamo due caffè, due bicchierini di Fragrante Amaro insolito, un liquore di erbe che nasce in penisola sorrentina da un'antica ricetta e totalmente bio. Chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo da Benvenuti a Bordo sui 50 euro a persona. Ho trovato assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo.

Benvenuti a Bordo non si smentisce e si conferma come indirizzo sicuro. Questo è un signor ristorante di pesce, non a caso spesso e volentieri passo a trovarli per degustare la loro cucina. Il locale è gradevole, bello, luminoso, con due ambienti interni, un bel dehors esterno e un grazioso giardino dal sapore quasi orientale. Il pesce è fresco, le proposte sono di qualità, alcune davvero originali e intriganti. I calamaretti spadellati con funghi alla brace su polenta e mozzarella di bufala sono sorprendenti grazie ad un gioco di consistenze ed equilibrio pazzeschi, le chicche alla Nerano con ombrina sono uno dei piatti must di Benvenuti a Bordo. Il risotto alla Pescatora è spaziale, questo piatto anche da solo vale la visita. Tra i secondi da non perdere la tagliata di tonno, il calamaro ripieno e la frittura. La carta dei vini è ben studiata e fornita, ci sono anche alcune etichette e bollicine francesi. Lo chef Andrea Vespro ormai è una certezza e non delude mai le attese. Il servizio è professionale ma informale e veloce. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo. Benvenuti a bordo a Pomigliano d'Arco si conferma nella nostra guida sul web tra i migliori indirizzi. Assolutamente da provare. Garantiamo noi.

 

 

 

Benvenuti a Bordo
Via Giuseppe Mazzini, n.37
Pomigliano D’Arco (Na)
Tel. 081 1936 6184
Visita la pagina Fb di Benvenuti a Bordo

Sabato, 09 Dicembre 2023 22:46

Hosteria Ara. Arienzo (Ce)

Siamo ad Arienzo, ameno comune della provincia di Caserta dalla storia antichissima, situato in un’area geografica felice. Nel cuore del centro storico di Arienzo, la “Terra Murata”, il nucleo più antico della città, si trova l’Hosteria Ara, dove ci siamo fermati a pranzo. L’Hosteria Ara si trova in un palazzo storico, nei locali dove un tempo c’erano le stalle. Siamo proprio di fronte alla suggestiva e maestosa Chiesa dell’Annunziata.

Hosteria Ara Arienzo Insegna Esterna
Hosteria Ara. Arienzo - Insegna Esterna

All’interno il locale è gradevole, ci sono due sale arredate con gusto e semplicità, in particolare spicca in uno dei due ambienti, la presenza delle antiche mangiatoie in pietra, riportate al loro antico splendore e che oggi testimoniano per certi versi la storia di questo stabile e la natura dei locali che ospitano l’Osteria.
Ara, in latino significa altare. Di fatto di fronte c’è un altare importante (quello della Chiesa dell’Annunziata appunto), ma Ara sono anche le iniziali della chef Andrea Rosa Arricale. Quindi c'è un duplice significato per il nome di questa Osteria, di fatto la famiglia Arricale ha voluto investire in questo luogo e aprire un ristorante che ha un obiettivo ben preciso: presentare agli ospiti una buona cucina tipica rispettosa delle tradizioni con l’uso di prodotti del territorio e materie prime fresche e stagionali.
Noi ci accomodiamo e diamo un’occhiata al menù. Ci sono i taglieri con salumi e formaggi del territorio, poi gli antipasti, e molti piatti e ricette tipiche. Protagonista anche il baccalà che ritroviamo in alcune delle proposte in carta. Sono diverse le cose che stuzzicano la mia curiosità. Cominciamo ordinando una minerale e una bottiglia di aglianico. E cominciamo le danze con due antipasti. Optiamo per la zuppa di fagioli borlotti e cotica. Dal sapore rustico e pieno e che delizia quella cotica che scioglieva in bocca….

Zuppa di fagioli borlotti e cotica
Zuppa di fagioli borlotti e cotica

Poi gustiamo dei bocconcini di baccalà fritto con peperoni della tradizione. Il baccalà è spaziale, la frittura asciutta e non unta e poi quello con i peperoni è un vero matrimonio d’amore….

Bocconcini di baccalà fritto con peperoni della tradizione
Bocconcini di baccalà fritto con peperoni della tradizione

Con i primi ci diamo alla pazza gioia. Degustiamo la mitica genovese della chef Andrea Rosa Arricale. Questo è uno dei must dell’Osteria. Gli ziti alla genovese con cipolla rossa in agrodolce e fonduta di pecorino sono eccezionali. 

Ziti alla genovese con cipolla rossa in agrodolce e fonduta di pecorino
Ziti alla genovese con cipolla rossa in agrodolce e fonduta di pecorino

La carne presente nel piatto in abbondanza, era morbida e saporita, la cipolla dolce e persistente, la fonduta di pecorino avvolge il tutto in un abbraccio suadente e voluttuoso. Chapeau !

Ziti alla genovese con cipolla in agrodolce e fonduta di pecorino
Ziti alla genovese dell'Hosteria Ara 

Altro primo che degustiamo sono i paccheri alla puttanesca di baccalà. Un classico della tradizione ma ben eseguito.

Paccheri alla puttanesca di baccalà
Paccheri alla puttanesca di baccalà

Poi ci coccoliamo con un altro piatto “cult” dell’Hosteria Ara: gli spaghetti aglio, olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato (quello mandorle e pepe per intenderci). Anche il tarallo è fatto dalla chef. Gli spaghetti sono fantastici, la cottura perfetta, equilibrati e gustosi. Piccanti il giusto e profumati.

Spaghetti aglio olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato
Spaghetti aglio, olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato

Ci concediamo anche un secondo in due e optiamo per un bel pezzo di baccalà fritto con pomodoro San Marzano, capperi e olive nere. Il baccalà era delizioso. Qui la scarpetta è stata quasi un obbligo. Con quel sughetto meraviglioso non potevo esimermi…Prendiamo come contorno delle patate al forno…

Baccalà fritto con pomodoro San Marzano capperi e olive nere
Baccalà fritto con pomodoro San Marzano, capperi e olive nere

Che pranzo sarebbe senza dolce? Anche i dessert sono fatti dalla chef. Gustiamo una sbriciolata con marmellata fatta in casa accompagnata da una meravigliosa crema alla vaniglia.

Sbriciolata con marmellata fatta in casa
Sbriciolata con marmellata fatta in casa

E una caprese (sempre handmade) con la crema di cui sopra….. Anche i dolci sono stati di nostro gradimento. Accompagniamo il dessert con due giri di amaro e chiediamo il conto.

Torta caprese
Torta caprese

Per il nostro lauto pranzo all’Hosteria Ara paghiamo 50 euro a persona. Ho trovato corretto il rapporto qualità – prezzo.

L’Hosteria Ara è stata una piacevole sorpresa. Il locale si trova nel cuore del centro storico di Arienzo: la Terra Murata. Passeggiare qui è davvero piacevole e regala emozioni. Il locale è carino e arredato con gusto e semplicità e si trova in un edificio storico negli ambienti dove anticamente c’erano le stalle. Qui trovi una cucina che propone piatti e ricette della tradizione presentati in chiave contemporanea, realizzati con prodotti di qualità e materie prime del territorio. La cucina segue il ritmo delle stagioni. La chef Andrea Rosa Arricale è giovane, capace ed ha le idee chiare. Insieme a lei la sua famiglia e una squadra che ne condivide i sogni e le aspirazioni. Da non perdere la pasta e ceci, gli spaghetti aglio, olio e peperoncino con tarallo napoletano sbriciolato, la mitica genovese della chef Andre Rosa Arricale e poi il baccalà fritto (davvero ottimo). Tornerò per provare altri piatti (tra cui la lardiata entrata, dato il periodo, di recente in carta). Il servizio è informale e valido. Ho trovato corretto il rapporto qualità prezzo. Hosteria Ara ad Arienzo è stata davvero una bella scoperta, è un locale dove poter gustare piatti della tradizione cucinati come si deve. Da provare, garantiamo noi…. Alla prossima…

 

Hosteria Ara
Via Annunziata, n.25
Arienzo (Ce)
Tel. 0823 520828

Venerdì, 01 Dicembre 2023 22:33

La Grotta da Concetta. Campobasso

Nel cuore di Campobasso c’è un indirizzo che non può mancare in agenda, se ami la buona cucina tipica: la Grotta da Concetta. Siamo in una stradina nei pressi del centro storico del capoluogo molisano, Concetta è una piccola istituzione in città, il locale è sempre pieno a pranzo e a cena ed il perché è semplice da capire. Questa osteria – trattoria conserva il fascino della tradizione e propone una cucina molisana semplice ma ben eseguita, materie prime di qualità e un rapporto qualità – prezzo vantaggioso. Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio. Noi siamo in quattro, abbiamo prenotato, grazie all’intuizione del nostro architetto templare gourmet Michele, che più volte era già stato qui. Il locale è gradevole e intimo, all’interno ci sono tre ambienti, dominano la pietra e il legno, anche l’illuminazione è soffusa e contribuisce a rendere il clima ancora più disteso e familiare. Ci accompagnano al nostro tavolo.

La Grotta da Concetta Campobasso Suggestivo angolo interno
La Grotta da Concetta. Campobasso - Suggestivo angolo interno

Non aspettarti mise en place particolari o effetti speciali, qui il protagonista è il cibo. Anche il menù è minimal: un foglio con elencate tutte le proposte (dagli antipasti al dolce) con i relativi prezzi. Ovviamente la carta cambia in base allo scorrere delle stagioni. Ci sono tante cose interessanti, dalla pizza e minestra, alla pasta e ceci, dalla minestra di farro, lenticchie e cavolo nero, alla insalata di mussillo, dalle pallotte cacio e uovo, agli involtini di verza, zucca, patate e guanciale, e poi le proposte di carne, c’è anche il fegato di maiale con l’alloro. Insomma un menù ricco di piatti della tradizione.

La Grotta da Concetta Campobasso Particolare di una sala interna
La Grotta da Concetta. Campobasso - Particolare di una sala interna

Prima di ordinare ci servono delle ottime bruschette con olio Evo molisano (proveniente da Ururi) e sale. Pane tostato e un buon olio Evo, la merenda di quando eravamo bambini. Cosa c'è di più buono? 

Bruschette con olio Evo molisano e sale
Bruschette con olio Evo molisano e sale

Noi ordiniamo del vino rosso Tintilia della casa e come antipasto la mitica pizza e minestra, uno dei “must” qui da Concetta e in generale uno dei piatti tipici della cucina molisana, verdure e pizza di mais insieme danno vita ad una sinfonia di profumi e sapori. Che bontà….

Pizza e minestra
Pizza e minestra

Come primo prendiamo tutti gli spaghetti aglio, olio, peperoncino e cavolfiore. Mai scelta fu più azzeccata, a dir poco strepitosi, perfettamente conditi, gustosi, con il cavolfiore che da sapore e il peperone crusco che regala anche un po’ di nota croccante. Complimenti…

Spaghetti aglio olio peperoncino e cavolfiore
Spaghetti aglio, olio peperoncino e cavolfiore

Il nostro pranzo prosegue con i secondi. Prendiamo due bistecche di vitello. La carne era morbida, succosa, e goduriosa.

Bistecca di vitello e insalata
Bistecca di vitello e insalata

E due piatti di salsiccia e puntarelle. Anche la salsiccia è ottima. In generale direi che la qualità della carne qui da Concetta è davvero elevata.

Salsiccia e puntarelle
Salsiccia e puntarelle

Chiudiamo il nostro pranzo con 3 babà con crema pasticcera alla vaniglia. Il babà era morbido e profumato, deliziosa poi la crema pasticcera che ci stava a meraviglia…

Babà e crema alla vaniglia
Babà e crema alla vaniglia

E una deliziosa crostata alle mele e uvetta, (qui avrei fatto volentieri il bis).

Crostata alle mele e uvetta
Crostata alle mele e uvetta

Accompagniamo il dessert con due giri di liquore di Genziana di Scuppoz. Un amaro di genziana ottenuto da vino biano e un blend di ben 3 radici differenti. Da notare che la lavorazione e produzione della Genziana delle Pecore di Scuppoz è assolutamente artigianale. 

Genziana delle Pecore di Scuppoz
Genziana delle Pecore di Scuppoz

Chiediamo il conto e paghiamo 120 euro in quattro. In pratica solo 30 euro a persona, rapporto qualità – prezzo fantastico.

La Grotta da Concetta a Campobasso è una vera istituzione. Il locale è gradevole e intimo, una osteria-trattoria quasi d’altri tempi. L’ambiente è familiare, per certi versi spartano. Qui ci sono pochi ghirigori e tanta sostanza. Trovi i piatti tipici della tradizione molisana ben eseguiti e porzioni generose, tutto segue il ritmo e lo scorrere delle stagioni e i prodotti e le materie prime sono freschissime. La pizza e minestra è poesia della tradizione. Gli spaghetti con aglio, olio, peperoncino e cavolfiore sono sorprendenti e deliziosi e anche da soli valgono il viaggio. La carne poi è eccellente, la bistecca di costata morbidissima e succosa, ottima anche la salsiccia. Tra i dolci nota di merito per la crostata di mele.
La Grotta da Concetta è un luogo intimo, sembra quasi di mangiare dalla nonna e hai la certezza di rimanere sempre soddisfatto. Non aspettarti effetti speciali ma una cucina sincera e capace di accontentare anche i palati più esigenti. Poi (cosa importante) il rapporto qualità – prezzo è strepitoso. Oggi riuscire a fare un pranzo completo dall’antipasto al dolce e spendere sui 30 euro è ormai una rarità. Complimenti davvero. Il locale è quasi sempre pieno a pranzo e cena quindi il consiglio è quello di prenotare per tempo per avere la certezza di trovare posto. La Grotta da Concetta a Campobasso è una trattoria unica nel suo genere e per questo amatissima. Ci rivedremo presto ….

 


La Grotta da Concetta
Via Larino n.7
Campobasso
Tel. 0874 311378

Siamo in Irpinia a Paternopoli, paese di antiche e radicate tradizioni, famoso perché qui ci sono fantastiche realtà vitivinicole e per il broccolo aprilatico (presidio Slow Food). Nel centro storico di Paternopoli c’è un gioiello assoluto: Pater Familias Ristorante che si trova in un antico edificio che risale al 1836, anticamente era la dimora della famiglia Famiglietti, dopo anni di restauro e recupero grazie agli sforzi di Francesco Anziano (il patron), questo edificio è tornato allo splendore di un tempo.

Pater Familias Ristorante Paternopoli Esterno

Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Ingresso

Pater Familias Ristorante lo abbiamo visitato e recensito più volte, ma ogni volta che torniamo qui riusciamo sempre a cogliere dei dettagli, delle sfumature, dei particolari nuovi.

Pater Familias Ristorante Paternopoli Av Suggestivo angolo interno
Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Suggestivo angolo interno

Veniamo accolti dal personale e da Francesco Anziano che ci accompagna per una rapida visita delle sale, raccontandoci dettagli storici e aneddoti legati alla sua famiglia e a questo luogo che ha un’anima quasi ancestrale. Chi è amante del bello e della storia non potrà non apprezzare Pater Familias. In particolare ha catturato la mia attenzione una cucina antica con tanto di "fornacella", che spettacolo...

Pater Familias Ristorante Paternopoli Av Cucina antica con fornacella
Pater Familias Ristorante. Paternopoli -Cucina antica con fornacella

In quelle che erano un tempo le cantine del palazzo c’è il ristorante con le sue sale suggestive. Domina la pietra, e poi oggetti, portali antichi, soffitti con volte a botte e a crociera, cotto antico. Insomma un luogo che regala emozioni..

Pater Familias Ristorante Paternopoli Suggestivo angolo interno
Pater Familias Ristorante. Paternopoli - Suggestivo angolo interno

Le stesse emozioni le viviamo a tavola. Qui infatti trionfa la buona cucina irpina della tradizione, presentata però in chiave contemporanea. Il menù segue il ritmo delle stagioni e cambia 4 volte l’anno. Si può optare per il menù degustazione che prevede quattro portate a discrezione dello chef, noi decidiamo di ordinare a la carte. Ci sono cinque proposte di antipasto, cinque primi, quattro di secondi e i dolci. Noi da bere ordiniamo una bottiglia di “Ion” di Stefania Barbot Irpinia Campi Taurasini DOC, un aglianico potente e strutturato, morbido e corposo, con sentori di frutti rossi e spezie e un tannino piacevolissimo. Fantastica scelta….

Ion Irpinia Campi Taurasini di Stefania Barbot
Ion Irpinia Campi Taurasini di Stefania Barbot

In attesa degli antipasti l’entreé di Pater Familias Ristorante, la “pizzella col pomodoro”, una montanarina profumata e gustosa. Nota di merito per la frittura, asciutta, non unta e per il sughetto di pomodoro, paradisiaco….

Pizzella fritta con sugo di pomodoro
Montanarina (pizzella fritta) con sugo di pomodoro

Come antipasti optiamo per la parmigiana scomposta, delicata, profumata e goduriosa.

Parmigiana di melanzane scomposta
Parmigiana di melanzane scomposta

E per la crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli Irpino su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato. La crocchetta è super, patate e tartufo fanno l’amore su un letto avvolgente di fonduta di caciocavallo. Piacevole la nota croccante del pane aromatizzato al prezzemolo.

Crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato
Crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato

Gli antipasti ci hanno convinto. Un trionfo di prodotti del territorio irpino dai sapori netti, semplici ma armonizzati alla perfezione. E’ il momento dei primi piatti. Ecco i cavatelli con crema di broccoli, ricotta salata e peperone crusco. In un primo piatto l’abbinamento di broccoli (trasformati in una suadente crema) e peperone crusco con la nota leggermente sapida della ricotta salata.

Cavatelli in crema di broccoli ricotta salata e peperone crusco
Cavatelli in crema di broccoli, ricotta salata e peperone crusco

L’altro primo è un piatto che vede come protagonista lui: il baccalà, il “pesce di montagna”, infatti un tempo era l’unico tipo di pesce che si poteva consumare in certi luoghi, grazie al suo metodo di conservazione. I mezzi paccheri con baccalà, olive nere e pomodorino sono fatti a regola d’arte. Chapeau.

Mezzi paccheri con baccalà olive nere e pomodorino
Mezzi paccheri con baccalà, olive nere e pomodorino

Francesco Anziano poi ci delizia con un assaggio di maccaronara al pomodoro. La maccaronara per chi non lo sapesse, è un tipo di pasta fresca tipica della tradizione irpina, simile a degli spaghetti alla chitarra ma con un diametro più grande.
Qui faccio un ode alla maccaronara di Pater Familias Ristorante: paradisiaca. L’abbiamo provata con un sugo profumato e leggero di pomodoro, ma quando le temperature sono più rigide la maccaronara viene rigorosamente condita con il ragù della tradizione.

Maccaronara al pomodoro
Maccaronara al pomodoro

Siamo sazi ma non possiamo non assaggiare un secondo da dividere, optiamo per il capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata di patate e verdurine saltate. La carne è eccellente, morbida e succosa e si accompagna divinamene alla patata schiacciata grossolanamente.

Capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata dipatate e verdurine saltate
Capocollo di maiale cotto a bassa temperatura su schiacciata di patate e verdurine saltate

Che pranzo sarebbe senza un dessert? Detto fatto. Scegliamo una cheesecake al caramello e arachidi.

Cheesecake al caramello e arachidi
Cheesecake al caramello e arachidi

Una buonissima cheesecake ai frutti rossi e anche una bella fetta di caprese che non guasta mai, anzi. Accompagniamo il dessert con caffè e un giro di grappa barricata.

Cheesecake ai frutti rossi
Cheesecake ai frutti rossi  

Per il nostro pranzo da Pater Familias Ristorante a Paternopoli paghiamo 45 euro a persona. Ho trovato il rapporto qualità – prezzo corretto, soprattutto se teniamo conto della location e della qualità delle proposte di cucina e della materia prima.

"Repetita Iuvant" recitava un detto latino, mai cosa fu più giusta se consideriamo Pater Familias Ristorante. Spesso siamo venuti qui e lo abbiamo recensito e pubblicato proprio perché questo è un luogo di eccellenza. La location ti lascerà a bocca aperta: un antico palazzo gentilizio che risale al 1836, restaurato in modo certosino e con amore. La struttura è ideale anche per eventi, convegni, ricevimenti, manifestazioni ed eventi culturali. La cosa che colpisce oltre alla struttura è la cucina, una cucina del territorio nel senso più nobile ed alto, che racconta l’Irpinia e lo fa attraverso prodotti, piatti e ricette presentate in chiave contemporanea ma senza tradire le radici. Il menù cambia seguendo il corso delle stagioni, tra gli antipasti la crocchetta di patate e tartufo nero di Bagnoli Irpino su fonduta di caciocavallo e pane prezzemolato è una chicca del territorio, ottimi i paccheri con baccalà olive nere e pomodorino, la maccaronara di Pater Familias è da Oscar. Il capocollo di maiale cotto a bassa temperatura è morbido, delicato e gustoso. Buoni i dolci (in particolare la cheesecake ai frutti rossi). Ho trovato il servizio veloce, informale ma professionale. Ottimo il rapporto qualità – prezzo. Fornita e curata la carta dei vini con prevalenza (ovvio) di etichette irpine. Il “puls” di Pater Familias è Francesco Anziano, l’anima e il motore di questo luogo, ha messo tutto il suo impegno ed amore in questa avventura e merita il successo che sta ottenendo. Pater Familias Ristorante a Paternopoli si conferma alla grande nella nostra guida sul web dei locali da non perdere. Eccellenza irpina. Da provare assolutamente.



Pater Familias Ristorante
Corso Vittorio Emanuele
Paternopoli (Av)
Tel. 349 672 0077
Visita il sito web di Pater Familias Ristorante

Mercoledì, 29 Novembre 2023 22:18

La Tirolese. Quattro Spicchi Pizzeria. Tufino (Na)

Il nostro appuntamento settimanale con le Pizze Templari ci porta a Tufino, paese non distante dal nolano ma vicino anche al baianese. Qui si arriva facilmente (anche grazie all’uscita dell’autostrada Tufino dell’A-16) e qui c’è un indirizzo pizza che non può mancare in agenda: Quattro Spicchi Pizzeria, il Regno di Giuseppe Caputo. Qui abbiamo gustato una pizza che, in questo periodo, puoi trovare tra le fuori menù: la Tirolese.

La Tirolese vista dallalto
La Tirolese vista dall'alto

Il senso di questa rubrica dedicata alle Pizze Templari nasce, come ben sai, dal desiderio di condividere con te una pizza che abbiamo provato, degustato e apprezzato e che ci ha colpito magari per l’impasto, o per il rispetto della stagionalità dei prodotti e materie prime. Magari la pizza in questione è legata ad una storia o perché racconta attraverso i suoi ingredienti un luogo o un territorio. La Tirolese di Quattro Spicchi Pizzeria è fatta con provola di Agerola, cuor di speck valdostano, noci e fonduta di gorgonzola. Una pizza stagionale dunque, dove gli ingredienti (tutti di grande qualità) sono incredibilmente equilibrati e mixati, una pizza sorprendente e gustosa.

Tirolese dettaglio farcitura
La Tirolese - Dettaglio farcitura

Da Quattro Spicchi Pizzeria abbiamo trovato un bell’impasto diretto, con una lievimaturazione che supera le 36 ore. L’idratazione è del 70%, il cornicione è medio e si presenta perfettamente alveolato. Il peso dei panetti oscilla tra i 285 e i 290 grammi. Giuseppe Caputo esprime così il suo concetto di pizza, semplice come concetto ma goduriosa e appagante. Venire qui da lui è sempre piacevole e la pizza qui è una garanzia. La Tirolese è davvero una pizza da provare soprattutto se ami il gusto intenso del gorgonzola e il sapore dello speck di qualità. Piacevole anche la nota croccante delle noci.

La Tirolese dettaglio alveolatura
La Tirolese - Dettaglio alveolatura

La Tirolese è la Pizza Templare della Settimana. Da Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino troverai un menù semplice da consultare, ben studiato e molto chiaro. Oltre alle pizze suddivise in due sezioni: le “tradizionali”, e le “speciali”, ci sono anche i saltimbocca e le montanare. In tutto troverai oltre una quarantina di proposte pizza. Dai sempre un’occhiata alle pizze fuori menù (quelle stagionali). Tra queste c’è la imperdibile Tirolese. Altro consiglio, non perderti i fritti davvero super, asciutti, non unti, in particolare la la frittatina con i friarielli è poesia pura.

La Tirolese pizza di stagione
La Tirolese di Quattro Spicchi Pizzeria

Giuseppe Caputo è un pizzaiolo talentuoso e appassionato. Qui a Tufino ha aperto la sua Pizzeria, realizzando un sogno che aveva da tempo. Da rimarcare anche il servizio veloce e informale ed il fantastico rapporto qualità – prezzo. Quattro Spicchi Pizzeria a Tufino è stata una fantastica conferma e merita assolutamente la visita. E quando ci andrai, in questo periodo, prova anche la Tirolese, piacerà tanto anche a te.

 

 

Quattro Spicchi Pizzeria
Via Roma n.8
Tufino (Na)
Tel. 081 3595529
Visita il sito web di Quattro spicchi Pizzeria

 

Ritorna dopo qualche tempo, il nostro appuntamento con le Pizze Templari. Ogni settimana ti consigliamo una pizza da provare e degustare. Stavolta siamo nel nolano precisamente a Casamarciano, qui c'è un indirizzo pizza da non perdere: Luigi Gallo pizza e fritti d’élite. Questa pizzeria per me ormai è una certezza e ogni volta che torno qui, resto sempre piacevolmente colpito. Il locale è gradevole e luminoso, bella l’atmosfera conviviale che si respira in questo luogo. Qui dal 2017, Luigi Gallo dopo tanta gavetta ed esperienze fatte un in diversi locali, ha realizzato il suo sogno: la sua pizzeria, dove poter esprimere al meglio le sue idee e far provare a tutti il suo concetto di pizza. Quella che ti consiglio questa settimana è una pizza presente in carta e che l’ultima volta che sono stato da Luigi Gallo mi ha letteralmente rapito: la Diavola Slow food.

La Diavola Slow Food vista dallalto
La Diavola Slow Food vista dall'alto

Ormai conosci bene il significato di questo appuntamento così amato dai nostri follower e lettori. Ogni settimana ti presento una pizza che ho gustato e che mi ha colpito vuoi per l’impasto, vuoi per la scelta sapiente degli ingredienti, vuoi per l’equilibrio dei sapori, oppure semplicemente perché quella pizza mi ha regalato emozioni. Quelle emozioni le condivido e le metto qui. La Diavola Slow Food di Luigi Gallo mi ha davvero conquistato, l’impasto è lavorato sapientemente, leggero ed etereo come una nuvola, sul disco pizza c’è il profumato pomodoro San Marzano DOP, il fiordilatte di Agerola, la meravigliosa salsiccia di Castelpoto, l'olio Evo bio e fili di peperoncino. Questa pizza ha un profumo inebriante, un gusto equilibrato e pieno. E poi quella salsiccia cos’è ….. Bontà allo stato puro…

Diavola Slow Food Dettaglio
Diavola Slow Food - Dettaglio

La Diavola Slow Food di Luigi Gallo pizza e fritti d’elite è una signora pizza ed il motivo non è difficile da comprendere: un sapore intenso e pieno e un impasto lavorato a regola d’arte. La pizza che ho gustato presenta un impasto fatto con un prefermento (biga) al 100 %. Un bell’impasto indiretto quindi, realizzato con grande maestria. L’idratazione risulta marcata (siamo intorno al 75%). La pizza si presenta morbida ma allo stesso tempo bella fragrante. Si presenta notevole anche l’alveolatura. Da sottolineare come da Luigi Gallo pizza e fritti d’elite il peso dei panetti sia generoso (siamo infatti sui 280 gr.). Altra caratteristica è la scelta e selezione accurata dei prodotti e delle materie prime usate per la farcitura e per il topping, tutte di grande qualità.

Diavola Slow Food Dettaglio Alveolatura
Diavola Slow Food - Dettaglio Alveolatura

Luigi Gallo pizza e fritti d’élite si conferma alla grande. Il locale è carino, luminoso e grande. Qui Luigi Gallo dopo tanta gavetta ed esperienza, affinando tecnica e conoscenze ha creato la sua pizzeria, dove portare avanti il suo concetto di pizza. Una pizza realizzata con biga e lavorata a regola d’arte, il risultato è notevole: una pizza leggera come una nuvola e digeribile. Da non perdere poi, se vieni qui, sono i fritti, fatti come si deve, i magnum crocchè, le frittatine, la sfera di mozzarella e parmigiana di melanzane sono le chicche. Tra le pizze gustate durante la mia ultima visita, la Diavola Slow Food merita una menzione speciale. Da provare assolutamente…

Diavola Slow Food
Diavola Slow Food

 

Luigi Gallo pizza e fritti d’élite
Via Circumvallazione, n.53
Casamarciano (Na)
Tel. 334 270 4627 

Venerdì, 10 Novembre 2023 21:35

Venti Punto Zero. San Vitaliano (Na)

La mia esperienza da Venti Punto Zero è stata a dir poco esaltante. Avevo in agenda da qualche tempo questo locale aperto da pochi mesi, ma che avevo già avuto modo di conoscere e visitare in precedenti occasioni. Non mi ero ancora fermato per provare la loro cucina. Ecco giunto il momento. San Vitaliano è un ameno paese della provincia di Napoli, Nola dista davvero un tiro di schioppo. Siamo sulla importante Via Nazionale delle Puglie. Venti Punto Zero si raggiunge con estrema facilità sia che si provenga via autostrada (uscita Nola) sia che si decida di arrivare attraverso la Via Nazionale delle Puglie provenendo dal napoletano o dal baianese. Il locale dispone di un ampio parcheggio (cosa davvero importante). La location è davvero bella: c’è un giardino curato e ben tenuto antistante la struttura che è luminosissima. All’interno entrando sulla sinistra, c’è l’angolo bar, poi pareti in tufo, larghe vetrate, tavoli e sedute dal tocco glam. L’arredo è sobrio, minimal ma curatissimo, così come essenziale e curata è la mise en place. Noi abbiamo prenotato il nostro tavolo con un po’ di anticipo. Come sempre prima di ordinare diamo uno sguardo alle proposte in carta.

Venti Punto Zero San Vitaliano Insegna interna
Venti Punto Zero. San Vitaliano - Insegna interna

C’è il menù ristorante, e quello dell’aperitivo gastronomico. Si, perché da Venti Punto Zero si può anche optare per l’aperitivo gastronomico, e abbinare una buona bottiglia o un calice ai loro meravigliosi taglieri, o alle superbe pizze al padellino. Uno dei must di Venti Punto Zero sono proprio i taglieri. Quello della Campania, del Centro Italia o Sud Italia con salumi, formaggi e prodotti tipici regionali. Una fantastica idea che sta riscuotendo grande successo. Così si può davvero compiere un viaggio tra i sapori (regionali), quello che poi è il claim di Venti Punto Zero. Nel menù dell’aperitivo gastronomico anche la pizza al padellino, i fritti (da non perdere in particolare la frittatina porchetta e friarielli, i crocchè o i rocher di genovese), e i bao & buns. Poi c’è il menù ristorante con cinque proposte di antipasti, quattro primi e quattro secondi. Le proposte sono stagionali e celebrano la diversità delle regioni italiane grazie all’uso di prodotti provenienti da ogni regione italiana che vengono esaltati da una cucina sapiente e curata. Arriva il pane e da bere ordiniamo una minerale e due calici di rosato E’Arte di Torrevento, un vino ottenuto da uve Bombino Nero e Nero di Troia, di un bel colore rosa intenso, fresco, fruttato, piacevolmente equilibrato. Prima dell’antipasto ho voglia di provare la loro pizza al padellino (che avevo intravisto nel menù dell’aperitivo gastronomico). C’erano tra opzioni, quella ai tre pomodori, alla zucca e lardo di Colonnata con cremoso al pecorino e quella con porchetta di Ariccia, provola, porcini e mayo al limone. Noi optiamo per la pizza al padellino ai tre pomodori.

Pizza al padellino ai Tre Pomodori
Pizza al padellino ai Tre Pomodori

La prima cosa da sottolineare è l’impasto, di una leggerezza unica. Un impasto multicereali che viene lavorato sapientemente e proposto in doppia cottura (prima al vapore e poi statica). Il risultato è un’alveolatura marcata, la pizza al padellino è morbida, profumata ma al contempo fragrante e saporita.

Pizza al padellino ai Tre Pomodori Dettaglio trancio
Pizza al padellino ai Tre Pomodori - Dettaglio trancio e alveolatura

Sopra un trionfo di sapore mediterraneo con salsa di pomodorino, pomodoro ciliegino giallo semi-dry, ciliegino rosso semi-dry, cremoso al basilico e grana padano, polvere di olive nere e basilico cristallizzato. Semplicemente divina.

Pizza al padellino ai Tre Pomodori Dettaglio jpg
Pizza al padellino ai Tre Pomodori - Dettaglio 

Come antipasto scegliamo l’uovo croccante con fonduta di grana padano, tartufo nero, funghi pioppini, spinaci saltati al burro e jus di manzo. Una vera poesia, l’uovo è croccante all’esterno, morbido e godurioso all’interno, si sposa a meraviglia con la fonduta di grana padano che l’avvolge in un voluttuoso abbraccio, il tartufo poi regala quella spinta in più. Anche i funghi ci stanno a meraviglia così come gli spinacini saltati e ingentiliti dal burro. Una vera esplosione dei sensi questo piatto.

Uovo croccante con fonduta di parmigiano reggiano tartufo nero funghi pioppini spinaci saltati al burro e jus di manzo
Uovo croccante con fonduta di parmigiano reggiano, tartufo nero, funghi pioppini, spinaci saltati al burro e jus di manzo

Passiamo ai primi. Abbiamo optato per il piatto denominato in carta Miseria e Nobiltà ossia pasta mista di Gragnano IGP e patate con spuma di provola affumicata, gamberi di Mazara, polvere di crostacei ed olio al basilico. Per la serie: come nobilitare un piatto del povero del territorio in questo incontro tra terra e mare, con i voluttuosi e profumati gamberi e la suadente spuma di provola affumicata a legare il tutto e donare delicatezza ad un piatto che seduce e si lascia ricordare.

Miseria e Nobiltà Pasta e patate con spuma di provola scampi polvere di crostacei e olio al basilico
Miseria e Nobiltà - Pasta e patate con spuma di provola, gamberi, polvere di crostacei ed olio al basilico

L’altro primo è un inno all’Autunno. Sul menù è l’Origami ossia ravioli ripieni di genovese con fonduta di provolone del Monaco DOP, mela annurca e castagne alla brace. A dir poco sorprendente il raviolo con il suo intenso ripieno di genovese, la morbidezza della fonduta di provolone del Monaco e la mela annurca e la castagna alla brace che raccontano meglio di mille parole la magia della stagione autunnale.

Origami Raviolo ripieno di genovese con fonduta di provolone del Monaco mela annurca e castagne alla brace
Origami - Raviolo ripieno di genovese con fonduta di provolone del Monaco, mela annurca e castagne alla brace

Prendiamo anche un secondo in due e la scelta cade sulla pancia di suino cotto a bassa temperatura con laccatura all’acqua di peperoni, millefoglie di patate alle erbe aromatiche, funghi cardoncelli, crema di peperoni e jus di manzo. Il maialino era morbidissimo l’abbinamento con i peperoni è un matrimonio d’amore, così come a meraviglia ci sta la millefoglie di patata alle erbe aromatiche. Un secondo da Oscar.

Maialino CBT con millefoglie di patate e funghi cardoncelli
Maialino CBT con millefoglie di patate e funghi cardoncelli

Che Pranzo sarebbe senza un bel dessert? Ecco il cannolo cilentano, ossia: sfoglia di cannolo con mousse di ricotta di pecora, confettura di fichi bianchi, riduzione di caramello salato al rum e arancia, cioccolato fondente anacardi e fava tonka. Uno dei dolci più buoni gustati di recente, una vera esplosione dei sensi, in particolare mi ha conquistato la mousse di ricotta di pecora e la confettura ai fichi bianchi. Emozioni vere……

Cannolo Cilentano scomposto
Cannolo Cilentano scomposto

Chiudiamo il nostro pranzo con un giro di caffè e amaro Jefferson e chiediamo il conto. Paghiamo per il nostro pranzo da Venti Punto Zero poco più di 45 euro a persona. Assolutamente corretto il rapporto qualità – prezzo e comunque commisurato alla grande qualità della proposta gastronomica.

Venti Punto Zero è stato davvero una rivelazione. La location è molto bella e curata con un suggestivo giardino. Qui puoi concederti un meraviglioso aperitivo gastronomico con i fantastici taglieri con prodotti ed eccellenze provenienti da ogni parte d’Italia e ancora le pizze al padellino, i bao e i Bun oppure puoi pranzare o cenare. La mission di Venti Punto Zero è quella di offrire agli ospiti un’esperienza da ricordare, grazie ad una cucina che segue il ritmo e lo scorrere delle stagioni e celebra la grandezza del nostro paese attraverso l’uso di prodotti e materie prime provenienti da diverse regioni. Qui da Venti Punto Zero trovi una cucina di assoluto livello, perfetto mash-up di tradizione e creatività. La Pizza al Padellino è spaziale, l’impasto morbido, profumato e fragrante. L’uovo croccante è una carezza avvolgente. Miseria e Nobiltà, la pasta mista di Gragnano IGP e patate con spuma di provola affumicata, gamberi di Mazara, polvere di crostacei ed olio al basilico è un piatto da ricordare I ravioli ripieni di genovese con fonduta di provolone del Monaco DOP, mela annurca e castagne alla brace anche da soli valgono il viaggio. E che dire del Cannolo Cilentano? Poesia dei sensi. Ho trovato la carta dei vini fornita e curata. Impeccabile il servizio. Corretto il rapporto qualità – prezzo, comunque adeguato al contesto e al tipo di proposta gastronomica. Venti Punto Zero a San Vitaliano entra in modo perentorio nella nostra guida sul web dei migliori indirizzi, quelli da non perdere.

 

 

 

Venti Punto Zero
Via Nazionale delle Puglie, KM 49.300
San Vitaliano (Na)
Tel. 344 4810737
Visita il sito web di Venti Punto Zero

Torniamo sempre volentieri a Sant’Agata de’ Goti, uno dei borghi più caratteristici e suggestivi della Campania. Qui vengono tantissimi turisti e visitatori attratti dalle sue bellezze storiche, architettoniche e dalla generosa natura che la circonda. Su tutto, l’immagine che resta impressa appena si arriva qui, è quella del centro storico che si scorge dal Ponte sul Martorano. Un vero proprio “presepe” fatto di case cortina costruite a picco sul costone tufaceo a strapiombo sul fiume. Alle sue spalle si erge maestoso e bonario il Monte Taburno che pare ammirare e quasi sorvegliare dall’alto tanta bellezza. Dopo una bella passeggiata nel centro storico ricco di viuzze, chiese, palazzi antichi, slarghi e scorci pittoreschi, ci fermiamo a pranzo.

Sant Agata de Goti Centro storico dal ponte sul Martorano
Sant Agata de Goti - Centro storico dal ponte sul Martorano

Siamo tornati all’Agriturismo Buro, a parer nostro, in assoluto uno dei migliori visitati negli ultimi anni. Siamo in posizione dominante, in collina nella zona denominata “Pennino”. Da qui si può ammirare la vallata ed il centro storico da una posizione privilegiata. Abbiamo prenotato con dovuto anticipo il nostro tavolo all’Agriturismo Buro. Ad accoglierci c’è Mario, il proprietario, vulcanico, e sempre disponibile con gli ospiti della struttura. Con lui c’è dietro a questa realtà tutta la famiglia Buro che gestisce con passione, tenacia e bravura sia l’azienda agricola (da cui provengono molti dei prodotti usati in cucina), sia l’agriturismo. La struttura è molto bella e spaziosa, ci sono sue sale interne (una molto grande e luminosa), e poi una veranda che affaccia sul giardino. L’arredo è semplice, rustico ma curato. Alle spalle della struttura c’è un fantastico giardino dove potersi rilassare e dove i bambini possono giocare all’aria aperta.

Agriturismo Buro SantAgata de Goti Insegna Esterna
Agriturismo Buro Sant'Agata de' Goti - Insegna Esterna

Durante la settimana c’è un menù alla carta, quindi si può scegliere liberamente cosa mangiare oppure affidarsi ai consigli di Mario. La Domenica e durante i giorni festivi l’Agriturismo Buro propone ovviamente un menù fisso (scelta comprensibile data la grande presenza di clienti). Si comincia con un must di Sant’Agata de’ Goti: le mitiche ‘nfrennule che adoro. Questi tarallucci sono una bontà assoluta, fatti con ingredienti semplici e genuini: farina, vino bianco, olio e finocchietto selvatico. Sono protagoniste dell’aperitivo tipico del luogo da accompagnare con salumi e un buon bicchiere di vino.

Le nfrennule dellAgriturismo Buro
Le 'nfrennule dell'Agriturismo Buro

A proposito di vino, ci viene servito un ottimo aglianico locale. Cominciano le danze. Si parte con un tagliere con pecorino al tartufo e al pistacchio di Campoli del Monte Taburno, noci bio dell’azienda Agricola Buro e marmellata di fichi bio. Spettacolare in particolare il pecorino al tartufo con il suo profumo intenso. Ottime le noci bio…

Tagliere con formaggio noci e marmellata di fichi
Tagliere con pecorino al tartufo e al pistacchio, noci e marmellata di fichi

Poi ci viene servita una particolare polenta con la cicoria selvatica, che personalmente ho apprezzato molto.

Polenta con cicoria selvatica
Polenta con cicoria selvatica

Un trionfo di sapori contadini i funghi pioppini saltati in padella con pomodorini . Qui non potevo esimermi dall’accompagnarli con l’ottimo pane dell’Agriturismo Buro.

Funghi pioppini e pomodorini
Funghi pioppini e pomodorini

Una menzione particolare va al pane che viene prodotto qui, realizzato con il lievito madre. Uno spettacolo incredibile…E che profumo!

Pane al lievito madre in cottura nel forno a legna
Agriturismo Buro. Sant'Agata de' Goti - Pane al lievito madre in cottura nel forno a legna

L’antipasto continua come in un crescendo rossiniano, ecco un piatto di salumi locali e ricottina: prosciutto sannita, capocollo, pancetta, salame (di loro produzione) e una delicata e profumata ricottina.

Salumi locali e ricottina
Salumi locali e ricottina

Poi ci servono delle bruschette ancora calde con mentuccia e il lardo di Colonnata, che si scioglieva con il calore del pane…Che meraviglia…

Bruschette con lardo di colonnata e mentuccia
Bruschette con lardo di colonnata e mentuccia

La zucca in agrodolce è spettacolare…….

Zucca in agrodolce
Zucca in agrodolce

Così come la caciottina di pecora servita sempre con le noci bio…..

Formaggio di pecora e noci
Caciottina di pecora e noci

Intanto Mario, vulcanico e sempre disponibile, passa per sincerarsi che tutto stia andando per il meglio. Non può che essere così, si procede alla grande. Come resistere alle morbide e fragranti pizzette fatte con il lievito madre dell’Agriturismo Buro? Infatti non resistiamo....

Le pizzette dellAgriturismo Buro
Le pizzette dell'Agriturismo Buro

Pensi che l’antipasto dell’Agriturismo Buro sia terminato? Assolutamente no….Infatti dopo poco ecco una scarolina ripiena con pane raffermo, capperi olive e noci, panzerotto ripieno con caciocavallo e mortadella e peperoncino in pastella fritto. La scarolina ripiena sorprende ma il panzerotto ripieno con caciocavallo e mortadella è un piccolo trionfo di sapore.

Fagottino con caciocavallo e mortadella peperoncino in pastella e scarola ripiena
Pazerotto con caciocavallo e mortadella, peperoncino in pastella e scarola ripiena

L’antipasto si chiude con uno dei “must” di questo periodo dell’Agriturismo Buro: costine (tracchie) e patate al forno. Qui mi sono dovuto imporre lo stop, perché erano talmente buone che avrei fatto volentieri il bis….

Tracchie e patate al forno
Costine (Tracchie) e patate al forno

L’antipasto è stato eccezionale, ricco, opulento, realizzato con prodotti del territorio (molti provenienti dall’azienda agricola di famiglia). In attesa dei primi usciamo per passeggiare un po’ nel bel giardino della struttura. Siamo su una collinetta, per questo possiamo ammirare il centro storico di Sant’Agata de’ Goti da una prospettiva differente. Sempre stupendo.Torniamo al tavolo perché è il momento dei primi piatti. Si comincia con i paccheri melanzane, salsiccia e mozzarella su letto di parmigiano…

Paccheri con melanzane pomodori bio e mozzarella
Paccheri con melanzane, pomodori bio e mozzarella

Poi ci viene servita una pasta tipica di Sant'Agata de' Goti: le pacche (pasta fatta a mano) in questo caso con ceci, porcini del Taburno, aglio e olio.

Pacche con ceci e porcini
Pacche con ceci e porcini

Come se non bastasse, Mario ci regala anche la degustazione di un altro primo piatto: agnolotti ripieni con ricotta e pesto bio, su letto di parmigiano con una pioggia di caciocavallo e noci. Davvero notevoli....

Ravioli ripieni di ricotta e pesto con caciocavallo e noci su letto di parmigiano
Agnolotti ripieni di ricotta e pesto con caciocavallo e noci su letto di parmigiano

Con i secondi raggiungiamo l’apoteosi. Qui all'Agriturismo Buro la carne è davvero eccellente e viene cucinata a regola d’arte. Non potevamo non prendere una porzione di misto alla brace (salsiccia, coppa di maiale e agnello) con patatine. La carne è davvero superlativa, in particolare l’agnello era tenerissimo.

Agriturismo Buro SantAgata de Goti Misto alla brace IGP con patatine
Misto alla brace IGP con patatine

L’altro secondo è un maestoso arrosto di marchigiana. Che spettacolo… I meat-lovers di sicuro apprezzeranno anche solo guardando la foto….

Marchigiana alla brace
Marchigiana alla brace

Come contorno arriva una sempre gradita e fresca insalata bio dell’orto, condita in modo sublime.

Insalata di campo
Insalata di campo

“Dulcis in fundo” (quasi, perché c’è anche la frutta…) arriva il dessert. Mario ci tiene a farci assaggiare i baci di caprese, buoni davvero…

Baci di caprese
Baci di caprese

Ma l’Oscar dei dolci va alla mitica Pasqualina, una vera maga con torte e crostate. In questo caso ci fa gustare una fetta di crostata di frolla con marmellata di fichi bio, noci e cioccolato fondente.

Crostata di frolla con marmellata di fichi bio noci e cioccolato
Crostata di frolla con marmellata di fichi bio, noci e cioccolato

Poi ecco la frutta di stagione, (bella anche da vedere oltre che da mangiare). Prendiamo poi due caffè e due amari.

Frutta di stagione
Frutta di stagione

Per il nostro opulento pranzo all’Agriturismo Buro paghiamo poco più di 40 euro a persona.

Torniamo spesso all’Agriturismo Buro perché per noi rappresenta una certezza assoluta. Questo è un “signor Agriturismo”, nato da un’azienda agricola. Dietro c’è la storia della famiglia Buro, che con passione e grandi capacità, è riuscita nel tempo a creare una meraviglia. La location è suggestiva, grazie anche alla sua posizione dominante e panoramica da cui si può ammirare da una prospettiva davvero particolare il borgo antico di Sant’Agata de’ Goti.
Mario è il padrone di casa ed anche l’anima di questo luogo, che rispecchia il suo carattere generoso e verace. Qui all'Agriturismo Buro trovi meravigliosi piatti della tradizione contadina. L’antipasto di Buro è infinito e di qualità. In cucina c’è anche la mano della signora Teresa, custode di preziose ricette e piatti del territorio. Da non perdere la pasta fresca (tagliatelle, pappardelle e le mitiche pacche), i primi piatti sono conditi con ogni ben di Dio, dal sugo di pomodoro biologico, ai funghi porcini del Taburno, ai legumi e alle verdure dell’orto. Quasi tutti i prodotti usati in cucina le materie prime provengono dall’azienda agricola di famiglia o comunque da piccoli produttori e allevatori locali. La carne è un altro must dell’Agriturismo Buro. Ci sono tantissimi ospiti che fanno chilometri e chilometri per gustare la carne qui. Per i dolci devo fare i complimenti a Pasqualina, una vera “maga” in fatto di torte e soprattutto crostate. L’Agriturismo Buro a Sant’Agata de’ Goti è una garanzia. A parer nostro, uno dei migliori da noi visitati, decisamente da non perdere. Parola de I Templari del Gusto.

 


Agriturismo Buro
Via Pennino n. 15
Sant’Agata de’ Goti (Bn)
Tel. 0823 717006
Visita il sito web dell’Agriturismo Buro.

Ti proponiamo la ricetta di un primo piatto dello chef Stefano Borrelli che abbiamo gustato da Bocca di Bacco a Cimitile, sono le pappardelle con battuta di fassona, stracciata di bufala e pesto di pistacchio, un meraviglioso gioco di consistenze e sapori, un gioco di caldo e di freddo con un equilibrio studiato ed esaltante. Grazie allo chef Stefano Borrelli e all’amico Onofrio Dennetta per la ricetta.

 

Ingredienti per 4 persone:

- Pappardelle secche all’uovo 320 gr.
- Crema di mozzarella di bufala 280 gr
- Pesto di pistacchio 200 gr.
- Granella di pistacchi di Bronte 60.gr.
- Stracciata di bufala 60 gr.
- Battuta di Fassona Piemontese q.b.
- Grana grattugiato 80 gr.
- Sale, pepe e olio Evo q.b.

 

Procedimento:

Cuocere le pappardelle in abbondante acqua salata.
In una padella mettiamo la crema di mozzarella e aggiungiamo il pesto di pistacchi, far riscaldare mescolando. Incorporiamo la pasta e mantechiamo bene, aggiungendo alla fine il pepe, il formaggio grattugiato e la granella di pistacchi di Bronte. Amalgamiamo bene il tutto ed impiattiamo, rifinendo ogni porzione con la stracciata di bufala, la battuta di Fassona Piemontese, granella di pistacchio e olio Evo a crudo. Il piatto è pronto.

Per la battuta di fassona:

Estraiamo dal frigo la nostra carne. Optiamo per un taglio di carne magra (l’ideale sarebbe il girello), prima va fatta a cubetti sottili, poi si procede alla battitura, si dice così perche si taglia battendo la lama di un coltello affilato quasi a caso fino a rompere tutte le fibre della carne e renderla quasi macinata. Per fare prima (e se non si ha la giusta manualità), si può acquistare la carne già macinata grossolanamente dal proprio macellaio di fiducia.

Una volta estratta la carne dal frigo mettiamola in una ciotola e condiamo la nostra battuta di Fassona con sale, olio Evo e pepe in modo da farla insaporire, amalgamiamo bene e facciamo riposare un po’. Poi formiamo quasi delle quenelle di battuta per guarnire i nostri piatti.

- Chef Stefano Borrelli -


 

Bocca Di Bacco - Ristorante Braceria
Via Croce n.15
Cimitile (Na)
Tel. 081 5124154
Visita il sito web di Bocca di Bacco a Cimitile

Articoli di Tendenza

nasce con una finalità ben precisa: proporsi come un nuovo modo di raccontare il food, dinamico, creativo, accattivante, fuori dai soliti schemi.

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